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Edera in finale di Coppa Italia 2011


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Da comunicato stampa inviato dal d.s. Edera:

Edera in finale

Ritorno al passato: Edera e Asiago si rincontrano in una finale andata e ritorno che vale la Coppa Italia.

La squadra che rappresenta in tutto e per tutto l’hockey italiano, sette scudetti consecutivi, tre Coppe dei Campioni, quattro Coppe Italia, sette Supercoppe LNH, il team creato e guidato dal vulcanico presidente Fabio Forte, si contenderà la Coppa Italia con i rossoneri triestini.

Ma procediamo con ordine.

A Milano, nel week-end appena conclusosi, l’Edera ha conquistato la qualificazione alla finale al termine di una due giorni caratterizzata da un gioco sempre più armonioso e convincente nonostante le precarie condizioni fisiche, dovute ad una sindrome influenzale, di due giocatori del peso di Laricchia e Krivic.

I triestini sono sempre scesi in campo con la consapevolezza delle proprie potenzialità, mettendo in campo una prima linea collaudatissima formata dal quartetto sloveno Kos, Simsic, Krivic e Zerdin, una seconda linea, rivelatasi poi devastante, nella quale iniziano a trovarsi con sempre maggior frequenza capitan Frizzera, il neo-acquisto Montanari ed i due fenomeni nord americani Hammond e Laricchia. Coach Hribersek ha poi potuto testare anche il nuovo arrivato, Simone Ottino e gli attaccanti Sorrenti (sempre positivo) ed Andreotti.

Nel primo match del concentramento (sabato ore 13:00), l’Edera ha regolato con una certa facilità un rimaneggiato Cittadella (13-1). Poi, alle 18:00, dopo la levataccia alle 5:30 di mattina, si arrivava esausti in albergo per un meritato riposo.

Domenica sveglia alle 7:00, colazione e poi di corsa al Quanta Village per incontrare il pericoloso Monleale. La squadra, ancora assonnata e presentatasi in campo con una certa leggerezza, ha dovuto svegliarsi e cambiare ritmo quando, davanti all’incredulità generale, si è trovata sul 2-3 a favore dei piemontesi.

Lavata di capo del coach, cambio di ritmo e cinque gol consecutivi chiudevano il match (7-4).

Dopodiché la snervante attesa, distesi a cercare di riposare in qualche modo sul prati del Quanta Village, in attesa del match della verità con il Milano, pure lui vittorioso con Monleale e Cittadella.

L’incontro inizia puntualmente alle 18 (ma chi mai avrà redatto un siffatto calendario?).

Il Milano schiera tre linee estremamente competitive e riposate (nessun match per loro nella giornata), pronte ad affrontare il caldo ammazza-cristiani del pallone pressurizzato all’interno del quale è il campo da gioco del Milano 24 (ma non vi è neanche un palazzo dello Sport o presunto tale nella Milano da bere?).

L’Edera prende subito le redini del gioco e, alla prima azione, è il febbricitante Laricchia lesto a rubare un disco, presentarsi solo davanti a Franko ed a freddarlo con un appoggio sul sette alla sinistra del golie.

L’Edera continua a stazionare nella metà meneghina ma al minuto 7:45, la vecchi conoscenza De Luca sfrutta abilmente una indecisione di Frizzera e Montanari (mio o tuo?) e fredda l’incolpevole Peruzzi.

I Triestini non ci stanno, mettono sotto assedio la porta milanese e Franko deve nuovamente capitolare su conclusione di Laricchia (9:47).

E’ un monologo triestino ed il golie di casa, quando sembra battuto trova due clamorosi pali a salvarlo ma l’hockey è sport imprevedibile e, in una rara azione di alleggerimento, il Milano trova il pareggio con Kucera al termine di una rocambolesca azione costata un paio di punti di sutura al setto nasale a capitan Frizzera (17:41).

E quando il Milano stava già assaporando l’idea di andare nello spogliatoio con un insperato pareggio, Hammond si inventa una magia, si libera della marcatura e si presenta tutto solo davanti a Franko realizzando il più che meritato gol del vantaggio (18:46).

Al fischio della sirena, si vede uscire dal campo un Milano estremamente nervoso.

Al rientro dagli spogliatoi la musica non cambia ed a ballare ripetutamente è la difesa milanese.

Così, in situazione di power-play è prima Zerdin (25:46) e poi Kos (31:21) a mettere al sicuro il risultato.

Ma la partita è ancora lunga e l’implacabile Kucera, in situazione di power-play, fredda Peruzzi riportando i suoi a –2.

Il match è saldamente nelle mani dell’Edera e scivola via senza troppi sussulti. Mancano poco più di due minuti alla fine del match e il Milano gioca il tutto per tutto richiamando in panchina il proprio golie per inserire un uomo di movimento in più.

La mossa sortisce l’effetto desiderato ed un tiro scagliato da Tessari incontra nel suo percorso una leggera deviazione del manico di un bastone non ben identificato e beffa Peruzzi.

Milano è a –1 e si riversa nuovamente all’attacco con cinque uomini di movimento ma l’Edera intercetta un disco con Frizzera che, sebbene pressato da due giocatori avversari, riesce a liberare Hammond al quale non resta che spingere il disco in porta per il nuovo doppio vantaggio.

Resta da giocare una manciata di secondi ma il Milano assalta con le ultime forze la porta di Peruzzi. Volano colpi proibiti da entrambe le parti, Peruzzi riceve una bastonata da Banchero mentre si sta accartoccaindo a protezione del disco, interviene Krivic con una carica, forse troppo violenta, per allontanarlo dal proprio golie, facandolo sbattere sulla balaustra per poi piombare a terra immobile.

Momenti di grande paura per tutti i presenti, ma Banchero per fortuna è lucido e cosciente. Si attende l’ambulanza che arriva non proprio tempestivamente e, una volta immobilizzato, il giocatore meneghino viene trasportato al Niguarda per i controlli del caso.

Le ultime notizie sulle sue condizioni risultano essere più che confortanti.

Un in bocca al lupo al giovane Banchero da parte della dirigenza e della squadra dell’Edera.

Nell'altro concentramento di semifinale, disputatosi ad Asiago, i padroni di casa hannosepolto sotto una valanga di gol il Catania (13-0), pareggiato col Vicenza (3-3), e battuto il Padova (5-3).

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  • 2 mesi dopo...

Domani sera è in programma la gara di ritorno di Coppa Italia: dal sito Legahockey.eu

Si assegnerà domani a Cittadella (Padova) la 12a Coppa Italia di hockey inline: a contendersela, in diretta su Rai Sport 2, i padroni di casa della Rigoni di Asiago Vipers e l’Edera Trieste che si è imposta per 12-2 nella gara di andata disputata lo scorso 1° novembre al PalaChiarbola con 5 gol del canadese Dave Hammond. Si gioca sul “neutro” di Cittadella in quanto la pista di Asiago non è idonea alle riprese televisive. Proprio sulla pista di Cittadella la compagine giuliana ha festeggiato la Supercoppa Italiana nella stagione 2008-’09 unico trofeo strappato ai Vipers in una finale. L’Edera dopo il sesto posto nella Final 8 di Champions ha cancellato il tesseramento degli atleti sloveni Simsic e Zerdin, ingaggiando lo slovacco Boris Ertyel e il finlandese Roman Tinus con quest’ultimo che debutterà domani in Coppa Italia. Non risultano convocati per la gara di ritorno nemmeno gli altri due sloveni, Krivic e Kos, mentre coach Hribersek potrà contare sul difensore Ottino e sull’attaccante Sorrenti, assenti all’andata.

In casa Vipers assente per squalifica Sergio Rigoni, per il resto confermata la formazione dell’andata con gli innesti degli esperti attaccanti Ceschini e Lamonaca.

Le due squadre si ritrovano domani sera a 72 ore dal match di regular season che le ha viste contrapposte sull’Altopiano di Asiago e che è terminato con il successo dell’Edera per 10-7 con ben 5 reti dello statunitense Laricchia.

Al termine della gara, sempre su Rai Sport 2, andrà in onda la prima puntata stagionale del magazine “51° minuto”, con interviste a bordo campo di Piergiorgio Severini e, per quanto riguarda l’hockey pista, servizi sul derby Giovinazzo-Molfetta e sul big match Lodi-Valdagno.

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