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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 15/11/2022 in tutte le aree

  1. Mettimi pure in cima alla lista, nulla da rivedere di quanto ho scritto in questi mesi. E poi per favore: da pase
    2 punti
  2. In pillole: - La nuova proprietà in ingresso sotto il cappello di questo fondo USA è composto da 4 soci. Vengono dal settore sportivo marketing americano e Ghiacci dice che sono persone molto serie. Continua a ripetere che sarebbe qualcosa di molto importante per l'intero movimento. Dice che qualcosa di simile (non uguale) lo sta provando a fare Varese sotto la guida di Scola e altri sportivi argentini soci - 1 dei soci è stato a Trieste per due giorni questa estate ed è rimasto molto colpito dalla società/organizzazione/impianto e città - Non mi pare metta in dubbio la firma, anzi quando gli si è chiesto la data, dice che avverrà entro Natale ma non mi pare usi mai il condizionale - La nuova proprietà sta sondando per un main sponsor importante - Sono molto interessati anche alla gestione diretta dell'impianto. Ed essendo americani direi che l'entertainment lo sanno fare discretamente bene - Ruzzier lo prenderebbero adesso aldilà dell'ingresso del fondo. Ma mi pare di intendere che è reso possibile perchè si è gia praticamente certi dell'ingresso della nuova proprietà e di nuovi denari - Ho visto Ghiacci particolarmente sorridente ed entusiasta quando parlava di questo fondo Insomma direi che sono notizie importanti di cui non si può che essere contenti. Sono 5 mesi che sono in trattativa e questo spiega perchè lato societario si è andati un pò a fari spenti. Diciamo che potrebbero aver garantito a TS un futuro ambizioso e garantito...
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  3. I messaggi del caffè dello sport xe roba da studiare. Su 100ghe ne xe 95 scritti da gente che non ha idea neanche dell'argomento. Addirittura "Legovich, come Ciani e Dalmasson,preso perché costa poco"... Una roba del genere. Ciani non so, ma dalmasson poco non costava,e paragonar i 2 ingaggi fa capire quanto chi scrivi sia ben informato.
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  4. ma sì infatti, basta. piuttosto: sarà de avviar intanto la raccolta fondi per la statua
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  5. Come già spiegato da Forest non vivendo la realtà quotidiana di Trieste è difficile dare giudizi assoluti come fai tu. Premessa: un DS in una squadra di calcio agisce nei modi e nei termini economici che la proprietà indica. Detto questo Romairone arriva a Trieste con i vertici che gli dicono: noi siamo la nuova generazione del calcio, quindi prendiamo un allenatore che rispecchi tale caratteristica, con altrettanti prospetti di buone speranze a sposare la nostra idea. Vicino a questi giovani ci mettiamo qualche "anziano" d'esperienza e vediamo di fare una squadra che se la giochi con tutti, il budget è questo. Bene.... Romairone comincia a prendere tali giovani prospetti ed in parte azzecca qualche colpo, salvo prendersi tranvate in faccia da procuratori che, direi ovviamente, poco credono nella solidità del progetto Triestina, sia per il recente passato, ma anche per un futuro tutto da scoprire. Facciamo un esempio banale: metti che tu sia il procuratore di un possibile crack di 19 anni..... a Luglio l'avresti mandato alla Feralpi o alla Triestina? Il mercato avanza ed il DS si accorge che che i ragazzi non sono sufficienti a reggere una serie C decorosa ed allora si ricorre ai ripari come negli scorsi anni. ovvero prendendo a fine mercato i Lodi-Gori, Minesso-Trotta ecc ecc.... questo è in sintesi quanto detto dal nostro DS nell'ultima conferenza stampa, con grande capacità oratoria e comunicativa, dando evidentemente qualche mazzata sugli stinchi alla proprietà....... della serie non capite un casio di calcio lasciatemi lavorare. Scuse? Alibi? Verità? Chi pol dir.......
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  6. Sempre divertente veder la gente che tira el cul indrio, se rimagna le parole e salta sul carro
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  7. Cambio proprietà entro Natale,4soci americani. Sguardo al mercato,anche senza dover aspettare i soldi dei nuovi soci. La possibilità di prendere Ruzzier c'è anche senza gli americani
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  8. MARTEDÌ 15 NOVEMBRE 2022 - La fine del tunnel per la Pallacanestro Trieste è sempre più vicina. Lo scrive oggi il quotidiano "Il Piccolo": se fino a dieci giorni fa si intravvedeva la luce, adesso il chiarore aumenta e cresce l'ottimismo. Lo ha confermato il presidente del club biancorosso Mario Ghiacci, ospite ieri sera del "Caffè dello sport" di Telequattro. Nessuna data, entro Natale comunque sarà il regalo più atteso. Quattro i soggetti del fondo Usa, con esperienze di management sportivo ma al primo sbarco in Europa. I futuri nuovi proprietari starebbero anche sondando le possibilità di portare un main sponsor importante.Capitolo mercato. La PallTrieste conferma che Michele Ruzzier piace, smentisce una chiusura di trattativa. Almeno fino a ieri sera visto che Ghiacci ricorda che «sul mercato gli scenari possono cambiare dall'oggi al domani». Va registrato però che da parte di fonti reggiane viene dato per sfumato l'ingaggio del play da parte dell'Unahotels in quanto starebbe firmando per Trieste. In sostanza, il club concorrente nella corsa a Ruz si chiama fuori - o così circola a Reggio - dandolo ormai in certa dirittura biancorossa.Intanto è partita la marcia di avvicinamento della Pallacanestro Trieste alla madre di tutte le trasferte, quella al Forum di Assago domenica contro l'EA7 Armani Milano. Rispetto alle ultime esibizioni Marco Legovich potrà provare a dare minutaggio, anche se ancora ridotto, ad Alessandro Lever, inserito nei dodici contro il Banco di Sardegna Sassari ma solo per tornare a respirare il profumo del parquet. Ad Assago qualche spicciolo di partita per il lungo altoatesino e poi, a partire dal successivo confronto casalingo contro Brescia, sarà a pieno regime nelle rotazioni dei lunghi biancorossi. Intanto domani Trieste si testerà in amichevole con la Gesteco Cividale di A2 - La Triestina, nonostante la buona partita con il Renate, viaggia sempre al terzultimo posto con 11 punti. Ma, come scrive oggi Antonello Rodio sul quotidiano locale, c'è un dato curioso che può aiutare a capire quali possano essere gli attuali limiti dell'Unione: se le partite fossero finite dopo i primi tempi, la squadra alabardata di punti ne avrebbe ben 18, cioè a questo punto sarebbe a metà classifica, anzi in zona play-off. E c'è una bella differenza rispetto a essere sotto 5 punti alla quota che permetterebbe di salvarsi senza passare dai play-out. In pratica la Triestina ha perso ben 7 punti nei secondi tempi. Il primo punto già al debutto, visto che dopo il primo tempo con il Pordenone si era sullo 0-0. Poi c'è stata la trasferta di Novara, con l'Unione che aveva chiuso il primo tempo in avanti prima di subire il pareggio nel finale di gara: e lì di punti se ne sono persi addirittura due. Altri due punti se ne sono andati nei secondi tempi delle trasferte con Pro Sesto e Juve Next Gen, entrambe chiuse in parità nella prima frazione prima che la ripresa fosse fatale. E infine sabato con il Renate altri due punti se ne sono andati nella ripresa, dopo che l'Unione aveva chiuso il primo tempo in vantaggio. C'è un altro dato eclatante che segna l'enorme divario di rendimento fra i due tempi, ovvero quello dei gol segnati e subiti. La Triestina nei primi tempi ha realizzato 7 reti e ne ha subite 6, insomma uno score da classica squadra da metà classifica. Il dato drammatico è quello dei secondi 45 minuti, nei quali l'Unione ha 5 reti all'attivo, ma addirittura 14 al passivo, in pratica di media più di una rete a ogni secondo tempo. Come mai finora si sono viste due Triestine diverse fra primo e secondo tempo? All'origine c'è probabilmente un mix di motivi. Innanzitutto la prima considerazione da trarre è che evidentemente gli approcci gara, casi particolari a parte come quello di Busto Arsizio, sono sempre stati discreti, la squadra che scende subito in campo ha avuto un rendimento dignitoso. La prima causa che viene in mente se nei secondi tempi c'è questa flessione, è di tipo fisico: è evidente che qualcosa non ha funzionato nella preparazione atletica precampionato. Al momento la squadra non riesce a mantenere la stessa intensità e lo stesso spessore agonistico per 90 minuti. Per carità, forse nessuna squadra riesce a farlo, ma sono anche in pochissime ad avere dei simili tracolli. In questi frangenti, come sta cercando di fare Pavanel, è ovvio che si ricorre ai cambi per mantenere un certo ritmo, visto che cinque sostituzioni permettono di modificare metà squadra. Il problema è che al momento l'Unione non ha cambi adeguati, o meglio chi subentra non riesce ad avere lo stesso impatto. Poi subentra anche una questione mentale: quando certe cose accadono più volte, è inevitabile avere sulle spalle il peso e il timore che possano succedere di nuovo. La ricetta passa dunque per un progresso nella condizione fisica, che sta già avvenendo, ma anche da una maggior ricchezza quantitativa e qualitativa dei ricambi nei settori cruciali. Ma per questa bisognerà aspettare inevitabilmente gennaio.
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