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U.F.M. - TRIESTINA | Data del recupero: mercoledì 13/2 ore 19 al Rocco | Prima, durante e dopo


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go pensado che anche el lavoro de Samby e Petagna per quanto riguarda la scelta dei giogadori ,scelti nel breve periodo della loro collaborazione, ne consenti comunque de lottar per el vertice, senza praticamente aver quasi fatto ritocchi al mercato.

Si, unico grave errore non gaver firmado Fantin, con el quale gavessimo alcuni punti in più e l'Azzanese alcuni in meno...

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Miglior contributo in questa discussione

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go pensado che anche el lavoro de Samby e Petagna per quanto riguarda la scelta dei giogadori ,scelti nel breve periodo della loro collaborazione, ne consenti comunque de lottar per el vertice, senza praticamente aver quasi fatto ritocchi al mercato.

Tutti se pensava che senza mercato fossi stado difficilissimo recuperar punti al Monfy, che magnava el panetton a +10..

Dopo ga pensado Costantini a plasmar el material, ma comunque con quei che iera gia'in casa, anzi col lusso de metter in panca o in tribuna un come el fio de vittorio Muiesan, che saria titolare dovunque.

Parlerei più che altro del lavoro di Petagna, perchè mi pare che al momento delle dimissioni (per le quali va comunque rispettato) Sambaldi abbia fatto dichiarazioni non proprio entusiastiche sulla rosa a disposizione, parlando di giocatori presi guardando youtube e di una squadra fatta con poco tempo e di conseguenza con molti difetti.

In realtà, quella squadra sta viaggiando con Costantini ben sopra la media di due punti a partita, quindi evidentemente c'entrava molto il manico.

Faccio presente, tanto per fare un esempio, che Cipracca stava in panchina, e che il modulo cambiava a ogni partita e gli interpreti pure.

Quanto a Muiesan, è stato molto probabilmente sottostimato dal nuovo mister, ma che sarebbe titolare dappertutto mi permetto di dubitare.

A Monfalcone, ad esempio, no di sicuro.

E secondo me neanche da qualche altra parte.

Se invece vogliamo dire che nel nostro attacco avrebbe potuto probabilmente fare la sua bella figura in più di qualche occasione ed è stato invece ignorato, i fatti dimostrano che effettivamente è così, ma non dimentico gare della gestione Sambaldi in cui è stato impiegato con esiti non proprio esaltanti.

La verità, probabilmente, sta nel mezzo: Muiesan non è un fenomeno, ma ha caratteristiche che in certe circostanze ci avrebbero probabilmente fatto comodo.

Adesso che lo ha dimostrato, e non in una gara qualsiasi, avrà certamente (e giustamente) più considerazione.

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Vero, appena arrivato a casa ho controllato i tabellini.

La discussione era nata dal fatto che dovendo indicare il migliore Costantini ha fatto il nome di Sessi, in tribuna senza fiatare nonostante le qualità che conosciamo.

Avendo sentito le dichiarazioni di Costantini, io sostenevo quindi che in tribuna ci fosse andato evidentemente Sessi, Pat diceva che invece era toccato ad Araboni.

Avevamo ragione entrambi...

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Faccio copia e incolla del commento, secondo me obiettivo, apparso oggi sul sito Ufm a firma del solito Mario Lazzari:

Quel freddo vento di Bora che ha accompagnato il nostro ingresso allo stadio non è stato certamente di buon auspicio: era talmente rigido da farci accaponare la pelle. Aria tipica triestina, clima invernale, brutto presagio. Ma com'è che da noi in città alla nostra partenza non c'era un refolo di vento? Era quasi primavera, con le prime rondini che facevano capolino sui tetti ed i rosai gonfi di colore e di un'infinita bellezza. Terra bisiaca, florida e meravigliosa, ma che sportivamente parlando questa sera ci ha fatto migrare in territorio dal clima inospitale, dove le bizze di Eolo la fan sempre da padrona, tanto da far svolazzare i nostri palloncini d'addobbo fin giù all'interno del campo di gioco. Sono tanti, colorati di biancazzurro. Dall'alto della tribuna, osservando un forte refolo, vedo ingaggiar una dispettosa contesa: sono cinque e stanno per entrare in rete. Macché, all'ultimo momento il vento cambia direzione ed i palloncini finiscono a lato... Orrenda previsione! Tutti presupposti negativi questi per chi soffre e crede nella scaramanzia. Ma non per noi che siamo puri di cuore, noi che amiamo ed incitiamo la squadra per la quale da sempre c'è un grande amore sportivo. Ci accomodiamo nel nostro seggiolino ed ammiriamo orgogliosi e fieri l'encomiabile tifo cantierino. Sono centinaia e centinaia i tifosi di marca cittadina accorsi con corriere e auto private al seguito per questo incontro/scontro al vertice del campionato. Tutti imbaccuccati da spedizion polar/siberiana ci apprestiamo a seguir questa vibrante singolar tenzone con la viva speranza nel cuore e con la gioia d'azzurro nei nostri occhi nel veder sventolar le nostre bandiere, i nostri vessilli all'entrata dei giocatori in campo. Siamo in tanti e siamo belli, la nostra curva si fa sentire: c'è il megafono, ci sono le trombe, e poi ci sono loro, i nostri calorosi ultras a lustrarsi le pupille per i loro adorati beniamini. Iniziano subito bene gli Azzurri, disposti correttamente dimostrano a chiare lettere di mantenere più che egregiamente il campo. La Triestina deve vincere e spinge con i suoi esterni mettendo molta pressione alla nostra retroguardia. Orchestrano bene, sono molto manovrieri però forse un tantino troppo leziosi a centrocampo. Ma hanno il gioco di squadra, si muovono tutti in sincronia, un perfetto meccanismo al quale tuttavia manca il detonatore finale, in termini calcistici il classico finalizzatore. I Rosso-Alabardati versione "night evening" (mimetizzatisi per l'occasione in casacca nero pece) sono indubbiamente un'ottima squadra, non c'è che dire. Costantini ha saputo trasformare il brutto anatroccolo apparsoci nel girone di andata in un cigno reale che però ha ancora qualche difficoltà nello spiccare il volo, e lo si denota ogni qualvolta il proprio attacco si presenta nella nostra area di rigore e nel momento decisivo perde goffamente l'attimo propizio. La nostra Unione regge benissimo a tutti gli assalti ed in contropiede mette a ferro e fuoco Vianello e soci. Totò è scatenato sulla fascia, del tutto immarcabile, e punge, Dio quanto punge. Rocco, nei suoi scatti brevilinei a ridosso dell'area, mette il peperoncino al fondoschiena dei suoi principali contendenti che si dannano l'anima per fermarlo. Poi dall'altra parte c'è Miraglia (grandissima partita la sua) uno dei migliori in assoluto: corre a destra e manca, quattro polmoni per due gambe da levriero che corrono a 100 all'ora a perdifiato. Si fa vedere dai compagni ed è sempre nel vivo della manovra, capelli al vento, chioma fluente, da 10 e lode. Infine Novati, immesso questa sera dal mister a centrocampo in appoggio a Tonizzo e Bogar, direi una buona mossa, ben azzeccata. La squadra in questo frangente ha dimostrato di avere il giusto equilibrio districandosi egregiamente in ogni situazione per poi colpo ferire nella susseguenti ripartenze. Un ordinato assetto questo che ci permette di andare al riposo con più di qualche rammarico, ma anche con buone sensazioni ed ottimi propositi per un altrettanto proficua ripresa. Fatto questo che però con nostra viva preoccupazione non avviene. Già da subito la banda di Franciosi si presenta in bella mostra cingendo d'assedio la nostra area di rigore, dieci minuti buoni che però non danno il giusto profitto all'Unione Triestina. Abbassiamo forse un po' troppo il nostro baricentro d'azione lasciando così troppo isolate le due punte. La nostra compagine è in difficoltà di manovra, così come un pò slegata tra i vari reparti. Non c'è più coralità d'assieme, siamo troppo lunghi e questo permette agli uomini di Costantini di difendersi bene e di infiltrarsi tra le nostre maglie con gran pericolosità. Ma teniamo discretamente, Contento rimane del tutto inoperoso ed in difesa non ci sono grandi svarioni, con i nostri due centrali che si battono come due leoni. Fino all'epilogo, fin sempre e soltanto quei maledettissimi interminabili minuti finali. Avremmo firmato per un pari, perché già da qualche minuto qualcuno di nefasto aleggiava nell'aria gelida dello stadio. Poco prima ne discutevamo tra di noi, la nostra partita ormai si era conclusa da tempo, all'incirca a metà ripresa allorquando l'ottimo Del Mestre aveva saputo negare per l'ennesima volta ad Acampora e soci la gioia del gol. Una rete quasi fatta, che ci aveva strozzato di brutto il trionfante urlo di gioia fin giù del nostro infreddolito ed ormai già congelatissimo gargarozzo. Ecco, da lì in poi abbiamo abdicato, forse un pò di stanchezza, la consapevolezza che ormai era già quasi fatta. Di fatto da quel momento abbiamo rinunciato a proporci in chiave offensiva se non che in qualche sporadica azione di contropiede, ma nulla di più. Credo sia stato un grosso errore perché il loro giustificato timore equivaleva in egual misura al loro vivo tarpato ardore. Due reti che dissolvono come neve al sole a primavera un tesoretto di punti fin poco tempo fa inimagginabile conquistato con fatica ma anche, senz'altro, con pieno merito. Ora non resta che rimboccarsi le maniche: ripartiamo quasi da zero nella consapevolezza che sarà dura. Da adesso in poi ogni partita sarà una feroce battaglia, ma credo che il nostro contributo negativo in termini di sconfitte l'abbiamo già pagato. Da domenica si cambia registro, con il Tolmezzo necessitiamo di una vittoria che fornisca convinzione e trasmetta serenità e tranquillità a tutto l'ambiente. Abbiamo dimostrato quanto possiamo valere, tutto il nostro enorme potenziale, e sulla base di questo dobbiamo credere con fiducia, con purezza di cuore e sentimento sportivo ai nostri lusinghieri e già più che affermati "mezzi fisico/atletici" che non sono soltanto un lontano ricordo bensì albeggiano da sempre dentro di noi al caldo tepore del sacro fuoco immacolato!

Modificato da forest
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......e le rondini e i roseti in fiore :merodolodalrider: :merodolodalrider: :merodolodalrider: , beh dai un vero animo poetico. E i vessilli al vento :merodolodalrider: specialmente quello napoletano che c'entrava come un fungo nel deserto :grin: , però siamo proprio crudeli a demolire così un poema di sifatta fattura. Bravo Mario ci vuole tanta fantasia a trovar ispirazione in quel di Monfalcone :vabenon::fiuclap:

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A me invece piace il modo di scrivere del Lazzari, lo trovo abile, divertente e poi , come dice Forest, è stato anche obiettivo.

La butta sull'autoironia usando un linguaggio "musicale".

Al Monfalcone manca una identità vera e propria, sia come città che come popolazione....figurarsi come squadra e tifo. Il Lazzari cerca di trovare un senso al loro campionato.....cercando di anestetizzare un po' di ferite.

Ma nemmeno il Lazzari può evitare ormai la crisi che hanno intrapreso.

Ciò

Modificato da andreis
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domanda per i fedelissimi tifosi sempre presenti quest'anno

monti è una prima punta ?

perchè a me non è sembrato proprio a suo agio in quella posizione, non so se per serata storta o condizione non ottimale

mi è parso che ad un certo punto nel 2° tempo si siano messi con franciosi in mezzo e lui a destra, e certo peggio non andava

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Inizialmente con Sambaldi faceva l'attaccante esterno (con Da Ros dall'altra parte e Muiesan in mezzo) prima dell'arrivo di Franciosi.

Costantini qualche volta gli ha fatto fare la prima punta, ad esempio nel primo tempo di Fontanafredda, o più spesso entrando a partita in corso) ma in effetti non ne ha le caratteristiche.

Adesso Albicocca si arrabbierà, ma secondo me nemmeno Muiesan è una prima punta vera e propria.

Sicuramente lo è più di Monti, comunque.

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