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Risposte pubblicato da SandroWeb

  1. GIOVEDÌ 21 MARZO 2024

    - Riparte dal PalaRuffini di Torino, domani sera alle 20.30 contro la Reale Mutua di Franco Ciani, il cammino della Pallacanestro Trieste in questa seconda parte della fase a orologio. Reduce dal successo casalingo ottenuto contro Treviglio, la formazione di Jamion Christian cerca risposte.

    Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", Mai capace di vincere in trasferta contro le avversarie destinate a essere protagoniste nei play-off (sconfitte nell'ordine a Verona, Bologna, Udine, Forlì e Cantù), Trieste cerca di invertire il trend contando anche sul possibile rientro di Justin Reyes che, a due mesi dall'infortunio al ginocchio subito nel derby contro Udine, potrebbe finalmente tornare a disposizione. Condizionale d'obbligo perchè, come sempre, in fase di presentazione delle partite bisogna affidarsi alla sfera di cristallo. Se Reyer sarà della partita, così come se Vildera riuscirà a recuperare in tempo dopo lo stop che lo ha costretto a saltare il match contro Treviglio, lo scopriremo probabilmente nell'immediata vigilia del match.

    Quello che ormai è sicuro, invece, è che non ci sarà Edoardo Del Cadia, il giocatore arrivato in prova a Trieste la scorsa settimana e che sembra non aver convinto lo staff tecnico biancorosso.

    IL MERCATO: Detto di Del Cadia, le chance di possibili rinforzi in vista dell'ultima fase dell'orologio e dei play-off diminuiscono in maniera direttamente proporzionale all'avvicinarsi della chiusura del mercato. L'ipotesi Amar Alibegovic, uno dei nomi su cui si erano concentrate le attenzioni della dirigenza biancorossa, è definitivamente tramontata e in questo momento pensare ad altri possibili innesti appare francamente difficile. L'ultima giornata di serie A, con i successi di Brindisi, Reggio Emilia e Treviso, ha compattato ancor più il fondo della classifica allargando il campo delle pericolanti. Difficile, in un contesto così, pensare che qualche società del massimo campionato possa privarsi dei suoi giocatori. Ragionamento che vale anche per Eric Lombardi, uno dei nomi associato a Trieste nelle ultime ore.

    - La vittoria con la Pro Sesto, oltre alla soddisfazione per il secondo successo consecutivo della Triestina, ha fatto mugugnare un po' la tifoseria per la prestazione non proprio esaltante sul piano del gioco, al di là delle oggettive difficoltà di un campo in condizioni disastrose. Lo scrive Antonello Rodio: la mancanza di qualità, a dire il vero, sta però caratterizzando un po' tutta questa "fase due", chiamiamola così, della stagione alabardata, anche se adesso i risultati stanno arrivando. Ma da meravigliarsi c'è ben poco perché quella che sta scendendo in campo in queste settimane è una Triestina per quasi metà diversa rispetto a quella che ha fatto stropicciare gli occhi nella prima parte di campionato.

    Si tratta, per scelta ma anche per necessità, di un'Unione diversa in molti uomini, più umile e battagliera, che ha messo nel cassetto il fioretto ed è più operaia anche nel modulo. E guarda caso mancano proprio i giocatori di maggior qualità che avevano dato vita nel girone di andata ai momenti esteticamente più entusiasmanti. La Triestina di Tesser aveva un asse centrale di grande qualità (e in forma perfetta), composto da Correia e D'Urso: una dorsale da cui si irradiavano illuminazioni che poi trovavano sbocchi offensivi nella verve di Redan e nella vena realizzativa di Lescano. Il tutto sostenibile grazie alla concretezza di Celeghin.

    Nella Triestina delle ultime uscite non ci sono proprio questi giocatori. E sia chiaro che solo in minima parte si tratta di scelte tecniche di Bordin, che a un certo punto, vista la serie negativa, la depressione dello spogliatoio e la forma di alcuni giocatori, ha legittimamente fatto scelte più conservative che al momento stanno pagando. La precisa scelta tecnica potrebbe riguardare in particolare Celeghin, a cui vengono preferiti Fofana, Vallocchia e nel finale di Sesto anche Jonsson. Ma per quanto riguarda i giocatori di maggior qualità, sono state decisioni quasi forzate. Perché il Correia degli ultimi mesi è un giocatore irriconoscibile rispetto alla prima parte di campionato, per cui lasciarlo fuori al momento non è uno scandalo. Quanto a D'Urso, dopo un appannamento di forma si è infortunato poco dopo l'arrivo di Bordin: il suo sostituto El Azrak è stato il migliore nelle ultime partite, per cui rientrare in questa situazione non è semplice. Quanto a Redan, molto ci ha messo il suo carattere: a inizio gennaio le tre giornate di squalifica, poi la punizione per motivi disciplinari, quindi la valanga di gol sbagliati a Fiorenzuola. La panchina di Sesto quindi ha un senso, anche se proprio dal recupero dell'attaccante olandese passa un salto di qualità per la manovra offensiva alabardata. Manovra alla quale manca ancora il killer instinct di Lescano: il bomber al contrario degli altri sta giocando con regolarità, ma non ha ancora ritrovato il tocco magico. Se anche lui migliora, possono essere ancora dolori per tutti.

    Intanto la Triestina si consola con le convocazioni in nazionale dei suoi giovani: dopo quella del classe 2003 Jonsson nell'Under 21 islandese, ora è arrivata quella dell'attaccante classe 2008 Adam Hasani nella Nazionale Under 19 del Kosovo

  2. MERCOLEDÌ 20 MARZO 2024

    La Triestina Calcio tornerà a giocare allo stadio Nereo Rocco in occasione del match casalingo in programma il 20 aprile con il Novara: impensabile essere pronti il 7 aprile per la partita contro la Virtus Verona. Come scrive oggi Riccardo Tosques su "Il Piccolo", il posticipo della data di riconsegna del nuovissimo manto erboso è stato annunciato dalla Federcalcio del Friuli Venezia Giulia.

    «Abbiamo dovuto scavare nel terreno più del previsto perché le grandi piogge dei giorni scorsi hanno messo in evidenza come non riuscisse ad esserci un drenaggio efficace dell'acqua. Il campo sarà pronto tra il 10 ed il 12 aprile», racconta Ermes Canciani, presidente della Figc regionale.

    Inizialmente le benne che hanno invaso da un paio di settimane il terreno di gioco del Rocco erano penetrate ad una profondità di 30 centimetri. Le continue piogge dei giorni scorsi avevano però messo in evidenza come l'acqua non riuscisse ad essere drenata. Da lì la decisione di scavare, ulteriormente, in profondità. Per altri 9 centimetri.

    «All'inizio la pioggia è stata un ostacolo per la realizzazione dei lavori, in realtà poi ha funto da vero e proprio campanello d'allarme dato che il campo continuava ad essere allagato. Scavando più a fondo è emerso come in passato fossero stati utilizzati dei materiali non congrui per un campo di calcio. Ora posso dire che la situazione è sotto controllo», ha aggiunto la massima carica regionale della Figc.

    La società Powergrass Srl di Milano sta dunque proseguendo gli interventi di riqualificazione finanziati dalla Regione per un costo complessivo di un milione di euro. Un rinnovo integrale del manto erboso e degli impianti ad esso collegati. Non un semplice restyling, bensì un radicale cambio del volto verde della casa rossoalabardata con tanto di sostituzione completa del sottofondo del campo, installazione di un nuovo impianto di irrigazione e di un impianto di riscaldamento interrato.

    Calendario calcistico alla mano, la Triestina potrà rimanere nel rinnovato Rocco per un mese esatto, disputando l'ultima partita della stagione regolare contro il Novara il 20 aprile (fischio d'inizio alle 18.30). Poi l'area sarà usufruibile sino al 20 maggio.

    Successivamente mister Bordin e giocatori dovranno spostarsi per poter permettere al Comune la preparazione dei concerti musicali di Ultimo (domenica 2 giugno) e Max Pezzali (domenica 9 giugno). Concerti che peraltro combaceranno con le cosiddette "date zero", in cui Trieste fungerà da cavia per le prove tecniche in vista delle rispettive tournée estive dei due artisti.

    Come da accordi, chiuso il ciclo dei due concerti, la Powergrass tornerà ad occuparsi del Rocco per stendere, entro poco meno di un mese, un nuovo manto erboso. Quello definitivo in vista del campionato 2024-'25.

    - A Torino, sotto la guida di un coach che ha saputo valorizzarlo come Franco Ciani, Matteo Schina sta completando il suo processo di maturazione. Come scrive oggi Lorenzo Gatto, il giovane play triestino, affacciatosi alla ribalta dell'A2 nella stagione 2020-'21 con la maglia di Udine, ha trovato in Piemonte l'ambiente adatto per esprimersi ed è diventato ormai un punto di riferimento della Reale Mutua che Trieste affronterà venerdì sera al PalaRuffini nella sesta giornata della fase a orologio.

    Stagione importante quella di Matteo, che ha saputo coniugare alla capacità di gestire con lucidità la fase offensiva un discreto contributo in fase offensiva. Statistiche in crescita, rispetto alla stagione regolare, le prime giornate di questa fase a orologio hanno visto migliorare le sua percentuali di tiro.

    «Sono contento della fiducia che sento attorno a me – racconta Schina – il feeling con coach Ciani e i miei compagni di squadra, indubbiamente, mi aiuta a essere sereno e a cercare di dare il mio contributo in campo. Poi, per carattere, difficilmente sono contento al 100%, so che posso e devo migliorare nella gestione dei ritmi e nelle letture dei momenti della partita».

    Campionato di alto livello, quelle della Reale Mutua, stagione vissuta sempre al vertice di un girone nella quale la concorrenza non manca. Chiusa la stagione regolare al terzo posto, ha saputo cambiare marcia approfittando del momento di crisi attraversato da Cantù per recuperare punti preziosi agganciando in classifica la formazione brianzola.

    «A Torino non credo ci sia la stessa pressione che magari possono avere piazze partite per cercare la promozione come Trapani o, appunto, Cantù – continua Matteo –. Detto questo andiamo in campo sempre per cercare di fare del nostro meglio, in un certo senso la pressione ce la mettiamo da soli pretendendo da noi stessi, in ogni partita, il massimo. In questa fase a orologio ci stiamo giocando la possibilità di arrivare secondi, allo stesso tempo è doveroso continuare a guardarci le spalle. Su Rieti abbiamo quattro punti di vantaggio ma lo scontro diretto è a loro favore per cui dobbiamo continuare a pensare partita per partita raccogliendo il massimo».

    Punti preziosi da conquistare, a cominciare da quelli che venerdì alle 20.30, sul parquet del Pala Ruffini, saranno in palio contro Trieste. Per Schina una partita che, inevitabilmente non potrà essere come tutte le altre. È cresciuto con addosso quella maglia, si ritroverà faccia a faccia con Lodovico Deangeli, con il quale ha vissuto fianco a fianco in tutte le giovanili biancorosse.

    «Sarà senza dubbio una sfida particolare – conclude Matteo – per me ma anche per la squadra perché Trieste è un'avversaria che va affrontata con grande attenzione. Una squadra imprevedibile che ha avuto qualche passaggio a vuoto ma che ha roster e potenzialità per invertire il trend in trasferta e provare a far bene».

    Tutta da scoprire la squadra che avrà a disposizione coach Christian. Justin Reyes ha ripreso a lavorare con i compagni ma non è ancora chiaro se andrà a referto e, dunque, potrà essere della partita, da capire anche la posizione di Edoardo Del Cadia. Il giocatore è in città da venerdì scorso e si sta regolarmente allenando, la società non ha ancora chiarito se intende tesserare il giocatore

  3. MARTEDÌ 19 MARZO 2024

    - A dicembre una vittoria sul campo della Pro Sesto sarebbe passata come una tappa normale per una squadra che punta in alto. Come scrive oggi Ciro Esposito su "Il Piccolo", pochi spettatori, terreno indecente, avversario di modesto livello tecnico ed ecco che per i ragazzi allora scopiettanti di Tesser il successo sarebbe stato una logica conseguenza. Ma siccome di acqua ne è passata sotto i ponti e quella Triestina ha perso contemporaneamente il suo condottiero (licenziato) e soprattutto la bussola ecco che i tre punti del Breda non sono da disprezzare.

    I tifosi sono disincantati per la scelta intempestiva e incomprensibile della società di allontanare Tesser e per le successive sconfitte e prestazioni sconcertanti dell'Unione. Dopo questo vissuto i supporter alabardati quindi restano freddi o critici anche nei momenti positivi di una squadra che sta uscendo dal tunnel.

    Nessuno si azzarda a dire che la prestazione di Sesto San Giovanni sia stata spettacolare e nemmeno che l'Unione sia stata capace di mettere in difficoltà la penultima della classe grazie al gioco. Quella di ieri è stata una partitaccia di terza serie (o anche meno), su un terreno di gioco pessimo, come se ne sono viste molte e se ne vedranno altrettante soprattutto nella parte finale di un torneo nel quale per le pericolanti conta fare qualche punto per evitare la D.

    Ma proprio perché il match è stato brutto va sottolineata la capacità della Triestina, da bella diventata brutta in pochi mesi, di sapersi adattare e comunque alla fine di prevalere sull'avversario. Bordin, dopo le sconfitte in serie, ha allestito un assetto più prudente ed equilibrato (una punta e mezza, mentre prima si giocava con tre e le incursioni almeno di una mezzala) e soprattutto ha cercato di trasmettere alla squadra quell'umiltà necessaria per non finire una stagione senza dignità. In questo aspetto il tecnico di partita in partita sta facendo un passetto in avanti. I giocatori schierati in campo, anche se non hanno gli stimoli a mille, stanno seguendo l'allenatore o quantomeno difendono la loro credibilità. Un pareggio conquistato in rimonta, e due vittorie esterne sono una prima base per il finale di stagione. Mancano sette partite che magari non resteranno nell'immaginario collettivo per la brillantezza e il divertimento ma potranno dare un senso al fatto di giocare ogni week-end e magari con la prospettiva che la Triestina possa recitare il ruolo di mina vagante nei play-off.

    Il tecnico Bordin sta provando a dare una spinta ad alcuni giovani senza sbilanciare una squadra che ha come primo obiettivo quello di limitare l'avversario. Questa Triestina non era stata costruita per fare questo ma sarebbe da ottusi continuare a farlo senza che gli interpreti ci riescano. Bordin e i ragazzi possono ancora lasciare qualche segno in questa stagione. Intanto c'è da vincere il prossimo recupero con l'Alessandria e soprattutto (dopo la trasferta prepasquale di Arzignano), quello contro l'Atalnta baby. Se succederà scricchiolerà anche l'imperante scetticismo dei tifosi. Giocare con uno spirito ritrovato qualche incontro al Rocco sarebbe un segnale forte anche in vista della prossima stagione.

  4. LUNEDÌ 18 MARZO 2024

    - Il rinvio con l'Alessandria aveva lasciato qualche rimpianto in una giornata di pioggia che avrebbe potuto certificare la guarigione della Triestina. Come scrive oggi Guido Roberti su "Il Piccolo", l'attesa prolungata di una settimana non ha condizionato una Triestina operaia capace con la giusta cattiveria di conseguire il decimo successo in trasferta, un numero da record storico per l'Unione, condiviso sommando alle 8 vittorie di Tesser le 2 consecutive di Bordin, logicamente soddisfatto dei 3 punti al "Breda".

    «La squadra ha dato ottime conferme, i ragazzi hanno voluto vincere una gara sporca, con un terreno di gioco difficile. Hanno fatto un'ottima prestazione, dopo il gol raggiunto abbiamo sofferto logicamente, avevamo di fronte una squadra che si era ritrovata nelle ultime gare, con un allenatore che ha cambiato mentalità ai ragazzi. Potevamo fare il secondo gol, abbiamo sofferto, ma direi che è una vittoria meritata».

    Ha provato una soluzione nuova in fase offensiva, con un 3-4-2-1 in cui El Azrak-Minesso e Lescano hanno duettato bene. Un commento su Mattia?

    Minesso è un giocatore duttile, e fa bene anche la fase difensiva, doveva giocarmi sul loro play basso Poli e nella fase offensiva è altrettanto bravo, difende bene i palloni, ha fatto una grandissima prova e ha saputo soffrire fino alla fine assieme ai compagni.

    Per ritrovare il feeling col pubblico serve anche una squadra operaia, come è stata nella ripresa.

    Ci siamo adeguati alla partita, il campo ha tolto tanto per una squadra tecnica come noi, abbiamo fatto molti errori nell'ultimo passaggio ma alla fine dovevamo lottare e portare a casa la vittoria, a costo di non essere bellissimi erano importanti i tre punti, per dare continuità alla vittoria di Fiorenzuola.

    Lavorando la settimana intera si è rasserenato il lavoro?

    I ragazzi lo sanno e l'hanno capito, è cambiato qualcosa come dicevo prima della gara, la parte più bella è sempre la vittoria. I ragazzi hanno svoltato, consapevoli che ci sarebbe stato da lottare in una gara come questa. La prossima proveremo a giocare di più ma quel che conta è avere la mentalità giusta.

    Un nuovo volto, ha inserito l'islandese Jonsson nella ripresa.

    Veniva da mesi di inattività per un problema fisico, per cui aveva giocato solo un po' con la Primavera, ma è un ragazzo importante della nazionale Under 21 del suo Paese. Nel finale del campionato gente fresca e giovane per noi è molto importante.

    Unica noia, sarete nuovamente sballottati dal calendario.

    Con la settimana tipo riesci a svolgere bene il lavoro fisico e tattico, dobbiamo adattarci al nuovo calendario, essere forti e maturi anche giocando ogni 3-4 giorni

    - «Il campionato di serie A2 l'ho vinto tre volte, una delle quali partendo da ottavo. La stagione regolare e la fase a orologio hanno certamente un peso ma poi si azzera tutto. Conta il modo in cui arrivi a giocarti le partite decisive, vale per tutti, naturalmente anche per Trieste».

    Stefano Pillastrini, coach di quella Cividale intervistato da Lorenzo Gatto che rappresenta una delle realtà più belle di questa stagione, racconta le sue sensazioni sul campionato dopo il convincente successo contro Torino che ha regalato alla sua Gesteco la quinta vittoria consecutiva di questa fase a orologio. «È il privilegio di poter allenare in una piazza che vive il basket con gioia e a fianco di una società che ha da sempre il merito di credere nei progetti - sottolinea Pillastrini - Per me entrare in sintonia con questa realtà è stato facile, in questa stagione abbiamo avuto notevoli difficoltà iniziali, eppure non c'è mai stato un momento di tensione. La vita degli allenatori è certamente complessa, vedi quanto è successo a Rimini o in queste ore a Trapani, per fortuna abbiamo avuto il tempo di lavorare e crescere. L'arrivo di Lamb, la maturazione del nucleo italiano e la capacità di utilizzare il talento di Redivo inserendolo in un gioco di sistema alla lunga stanno facendo la differenza».

    L'ultimo successo contro Torino ha visto la Gesteco di fronte a quella che, venerdì prossimo, sarà la prossima avversaria di Trieste. «Abbiamo battuto anche Trapani e Forlì - continua Pilla - ma per quello che ho visto venerdì scorso, aldilà della loro sconfitta, mi sembra che Torino in questo momento sia la squadra migliore. Per il gioco espresso e per la qualità di un gruppo contro il quale è veramente difficile giocare. Facendo un'analisi di quello che stiamo vedendo in questa fase a orologio, anche alla luce a quello che è successo nelle finali di coppa Italia, direi che il nostro girone è senza dubbio il più competitivo. Non tanto per quanto riguarda le formazioni di vertice, ma sul livello medio non c'è paragone».

    Considerazione che sposta l'attenzione anche sul campionato di Trieste, incapace fino a oggi di trovare un equilibrio sufficiente per mantenere le attese di inizio stagione. L'imminente ritorno di Justin Reyes, l'inserimento di Del Cadia potrebbero però essere il punto di ripartenza per approcciarsi ai play-off con rinnovate ambizioni. «Ho grande rispetto per quello che si sta cercando di fare a Trieste - conclude Pillastrini - cercare di vincere proponendo un tipo di pallacanestro diversa rispetto a quella che siamo abituati a vedere. Il fatto di prendere un allenatore giovane e con poca esperienza del nostro basket, in un campionato difficile com'è la nostra serie A2, però, era un aspetto da tenere in considerazione perchè inevitabilmente avrebbe potuto creare difficoltà. Da qui in avanti, tenendo in considerazione che dal mio punto di vista la squadra è molto forte, Trieste dovrà fare tesoro di quello che hanno detto questi mesi di campionato e cercare gli equilibri necessari per essere pronta ad affrontare la parte finale della fase a orologio e sopra ttutto i play-off».

  5. DOMENICA 17 MARZO 2024

    - È una partita un po' anomala quella della Triestina oggi in casa della Pro Sesto (allo stadio Breda inizio ore 14, arbitra Catanoso di Reggio Calabria), quasi un'isola nel mare del calendario della serie C. Un'isola, come scrive Antonello Rodio su "Il Piccolo", perché non solo a causa del rinvio con l'Alessandria la squadra alabardata ci arriva dopo undici giorni senza gare, ma anche perché a causa del rinvio del match con l'Atalanta (recupero fissato per il 3 aprile alle 16.15), dopo oggi ci saranno altri nove giorni di pausa prima di tornare in campo per il recupero con i grigi piemontesi. Una fase delicata, perché l'Unione aveva appena ritrovato la strada della vittoria e mister Bordin non vuole certo perderla a causa di queste partite così diradate. Proprio per questo il tecnico ha lavorato per tenere carico il gruppo: «Siamo concentrati - assicura l'allenatore alabardato - i ragazzi hanno lavorato molto bene e vogliono dare continuità alla vittoria di Fiorenzuola. Il rinvio della partita con l'Alessandria ha comunque dato la possibilità di lavorare molto bene in settimana sotto tutti i punti di vista, per cui siamo pronti».

    C'è da sfruttare quindi l'entusiasmo che la rotonda vittoria a Fiorenzuola aveva appena riportato: «È normale che le vittorie siano la miglior medicina per lavorare con maggior serenità - spiega Bordin – ma dobbiamo allenarci con ancor maggiore intensità e concentrazione, perché gli aspetti da migliorare sono tanti. L'umore è sicuramente più alto ma non basta essere contenti in allenamento, bisogna trasferire tutto in campo, essere concreti in partita». Di fronte una Pro Sesto che è penultima ma che ha appena vinto in casa del Renate. Insomma la squadra di Angellotti, tecnico della Primavera catapultato sulla panchina della prima squadra, ha ancora fame di punti e non va sottovalutata. «La Pro Sesto è reduce da un successo importante e con il cambio di allenatore ha anche una diversa mentalità - avverte Bordin - insomma si è ritrovata e ci crede, pertanto dobbiamo stare molto attenti. Ma anche noi siamo carichi e decisi a fare una buona prestazione e guadagnare punti pesanti per la classifica». Nonostante le insidie della partita, se la Triestina sarà quella vista a Fiorenzuola, ha tutti i mezzi per tornare da Sesto con i 3 punti, che sarebbero preziosi nella corsa a un piazzamento importante per i play-off. L'Unione ha le carte in regola per vincere anche perché, Ballarini a parte, Bordin ha tutti a disposizione e questo significa abbondanza nelle scelte iniziali ma anche nelle alternative in corso d'opera. La Triestina dovrebbe riproporre il 3-5-2 visto nelle ultime occasioni, che molto spesso con l'avanzare del trequartista diventa 3-4-1-2. In difesa, con Malomo e Moretti dovrebbe esserci ancora Rizzo, anche se Struna è ormai a posto e scalpita. A centrocampo in mezzo sono favoriti i protagonisti di Fiorenzuola, ovvero Correia e Vallocchia, ma Celeghin e Fofana sono due valide alternative. Sugli esterni a destra ci sarà Pavlev, mentre a sinistra Anzolin sembra in leggero vantaggio su Petrasso. Per il ruolo del trequartista chiamato a rientrare sulla linea di centrocampo, D'Urso avanza la sua candidatura per il rientro, ma pensare di panchinare l'El Azrak visto nelle ultime gare è davvero dura, per cui l'incertezza resta. Davanti invece Redan resta il favorito per giocare accanto a Lescano.

  6. SABATO 16 MARZO 2024

    - Il General Manager Michael Arcieri aveva riferito di proseguire nell'intensa ricerca sul mercato dei possibili papabili rinforzi per la Pallacanestro Trieste. Come scrive oggi Raffaele Baldini su "Il Piccolo", in un asfittico orizzonte, si è intravisto uno spiraglio che portava proprio negli States: Edoardo Del Cadia, figlio dell'ex cestista di serie A Danilo, visto con le canotte di Pesaro, Fabriano, Pavia e tante altre, classe 1999 di 203 centimetri, di scuola americana, sembrerebbe l'innesto scelto per aggredire i playoff. Giocatore di personalità, molto ruvido e abile con ambo le mani, può essere un additivo importante, soprattutto in proiezione, per la Pallacanestro Trieste. Inizia il suo percorso universitario con Cloud County, nel Kansas, nel quale, da freshman, chiude con una "doppia-doppia" di media a partita (14 punti e 11 rimbalzi). La crescita in ambito collegiale gli valgono la chiamata nel 2020 nella Division One, l'NCAA che conta per capirci, dove gioca con Nevada Las Vegas. Chiude con i Detroit-Mercy Titans viaggiando a 9.5 punti di media e 5.6 rimbalzi. Oltre ad una spiccata dote da rimbalzista, è dotato di buona visione di gioco. Che impatto potrebbe avere a questo punto della stagione alla sua prima esperienza italiana? Impossibile a dirlo, anche se la natura da "fighter" potrebbe agevolarlo nell'inserimento nella "jungla" della seconda serie.

    Il giocatore è già a Trieste, immerso nella realtà culinaria del nostro Carso, con visite mediche effettuate; per la cosiddetta firma "nero su bianco" bisogna attendere l'ufficialità, ma si può dire che tutto porterebbe a pensare ad una felice conclusione della trattativa. Il papà Danilo sembra entusiasta della scelta del figlio, sui social esprime chiaramente gioia da tutti i pori: «8 anni fuori da "casa", ancora mi chiedono, ma tuo figlio è italiano? Bravo figlio mio, ora dimostra che carattere hai!».

    Nel pomeriggio di ieri intanto la società ha annunciato attraverso un comunicato stampa il nuovo assetto societario, con il CSG a detenere il 99% delle quote e TSB l'1%. Queste le parole del Presidente Richard De Meo: «Ringrazio Trieste Basket per il risultato di questa operazione, che a mio modo di vedere rafforza l'impegno di TSB nei confronti del Club, creando una piattaforma per una collaborazione attiva e duratura che si focalizzerà anche sul settore giovanile e sulla comunità. Era importante per noi che la città rimanesse rappresentata nella proprietà di Pallacanestro Trieste, e che al tempo stesso si aprissero possibilità per coinvolgere nuovi investitori. Un ringraziamento in particolare al Presidente di TSB Lorenzo Pacorini, per la sua capacità di mediazione e creatività in tutto questo processo: continueremo a lavorare insieme, e sarà per il futuro di Trieste nel mondo del basket».

    - Adesso è ufficiale: Triestina-Alessandria, rinviata domenica scorsa per l'impraticabilità del campo del "Tognon", si giocherà martedì 26 marzo alle ore 16.15, ovviamente a Fontanafredda. Come scrive oggi Antonello Rodio, questo significa che la partita fra l'Unione e l'Atalanta U23, che si sarebbe dovuta giocare domenica 24 marzo, è certamente rinviata per le convocazioni in azzurro di vari baby nerazzurri, anche se non si sa ancora quando si giocherà.

    PRO SESTO. Ma intanto la squadra alabardata sta ultimando la preparazione in vista della sfida di domani in casa della Pro Sesto (inizio ore 14), squadra penultima in classifica che però grazie al successo esterno con il Renate di domenica scorsa ha agganciato per il momento il treno dei play-out. Da parte alabardata la buona notizia per Bordin è che sono tutti disponibili, anche Struna è a posto e quindi il tecnico potrebbe valutare il suo rientro nella difesa a tre accanto a Malomo e Moretti, anche se Rizzo a Fiorenzuola si è comportato bene. Per il resto il tecnico confermerà il 3-5-2 che a tratti diventa 3-4-1-2, che nelle ultime gare ha dato buoni frutti. Al di là del modulo, la speranza è che dopo il rinvio del match con l'Alessandria e dieci giorni senza impegni ufficiali dopo il successo a Fiorenzuola, la squadra alabardata abbia tenuto alta la tensione.

    ARBITRO. A dirigere il match sarà l'arbitro Luigi Catanoso di Reggio Calabria. Con il fischietto calabrese l'Unione ha ottenuto una vittoria (Triestina-Virtus Verona 3-2 dell'ottobre 2022) e due sconfitte (Mantova-Triestina 1-0 del marzo 2023 e Lecco-Triestina 2-0 del gennaio 2022).

    LE ALTRE PARTITE. Nell'anticipo di ieri sera il Padova perde un colpo nella rincorsa quasi impossibile al Mantova. La squadra di Torrente all'Euganeo impatta per 0-0 con l'Albinoleffe. Ben cinque le partite oggi nel girone A, con la Triestina che guarderà con attenzione le vicende delle dirette rivali Atalanta U23, Vicenza e Legnago. L'Atalanta U23 ospita una Pergolettese in crisi, ma anche il Legnago potrebbe continuare il suo momento positivo visto che riceve un Lumezzane in frenata. Sfida più ostica invece per il Vicenza, impegnato sul campo della Pro Patria. Le partite di oggi: Legnago-Lumezzane, Mantova-Fiorenzuola, Pro Patria-Vicenza, Virtus Verona-Giana Erminio, Novara-Pro Vercelli.

    La nuova classifica : Mantova 74, Padova 66, Vicenza 53, Triestina e Atalanta 50, Legnago 48, Giana, Pro Patria e Lumezzane 42, Trento e Albinoleffe 41, Pro Vercelli e Virtus Verona 39, Renate 37, Arzignano 35, Pergolettese e Novara 33, Fiorenzuola 30, Pro Sesto 26, Alessandria 18.

  7. VENERDÌ 15 MARZO 2024

    - La Lega Pro ha comunicato le date di gara dei play-off della serie C, che prenderanno il via il 4 maggio (la settimana dopo la conclusione della regular season prevista per il 28 aprile) e si concluderanno domenica 9 giugno. Come scrive Antonello Rodio su "Il Piccolo", un mese abbondante di sfide infuocate da dentro e fuori, al termine del quale solamente una tra le 28 partecipanti alla post season potrà festeggiare la promozione fra i cadetti. E un mese nel quale, a seconda di come andranno le cose per la Triestina e del suo piazzamento finale in campionato, la squadra alabardata potrà iniziare le proprie partite casalinghe allo stadio Rocco, ma se dovesse fare tanta strada come tutti si augurano, per la famosa questione dei concerti non ne potrà giocare probabilmente più di quattro perché a un certo punto si troverà costretta a emigrare.

    La post-season comincerà con la fase dei play-off del girone: il primo turno si giocherà in gara unica sabato 4 maggio e vedrà in lizza le squadre che saranno arrivate dalla quinta alla decima posizione in classifica, con il consueto vantaggio per le meglio piazzate dell'incontro in casa con due risultati su tre a disposizione. Nel secondo turno, sempre a gara unica e con le medesime modalità, entreranno in lizza anche le quarte classificate: le gare si giocheranno martedì 7 maggio.

    A quel punto prenderà il via la fase nazionale, nel quale inizieranno le sfide incrociate con le squadre degli altri gironi e si giocheranno partite di andata e ritorno: in questo caso, con un complesso di regole che privilegerà delle teste di serie seguendo sempre il meccanismo delle meglio piazzate in regular season, chi giocherà il ritorno in casa avrà anche il vantaggio del passaggio del turno in caso di parità di reti al termine dei due match. Le gare di andata del primo turno di questa fase, nella quale entreranno anche le terze classificate di ogni girone, si giocheranno sabato 11 maggio, mentre quelle di ritorno andranno in scena martedì 14 maggio. Le sopravvissute a questa serie di sfide, assieme alle seconde classificate di ogni girone (che si saranno risparmiate tre turni di play-off), daranno vita poi al secondo turno della fase nazionale, con partite di andata sabato 18 maggio e ritorno martedì 21 maggio.

    Se a questo punto la Triestina fosse ancora in lizza, dovrebbe essere proprio questa l'ultima finestra in cui potrà utilizzare il Rocco per le partite in casa, perché poi, all'incirca il 20 maggio, dovrà presumibilmente lasciare la struttura per la preparazione dei concerti in programma a inizio giugno, anche se sulla data precisa della consegna forse ci sarà ancora qualche margine di trattativa. In ogni caso, le quattro squadre che usciranno da tutta questa baraonda di incontri, daranno vita alle finale four: qui gli accoppiamenti saranno decisi tramite sorteggio, nessuna teste di serie e alla fine delle due gare, se ci sarà parità di reti, si andrà ai supplementari ed eventualmente ai rigori.

    Le semifinali di andata si giocheranno sabato 25 maggio, quelle di ritorno martedì 28 maggio. Le vincitrici daranno vita poi alla fin alissima, con partita di andata domenica 2 giugno e ritorno domenica 9 giugno, data nella quale si saprà il nome della quarta squadra promossa in B oltre alle tre che avranno vinto i rispettivi gironi. 

    - Ripartita ieri, dopo i tre giorni di pausa seguiti al successo casalingo contro Treviglio, la preparazione della Pallacanestro Trieste in vista del match che venerdì 22 marzo, a Torino, vedrà la formazione di Jamion Christian in campo contro la Reale Mutua.

    Come scrive Lorenzo Gatto, occhi puntati su Justin Reyes, l'ala portoricana che dopo l'intervento al menisco del ginocchio destro subita a gennaio riprende ad allenarsi per verificare la possibilità di tornare in campo a due mesi dall'infortunio subito a Udine nel derby contro l'Old WIld West. In attesa che riprenda la fase a orologio, questa sera alle 20.30 proprio la Reale Mutua Torino, prossima avversaria dei biancorossi, sarà in campo a Cividale contro la Gesteco in una delle gare di recupero rinviata per fare spazio alle nazionali nella finestra di qualificazione europea.

    Domenica alle 18, invece, saranno in campo Chiusi contro la Juvi Cremona e Rimini contro Latina.

    Nel frattempo tutto è pronto per le finali di coppa Italia che si disputeranno nel rinnovato Palazzetto dello Sport di Viale Tiziano a Roma. Un'occasione di confronto importante per le squadre di vertice, ricordando però che queste partite non saranno una cartina di tornasole credibile perché ancora troppo lontane dall'inizio dei play-off.

    Il programma delle semifinali si aprirà domani, alle 16.15, con il match tra Unieuro Forlì–San Bernardo Cantù e proseguirà in serata, alle 20.45 con la sfida tra Trapani Sharks e Fortitudo Bologna.

    Finale domenica 17 marzo alle 20.45, tutte le partite saranno trasmesse in esclusiva su Mediaset 

  8. GIOVEDÌ 14 MARZO 2024

    - Justin Reyes è finalmente pronto a tornare a due mesi dall'operazione che ha interessato il menisco del ginocchio destro. Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", il lavoro di recupero pazientemente svolto dallo staff sanitario biancorosso ha permesso al giocatore di rispettare i tempi previsti dopo l'intervento chirurgico: con la ripresa che fa seguito ai tre giorni di riposo concessi dalla società a seguito del successo contro Treviglio, l'ala portoricana ricomincerà ad allenarsi con la squadra.

    Sarà la risposta del ginocchio alle sollecitazioni dei crescenti carichi di lavoro a stabilire se Reyes sarà in grado di essere presente venerdì prossimo per la ripresa del campionato contro la Reale Mutua a Torino. Stasera, intanto, in attesa delle finali di coppa Italia che da sabato a Roma metteranno di fronte Unieuro Forlì-San Bernardo Cantù e Trapani Sharks-Fortitudo Bologna, si giocano i recuperi della terza giornata della fase a orologio rinviata per dare spazio alle nazionali nella finestra di qualificazione europea. Al Carnera, palla a due alle 20.30, in campo l'Old Wild West Udine che sfida la Luiss Roma per salire temporaneamente al secondo posto solitario del girone rosso. Domani al PalaGesteco è il turno di Cividale che ospita la Reale Mutua Torino. Domenica alle 18 sarà il turno di Chiusi contro Cremona e Riviera Banca Rimini contro Latina. Gli ultimi due recuperi in programma domenica 10 aprile, in campo Sella Cento-Trapani Sharks e Fortitudo Bologna-Treviglio.

    Tornando a Trieste, da oggi a sabato graduale ripresa poi, dalla prossima settimana, normale avvicinamento alla partita di campionato che si giocherà in anticipo a Torino. Match nel quale i biancorossi ritroveranno sulla loro strada un coach, Franco Ciani e il play Matteo Schina che hanno fatto parte del passato recente del club.

    QUESTIONARIO Nel frattempo, da ieri e fino al 20 marzo, la Pallacanestro Trieste ha lanciato un sondaggio dedicato ai suoi tifosi. Disponibile sul sito web ufficiale e sui canali social, è stato lanciato "per raccogliere feedback dettagliati e opinioni dei tifosi" su una vasta gamma di argomenti. 

    - Il rinvio della partita con l'Alessandria di domenica scorsa, non ha permesso alla Triestina di provare a cancellare l'incredibile zero nella casella delle vittorie nelle gare casalinghe del 2024. Lo scrive oggi Antonello Rodio: nel nuovo anno, infatti, l'Unione ha ottenuto ben tre successi in trasferta (a Trento e a Vercelli con Tesser, a Fiorenzuola con Bordin), ma lo sconfortante score delle cinque partite giocate a Fontanafredda è di due pareggi e tre sconfitte: questo significa solamente 2 punti in cinque incontri (uno per Tesser e uno per Bordin), un ruolino di marcia a dir poco deficitario. La vittoria in casa, sempre tra virgolette visto che il Tognon non è il Rocco, manca ormai da oltre tre mesi, ovvero dal 9 dicembre quando un gol nel finale di Adorante (che da quando è alla Juve Stabia ha già segnato 10 reti in 12 partite) diede il successo per 2-1 sulla Giana Erminio. Quest'ultimo periodo ha portato ad amplificare lo strano fenomeno di un rendimento casalingo che già prima era inferiore a quello esterno.

    La Triestina in casa ha fatto 22 punti in 15 partite, con appena 6 vittorie e la misera media di 1,46 punti a gara. In trasferta invece gli alabardati viaggiano a una media di 1,86 a match, perché nello stesso numero di partite hanno fatto ben 28 punti, sei in più che in casa. All'inizio ha pesato il rendimento al Rocco, che tra presunte maledizioni e terreno in pessime condizioni aveva portato solo 5 punti in 5 partite, frutto del successo con il Fiorenzuola, dei pareggi con Vicenza e Pro Sesto, e delle sconfitte con Trento e Padova. A Fontanafredda si era partiti con 5 vittorie in 5 gare, sembrava il luogo magico e ideale per l'Unione, ma poi evidentemente anche il Tognon è stato contagiato dalla maledizione del Rocco e come detto in questo 2024 il bilancio è drasticamente peggiorato, portando il totale dello score di Fontanafredda a 17 punti in 10 partite. Questa sorta di malocchio che aleggia sul Rocco è alimentato dalle tante feste degli ospiti che i tifosi alabardati hanno dovuto digerire nell'arco della sua storia, ed è stata confermata in tutti gli ultimi campionati dalla scarsità di gioie casalinghe. Lo scorso anno furono appena 6 le vittorie in 19 gare nello stadio di casa, nel contesto di un campionato pessimo, come tutti ricordano.

    Ma perfino l'anno precedente, la stagione 2021/22, quando la Triestina con Bucchi in panchina raggiunse comunque un più che discreto quinto posto, la squadra ottenne appena 7 vittorie al Rocco, mentre in trasferta ne conquistò 8. Anche i punti ottenuti in casa (27) furono meno di quelli conquistati lontano dalle mura amiche (28). Decisamente migliore il campionato del tandem Gautieri-Pillon, con ben 11 vittorie al Rocco. L'anno della stagione mozzata dal covid, 2019/20, ci furono 7 successi in 13 partite, ma per trovare un grande rendimento casalingo bisogna andare all'anno della promozione sfiorata in B con Pavanel, con 12 successi sulle 19 gare casalinghe, mentre anche il primo anno del ritorno in C ci fu un rendimento deludente al Rocco, con appena 5 vittorie in 17 partite. La speranza è che i lavori sul terreno di gioco vadano così in fondo da togliere anche qualsiasi spirito malevolo alberghi nel sottofondo dello stadio. Si scherza ovviamente. O forse no?

  9. MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024

    - Una squadra che deve scalare le categorie, uno stadio da gestire in proprio e da valorizzare rendendolo profittevole, un centro sportivo nel quale far crescere giovani calciatori. Questi sono gli asset sui quali gli americani hanno deciso di investire. Ben Rosenzweig ha scelto la Triestina, non solo perché Trieste rappresenta un potenziale polo strategico di sviluppo, ma in primis perché è dotata di uno stadio con potenzialità notevoli in letargo da oltre trent'anni. Sostenibilità economica e creazione di valore sono le mission di chi investe anche nello sport.

    Ne parla oggi Ciro Esposito su "Il Piccolo": il "benvenuto" è stato il Nereo Rocco impraticabile ma questo pasticcio, unico in Italia e non solo, non sembra aver smontato l'operazione Rosenzweig. Gli uomini del presidente, guidati dall'ad Sebastiano Stella, si sono messi al lavoro traendo dal disagio e dai danni subiti un'opportunità per stringere il dialogo con le istituzioni. La parola d'ordine è mai più una stagione senza il Rocco, giocando in casa in esilio, frustrando i supporter e senza la possibilità di programmazione del lavoro quotidiano e delle gare (vedi play-off). E allora, una volta risolta senza costi aggiuntivi la sistemazione del manto erboso, la società si è messa al lavoro per negoziare con il Comune la concessione dello stadio. Il primo step è la proroga fino al 30 giugno del 2025 della convenzione (necessaria per l'iscrizione al prossimo campionato) in scadenza nel mese prossimo. Un anno di tempo poi per formalizzare l'atto di concessione della struttura. Il riferimento legislativo è il dgls 38/2021 (Legge sugli stadi) che consente ai privati di ottenere il diritto di gestione della struttura pubblica a fronte di un piano finanziario indirizzato al miglioramento dell'impianto sul piano strutturale e su quello della fruibilità sociale. Come dicono gli anglosassoni è un'operazione win to win: l'ente pubblico si sgrava dei costi di gestione (diverse centinaia di migliaia di euro annui), non aliena la proprietà (in caso di fallimento del privato il bene ritorna all'ente pubblico), mentre il privato può dotarsi di una struttura in grado di garantire redditività aggiuntiva e programmabile rispetto a quella derivante dall'attività sportiva. La Triestina ha già ben avviato la negoziazione e sta predisponendo il piano finanziario (come previsto dalla legge) con un investimento stimato attorno ai 30 milioni di euro. La concessione dovrebbe avere durata trentennale quindi dal 2025 al 2055. Tra gli interventi strutturali sul Rocco un nuovo impianto di illuminazione, gli sky-box e una serie di fori commerciali e punti dedicati alla ristorazione.

    La seconda linea d'azione riguarda il centro sportivo. La società ha già presentato un'offerta formale preliminare all'attuale proprietario per l'acquisizione di un'area nella valle delle Noghere alle spalle del Centro Commerciale Montedoro. Per cominciare i lavori il Comune di Muggia dovrà deliberare la modifica della destinazione d'uso del terreno, e le conseguenti opere di urbanizzazione con tempi non definiti ma verosimilmente entro l'anno vista anc he la disponibilità politica finora manifestata. Il progetto prevede la costruzione di 5 campi a 11 dei quali due con fondo sintetico e gli altri in erba naturale, una foresteria e un centro medico-fisioterpico. L'entità dell'investimento è collocata in un range tra i 12 e i 15 milioni. Ma non è finita: la Triestina ha anche identificato un altro terreno in provincia di Trieste dove costruire altri tre campi di dimensioni adatte allo sviluppo dell'attività femminile e dei più piccoli (Under 12).

    Insomma la Triestina americana sta accelerando per costruire quello che in molti in passato hanno cercato di realizzare (da Berti a Biasin) senza riuscirci per svariati motivi. Il club ha risanato il pregresso e sta garantendo una stagione competitiva (con iniezioni di denaro da 1,5 milioni al mese). Poi i risultati sono il sale del calcio e trascinano dell'entusiasmo del pubblico. E il 2024 finora in questo senso no è stato tutt'altro che positivo. Ma se e quando il traguardo o meglio il nastro delle infrastrutture sarà tagliato, la Trieste alabardata avrà finalmente una casa e un futuro sportivo degno della sua storia.

    - Cinque giornate della fase a orologio disputate, altre cinque ancora da giocare per arrivare alla fine della stagione regolare e definire le griglie play-off che accompagneranno le formazioni di questa A2 alla lotta promozione.

    Come scrive Lorenzo Gatto oggi sul quotidiano locale, detto che Forlì nel girone rosso e Trapani in quello verde hanno ormai messo da tempo al sicuro il loro primato e giocheranno tutta la post season con il vantaggio del fattore campo, nelle ultime settimane si è sorprendentemente riaperta la lotta per il secondo posto con Udine che ha rimontato la Fortitudo Bologna e la Reale Mutua Torino che approfittando della crisi conclamata di Cantù ha raggiunto i brianzoli. Posizioni ancora de definire per due tabelloni che vedranno da una parte la prima, la terza e la quinta classificata del girone rosso sfidare la seconda e la quarta di quello verde e dall'altra parte, a specchio, la prima, la terza e la quinta del girone verde sfidare la seconda e la quarta del girone rosso.

    LA CORSA DI TRIESTE Con il quinto posto ormai consolidato grazie al successo contro Treviglio, la formazione di Jamion Christian affronta quest'ultima parte dell'orologio senza eccessiva pressione. Sulla carta il quarto posto di Verona sarebbe ancora attaccabile (anche se in virtù della miglior differenza canestri a favore degli scaligeri, ballano al momento due vittorie), di certo facendo un analisi delle due griglie mantenere il quinto posto vorrebbe dire evitare di finire dalla parte di Trapani. A oggi, nella consapevolezza che nel giro di un paio di giornate tutto potrebbe cambiare, Trieste si troverebbe a giocare il primo turno dei play-off contro la Sebastiani Rieti nella parte del tabellone in cui, in caso di passaggio del turno, si troverebbe di fronte Forlì.

    COPPA ITALIA Nel frattempo, il campionato si ferma per fare spazio alle finali di Coppa Italia che si disputeranno nel prossimo week end nel rinnovato Palazzetto dello Sport di Viale Tiziano a Roma. Un'occasione di confronto importante per le squadre di vertice, ricordando però che queste partite non saranno una cartina di tornasole credibile perchè ancora troppo lontane dall'inizio dei play-off. Il programma delle semifinali si aprirà sabato 16 marzo, alle 16.15, con il match tra Unieuro Forlì-San Bernardo Cantù e proseguira in serata, alle 20.45 con la sfida tra Trapani Sharks e Fortitudo Bologna. Finale domenica 17 marzo alle 20.45, tutte le partite saranno trasmesse in eslusiva su Mediaset e, in esclusiva, sulla piattaforma Infinity.

    RECUPERI Approfittando della pausa, in scena alcuni dei recuperi della giornata parzialmente posticipata per la finestra delle qualificazioni europee delle nazionali. In campo le due formazioni regionali: domani alle 20.30, al Carnera di Udine, la Old Wild West di Adriano Vertemati ospita la Luiss Roma in un match che in attesa del recupero della Fortitudo contro Treviglio potrebbe lanciare i friulani al secondo posto solitario, venerdì sempre alle 20.30, al Pala Gesteco, Cividale ospiterà invece la Reale Mutua Torino.

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  10. 12 ore fa, rossi ha scritto:

    L'unica cosa che ha sbagliato è stata l'anno scorso fare su istagram l'agiografia di quel panzone con la barba canuta dove lui raccontava i suoi esordi da "ultra'" (sic)

     

    Ricordo sempre, e la cosa vale come monito per tutti, che certe esternazioni rivolte verso altre persone non sono eleganti, né tantomeno utili per le discussioni di questo forum. Nonché che ogni singolo utente risponde personalmente di ciò che scrive.

    Regolatevi di conseguenza 

  11. MARTEDÌ 12 MARZO 2024

    - Tre giorni di riposo per la squadra, un monitoraggio per vedere cosa offre il mercato. Come scrive oggi Roberto Degrassi su "Il Piccolo", l'inizio della settimana di pausa per la Pallacanestro Trieste offre questo programma. Nel dopogara contro Treviglio il gm Michael Arcieri ha ripetuto il refrain delle ultime settimane: vigili sul mercato. «Stiamo guardando A1, A2, Stati Uniti». Riferimento curioso quest'ultimo visto che in realtà Trieste sul mercato transoceanico ha le mani legate non avendo più visti. A meno che non abbia davvero ragione chi suggerisce che in casa biancorossa si stanno già cercando gli stranieri per la prossima stagione nell'eventualità (al momento remotissima....) di poterne avere sei.

    Meglio soffermarsi sul parco giocatori di A1, A2 e italiani in giro per l'Europa. Di gente con la valigia pronta in giro non ce n'è. Poca offerta per troppe squadre. La candidatura di Amar Alibegovic si è rivelata un bel sogno. «Assolutamento no» così Arcieri sulla possibilità di arrivare al figlio maggiore di Teo. Raccontiamola per intero: la trattativa poteva decollare se la squadra turca di Alibegovic, il Cagdras Bodrumspor, negli ultimi turni avesse vinto facendo un passo verso la salvezza. Ora però il team è penultimo (retrocedono in due) a pari punti con il Merkezefendi, Alibegovic sabato scorso nella sconfitta con il Besiktas ha giocato 27 minuti segnando 13 punti. E il club turco, prima di ragionare su un'eventuale cessione, amerebbe sentir declinare in dollari la parolina buy-out...

    Ritornando in Italia, la posizione di Eric Lombardi è legata al destino dell'HappyCasa Brindisi. Il club pugliese è ultimo, a due punti da Pesaro con cui ha il saldo negativo e a quattro da Treviso con cui ha perso di 26 all'andata. Possibilità di salvezza appese a un filo. Lombardi nell'ultima gara a Varese non ha giocato, nella partita prima era stato impiegato una manciata di minuti. Non rientra nei progetti di Sakota ma in piena lotta retrocessione Brindisi non può permettersi di regalare in giro pedine italiane. O, meglio, non ancora. Prima di inizio aprile la classifica rischia di essere ancora più spietata e allora un approccio potrebbe essere più semplice. Un altro brindisino sottoutilizzato e che in A2 ha già dimostrato la sua utilità è Riisma , ex Pistoia, che a Varese è stato inserito a 51 secondi dal termine di un quarto per venir richiamato in panchina 26 secondi più tardi. L'esterno estone di formazione italiana è un buon difensore. Sposta in assoluto i valori di una squadra? No. Può essere un'addizione utile in A2? Sicuramente sì.

    A Varese Woldetensae è rientrato nelle rotazioni anche se proprio contro Brindisi non ha giocato più di dieci minuti. Sognato dalla "sua" Fortitudo, finora ufficialmente non si sposta. Però Varese è pressochè salva ed è quasi impossibile che arrivi ai play-off. Tra un paio di settimane un'eventuale partenza non creerebbe danni. Dopo il Paladozza è probabilmente Trieste il posto che l'esterno potrebbe trovare più intrigante conoscendo sia Arcieri che l'ex capitano Ferrero. Sempre a Varese gioca in media una decina di minuti il lungo Ulaneo e rischia di giocare anche meno con il r ecupero di Okeke , non gioca affatto il giovane Virginio . Nè uno nè l'altro tuttavia possono venir ritenuti fattori rilevanti.

    A Sassari cinque, zero e uno sono i minuti di utilizzo dell'ala Kaspar Treier nelle ultime tre partite. Che non sia al centro dei pensieri di coach Bucchi sembra evidente. Fisicamente è un torello che in A2 potrebbe avere un certo impatto, non un primattore, da verificare la personalità in caso di responsabilità pesanti. Su Jeff Brooks ci fanno un pensiero tutti: il lungo trentaquattrenne dell'Umana Venezia nell'ultimo incontro a Sassari ha visto il parquet per due minuti. Ma attenzione: tempo fa Venezia aveva già respinto una richiesta da parte della Fortitudo Bologna per Janelidze - "n.e." fisso -, improbabile che apra per chi comunque qualche minuto lo vede. A meno che, s'intende, chi bussa alla porta non sia intenzionato a versare un robusto buyout.

    Ma quanto bisogna essere disposti a sganciare? Un esempio recente: Rimini avrebbe bussato alla porta di Scafati (che due mesi fa ha già ceduto De Laurentiis a Udine) per la guardia Mouaha - 6 minuti di impiego medio - ricevendo la richiesta di un buyout superiore ai 20mila euro.

    - Il recupero della partita con l'Alessandria si dovrebbe giocare martedì 26 marzo, ma non c'è ancora l'ufficialità perché la data è legata al rinvio di un'altra gara della Triestina, quella contro l'Atalanta U23 in programma domenica 24 marzo. Non si tratta di un nuovo cervellotico quiz da settimana enigmistica, ma quello che si prospetta per l'Unione dopo il rinvio per impraticabilità del campo del match di domenica scorsa con i piemontesi. Come scrive Antonello Rodio, il fatto è il seguente: dopo la trasferta di domenica prossima in casa della Pro Sesto, il calendario presenta alla Triestina l'importante scontro diretto con l'Atalanta U23, ma il destino vuole che proprio come all'andata, in quella giornata giocano le squadre nazionali (infatti serie A e serie B sono ferme). Ebbene la Lega Pro consente alle società, in caso di convocazione di tre o più dei propri calciatori per la Nazionale A, Under 21, Under 20 e Under 19, di presentare istanza per lo spostamento di una gara, almeno dieci giorni prima della data prevista in calendario per la disputa dell'incontro. Ora è quasi certo che l'Atalanta chiederà il rinvio perché ha parecchi dei suoi baby calciatori coinvolti nelle convocazioni azzurre. E a quel punto, con due partite da recuperare, per l'Unione c'è veramente un rischio ingorgo non da poco in questo finale di campionato.

    La soluzione che si prospetta per la gara con l'Alessandria sarebbe però quella più vantaggiosa (o meglio, quella meno dannosa) per la squadra alabardata, a cui in definitiva non cambierebbe molto se invece di domenica 24 marzo con l'Atalanta scendesse in campo martedì 26 marzo contro il fanalino di coda, quindi appena due giorni dopo. Questo permetterebbe di limitare il periodo senza partite (9 giorni invece di 7) e di avere allo stesso tempo un discreto cuscinetto di riposo in vista dell'impegno seguente, quello del sabato di Pasqua 30 marzo ad Arzignano. Ma come detto non può esserci ancora l'ufficialità della data del 26 marzo (anche l'orario resta da decidere) per il recupero della gara con l'Alessandria: servirà infatti prima che sia ufficiale anche il rinvio della partita con l'Atalanta, che dovrebbe comunque arrivare in settimana. Ed è possibile che contestualmente a quel rinvio, possa esserci anche la data del recupero della gara con i baby nerazzurri, che a questo punto verrà comunque giocata ad aprile. Ed è inevitabile che per l'Unione ci sarà un altro impegno infrasettimanale. Di certo tra maltempo e convocazioni per le nazionali, la Triestina non è stata fortunata in questa fase e il cammino da qui a fine campionato si prospetta tutt'altro che lineare. Fino al termine della regular season non sono previsti più infatti turni infrasettimanali, per cui solo la Triestina sarà impegnata per due volte in partite ravvicinate, anche se come detto lo slot del 26 marzo limita in qualche modo i danni. Al momento comunque l'unico recupero ufficiale resta quello fra Vicenza e Fiorenzuola, che si giocherà martedì 19 marzo.

  12. La verità secondo me è che, con prestazioni come quelle di Latina, si rischia di perdere con chiunque. E al netto che a Treviglio mancava parecchia gente, la vittoria di ieri è importante perché da una squadra in crisi come la nostra ci si poteva aspettare di tutto.

    Ora serve continuità, roba che la sanno anche i muri. Questo è un team troppo ondivago senza Reyes, va capito se gli equilibri che inevitabilmente vanno ricreati quando rientra Justin sono facili da trovare oppure se inevitabilmente anche ai playoff sarà un team in balia di se stesso. 

    Una nota su società e tifosi organizzati: dalle domande poste in maniera puntuale da me e da Saule ieri in sala stampa e dalle risposte di Arcieri, è evidente che non si vuole minimamente porgere l'altra guancia alla Curva. Non capisco la logica di questo allontanamento sempre più marcato da parte della dirigenza: ricucire lo strappo con chi si sobbarca chilometri per questa maglia è roba che andrebbe fatta alla svelta, perché tutto questo rischia di diventare un boomerang clamoroso. Spero vivamente che ci ripensino, una situazione così non conviene a nessuno

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  13. LUNEDÌ 11 MARZO 2024

    - Nella serata del ritorno alla vittoria della Pallacanestro Trieste contro Treviglio, c'è stata anche una "partita parallela" giocata sulle tribune. Come scrive Lorenzo Gatto oggi su "Il Piccolo", un boato di disapprovazione andato oltre le note della musica sparata a tutto volume al momento della presentazione delle squadre. Rottura conclamata tra una parte del pubblico triestino e coach Jamion Christian, sonoramente fischiato dai supporter biancorossi nei minuti immediatamente precedenti l'inizio del match. Quelli che c'erano, perchè la parte calda del tifo ha mantenuto le "promesse" manifestate in settimana rimanendo all'esterno del palazzo. La Curva Nord fa il suo ingresso all'inizio del secondo quarto srotolando lo striscione "Basta alibi, tutti colpevoli", un estremo sunto del pensiero di una tifoseria che dopo la sconfitta di Latina ha ritenuto fosse arrivato il momento di prendere posizione.

    Vola la squadra sul parquet e pure in presenza di un parziale di 0-8 negli ultimi due minuti del primo tempo rientra negli spogliatoi con un rassicurante 51-38. Nonostante il largo divario accumulato, al momento di imboccare il tunnel, ancora fischi per il coach accompagnato da un «salta la panchina, Jamion Christian salta la panchina» che la dice lunga sul clima di fiducia che c'è in questo momento attorno alla squadra. E, in tema di goliardia, non male neppure quel «Fino alla fine femo ricorso" scandito a ripetizione tanto per ricordare la pessima figura fatta dalla società dopo la sconfitta della scorsa settimana.

    Secondo tempo da separati in casa, perchè se da un lato i quasi 3300 spettatori presenti sugli spalti (anche grazie al consistente rinforzo garantito dalla presenza degli studenti delle scuole) hanno apprezzato la prova della squadra, la Curva ha continuato con la sua protesta mettendo nel suo mirino anche il gm Arcieri e raccogliendo i fischi degli altri settori. Rottura che si è sentita e ha fatto impressione, di certo i tempi del red wall e di un palazzo che compatto aveva accompagnato Trieste al suo ritorno in serie A sono lontani. Ricucire questo strappo non sarà semplice.

    - Ormai alla tifoseria alabardata, almeno sul concetto di partita in "casa", serve l'esorcista. Lo scrive Guido Roberti: alcune centinaia di tifosi pure ieri si sono sobbarcati il viaggio a Fontanafredda, incontro ad un timido sole sulla via del tramonto ad Ovest, sbucato troppo tardi. Troppi i millimetri d'acqua piovana scesi nel pomeriggio e fino alle 18, tanti da rendere impossibile, a detta del direttore di gara Diop, la disputa di Triestina-Alessandria. Si è così provato tra un sopralluogo e l'altro a valutare la possibilità di giocare, dapprima col posticipo del fischio d'inizio, 45 minuti più tardi e dunque alle 19:15, ma già alle 18:45, con le società ormai alla prima fase di diplomazia per il recupero, è arrivata l'ufficialità del rinvio. Escluso all'indomani, se ne riparla più avanti. Un peccato perché sarebbe stata una occasione per determinare auspicabilmente la guarigione dell'Unione. I segnali erano tutti positivi. Ci hanno pensato i nuvoloni portati dallo Scirocco a guastare i piani. La settimana era iniziata con la certezza che con quella rimonta al Legnago era scattata una scintilla nei giocatori, confermata poi dal colpo irrefutabile a Fiorenzuola. Triestina-Alessandria sarebbe stata una prova del nove, si dovrà attendere ora la trasferta a Sesto San Giovanni per dar seguito alle sensazioni.

    Roberto Bordin, approfittando del terreno almeno per un allenamento con i suoi ragazzi, ha detto la sua sul rinvio: «Le sensazioni erano molto buone e volevamo dare continuità al risultato e alla prestazione fatta contro il Fiorenzuola, i ragazzi erano vogliosi di fare bene. Spiace non aver giocato ma questa è stata la decisione dell'arbitro, di non dare l'agibilità perché il campo aveva delle parti in cui la palla effettivamente non rimbalzava. Abbiamo rispettato le indicazioni». L'allenatore conferma che i volti post Fiorenzuola erano decisamente più distesi. «La terapia migliore è sempre la vittoria, ti dà autostima, ti carica, ti alleni con il sorriso. Cercheremo ora la concentrazione giusta per le prossime gare e la fine del campionato». Il gruppo stava sostanzialmente bene, non ci sarebbero state grandi sorprese. «A parte Ballarini che ha il problema al ginocchio e Struna che deve recuperare bene, e speriamo di averlo in settimana con noi, tutti gli altri erano a disposizione, il gruppo era al completo». Sarebbe stata una Triestina disegnata ancora con il 3-5-2? «Il 3-5-2 in questo momento è quello che ci dà effettivamente più sicurezza in entrambe le fasi di gioco, quindi continueremo così perché i ragazzi lo hanno assimilato molto bene, si continua su questa strada". Inevitabile un pensiero per quei tifosi che hanno dovuto invertire la rotta su Trieste anzitempo. «Venire praticamente sempre a Fontanafredda e non poter stare al Rocco che è il nostro stadio è già un problema, venire qua e vedere la partita rinviata.. non è il massimo. I tifosi speravano si giocasse, loro come noi, mi spiace davvero, hanno fatto tanti chilometri per la squadra, ma abbiamo dovuto rispettare la decisione dell'arbitro». L'agenda alabardata inevitabilme nte cambia, la squadra riposerà oggi, da domani avrà la cosiddetta settimana tipo per preparare la sfida di domenica in Lombardia.

  14. DOMENICA 10 MARZO 2024

    - Il calendario stavolta ha combinato un bello scherzo. Come scrive Roberto Degrassi oggi su "Il Piccolo", la Pallacanestro Trieste delusa e deludente di questi tempi deve cercare di dare un segnale. Ma oggi alle 18 al PalaTrieste si troverà di fronte quella Treviglio che a sua volta può ben dirsi delusa rispetto al ranking ipotizzato a inizio stagione.

    La fase a orologio per Trieste si sta rivelando finora un calvario. Tre sconfitte in quattro giornate e se il ko con Cantù ci può stare, non ci stanno proprio invece i flop con Luiss Roma e Latina. Il quinto posto, si sa, è pressochè intoccabile e continuiamo a pensare che nessun reale pericolo possa venire dalle inseguitrici ma avere un piazzamento sicuro con sei partite ancora da giocare non significa sedersi e aspettare l'ora dei play-off. O al momento di fare sul serio Trieste non si ricorderà più come si combatte. Il quinto posto, inoltre, non rappresenta un piazzamento di cui tutto sommato accontentarsi perchè è figlio di undici sconfitte. Troppe per le ambizioni di Trieste, della società e dei suoi tifosi. Tifosi che oggi per la prima domenica daranno vita a una protesta, con l'ingresso ritardato della Curva Nord. Nel documento con le rivendicazioni dei tifosi si preannunciavano presenza, insulti e goliardia. Due propositi vanno bene ma gli insulti non farebbero altro che aumentare le distanze. La tradizione del tifo triestino nelle manifestazioni di dissenso è piuttosto di essere caustico, corrosivo, critico ma sempre usando l'ironia.

    Un quesito, rivolto alla società: in un momento in cui è evidente la disaffezione da parte del pubblico e l'ossessiva ripetitività delle dichiarazioni di coach Christian è ormai insostenibile, perchè non far dialogare con la piazza l'unico personaggio della Pallacanestro Trieste che sa arrivare al cuore della gente, cioè Daniele Cavaliero?

    IL PUNTO Justin Reyes rientrerà dopo la pausa per la Coppa Italia, a Torino. Si sta allenando ma è possibile che anche oggi debba restare a guardare i compagni di squadra da bordo campo lasciando il posto tra i 12 a Obljubech. In mancanza di informazioni al riguardo da parte del club (se è pretattica non si può dire che finora abbia portato bene) ipotizziamo il rientro di Campogrande, qualche problema in settimana per Brooks ma che ha comunque partecipato ad allenamenti e dovrebbe esserci.

    LA PARTITA Nella fase a orologio tre sconfitte su tre (contro Verona, Cividale e Chiusi) per Treviglio ma sempre di misura. Sta segnando poco (70,7) ma manca dei punti di Miaschi, sta perdendo parecchi palloni, quasi 123, tre più di Trieste. Treviglio è la squadra meno giovane del campionato ma esperienza in questo caso fa rima con talento: 38 anni Luca Vitali, l'invidiabile Bruno Cerella e Brian Sacchetti, 36 l'ex udinese Giuri. 

    - La Triestina ha la grande occasione per continuare a vincere e a risalire in classifica dopo il successo di Fiorenzuola, ma Bordin fa benissimo ad avvertire che nessuna partita di serie C si vince se si sottovaluta l'avversario e non si entra in campo con la giusta concentrazione. Lo scrive oggi Antonello Rodio: oggi a Fontanafredda l'Unione affronterà l'Alessandria (al Tognon inizio ore 18.30, arbitra Diop di Treviglio), ed è un dato oggettivo che i grigi piemontesi ormai quasi retrocessi sono l'avversario ideale in questo momento, perché tra scarso rendimento sul campo e penalizzazioni per inadempienze amministrative, sono nettamente il fanalino di coda del girone. E tra l'altro oggi saranno privi del difensore Rossi e del centrocampista Soler, entrambi squalificati. Ma attenzione perché le partite non si vincono sulla carta e quindi mister Bordin avverte giustamente sulle insidie della sfida: «Ovviamente sarebbe un errore gravissimo sottovalutare l'avversario anche se è ultimo in classifica - dice il tecnico alabardato - perché è una squadra che gioca bene e ha vinto anche due partite in trasferta nel girone di ritorno. Per noi sarebbe davvero grave non dare continuità al risultato di Fiorenzuola, ma per vincere dobbiamo essere pronti e concentrati proprio come nella partita di mercoledì scorso».

    Di sicuro il successo di Fiorenzuola ha fatto bene all'ambiente e alla squadra, e il clima in casa alabardato è nettamente migliorato: «Le vittorie danno morale e fiducia nei propri mezzi - spiega Bordin – il successo di mercoledì è quello che ci serviva e che serviva ai ragazzi dopo il tanto lavoro che hanno fatto e dopo le batoste prese nelle partite precedenti. Ma adesso dobbiamo continuare e l'importante è restare concentrati per questa partita da vincere sul campo, perché ogni gara fa storia a sé: dobbiamo cercare di farla nostra, ma restando sempre equilibrati e senza rischiare niente». In vista della sfida odierna, però, non sempre squadra che vince non si cambia. Bordin annuncia infatti che qualcosina di diverso ci sarà rispetto a Fiorenzuola, e questo nell'ottica della terza partita che si gioca in sette giorni: «Qualche cambio ci sarà - confessa il tecnico - perché tre partite in una settimana diventano difficili da gestire per alcuni giocatori: qualcuno le farà, altri no, ma facciamo rifiatare qualche giocatore proprio per avere in campo la squadra al massimo della competitività». Saranno ancora assenti Ballarini e Struna: quest'ultimo con il Legnago aveva subìto una contusione molto forte al ginocchio, ma da martedì dovrebbe tornare in gruppo ed essere presto disponibile. Tutti ok gli altri ma come detto da Bordin qualcosa cambierà: difficile che ci siano modifiche in difesa dove Moretti, Malomo e Rizzo dovrebbero formare la consueta linea a tre. A centrocampo in mezzo Fofana e Vallocchia se la giocano con le possibili alternative Celeghin e Correia, mentre sugli esterni Pavlev è sempre favorito a destra, mentre a sinistra Anzolin potrebbe riprendere il suo posto con esclusione di Petrasso. Davanti D'Urso è ormai a posto fisicamente, ma in questo momento El Azrak sta volando e quindi è ballottaggio fra loro per giocare dietro le punte, che dovrebbero essere almeno all'inizio ancora Lescano e Redan, con Vertainen e Minesso possibili alternative.

  15. SABATO 9 MARZO 2024

    - La buona sorte offre alla Triestina la ghiotta possibilità di uscire davvero dal tunnel e riprendere quella corsa che, nonostante il black-out totale durato un intero mese, può rilanciarla ancora nella lotta per il terzo posto. Come scrive oggi Antonello Rodio su "Il Piccolo", il destino vuole, infatti, che subito dopo aver ritrovato il successo e aver vinto e convinto sul terreno del Fiorenzuola terzultimo in classifica, ora il calendario proponga alla squadra di Bordin domani (ore 18.30, arbitra Diop di Treviglio) una sfida interna a Fontanafredda contro il fanalino Alessandria ormai alla deriva e poi domenica prossima la trasferta in casa di una Pro Sesto penultima e in grave difficoltà. Se i grigi piemontesi sono praticamente ormai retrocessi e zavorrati anche da penalizzazioni dovute a inadempienze fiscali, al momento anche la Pro Sesto non avrebbe nemmeno diritto a giocare i play-out essendo staccata dalla quintultima di ben 10 punti. Insomma c'è una sorta di tappeto rosso che si sta stendendo davanti alla Triestina per riuscire a fare un filotto di tre vittorie che sarebbe fondamentale, perché subito dopo arriverà il cruciale scontro diretto con l'Atalanta U23 del 24 marzo, nel quale probabilmente ci si giocherà il quarto posto, se non addirittura una possibilità di restare agganciati alla lotta per il terzo posto con il Vicenza.

    Sulla carta quindi tutto sembrerebbe agevole, a patto però che la Triestina sia quella di Fiorenzuola, equilibrata, concentrata e brillante in fase offensiva, anche se ancora troppo sciupona. Ma è importante anche che la squadra alabardata non sottovalutati domani un'Alessandria che sarà anche tramortita al tappeto, ma che in questo girone di ritorno ha comunque piazzato due colpacci in trasferta contro Pro Sesto e Pergolettese, quest'ultimo appena una settimana fa. Insomma bisognerà giocare di nuovo da squadra, come fatto mercoledì, sfruttando le debolezze di un avversario che deve anche fare a meno di due giocatori squalificati, il difensore Rossi e il centrocampista Soler. In casa alabardata è invece entrato in diffida anche Malomo, che si aggiunge a una lista che comprende già El Azrak, Moretti e Struna. A proposito di Struna, c'è la possibilità che possa rientrare proprio per la partita con la Pro Sesto. Quindi l'uscita dalla crisi non solo è possibile, ma è davvero a portata di mano, a patto di rivedere una buona Triestina, o quantomeno discreta. Sperando che la sua brutta copia se ne sia andata per sempre assieme al mese di febbraio. E poi fare 9 punti in tre match significherebbe non solo rilanciarsi in classifica, ma anche risollevare il morale e l'entusiasmo dopo la buia parentesi delle cinque sconfitte consecutive. Un entusiasmo che la società alabardata ha cercato ieri di trasmettere con un comunicato sui lavori appena iniziati al Rocco: «Dopo oltre trent'anni - dice la nota - grazie al lavoro di questa proprietà e alla collaborazione di Regione FVG, Comune di Trieste e LND Friuli Venezia Giulia, lo stadio Rocco potrà disporre di un terreno di gioco di livello internazionale, un'opera iniziata in questi giorni e destinata a durare nel tempo. Un traguardo tanto atteso quanto importante, un motivo d'orgoglio per tutte le persone che hanno a cuore la Triestina, un dono che potrà dare beneficio e lustro all'intera città». 

    -  Battere Treviglio per dare un calcio alla crisi e riprendere il cammino verso i play-off. Trieste ci crede e domani sera alle 18, sul parquet del PalaRubini a Valmaura, andrà a caccia di un successo in grado di cancellare la brutta prestazione offerta la settimana scorsa a Latina.

    Come scrive Lorenzo Gatto oggi, non sarà facile contro un'avversaria che, pur all'interno di una stagione fatta di molti bassi e pochi alti, ha certamente il potenziale per mettere in difficoltà i biancorossi. «Sia noi che Treviglio stiamo uscendo da due mesi davvero complessi - l'analisi prepartita affidata da coach Jamion Christian al sito ufficiale della società - Entrambe alla ricerca di un risultato positivo che possa darci la carica giusta e consentirci di arrivare alla pausa per le finali di coppa Italia con il morale alto. Per quanto ci riguarda, ci troviamo senza dubbio nel punto più basso della nostra stagione e stiamo facendo delle valutazioni interne per capire dove migliorare. Nonostante per ora i risultati non ci diano ragione sentiamo che stiamo crescendo in alcuni aspetti del gioco, ma quello che conta di più è che saremo al nostro meglio nel momento più caldo della stagione». Cosa intenda coach Jamion Christian per valutazioni interne, quali siano gli aspetti del gioco in cui Trieste sta crescendo e quale sarà la formazione con cui i biancorossi affronteranno Treviglio restano domande senza risposta.

    Il tempo delle parole e delle conferenze stampa formato copia e incolla, però, è finito e adesso ci si aspetta che sul campo coach e squadra dimostrino di essere in grado di dare una svolta concreta alla stagione.

    Apertasi ieri sera a Cento, con il match tra i padroni di casa della Sella e la Moncada Agrigento, la quinta giornata continua oggi con altri quattro anticipi. In campo Assigeco Piacenza-Luiss Roma, Gesteco Cividale-Latina, Nardò-Novipiù Casale Monferrato e Tezenis Verona-Urania Milano.

    Domani si completa il turno: alle 18 Umana Chiusi-San Bernardo Cantù, Fortitudo Bologna-Sebastiani Rieti, Agribertocchi Orzinuovi-Trapani Sharks, Riviera Banca Rimini-Elachem Vigevano e Trieste-Gruppo Mascio Treviglio. Posticipo serale con il match alla Unieuro Arena tra Forlì e Reale Mutua Torino.

  16. VENERDÌ 8 MARZO 2024

    -  Sfida tra deluse quella che domenica alle 18 vedrà Treviglio scendere sul parquet del PalaTrieste. Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", società ambiziose, proclami di partenza mortificati da una stagione disputata nettamente al di sotto delle aspettative che ha probabilmente toccato il suo culmine domenica scorsa con le sconfitte rimediate contro Latina e Chiusi, ultime in classifica dei due gironi. Toccato il fondo non resta che risalire, per entrambe lo scontro diretto rappresenta un'occasione di riscatto.

    A Trieste, in attesa del rientro di Reyes che dovrebbe tornare a disposizione a Torino, il prossimo 22 marzo, dopo le finali di coppa Italia, si cerca di tornare alla normalità dopo una settimana complicata. Finita nel mirino di un ambiente sempre più deluso da una gestione che settimana dopo settimana si sta confermando incomprensibile, è intervenuto il presidente di Csg Richard De Meo che ha rivolto un appello ai tifosi. Dopo sette mesi di chiacchiere, è arrivato il momento dei fatti. Servono risultati e prestazioni all'altezza, non sarà facile in un palazzetto che domenica sarà decisamente poco propenso ad accettare ulteriori scivoloni da parte della formazione di Jamion Christian.

    Treviglio, reduce dal sorprendente passo falso rimediato al PalaFacchetti contro Chiusi, si presenterà senza il lungodegente Miaschi ma dovrebbe recuperare il resto della rosa. Curiosità per rivedere al PalaTrieste AJ Pacher, americano che lo scorso anno ha vestito per 17 gare la casacca biancorossa per poi passare prima a Cremona e in questa stagione a Treviglio.

    - La Triestina ha riscoperto di essere una squadra che, qualora non dimentichi negli spogliatoi la vis agonistica, può giocarsela con tutti o quasi. Lo scrive Ciro Esposito: questo è il segnale arrivato dalla trasferta vittoriosa di Fiorenzuola. Ci voleva un risultato eclatante dopo quasi due mesi di digiuno ma soprattutto serviva una prestazione di livello. Un solo episodio positivo non basta dopo tutto quello che si è visto ed è successo nelle ultime gare della gestione Tesser e nella sequenza di debacle collezionate in serie da quella di Bordin. È superfluo sottolineare come alla fine siano sempre i giocatori a muovere i destini del campo e per lasciare alle spalle il periodo nero dovranno proseguire sulla strada imboccata. Se l'atteggiamento e la concentrazione di tutti o di gran parte non viene a mancare la qualità quasi sempre si impone sull'avversario. Nel caso in questione il Fiorenzuola, anche dopo il ritorno di Tabbiani, naviga in cattive acque ed è di molto inferiore per caratteristiche tecniche e per profondità della panchina (nonostante l'Unione sotto questo aspetto sia meno attrezzata di quella di dicembre) a questa Triestina. La scansione dell'andamento del match è stato indubbiamente propizio agli alabardati. La rete in apertura di Malomo bissata a breve distanza da quella di Rizzo splendida per esecuzione, sommata poi nella ripresa all'espulsione di Nelli sono fatti tutt'altro che irrilevanti. Ma gli episodi favorevoli arrivano solo quando una squadra è presente e viva sul terreno di gioco. Se si gioca come a Lumezzane, tanto per fare un esempio, la sorte tende a svilupparsi sul fronte avversario. Invece la Triestina, che ha cominciato bene come in parte aveva fatto anche in minima parte contro il Legnago o con il Renate, ha mostrato attenzione tattica, mobilità anche nel gioco senza palla e grande capacità di ripartire. Dopo giorni di lavoro, esperimenti e riflessioni, Bordin ha trovato una soluzione tattica che convince almeno quando sono da affrontare squadre non molto strutturate. Il compito di El Azrak da centrocampista aggiunto con la palla tra i piedi avversari e da trequartista in avvio di fase offensiva, ha dato equilibrio e ha consentito rapidi rovesciamenti di fronte favoriti anche da un Lescano molto attivo. Purtroppo Redan come terminale delle ripartenze non ha concretizzato le tante chance offerte dalla gara e questo avrebbe potuto mettere nei guai la squadra. La capacità tuttavia degli alabardati di costruire una mezza dozzina di palle-gol è la dimostrazione di una squadra le cui potenzialità non sono state espresse nell'ultimo periodo di campionato. Un campionato che, nonostante la comprensibile delusione dei tifosi, non è ancora da buttare o meglio è da vivere fino in fondo e soprattutto da giocare con dignità e professionalità.

    Insomma non c'è da stappare bottiglie di champagne ma da prendere atto che questa squadra può e deve ancora esprimere i valori per i quali è stata costruita e che si sono visti nel girone d'andata. A ogni partita si faranno i conti perché dall'atteggiamento di tutti si potrà capire su quali basi anche agonistiche si svilupperà il piano pluriennale delineato finora dalla società.

  17. GIOVEDÌ 7 MARZO 2024

    - Per capire come la Triestina sia passata sopra il Fiorenzuola come un rullo basta vedere la faccia dell'indimenticato ex alabardato Luca Tabbiani. «La Triestina è più forte di noi e noi per stare al loro passo dobbiamo giocare al 110 per cento - dice sconsolato il tecnico del Fiorenzuola - . Peccato perché si sono risvegliati proprio con noi».

    Come scrive Ciro Esposito oggi su "Il Piccolo", stavolta il volto disteso è quello di Roberto Bordin. Non è raggiante ma sa di poter lavorare con qualche pressione in meno. «La squadra ha fatto un'ottima prestazione - dice Bordin - con un approccio con voglia e determinzione per tutto l'arco della gara. Questo atteggiamento è quello che mi è piaciuto di più in questa partita».

    Il gruppo ha saputo offrire una prova nella quale è emersa quella continuità che mancava da tempo o che comunque mai era emersa nemmeno lontanamente nella gestione del mister subentrato a Tesser. «È vero ma avevo già visto alcuni segnali incoraggianti - continua - durante il lavoro settimanale. Siamo stati attenti nella fase di copertura e i ragazzi sono anche riusciti a costruire un numero davvero alto di occasioni per segnare. Oltre alle tre reti siamo andati vicino al gol almeno in altre quattro occasioni».

    Il problema è tuttavia che la Triestina ha sprecato davvero troppo rischiando poi eventualmente una rimonta o comunque una reazione dell'avversario.

    «È vero dobbiamo essere più concreti e determinati in zona-gol. Ecco questo aspetto è senz'altro da migliorare nonostante il successo largo ottenuto».

    In fase offensiva è sembrato determinante l'apporto di El Azrak alle spalle di Lescano e Redan. «Non mi piace fare nomi - continua Bordin - ma il ragazzo ha fatto bene. Anche in copertura ha dato un apporto decisivo».

    Infine una riflessione sull'ambiente dopo le settimane di contestazioni. «È normale che quando perdi e giochi male - conclude - ci siano le proteste. Oggi è stato bello vedere i ragazzi poter salutare a testa alta i supporter.Questa per noi deve essere solo la base di partenza»

    - Due messaggi. Lo stesso giorno, qualche ora di distanza, posizioni diverse. Come scrive oggi Roberto Degrassi, prima il messaggio del presidente della Pallacanestro Trieste che sostanzialmente dice tre cose: la constatazione che la squadra sta vivendo un momento difficile e non può andare bene questa situazione vivendola passivamente, la conferma che se c'è la possibilità si cercherà di intervenire sul mercato, l'appello ai tifosi a stare vicini alla squadra. Poi, il documento della Curva Nord, l'anima del pubblico al PalaTrieste e non solo (una delegazione è sempre presente ni tutte le trasferte), che prende definitivamente le distanze dalla società e dalla squadra annunciando che diserterà il primo quarto domenica contro Treviglio.

    DE MEO . Torna a parlare il presidente della Pallacanestro Trieste Richard de Meo. Era dal derby contro Udine del girone di ritorno della prima fase che il numero uno biancorosso non interveniva. Nel frattempo si è aperto - e dura tuttora - il momento peggiore dell stagione di Trieste con una serie di sconfitte (nella sola fase a orologio tre ko in quattro gare) e di prove inconsistenti.

    Niente di clamoroso nelle parole di de Meo che dà un segnale di presenza e si rivolge a un pubblico sempre più disamorato della squadra. Nel suo messaggio il presidente della PallTrieste spiega di essere in costante contatto con il gm Michael Arcieri e con lo staff, frase che si può leggere come un implicito segnale di fiducia nei confronti di Jamion Christian nonostante le 11 sconfitte in 26 incontri. Il riferimento al mercato conferma che non vengono esclusi movimenti ma un paio di sondaggi verso giocatori di passaporto italiano sarebbero già caduti nel vuoto dopo che i club di appartenenza hanno richiesto buy-out importanti, una condizione peraltro inevitabile in questo momento della stagione. Sarebbe molto più semplice muoversi sul mercato dei giocatori Usa ma Trieste non ha più visti a dosposizione dopo la firma di Reyes e Brooks.

    Questo il testo completo del messaggio di de Meo: «Vogliamo parlare ai nostri tifosi e alla città riconoscendo la portata dei recenti risultati, e affermando chiaramente che il nostro attuale bilancio non è quello che speravamo. Siamo sempre stati chiari sul fatto che il nostro progetto sarà valutato a lungo termine, e questo è chiaramente un momento difficile di questo percorso».

    «La proprietà di Pallacanestro Trieste è in stretto contatto con il gm e lo staff, e insieme condividiamo lo stesso, immutato prossimo obiettivo: entrare nei play-off nella migliore condizione possibile per affrontare la fase decisiva di questo campionato con la necessaria grinta e determinazione. CSG crede assolutamente nella squadra e nel suo potenziale di successo, ma questo non significa accettazione passiva, comprende il nostro impegno e il fatto di continuare ad essere vigili sul mercato».

    «Quando abbiamo scelto di investire in questo club lo abbiamo fatto consapevoli che il percorso poteva essere complesso, e certi del fatto che il club esiste grazie all'amore e al sostegno dei tifosi e della città: vi chiediamo di essere dalla parte della Pallacanestro Trieste, e di supportare la squadra in questo cammino per superare con noi questa fase; la squadra è più forte con voi e con il vostro sostegno. Grazie».

    LA CURVA NORD. I tifosi della Curva Nord sono da sempre l'anima più calda del PalaTrieste. Ieri sui loro canali social hanno diffuso un lungo documento, questi i passi salienti. «In seguito alla sconfitta con la Luiss Roma abbiamo avuto un duro confronto con la società, durante il quale abbiamo espresso tutto il nostro disappunto verso le molteplici decisioni prese da chi in questi mesi ha tracciato la strada delle politiche gestionali di Pallacanestro Trieste.....»

    «Da quel confronto, cui aveva partecipato anche la squadra, uscimmo con l'idea che quest'ultima fosse a tutti gli effetti vittima di un sistema che non funziona, a partire dalla sua testa, ovvero dirigenza ed allenatore. La nostra fiducia verso i giocatori è venuta meno dopo la vergognosa prestazione di Latina....»

    «La gente di Trieste, figlia di una retrocessione sanguinosa, non merita di essere presa in giro, tradita ed umiliata da situazioni tipo il ricorso contro Latina. Da qua la nostra convinzione: dopo Latina tutti colpevoli! Ferma restando la nostra gratitudine verso CSG e la proprietà per aver creduto ed investito fior di milioni, riteniamo che la proprietà debba battere un colpo prima che la barca affondi definitivamente. Il nostro approccio alle prossime partite si riassumerà in tre semplici parole e sarà la nostra linea finché non vedremo un cambiamento tangibile da chi conduce la barca: presenza, insulti e goliardia. Contro Treviglio, Curva Nord entrerà al secondo quarto in segno di dissenso. Dall'ingresso in poi canteremo, lo faremo per noi, per divertirci, per la maglia, perché quella e solo quella resterà per sempre. Però, non faremo sconti per evidenziare il nostro dissenso verso tutti i soggetti per noi colpevoli».

    UDINE VINCE A LATINA Udine legittima la sua classifica migliore rispetto a quella di Trieste vincendo a Latina 72-81 (top scorer friulano Delia 18).

  18. MERCOLEDÌ 6 MARZO 2024

    - Ripartire dal quarto d'ora finale di sabato scorso a Fontanafredda, quello che ha permesso la rimonta sul Legnago e dove si sono intravisti a sprazzi il furore e la grinta della Triestina che fu. Come scrive Antonello Rodio su "Il Piccolo", è quanto deve fare l'Unione in vista della trasferta odierna con il Fiorenzuola (inizio ore 18.30, arbitra Gavini di Aprilia), nella quale la squadra alabardata dopo aver fermato rocambolescamente l'emorragia di 5 sconfitte consecutive, è chiamata a fare un ulteriore passo in più.

    I numeri dell'ultimo periodo sono impietosi: 2 punti nelle ultime 7 gare e un mese e mezzo senza vittorie. Ma a dare un po' di speranza è proprio il finale di sabato, che anche secondo mister Bordin deve essere la base da cui ripartire: «La rimonta nella partita col Legnago può e deve essere un trampolino di lancio - afferma il tecnico alabardato - dobbiamo ripartire da quello. Ho chiesto ai ragazzi di essere coraggiosi e di esserlo molto tempo prima, anche dopo aver subito un gol, perché in quel momento bisogna avere concentrazione e coraggio per rimetterla in piedi. Hanno fatto una grandissima rimonta, hanno giocato con il cuore, raggiungendo un pareggio meritato per quanto fatto nel primo tempo e nella seconda parte della ripresa».

    Di fronte ci sarà un Fiorenzuola terzultimo ma mai come in questo momento illudersi sulle debolezze dell'avversario può essere fatale per gli alabardati. Anzi, dopo il ritorno di Tabbiani in panchina gli emiliani hanno iniziato a prendere qua e là punti salvezza, inoltre nel week-end non hanno giocato causa il rinvio del match col Vicenza. «Avremo a che fare con un avversario agguerrito - avverte Bordin - tra l'altro più riposato di noi. Ma ognuno lotta per la propria zona di classifica e se loro vogliono fare punti salvezza, noi vogliamo fare punti importanti per il nostro obiettivo e per un'alta posizione, quindi cerchiamo di non farci sfuggire questa opportunità e andiamo in campo convinti di poter fare la nostra partita».

    Per Bordin l'altro ottimo segnale di sabato scorso è il ritorno al gol di Lescano: «Lui e Vertainen sono i nostri centravanti, è importante che segnino. Era da un po' a secco, si è sbloccato, ha fatto due gol che gli danno fiducia e autostima, inoltre fa un grande lavoro per la squadra in entrambe le fasi. Sono contento che abbia ritrovato la gioia del gol ma è ovvio che l'obiettivo deve essere quello di squadra, cercando la vittoria». Oggi il tecnico dovrà fare a meno di Struna infortunato, del solito Ballarini ma anche di Germano, che ha ottenuto un permesso per un problema familiare. Bisognerà vedere se anche senza Struna opterà per la difesa a tre, che nel caso vedrebbe Rizzo aggiungersi a Malomo e Moretti, con Ciofani in alternativa. Ammesso che il modulo sia questo, rimangono molti dubbi, soprattutto a centrocampo dove Correia è fuori forma ma Fofana non riesce a dare un cambio di marcia. Probabile un utilizzo di Celeghin e Vallocchia, mentre Pavlev e Anzolin dovrebbero essere gli esterni. Davanti accanto a Lescano ballottaggio fra Redan ed El Azrak. 

    - Un ricorso a sorpresa da parte della Pallacanestro Trieste e il rigetto da parte della Federazione con relativa dimostrazione che il club biancorosso non era conoscenza dei passaggi formali per protestare. Dopo aver perso sul campo Trieste perde nuovamente, stavolta in ambito burocratico e la figura fatta non è certo migliore di quella di domenica scorsa. Anzi.

    Il documento diffuso ieri con la decisione del Giudice sportivo nazionale ha colto di sorpresa poichè nè prima nè dopo la partita persa a Cisterna di Latina la Pallacanestro Trieste aveva comunicato di voler contestare qualcosa in merito alla gara. Tutto sotto silenzio, come peraltro da abitudine...In sostanza, da quanto si evince dal provvedimento del Giudice sportivo nazionale, la Pallacanestro Trieste ha inviato una mail «pervenuta in data 4 marzo alle ore 12.49 avente ad oggetto "Ricorso partita Latina-Trieste del 03.03.2024" con cui la società presentava ricorso relativamente alla omologazione del campo di gioco contestando l'assenza di alcuni elementi all'interno del palazzetto ove si è svolta la gara in oggetto». Durante la prima fase Latina aveva giocato a Ferentino e solo adesso ha cambiato impianto adottando il più vicino Palasport di Cisterna di Latina.

    Il regolamento di giustizia prevede che il ricorso vada preannunciato al termine della gara dal capitano della squadra firmando nell'apposita casella in calce al referto. «Rilevato che in calce al referto - e comunque in nessuna altra parte del referto e del rapporto - era presente (visto il senso della frase si suppone che sia stata omesso un "non" nella trascrizione ndr) il preannuncio dell'istanza avverso il risultato di gara» e «considerato altresì che il comma 3 dell'articolo 94 prevede altresì che l'istanza unitamente ai motivi deve pervenire al Giudice sportivo nazionale entro le ore 12 del giorno successivoa quello di svolgimento della gara e rilevata quindi l'assenza di tutti i requisiti formali e sostanziali dichiara l'inammissibilità dell'istanza».

    La mail biancorossa peraltro è arrivata quando i termini erano scaduti da quasi un'ora. Ricorso inammissibile con annessa figura di chi non conosce i regolamenti.

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