Buh.. sarà che son diventato il classico vecchio rompiballe da gradinata che sputtanavo qualche decina di anni fa, ma francamente fatico ad entusiasmarmi o a cambiare atteggiamento perchè è arrivato Bucchi.
Per tutta una serie di motivi.
1) Bucchi costa non poco, questo è sicuro. Ed abbiamo a busta paga, come una sorta di certificazione degli errori commessi, altri due allenatori. Mi è difficile pensare che questo non inciderà sulla qualità della rosa che potrà essere messa a disposizione del nuovo mister. E come si usa dire, sono i giocatori che vanno in campo.
2) Lo stesso entusiasmo l'ho visto all'annuncio di Pillon. La tragicomica fine della sua esperienza a Trieste dimostra inequivocabilmente che tra avere un allenatore con un ottimo curriculum ed ottenere risultati sul campo ci sia un "lieve" margine di incertezza.
3) Come credo almeno il 98% dei tifosi che scrivono qui e su FB, di Bucchi allenatore non so una beata cippa, non avendone seguito le gesta nemmeno superficialmente. E con tutto il rispetto dovuto agli esperti, delle loro opinioni mi interessa il giusto, visto appunto il recente e recentissimo passato. Vedo che ha vinto e perso come tutti. Come tutti è stato preso tra l'entusiasmo della piazza e talvolta esonerato.
Non sono nella situazione di conoscere le dinamiche interne in società, e francamente anche di queste mi interessa poco. Non so come si sia giunti al divorzio con Pillon, non so il perchè ed il percome di tante cose sulle quali, per essere obiettivi e poter dare un giudizio, occorrerebbe sentire, e sentire bene, tutte le campane. Ma, ripeto, mi interessa poco.
Quello che mi interessa è la cosa che per me è sempre stata più importante, dai tempi dei tempi. L'Unione è l'espressione di una città, l'unione è dei tifosi. Non è un modo di dire, è davvero così perchè alla fin fine è dal suo seguito che si classifica la grandezza di un società di calcio. Il seguito, certo, arriva con i risultati, principalmente. E su quelli staremo a vedere. Ma secondo me arriva anche con una gestione che metta il tifoso al centro, che si ponga quale primo obiettivo la crescita del seguito, la famosa costumer satisfaction.
La gestione attuale della società è quanto di più lontano riesca ad immaginare da questo punto di vista. Conflitti aperti, comunicazione assente, censura pesante, atteggiamenti di sfida e piccoli ricatti (le famose cartoline dall'Australia) ecc.ecc.
Senza stare a pontificare sull'one man band che tante volte abbiamo avuto modo di criticare, io penso che queste cose debbano essere urgentemente riviste con un visione aperta e costruttiva, perchè i tifosi si rompono facilmente le palle quando si sentono più polli da spennare che parte di un progetto. O almeno, io personalmente mi sono rotto le palle, magari appunto perchè vecchio e abbastanza rincoglionito.