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  1. CRESE CUP 2013 - IL TOPIC UFFICIALE DELLA MANIFESTAZIONE Puntuale come sempre, il "Crese Cup" è pronto per infarcire di eventi sportivi anche l'estate 2013! Elsitodesandro, per l'edizione che a breve partirà, diventa uno dei MEDIA PARTNER della manifestazione: ciò significa che riserveremo tantissimo spazio a quanto ideata e condotto da Mattia Milazzi. Al Crese Cup dedicheremo un'intera sezione in home page, oltre a questo topic dove chiunque potrà fare quattro chiacchiere su quanto accadrà la prossima estate, nella miriade di tornei ed eventi previsti. Per informazioni, questi sono i contatti: Sito Web: http://www.cresecup.com Indirizzo email: info@cresecup.com Telefono: 348-5809915
  2. Questa sera partono i play-off promozione in serie A2 Femminile, Muggia a S.Martino di Lupari: http://www.elsitodesandro.com/muggia-via-alle-danze-post-season-mercoledi-si-parte-per-gara-1-contro-s-martino-di-lupari/
  3. Ho pubblicato in home lo sfogo di Edoardo Covaz, presidente della Servolana Trieste: dateci una letta che ne vale la pena.... http://www.elsitodesandro.com/servolana-trieste-lo-sfogo-del-presidente-covaz-andare-avanti-cosi-fa-venir-voglia-di-rinunciare-a-tutto/
  4. Domenica Trieste contro Bologna...e attenzione alla "Pecile-band", che vuole punti preziosi per la propria quota play-off http://www.elsitodesandro.com/acegasaps-contro-un-altro-triestino-andrea-pecile-sfida-trieste-con-la-sua-biancoblu/
  5. Tappa fondamentale di campionato per l'Interclub Muggia: sabato alle ore 19 le rivierasche ospitano Cagliari. Una vittoria vorrebbe dire salvezza e play-off assicurati: http://www.elsitodesandro.com/muggia-un-finale-di-stagione-a-tre-vie-cagliari-in-arrivo-linterclub-vede-vicina-la-meta/
  6. Dopo la pausa causa Final Four di Coppa Italia, ritorna il campionato: Trieste impegnata in quel di Forlì http://www.elsitodesandro.com/torna-il-campionato-lacegasaps-trieste-impegnata-sul-parquet-di-forli/
  7. Vittoria importantissima e insperata per l'Interclub Muggia, sul difficile campo di S.Martino di Lupari: tre punti che mettono un piede e mezzo in acque tranquille per le rivierasche http://www.elsitodes...a-e-a-un-passo/
  8. Trattasi di rumour, ma sembra che nelle prossime ore verrà ufficializzato l'arrivo in biancorosso di Marco Diviach, mentre Davide Cantarello dovrebbe essere "lasciato libero": http://www.elsitodes...arrivo-diviach/
  9. Dedichiamo un thread alla X-League, torneo organizzato dalla All In Sport riservato a giocatori non tesserati. Ecco quanto successo all'esordio della competizione
  10. Turno davvero difficile per l'AcegasAps: domenica arriva la capolista Pistoia e la sfida del PalaTrieste rischia di diventare una mission-impossible. La presentazione della gara: http://www.elsitodesandro.com/lacegasaps-allarma-bianca-contro-la-capolista-pistoia-in-mezzo-a-infortuni-e-acciacchi-vari/
  11. Brutta battuta d'arresto per l'Interclub Muggia, sconfitta nettamente in Sardegna dopo un secondo tempo da incubo. La cronaca: http://www.elsitodesandro.com/muggia-che-ruzzolone-ad-alghero-linterclub-spegne-la-luce-nel-secondo-tempo/
  12. Turno importante di campionato per l'Interclub Muggia, che domani sera affronta ad Aquilinia la Manzi Cremona (penultima in classifica). La presentazione della gara: http://www.elsitodesandro.com/interclub-muggia-poche-alternative-contro-cremona-vincere-per-mantenere-il-10-posto/
  13. Brutte news: si è infortunato Fall, incerti i tempi di recupero: http://www.elsitodesandro.com/tegola-in-casa-acegasaps-infortunio-al-polso-destro-per-fall/
  14. Recitare il ruolo di vittima sacrificale non fa piacere a nessuno. E, a scanso di equivoci, neppure la Pallacanestro Trieste 2004 ha l'intenzione di cucirsi addosso un vestito di "papabile Cenerentola" che non risiede nel proprio DNA: scarpette dimenticate per strada e ipotetici viaggi in zucca fanno parte solo delle favole, non di un parquet di basket. L'AcegasAps, cosciente che oramai non si torna più indietro, ha messo definitivamente in ghiaccio la "querelle-americani" e affronta l'ultima parte di regular season con la forte convinzione che, pur senza punte di diamante, è possibile ugualmente far sudare gli avversari. Brescia e Ferentino sono state le prime tappe (perse) del post-rivoluzione: e, seppur all'arma bianca, la formazione biancorossa ha dimostrato di avere gonadi di peso, anche se la panchina corta ha finito col minare il risultato finale sul tabellone. Ma in fondo, se Trieste ha pochi elementi per sorridere, di certo Scafati (prossima avversaria dei giuliani) ha ancor meno motivi per lasciarsi andare a sentimenti di giubilo. Ed è il momento-no, in ambiti diversi e per cause diverse, il leit-motiv della prossima sfida di campionato dell'AcegasAps. Al "PalaMangano" la sempre più giovane truppa di Eugenio Dalmasson sarà ospite della Givova, organico che al momento attuale rappresenta il più classico esempio di come, nello sport, capiti di essere primi in classifica per poi infilarsi subito dopo in un tunnel di sconfitte che rischiano poi di rimettere tutto quanto in discussione. E', de facto, un brutto momento in casa gialloblu, alla sesta debacle di fila in partite ufficiali e con una situazione in graduatoria generale che è sensibilmente peggiorata: 18 punti in classifica (2 in più di Trieste), sinonimo di un sesto posto che sta decisamente stretto al team di Bartocci, specie per le posizioni più nobili ricoperte nel girone d'andata e per le aspettative dei campani. Se il coach gode ancora della fiducia della società, la cosa invece sembra non riguardare il play Antonio Porta e il lungo Patrick Baldassarre, entrambi a rischio-taglio e sui quali verrà a brevissimo presa una decisione da parte del presidente Piedepalumbo. Aldilà dei panni sporchi che vanno sicuramente lavati in famiglia, Scafati ha un roster a cinque stelle per la categoria: diventa evidente che superare il momento di crisi, con giocatori del calibro di D'Wayne Mays (con buona probabilità il giocatore più in forma in maglia Givova) e Ron Slay (un lusso per la categoria e un totem che ha bisogno di poche presentazioni), diventi un imperativo assoluto in casa campana. Senza dimenticare i vari Ghiacci, Sorrentino, Bushati e Tavernari, è evidente che Scafati ha indubbiamente molti più colpi da sparare di quanto non ne abbia Trieste nel proprio caricatore: la squadra giuliana ha dimostrato tanta generosità quanto "fiatone" (leggi problemi di falli, ma non solo) nei minuti finali di Ferentino. Anche per la sfida di domenica 17 febbraio (palla a due alle ore 18.15) l'ago della bilancia non punta dalla parte biancorossa, di certo Carra e soci avranno molta meno pressione emotiva rispetto agli avversari, questi ultimi chiamati a vincere a tutti i costi per riprendere la marcia verso i piani alti. Quanto conterà la tranquillità morale di chi giocoforza è chiamato magari a fare "solo" bella figura, potendo mettere in mostra (nuovamente giocoforza) i più giovani, senza correre il rischio di farsi venire il mal di testa per un risultato avverso?
  15. Non c'è più spazio per fazzoletti, pianti greci e possibili crisi depressive sul fronte biancorosso: l'AcegasAps, dopo i 15 giorni più travagliati degli ultimi anni, torna on-the-road all'indomani dell'All-Star Game di categoria, disputatosi domenica scorsa. E lo fa con la consapevolezza di chi si è gettato alle spalle la nuova situazione di roster: niente più Brandon Brown, addio anche a Jobey Thomas (volato a Barcellona, sull'altro lato dello stivale italico) e soprattutto, per buona e propria pace interiore, con nessun orecchio teso verso la stanza dei bottoni societaria. Una sorta di frullatore in continua attività che nei prossimi giorni potrebbe decretare l'auspicata entrata in gioco di nuovi soci e sponsor. Le ultime "distrazioni" su quanto successo lontano dal parquet hanno sicuramente minato la tranquillità dei tifosi, che continuano a manifestare il proprio dissenso su forum e social networks, meno invece ne ha risentito il lavoro certosino di coach Eugenio Dalmasson. Il tecnico, trovatosi a lavorare settimanalmente senza i due principali attori protagonisti di stagione, ha dovuto fare di necessità virtù: i voli immaginari verso sogni di play-off hanno preso la via del dimenticatoio, ma al tempo stesso la solidità del resto del gruppo (con Filloy e Mescheriakov gli unici "foresti" rimasti in maglia AcegasAps) è stata già rodata nell'ultima di campionato contro Brescia. Una battaglia incredibile, conclusa con la vittoria lombarda solo al supplementare, che ha significato inequivocabilmente come la "defraudata" Trieste ha l'immensa volontà di giocarsela sino alla fine, contro tutto e contro tutti, senza piagnistei. Aldilà del suo status di team "de-americanizzato". Una sfida gustosa attende Carra e soci, contro l'avversario per antonomasia dello scorso campionato di DNA: si va a Ferentino, compagna di una serie infinita di partite tra regular e post-season dell'immediato passato. E' cambiata la categoria per entrambe, neo-promosse nel calderone della LegaDue: di conseguenza, sono mutati gli obiettivi, trasformati in corso d'opera dalla salvezza sul campo a una semplice fine stagione relativamente tranquilla (per i noti fatti dell'esclusione di Napoli, tutti infatti possono dormire su due guanciali). L'FMC, nella persona del presidente non ha mai nascosto di voler svettare il più alto possibile già in questo campionato, ma i risultati per i ciociari non sono stati sempre positivi: i 12 punti in classifica, frutto di sei vittorie e dieci sconfitte, hanno costretto i laziali a piazzare le tende nella parte sinistra di classifica. Di conseguenza, anche il roster è mutato parecchio da quello messo in piedi durante l'estate: via Righetti, Carrizo, El Amin, Fiorletta e Perroni, un benvenuto è stato riservato invece all'ala Marco Allegretti (svincolato dopo la saracinesca calata in quel di Sant'Antimo) e al play statunitense Hamilton, approdato in maglia granata prima di Natale. Il cuore pulsante di Ferentino è però rimasto immutato: la classe di Guarino in cabina di regia, la fisicità di James ed Experigin, la mano mortifera di Gurini in sospensione. Una serie di variabili che, se diventano "impazzite", fanno il gioco del team allenato da Franco Gramenzi. Tanto i ciociari si sono dimostrati squadra leggerina in trasferta (solo due punti conquistati lontano dalle mura amiche) quanto sufficientemente solida in casa (5 vittorie su 7 partite disputate al "Ponte Grande"): un ulteriore elemento di riflessione per l'AcegasAps, che in fatto a cuore ha dimostrato di esserci nonostante le difficoltà extra-sportive. Per sbancare Ferentino servirà una prova enorme di tutti, veterani e "piccini", di certo non solo con l'anima in corpo ma anche dal punto di vista fisico e mentale. Nota importante per gli interessati: la gara di domenica 10 febbraio verrà trasmessa in diretta sui siti Legaduebasket.it e Sportube.tv.
  16. Interclub Muggia a Milano nel prossimo week-end, in casa di una delle pretendenti alla salita di categoria. La mia presentazione alla partita: http://www.elsitodesandro.com/interclub-viaggio-verso-milano-irto-di-difficolta-e-pieno-di-speranza/
  17. Può essere difficile imparare un’altra lingua, come a volte risulta difficile stare in classe, ma alla scuola secondaria di I grado N. Sauro di Muggia hanno pensato bene di divertirsi, con una speciale lezione di basket in lingua inglese. Per l’occasione hanno scelto un testimonial d’eccezione, l’ex cestista statunitense Richard Laurel già professionista nella NBA, in Italia, Francia e Belgio, che insieme agli amici e giocatori Mafatime Diagne e Alessandro Bortolot, ha raccolto l’invito. Rich, guardia di 1.98 cm, ha iniziato la sua carriera proprio a scuola, all'Overbrook High School, per poi approdare al College e successivamente in NBA. Nel 1978 arriva all'Hurlingam Trieste, fermandosi qualche anno e dimostrando tutto il suo talento, per la gioia dei tifosi. The Special English and Basketball Lesson è un’idea dello studente di III C Filippo Gola (atleta di basket della A.S.D. Interclub Muggia), raccolta con entusiasmo dalle insegnanti di educazione fisica prof. Patrizia Panciera e di lingua inglese prof. Lilia Ambrosi, le quali hanno organizzato l’evento con l’intento di offrire un’occasione di crescita sportiva e di apprendimento linguistico per le classi della scuola muggesana. In tipico abbigliamento da atleti i testimonial si sono presentati in palestra di fronte agli stupefatti ragazzi e ragazze della scuola, impartendo a tutti lezioni di basket, conversando con loro in inglese, cercando di scoprire i sogni, anche di coloro che lo sport non lo frequentano abitualmente. Ma la testimonianza di Rich è stata anche l’occasione per ricordare ai ragazzi di coltivare con audacia le proprie aspirazioni, di impegnarsi sempre nella scuola ed imparare la lingua inglese (e se possibile anche altre lingue). Così, attorno al canestro sono volati palloni a spicchi e parole straniere, forse inizialmente sconosciute e via via, siamo sicuri, un po’ più comuni. Agli ospiti e a Rich va il ringraziamento per il tempo dedicato, alle prof. va il merito di aver creduto in un nuovo e divertente modo di fare lezione, a questi giovani protagonisti, che si stanno preparando all'esame di fine ciclo, l’augurio di perseguire con passione nuovi percorsi di studio e di sport. Renato Tonut
  18. Dopo aver scardinato la "serratura" che la teneva imprigionata nella cella della crisi, Muggia ha ora l'intenzione di evadere del tutto da un momento nero che è durato sin troppo. L'impresa di Marghera di sabato scorso ha rimesso sulla retta via il carrozzone rivierasco che precedentemente, per sette volte di fila, aveva sbagliato strada: la vittoria alle spese della Sernavimar ha invece permesso all'Interclub di lanciare un segnale forte, a sè e alle future avversarie, che non c'è scoramento che tenga se il cuore continua a battere. Da questo presupposto, forte di un morale che è salito esponenzialmente nell'ultimo week-end, Muggia ha davanti a sè due sfide interne consecutive: due partite che possono dare tanta fiducia e tranquillità, due match che valgono molto di più dei quattro punti totali in palio. In quattro giorni l'Interclub ha la possibilità di dare una svolta alla propria stagione, anche se le partite da affrontare saranno tutt'altro che semplici: si comincia con Biassono, ultima in classifica e con una sola vittoria a referto in tutto il campionato. Si potrebbe dire che il pronostico penda completamente a favore dell'Interclub, ma sbaglieremmo totalmente nel dare per scontato che le lombarde siano d'ora in avanti alla completa mercè di chiunque si presenti a loro davanti. Di certo il ruolino di marcia delle prossime avversarie di Muggia è tutt'altro che altisonante, con gli unici due punti conquistati oltre tre mesi fa a Cagliari: ma, proprio pensando a quanto successo nell'ultimo turno, Borroni e socie sanno bene che si può vincere contro le più forti (Marghera docet...) ma si può anche scivolare contro chiunque. Le rivierasche dovranno dunque cercare di ripetere quanto di buono fatto vedere nell'ultima giornata: in laguna veneziana girò tutto o quasi alla perfezione, con tanta buona circolazione di palla da parte della cabina di regia unita alla straordinaria prova di Ana Ljubenovic, al suo personale "career-high" in maglia muggesana. Servirà ripetersi, per dimostrare che quanto successo sabato scorso non è solo il frutto della casualità. E per dare ancor più continuità di rendimento, un qualcosa che coach Jogan cerca quasi come il pane in questo periodo. Si gioca ad Aquilinia mercoledì 29 gennaio, palla a due alle ore 19.30: arbitreranno l'incontro i trevigiani D'Orazio e Gagno. Alessandro Asta Addetto Stampa Pallacanestro Interclub Muggia
  19. Ljubenovic si illumina (di nuovo) d'immenso, seconda vittoria di fila per Muggia: ma quanta sofferenza contro Biassono! MUGGIA - Si soffre e si suda parecchio per 40 minuti ad Aquilinia, anche se la fine di gennaio non è propriamente il mese dell'anno nel quale ci si aspetta un'eccessiva “calura” da emozioni. Muggia rischia grosso (anzi grossissimo) contro la Cenerentola del girone Nord, ma riesce nell'ultimo quarto a dare un colpo d'anca a un match che stava assumendo connotati tutt'altro che allegri. Finisce 58-52 su sponda rivierasca e, nonostante il bel gioco si sia visto poco da parte delle padrone di casa, un pensiero univoco deve passare per la testa di chiunque: contava vincere, e l'Interclub lo ha fatto. Biassono ha avuto il merito di rendere la vita davvero difficile alle ragazze di Matija Jogan, che sono uscite dal letargo nella seconda metà di partita: la rincorsa rivierasca si è concretizzata negli ultimi dieci minuti, quando le meneghine non hanno più trovato la via del canestro come successo in precedenza, finendo poi progressivamente distaccate dalle padrone di casa. Tra le singole, torna nuovamente a brillare Ana Ljubenovic, che concede il bis dopo la partita di Marghera, trovando una “tripla-doppia” da cineteca che ne sottolinea l'ottimo momento di forma. In molti si aspettano una compagine ospite compassata che, con due punti in classifica, potrebbe issare presto bandiera bianca: niente di tutto questo. La formazione di Stefano Fassina da subito sfrutta tutte le amnesìe difensive di Muggia, costretta al -3 del primo quarto (15-18); le cose sotto il canestro rivierasco continuano a non funzionare per niente e le ospiti, trascinate da una buona Castorani, tengono in scacco un'Interclub capace di segnare di più rispetto ai minuti iniziale, ma al tempo stesso di continuare a subire troppo sull'altro lato del campo. Il 34-38 alla pausa lunga, con le conseguenti sfuriate “Jogan-Style” tra primo e secondo tempo, danno lentamente i risultati sperati: Ljubenovic comincia a far valere la propria esperienza in pitturato, con falli e percentuali eccellenti ai liberi (concluderà con un pregiato 9/9). Tuttavia la mira dal campo continua a essere deficitaria nelle giocatrici di bianco vestite, e Muggia rosicchia solo un punticino alle avversarie a fine terzo quarto (43-46): Biassono paga però dazio immediatamente dopo, quando il muro difensivo muggesano trova finalmente la propria quintessenza. Le meneghine rimangono imballate a quota 46 per parecchi minuti, con il 5° fallo di Marina Fumagalli che toglie ancor più profondità a Biassono: l'Interclub scalda i motori a cinque minuti dal termine, sospinta da Borroni e Ljubenovic, arrivando sino a +7 (53-46). Le ospiti rimettono però tutto in discussione, con un parziale di 7-0 (anche dovuto a un fallo intenzionale sanzionato a Meola) che cancella in pochi istanti quanto di buono imbastito: ci vorrà la tripla dall'angolo di Jessica Cergol, sin lì con un nefasto 0/6 dalla lunga distanza, a dare il “LA” all'allungo finale, ancora una volta chiuso da una Ljubenovic macchina perfetta in lunetta. Si soffre, si suda: ma si vince. Ed è questo che attualmente conta per l'Interclub. Interclub Muggia-Basket Biassono 58-52 (15-18, 34-38, 43-46) Interclub Muggia: Meola 1, Borroni 13, Primossi 8, Cergol 9, Puzzer n.e., Castagna 3, Ljubenovic 20, Palliotto 7, Moratto, Rosin n.e.. All.Jogan Basket Biassono: Tettamanzi, Gargantini 4, Porro 7, G.Fumagalli n.e., Canova 9, Brioschi 4, Colombo 9, M.Fumagalli 6, Castorani 13, Giorgi. All. Fassina Alessandro Asta Addetto Stampa Pallacanestro Interclub Muggia
  20. Dopo i terremoti degli ultimi giorni, probabilmente parlare di basket giocato rischia di passare in secondo piano. Ma, se ci togliamo per un attimo dalla testa la questione "americana" (con annessi i pesanti malumori che si sono generati sul fronte della tifoseria), c'è pur sempre una partita da giocare. Domenica, nel tradizionale orario delle 18.15, in un PalaTrieste tutto da scoprire a livello di ambiente che si troverà sugli spalti (ci sarà solo calma apparente o un principio di contestazione?) arriva la Centrale del Latte Brescia, formazione che naviga ai piani alti della classifica: sono però solamente 2 i punti che separano i lombardi dai giuliani, segnale evidente come questa Legadue sia estremamente livellata al punto di racchiudere le prime nove squadre in sole quattro lunghezze. I lombardi arriveranno all'ombra di San Giusto con tre vittorie di fila nelle altrettante ultime gare disputate sul parquet: un ruolino di marcia che ben si sposa con l'attuale quarto posto in graduatoria. Tutto sommato c'è poco da sorprendersi: le individualità bresciane sono tali da permettere al team di coach Martelossi di viaggiare a una velocità di crociera elevata. La Centrale del Latte arriverà con la punta di diamante Brkic a mezzo servizio (assieme a Barlos), ma punterà molto sul fenomeno Fernandez: il play argentino si sta dimostrando la più bella sorpresa di questa squadra, per una visione in cabina di regia che nelle ultime prove sta rasentando la perfezione. Attenzione infine al duo a stelle e strisce: sia Jenkins che Giddins viaggiano a buone medie realizzative, pertanto diventeranno due punti di riferimento importanti per la difesa dei padroni di casa che, giocoforza, dovranno da subito adattarsi alla realtà di dover fare a meno dei suoi ex-USA. Un banco di prova importante per i più giovani, che inevitabilmente finiranno col collezionare molti più minuti in campo rispetto al passato, e più in generale per un organico che ora dovrà far vedere di che pasta è fatto. Anche perchè, d'ora in avanti, si andrà avanti con un effettivo "mozzato".
  21. AcegasAps, il cuore non basta: Brescia la spunta dopo un supplementare Powered by Alessandro Asta TRIESTE - "Orgogliosi di voi": è questo il coro che si alza unanime dagli spalti del PalaTrieste, dopo 45 minuti incredibili. L'AcegasAps "de-americanizzata" ha cuore da leone per costringere una sciupona Brescia all'overtime, con i lombardi che con una panchina molto più lunga rimediano nel supplementare agli ultimi tre minuti regolamentari da incubo: sopra di otto, la Centrale del Latte ha visto azzerarsi il vantaggio, finendo poi vittoriosa nelle forche caudine dell'extra-time. Finisce 71-80, con i giuliani che hanno tenuto abbondantemente testa nonostante le assenze di Thomas e Brown. Nonostante l'amarezza per una vittoria solo sfiorata, Trieste ha dimostrato di avere un'anima: e solo un grande gruppo come quello giuliano può vantare tale caratteristica, e i “terremoti societari” non hanno minimamente scalfito le fondamenta interne di Carra e soci. La squadra di casa va di quintetto “sperimentale”, proponendo il giovane Coronica nei primi cinque assieme a Ruzzier, Filloy, Mescheriakov e Gandini, Brescia risponde con la formazione-tipo con Cuccarolo al posto di Brkic. Mentre dalla Curva Nord piovono coridandoli a forma di banconote da 100 Euro (uniti ai volantini “Falsi come le vostre promesse”, con i volti di alcuni dirigenti societari a farla da padrone), l'AcegasAps non lesina nell'iniziare il match correndo parecchio, seppure le percentuali al tiro siano deficitarie. La Centrale del Latte si affida principalmente a Jenkins per bruciare la retìna, ma anche i lombardi sciupano parecchio in fase offensiva, chiudendo sopra di quattro lunghezze il primo quarto. Brescia abbozza un timido tentativo di fuga con la tripla di Brkic (11-16), Trieste rimane concentrata e risponde col break di 8-0 totalmente firmato da Mescheriakov e Mastrangelo: i padroni di casa tornano così a comandare a 15' (19-16). Molti minuti di estremo equilibrio si susseguono immediatamente dopo, con micro vantaggi da ambo le parti: la “zona” ordinata da Martelossi manda in semi-tilt l'attacco biancorosso, che segna solo un tiro libero con Fall, permettendo agli ospiti di allungare sino alla sirena di metà gara (26-32). L'AcegasAps non demorde alla ripresa delle ostilità: si sveglia Filloy, sin lì impalpabile, e i giuliani continuano a tener testa a Brescia. La tripla di Coronica fa esplodere il PalaTrieste e il 2/2 di Gandini dalla linea della carità cancella totalmente il -8 dei primi minuti di frazione (36-36); la Centrale del Latte prova poi a pigiare sull'acceleratore, con le buone azioni di Giddens e Jenkins, spingendosi a +8 abbastanza repentinamente. Tale vantaggio rimane intatto sino al 30', sebbene i padroni di casa le provino tutte al tiro per rimanere attaccati alle calcagna lombarde: Brescia chiude il terzo quarto sul 41-50 e fa le prove generali di fuga nei primi minuti di ultima frazione, con l'AcegasAps che cerca di rintuzzare il gap con Cantarello prima (come non sentire minimamente il peso degli anni...) e con Mescheriakov. Ma il quinto fallo del bielorusso, che manda su tutte le furie il pubblico di casa, sembra tappare le ali ai triestini, in ritardo di nove a tre minuti dalla fine. Succede però i'inopinabile, con Brescia che butta alle ortiche tutto il vantaggio faticosamente accumulato: due bombe di Carra e quattro liberi segnati da Coronica e Filloy riequilibrano le sorti a un minuto dalla fine. E' ancora il gaucho a tenere in scia l'AcegasAps, che trova l'overtime sul 64-64 con un ultimo canestro a fil di sirena non convalidato a Barlos. Nei cinque minuti supplementari Trieste trasuda tutta la fatica accumulata nella rincorsa sin lì messa a segno: la Centrale del Latte inanella nove punti con Juan Fernandez che, con calma olimpica dalla linea della carità, interrompe il sogno giuliano. Ma, se questa è l'AcegasAps senza americani, saranno in molti a dover sudare parecchio per piegarla. AcegasAps Trieste-Centrale del Latte Brescia 71-80 d.t.s. (9-13, 26-32, 41-50, 64-64) AcegasAps Trieste: Coronica 7, Tonut n.e., Ondo Mengue 3, Mastrangelo 5, Ruzzier 2, Filloy 13, Cantarello 2, Carra 16, Mescheriakov 11, Gandini 9, Urbani n.e., Fall 3. All. Dalmasson Centrale del Latte Brescia: Fernandez 15, Stojkov n.e., Lombardi 7, Loschi, Jenkins 25, Dalovic n.e., Cuccarolo, Giddens 16, Scanzi 2, Vinati n.e., Barlos 5, Brkic 10. All.Martelossi Le pagelle dell'AcegasAps Trieste Coronica e mezzo Ondo Mengue Mastrangelo Ruzzier e mezzo Filloy e mezzo Cantarello e mezzo Carra Mescheriakov e mezzo Gandini Fall
  22. Ljubenovic da applausi, l'Interclub torna a battere un colpo: espugnata Marghera Dalle ceneri si può risorgere: Muggia, immedesimandosi in una sorta di araba fenice, trova un colpo assolutamente inaspettato alla vigilia, ma altrettanto meritato per quanto fatto vedere sul parquet. L'Interclub vince sul campo della Sernavimar per 59-65 e dà la dimostrazione che davvero niente è impossibile, soprattutto in un momento nerissimo della stagione. Gara perfetta delle rivierasche, brave a tenere a bada le lagunari nei primi due quarti che, apparse un po' nervose (ben 2 tecnici durante la partita) hanno poi dovuto rincorrere le ospiti, ispirate da una strepitosa Ana Ljubenovic da 45 di valutazione. Una vittoria scacciacrisi per Muggia, che si toglie di dosso il fardello delle sette sconfitte di fila e può guardare al futuro con un sorriso che mancava da troppo tempo. Marghera si accende in avvio con due triple di Savelli, risponde l'Interclub con Cergol e soprattutto con Ljubenovic già estremamente positiva nei primi dieci minuti: a metà frazione le ospiti sono a -5, ma si dimostrano particolarmente reattive sul parquet a tal punto da chiudere la difesa con efficacia. Muggia chiude a distanza minima al 10' (18-16) e, dopo un piccolo strappo a favore delle padrone di casa, torna ad agganciarsi alla Sernavimar cinque minuti dopo (25-24) riuscendo anche a mettere la freccia e a sorpassare le lagunari sessanta secondi più tardi, nuovamente con una Ljubenovic formato extra-strong già a quota 20 punti segnati, in grado anche di conquistare rimbalzi e guadagnarsi parecchie gite in lunetta. L'Interclub resta avanti anche di cinque lunghezze nella seconda frazione, sino al 32-34 di metà gara. Buoni scampoli di gioco anche nel terzo quarto, sul lato rivierasco: si attiva la capitana Borroni e Muggia vola addirittura a +12 (38-50) con la Sernavimar parecchio in difficoltà in attacco. In quel momento la cabina di regia muggesana completa il delitto perfetto, con la gran prova di Meola e Primossi (quest'ultima abile a sferrare nel finale, assieme a Ljubenovic, la zampata decisiva dalla linea della carità), entrambe capaci di dare il giusto ordine alla manovra di gioco. I 5 falli di Cergol e Borroni a pochi minuti dal 40' non spaventano l'Interclub che alla fine può tornare a festeggiare, conscia che forse da questa vittoria può davvero iniziare un nuovo cammino. Sernavimar Marghera-Interclub Muggia 59-65 (18-14, 32-34, 44-50) Sernavimar Marghera: Innocenti 5, Castria n.e., Georgieva 7, Fabris, Borseoo 2, Zaggia n.e., Savelli 24, Ferri 6, Romagnoli 2, Brunelli 13. All. Iurlaro Interclub Muggia: Meola, Borroni 17, Primossi 8, Cumbat n.e., Lucia n.e., Cergol 4, Castagna, Ljubenovic 25, Palliotto 9, Moratto 2. All. Jogan Alessandro Asta Addetto Stampa Pallacanestro Interclub Muggia
  23. Difficile pensare in positivo quando ti ritrovi 7 sconfitte di fila che la sorte ti sventola, stile-sorcio verde, davanti al faccione. Ancor più problematico riuscire a scrollarsi di dosso la tensione in un momento dove nulla migliora sul lato dell'infermeria, con Cumbat che sta assumendo i connotati di una leonessa in gabbia, costretta ancora per un pò in borghese a guardare le compagne. Ma se l'Interclub dovesse mollare la presa proprio ora, è chiaro che il Monte Bianco di problemi sparsi si trasformerebbe in un vero e proprio Everest, da scalare a mani e piedi nudi. Muggia, costretta da parecchio a leccarsi le ferite, si prepara alla trasferta di Marghera che sulla carta presenta una selva di insidie: le lagunari sono in piena corsa per un posto nei play-off e, alla luce delle ultime quattro gare di campionato dove non sono riuscite mai a far punti, appare evidente come la Sernavimar diventi il cliente meno appropriato per "chiedere" gentilmente i due punti in palio. Si affrontano dunque due squadre che vivono uno stato d'animo parallelo, pur lottando per obiettivi nettamente diversi. C'è chi crede che la differenza la facciano i punti in classifica conquistati sinora; altri, ancora peggio, scommettono sul segno "1" per la partita di sabato: alla fine conta però la forza di volontà da poter buttare in campo per i quaranta minuti regolamentari. Che l'Interclub parta svantaggiata, è palese: ma è altrettanto chiaro che la truppa di Matija Jogan ha dentro di sè la consapevolezza (nonchè il dovere) di voler superare l'empasse che dura dal lontano derby di Udine. Poca lucidità nei momenti importanti, ancor meno continuità di rendimento: variabili che pesano come macigni alla luce di quanto poco sia stato conquistato tra dicembre e gennaio, ma che al tempo stesso diventano nemiche da sovvertire e da dominare. Ecco allora che la tappa di Marghera diventa crocevia importante in previsione delle due prossime gare interne dove, lì sì, ci si giocherà davvero tanto in termini di classifica: affrontare la Sernavimar con coscienza e costringere le padrone di casa a una gara punto a punto darebbe fiducia alle rivierasche, una fiducia che poi potrebbe essere ripagata con una vittoria. Tentar non nuoce, anche perchè è l'unica cosa da fare nel contesto attuale. Alla "Palestra Stefani" saranno i signori Traspedini e Balducci ad alzare la palla a due, prevista per le ore 21 a Venezia. Alessandro Asta Addetto Stampa Pallacanestro Interclub Muggia
  24. Dai nuvoloni neri e carichi di grandine...al sole che squarcia il grigiore dentro e fuori dal campo. In una settimana scarsa, la Pallacanestro Trieste 2004 ha potuto chiudere l'ombrello che teneva in mano (nella stessa maniera in cui Wile E.Coyote si riparava dai macigni cadenti sulla propria testa) e "festeggiare" una situazione globale che sembra essere nuovamente tornata a bolla. Se sul lato societario sono infatti arrivate news incoraggianti (buona parte della somma necessaria per concludere la stagione è stata trovata, ma si dovrà lavorare ancora per coprire totalmente il budget, oltre a dare un futuro degno nel medio-lungo periodo), anche sul "fronte parquet" l'AcegasAps sorride: la settima vittoria su otto tentativi al PalaTrieste sottolinea come i biancorossi abbiano sempre mantenuto un certo feeling tra le mura amiche, con il raggiungimento dei 16 punti totalizzati nel girone di andata che in questo momento signicano piena zona play-off. Un sogno che Carra e soci vorrebbero non si volatilizzi da qui sino alla fine della regular season, ma per farlo ci vorrà un ulteriore sforzo per mantenersi a questi livelli. Nell'anticipo di venerdì 18 gennaio (con diretta su RaiSport2 a partire dalle ore 20.45), il team guidato da coach Dalmasson (che tra le altre cose, siederà sulla panchina del Team Est all'All-Star Game di categoria) va in visita al "Pala Ruggi" per affrontare il fanalino di coda Imola: prima parte di campionato difficile per i romagnoli, con sole tre vittorie all'attivo. Attenzione però a dire che l'Aget Nature sia squadra "materasso" che da qui sino alla fine, anche "grazie" all'esclusione di Napoli e alla relativa impossibilità di retrocedere, farà favori a tutti: c'è tanto orgoglio negli effettivi guidati da Federico Fucà, il tutto ricordando che il team gioca attualmente senza un americano (Marigney è andato a Veroli) e un comunitario. Massimo rispetto dunque per la "Cenerentola" del campionato, abile a vincere (seppur con fatica) contro l'Upea di Gianmarco Pozzecco nel precedente turno casalingo: specialmente dall'ultima prova si evince come il gruppo abbia in DJ Gay l'uomo in grado di cantare e portare il Cristo all'unisono. Con quasi 16 punti di media a partita è il principale terminale offensivo imolese, a cui si affiancano i vari Foiera, Frassineti e una bella sorpresa come Chillo, il giovane lungo classe '93 che proprio domenica scorsa ha disputato un gran match, dimostrandosi sempre più all'altezza dei minuti che gli vengono concessi. Occhio anche agli altri in maglia Aget, tra cui Maestrello (sicuramente con parecchia voglia di rivalsa dopo lo 0/7 da tre contro Capo D'Orlando), Turel e Valenti. Per sconfiggere il "mal di trasferta", Trieste, attualmente con una sola vittoria in cascina lontano da casa, ha la necessità di trovare la marcia giusta: servirà innanzitutto maggior continuità e varietà offensiva, poichè proprio nelle sconfitte giuliane si è spesso vista una squadra poco propensa a cambiare il modo di giocare, adattandosi invece a quanto fatto dalle avversarie. Un test importante per l'AcegasAps, che a Imola ha tutta l'intenzione di cominciare il girone di ritorno col vento in poppa.
  25. D'ora in avanti non saranno semplici "gare", ma autentiche "battaglie": Muggia è perfettamente cosciente di questo e se da una parte un pò di tensione comincia a farsi sentire, dall'altra tale tensione tiene alta la concentrazione e la volontà di non staccare la spina, seppure molte (e oggettivamente parlando, troppe) cose stiano ingenerosamente voltando le spalle alle rivierasche. Presentare dunque una gara come Interclub-Sea Logistic diventa qualcosa di estremamente non-convenzionale, poichè si tratta di due formazioni che vivono una realtà diametralmente opposte: chi ha potuto rafforzarsi, come Valmadrera (e lo ha fatto piazzando importanti colpi invernali di mercato) e chi no; chi, grazie agli ultimi acquisti, ha a disposizione una rosa maggiormente competitiva, con rotazioni che permettono di mantenere inalterato tasso tecnico ed esperienza sul parquet...e chi invece deve stringere i denti all'ennesima potenza, centellinando giocoforza i cambi perchè di trippa per gatti ce n'è davvero poca. Muggia non vince da parecchio, da quasi due mesi, la Sea Logistic arriva invece alla sfida di Aquilinia forte della prova vittoriosa nello scorso week-end al "PalaLeopardi" contro San Salvatore: le lecchesi, proprio con gli ultimi due punti conquistati, hanno raggiunto l'Interclub in classifica. E' evidente dunque che la sfida che si consumerà si porta con sè un'importanza dal peso specifico elevato: l'Interclub ha l'obbligo di credere ancora al 9° posto (lontano quattro lunghezze) e tutto l'interesse di tener lontana la Starlight, la quale invece tenterà il colpo gobbo nella "Tana del Drago" per rovesciare anche il -7 dell'andata che risulterebbe un discreto handicap, in caso di arrivo alla pari al termine della regular season. Per vincere, da ambo le parti conterà concentrazione, continuità di rendimento e una sana dose di attributi: se le ospiti avranno a disposizione le neo-tesserate Vujovic e Scibelli (quest'ultima al debutto), l'Interclub cercherà di mettere in prima linea il proprio cuore. Ovvero, ciò che non vuole assolutamente smettere di battere, specie in un momento funesto come quello attuale: il tutto confidando che il pubblico di casa possa dare anch'esso una spallata ai "malapensieri" che gironzolano nell'ultimo periodo dalle parti di Piazzale Menguzzato... Si gioca sabato 19 gennaio alle ore 20.30, arbitreranno l'incontro i signori Lombardo di Siena e Dori di Venezia. Alessandro Asta Addetto Stampa Pallacanestro Interclub Muggia
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