La lega propone l'unica soluzione attuabile e cioè quella degli impianti totalmente aperti a chi ha concluso il percorso vaccinale ovvero è guarito dal covid. Sembra assurdo che un governo, che dovrebbe adottare in tutti i campi le soluzioni più logiche, non possa condividerla. Fin tanto che non smentiranno se stessi sull'efficacia dei vaccini, questa è l'unica strada ragionevolmente percorribile.
Ad ogni modo, mi risulta impossibile da comprendere, in difetto di motivazioni, perchè negli stadi, allo stato, si consenta un indice di capienza doppio rispetto ad un palasport; non essendo ovviamente un virologo, la logica mi suggerisce che, ai fini di un contagio (peraltro, ci dicono, pressoché impossibile tra immunizzati), non c'è nessuna differenza stare due ore assiepati a mezzo metro di distanza al chiuso in un palas o all'aperto in uno stadio, tenendo anche conto che in stadi vecchi tipo San Siro si sta, all'uscita, molti minuti pressati in strette ed anguste scalinate con rischi molto maggiori, qualora ce ne fossero tra immunizzati, rispetto a palazzetti di concezione moderna.