gus Inviato 3 Marzo 2013 Segnala Condividi Inviato 3 Marzo 2013 Sono d'accordo con Alvin. Tra questi dirigenti ci sono anche quelli che hanno riportato a Trieste la Legadue dopo otto anni e sono riusciti a costruire per due stagioni di fila squadre belle, divertenti, giovani e vincenti, con budget tutt'altro che eccezionali. Non credo sia così semplice. Secondo me quest'anno bisogna distinguere tra soci e soci, dirigenti e dirigenti e forse non basta neppure questo. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
poli Inviato 4 Marzo 2013 Segnala Condividi Inviato 4 Marzo 2013 (modificato) I saggi Alvin e Gus giustamente puntualizzano... e certo hanno ragione da vendere quando parlano del 2004 come strettamente legato alle gestioni precedenti, non tanto quella di Garza e soci ma soprattutto quella targata Telit, ero andato una volta ad una riunione organizzata tra tifosi e proprietà e ricordo molto bene l'opinione che mi ero fato di Zanzi in particolare...non la riporto per evitare casini al padrone di casa... E sicuramente non bisogna disconoscere il fatto che sia stata raggiunta una promozione che si sa è un evento sportivament eparlando sempre molto raro... Però mi chiedo...da quando in qua una promozione è non benedetta??? Una promozione (lo dice la parola stessa!) deve essere un'opportunità non un problema!! E se è un problema, bene lo si dica chiaro e tondo a inizio dei giochi e non bluffando sulla pelle deti tifosi e pure degli atleti. Perchè se Napoli non combinava la frittata qui che succedeva? Ed è mai possibile che non si capisca chi è responsabile per le scelte sportive ed amministrative? Sempre tutti e nessuno, e i distinguo vengono fatti solo in base ai sussurri, non è possibile... Modificato 4 Marzo 2013 da poli Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
GMarco Inviato 7 Marzo 2013 Segnala Condividi Inviato 7 Marzo 2013 In merito alla qualità dei dirigenti io focalizzerei due voci: obiettivi VS. professionalità Da un lato vorrei capire quali obiettivi si sono dati una volta ottenuta la promozione e pianificando la nuova stagione; poi in base agli obiettivi dovevano definire i costi/ricavi e quindi il budget, e la struttura societaria necessaria per raggiungere i due elementi (obiettivi e budget). Infine dovevano applicare specifiche professionalità per raggiungere gli stessi. In altre parole se analizziamo (semplicemente) la chiarezza dell’esplicitazione (verso l’esterno) degli obiettivi perseguiti e la coerenza nel farlo, potremo definire la loro professionalità (insomma mica granchè…). All’inizio si parlava di maturazione di giovani, budget medio, spettacolo e motivazione di pubblico. Quindi hanno cercato di strutturare la compagine societaria e fatto la squadra. Da subito hanno fallito nella comunicazione e relazione con il pubblico (primo obiettivo); Poi, hanno scoperto di non avere soci affidabili (o armonia) e soldi (secondo obiettivo). Quindi hanno tagliato alcuni contratti e recuperato tutti i giovani possibili come “tappa buchi” (ma bravo Dalmasson a portar croce e cantare con ottimi risultati e bravi i sopravvissuti) mancando anche i soldi in cassa (terzo obiettivo). Alla fine stanno solo riuscendo a far maturare i giovani, non per vera scelta (solo per alcuni) ma soprattutto per necessità (i più, visto che prima non vedevano mai il campo). Mi permetto ancora un’analisi: ovvero la differenza tra elementi economici (costi vs ricavi) e finanziari (soldi in cassa per pagare). Mi pare che su questo aspetto (ancor peggio della comunicazione) abbiamo avuto davvero poca professionalità: a inizio stagione dovevano definire il budget (costo giocatori, staff, strutture, generali, tasse, etc.) e possibili ricavi (sponsor, biglietti, etc.) per valutare fino a dove potevano spendere per non andare in perdita: poi potevano anche dichiarare i numeri per dire perché non potevano comperare certi giocatori e i tifosi avrebbero capito (sempre che non dovessero nascondere dove vadano mal spesi altri soldi…). Poi avrebbero dovuto controllare quanti soldi avevano in cassa e quanti nuovi denari potessero entrare dai nuovi soci in modo da avere un equilibrio finanziario (mitigato da eventuali fidi bancari). Secondo me hanno fallito anche qui trovandosi sia senza ricavi sufficienti (causa la sbagliata comunicazione e quindi la scarsa vendita biglietti/abbonamenti) sia senza soldi (cash) per pagare. Solo la virtù di qualcuno (Cosolini ?) ha permesso un “trucco contabile” con l’anticipo della sponsorizzazione per il prossimo anno: ovvero entrano soldi per pagare (finanziario) ma sono ricavi anticipati sul prossimo esercizio (così rimando una perdita al prossimo anno…). Insomma mi pare un gran casino, assolutamente totale assenza delle più semplici competenze contabili e amministrative e quindi per me voto zero. Scusa la prolissità e forse la poca chiarezza, ancor più il giudizio tranchant. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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