Io penso solo a lunedì sera, qualche istante prima dell'entrata in campo, quando alcuni uomini si guarderanno negli occhi prima di uscire dallo spogliatoio, mentre altri saranno abulici, incoscienti. Qualcuno forse terrà gli occhi bassi, qualcuno si guarderà le mani attrociliando nervosamente le dita. Ci saranno degli uomini coscienti che potrebbe essere, che sarà l'ultima volta.
Immaginare il nodo alla gola di chi ha vissuto tanti anni insieme. Di chi è stato cresciuto, chi ha capito tante cose, chi ha odiato e poi amato.
E al centro di quello spogliatoio quell'uomo piccolo, bianco di capelli. Immagino l'ultimo sguardo di Cavaliero, di DaRos, di Coronica al loro coach.
Poi, immagino, in un silenzio surreale, la spinta nelle ginocchia, mai così pesanti, per alzarsi da quella panca per un ultima volta e infilare il tunnel verso il campo.
Da domani quello spogliatoio non sarà più lo stesso.