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Il futuro della Pallacanestro Trieste (pensieri in libertà)


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Si Sandro, ma è una conferma che lascia l'amaro in bocca. Sembra quasi che questa piazza debba rassegnarsi a far maturare i giovani per farli andare a giocare in altri lidi, quasi che Trieste si debba mettere l'anima in pace per i prossimi anni. Quell'augurio che fa Ghiacci riguardo eventuali altri giovani che possano fare lo stesso percorso mi è rimasta sullo stomaco. Perché Trieste con i suoi giovani non può diventare grande a sua volta e tornare in serie A ?

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Questo, a mio avviso, è uno dei motivi per cui a Trieste ora come ora é difficile fare 3000/4000 presenze fisse in legagold, l'ambizione é la scintilla che accende la passione. Il rassegnarsi a vivacchiare sfornando talenti per altre societá é un poco triste.....basterebbe avere un programma: che ne so entro 3 anni vogliamo tornare in A, sarebbe già un gran messaggio al pubblico.

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Si Sandro, ma è una conferma che lascia l'amaro in bocca. Sembra quasi che questa piazza debba rassegnarsi a far maturare i giovani per farli andare a giocare in altri lidi, quasi che Trieste si debba mettere l'anima in pace per i prossimi anni. Quell'augurio che fa Ghiacci riguardo eventuali altri giovani che possano fare lo stesso percorso mi è rimasta sullo stomaco. Perché Trieste con i suoi giovani non può diventare grande a sua volta e tornare in serie A ?

Perché trattenere i giovani costa, perché allestire una squadra competitiva costa, perché in questa città ma potrei dirti in questa Regione non si sono trovati due -diconsi due - imprenditori disposti a sostenere il progetto.

E sapessi a quante porte si è bussato ...

Del resto, neppure s'erano trovate 3.500 persone disposte a salvare il basket in città un anno fa. Nemmeno la metà.

Però non bisogna darsi per vinti.

Secondo me ci potremo ancora divertire e potremo toglierci belle soddisfazioni. Così facendo, col sostegno DI TUTTI, remando TUTTI nella stessa direzione, dai e dai sono convinto che quei due imprenditori di cui sopra, prima o poi li becchiamo. E allora ... :s'ciopado:

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Io, invece, non sono d'accordo (ovviamente).

E penso che dei paragrafi scelti dal Baldo solo il primo (passività) possa essere, al limite, condivisibile; gli altri mi sembrano il compendio dei luoghi comuni tanto cari al Triestino medio, che a me - nato e cresciuto (poco, in verità) a Trieste - suona tanto come "Triestino mediocre". Hai presente: "Eh, co' iera Maria Teresa ..."?

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L'articolo di baldo é un pó di rassegnazione, nn vedo perché dici che rispecchi il triestino medio....secondo te nn é vero quanto dice?? la passione che nn viene accesa, la mancata programmazione ecc ecc...Non voglio in nessun modo sembrare accusatore nei tuoi confronti, visto che sei coinvolto nella societá e visto che sn sicuro che tu fai il massimo...e secondo me miglioramenti quast'anno se ne son visti....il problema é tutto quello che ci gira intorno

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Flaming, è anche questo che contesto.

Cosa vuol dire "Non voglio essere accusatore nei tuoi confronti"? Invece DEVI esserlo, se concordi con quanto ha scritto Baldo. E che caspita ...

Quale passione non viene accesa, quale programmazione non si è fatta? Solo luoghi comuni, lo ripeto.

Questa è una città che fa un'ora di fila per una fettina di prosciutto gratis ("E; cossa, no xe gnanca el kren? Che miseri, 'ara.") e poi, proprio come scrive Alvin, non sottoscrive MILLE (non tremilacinquecento) abbonamenti a cento Euro l'uno ...

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L'analisi di Baldini è forte ... però se facciamo un'analisi esterna (quindi senza sapere che state lavorando alacremente e sono fiducioso anche con buoni risultati) la situazione ricorda molto il silenzio dell'altra stagione; l'unica cosa ufficiale che è uscita nell'ultimo mese e mezzo (e che dovrebbe dar fiducia) è il rinnovo biennale del coach ... e questi silenzi di fine stagione sono assordanti soprattutto nella situazione precaria in cui ci troviamo.

Per quanto riguarda l'apatia del pubblico,bisognerebbe capire perché molti (troppi) appassionati di basket non vengono al PalaTrieste, mentre i campi dei tornei estivi sono invasi ... e la mia non è una domanda retorica, però bisogna capire e analizzare anche questo aspetto ... resto convinto che l'errore sia stato fatto nei primi anni post fallimento; bisognava ripartire da zero aprirsi alla città e avvicinare la gente invece si sono buttati soldi per tentare di risalire subito senza avere dietro alcun progetto;negli ultimi anni si è programmato (almeno a livello giovanile) e si è data continuità anche al lavoro della prima squadra, io sono fiducioso, forza Trieste!

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Dez, ho premesso che forse il primo punto dell'articolo di Baldo (quello intitolato "Passività") può essere condiviso. Ma per me rimane l'unico. E anche su quello ho dei dubbi.

Guarda, lo ripeto anche a te: secondo me è giusto che chi è scontento del silenzio di questo periodo critichi. Però, allora, come ho scritto a Flaming, lo si faccia fino in fondo. Non si può criticare la società e salvare le persone che la compongono. E parlo di me, naturalmente.

"Non mi piace questo silenzio ma la critica non è rivolta a te, che di certo stai lavorando duramente." Ma scherzi? Meglio un: "Gus perché non parli? Mi sta sui maroni che te ne stai lì zitto."

Oppure, meglio ancora sarebbe leggere semplicemente: "Mi piacerebbe che la società parlasse, ho bisogno di sapere se si stia muovendo qualcosa e che cosa. Quando avremo qualche notizia?" Cioè la manifestazione di un proprio desiderio, anziché una critica tout court.

Anzi, secondo me Baldini ha perso una buona occasione per scrivere un pezzo simpatico e stimolante per la società descrivendo i suoi tormenti estivi di tifoso e appassionato.

Capitolo pubblico.

Nel campionato appena concluso abbiamo registrato il 30% in più di abbonati e il 20% in più di spettatori rispetto alla stagione precedente, con una media di 2583 spettatori a partita (media gara di Lega Gold 2233) e un massimo di 4100 (sesta partita più vista, come sesta è stata Trieste per numero di spettatori in Lega Gold).

Non mi sembra male, anzi.

Quanti tornei estivi possono vantare altrettanto? Senza birra fredda e civa caldi? Neanche la mia è una domanda retorica.

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Dez, ho premesso che forse il primo punto dell'articolo di Baldo (quello intitolato "Passività") può essere condiviso. Ma per me rimane l'unico. E anche su quello ho dei dubbi.

Guarda, lo ripeto anche a te: secondo me è giusto che chi è scontento del silenzio di questo periodo critichi. Però, allora, come ho scritto a Flaming, lo si faccia fino in fondo. Non si può criticare la società e salvare le persone che la compongono. E parlo di me, naturalmente.

"Non mi piace questo silenzio ma la critica non è rivolta a te, che di certo stai lavorando duramente." Ma scherzi? Meglio un: "Gus perché non parli? Mi sta sui maroni che te ne stai lì zitto."

Oppure, meglio ancora sarebbe leggere semplicemente: "Mi piacerebbe che la società parlasse, ho bisogno di sapere se si stia muovendo qualcosa e che cosa. Quando avremo qualche notizia?" Cioè la manifestazione di un proprio desiderio, anziché una critica tout court.

Anzi, secondo me Baldini ha perso una buona occasione per scrivere un pezzo simpatico e stimolante per la società descrivendo i suoi tormenti estivi di tifoso e appassionato.

Capitolo pubblico.

Nel campionato appena concluso abbiamo registrato il 30% in più di abbonati e il 20% in più di spettatori rispetto alla stagione precedente, con una media di 2583 spettatori a partita (media gara di Lega Gold 2233) e un massimo di 4100 (sesta partita più vista, come sesta è stata Trieste per numero di spettatori in Lega Gold).

Non mi sembra male, anzi.

Quanti tornei estivi possono vantare altrettanto? Senza birra fredda e civa caldi? Neanche la mia è una domanda retorica.

Una cosa è criticare il silenzio societario, un'altra è criticare chi lavora per cercare sponsor ... non sei tu che deve parlare ma eventualmente il Presidente ... è chiaro che se si stanno trattando sponsor o entrate societarie non puoi bruciarle ... quindi si può criticare un lato societario e non criticarne un altro ...

Lui e Lei e Crese (per citarne due) non penso se la passino male, anzi sono sempre in crescita ... ma anche i tornei Uisp o altri tornei amatoriali

cmq birra e pop corn ci sono anche al palatrieste ...

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Come solita voce nel deserto (e ora capisco dai commenti di Gus, perché non ha senso che scriva di progetti e programmazione e marketing, tanto ...) ritengo che, sebbene inopportuno (ma forse voleva essere uno stimolo alla reazione), l'articolo di Baldo non fosse completamente sbagliato. "...Poi ripartiremo con la colonna sonora consueta…. “Trieste non supporta la pallacanestro…”, “non abbiamo avuto le risposte che ci aspettavamo…”, e via discorrendo fino alle prime amichevoli della stagione."

Io mi domando: come mai in passato (Hurlingam, Stefanel, ma anche altri) le cose funzionarono e come mai oggi no? Come mai una volta si trovavano imprenditori e ora no? Solo crisi? Solo sfortuna? Io non credo nella sfortuna, soprattutto sul lavoro quando uno sia imprenditore (faber della propria fortuna) ovvero non sia subordinato e succube degli errori di altri, quando uno basi i risultati su un PROPRIO progetto e sulle proprie responsabilità.

Se guardo alla storia degli anni dopo fallimento si è mancati assolutamente di continuità dal primo progetto di Matteo Boniciolli. Ci sono stati degli alti (per me anche quest'anno è stato un successo tutto considerato) e dei (gravi) bassi (l'anno 2012-2013 es. ma anche altri). Ma in generale si è navigato a vista facendo e disfacendo con una velocità degna della tela di Penelope (anche se magari inconsciamente) e ad ogni estate PERDENDO un sacco di tempo per poi arrivare all'ultimo secondo con tutto...

Intanto, in altre parti di italia più di qualcuno (anche senza i "trucchi" di Siena) ha saputo costruire dei progetti di successo partendo dal basso.

Allora chiedo a Gus e a Alessandro: qual'è il PROGETTO? Quale il PRODOTTO che la Società sta definendo (sia anche solo essere una dependance di Venezia)? Quali le STRATEGIE (accordi con società, vivaio, etc)? Cosa si prevede per il promisso anno e quindi per i successivi, quali sono i tempi e le fasi di verifica dei risultati raggiunti? Quali le alternative se alcune ipotesi non vanno a segno? Quale il piano di marketing e quale quello di comunicazione? Quale la struttura societaria a tendere?

Parlo di FONDAMENTALI di progetto (o business se volete). Tutto il resto è ...agonia pluriennale.

E lo dico senza critica, per stimolo a migliorare e gratitudine comunque per gli attori di oggi; ma con tristezza, di chi oltre a donare 100€ - sapendo che non avrebbe visto alcuna partita - altro non poteva fare se non suggerire e stimolare su questo sito.

Modificato da GMarco
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GMarco, scusa, sono appena rientrato a casa e sono stanco.

Con più calma cercherò di rispondere.

Mi limito per ora a dirti che gli esempi che citi non sono calzanti. Hurlingham era un'altra era; Stefanel, comunque in altro periodo socio economico, era comunque un imprenditore-proprietario che ci ha messo un sacco di soldi.

Ora non c'è un imprenditore-uno che metta qualcosa (di sostanzioso).

Peraltro, gradirei anche che tu, con la correttezza e competenza che di solito ti contraddistinguono, mi spiegassi perché trovi che i vari punti dell'articolo di Baldini siano corretti. E finora non l'hai fatto.

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Il problema è che a Trieste tutti si chiedono qual è il progetto e qual è il prodotto che la società sta definendo, ma poi quando si tratta di tirare fuori i soldi per l'abbonamento il 60 - 70% sparisce.

Inizio col rispondere a mavericks62:

Se io devo comprare (o in generale mettere i soldi per) qualcosa, voglio capire di cosa si tratta e quale sia il valore che ottengo in cambio dei miei soldi. Allo stesso modo se io voglio vendere (cercare i soldi per) qualcosa, devo essere certo del valore che trasferisco, a chi mi rivolgo (ovvero a chi serva sto valore) e come produrlo, comunicarlo e venderlo. Se non c'è valore o, se anche c'è, non viene percepito, non si vende e non si compra (insomma non girano soldi).

Definire un progetto è in sostanza questo (chiamalo pure business plan o quel che vuoi): per questo è sacrosanto chiedere quale sia il progetto e se poi tutti vanno via, innanzi tutto c'è da chiedersi se il progetto (e il descritto prodotto) ESISTA davvero, se siamo capaci di descriverlo e, alla fine, se rappresenti un vero valore per l'investitore.

Ciò vale a livello del singolo tifoso che compra biglietto o abbonamento, sia per un nuovo socio o sponsor.

Quindi io chiedo: qual'è il progetto/prodotto? Qual'è il valore? e... come viene comunicato?

Poi, io purtroppo non lavoro né vivo più a Trieste e quindi posso dirti che "tutti si chiedono qual è il progetto e qual è il prodotto che la società sta definendo, ma poi quando si tratta di tirare fuori i soldi ... il 60 - 70% sparisce" OVUNQUE! :grin:

Modificato da GMarco
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Mi limito per ora a dirti che gli esempi che citi non sono calzanti. Hurlingham era un'altra era; Stefanel, comunque in altro periodo socio economico, era comunque un imprenditore-proprietario che ci ha messo un sacco di soldi.

Ora non c'è un imprenditore-uno che metta qualcosa (di sostanzioso).

Peraltro, gradirei anche che tu, con la correttezza e competenza che di solito ti contraddistinguono, mi spiegassi perché trovi che i vari punti dell'articolo di Baldini siano corretti. E finora non l'hai fatto.

Cerco di essere sintetico? Innanzi tutto ho detto “non sbagliato”:

- PASSIVITA‘: concordiamo entrambi, mancano aggiornamenti, ma giustifico il fatto come conseguenza di mancanza di contenuti o contenuti “comunicabili” forse.

- PERDITA DI TESTIMONIAL: non concordo, è stato un “male necessario”.

- CASSE ASFITTICHE: concordo per la mancanza di progetto; pare sia ormai solo un dovere morale di resistere sulle barricate fino alla morte ...

- LOTTE INTESTINE: vedo che tra le varie società maggiori e minori non si chiude sempre bene. Qualche problema ci sarà … ma senza conoscere i fatti mi astengo. Resta comunque qualche problema di comunicazione e leadership se i risultati sono questi.

- TEMPO E SITUAZIONI SPRECATE: parzialmente concorde: se manca un progetto si perdono le occasioni, ovvero se non si capiscono le opportunità e non le si affronta con un progetto ...

Con tutte queste mazzate, come pensano .. di avere un riscontro degno di questo nome? Non concordo visto il risultato di pubblico comunque notevole dell’ultima stagione.

Poi ripartiremo con la colonna sonora consueta…. “Trieste non supporta la pallacanestro…”, “non abbiamo avuto le risposte che ci aspettavamo…”: già detto, concordo sul rischio di questa tradizione.

Poi in merito al passato: hai ragione e un tempo il prodotto basket si vendeva meglio. Ma se altri (Sassari, Trento, etc.) riescono a applicare nuovi strumenti evidentemente ci vuole il coraggio di innovare anche negli strumenti. Ora però son stanco e stacco anch’io per non dire altre ca….

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In passato ho fatto la scelta che, nel mio ruolo "delicato" di addetto stampa, non voglio intervenire su questo tipo di discorsi (in più c'è gus a farlo, per eventuali spiegazioni o chiarimenti). Quindi lo farò "una tantum", visto anche la richiesta da parte di alcuni di voi di news

Quello che posso dire è che tutti, all'interno della società, stiamo già lavorando da tempo sul discorso che riguarda la prossima stagione. Sottoscritto compreso sul lato della comunicazione, dove c'è l'intenzione di rafforzare e potenziare i mezzi che si hanno attualmente a disposizione. Serve però solo un po' di pazienza nel definire le cose, tutto qui.

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per Sassari e Trento, il basket ad un certo livello e' pressoche' una novita'..non dimentichiamocelo.altro entusiasmo..fenomeno visto sotto altra lente di ingrandimento.

Certo, Sassari ha militato in passato in serie A..ma quando mai ha lottato per il titolo?

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devo dire che sono stato spesso d'accordo co'l Baldo, da me citato più volte

ma stavolta non capisco bene dove vuole andare a parare, forse dipende dalla prosa talvolta un po' difficile da interpretare

nè capisco perfettamente le argomentazioni dell'ottimo e competente GMarco

la verità è una e una sola, non ci sono soldi e Dio solo sa come sarà possibile far quadrare i conti l'anno prossimo

siccome non troviamo uno straccio di sponsor nè tanto meno un proprietario per aggiustare le cose, dobbiamo mettere assieme un roster con un paio di USA low cost e tanti giovani con ingaggio suppergiù sindacale

proponendoci come vetrina per valorizzarli e poi lanciarli nel campionato superiore

questo è il progetto che la società porta avanti

alternative ? 2 in realtà

fare uno squadrone e fallire

molar el colpo e cedere i diritti di Gold a Treviso, Bologna o chi caspita è

gli appassionati di basket a Trieste, pochi in realtà, non devono far altro che sposare questo progetto, seguire la squadra e incitarla sottoscrivendo l'abbonamento o comprando il biglietto

ben sapendo che una squadra composta per 6 o 7/10 di giovani può andare incontro ad una stagione disastrosa o esaltante, a seconda di quella che sarà l'evoluzione tecnica, fisica e di personalità dei ragazzi

basta ricordare la stagione di Biella partita per salvarsi e poi arrivata in modo trionfale nei play-off con una squadra composta per lo più da giovani

la società può fare di più in tema di comunicazione e coinvolgimento dei giovanissimi atleti, in modo da " fidelizzarli " al pala la domenica e farli diventare i futuri tifosi ? certo può fare di più, e Gus ti potrà confermare che lo sanno e faranno in modo di sviluppare questo argomento

ma qua mi pare si parli spesso di filosofia e poco di prosa, e prosaicamente mi verrebbe da dire o così o pomì, o consideriamo questo il meglio che possiamo permetterci in questo momento in attesa di tempi migliori e forniamo alla società e alla squadra il massimo sostegno possibile, oppure è meglio che ci dedichiamo ad altre occupazioni lasciando perdere il capitolo Pall.Trieste

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Quello che posso dire è che tutti, all'interno della società, stiamo già lavorando da tempo sul discorso che riguarda la prossima stagione. Sottoscritto compreso sul lato della comunicazione, dove c'è l'intenzione di rafforzare e potenziare i mezzi che si hanno attualmente a disposizione. Serve però solo un po' di pazienza nel definire le cose, tutto qui.

Ecco appunto; Sandro riesce sempre a dire le parole giuste al momento giusto ... una dichiarazione simile del Presidente tipo "stiamo lavorando", "il settore giovanile sta continuando l'attività ampliando il suo raggio d'azione" (in proposito sono testimone di allenamenti da parte di Boniciolli ad Aquilinia nell'ambito dell'apertura alle altre Società della provincia), "sarà dura ma siamo sulla strada giusta" concludendo con "il primo passo importante è stato il biennale a coach Dalmasson, abbiate ancora un pò di pazienza" ... non riveli niente ma tranquillizzi l'ambiente, soprattutto se una simile dichiarazione viene da una persona stimata e credibile come Ghiacci

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Quello che posso dire è che tutti, all'interno della società, stiamo già lavorando da tempo sul discorso che riguarda la prossima stagione. Sottoscritto compreso sul lato della comunicazione, dove c'è l'intenzione di rafforzare e potenziare i mezzi che si hanno attualmente a disposizione. Serve però solo un po' di pazienza nel definire le cose, tutto qui.

Ecco appunto; Sandro riesce sempre a dire le parole giuste al momento giusto ...

Concordo e ringrazio Sandro, così come quoterei anche (ma tecnicamente non son certo come si faccia...) pinot per la precedente, sintetica ma pragmatica, descrizione del "progetto". .

In realtà credo che ci vorrebbe qualche cosa di più strutturato che ampli il piano anche agli accordi con le altre società (non solo locali ma anche slovene), che programmi iniziative di "immagine" (es. rappresentare un veicolo turistico per trovare sostegno economico dalla Regione), etc. ... Ma certamente ci avete già pensato e non ci sono i tempi ancora per spiegarlo.

Allora alla fine ha ragione Gus nell'aver condiviso con Balbo solo il primo punto sul rinvio dei CDA ... e mi go solo scrito cazade ...son vecio!

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