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gus

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  1. Ecco la cronaca della partita vista dagli avversari, tratta da www.gsriva.it "Una guerra. Non poteva essere una partita "normale", chiaro, è stata una guerra. Anche di nervi, scatenata dai due arbitri che, ahimè, qualche fallo di troppo a casaccio lo hanno fischiato. Non siamo qui a recriminare contro Trieste, ci mancherebbe, il tavolo gli ha anche tolto due punti e dati a Riva (31'20": da 61 a 72 a 63 a 70), però... però due falli ingiusti a Samoggia (3° fallo già dopo 18'20"), senza Picchio Di Salvatore e con Pastori tenuto a bada dai due grigi.... insomma, onore a Trieste che con Lenardon (2/4 da 2, 4/5 da 3 e 2/2 ai liberi, 18 pt.), Di Gioia (7/8, 1/1, 17 pt.) e Pigato (3/6, 1/1, 6/8, 15 pt.) mette in campo il trio meraviglia e, con i 10 di Benevelli, vince gara 1. Recriminare sui tanti, troppi 3 secondi in area di Benevelli? Non serve. Sui due tecnici dati a Baldiraghi? Non serve. Sulla coppia arbitrale che... non serve? Ora serve vincere a Trieste se i ragazzi ne saranno capaci, per arrivare a gara 3 sull'uno pari. Dopo un primo quarto punto a punto e chiuso in vantaggio sul 24 a 18 grazie ad una tripla di Borgna sulla sirena dei 10', nel secondo periodo le triple di Lenardon e quelle di Pignatti che gli fa eco tengono alto il ritmo di gioco. Trieste attacca bene e difende altrettanto, Riva però sul terzo fallo comminato a Samoggia si smonta e soffre. Lenardon con una tripla accompagna il cambio tra le file di Riva e Baldiraghi chiama time out. Poi si becca il primo tecnico e Trieste grazie ai due liberi di Lenardon e successivo possesso chiude in vantaggio di 4, 44 a 40. Qualche scaramuccia, col senno di poi, consiglia l'intervento delle forze dell'ordine, che nessuno stranamente aveva pensato di chiamare. Eppure con cento tifosi ospiti (e qualche birra di troppo in corpo) si poteva pensare ad un paio di carabinieri, giusto? Poi sono arrivati. Terzo quarto: un parziale di 7 a 2 per i padroni di casa ridà fiato alle trombe, Pastori ne fa quattro e sembra rinato, ma Trieste con due contropiedi altrettanto ficcanti sale a quota 50. + 3 su Riva e quarto fallo di Samoggia. Lui, noi lo conosciamo fidatevi, "scazzato" si accomoda in panchina visibilmente adirato perché... non c'era, ecco. Ve lo diciamo anche noi, il fallo non c'era. Ognuno poi faccia le sue interpretazioni. Tripla di Spanghero e sono - 9 per Riva (49 a 58 a 4'18" dalla fine del terzo quarto), Cissè in lunetta fa 1/2, tripla di Pignatti, tripla di Bocchini, due punti Marisi ed altri due Spanghero ed un bel 10 a zero ospite è servito. 53 a 68 e Palagarda zittito al - 15. Tecnico a Baldiraghi, ed è il secondo, e si va all'ultimo mini riposo con Trieste avanti di 11 lunghezze, 70 a 59. L'ultimo quarto si apre col botto: dal tabellone spariscono due punti a Trieste e appaiono a Riva (sacrosanto, quando va detto va detto), Bernardi s'incazza e picchia le mani sul tavolo perché... perché ha ragione cribbio! Prima non si capisce perché ma poi è chiaro, sta di fatto che i due punti non sono più stati restituiti. 72 pari ma quanta fatica dopo 4'30" dall'inizio e il Palagarda torna a urlare dopo la bagarre tra qualche tifoso, Qualcuno agita anche le bandiere sotto il tabellone con i padroni di casa in lunetta, ma ci sono i Carabinieri... dunque. Crediamo che i due punti di piagato allo scadere dei 24' l'azione successiva ed i due di Benevelli che portano Trieste sul 76 a 72 abbiano messo il sigillo alla vittoria ospite, perché dopo neanche con il rientro di Samoggia Riva riesce a recuperare l'ulteriore svantaggio che scava ancora Pigato per fallo di Cissè (inesistente?) su tiro da tre punti di Pigato. 3/3, 80 a 74 e ciao. Il resto è per le statistiche."
  2. Quella serie contro Gorizia fu particolarmente sfortunata perché in una delle ultime giornate di campionato s'infortunò gravemente Irving Thomas, il lungo di Trieste che aveva disputato una grande stagione, che venne sostituito in maniera non adeguata da Ed O'Bannon, ex stellina di UCLA, rivelatosi poi un "flop" sia nella NBA che nel campionato italiano (e poi era un "3" e non un "4-5" come Thomas). Quell'infortunio modificò radicalmente i valori delle due squadre e determinò l'esito della serie.
  3. Mi permetto d'inserire anche il commento alla partita tratto dal sito della Bitumcalor Trento (www.aquilabasket.it), che mi sembra molto equilibrato e ben fatto. "Finisce contro Trieste la stagione della Bitumcalor Trento, in gara 2 di semifinale, che la squadra bianconera ha perso per 92 a 79: a decidere le sorti della sfida di Pordenone è stato nell'ultimo quarto l'uomo nuovo di Trieste, Marco Spanghero, classe '91, che ha segnato 24 punti con un 6/8 da tre punti con ben 15 punti nell'ultimo e decisivo quarto. La squadra bianconera è riuscita a rimanere in partita per 38', grazie ad una prova sopra le righe di Gallerini, 32 punti, 7 rimbalzi e 10 falli subiti, che ha riscattato l'opaca prestazione di domenica scorsa, e ad un buon Fossati, 20 punti. La partita nel primo quarto si è aperta con una doppia sfida tra Gallerini, 13 punti e 3 bombe nel primo quarto, e Benevelli, che ha segnato 10 punti in fila abusando sotto le plance del duo Politi-Emejuru. Al primo riposo Trieste ha chiuso avanti per 24 a 21. Nel secondo quarto Trieste tenta l'allungo con quattro bombe equamente suddivise tra Bocchini e Spanghero, ma Trento trova la forza di rientrare con qualche canestro di Politi e una fiammata di Fossati per il 42 a 39 di metà gara. Al rientro dagli spogliatoi la difesa allungata di coach Rota mette in difficoltà Trieste: Fossati è irrefrenabile e con tre bombe produce l'allungo bianconero per il 52 a 46 a metà quarto. Nel momento migliore della Bitumcalor però il meccanismo di squadra si inceppa nuovamente e Trieste piazza un 18 a 4 che vede colpevole la difesa trentina bucata ripetutamente dalle percussioni degli esterni giuliani. Si inizia così l'ultimo quarto sul punteggio di 64 a 56 per Trieste. Spanghero inizia il suo personale show a cui Gallerini cerca di replicare soprattutto dalla lunetta: al 35' Trento è ancora sotto di cinque, 73 a 68, ma Benevelli è una furia sotto canestro e Spanghero infila due triple di talento puro che portano Trieste sull'83 a 73 quando mancano poco meno di due minuti al termine. La partita rimane in mano di Trieste che approda così meritamente alla finale. Per Trento invece si chiude mestamente una stagione molto tribolata, con infortuni importanti, in primis quello di Sabbia, fiore all'occhiello del mercato bianconero e in campo per sole sette gare, ma soprattutto di gare giocate al di sotto delle possibilità della squadra."
  4. Sì, Sandro ha ragione. Grande squadra e grandissimi tifosi. Se pol dir? Fiero di noi !!! Immenso Marco Spanghero è il primo commento che mi viene da fare: 2 su 3 da due, 6 su 8 da tre, 24 punti in 23 minuti d'impiego, la freddezza e i canestri del giocatore determinante nei momenti importanti ... Stasera chi c'era ha visto un campioncino. Poi benissimo Benevelli (16 rimbalzi, di cui 9 offensivi, molti trasformati in canestro) e Gennari: 3 stoppate devastanti, ha chiuso l'area a tutti; peccato uno schiaccione sbagliato che sarebbe stato l'apoteosi. Molto bene Bocchini, 2 su 2 d tre e le penetrazioni vincenti in un momento critico; bene Marisi. Non voglio essere buonista ( della serie: quando si vince va tutto bene) e quindi dico che Lenardon e Pigato sono stati pessimi in attacco e che Di Gioia nel secondo tempo sembrava svagato ... Comunque, ripeto: bravissimi e vittoria strameritata.
  5. Non posso parlare per gli anni scorsi, perché era da tanto che non seguivo tutto un campionato dalle tribune del palazzo (decenni, ahimé, dalle curve) ma, se sono d'accordo con te nella sostanza del post, non lo sono con la tua motivazione. Quest'anno non ho visto un pubblico supponente, né - tantomeno - ipercritico. La squadra e i singoli sono stati incoraggiati sempre e comunque, ad esclusione di qualche rarissima voce isolata, che su 2500 spettatori non può essere tenuta in alcuna considerazione. Questo secondo me. Io credo che si esprimano bene fuori casa perché giocano con meno pressione, dovuta alla minore responsabilità che inconsciamente ti da il giocare in trasferta e perché, contemporaneamente e per gli stessi motivi, la pressione è maggiore per gli avversari. Non è un caso che Como abbia piazzato quelle micidiali rimonte quando ormai tutto sembrava perduto ... La palla non pesa alla stessa maniera in ogni momento della partita.
  6. ... E comunque, se il testo è questo, complimenti all'ufficio stampa della Snaidero per la perfetta padronanza della lingua italiana !
  7. Me par de aver captado, mentre distratamente sentivo la conferenza stampa dei lanfur, che Snaidero ga comunque dichiarado la sua eventuale disponiblità a restar come sponsor. El ga dito che el mola la conduzion e la gestion de la società perché, in 'sti momenti de crisi, xe bisogno del 100% de impegno in azienda da parte sua e de la famiglia. I lanfur ghe la farà SICURAMENTE ...
  8. Scusime, Whitesnake, no gavevo visto che te gavevi za postado ti.
  9. Trento ga sepolto Iseo sotto 21 punti de scarto. 20 punti Gallerini e Vettori. Finale: 95 a 74. Dominio a rimbalzo (40 a 22) e nei tiri da 2 (27 su 45 - 60% contro 19 su 38 - 50%).
  10. Beh, questo no xe vero in assoluto, secondo mi. Esempio pratico: Cagnin. Cagnin se ga comportado malissimo verso compagni e tifosi e mi Cagnin za quando giogava con noi no lo sopportavo e go esultado co el xe andado via Per el resto quoto el mitico giornalaio e BT. La verita sta sempre in mezzo (salvo qualche raro caso ). Jan podessi evitar certi atteggiamenti e gestacci, così come i tifosi podessi evitar de offender un giogador solo per partito preso (vedi Danilovic anni or sono ). Ghe volessi un poca de moderazion in più da parte de tutti Cucciolina, mi inveze te quoto in assoluto. No se pol generalizzar, certo. E certo in un mondo ideale no ghe xe insulti dagli spalti e fra giogadori xe sempre fair play ... Ma, magari, in un mondo ideal vinzeria sempre el migliore e alora no ghe saria più tuto 'sto divertimento a 'ndar a veder le partide e a tifar ... Chissà, no so. Personalmente l'insulto me urta, come me urta ategiamenti provocatori ... Pensa che me ga da parechio fastidio anche el coreto "Serie C" a Gorizia ... I me fazeva passion ... Cos'te vol: sarà l'età ...
  11. Partita tosta, eh, muli? Loro hanno due-tre giocatori decisamente da categorie superiori ... Noi senza Bocchini ... Si sa qualcosa di Gennari? Mmmmmm ... Partita tosta! Ci sarà da divertirsi al PalaTrieste.
  12. Non commento per spirito di carità le dichiarazioni del "povero sloveno" insultato dai "cattivi italiani" ... Roba che neanche 60 anni fa ... Commento invece la dichiarazione del sig. Modolo dicendo che ha perso una buona occasione per stare zitto. Ritengo fosse il caso eventualmente di minimizzare, più che di accondiscendere. La società, anche questa gestione, mi sembra - nonostante reiterate dichiarazioni d'intenti durante il lancio della campagna abbonamenti - sufficientemente distante dai tifosi da non doversene distanziare ulteriormente.
  13. Allora, Alvin, scrivo ancora questo e poi non replico più perché non voglio polemizzare. Primo: non sono professore, tutt'altro e non ho inteso darti lezioni; mi dispiace che quella parola ("sciocchezza") ti abbia offeso. Non ti conosco e non mi permetto di esprimere giudizi, era solo un modo di dire. Secondo: è il ragionamento che è diverso. Il giudizio su un giocatore cambia - sempre - radicalmente a seconda che militi nella tua squadra o che sia un avversario. Perché se si tifa ci si immedesima nei propri colori e nei "propri" giocatori e uno sberleffo rivolto ad uno di questi viene inevitabilmente sentito un po' come rivolto anche a se stessi. Inoltre non capisco come tu ti stupisca del fatto che si dica: se (visto che parliamo di lui) Budin sbeffeggia un giocatore di ... Trento, chissenefrega! Qui non è una questione di morale, di educazione o di etica ma di atteggiamento in campo opportuno o meno. E, per quel che ho potuto vedere io, Budin è uno che tende abbastanza a fomentare. Infine: sbaglierò ma insulti a Budin sul Forum non ne ho letti. Almeno, non me ne ricordo.
  14. Ma che sciocchezza, Alvin ... E' ovvio che i tifosi se la predano solo quando ad essere irrisi siano i colori della propria squadra o i propri giocatori e non gli avversari. O quando le dichiarazioni di non amore vengano contro la propria città o il proprio club... Chissenefrega se lo fanno anche con gli altri, ci penseranno gli altri tifosi, no? Contro Budin pesa l'atteggiamento smaccatamente anti-Trieste - diciamo anti-Pall. Trieste, via - che ha tenuto in campo ogniqualvolta l'ha affrontata da avversario e che non ha fatto nulla per dissimulare, anzi. Guardate la differenza con Ogrisek, per esempio.
  15. Per come la penso io ha ragione Sandro ma soprattutto ha ragione Rolf. Bisogna (ed è ormai improcrastinabile) distinguere in maniera netta e decisa i campionati professionistici da quelli dilettantistici. Per essere ammessi ai primi non può più bastare il solo "titolo sportivo". E' brutto, è antipatico, è contrario alla nostra tradizione (perché più simile al modello americano che a quello europeo) ma sono cambiate troppo le regole del gioco o, per meglio dire, le regole che stanno attorno al gioco (sentenza Bosman, strapotere dei procuratori, condizioni fiscali per società e sponsor) per poterci permettere il lusso di non adeguarci. Io non ho la soluzione ma la proposta di riforma riferita dal "Piccolo" mi sembra un primo passo concreto e importante, certamente perfettibile ma decisamente interessante. Quanto alla vendita dei diritti, come sempre, non credo sia un male di per sé ma è certamente negativo - anzi - controproducente il modo in cui viene abusata nella pallacanestro italiana. Accanto alla cessione del titolo, secondo me, dovrebbe esserci sempre una seria valutazione da parte delle Leghe e della Federazione su cedenti e acquirenti, su serietà e solidità delle società e dei movimenti cestistitici che dovrebbero supportare le società medesime.
  16. Quoto. E aggiungo che, episodio di cui trattasi a parte, Bandelli è una brava persona.
  17. E intanto Trento ha cambiato allenatore. Da www.basketnet.it: "Marco Rota nuovo allenatore della Bitumcalor Trento La Bitumcalor Trento comunica di aver sollevato dalla conduzione tecnica della prima squadra il coach Gabriele Giordani. La società ringrazia l'allenatore per il lavoro compiuto con grande professionalità e impegno in questi due anni, con ottimi risultati nella passata stagione e nella prima parte di questo campionato segnato però da cinque sconfitte nelle ultime sette gare. La squadra sarà affidata per il restante periodo di campionato a Marco Rota, tecnico molto conosciuto in Trentino per aver guidato per quattro stagioni la Pasqualini Rovereto in serie A femminile e aver condotto il Garda Cartiere alla salvezza in B1 nella stagione 2006/07. Nella passata stagione ha allenato la Everlast Firenze (B1) prendendo la squadra a campionato iniziato e conducendola alla salvezza. Nato a Milano il 14 gennaio 1960, Rota ha avuto i maggiori successi sulle panchine del basket femminile, allenando su piazze storiche come Parma e Como, vincendo con la Gemeaz Milano una coppa Ronchetti e venendo nominato per due anni Coach of the Year di A1 femminile."
  18. Rispondo volentieri a Riccardo che, come spesso capita, ha scritto un post estremamente interessante. Bernardi, secondo me, ha gestito male i cambi. Ha lasciato che i giocatori cercassero di venire a capo del rebus Monza da soli. Per carità, la mia opinione di spettatore-non tecnico vale meno di niente, ma il forum è fatto per lasciare esprimere tutti, credo. Secondo me non è questione di 200 o 3000 spettatori; non è questo il fattore che determina l'andamento delle partite. Varese ci ha lasciati giocare, Monza no. Ripeto che ci ha fregati con l'esperienza e con la complicità degli arbitri. Un esempio? Invece di punire le continue sceneggiate di Tosetti, che si buttava platealmente per terra quando passava a 5 cm dai nostri giocatori, gli hanno fischiato sette falli a favore e, invece, hanno permesso a Fantaccini e ai loro mezzi lunghi di fare a sportellate con i nostri. Per i play-off io penso che lo scoglio sia il primo turno. Con un 2 su 3 si rischia brutto perché l'Acegas è una squadra umorale e una prestazione storta può costare l'eliminazione. Dal secondo turno, con le gare al meglio delle 5 partite, vince il più forte. O, quantomeno, il più in forma.
  19. Boh. Per me (lo dico volutamente con un tono solo un poco esagerato) la sconfitta di ieri ha un nome e un cognome: Massimo Bernardi. E l'attacco che gli ho sentito portare nell'intervista dopo partita di Riccardo Furlan non fa che confermarmelo. Primo quarto perfetto ma giocato dagli stessi cinque; secondo quarto con quintetto completamente sostituito dalla panchina (escluso Polo). Risultato: primi punti (un tiro libero di Gennari) dopo 7 minuti e mezzo (!!!) e parziale di 20 o 21 a 1 per Monza; inerzia della partita completamente ribaltata. Spanghero, ieri pessimo in entrambe le metà campo, attaccato e sovrastato dagli avversari diretti) troppo in campo, Cigliani - inguardabile in attacco dopo il perfetto primo quarto - anche, pessima gestione d'un Benevelli che, è una mia personalissima impressione, ogni tanto (e ieri è stata una di quelle volte) si ritiene troppo per questa categoria e, invece, deve capire che fisicamente lo mettono sotto in tanti ... E ancora qualcosa avrei da dire ma smetto qui. Monza squadra-carogna = sfrutta esperienza e malizie, trucchi del mestiere, per convogliare la partita sul gioco sporco e sulla bagarre. Così facendo, con la complicità arbitrale (e qui ha ragione Bernardi: ca...spita, siamo Trieste, giochiamo in casa davanti a tremila spettatori, ci manderanno una coppia che tratti noi come vengono trattati i nostri avversari quando andiamo in trasferta?), ci manda fuori giri e fuori di testa e porta a casa il risultato. La cosa peggiore e più preoccupante? L'infortunio di Bocchini, che temo molto serio.
  20. A parte il fatto che non capisco perché interpretiate in senso negativo l'appellativo "esteta", che significa semplicemente "amante del bello", in questo caso del bel gioco, secondo me nella partita contro Monfalcone si sono visti, invece, progressi incoraggianti da parte della pall. Trieste. Progressi che, ultimamente, continuano settimana dopo settimana sia per il gioco dei singoli sia per il gioco della squadra. Questa, almeno, è la mia opinione. Poi, che in b2 sia più "pallalcesto" che "basket", che questa sia una categoria vergognosa per la prima squadra di Trieste e che l'Acegas DEBBA crescere ancora da qui a fine stagione ... beh, credo siamo tutti d'accordo. Ma non abbiamo una squadra di fenomeni, eh. Ci sono tre - quattro buoni (non ottimi) giocatori per la b1, un paio d'incompiuti e un ragazzino-prodigio.
  21. Non sono d'accordo con chi si lamenta per la partita di domenica, né con chi la cosidera una brutta partita. Concordo con Paladozza e 80 revival. Siamo in b2, con una squadra composta da giocatori di serie b. Non si può pretendere molto di più. La differenza tra un buon giocatore di serie b e un ex giocatore di seria a l'ha fatta vedere a tutti Nello Laezza: finché le gambe hanno tenuto e il sangue ha ossigenato il cervello ha fatto quello che ha voluto. Attenzione, però: per me è assolutamente sbagliato dire che non abbiamo vinto noi la partita ma l'ha persa Monfalcone (o addirittura Laezza da solo). Monfalcone per starci attaccata nel terzo quarto (o fino al terzo quarto) ha dovuto giocare al 120%; non potevano tenere fisicamente fino alla fine. E, non a caso, noi abbiamo finito davanti ogni singolo quarto. Non abbiamo giocato la nostra migliore partita ma questa era quasi una gara da playoff. All'inizio la tensione era evidente. Le squadre erano a pari punti in classifica e tutti dicevano che questa sarebbe stata una partita fondamentale per il proseguio della stagione. In più era un derby. Sentito da giocatori, dirigenti e tifosi, soprattutto dopo la sconfitta dell'andata. Vi dirò: a me piacciono le gare tese, intense, con qualcosa in palio. Io domenica mi sono proprio divertito. P.S.: Se il basket di a1 è quello di Lottomatica - Snaidero (vista ieri in tv), non ho tutta 'sta fregola di tornare in a1.
  22. Grazie per la precisazione, Riccardo. Infatti è proprio questo il punto: tu hai detto "utile" ma io dico "doverosa". In questi infimi campionati dove da troppo tempo siamo relegati, può capitare che non tutte le società siano attrezzate. Ma... a - una società professionistica (o che intende presentarsi come tale) e un'emittente che abbia a cuore gli spettatori-tifosi potrebbero eventualmente provvedere da sé. Non sarà mica un problema, vista la telecamerina che usano per le riprese al PalaTrieste? b - in subordine, sarebbe cosa buona e giusta che la società (e/o l'emittente) comunicassero per tempo l'impossibilità di mandare in onda la gara e, soprattutto, predisponessero una trasmissione della partita in orario diverso dal consueto, dandone notizia adeguatamente. Un tanto perché nella pre-season l'hanno menata a lungo con le attenzioni che questa nuova gestione avrebbe avuto nei riguardi dei tifosi i quali, mi pare, hanno risposto e stanno rispondendo in maniera più che adeguata.
  23. E ieri, ennesima presa per i fondelli a chi, come me, sperava di godersi l'ottima partita dell'Acegas a Novara. Su telefriuli è andata in onda la replica della partita di due settimane fa contro Castellanza. Decisamente, non c'è vergogna nei responsabili di telefriuli e nemmeno nei dirigenti (e negli addetti stampa) della pallacanetsro Trieste. Che schifo!
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