[CRONACA] Italia-Croazia 78-70 (22-14 , 42-37 , 58-54)

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La Nazionale "mata" la Croazia in amichevole a Trieste...ma che fatica!

Italia-Croazia 78-70 (22-14 , 42-37 , 58-54)

Italia: Cavaliero 8 (0/2, 2/4), Mancinelli 8 (4/6, 0/3), Poeta 4 (0/1 da tre), Vitali, Cusin 8 (3/6), Datome 5 (1/2, 1/4), Magro n.e., Gigli 8 (3/7), Chessa 3 (0/1, 1/2), Cinciarini 8 (1/2), Viggiano 12 (2/3, 2/2), Hackett 6 (1/3, 1/2), Polonara n.e., Chiotti 4 (2/3), Aradori 4 (2/3, 0/1). Coach Simone Pianigiani

Croazia: Andric 5 (2/5), Vrbanc (0/1, 0/1), Bogdanovic 31 (7/8, 2/5), Stipcevic 2 (1/2, 0/1), Rudez (0/3, 0/2), Babic 2 (1/1), Simon 6 (0/1, 0/1), Markota 8 (2/5, 1/1), Pilepic 4 (1/3 da tre), Zoric 8 (2/8), Planinic n.e., Ramljak 4 (2/2, 0/1), Marcinkovic n.e. . Coach Jasmin Repesa

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C'è stato da sudare, e tanto, per la Nazionale guidata da Simone Pianigiani nell'aver ragione della Croazia: Trieste, con una buona cornice di pubblico nonostante il periodo delle ferie agostane, riabbraccia gli azzurri al “PalaRubini” e li spinge alla vittoria per 78-70 contro i pari grado d'oltre confine. Una partita dai tanti volti, quella che precede il “ritorno di cortesie” di domani a Parenzo nella seconda delle due amichevoli contro la formazione di Repesa: l'Italia sembrava aver trovato il bandolo della matassa da subito con buoni 15 minuti iniziali, poi un calo di tensione (e la conseguente ripresa agonistica degli ospiti) ha portato a una sfida maggiormente equilibrata, decisa solo nell'ultimo minuto di gara nonostante gli 8 punti di vantaggio finale.

La buona circolazione di palla permette alla Nazionale di portarsi in vantaggio in apertura del match (7-2 con due pregevoli appoggi a tabellone di Cusin e la “tripla” dall'angolo di Datome). Gli azzurri vanno sino al +7 al 4', con la Croazia che stenta a decollare (non convince inizialmente il reparto dei lunghi, con Zoric sostituito molto presto da Andric) e che finisce imbrigliata nell'attenta retroguardia avversaria. Gli ospiti si ridestano grazie alle iniziative personali di Bogdanovic (sette punti di fila per il talento di proprietà del Fenerbahce) e ricuciono provvisoriamente lo strappo, finendo però nel pagar dazio in difesa, prima sul lato debole (Viggiano in tal senso va a nozze in due azioni distinte) e poi in area pitturata, col neo-entrato Chiotti a bruciare la retìna in maniera impeccabile: il 19-9 diventa il massimo vantaggio nel primo quarto, scarto che non si discosta moltissimo dal parziale al 10', con l'Italia meritatamente in vantaggio per 22-14.

La difesa 2-3 ordinata da Repesa rischia di andare a gambe all'aria molto presto: la bomba di Cavaliero e una nuova incursione di Chiotti mandano su tutte le furie il coach che, innervosendosi un po' troppo con uno degli arbitri, finisce con l'essere cacciato dal parquet. E' ancora una Croazia “Bogdanovic-dipendente” quella che tenta di reggersi in piedi nel secondo quarto: ma il numero 7 in maglia rossa non può fare pentole e coperchi da solo e l'Italia ne approfitta ulteriormente per tentare di azzannare la giugulare di un'avversaria poco propositiva. Gigli è letteralmente esplosivo nell'attaccare il ferro ospite, spingendo la propria Nazionale sul +13 al 15' (37-24): ma dopo questo frangente c'è da registrare un deciso ritorno di fiamma da parte dei croati. L'Italia infatti si spegne improvvisamente sia in attacco che in difesa, subendo un nefasto 10-2 di break che rimette le cose a posto: gli ospiti arrivano a sole cinque lunghezze di ritardo sulla sirena di metà gara (42-37).

Forte del buon recupero in finale di primo tempo, la Croazia si mantiene lucida nel ritorno sul parquet dopo la pausa lunga: ancora Bogdanovic si conferma l'autentica spina nel fianco degli azzurri, firmando oltretutto l'aggancio a quota 47 sul missile terra-area scoccato dall'arco dei 6 e 75. Stipcevic dà successivamente il primo vantaggio esterno del match al 24', momento in cui l'Italia prova a dare una scossa al proprio modo di giocare a basket: buone le ripartenze veloci del team di Pianigiani, prima con Mancinelli e poi con Hackett, ma il buon momento azzurro sembra esaurirsi rapidamente, al punto che la difesa italiana è costretta a spendere parecchi falli per altrettanti gite in lunetta ospiti che mantengono la Croazia avanti nel punteggio. E' più che discreto invece il finale di frazione sul fronte italiano, con Chessa da lontano ma soprattutto con lo slam-dunk di Gigi Datome a dare ossigeno alla Nazionale, avanti di quattro a dieci dal termine (58-54).

E' quasi inevitabile che si arrivi in volata: in tal senso l'”incoscienza” dei singoli prevale su azioni costruite ad hoc. Le triple di Cavaliero e Hackett vengono prontamente rintuzzate dai quattro liberi di fila messi a segno dal solito Bogdanovic (68-66 al 35'): ma, dopo 31 punti segnati, quest'ultimo finisce anticipatamente in panca per raggiunto limite di falli. Senza il proprio fromboliere principale, la Croazia non finisce però col piangersi addosso, piazzando un gioco da quattro punti con Pilepic (72-70 a 120 secondi dalla fine). E' la lucidità di Cavaliero negli ultimi istanti di gara (pallone col contagiri messo nelle mani di Cusin che subisce fallo, per il 2/2 ai liberi, nonché un'ulteriore gita in lunetta per il play triestino) a far sì che l'Italia metta in ghiaccio, e non senza poca fatica, la pratica croata.