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Ragazzina di 15 anni si suicida con la pistola del padre


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Purtroppo un altro, brutto fatto di cronaca scuote la nostra città. Una ragazza di 15 anni, studentessa del Petrarca, si è tolta la vita con la pistola del padre: è accaduto in una villa in Costiera, nella notte tra lunedì e martedì.

Solo un biglietto, in cui si fa cenno a "giorni vuoti, senza significato", quale ultima drammatica testimonianza della tragedia che non scuote solo una famiglia (che non aveva avuto segnali in passato relativamente al disagio della ragazzina) ma un'intera comunità.

Purtroppo si ritorna a parlare di fatti del genere, dopo nemmeno tre mesi dall'ultimo suicidio della dodicenne che si era lanciata giù della finestra di casa.

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niki, non mi sembra che si siano usati dei termini "barbari" per dare una notizia di cronaca che oltretutto è di dominio pubblico. Inoltre, e io la penso così, se fosse questa la logica delle cose dovremmo far cancellare la notizia da tutti i siti di informazione che trattano della notizia, non solo dal mio.

Non è mia intenzione risultare "insensibile" a una tragedia del genere, semplicemente è mio scopo informare...senza prevaricare in alcun modo su quanto accaduto o farmi sostenitore di "emulazioni" di tali gesti.

Qualora dovessi ricevere la volontà da parte dei familiari o dei parenti di cancellare questo post, sarà poi mio scrupolo farlo senza problemi.

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Ospite nikibeach

Vedi Sandro il fatto che alcuni giornali abbiano pubblicato la notizia non significa che sia giusto parlarne. Auspico che su questo punto intervenga l'ordine dei giornalisti (anche se temo che non farà nulla come al solito) visto che esiste un codice deontologico e la CARTA DI TREVISO che da giornalista dovresti conoscere.

La mia era una richiesta legata al rispetto che ho nei confronti del tuo sito e di come lo gestisci anche perché parliamo di un fatto privato avvenuto in un contesto privato. Prova solo a immaginare i sensi di colpa che stanno devastando quella famiglia e al dolore che stanno attraversando.

Sinceramente nel mio lavoro l'unica domanda che mi sono sempre posto è: e se fosse mia figlia?

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Il tuo punto di vista è assolutamente apprezzabile, però a questo punto ti chiedo questo: quando succede una cosa del genere, un incidente stradale o un qualsiasi altro brutto fatto di cronaca in cui ci rimette la vita una persona (e che crea chiaramente un dolore immenso ai familiari e ai cari), un organo di stampa (non parliamo di questo sito che non lo è, ma una qualsiasi testata giornalistica) come si dovrebbe comportare? Dovrebbe in generale glissare su questi fatti e non parlarne proprio?

Relativamente a quanto purtroppo accaduto ieri: il quotidiano locale, o l'Ansa, hanno fatto bene a parlarne?

N.B. per i profani di giornalismo: la Carta di Treviso disciplina i rapporti tra chi scrive (il giornalista) e il mondo dell'infanzia

http://it.wikipedia.org/wiki/Carta_di_Treviso

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Con tutto el rispetto per i cari della muletta e premettendo che ovviamente non amo possibili atti de sciacallaggio, se così se pol ciamarli, in occasione de questi eventi che scuoti indubbiamente gli animi, el mio compreso, resto dell'opionione che un forum de discussion non xe una pubblicazione periodica ma, appunto, un forum de discussion. Pertanto non vedo niente de mal a riportar e discuter delle notizie già riportade da agenzie de stampa e quotidiani. Purché, come sempre, la discussione che ne pol seguir sia, come dir, intelligente.

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Ospite nikibeach

Sandro le questioni sono diverse. L'ansa è una sorta di organo interno, o almeno lo era prima che creassero il sito, quindi il primo lancio che hanno fatto era pienamente corretto perché significava: attenzione c'è stato grave fatto di cronaca ma è un suicidio. Poi l'ansa è tornata sulla notizia e il collega mi ha detto che non avrebbe mai voluto ma purtroppo è stato costretto da un superiore.

Il confine è legato al dove è avvenuta la vicenda, vedo di spiegarmi, se una persona si butta dal municipio purtroppo diventa un fatto pubblico, discorso diverso per chi si suicida nella propria abitazione. Tutelare il minore non significa non dare una notizia ma significa darla rispettandone la privacy. In questo caso la notizia si poteva benissimo evitare come si Doveva evitare di pubblicare la foto della casa (foto che lede la privacy). Per intenderci la Rai regionale ha fatto un discorso diverso limitandosi a dire: c'è stato un grave fatto di cronaca ma abbiamo deciso di non approfondire trattandosi di questione privata. Noi (ilquotidianofvg) non abbiamo neanche trattato la notizia appunto perché rispettiamo le regole. Sinceramente penso che il piccolo sia andato oltre.

Ripeto esite la libertà e il dovere di cronaca, ma personalmente ritengo che questa volta si sia superato in modo palese e sinceramente si può evitare di speculare su questa tragedia che è privata.

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Ospite nikibeach

Vedi Starlite hai ragione ma non siamo al bar dove la parole "vengono dimenticate" ma siamo su internet dove quello che scriviamo lo scriviamo a penna e non con la matita. Se un domani il padre finisse su questo sito? Magari leggendo interventi che sicuramente non ci saranno ma che potrebbero capitare di qualcuno che dice che era evitabile? Non so forse sono io sbagliato ma credo che certe questioni debbano rimanere private e non perché ne scrive qualcuno debbano aprire discussioni che restano incise nella pietra.

Ripeto ho scritto quelle cose perché ho profondo rispetto del lavoro di Sandro, la mia voleva essere solo una proposta

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Non so se sia giusto, opportuno o no parlarne. Del resto richiamo in prima pagina e pagina locale dedicata a questo fatto sul piccolo sono più "forti" che non una discussione su questo sito. E tutti gli organi di stampa ne hanno parlato, ne parlano e ne parleranno.

Io so solo che ste storie mi sconvolgono parecchio. Che riposi in pace.

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Sinceramente penso che il piccolo sia andato oltre.

A dire il vero stavolta stavo per complimentarmi col Piccolo perchè ha evitato di riportare nome e cognome della ragazza e non ha pubblicato nessuna sua fotografia. La notizia secondo me va data, senza però violare l'intimo delle persone come spesso fanno i nostri giornali. Questa volta direi che i tuoi colleghi si siano comportati bene.

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Ospite nikibeach

Sinceramente penso che il piccolo sia andato oltre.

A dire il vero stavolta stavo per complimentarmi col Piccolo perchè ha evitato di riportare nome e cognome della ragazza e non ha pubblicato nessuna sua fotografia. La notizia secondo me va data, senza però violare l'intimo delle persone come spesso fanno i nostri giornali. Questa volta direi che i tuoi colleghi si siano comportati bene.

Mi affascina molto il tuo pensiero, quindi non ritieni che pubblicare la foto della casa, la via dove abitava e la scuola che frequentava siano indicatori di chi era. Cioè in questo modo secondo te è stato garantito l'anonimato? Mi chiedo, e ti chiedo non sarebbe bastato mettere una breve senza dare troppo risalto anche per evitare l'emulazione?

Inoltre se non erro in un'altra discussione dicevi che la stampa non doveva pubblicare le intercettazioni e dunque con questo criterio non avremmo letto di quei due imprenditori che ridevano del terremoto in Abruzzo (visto che ridere di una tragedia non è teoricamente reato). Saresti anche per il carcere per i giornalisti che commettono il reato di diffamazione, eppure sei favorevole a pubblicare la notizia di un suicidio di una ragazza in un contesto privato? Cioè sì al sangue e alla rincorsa allo "scoop" speculando su una tragedia e non ad altre cose?

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qundi non ritieni che pubblicare la foto della casa, la via dove abitava e la scuola che frequentava siano indicatori di chi era. Cioè in questo modo secondo te è stato garantito l'anonimato? Mi chiedo, e ti chiedo non sarebbe bastato mettere una breve senza dare troppo risalto anche per evitare l'emulazione?

su questo son dacordo con ti, praticamente mancava solo nome e cognome, e se un vol ghe riva

un eccesso gratuito e fastidioso

sul fatto che sandro gabi riportà qua la notizia in modo impersonale no ghe vedo niente de mal

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Mi affascina molto il tuo pensiero, quindi non ritieni che pubblicare la foto della casa, la via dove abitava e la scuola che frequentava siano indicatori di chi era. Cioè in questo modo secondo te è stato garantito l'anonimato? Mi chiedo, e ti chiedo non sarebbe bastato mettere una breve senza dare troppo risalto anche per evitare l'emulazione?

Allora a questo punto la notizia non andava proprio scritta. Come si può fare un articolo dove mancano quasi tutte le famose cinque "W" del giornalismo? Che cosa dovevano scrivere? "Ragazzina suicida, omettiamo di dire dove, come, quando e perchè". Dai...

Per quanto riguarda l'emulazione mi sembra una preoccupazione esagerata. Qua non si parla di pubblicizzare comportamenti sbagliati come il bullismo o quelli che lanciano massi dal cavalcavia, ma si parla di suicidio. Sinceramente dubito che possa diventare anche quella una moda, ma forse sbaglio io.

Inoltre se non erro in un'altra discussione dicevi che la stampa non doveva pubblicare le intercettazioni e dunque con questo criterio non avremmo letto di quei due imprenditori che ridevano del terremoto in Abruzzo (visto che ridere di una tragedia non è teoricamente reato). Saresti anche per il carcere per i giornalisti che commettono il reato di diffamazione, eppure sei favorevole a pubblicare la notizia di un suicidio di una ragazza in un contesto privato?

Esatto, perchè sono due cose ben diverse. Quello che due amici si possono dire per telefono innanzitutto è una cosa privata, secondo non è affidabile per valutare la persona. Il linguaggio usato e gli argomenti trattati variano a seconda dell'interlocutore. Anche tu immagino che sul lavoro non usi lo stesso vocabolario che usi con gli amici all'osteria, oppure lo stesso che usi a casa con i tuoi genitori. Per farti il primo esempio che mi viene in mente, non dirmi che con i tuoi amici non ti è mai capitato di raccontare barzellette magari anche un po' "cattive" su Carabinieri, Chiesa, Ebrei o simili. Allora se una volta lo fai per telefono ed io ti intercetto, potrei accusarti di antisemitismo o di villipendio alla religione? Reputi giusto che una persona venga sputtanata su un giornale per questo?

Poi nell'esempio degli imprenditori che hai citato magari ci saranno altri elementi che hanno portato gli inquirenti a farli intercettare, quindi non li difendo assolutamente. Difendo solo il principio che sta a monte.

Mentre nel caso di questa povera ragazzina (così torniamo IT) il giornalista si è limitato a riportare la notizia avendo la delicatezza di non sbattere nessuna foto e nessun nome sul giornale. Poi chiaro che se uno vuole indagare il nome lo troverà di sicuro...

Per una volta che un giornalista si limita a fare il suo lavoro senza esagerare dovremmo dargli contro? Mah...

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Ospite nikibeach

Tutto giusto esiste però un codice deontologico e la carta di Treviso che ti invito di leggere che dovrebbe evitare che queste notizie vengano divulgate. Sulle intercettazione sai la penso in parte come te, nel caso specifico però una persona che rideva di un terremoto perché sapeva che gli appalti li avrebbe vinti merita di essere messo alla pubblica gogna anche per far emergere il sistema. Sull'emulazione vedi la questione è molto spinosa, essendo io molto puntiglioso ne ho parlato con molti psicologi e la versione è che una persona che vuole suicidarsi la fa senza troppo clamore ma spesso a quel l'età è un modo per attirare l'attenzione e dunque dando risalto alla notizia si potrebbe innescare un pericoloso meccanismo. Sul caso specifico se il sito del piccolo non avesse messo la notizia nessuno l'avrebbe ripresa, le cinque W non sono la Bibbia e in certi casi si possono tranquillamente infrangere soprattutto quando alla base c'è un codice deontologico e una precisa norma. Purtroppo sappiamo tutti che chi dovrebbe controllare non farà nulla e dunque verrà sdoganato anche questo.

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sa stefano, in tante situazioni analoghe iera giusto un trafiletto del tipo "una ragazzina si è suicidata con la pistola del padre. ignote le cause"

xe un dar la notizia (che xe giusto far) senza entrar nel merito

e de solito in sti casi i fazeva cusì

foto della casa.....saver che xe in costiera......dir la scola......meter anche el mestier dei genitori e cos'che fa la sorela.......xe za una grave violazion della privacy

doppiamente più grave perchè se parla una minore

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sa stefano, in tante situazioni analoghe iera giusto un trafiletto del tipo "una ragazzina si è suicidata con la pistola del padre. ignote le cause"

xe un dar la notizia (che xe giusto far) senza entrar nel merito

e de solito in sti casi i fazeva cusì

foto della casa.....saver che xe in costiera......dir la scola......meter anche el mestier dei genitori e cos'che fa la sorela.......xe za una grave violazion della privacy

doppiamente più grave perchè se parla una minore

Capiso quel che te intendi e posso anche darte ragion. Ma allora andasi drasticamente riformado el modo de far cronaca. Anche co se parla de incidenti stradali o de morti sul lavoro vien dade informazioni su dove viveva e cosa fazeva la persona, spesso con tanto de foto e nome, allora xe de scandalizzarse anche là?

Digo solo che no me par che sto giornalista sia andado oltre le righe rispetto a quel che xe lo standard giornalistico, anzi.

Tutto qua :)

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Ospite nikibeach

Stefano lo standard è una cosa una norma e un codice invece dicono che non bisognava farlo.

Un incidente è diverso perché avviene in un contesto pubblico, un infortunio sul lavoro spesso serve a dire alle persone che ci sono delle leggi che devono tutelare il lavoratore, sono due questioni che hanno anche un risvolto "sociale" trasmettendo un messaggio forte ma preciso: se bevi e guidi puoi uccidere, se non indossi il casco e le scarpe antinfortunistica puoi morire, etc. Qua parliamo di una creatura di 15 anni, il suicidio è porre fine in modo definitivo a un problema temporaneo. E senza entrare nel merito riesci solamente a immaginare il dolore che possono provare le persone a lei vicine? Se fosse tua figlia, una tua parente o una tua amica avresti preferito il silenzio? Be' credo di si...

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