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Costiera, getta un gattino dall’auto in corsa


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Costiera, getta un gattino dall’auto in corsa

Soccorso da un’automobilista, ora l’Enpa sta tentando di salvarlo. Caccia al conducente di una Saab blu

Lancia un gattino da un’auto corsa. Il raccapricciante episodio è accaduto ieri pomeriggio alle 17.30 sulla strada Costiera. E’ stato buttato fuori da una Saab con la carrozzeria blu ha superando alcune automobili sfrecciando ad elevata velocità. Il conducente sporgendo il braccio ha letteralmente scaraventato in aria un cucciolo di gatto finito con un tonfo sulla carreggiata opposta.

La conducente della macchina che lo seguiva, ha bloccato il traffico onde evitare che qualcuno lo investa, e si è precipitata a soccorrere soccorrere l’animale. Un micio di nemmeno due mesi, magrissimo, dal pelo semi lungo grigio. La donna non è riuscita ad annotare il numero di targa preciso ma solo a identificare il modello della vettura guidata dall’autore di quell’atroce e raccapricciante gesto. Il gattino è stato portato all’Enpa dove la veterinaria dell’ente protezionista ha costatato che il micio, sbattendo violentemente sull’asfalto, ha riportato un ematoma ventrale e una lesione alla vescica. Ora si trova in terapia intensiva nell’area dedicata ai ricoveri nella struttura via Marchesetti. L’episodio è stato denunciato ai carabinieri. E forse attraverso alcuni dettagli, esaminando i dati raccolti dai sistemi autovelox o dai telepass, si potrebbe risalire all’identità del conducente che rischia dai 3 mesi ad un anno di reclusione o una multa da 3 mila a 15 mila euro.

«E’ un episodio di violenza del tutto nuovo per Trieste, – valuta la neo-presidente dell’Enpa, Patrizia Bufo – molto preoccupante. Non credo che l’intenzione di quella persona sia stata quella di abbandonare il micio bensì di procurargli dolore. Chi vuole rinunciare a un animale ormai ha tante strutture alle quali rivolgersi». Nel caso il gatto sopravviva, la donna che lo ha salvato si è già dichiarata disponibile ad adottarlo malgrado la sua allergia ai felini. Intanto l’Enpa rivolge alla cittadinanza un altro appello per contribuire a svezzare i due cuccioli di capriolo recuperati nelle scorse settimane e ora ospiti della struttura di via Marchesetti. «Cerchiamo qualche ramo di albero di susine, di amoli, - spiega la presidente - di acacia oppure germogli di rosa canina o di mora. Non usiamo svezzarli con verdura acquistata ma con prodotti naturali dei quali vanno ghiotti e che sono più adatti alla loro specie». Chi avesse a disposizione questi prodotti può contattare l’Enpa o recarsi nella struttura tutti i giorni feriali dalle 8 alle 12 e dalle 14 alle 20. I volontari per accudire gli animali ricoverati sono comunque presenti per emergenze anche la domenica.

Come se fa? :incazzado: Una povera bestiola assolutamente innoqua e indifesa...

Uno che fa una roba del genere, per mi, xe una persona pericolosa. Pol far stessa roba senza problemi anche con una persona.

Co se guarda nei oci un essere vivente... come se fa?

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