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Tramway... co i iera ancora


Starlite

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  • 2 mesi dopo...

Dalla pubblicazion "Serie Anni '50" della TT (che iera el raccoglitor per el dorso dei carnet da 10 bigietti con le figurine dei trasporti anni 50) ecco una foto dell'incidente de un incidente successo el 25 gennaio 1968.

Una bisarca cariga de Fiat veniva da via Murat e immettendose in via Giulio Cesare no devi gaver visto el 9 che rivava da Campi Elisi e che la taiava la strada rivando dalla sede propria de passeggio Sant'Andrea :D

trambisarca.jpg

El Piccolo (da cui xe le due foto seguenti) titolava "Scontro ad alto livello" :D

9bisarca01.jpg

9bisarca02.jpg

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408giulia.jpg

La 408 passa sule sine nove (no so che anno - sempre dal raccoglitor TT anni '50 de prima).

Cmq el 3 iera praticamente un dopion del 9, solo che andava fin c.po Marzio (e no fin c.pi Elisi).

E xe sta unificà col 9 nel '66. D'estate iera deviado verso l'Ausonia.

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  • 5 mesi dopo...

:clapclap: .Mama mia che roba......son qua che guardo 'ste foto e legio 'ste notizie e go' i oci grandi come un bambin al luna park....andaria avanti ore....

Grazie starlite, bellissimi ricordi e un poca de nostalgia...anca mi dopravo el tran per andar al cedas partindo de San Giovani. (prima me fazevo tuta la via Pagliericci a pie perche' abitavo l'ultima casa al numero 88 dove che la se univa ala via alfonso valerio. praticamente taca' ala osteria che se ciamava ala americana) e squasi taca' l'entrata del frenocomio.....ciau.

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Guardar ste imagini (stupende! Bravo Star), me fà girar proprio le pelotas per el fato che nei ani '70 xe stada smantelada in furia tuta la rete de tram, anche per impinirghe el daur ala Fiat e meter tuto el trasporto su goma. :censura:

un per de setimane fa son stado a Graz, i ga un belisimo centro pedonalizado in cui passa solo el tram, xe tropa roba!! :ehsi: Naturalmente i ga Tram moderni supersilenziosi e più grandi de quei nostri veci......ma rendi proprio l'idea de un mezo de trasporto ecologico e funzionale (ghe ne pasava uno ogni 30 secondi). Purtroppo gavevimo e gavemo dei amministratori locali che miopi....xe dir poco. Oramai ogi saria impensabile rimeter su tuto l'impianto elettrico aereo e i binari, gavesi dei costi folli :cossaaa?:

Modificato da Asterix
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Guardar ste imagini (stupende! Bravo Star), me fà girar proprio le pelotas per el fato che nei ani '70 xe stada smantelada in furia tuta la rete de tram, anche per impinirghe el daur ala Fiat e meter tuto el trasporto su goma. :censura:

un per de setimane fa son stado a Graz, i ga un belisimo centro pedonalizado in cui passa solo el tram, xe tropa roba!! :ehsi: Naturalmente i ga Tram moderni supersilenziosi e più grandi de quei nostri veci......ma rendi proprio l'idea de un mezo de trasporto ecologico e funzionale (ghe ne pasava uno ogni 30 secondi). Purtroppo gavevimo e gavemo dei amministratori locali che miopi....xe dir poco. Oramai ogi saria impensabile rimeter su tuto l'impianto elettrico aereo e i binari, gavesi dei costi folli :cossaaa?:

boh, i lo ga fato una volta, no vedo perchè no se polsi, perlomeno, ri-iniziar.

Cmq ste scelte assurde dei anni 70 se no se le paghemo ogi.. pagaremo doman. :(

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  • 2 mesi dopo...

alora i dopra asta o pantografo a seconda se xe sul dritto o in riva?

Con l'asta xe piu' caratteristico :D

No penso dipendi che sia in drito o in riva. Vardando in giro go visto che xe anche anche un'altra linea a Lisbona con vetture moderne (oviemente no per quele viuze), magari la linea area xe piu' alta e l'asta xe curta alora i ga meso el pantografo :D

El pantografo xe una roba recente. Anche le prime vetture Union che girava a Trieste nei primi '900 gaveva l'asta e no el pantografo. Anche el tram de Opcina all'inizio gaveva l'asta.

TramOP12.jpg

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Me correggo, secondo quanto riportado qua

Il pantografo non può sostituire completamente l’asta con rotella, in quanto il pantografo non può essere usato nelle stradine strette e a pendenza elevata.

e anche

I piccoli tram, forse i più vecchi del mondo, passano su una rete di binari, che è unica per le straordinarie caratteristiche: un interasse di solo 900 mm, raggi di curvatura al di sotto dei 10 m, salite fino al 14,5% di pendenza, tratti a binario unico, passaggio in vicoli con ampiezza di soli 4 m, dove nessun autobus può transitare.
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  • 1 anno dopo...

Go trovà per caso un sito de un tipo che ga messo online le foto de tutti i sui viaggi.

Nel '69 xe passà per Trieste fazendo el giro dell'Europa dell'Est.

E ga fato sta foto in via Carducci. Sulla sinistra xe un tram :D

Visto l'anno diria che xe el 6 che sta andando a Barcola :D

Trieste%20s.jpg

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  • 11 mesi dopo...

40 anni fa domani (30 dicembre) fazeva la sua ultima corsa el tram numero 6. El più amado dai triestini, che li portava a Barcola d'estate sui rimorci verti :rolleyes:

Dal Piccolo de oggi:

SI APRE OGGI LA MOSTRA FOTOGRAFICA AL MUSEO FERROVIARIO

”Quando c’era il tram numero 6...”

Sarà inaugurata oggi alle 18, al Museo Ferroviario di via Giulio Cesare, la mostra ”Quando c'era il tram - dall'album dei ricordi le immagini del vecchio 6”, rassegna allestita in occasione del 40° anniversario della soppressione della linea tranviaria 6. E non è l'unico appuntamento organizzato dal Museo. «Oltre alla presentazione di questa ricchissima galleria fotografica - spiega il responsabile, ingegner Roberto Carollo - si potrà osservare anche il rinnovato plastico riproducente il carosello tranviario di Barcola negli anni ’60, realizzato da Alessandro Rusin e Davide Raseni».

Nella parte esterna sarà possibile osservare anche il complesso lavoro di restauro statico di una motrice a carrelli, una delle ultime ad aver solcato le strade cittadine nel 1970. «Purtroppo - continua Carollo - l'ondata di grande freddo a dicembre ha un po' rallentato i nostri progetti: il plastico tranviario di Barcola è completato al 95%. Lo stesso discorso vale per il restauro del tram 427, riportato agli antichi splendori sia internamente che esternamente e che sarà possibile ammirare sul piazzale interno della vecchia stazione». Un lungo lavoro realizzato grazie all'opera di volontariato di alcuni soci del sodalizio stesso, ma anche di veri appassionati di tram come Gianpaolo Ielussig, Bruno Pieri e Fulvio Zetto.

Domani, giornata in cui ricorre il 40° anniversario della trasformazione della linea 6 da tranviaria in automobilistica, il Comune in collaborazione con le Poste allestirà uno sportello filatelico all'interno della stazione di Campo Marzio, dove verrà apposto un apposito annullo. Alle 11, verrà presentata la locomotiva 476.073 sottoposta a un lungo e attento intervento conservativo grazie a un contributo della Regione. «A marzo - conclude Carollo - per ricordare la fine dell'ultima linea tranviaria urbana, la numero 9, ci sarà una seconda tranche della mostra che ripercorrerà la storia dei trasporti tranviari a Trieste dalle origini fino al 1970. Allora il plastico di Barcola e il restauro del tram saranno completati».

Andrea Di Matteo

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Dal Piccolo de oggi:

Tre anni di lavoro: così rivive il tram n. 6

Operazione nostalgia al Museo Ferroviario: novanta foto e una locomotiva austriaca

Tre anni di ricerche negli archivi e nelle collezioni private sono stati necessari per scovare le immagini che ora sono esposte nell’atrio della Stazione di Campo Marzio e illustrano la storia del tram numero 6, quello che portava i bagnanti a Barcola. Il servizio di questa linea è stato soppresso il 30 dicembre 1969 e Andrea Di Matteo, a quarant’anni di distanza, ha varato questa «operazione nostalgia». La mostra rappresenta il primo atto di una sequenza che il cui «secondo tempo» andrà in scena nella stessa Stazione di Campo Marzio il prossimo 31 marzo, quando nel lontano 1970 cessò il servizio della linea 9.

La linea 6 e la 9 avevano in comune il capolinea di San Giovanni, posto a pochi metri dalla parrocchiale. In comune anche il percorso fino ai portici di Chiozza dove le due linee prendevano direzioni opposte. Il 6 raggiungeva la Stazione centrale, Roiano e Barcola; il 9 le rive, la Stazione di Campo Marzio e passeggio Sant’Andrea. Entrambe per un tratto dei loro tracciati avevano i binari posti in una se de separata da quella stradale, con le traversine e la ghiaia della massicciata ben evidenti.

Gli archivi fotografi da cui l’autore ha tratto le immagini per la mostra sono quelli di Ugo Borsatti, titolare di «Foto Omnia» e «Giornalfoto»: il primo appartiene alla Fondazione CrT, il secondo al Comune di Trieste che ne divenne proprietario per iniziativa dell’alloro vicesindaco e assessore alla cultura Roberto Damiani.

Altre immagini sono state scovate da Andrea Di Matteo a Milano nella collezione di Marco Sartori che per lunghi anni ha lavorato per l’archivio della Fiat, fornendo fotografie in gran parte dedicate al mondo dei trasporti. Altre immagini escono dalla collezione dell’ingegnere genovese Paolo Gregori.

Ieri a margine della mostra il Museo ferroviario ha presentato al pubblico la locomotiva ex austriaca del Gruppo 475/476. E’ stata completamente restaurata in più di tre anni di lavoro. La macchina ha 98 anni di età ed era uscita nel 1911 dalla officine di Wiener Neustadt per essere impiegata su linee a grande pendenza. Arrivò in Italia come ”preda bellica” al termine del primo conflitto mondiale e fu impiegata nel Compartimento di Trieste sui binari ex austriaci della ”Transalpina” e della Trieste - Pola.

Secondo i tecnici con la sua potenza di 1200 cavalli riusciva a trascinare convogli merci particolarmente pesanti anche su percorsi accidentati grazie alle ruote di piccolo diamentro, solo un metro e 30 centimetri e ai suoi cinque assi accoppiati, quasi una primizia in campo europeo. Il tender conteneva 16 metri cubi d’acqua e sei tonnellate di carbone. La velocità massima era di 50 chilometri all’ora.

Di questa locomotiva gli appassionati ricordano una fotografia degli anni Cinquanta, scattata dal ponte di Ponziana, sotto cui oggi corre la pista ciclabile che porta - lungo il vecchio percorso della ferrovia - in Val Rosandra. (c.e.)

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