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[CRONACA DEL RITORNO IN LEGADUE!] AcegasAps Trieste-BLS Chieti 67-60 (18-12 , 30-25 , 49-44)


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Trieste torna a rivedere le stelle: Chieti si spegne nel finale, AcegasAps in LegaDue!

AcegasAps Trieste-BLS Chieti 67-60 (18-12 , 30-25 , 49-44)

AcegasAps Trieste: Teghini, Zaccariello 12, Bonetta, Ruzzier 1, Maganza 5, Moruzzi 7, Ferraro 14, Carra 20, Gandini 8, Urbani. All. Dalmasson

BLS Chieti: De Gregorio n.e., Rajola 8, Gialloreto 7, Iannone 2, Martelli n.e., Raschi 13, Di Emidio n.e., Porfido 2, Rossi 18, Diomede 10. All. Sorgentone

Arbitri: Sivieri, Tirozzi

Powered by Sandroweb (a.k.a. Alessandro Asta)

“Victoire! Victoire!” 6000 anime a urlare a palazzo, quasi senza contegno e con un entusiasmo d'altri tempi, una parola che è rimasta per troppo tempo strozzata in gola: l'AcegasAps apre le ali e vola verso la LegaDue, risorgendo come l'Araba Fenice dalle ceneri sparse nel 2004 dopo un fallimento doloroso che l'ha rispedita all'inferno. Gara-5 andrà agli annali per il quantitativo di sudore che Trieste sparge sul parquet per domare la BLS Chieti, formazione che certamente per quanto fatto vedere nella serie meriterebbe di passare nella seconda serie nazionale anche dalla porta di servizio: alla fine Trieste prevale con un colpo di coda nel finale, chiudendo la propria stagione per 67-60 e staccando il biglietto per un campionato decisamente più alla portata di una piazza che ha riempito in lungo e in largo il palazzo dello sport di Valmaura.

E' il successo di Dario Bocchini, di coach Dalmasson e di una società che, tra mille difficoltà e pochissimi denari a disposizione, ha saputo costruire un team vincente sovrastando squadre nettamente superiori sulla carta: nessuno, e lo possiamo dire con estrema sicurezza, avrebbe pensato a una promozione in una stagione difficile e logorante come la DNA dell'anno appena trascorso. I risultati, conquistati giornata dopo giornata, hanno dato grande sicurezza al roster biancorosso: la promozione è il giusto premio per un trend vincente che ha trovato la più grande esplosione in una partita, come quella finale, vinta col cervello e con 10 autentici guerrieri sul parquet.

Partenza perfetta di Chieti in attacco (3/3 al tiro nei primi 2 minuti), è diligente Trieste a conquistare tanti rimbalzi in attacco per le successive realizzazioni di Ferraro in apertura di contesa. I padroni di casa conducono di due lunghezze al 5' (10-8) ma la BLS non appare intimorita dalla difesa molto forte messa sul parquet dai giuliani, ben ispirati nel preservare la propria area pitturata dagli attacchi di Rossi: i teatini riescono a limitare i danni alla prima sirena, chiudendo sul -6.

Partita “maschia” in apertura di 2° quarto, con gli arbitri che lasciano giocare da ambo le parti non sanzionando alcune sportellate su entrambi i fronti: se l'Acegas si accende col duo Zaccariello-Gandini (22-14 al 13'), la BLS risponde prontamente con Raschi e Iannone, firmando il break di 6-0 che rimette subito le cose a posto. Si procede poi estremamente a rilento nel punteggio, tant'è che Chieti mette pochi canestri a referto: i giuliani, almeno fino all'ultimo minuto di frazione, fanno altrettanta fatica a bucare la retìna, poi Carra e Zaccariello in chiusura mettono sei punti di fila che permettono a Trieste, dal -1, di chiudere il primo tempo avanti per 30-25

Avvio positivo per gli ospiti alla ripresa: è Rajola a prendere in mano i suoi con due realizzazioni consecutive (30-29), il break teatino però innesca il contro-parziale interno. Il risveglio di capitan Moruzzi (5 punti in un amen e assist per la tripla di Zaccariello) è una mini-doccia fredda per la BLS, che precipita a -9 al 23' (38-29); successivamente il terzo fallo di Gandini è ossigeno per Chieti, più propositiva negli appoggi al tabellone con Rossi e Raschi. La squadra di Sorgentone stringe i denti e recupera nuovamente tutto il gap di svantaggio (42-41, sulla tripla di Diomede), subendo però parecchio dal perimetro in chiusura di quarto, con Carra che diventa una sentenza dai 6 e 75. Il 49-44 al 30' è il preludio al break finale triestino, avanti sino a +11 ancora grazie al tiro pesantissimo: Chieti prova a raschiare dal fondo del barile le ultime risorse a disposizione, restando in partita sino a due minuti dalla fine (59-54). La zampata finale la dà la bomba dall'angolo di Ferraro, con i liberi della staffa di Carra: è fatta per Trieste, ma i teatini chiudono a testa altissima tra gli applausi dei propri tifosi.

Il migliore in campo: Eugenio Dalmasson (coach AcegasAps Trieste) – spesso si pensa che il successo di una squadra sia strettamente legata a chi calca il parquet. Sbagliato: una guida efficace alla fine la fa da padrone. E' stato criticato, messo molte volte in discussione: Eugenio Dalmasson è però riuscito a condurre in porto una barca che aveva vele molto più piccole e performanti rispetto alle altre. Bravo coach, ampio merito per questa promozione!

Le pagelle dell'AcegasAps Trieste

Teghini :10:

Zaccariello :10:

Bonetta :10:

Ruzzier :10:

Maganza :10:

Moruzzi :10:

Ferraro :10:

Carra :10:

Gandini :10:

Urbani :10:

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volevo aggiunger 2 voti..

10 a Bocchini,uno dei maggiori artefici de questo miracolo.

10 al pubblico..e non solo oggi..dal clima semi disincantanto di fine autunno,abbiamo avuto un escalation di calore,sino all'ultimo capitolo di stasera..passando tra i fasti maliconici di Chiarbola, al ritorno al Palats,dove e' stato dimostrato che fare tifo si puo'..bravi,pur tra qualche entusiasmo di troppo,ai ragazzi della curva.

qualcuno ha scritto che sembrava di essere ad Atene, piu' che al Palats..e' la stessa cosa che ho pensato pure io,ieri sera ..mentre si trionfava..

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20 a Bocchini, non 10. Xe lui el vero artefice de questo successo, continuo a ripeterlo e non solo per l'amicizia nei suoi confronti, ma perchè xe la verità delle cose. Lode a Dario, mi spero che no se lo femo scampar via perchè xe stado lui el nostro valor aggiunto: ricordemoselo!!!!

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Vista la partida per television:

Più squadra Trieste, con rotazioni efficienti e tutti che xe rivadi a dar qualcosa quando i xe stadi in campo. Gavevo sentido che Carra iera un po' zo de bala nelle ultime partide ma come succedi sempre, nei momenti in cui ai zogadori normali ghe trema un pochetin le culate, vien fora i grandi, e secondo mi xe sta proprio Carra l'equazion che Chieti non xe rivada a decifrar.

Festa, festa, festa ... adesso pensemo solo a far festa!

Poi vederemo cosa i farà per metter in pie una squadra che ne permetti de far ben la Lega 2, pensando nel medio periodo alla Serie A.

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