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Articolo delirante de LaStampa su Trieste


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Il vento che fa diventare matti

GIUSEPPE O. LONGO

Io ho con la bora un rapporto difficile, anche se vivo a Trieste da quand'ero piccolo; dicono che i forestieri alla bora non si abituano mai e prima o poi alcuni devono tornarsene nei luoghi d'origine. Certo anch'io starei meglio lontano dalla bora: comincio a sentirla quando ancora non è arrivata, di solito la sera prima, io sono sensibile agli sbalzi di pressione, è tutta una questione di pressione atmosferica, millibar e pascal, la pressione mi si annida fra gli occhi e sulle tempie, un tormento che spesso mi accompagna per tutta la notte con sogni sghembi e, appunto, avventati. E poi arriva: un tremitare urgente, un'agitazione secca e nervosa dell'aria, da remoti altipiani nasce il soffio della terra, scende dai contrafforti del Carso, ossa calcinose dei continenti, scuote i boschi, schiaffeggia le distese del golfo, forza i camini le colombaie i lucernari, fischia sui davanzali: la città muta aspetto, esce limpida e scintillante dalla foschia, affronta la bora a viso aperto, cristallina e sonora. Nel Borgo Teresiano le strade agiscono come veri e propri amplificatori della bora, che sembra nascere da questi angoli retti, dagli spigoli dei palazzi.

La bora ti scava dentro, ti fa impazzire, so di gente che quando soffia la bora vaneggia, anzi già qualche ora prima farnetica. Nelle notti di bora l'aereo appartamento dove vivo, esposto a tutte le raffiche come una banderuola, non mi dà nessun affidamento: fors'anche per essere una soffitta e non un vero e proprio appartamento, è il luogo di tutti i gemiti e di tutte le vibrazioni, è una cassa armonica, un amplificatore, una camera d'ascolto: insomma quando soffia la bora qui è un inferno e vengo colto da un nervosismo e da una sovreccitazione insopportabili, dentro mi si rivolta tutto un fondo limaccioso di dolori e di ricordi. È una vera e propria tortura dell'anima. Sono convinto che c'è in questo vento impetuoso e brutale una forza negativa, un'influenza che si manifesta nella mente, oltre che nel corpo, non posso impedirmi di pensare alle statistiche dei suicidi, che vedono Trieste in cima alla graduatoria delle città italiane, oppure penso al tasso di alcolismo o alla frequenza delle malattie nervose e mentali.

Trieste è la fucina delle riforme del sistema psichiatrico perché quasi ogni famiglia ha un componente matto o almeno squilibrato o almeno strambo, basta andare nella zona di via Giulia, dalle parti della Rotonda del Boschetto e osservare i passanti, per vedere che guasti può fare alla psiche umana un vento come la bora che insiste da secoli se non da millenni su questa zona, levigando alberi e rocce e picchiando sulla nuca della gente, tanto che molti presentano un occipitale a filo del collo, scarso o addirittura privo di capelli, come per una badilata. Quanti vengono a Trieste per lavoro o per altri motivi sentono la tremenda pressione della bora e dopo un po' di tempo cominciano a dar segni di sofferenza: mi scoppia la testa, dicono, sento che mi salta il cervello, ti guardano con occhi torvi e chissà che cosa meditano in quelle teste che la pressione ha reso troppo piccole per un cervello che invece si è dilatatato sotto la spinta barometrica e minaccia una sorta di strangolamento psichico che può manifestarsi in mille modi prima di portare alla tragedia.

Sì, la tragedia in cui spesso sfociano queste anemopatie può essere preceduta da avvisaglie burrascose o all'opposto da un comportamento esemplare, addirittura catatonico, ma bisogna stare attenti nell'uno e nell'altro caso, tutto ciò che si scosta, per difetto o per eccesso, da una norma, non ben definita ma certo intuibile, di comportamento, dev'esser guardato con sospetto.

Cosa pensè de sto articolo del Sig. Longo?

Mi no so da dove el vien, ma so dove el podesi andar :incazzado:

Se qua el vivi cusì mal (per colpa della bora??) che el torni da dove el xe venù, che nisun sentirà la sua mancanza.

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:merodolodalrider:Mi sembra che il tipo abbia, lui, bisogno di una visita psichiatrica!! Ridicolo e patetico!! :merodolodalrider: Cosa penso?!?! NIENTE! Anzi mi rammarico di avre perso tempo per leggere una ca.. :censura:ta simile!

Come diceva qualcuno:"... una risata vi seppellirà..."

Modificato da west ham
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:merodolodalrider:Mi sembra che il tipo abbia, lui, bisogno di una visita psichiatrica!! Ridicolo e patetico!! :merodolodalrider: Cosa penso?!?! NIENTE! Anzi mi rammarico di avre perso tempo per leggere una ca.. :censura:ta simile!

Come diceva qualcuno:"... una risata vi seppellirà..."

No posso far altro che quotar! Anche mi odio la bora, ma no rivassi MAI a scriver certe monade :D

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non entro nei meriti "scientifici" dell'articolo..

dico solo che la diceria popolare parla dello scirocco che rende mattti.per il suo carico di caldo umico che porta con se'.che ricordiamo e' indice di disagio fisico come forse di piu' del freddo ventoso.

da qui il termine sciroccato...

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L'articolo xe sicuramente una enfatizzazion della bora in negativo ma secondo mi in fondo xe qualcosa de vero che il vento in generale a lungo andare te "innervosissi" e magari te fa scappotar :supermona:

come qualsiasi fenomeno estremo che sia di una certa persitenza...pioggia,nebbia,neve,caldo,freddo..

Modificato da alvin66
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L'articolo xe sicuramente una enfatizzazion della bora in negativo ma secondo mi in fondo xe qualcosa de vero che il vento in generale a lungo andare te "innervosissi" e magari te fa scappotar :supermona:

Anche a mi me risulta che la bora innervosisi....ma parlar de pazzia da fenomeni atmosferici me par moooolto azzardato.... :cossaaa?: ...alle Canarie, per esempio xe sempre vento, più o meno forte, ma credo che gente tranquilla come i abitanti de ste isole, sia difficile trovar....personalmente podessi scapotarde più col caldo umido che con la bora....xe soggettivo....

Modificato da Mia62
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.....mi ghe dago perfettamente ragion!

El pol testar de persona.

basta che el passi per via Giulia, dove che abito mi, e el scoprira' che quando el me se presenta davanti, el trova un s'ciocà, ma s'ciocà, fora come un pergolo abusivo, che ghe cazza un puntal in tel ql......

....daltronde.....xè l'effeto che fa la bora a quei de via Giulia......:fulminado:

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Che l'articolo sia delirante, xe fora discussion. Che ghe sia parecchia gente che accusa dei sintomi più o meno forti in coincidenza con l'arrivo della bora xe altrettanto vero. Me ricordo la mamma della mia prima morosa, che gaveva delle emicranie fortissime, poveretta. La doveva chuderse in camera al scuro e impasticcarse a più non posso.. spero per ela che la sia rivada a tornar nella sua Caorle dopo la pension. Conosso anche altre due persone che ghe vien mal de testa co la bora, entrambi anche in questo caso non nati a Trieste, anche se podessi esser un caso. Personalmente me pol dar più o meno fastidio in funzion della durata e dell'intensità dei refoli, ma fisicamente non sento alcuna differenza.

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