Frangia Ostile Sez. Perugino Inviato 23 Luglio 2011 Segnala Condividi Inviato 23 Luglio 2011 (modificato) Nel V secolo d.C., Attila invase la Gallia a capo di un milione di uomini. Determinato a dare ormai il colpo di grazia all'ormai fragile Impero Romano d'Occidente, mise a ferro e fuoco una ventina di città. Solo un uomo aveva la forza e l'autorità morale per arrestare la sua orda. Quell'uomo era Ezio, generale romano che era stato ostaggio privilegiato degli Unni e che Attila rispettava. Ho apprezzato questo romanzo storico per le informazioni che mi ha donato. Da vero ignorante e solo conoscitore del "capolavoro" di Diego Abatantuono, mi immaginavo un Attila diverso, il romanzo mette in luce anche la sua istruzione, la sua conoscenza "latina". Sconosciuta per me la figura di Ezio, condottiero Romano che riuscì a fermare l'orda Unna nonostante fosse nettamente in inferiorità numerica. Romanzo scritto bene, si legge velocemente ma nonostante questo non mi ha conquistato. La storia di Attila è sicuramente più complessa, totale. L'autore invece riduce tutto allo scontro finale tra Romani ed Unni ai Campi Catalaunici. Mio Link Una curiosità la dona wikipedia: "Attila tornò in Italia nel 452 per reclamare nuovamente le sue nozze con Onoria. Il suo esercito, composto soprattutto da truppe germaniche, avanzò su Trieste ma venne fermato ad Aquileia, città fortificata di grande importanza strategica: il suo possesso permetteva di controllare gran parte dell'Italia settentrionale. " Voto: 6- Modificato 23 Luglio 2011 da Frangia Ostile Sez. Perugino Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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