Vai al contenuto

Asili nido a Trieste, aboliti i paletti "anti-stranieri"


Messaggi raccomandati

Da Il Piccolo online.

Asili nido a Trieste, aboliti i paletti "anti-stranieri" della Lega

Il nuovo regolamento approvato in Consiglio comunale. Abrogata l’anzianità di residenza nelle graduatorie

[...] Nelle graduatorie comunali per l’accoglimento dei bambini nelle Scuole dell’infanzia non saranno più assegnati punti aggiuntivi sulla base degli anni di residenza in città (un punto fino a 5 anni, due da 5 e un mese a 10, tre più di 10) di almeno uno dei genitori.

[...]

«La modifica più importante apportata al Regolamento - conferma l’assessore comunale all’Educazione Antonella Grim - è l’abrogazione della disposizione che prevedeva di assegnare punteggi legati all’anzianità di residenza nel nostro Comune». E che, specifica Grim, era «in contrasto con la normativa comunitaria».

L’Ufficio Antidiscriminazioni razziali della Presidenza del Consiglio dei ministri aveva inviato al Comune di Trieste una nota in cui segnalava la presenza di alcune disposizioni del Regolamento dal possibile contenuto discriminatorio. Fra cui, proprio quella in questione.

[...]

Resta, invece, il limite del 40% sul numero di bambini con cittadinanza non italiana presenti in ciascuna sezione. Tetto che può variare solo in casi eccezionali a seconda della valutazione della dirigenza della scuola, come specificato con emendamento targato Pdl sub-emendato poi da Pd e Fli.

Link al commento
Condividi su altri siti

Resta, invece, il limite del 40% sul numero di bambini con cittadinanza non italiana presenti in ciascuna sezione. Tetto che può variare solo in casi eccezionali a seconda della valutazione della dirigenza della scuola, come specificato con emendamento targato Pdl sub-emendato poi da Pd e Fli.

E se in una zona abita un numero de stranieri superiore al 40% cosa femo? No li mandemo in asilo? Se estendemo sto ragionamento anche alle scole allora gli stranieri xe taiadi fora dall'istruzion, andando ad incrementar i problemi relativi alla sicurezza che certa immigrazion pol portar. Assurdo.

Una roba xe diminuir l'ingresso degli immigrati in Italia (e son d'accordo) ma una volta che i xe qua i ga de aver accesso alle scole come tutti gli altri.

Modificato da Stefano79
Link al commento
Condividi su altri siti

No rivo capir quale sia el motivo per aver una percentuale limite de stranieri in una sezion. Se xe de più, i devi andar in un altro asilo. Che comunque e limite pol esser variado in casi eccezionali a seconda della valutazion della dirigenza scolastica. Quindi xe un limite virtuale, come se no esistesi, tanto val cavarlo e po' bon. Se xe grande domanda e xe i numeri de posti in quell'asilo che consenti de accontentar tutti pur con una percentuale de stranieri superiore al 40% voio veder se no i va in deroga al limite.

Qua l'articolo parla genericamente de "stranieri" ma credo che in realtà se parli de cittadini non comunitari, visto che i cittadini della UE devi esser trattadi come i cittadini nazionali.

Link al commento
Condividi su altri siti

mah, pur non sopportando le politiche disciminatorie della lega, questa norma, in certi posti (non a trieste, dove la percentuale de immigrati me par ancora relativamente bassa) pol esser vista anche come una forma de tutela a favor dei bambini stranieri.

pol succeder (e xe za successo) infatti, che in certe scole i fazi in modo de concentrar i stranieri solo in una sezion. xe poco cossa, se xe tanti che l'italian no i lo sa ben, i rallenta tutti. e allora i meti tutti quei che no sa in una sezion e la' i va avanti col ritmo de una cagoia, e i taliani i li metti in un'altra. e in questi casi quei che paga el prezzo piu' grande sia dal punto de vista dell'istruzion che de quel dell'integrazion xe proprio i stranieri.

pero' ripeto: sto problema a trieste me par che no se poni. ovvero, se poni solo nelle scole slovene, dove quei che no sa la lingua de insegnamento xe i italofoni.

Link al commento
Condividi su altri siti

mah, pur non sopportando le politiche disciminatorie della lega, questa norma, in certi posti (non a trieste, dove la percentuale de immigrati me par ancora relativamente bassa)

a dir la verita',fin qualche anno fa,l'incidenza dei cittadini extra comunitari residenti in citta' iera alta.piu' alta della media nazionale..

Link al commento
Condividi su altri siti

a dir la verita',fin qualche anno fa,l'incidenza dei cittadini extra comunitari residenti in citta' iera alta.piu' alta della media nazionale..

No me fa nianche strano, essendo la più grossa città de confine e la naturale porta d'entrata per i balcani e sud-est europa in genere, de cui fino all'altro ieri non fazeva parte della UE nisun paese.

Link al commento
Condividi su altri siti

pol succeder (e xe za successo) infatti, che in certe scole i fazi in modo de concentrar i stranieri solo in una sezion. xe poco cossa, se xe tanti che l'italian no i lo sa ben, i rallenta tutti. e allora i meti tutti quei che no sa in una sezion e la' i va avanti col ritmo de una cagoia, e i taliani i li metti in un'altra. e in questi casi quei che paga el prezzo piu' grande sia dal punto de vista dell'istruzion che de quel dell'integrazion xe proprio i stranieri.

Da questo punto de vista posso capir el limite percentuale alla composizion delle sezioni. Ghe vol trovar un compromesso per far andar avanti tutti alla stessa velocità, sperabilmente quella che saria comunque con el 0% de non italiani.

Indubbiamente però servisi che ghe sia anche dei insegnanti de supporto o dedicadi all'insegnamento dell'italian per i fioi che xe maggiormente in difficoltà con la lingua.

Link al commento
Condividi su altri siti

chiedo scusa per l'imprecision.

sara' perche' tanti stranieri in citta' xe serbi (e mi lori no li considero veramente stranieri).

come provincia non ne gavemo tantissimi,ma in citta' l'incidenza aumenta,proprio per i Serbi,come te ga ditto ti.non semo al livel de certe citta' lombarde e venete,ma insomma...se difendemo ben,in questo..

Link al commento
Condividi su altri siti

come provincia non ne gavemo tantissimi,ma in citta' l'incidenza aumenta,proprio per i Serbi,come te ga ditto ti.non semo al livel de certe citta' lombarde e venete,ma insomma...se difendemo ben,in questo..

bon, me fa anche piazer sta roba, visto che qua de noi no se registra grossi episodi de intolleranza o de razzismo.

Link al commento
Condividi su altri siti

La Lega nelle sue proposte è spesso ingenua e grezza.

Se invece di parlare di residenza avesse parlato di tasse versate nessuno penso avrebbe obiettato.

Perchè per me il principio è quello, se Pinco Pallo che è nato a Trieste ed è sempre vissuto a Trieste pagando li' tutte le tasse ha un figlio deve avere un diritto maggiore di mandarlo all'asilo di un che è in città da due anni e ha contributo alle casse comunali solo per una frazione di Pinco Pallo.

Visto che i nidi non sono gratis e il personale vuole giustamente essere pagato.

E lo stesso discorso vale per le case popolari, se uno ha pagato per 20 anni addizionali IRPEF al Comune e poi arriva uno da fuori (basti sia fuori dal Comune), magari disoccupato e in 6 mesi ottiene la casa non è giusto.

Il punteggio per l'assegnazione di posti nido o case popolari dovrebbe tener conto del contributo fiscale che un cittadino ha dato nella sua vita a quel Comune cui ora chiede qualcosa.

No rivo capir quale sia el motivo per aver una percentuale limite de stranieri in una sezion. Se xe de più, i devi andar in un altro asilo. Che comunque e limite pol esser variado in casi eccezionali a seconda della valutazion della dirigenza scolastica. Quindi xe un limite virtuale, come se no esistesi, tanto val cavarlo e po' bon. Se xe grande domanda e xe i numeri de posti in quell'asilo che consenti de accontentar tutti pur con una percentuale de stranieri superiore al 40% voio veder se no i va in deroga al limite.

Qua l'articolo parla genericamente de "stranieri" ma credo che in realtà se parli de cittadini non comunitari, visto che i cittadini della UE devi esser trattadi come i cittadini nazionali.

In tutti i paesi dell'Occidente che sono meta di immigrazione si verificano gli stessi fenomeni:

1)pochi immigrati, si spargono facilmente nelle scuole o asili e non creano problemi anzi essendo pochi sono visti come esotici e catalizzano l'attenzione degli altri, questa prima generazione di bambini stranieri è quella che impara più in fretta e si integra meglio, chiedere agli immigrati degli anni '80.

2)Gli stranieri aumentano, superata una certa soglia causano ovvie inefficienze nel funzionamento scolastico, le famiglie cominciano a spedire i loro bimbi in altre scuole senza immigrati, restano gli sfigati cioè i bambini italiani di famiglie povere.

E questo è avvenuto e avviene dappertutto, in Olanda, in USA, in UK, ovunque.

Il limite degli stranieri voluto dalla Gelmini mi pare, serve proprio ad impedire la formazione di classi/scuole ghetto.

Link al commento
Condividi su altri siti

Se invece di parlare di residenza avesse parlato di tasse versate nessuno penso avrebbe obiettato.

[...]

Il punteggio per l'assegnazione di posti nido o case popolari dovrebbe tener conto del contributo fiscale che un cittadino ha dato nella sua vita a quel Comune cui ora chiede qualcosa.

La sostanza non cambia, resta una discriminazion. Pensa comunque alle conseguenze de questo.

Un che xe precario e magari se sposta de comune in comune per lavori che magari ghe dura uno o due anni e dopo ga va via de un'altra parte, in un altro comune, no gaverà mai diritto a una casa essendo cmq più disagiado de altri?

Link al commento
Condividi su altri siti

Se invece di parlare di residenza avesse parlato di tasse versate nessuno penso avrebbe obiettato.

[...]

Il punteggio per l'assegnazione di posti nido o case popolari dovrebbe tener conto del contributo fiscale che un cittadino ha dato nella sua vita a quel Comune cui ora chiede qualcosa.

La sostanza non cambia, resta una discriminazion. Pensa comunque alle conseguenze de questo.

Un che xe precario e magari se sposta de comune in comune per lavori che magari ghe dura uno o due anni e dopo ga va via de un'altra parte, in un altro comune, no gaverà mai diritto a una casa essendo cmq più disagiado de altri?

Hai ragione, specie oggigiorno è difficile vivere e lavorare stabilmente nello stesso Comune per decenni ma allora si faccia la cosa non a livello Comunale ma Provinciale o Regionale, comunque dev'esserci un legame fra contributi (tasse, imposte) che tu versi ad una comunità comunale, provinciale o regionale e poi i servizi che tu chiedi a quella comunità, altrimenti finisce che vincono sempre i parassiti o "free riders" in gergo economico, perchè i nidi, gli aiuti con le bollette, le case popolare, le integrazioni agli abbonamenti bus, i mutui agevolati etc qualcuno alla fine li paga.

E a me personalmente dà fastidio che il primo pinco pallo da non so dove che viene si porta 3 figli, 4 nonnni, un parente handicappato e poi ottenga 10 servizi pubblici (pagati dalla collettività) senza aver mai dato nulla, per me è un parassita, e non è disciminatorio tener conto nei punteggi di quanto hai versato in precedenza nella tua vita.

Dare per avere=principio di saggezza, vita sana e buon funzionamento della macchina pubblica.

Link al commento
Condividi su altri siti

Partecipa alla conversazione

Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Sono consentiti solo 75 emoticon max.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Pulisci editor

×   Non puoi incollare le immagini direttamente. Carica o inserisci immagini dall'URL.

Caricamento...
  • Chi sta navigando   0 utenti

    Nessun utente registrato visualizza questa pagina.

×
×
  • Crea Nuovo...
×
Il Forum di Elsitodesandro
Indice
Attività
Accedi

Accedi



Cerca
Altro
×