Vai al contenuto

Il futuro della Pallacanestro Trieste (pensieri in libertà)


Messaggi raccomandati

No @andyball non condivido questa volta il tuo approccio. Si tratta di una trattativa commerciale tra un soggetto ed un fondo di private equity. Se il soggetto trova le condizioni non congrue l'affare sfuma, fine della storia. È così in tutti i business, non vedo perchè dovrebbe essere diverso in questo caso.

Per quanto riguarda i tempi mi sembra che sottavaluti la lunghezza di tali processi, le attività di due diligence societarie sono lunghe, specie considerando che i bilanci sportivi sono chiusi al 30 Giugno con i tempi tecnici per la preparazione di draft e report finali.

Insomma per me bene così, e se l'alternativa è sparire amen, lo preferisco piuttosto che svendermi.

Al tempo stesso è svilente lo scarso appeal commerciale della Pall. Ts, ma si sa che la combinazione "Basket = poca visibilità con perdite consistenti + Trieste = mini mercato + modesta imprenditoria nel territorio" è devastante...

Link al commento
Condividi su altri siti

1 ora fa, andyball ha scritto:

Si puo' fare eccome, posto che nella nostra dirigenza avevo e continuo ad avere fiducia.

Se sei in mezzo al mare abbarbicato su un pezzo di legno, puoi certamente rifiutare un passaggio da una barca che passa se sai che in un tempo ragionevole ne passera' un'altra.

Altrimenti, è possibile che tu abbia commesso un errore di valutazione che potra' avere estreme conseguenze.

Concordo, perciò sono propenso a pensare che ci sia un altra nave in arrivo. 

Modificato da Flaming
  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti

57 minuti fa, poli ha scritto:

No @andyball non condivido questa volta il tuo approccio. Si tratta di una trattativa commerciale tra un soggetto ed un fondo di private equity. Se il soggetto trova le condizioni non congrue l'affare sfuma, fine della storia. È così in tutti i business, non vedo perchè dovrebbe essere diverso in questo caso.

Per quanto riguarda i tempi mi sembra che sottavaluti la lunghezza di tali processi, le attività di due diligence societarie sono lunghe, specie considerando che i bilanci sportivi sono chiusi al 30 Giugno con i tempi tecnici per la preparazione di draft e report finali.

Insomma per me bene così, e se l'alternativa è sparire amen, lo preferisco piuttosto che svendermi.

Al tempo stesso è svilente lo scarso appeal commerciale della Pall. Ts, ma si sa che la combinazione "Basket = poca visibilità con perdite consistenti + Trieste = mini mercato + modesta imprenditoria nel territorio" è devastante...

Ah beh, se il tuo pensiero è meglio sparire che svendermi, è pacifico che in questo caso la vediamo in modo opposto.

Ribadisco di avere fiducia in una dirigenza che in questi anni ha fatto respirare pallacanestro a una piazza storica e appassionata come poche.

Ma mentre leggevo della trattativa sfumata, ammetto che in mente mi è apparsa la palestra di Monfalcone.

Spero solo che il dio del basket non voglia punirci fino a questo punto.

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Come scitto all'epoca, la mia visione sul tema è molto manichea: o si fa il pieno con una proprietà solidà e una presenza minoritaria di soggetti locali, uno sponsor importante e un seguito e un legame fortissimo con la cità attraverso abbonamenti e Siamo Trieste garantendo competitività a medio / alto livello o per quanto mi riguarda possiamo saltare per aria.

Il vivacchiare nelle palestre di quarta categoria farebbe sì che mi dedicherei ad altro. Ma è la mia visione, non LA visione.

Consistentemente, ci siamo persi gli svizzeri le cui condizioni non convincevano il Management attuale? Amen...

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti

3 ore fa, andyball ha scritto:

Rispettabilissimo punto di vista, qualora si trovi un'alternativa.

Altrimenti, ubi maior minor cessat, si diceva tanto tempo fa. 

Se, Dio non voglia, tornassimo a breve a giocare a Riva del Garda potremmo rimpiangere di non avere accettato queste condizioni. O no ?

Vero. 

Occorre però capire se Astmar (o chi da lei rappresentato) fosse disposta a mettere sul tavolo soldi freschi e tanti per rimpinguare le casse societarie o no? 

Erano consci che, per come è strutturata, la Pallacanestro in Italia è un business in perdita persistente? 

Se si, allora condivido il tuo discorso e, qualora davvero da qui al futuro prossimo, dovessimo finire in II / III serie nazionale forse potremmo valutare diversamente il no alle condizioni poste da Astmar. 

Se no, allora meglio così. 

Come tifosi possiamo fare solo una cosa: spingere forte su SIAMO TRIESTE. Stop

 

Link al commento
Condividi su altri siti

49 minuti fa, Ant.Rig.14 ha scritto:

Vero. 

Occorre però capire se Astmar (o chi da lei rappresentato) fosse disposta a mettere sul tavolo soldi freschi e tanti per rimpinguare le casse societarie o no? 

(...(

 

Forse chi doveva capire, ha capito. Non credi?

Link al commento
Condividi su altri siti

Penso che il problema di fondo fosse proprio questo.

Capisco che il fondo svizzero cercasse di "acquisire", e quindi gestire, anche SiAmo Trieste perchè rappresenta una buonissima iniziativa con un potenziale notevole da poter sfruttare proprio in altre realtà con bacini di utenza più grandi e, quindi, potesse essere quello il vero business a lungo termine.

Tuttavia, se ciò fosse accaduto, e dopo un anno la Astmar avesse deciso di lasciare la PT portandosi magari via il marchio di SiAmo Trieste, il knowhow, le app e tutta la relativa idea di struttura, cosa sarebbe accaduto?

Ci saremmo ritrovati in una situazione peggiore di adesso, senza main sponsor, con gli altri sponsor magari ridotti in numero e certamente con poca volontà di proseguire la collaborazione, e pure senza SiAmo Trieste che, a mio avviso, potrebbe invece essere davvero una grande risorsa se aiutata nel suo sviluppo.

Link al commento
Condividi su altri siti

33 minuti fa, Ant.Rig.14 ha scritto:

Possibile. 

Non essendo parte in causa non posso averne la certezza. Tutto qui 

Certo.

Da spettatore, io tendo a pensare che le decisioni della società siano volte al bene (e al futuro) della stessa e quindi, se dice che non c'erano i presupposti per chiudere, mi fido di lei e non di Astmar.

Link al commento
Condividi su altri siti

7 ore fa, gimmi ha scritto:

Conad. Facili da contattare, molto ben organizzati.

mi pare che martelli abbia già detto, rispetto a conad (e non credo di confondermi con despar), che stavano per concludere, ma poi si sono tirati indietro. Se magari hai modo di aiutare a riaprire i contatti fai cosa grata; dico un tanto perchè affermi che sono facili da contattare e quindi posso supporre che tu qualche canale ce l'abbia.

Modificato da a vanvera
Link al commento
Condividi su altri siti

35 minuti fa, a vanvera ha scritto:

mi pare che martelli abbia già detto, rispetto a conad (e non credo di confondermi con despar), che stavano per concludere, ma poi si sono tirati indietro. Se magari hai modo di aiutare a riaprire i contatti fai cosa grata; dico un tanto perchè affermi che sono facili da contattare e quindi posso supporre che tu qualche canale ce l'abbia.

Si, li conosco bene e proverò senz'altro a informarmi del perché e percome. 

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti

come Despar a Trieste quasi tutti sono Aspiag Service srl che copre praticamente il 90% dei punti vendita in Italia (o al meno il nord Italia), però c'è qualche punto vendita indipendente, ovvero affiliato alla Despar ma che si gestiste in autonomia: a memoria dovrebbero essere in via Stuparich (vicino al pronto soccorso del Maggiore), via Mascagni (lì della polizia), via del Donatello (san Giovanni) e Strada di Fiume (ex latterie friulane). Non so se è stato parlato anche lì.

Come Conad so che fanno riferimento a Forlì, ma come funziona non lo so se vengono gestiti in autonomia oppure devono rendicontare al quartier generale.

Modificato da Giova80
Link al commento
Condividi su altri siti

Il 31/10/2019 Alle 06:59, gpetrus ha scritto:

Scusa...non ho capito se riguardo Famila la risposta è ironica o meno.....conosco parecchia gente che usa il Famila a Valmaura...potrei far fare o far usar parecchie tessere

Non è ironica figurati. Siccome non è facile convincere queste aziende, è utile magari cercare di chiudere con qualcuno che ha diversi punti vendita in città e non soltanto due. Io ho rapporti di lavoro con tutte queste centrali e proverò a sentire se c’è qualche possibilità.

  • Grazie 1
Link al commento
Condividi su altri siti

In relazione all’interruzione della trattativa per l’acquisizione della Pallacanestro Trieste da parte di Astmar Sa, riceviamo e pubblichiamo questo intervento dell’avvocato Alessandro Carbone, il legale della società svizzera. «Quando le persone legate a Digital Sport & Media (cosi il progetto si chiama, essendo Astmar un mero veicolo finanziario a supporto) mi hanno contattato lo scorso maggio, ho accettato di rappresentarli sia perché il progetto da un punto di vista di visione e potenzialità mi è subito parso brillante sia perché ne ho subito visto i benefici prospettici per la mia città e per la Pallacanestro Trieste. Le persone parte del progetto hanno lunghissima esperienza e professionalità nel lancio di startups e nuovi progetti nel campo degli sviluppi digitali ed informatici, del marketing e della comunicazione online ed hanno una estesissima rete di relazioni con il mondo della finanza e della dirigenza esecutiva di grandi aziende internazionali. Includendo la Pallacanestro Trieste come un elemento del loro progetto avrebbero aperto alla squadra ed alla città tutto questo. Inoltre avrebbero messo sul piatto un minimo di tre milioni di euro per il triennio 2020-23 a sostegno delle attività sportive della PallTrieste. Soldi veri, versati su un conto bancario vincolato allo scopo. Dall’altra parte la PallTrieste, il coach Dalmasson e lo staff tecnico, la città, l’entusiasmo dei tifosi, il lancio del progetto Siamo Trieste erano parsi agli ideatori elementi ideali per sviluppare il progetto. Ho abbastanza esperienza in relazioni umane e commerciali per sapere che anche i matrimoni buoni sulla carta non sempre si realizzano, spesso per incomprensione tra le parti. Il progetto, che dal punto di vista di sviluppo tecnologico e strutturale è già molto avanzato prevede la costruzione di una serie di servizi digitali integrati a servizio di club sportivi Alessandro Carbone di vertice nello sport di squadra in Europa (segnatamente pallavolo e pallacanestro come target primari iniziali) che coprano tutti gli aspetti e necessità dei club, dalla biglietteria, agli accessi, alle comunicazioni con pubblico e tifosi, al marketing. Un sistema per rendere le società sportive come la PallTrieste in grado di reggersi da sole attraverso un sapiente uso del mondo digitale e della propria immagine, senza la costante ricerca del benefattore o filantropo di turno. La PallTrieste è stata approcciata per divenire il “caso pilota” del progetto. Avrebbe ricevuto cospicui finanziamenti a supporto delle proprie attività sportive ed avrebbe beneficiato di servizi informatici e digitali d’avanguardia. Sulla carta ad una offerta di matrimonio con simile dote sembrerebbe difficile resistere. Cosi chiaramente non è stato. A fronte del progetto e delle finanze messe sul tavolo, Digital Sport & Media richiedeva aggiustamenti, alcuni propri ed interni al perimetro della società sportiva altri sconfinati nei cosiddetti stakeholder di contorno alla società. Aggiustamenti resi espliciti già a maggio all’inizio delle trattative e verifiche contabili; una integrazione e razionalizzazione tecnologica che toccava necessariamente anche il progetto Siamo Trieste (certamente non il suo modello finanziario; una integrazione tecnologica finalizzata a meglio coordinare il marketing e le comunicazioni da e con tifosi, pubblico ed abbonati), razionalizzazioni organizzative nel settore giovanile, alcune rivisitazioni contrattuali con soggetti terzi che impegnano la società per lunghi periodi, I rappresentanti di Astmar e del Progetto hanno scelto la strada di convogliare tutte le loro offerte attraverso il CdA della PallTrieste e di aspettarsi da loro le risposte concernenti anche gli stakeholders esterni. È certa l’impressione che il Presidente Gianluca Mauro desiderasse la conclusione di questo matrimonio ma non sia stato aiutato dal sistema città a contorno. Impressione corretta oppure i vari stakeholders hanno legittimamente rifiutato l’offerta perché non la ritenevano interessante e sono consapevoli di poter avere di meglio? C’è stata una grande incomprensione da parte loro sugli scopi del progetto e sulle relative richieste? Se il matrimonio non si è concluso per incomprensioni riguardo all’offerta sul tavolo e per mancanza di coesione del fronte triestino e non per intenzionale rifiuto corale a fronte di qualcosa ritenuta migliore, abbiamo perso una opportunità». — Avv. Alessandro Carbone

Tratto dal "piccolo" di oggi.

 

Inviato dal mio SM-G950F utilizzando Tapatalk

 

 

 

 

 

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Sto per uscire e leggo velocemente la lettera....così al volo mi pongo domande : se questo è un fondo comune di investimento perchè investire nel basket che non fa utili ? Ho letto che la società ( Astmar ) non ha una sede se non un ufficio in una piazzetta a Lugano ....sti 3 milioni da dove sarebbero arrivati ? Progetti digitali ecc....per autofinanziarsi ? Come ? Qualcuno mi spiega ? Forse son io che non ci arrivo a capire, perciò se qualcuno ha chiaro il progetto me lo spiega in che modo far soldi ? Grz

Poi....volevano inglobare il progetto Siamotrieste ? 

Sembra un remake di Frank Garza.....

Link al commento
Condividi su altri siti

Da quanto emerge non ho capito quale vantaggio avrebbe effettivamente ottenuto Digital Sport & Media nell'investire almeno 1 milione all'anno nella PT.

Essendo un "caso pilota" nel mondo del basket italiano e con un bacino di tifosi relativamente limitato cui proporre dei servizi digitali integrati (non abbiamo certo il potenziale di una città come Milano), se l'iniziativa non si fosse dimostrata in grado autosostenersi - cosa forse prevedibile - che cosa avrebbe comportato effettivamente per la Società e SiAmo Trieste?

Link al commento
Condividi su altri siti

14 minuti fa, gpetrus ha scritto:

Sto per uscire e leggo velocemente la lettera....così al volo mi pongo domande : se questo è un fondo comune di investimento perchè investire nel basket che non fa utili ? Ho letto che la società ( Astmar ) non ha una sede se non un ufficio in una piazzetta a Lugano ....sti 3 milioni da dove sarebbero arrivati ? Progetti digitali ecc....per autofinanziarsi ? Come ? Qualcuno mi spiega ? Forse son io che non ci arrivo a capire, perciò se qualcuno ha chiaro il progetto me lo spiega in che modo far soldi ? Grz

Poi....volevano inglobare il progetto Siamotrieste ? 

Sembra un remake di Frank Garza.....

Anch'io ho pensato a Garza, in realtà non ci ho capito nulla, e comincio invece a capire perché ci son voluti dei mesi di valutazioni.

Vabbè, voltiamo pagina.

Link al commento
Condividi su altri siti

8 minuti fa, gus ha scritto:

Anzi ... Io penso che l'abbiamo scampata bella.

Concordo, questi qua passione per il basket-zero, legame col territorio-zero. tre milioni in 3 anni? Mah...mi sa che tra 3 anni non avevamo neanche sciarpe da tirargli dietro

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti

11 minuti fa, gus ha scritto:

Anzi ... Io penso che l'abbiamo scampata bella.

Ma no Gus

iera un progetto avveniristico digitale integrato web-based attraverso una piattaforma multi tennant neuronale de marketing 3.0 fondata sul revenue sharing in base ad un algoritmo complesso che permetteva la creazione de innovative start ups 

con fuochi fatui però 

Link al commento
Condividi su altri siti

8 minuti fa, gus ha scritto:

Anzi ... Io penso che l'abbiamo scampata bella.

Se è così allora quanto scritto dell'avvocato Carbone sul giornale ("È certa l'impressione che il presidente Gianluca Mauro desiderasse la conclusione di questo matrimonio") fa dubitare che Mauro abbia capito fino in fondo con chi si stava relazionando. Anche se sono sempre più le cose che non mi sono chiare del suo operato negli ultimi mesi, voglio ancora fidarmi di Mauro perché i fatti finora lo premiano. 

Link al commento
Condividi su altri siti

7 minuti fa, Euskal Herria ha scritto:

Ma no Gus

iera un progetto avveniristico digitale integrato web-based attraverso una piattaforma multi tennant neuronale de marketing 3.0 fondata sul revenue sharing in base ad un algoritmo complesso che permetteva la creazione de innovative start ups 

con fuochi fatui però 

E soprattutto, scappellamento a destra !!!

  • Haha 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Partecipa alla conversazione

Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Sono consentiti solo 75 emoticon max.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Pulisci editor

×   Non puoi incollare le immagini direttamente. Carica o inserisci immagini dall'URL.

Caricamento...
  • Chi sta navigando   0 utenti

    Nessun utente registrato visualizza questa pagina.


×
×
  • Crea Nuovo...
×
Il Forum di Elsitodesandro
Indice
Attività
Accedi

Accedi



Cerca
Altro
×