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Il futuro della Pallacanestro Trieste (pensieri in libertà)


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20 ore fa, ReaLeg ha scritto:

comunque qualche società ha fatto fare alcuni giorni a casa ai suoi americani

Però mi sembra che la nostra situazione, nonostante la buona posizione in classifica, non sia bellissima sia dal punto di vista tecnico-tattico( inserimento di alexander nei giochi) sia dal punto di vista fisico, vedi le ultime due partite. Inoltre è una situazione molto delicata perché basta perdere poche partite per finire nella zona bassa 

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Ciani ha spiegato al Piccolo che Grazulis e Delia sono con le rispettive nazionali per cui con Lever ancora out si ritrova con i soli Konate e Campani fra i lunghi

e che in generale i giocatori hanno bisogno di lavorare per recuperare una buona condizione, in più c’è Alexander da inserire

alla ripresa del campionato il calendario è implacabile proponendo sfide difficili con squadre forti o addirittura ingiocabili come Milano

urge ritrovare condizione e animus pugnandi altrimenti la striscia negativa è dietro l’angolo

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Spero e credo fortemente che sia sia già lavorato per avere un accordo con qualche nuovo Socio/Investitore che possa garantire la serie A il prossimo anno. Arrivare a Marzo 21 e lanciare il primo grido di allarme con scadenza fine Maggio mi sembrerebbe folle come approccio avendo poi avuto così tanto tempo a disposizione. Per questo motivo non posso non pensare che ci siano già accordi solidi per il futuro

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visto che non si discute molto in questo periodo ed il tema posto oggi da baldini è essenziale ai fini di questo thread e considerato che poco trapelerà fin tanto che le cose non saranno definite in un modo o nell'altro, proverei a fare un giochino per vedere se si riesce a ricavare un po' di ottimismo oppure iniziare veramente ad essere preoccupati. Quindi:

chi sa qualcosa ed ovviamente non può scrivere qui nulla, può esprimersi semplicemente mettendo una faccina sorridente a questo post se ha raccolto voci positive sulle future gestioni oppure una faccina triste se gli sono giunte negative.

Ovviamente gus è invitato a partecipare.  

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3 ore fa, a vanvera ha scritto:

visto che non si discute molto in questo periodo ed il tema posto oggi da baldini è essenziale ai fini di questo thread e considerato che poco trapelerà fin tanto che le cose non saranno definite in un modo o nell'altro, proverei a fare un giochino per vedere se si riesce a ricavare un po' di ottimismo oppure iniziare veramente ad essere preoccupati. Quindi:

chi sa qualcosa ed ovviamente non può scrivere qui nulla, può esprimersi semplicemente mettendo una faccina sorridente a questo post se ha raccolto voci positive sulle future gestioni oppure una faccina triste se gli sono giunte negative.

Ovviamente gus è invitato a partecipare.  

Dopo 3 ore, silenzio (di faccine) assordante. In altre parole non si muove nulla: niente nuove... cattive nuove. 

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non ho la più pallida idea di come finiranno le cose e le rassicurazioni di Ghiacci non contribuiscono certo a rendere la situazione migliore

ma ho la sensazione che, se realmente dovesse materializzarsi lo spettro di una rinuncia alla A, non provocherebbe la reazione così forte che lo tsunami Alma aveva provocato 3 anni fa

allora fu realmente un colpo di scena inatteso e traumatico che si abbatté su un ambiente entusiasta e euforico per il ritorno in A, l’appuntamento al pala era irinunciabile per 5 o 6000 persone che mai avrebbero potuto accettare il declassamento

molta acqua è passata sotto i ponti, c’è stata la pandemia e quell’entusiasmo è sparito così come sono spariti 3000 spettatori dall’AD

ci sarebbe un’ondata di indignazione e di protesta ma mi sa che quel movimento spontaneo che aveva portato alle magliette e così via non si ripeterebbe

sia perché il red wall si è sgretolato sia perché di fondo c’è una certa forma di rassegnazione, ciclicamente ci ritroviamo sempre allo stesso punto con le tasche vuote o quasi e finché non troviamo un cugino d’america dobbiamo rassegnarci

trovo anche che sarebbe incoerente indignarsi e protestare e starsene a casa anziché portare soldi sotto forma di biglietti acquistati per le partite dell’Allianz

se non erro per alcune partite in stagione la capienza era al 60%, per cui più di 4000 posti, e al pala andavano 2000 scarsi

Per i 2000 che stavano a casa l’indignazione sarebbe fuori luogo

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Se ho capito bene c'è la speranza che ad aprile forse ci saranno aperture al 100%, niente mascherine e GP ed i tanto cari bar aperti. Allora vedremo, nelle ultime partite, soprattutto se si lotterà per un posto nei PO, se c'è stata disaffezione totale e se le motivazioni che si leggono da parte di molti erano solo delle scuse peraltro non richieste anche da parte di coloro che affermano di non mollare mai

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"quelli che non mollano mai" sono già largamente tornati.

Sono altre le categorie mancanti dal pala. In primis, le famiglie. I prezzi sono comunque difficilmente sostenibili per un nucleo familiare post Covid, senza "lo sconto" degli abbonamenti fatti ad inizio stagione. 

Con la riduzione delle misure bisognerà spingere per recuperare quelle persone là, con una campagna prezzi aggressiva e una bella campagna mediatica social.

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1 ora fa, Stefanuzzo ha scritto:

"quelli che non mollano mai" sono già largamente tornati.

ah bon, meglio!  anche se, complice il fatto che son passati parecchi giorni, nell'ultima partita non mi ricordo di aver notato la presenza massiccia di quelli a cui penso tu alludi; in ogni caso, infatti, io mi riferivo anche ad altri di altri settori essendo, almeno da quanto si leggeva su FB nel gruppo dedicato ai tifosi, uno slogan abbastanza usato ed a sto punto, direi, insistendo, inflazionato. 

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il Covid ha fatto danni enormi rompendo quella che era una routine della domenica sportiva di molte famiglie triestine. Andare a vedere prima la partita al Rocco e poi ritrovarsi al Palazzetto non era così insolito nel pre pandemia.

Solo con la riapertura al 100% e l'eliminazione del GP si potrà ridare fiducia a chi, avendo ragazzi o bambini, o essendo sopra i 60 anni e quindi più a rischio nel contrarre il Covid, ha rinunciato volontariamente alle partite sugli spalti perchè poco tranquillo nello stare in mezzo a migliaia di persone.

Perchè è questo il motivo principale dell'assenza di buona parte dei tifosi.

Il problema, però, è capire se con il prossimo autunno le cose cambieranno davvero a livello di numero e di gravità delle infezioni e quindi se ci potrà essere davvero un ritorno alla "quasi" normalità.

 

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17 ore fa, a vanvera ha scritto:

visto che non si discute molto in questo periodo ed il tema posto oggi da baldini è essenziale ai fini di questo thread e considerato che poco trapelerà fin tanto che le cose non saranno definite in un modo o nell'altro, proverei a fare un giochino per vedere se si riesce a ricavare un po' di ottimismo oppure iniziare veramente ad essere preoccupati. Quindi:

chi sa qualcosa ed ovviamente non può scrivere qui nulla, può esprimersi semplicemente mettendo una faccina sorridente a questo post se ha raccolto voci positive sulle future gestioni oppure una faccina triste se gli sono giunte negative.

Ovviamente gus è invitato a partecipare.  

Rientro ora da un (troppo) breve periodo di assenza.

Mi spiace ma declino il tuo invito.

Se ho qualcosa da dire, Gus scrive. Se Gus non scrive significa unicamente che non partecipo alla discussione o al sondaggio. Null'altro.

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18 minuti fa, gus ha scritto:

Rientro ora da un (troppo) breve periodo di assenza.

Mi spiace ma declino il tuo invito.

Se ho qualcosa da dire, Gus scrive. Se Gus non scrive significa unicamente che non partecipo alla discussione o al sondaggio. Null'altro.

evabbè, ci ho provato... cmq se hai qualcosa da dire sul tema al di fuori del sondaggio lo si legge volentieri eh 😉 

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4 ore fa, a vanvera ha scritto:

ah bon, meglio!  anche se, complice il fatto che son passati parecchi giorni, nell'ultima partita non mi ricordo di aver notato la presenza massiccia di quelli a cui penso tu alludi; in ogni caso, infatti, io mi riferivo anche ad altri di altri settori essendo, almeno da quanto si leggeva su FB nel gruppo dedicato ai tifosi, uno slogan abbastanza usato ed a sto punto, direi, insistendo, inflazionato. 

La massiccia presenza non ci sarà più, per mille motivi. Il distaccamento creato dal Covid, la rottura delle "abitudini" ha allontanato di fatto persone dal palazzetto a prescindere dalla loro animosità. È un mondo nuovo, tutto da ricostruire. Se, chi è rimasto, sarà abbastanza bravo ad invogliare altre persone allora FORSE i 4/5000 a palazzo torneranno

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Il 28/2/2022 at 11:51, poli ha scritto:

Quello del pubblico da riconquistare mi manda in follia…riconquistare de che?? Pubblico colpevolmente assente , Covid o Non Covid

Il pubblicò non può essere colpevole, in quanto non c'è nessun obbligo di andare in palazzetto.

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1 ora fa, bananarepublic ha scritto:

Allora se la metti su questo punto, non c'è nessun obbligo di avere una squadra nel massimo campionato.

Certamente.

In ogni caso non credo si possa fare un pararellismo con la presenza del pubblico è il livello della squadra.

Qualche anno fa eravamo il secondo pubblico d'italia, mentre la squadra era in lotta per la salvezza. Al contrario ricordo Avellino che era ai vertici della classifica con la peggior affluenza di pubblico di tutto il campionato.

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7 minuti fa, Skenea ha scritto:

Certamente.

In ogni caso non credo si possa fare un pararellismo con la presenza del pubblico è il livello della squadra.

Qualche anno fa eravamo il secondo pubblico d'italia, mentre la squadra era in lotta per la salvezza. Al contrario ricordo Avellino che era ai vertici della classifica con la peggior affluenza di pubblico di tutto il campionato.

certo, ma laddove non c’è una proprietà o un consorzio forti l’apporto del pubblico diventa fondamentale per la costruzione del budget

qua c’è poco da lamentarsi, ognuno di noi sa che a giugno Allianz non fornirà più il supporto economico che ha consentito ad una società “ morta “, parole di Ghiacci nel novembre 2019, di rianimarsi e di tirare avanti, tutto sommato brillantemente visti i risultati, per 2 anni e 1/2

dunque o si sceglie il lamento contro l’avverso destino e gli imprenditori locali che blablabla oppure si torna al pala e ci si abbona la prossima estate in massa, covid o guerra nucleare permettendo s’intende

secondo me l’iniziativa rivolta alle donne e a coloro che hanno già fatto il biglietto per la partita con Sassari è ottima ed è un test rivolto ai tifosi o pseudo tali

è evidente che, a meno di miracoli, senza Allianz e con 2000 presenze all’AD la A non la reggiamo, forse nemmeno con 5000 ma con 2000 certamente no

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8 minuti fa, pinot ha scritto:

certo, ma laddove non c’è una proprietà o un consorzio forti l’apporto del pubblico diventa fondamentale per la costruzione del budget

qua c’è poco da lamentarsi, ognuno di noi sa che a giugno Allianz non fornirà più il supporto economico che ha consentito ad una società “ morta “, parole di Ghiacci nel novembre 2019, di rianimarsi e di tirare avanti, tutto sommato brillantemente visti i risultati, per 2 anni e 1/2

dunque o si sceglie il lamento contro l’avverso destino e gli imprenditori locali che blablabla oppure si torna al pala e ci si abbona la prossima estate in massa, covid o guerra nucleare permettendo s’intende

secondo me l’iniziativa rivolta alle donne e a coloro che hanno già fatto il biglietto per la partita con Sassari è ottima ed è un test rivolto ai tifosi o pseudo tali

è evidente che, a meno di miracoli, senza Allianz e con 2000 presenze all’AD la A non la reggiamo, forse nemmeno con 5000 ma con 2000 certamente no

Che l'affluso del pubblico, sia per noi molto importante e forse anche imprescindibile, visto il parziale abbandono di Allianz è sicuramente vero. Su questo, penso  ci sia ben poco da discutere.

Nel bene o nel male la presenza del pubblico è un po' come il verdetto del campo, alla fine ha sempre ragione.

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poi, a mio parere, un pubblico presente, oltre a portare direttamente soldi nelle casse, funge anche da incentivo agli imprenditori locali a farsi coinvolgere di più e, forse, fa da attrattiva anche ad imprenditori foresti; quindi, o dimostriamo già ora che la città, parte pubblico, c'è, altrimenti ci sarà una ulteriore complicazione per il prosieguo.

Insomma, va dimostrato, partendo dalla base, che la città il basket di un certo livello lo vuole

Modificato da a vanvera
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Il pubblico non è obbligato a venire al palazzetto come nessun imprenditore è obbligato a investire. 

Poi esiste una questione di opportunità e di fare il primo passo, o dare segnali, o sentirsi responsabili. O di coerenza tra chi si lamenta e chi fa. 

Ma questa ERA un'altra storia. 

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