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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 24/03/2019 in tutte le aree

  1. Tutte cose di cui l'attuale proprietà ha zero colpe. E comunque, il tifoso che diventa tale solo quando si vincono i campionati per poi sparire alle prime difficoltà è un tifoso di cui, a titolo personale, faccio volentieri a meno. Anche se mi rendo conto che è nella logica delle cose, succede da molte parti ecc.ecc.
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  3. Se vuoi d'ora in poi ti scrivo prima il contenuto del commento e poi mi dai il tuo benestare alla pubblicazione...
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  4. Consapevole dei mii limiti in questo campo, propongo una analisi tecnico-tattica molto sintetica ma purtuttavia basada su un un dato macroscopico e incontrovertibile, facilmente riscontrabile dai risultati delle ultime giornate: bisogna zogar sempre co' le braghette bianche!!!
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  5. Mi no sono esperto de basket, ma veramente se ancora qualchedun se permetti de criticar Dalmasson de veramente allucinante...ricordemose che semo matricola in A1 e ad oggi semo quasi nei playoff...ma cosa volemo de più???
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  6. Mi ghe la tirero' fino alla fine guarda, saria una goduria infinita brusarli sul fil de lana....
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  7. Finalmente Dragic dimostra di essere giocatore determinante a questi bassi (per lui) livelli... Non tanto di classe, oggi, ma di fisico e di voglia. Molto bene. Come dicevo qualche settimana fa, bisognerebbe solo multarlo di 50 euro a ogni tiro da 3 che si prende...
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  8. Basta corner per Coletti. No xe proprio per lui.
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  9. DOMENICA 24 MARZO 2019 - Triestina a caccia dei tre punti quest'oggi contro la Sambenedettese (fischio d'inizio ore 16.30).E sarà una sfida nella sfida: Massimo Pavanel se la vedrà oggi con l'amico Roselli, e proprio conoscendo bene le qualità del tecnico della Samb, sa che servirà una Triestina al top per venire a capo dei marchigiani: «Con Roselli ho un bellissimo rapporto - dice il mister alabardato - e mi legano a lui tantissime cose, ma ovviamente avremo una gran voglia di superarci a vicenda. Se loro vorranno tenere i ritmi bassi, è ovvio che noi dovremo cercare di fare il contrario, quindi tenere alta l'intensità, sempre stando attenti a tenerli lontani dalla nostra area perché hanno qualità e capacità di sfruttare bene le palle inattive. Cose che una volta tanto vorrei sfruttassimo anche noi. Di certo serve una Triestina di grandissimo livello, e sono fiducioso perché siamo in un buon momento psico-fisico».Pavanel prova a spiegare i motivi che hanno fatto della Samb la squadra che pareggia di più, soprattutto in trasferta: «Una caratteristica delle squadre di Roselli, è difficilissimo batterle. Mi ricordo che anche quella volta con la Triestina perdemmo pochissimo in tutto il campionato: lui sa organizzare molto bene la squadra e sa leggere con grande abilità le partite. Tra l'altro, in questa stagione è subentrato in una situazione molto difficile, ed è stato bravo a rimettere le cose a posto in un ambiente che mette molta pressione come San Benedetto».Con queste premesse, la ricetta per riuscire a prevalere oggi contro i marchigiani, dunque, per Pavanel è chiara: «Non dobbiamo stare lì a far calcoli, non possiamo stare ad aspettare l'episodio, così avremmo solo da perdere. Dobbiamo creare tante opportunità, molte di più di quello che riusciranno a fare loro. Se accettiamo il loro ritmo, si mette male. Se crei di più, percentualmente hai molte più possibilità di vincere. Il caldo? Con cinque cambi se qualcuno non è al top si mette un altro». Infine due note sui singoli: «Ci mancheranno ancora Beccaro e Mensah, ma Maracchi sta bene, ha fatto due allenamenti e mezzo, per schierarlo dall'inizio devo però valutare i pro e contro. Una conferma di Bariti? Ha fatto benissimo a Vicenza, è un ragazzo eccezionale che si è sempre allenato al massimo soffrendo in silenzio, pur avendo meno possibilità di altri. Tatticamente a Vicenza si è messa nelle condizioni migliori per lui, ora deve essere bravo anche in contesti diversi». - Probabili novità nello starting-five dell'Alma che quest'oggi a Desio affronta la lanciatissima Cantù (ore 17.30 la palla a due). Il coach non si sbilancia ma sottolinea che «confido nei giocatori più esperti per dare un segnale già in apertura di partita». Dato che a Trento nè Peric nè Dragic entrarono nei 5 e nessuno dei due fu autore di una prova memorabile, non si va troppo lontano nell'immaginare che oggi si attendano da loro le risposte più squillanti...Cantù è avversario micidiale e non solo per le qualitò tecniche. Un paio di mesi fa erano più che minacciosi nuvoloni quelli che si addensavano sul club brianzolo in uscita dalla gestione russa. Adesso anche se societariamente resta ancora molto da definire, almeno la squadra è in salute. «Ci vuole una grande forza morale per reagire a una situazione che ha portato vicino al tracollo - osserva Dalmasson - Cantù da un momento difficile è riuscita a costruire il suo momento più bello. Si possono vincere per caso un paio di partite di fila ma sette consecutive significano che vali. E il pubblico ricompattatosi attorno alla squadra è tornato a essere un'arma in più». Cantù non ha più Tony Mitchell e Udanoh, le due "stelle" del girone di andata. «Ma non è rimasta con le mani in mano. Sono arrivati Tony Carr e Stone. E chi c'era prima ha moltiplicato l'impegno». É il caso, tra l'altro, di La Torre, ex grande promessa del nostro basket, finora mai sbocciato e a rischio anonimato. Brienza lo ha rilanciato facendone il mastino difensivo sugli esterni. Le due principali bocche da fuoco sono il play-guardia Gaines (19 punti di media) e Jefferson (18).Che partita deve impostare l'Alma? La risposta di Dalmasson non si fa attendere. «Una partita di estrema attenzione, al limite della perfezione. Cantù ha mezzi atletici, in casa sa interpretare bene i ritmi giusti e domina vicino ai tabelloni. Dovremo farci rispettare a rimbalzo, essere pronti»
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  10. Più promozioni ma al contempo più retrocessioni, senza toccare il format della A1 che già oggi fatica a stare in piedi e magari riducendo il numero di squadre partecipanti alla A2, che rimane ridicolo e da anni vede squadre che spariscono/falliscono in corsa/falsano un campionato intero. Facevi 2 promozioni dalla A2 e 2 retrocessioni dalla A1, rimanendo a 16 con una diretta e due per i playout e già avevi un campionato teoricamente molto più interessante. Dico teoricamente perché questo anno sarebbe comunque un discorso già chiuso, ma almeno coinvolgerebbe più Squadre nei bassifondi. Non vedo sinceramente come aumentare i partecipanti ad un campionato dai costi ridicoli, a fronte di ingressi che sinceramente non so quanto superiori siano (non penso tali da giustificare il fatto che spendi come minimo 2 volte quello che hai speso l'anno prima e facendolo parti con la sola speranza di salvarti) possa rinvigorire un movimento in crisi, che vede pochi investitori seri/a lungo periodo.
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  11. Ultimo campionato vinto con Totò e Ascagni...neanche in eccellenza gavemo rivà vinzerne un..anni e anni de presidenze ridicole e fallimenti..un intera generazion de tifosi persi..xe de ringraziar che ogni tanto vien 8000 in stadio
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