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Notizie e commenti vari sul calcio


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Mah, io al momento prenderei tutto abbastanza con le molle.....anche le stesse disposizioni di giugno (apertura di cinema, teatri, ecc...)

Qui le cose sono in evoluzione da settimana in settimana, onestamente fino ad un paio di settimane fa non immaginavo possibili alcune riaperture di oggi, come ad esempio le palestre.

Fino a settembre ce ne passa di tempo, quindi i vari campionati potrebbero riprendere con il pubblico come potrebbe darsi che non riprenda nulla, neppure la serie A.

Alla storia che fino al vaccino ci saranno sempre limitazioni cmq ci credo poco.....vedremo.

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  • 2 settimane dopo...

Il calcio mi piace parecchio.

In questo periodo, a parte le repliche che non riescono a coinvolgermi, l'unica roba da guardare è la Bundesliga.

Ho visto, da quando è ripresa, quattro partite, e devo dire che il Bayern fa abbastanza impressione.

Li avevo visti, subito prima del Covid, passeggiare in Champions a casa del.Chelsea.

Che non vale certo Liverpool o City, ma non è affatto una squadra di brocchi.

Dieci giorni fa li ho rivìsti con l'Union Berlino vincere sbadigliando, sabato con l'Eintracht addormentarsi sopra 3-0, far rientrare gli ospiti ma poi chiuderla immediatamente prima di rischiare davvero qualcosa, e infine oggi nella sfida scudetto a Dortmund.

Dove il Bayern avrebbe ipotecato il titolo con un pari, ma ci è andato per vincere e infatti ha vinto, con pieno merito, pur contro un'ottima squadra.

Mi pare il miglior Bayern degli ultimi anni, con un Neuer tornato se' stesso e una rosa lunghissima dove alcune nuove leve non ancora notissime al grande pubblico hanno fatto le scarpe a vecchi draghi che partono dalla panchina.

Il balbettante Kimmich che avevo visto esordire qualche anno in Champions contro la Juve è diventato un giocatore capace di decidere un big-match con un colpo da fuoriclasse, affatto casuale ma cercato e voluto.

Squadra solida e se serve anche dura, capace di andare a mille ma anche di rallentare i ritmi quando è opportuno.

Qualità dei singoli ottima, davanti un mostro di efficacia come oggettivamente è Lewandowski.

Per me, non gli manca nulla per puntare a vincere la Champions.

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1 ora fa, forest ha scritto:

Il calcio mi piace parecchio.

In questo periodo, a parte le repliche che non riescono a coinvolgermi, l'unica roba da guardare è la Bundesliga.

Ho visto, da quando è ripresa, quattro partite, e devo dire che il Bayern fa abbastanza impressione.

Li avevo visti, subito prima del Covid, passeggiare in Champions a casa del.Chelsea.

Che non vale certo Liverpool o City, ma non è affatto una squadra di brocchi.

Dieci giorni fa li ho rivìsti con l'Union Berlino vincere sbadigliando, sabato con l'Eintracht addormentarsi sopra 3-0, far rientrare gli ospiti ma poi chiuderla immediatamente prima di rischiare davvero qualcosa, e infine oggi nella sfida scudetto a Dortmund.

Dove il Bayern avrebbe ipotecato il titolo con un pari, ma ci è andato per vincere e infatti ha vinto, con pieno merito, pur contro un'ottima squadra.

Mi pare il miglior Bayern degli ultimi anni, con un Neuer tornato se' stesso e una rosa lunghissima dove alcune nuove leve non ancora notissime al grande pubblico hanno fatto le scarpe a vecchi draghi che partono dalla panchina.

Il balbettante Kimmich che avevo visto esordire qualche anno in Champions contro la Juve è diventato un giocatore capace di decidere un big-match con un colpo da fuoriclasse, affatto casuale ma cercato e voluto.

Squadra solida e se serve anche dura, capace di andare a mille ma anche di rallentare i ritmi quando è opportuno.

Qualità dei singoli ottima, davanti un mostro di efficacia come oggettivamente è Lewandowski.

Per me, non gli manca nulla per puntare a vincere la Champions.

Lo sai che sono d'accordo... ma quale Champions ?  Il torneo di Ferragosto di quest'anno ?

Comunque vada a finire, e certo non è il problema piu' pregnante, tutte le manifestazioni sportive di quest'anno saranno una  seconda scelta. Un peccato per chi le vincera'.

Il Kimmich che ricordi contro la Juve, non ancora ventenne, venne schierato al centro della difesa per assoluta mancanza di alternative, si erano rotti tutti... Gia' agli Europei francesi era un titiolare della nazionale, ed è un polivalente come pochi a livello mondiale, destinato a migliorare ulteriormente come del resto Serge Gnabry che ha ben visibili le stimmate del fuoriclasse.

Va da se' che vincere al Westfalen senza 75000 persone a spingere i gialloneri  - gli altri avrebbero riempito il settore di curva rosso - non è proprio la stessa cosa. E anche se parliamo di valori molto diversi, sarebbe stato meno agevole affrontare l'Union in quel piccolo inferno che è l'Alte Foersterei.   Come è stato piu' che dimezzato il derby berlinese di sabato, che certamente avrebbe esaurito lo stadio. E il Revier derby di 10 giorni fa, probabilmente la partita piu' sentita di Germania, giocato in quell'acquario è stato come fare Natale senza albero e presepe.

Io che in cantina ho ancora da qualche parte i vecchi Kicker degli anni '80 e '90 con la presentazione di 1. e 2. Bundesliga, ho appreso da te il risultato del Bayern. 

Non c'è niente da fare, non mi ci diverto. Ho fatto proprio il contrario. Per alleviare l'astinenza, sono passato dalle vecchie partite dei Mondiali su Rai Sport, a tutto cio' che si puo' trovare sul web. Ho rivisto mezzo mondiale del 1974 con al qualificazione della Polonia ai danni degli inglesi, vecchi spezzoni di partite anni '70 ( ma anche la vittoria in trasferta del St.Pauli nel derby di Amburgo visto dalla gradinata, ci sono figate vere sul web ), pezzi di Domeniche Sportive anni '80 e '90 dove sceglievo le sintesi che mi interessavano, e notavo che di alcune partite mi ricordavo come non fossero passati trenta e passa anni. Un derby in casa del Toro in un Comunale gremitissimo  ( all'epoca la capienza era quasi 70.000 persone : oggi si esaltano quando i granata riempiono 

l'Olimpico....), la Juve a inaugurare il girone di ritorno al Del Duca di Ascoli davanti a quasi 40.000 spettatori. Ad Ascoli.  Un ragazzo che segue da poco il calcio non ci crederebbe.

Sono arrivato, pensa, a questa conclusione. Baratterei volentieri le dirette Sky di oggi e la possibilita' di vedere tutte le partite della mia squadra in cambio degli stadi stracolmi di una volta, del calcio d'inizio alla stessa ora dalla A alla seconda categoria. Dei servizi della DS che ti facevano vivere il pre e il post partita, al posto delle inguardabili e stucchevoli chiacchierate di quella di oggi.

Terrei il sistema televisivo attuale solo per la Champions, anche se sarebbe impossibile. Ma il Covid ha sublimato  - speriamo per poco tempo - la trasformazione del calcio in spettacolo eminentemente televisivo.

Meglio che niente dira' qualcuno. Piuttosto niente è la mia opinione.

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5 minuti fa, andyball ha scritto:

Meglio che niente dira' qualcuno. Piuttosto niente è la mia opinione.

Concordo al 100%

Mi permetto un aggiunta: i numeri che faceva Ascoli al tempo sono qualcosa di assurdo, contando che è una città piuttosto piccola e che in provincia e regione hanno tanta concorrenza(Samb su tutte) ... Mi chiedo veramente da dove arrivasse tutta quella gente ?

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1 ora fa, LungomareNatisone ha scritto:

Concordo al 100%

Mi permetto un aggiunta: i numeri che faceva Ascoli al tempo sono qualcosa di assurdo, contando che è una città piuttosto piccola e che in provincia e regione hanno tanta concorrenza(Samb su tutte) ... Mi chiedo veramente da dove arrivasse tutta quella gente ?

 

1 ora fa, LungomareNatisone ha scritto:

Concordo al 100%

Mi permetto un aggiunta: i numeri che faceva Ascoli al tempo sono qualcosa di assurdo, contando che è una città piuttosto piccola e che in provincia e regione hanno tanta concorrenza(Samb su tutte) ... Mi chiedo veramente da dove arrivasse tutta quella gente ?

Ascoli xe poco più grande de Gorizia... Impressionante

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6 ore fa, andyball ha scritto:

Lo sai che sono d'accordo... ma quale Champions ?  Il torneo di Ferragosto di quest'anno ?

Comunque vada a finire, e certo non è il problema piu' pregnante, tutte le manifestazioni sportive di quest'anno saranno una  seconda scelta. Un peccato per chi le vincera'.

Il Kimmich che ricordi contro la Juve, non ancora ventenne, venne schierato al centro della difesa per assoluta mancanza di alternative, si erano rotti tutti... Gia' agli Europei francesi era un titiolare della nazionale, ed è un polivalente come pochi a livello mondiale, destinato a migliorare ulteriormente come del resto Serge Gnabry che ha ben visibili le stimmate del fuoriclasse.

Va da se' che vincere al Westfalen senza 75000 persone a spingere i gialloneri  - gli altri avrebbero riempito il settore di curva rosso - non è proprio la stessa cosa. E anche se parliamo di valori molto diversi, sarebbe stato meno agevole affrontare l'Union in quel piccolo inferno che è l'Alte Foersterei.   Come è stato piu' che dimezzato il derby berlinese di sabato, che certamente avrebbe esaurito lo stadio. E il Revier derby di 10 giorni fa, probabilmente la partita piu' sentita di Germania, giocato in quell'acquario è stato come fare Natale senza albero e presepe.

Io che in cantina ho ancora da qualche parte i vecchi Kicker degli anni '80 e '90 con la presentazione di 1. e 2. Bundesliga, ho appreso da te il risultato del Bayern. 

Non c'è niente da fare, non mi ci diverto. Ho fatto proprio il contrario. Per alleviare l'astinenza, sono passato dalle vecchie partite dei Mondiali su Rai Sport, a tutto cio' che si puo' trovare sul web. Ho rivisto mezzo mondiale del 1974 con al qualificazione della Polonia ai danni degli inglesi, vecchi spezzoni di partite anni '70 ( ma anche la vittoria in trasferta del St.Pauli nel derby di Amburgo visto dalla gradinata, ci sono figate vere sul web ), pezzi di Domeniche Sportive anni '80 e '90 dove sceglievo le sintesi che mi interessavano, e notavo che di alcune partite mi ricordavo come non fossero passati trenta e passa anni. Un derby in casa del Toro in un Comunale gremitissimo  ( all'epoca la capienza era quasi 70.000 persone : oggi si esaltano quando i granata riempiono 

l'Olimpico....), la Juve a inaugurare il girone di ritorno al Del Duca di Ascoli davanti a quasi 40.000 spettatori. Ad Ascoli.  Un ragazzo che segue da poco il calcio non ci crederebbe.

Sono arrivato, pensa, a questa conclusione. Baratterei volentieri le dirette Sky di oggi e la possibilita' di vedere tutte le partite della mia squadra in cambio degli stadi stracolmi di una volta, del calcio d'inizio alla stessa ora dalla A alla seconda categoria. Dei servizi della DS che ti facevano vivere il pre e il post partita, al posto delle inguardabili e stucchevoli chiacchierate di quella di oggi.

Terrei il sistema televisivo attuale solo per la Champions, anche se sarebbe impossibile. Ma il Covid ha sublimato  - speriamo per poco tempo - la trasformazione del calcio in spettacolo eminentemente televisivo.

Meglio che niente dira' qualcuno. Piuttosto niente è la mia opinione.

Lo digo da anni ....

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Opinione ovviamente lecita e certamente non isolata, Andy

Ne abbimo parlato spesso:' io non posso rimpiangere tempi in cui anzichè vederle le partite le immaginavo.  

Molto romantico, indubbiamente, ma è la differenza fra vedere un film e guardarne il trailer.

Quanto al calcio in epoca Covid, gli ascolti televisivi altissimi fanno testo relatîvamente, in periodo di astinenza.

Tuttavia, più della meta' delle partite che vedo in vita mia si svolgono su campi senza pubblico o quasi (dilettanti, giovanili, molte dirette di Eleven Sport) e non è un gran problema.

Meglio se c'è, evidente, un bella atmosfera rende senza dubbio più intrigante lo spettacolo, ma alla fine quel che mi interessa è la partita.

Se poi parliamo di A, le porte chiuse mi permettono l'opzione di cambiare audio su Sky, alzare il volume a palla e sentire allenatori e giocatori, il che personalmente mi trasporta virtualmente a bordo campo e mi diverte molto.

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7 ore fa, LungomareNatisone ha scritto:

Concordo al 100%

Mi permetto un aggiunta: i numeri che faceva Ascoli al tempo sono qualcosa di assurdo, contando che è una città piuttosto piccola e che in provincia e regione hanno tanta concorrenza(Samb su tutte) ... Mi chiedo veramente da dove arrivasse tutta quella gente ?

  Eppure, una risposta c'è.

  Ascoli Piceno è forse l'esempio piu' eclatante, ma non l'unico. Anche l'Avellino riempiva per i big match un Partenio oltre i 35mila spettatori di capienza, il Catanzaro faceva i sold out in un impianto tre volte piu' grande di quello attuale, eccetera..La stessa Udinese ante - Zico faceva agevolmente 30.000 spettatori contro un Cagliari o un Cesena ( e noi contemporaneamente ne facevamo 10mila in C contro un Mantova, per dire).

 Ma per dire di Ascoli, una partita come quella con Juve o Inter richiamava un'intera regione, che altre possibilita' di vedere la A non aveva. E non solo. Una volta era normale spostarsi e fare parecchi km per vedere la partita.

 Amici sardi mi assicuravano che a vedere il Cagliari venivano in molti dal nord dell'ìsola, e da Sassari sono 250 km. Una partita di A, non necessariamente di cartello, era un evento.

 E l'elemento che simboleggia la voglia di calcio dell'epoca, è che il campionato, almeno fino all'inizio anni '80, a 16 squadre, era tutt'altro che spettacolare. Un mare di 0-0, partite molto tattiche, zero stranieri. Eppure...

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19 minuti fa, forest ha scritto:

Se ci pensi, Andy, è abbastanza normale: l'unica possibilita' di vedere una partita in diretta era andarci di persona....

E' proprio questo il punto, Forest.

Abbiamo barattato il piacere dello stadio e della domenica consacrata alla partita con due ore sul divano - o al bar - per vedere partite in stadi semivuoti in giorni e orari talvolta assurdi.

Se mi fai tornare indietro, ti sembrera' un paradosso ma firmo subito.

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28 minuti fa, andyball ha scritto:

E' proprio questo il punto, Forest.

Abbiamo barattato il piacere dello stadio e della domenica consacrata alla partita con due ore sul divano - o al bar - per vedere partite in stadi semivuoti in giorni e orari talvolta assurdi.

Se mi fai tornare indietro, ti sembrera' un paradosso ma firmo subito.

Io non so cosa hai barattato tu, posso parlare solo per me ?

Per quanto mi riguarda, non rinuncerei mai allo stadio, e infatti mai lo farò.

Ma sono passato dal vedere di fatto solo la Triestina, e del resto o poco (sintesi serie A) o nulla ( campionati esteri) a un'offerta totale che comprende letteralmente tutto.

Poi sta a me, e a ognuno, scegliere cosa mi interessa e cosa no, ma è una scelta che prima non avevo.

Per sapere il risultato del Forest, vent'anni fa, dovevo aspettare il Guerin Sportivo al giovedì, oggi DAZN mi mostra la partita live o persino quando mi pare, se ho altro da fare, che tanto il risultato di sicuro non lo vengo a sapere se non vado a cercarlo.

City-Liverpool la guardo, non la immagino, ed è decisamente un'altra cosa....

 

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4 minuti fa, forest ha scritto:

Aggiungo solo una cosa: gli stadi vuoti sono certamente un problema, ma italiano: in Germania sono pieni, in Inghilterra la gente non sanno più dove metterla...

per due motivi... una cultura sportiva e dell'appartenenza che va oltre i risultati e stadi che sono dei confortevoli salotti, dove noi in molti casi contrapponiamo autentiche schifezze.

Ci sono poi, dei casi particolari che proprio non mi spiego.

Il Torino è emblematico... 30 - 40 anni fa riempiva nei grandi eventi uno stadio da 70mila, oggi fa 20mila persone - spesso meno- e ha meno abbonati dell'Udinese. In uno stadio moderno e confortevole.

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Il Toro, ma Gigi ne sapra' di piu', non vince più nulla da una vita.

Avevo amici a Torino, orgogliosamente granata, che ai tempi non dico di Radice ma di Mondonico sostenevano, certamente esagerando, che "a Torino il gobbo non esiste, a parte i meridionali della FIAT e i fighetti che adorano Marisa".

Detto che Marisa era Boniperti, e che come detto certamente esageravano, da allora la forbice si è allargata a dismisura: Toro persino in B, la Juve vince lo scudetto tutti gli anni.

Per le giovani generazioni non c'è gara, io temo....

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8 ore fa, andyball ha scritto:

  Eppure, una risposta c'è.

  Ascoli Piceno è forse l'esempio piu' eclatante, ma non l'unico. Anche l'Avellino riempiva per i big match un Partenio oltre i 35mila spettatori di capienza, il Catanzaro faceva i sold out in un impianto tre volte piu' grande di quello attuale, eccetera..La stessa Udinese ante - Zico faceva agevolmente 30.000 spettatori contro un Cagliari o un Cesena ( e noi contemporaneamente ne facevamo 10mila in C contro un Mantova, per dire).

 Ma per dire di Ascoli, una partita come quella con Juve o Inter richiamava un'intera regione, che altre possibilita' di vedere la A non aveva. E non solo. Una volta era normale spostarsi e fare parecchi km per vedere la partita.

 Amici sardi mi assicuravano che a vedere il Cagliari venivano in molti dal nord dell'ìsola, e da Sassari sono 250 km. Una partita di A, non necessariamente di cartello, era un evento.

 E l'elemento che simboleggia la voglia di calcio dell'epoca, è che il campionato, almeno fino all'inizio anni '80, a 16 squadre, era tutt'altro che spettacolare. Un mare di 0-0, partite molto tattiche, zero stranieri. Eppure...

Penso che la discriminante tra "ieri" e "oggi" sia una generale perdita del concetto di "identitarismo/appartenenza" che in questo caso vale per il calcio ma in generale anche in altri campi (in politica ad esempio, pochi miei coetanei fanno politica e io stesso mi sono scoglionato quasi subito mentre se fossi nato trent'anni prima avrei passato la mia adolescenza in viale xx settembre) 

Tu che vivi a Udine saprai bene che pochissimi giovani tifano per l'Udinese nonostante 25 anni di serie a, coppe europee e fuoriclasse in campo

Ma di ascoli mi ha sempre impressionato il numero di tifosi in rapporto alla popolazione... Perché ok i big match di A ma questi facevano numeri spaventosi pure nei decenni di Serie C1 con una provincia piccola e nemmeno tutta bianconera 

Dubito che un sambenedettese o un anconetano andasse a vedersi ascoli-catanzaro... 

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Xe l'effetto de un lento ma evidente ed irreversebile rincoglionimento de massa, no so fino a che punto casuale, e non me interessa de aprir discussioni infinite per non saverlo comunque e in più ciaparme anche del mona dal sotuttomi de turno.

Ma guardemo agli share de certi programmi televisivi, sfogliemo le pagine Facebook,  pensemo a molti dei politici che ne rappresenta. Guardemo le abitudini alla lettura de molti giovani e alla loro formazion scolastica, controllemo le vendite de certi brand, scoltemo i discorsi nei bar. 

E ne cascherà le balle. Ma non a tutti, a pochi, che sennò i discorsi de sora no stessi in piedi.  

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55 minuti fa, gimmi ha scritto:

Xe l'effetto de un lento ma evidente ed irreversebile rincoglionimento de massa, no so fino a che punto casuale, e non me interessa de aprir discussioni infinite per non saverlo comunque e in più ciaparme anche del mona dal sotuttomi de turno.

Ma guardemo agli share de certi programmi televisivi, sfogliemo le pagine Facebook,  pensemo a molti dei politici che ne rappresenta. Guardemo le abitudini alla lettura de molti giovani e alla loro formazion scolastica, controllemo le vendite de certi brand, scoltemo i discorsi nei bar. 

E ne cascherà le balle. Ma non a tutti, a pochi, che sennò i discorsi de sora no stessi in piedi.  

D'accordissimo,  ma no xe che el balon e lo stadio sia sti ambienti de elevazion popolare...

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11 ore fa, forest ha scritto:

Il Toro, ma Gigi ne sapra' di piu', non vince più nulla da una vita.

Avevo amici a Torino, orgogliosamente granata, che ai tempi non dico di Radice ma di Mondonico sostenevano, certamente esagerando, che "a Torino il gobbo non esiste, a parte i meridionali della FIAT e i fighetti che adorano Marisa".

Detto che Marisa era Boniperti, e che come detto certamente esageravano, da allora la forbice si è allargata a dismisura: Toro persino in B, la Juve vince lo scudetto tutti gli anni.

Per le giovani generazioni non c'è gara, io temo....

Direi che hai inquadrato la cosa, le giovani generazioni sono attratte da CR7 & co.

I tifosi fra i 30 e i 50 sono totalmente disillusi e avere un Cairo che non spende e avere, appena fuori Torino, la società concorrente, con quel budget, deprime un po'.

Ma ti butto lì anche altro... 10-15 anni fa trovavi alle 14.20 sul marciapiede del campo di allenamento delle giovanili, in periferia a Mirafiori, una nutrita schiera di pensionati che andavano a guardare gli allenamenti delle giovanili e sapevano tutto su come allenava uno e come l'altro e aspettavano che alle 14.30 aprisse l'impianto.

Ora il campo è un altro, stesso quartiere, dall'ufficio li vedo dalla finestra, e di gente al seguito non ne vedi proprio.

D'altra parte anche lo staff di 10-15 anni fa, tecnico e no, è cambiato e anche quelli che erano granata dalla nascita (notizia certa, perché ne conosco, con uno ci ho giocato per anni) hanno saltato la barricata e li trovi dall'altra parte della città dove sono messi nelle condizioni di realizzarsi professionalmente. Anche perché avevano ben compreso che Cairo avrebbe chiuso i rubinetti e i giri per l'Europa ad aggiornarsi all'Ajax o al Benfica o a Londra sarebbero diventati merce rara...

Per cui la distanza tra le 2 società è diventata enorme, i bambinetti per strada hanno la maglietta di Dybala e CR7 e quelle di Belotti le trovi addosso ai bambini cresciuti nelle calde tradizioni dei paesi della provincia...

Aggiunta. Effettivamente devo dire che ai tempi della mia scuola superiore, diciamo seconda metà anni'80 inizio '90, ricordo che fra i quasi 2000 studenti dell'istituto, era difficile vedere sciarpe bianconere, tra chi seguiva il calcio ricordo un 70% di granata un 20 di bianconeri e il resto distribuito fra milanesi, genovesi, Fiorentina, Napoli, le altre di A, insomma. L'anno del Toro in finale di Uefa la mia classe la potevi trovare quasi tutta in Maratona.

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2 ore fa, Contea di Trieste ha scritto:

D'accordissimo,  ma no xe che el balon e lo stadio sia sti ambienti de elevazion popolare...

Sì beh, effettivamente.. xe un discorso lungo sulla socializzazion, intesa come inserimento in una collettività con idem sentire e conseguentemente con riflessi sulla formazione personale. Ma non me par el caso de afrontar el tema..?

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8 minuti fa, gimmi ha scritto:

Sì beh, effettivamente.. xe un discorso lungo sulla socializzazion, intesa come inserimento in una collettività con idem sentire e conseguentemente con riflessi sulla formazione personale. Ma non me par el caso de afrontar el tema..?

No te tirera' miga fora de novo i processi markoviani di conta ? :rotfl:

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47 minuti fa, GiGi-TO ha scritto:

Direi che hai inquadrato la cosa, le giovani generazioni sono attratte da CR7 & co.

I tifosi fra i 30 e i 50 sono totalmente disillusi e avere un Cairo che non spende e avere, appena fuori Torino, la società concorrente, con quel budget, deprime un po'.

Ma ti butto lì anche altro... 10-15 anni fa trovavi alle 14.20 sul marciapiede del campo di allenamento delle giovanili, in periferia a Mirafiori, una nutrita schiera di pensionati che andavano a guardare gli allenamenti delle giovanili e sapevano tutto su come allenava uno e come l'altro e aspettavano che alle 14.30 aprisse l'impianto.

Ora il campo è un altro, stesso quartiere, dall'ufficio li vedo dalla finestra, e di gente al seguito non ne vedi proprio.

D'altra parte anche lo staff di 10-15 anni fa, tecnico e no, è cambiato e anche quelli che erano granata dalla nascita (notizia certa, perché ne conosco, con uno ci ho giocato per anni) hanno saltato la barricata e li trovi dall'altra parte della città dove sono messi nelle condizioni di realizzarsi professionalmente. Anche perché avevano ben compreso che Cairo avrebbe chiuso i rubinetti e i giri per l'Europa ad aggiornarsi all'Ajax o al Benfica o a Londra sarebbero diventati merce rara...

Per cui la distanza tra le 2 società è diventata enorme, i bambinetti per strada hanno la maglietta di Dybala e CR7 e quelle di Belotti le trovi addosso ai bambini cresciuti nelle calde tradizioni dei paesi della provincia...

Aggiunta. Effettivamente devo dire che ai tempi della mia scuola superiore, diciamo seconda metà anni'80 inizio '90, ricordo che fra i quasi 2000 studenti dell'istituto, era difficile vedere sciarpe bianconere, tra chi seguiva il calcio ricordo un 70% di granata un 20 di bianconeri e il resto distribuito fra milanesi, genovesi, Fiorentina, Napoli, le altre di A, insomma. L'anno del Toro in finale di Uefa la mia classe la potevi trovare quasi tutta in Maratona.

Certo, quello che vuoi. Ma per una citta' delle dimensioni di Torino, con tifosi sparsi nel resto della regione, non mi spiego ugualmente una simile disaffezione. Meno abbonati dell'Udinese mi pare una cosa fuori dal mondo, eppure cosi' è ...

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A proposito del discorso precedente e delle preferenze fra vedere la Bundesliga senza pubblico e vecchi spezzoni nostalgici in tv o sul web.

Quest' ultimo, dicevo, è stato spesso fonte di ispirazione in questa lunga quarantena, fra film e spezzoni di vecchie partite. Da innamorato della storia calcistica, mi diverte andare a cercare video di partite di cui a distanza di decenni ho ancora memoria, e c'è davvero di tutto, campionati e coppe, europei e mondiali.

Dove a volte vedo cose che avevo totalmente rimosso o che ricordavo molto diversamente.

Qualche sera fa, ho pescato da una tv basca la sintesi della finale di ritorno di UEFA 1977, prima vittoria europea della Juve dopo un'omerica battaglia con l'Athletic Bilbao, la partita che mi ha legato a livello di tifo.

Certamente la maggior documentazione video esistente su quella partita, rigorosamente in lingua basca. Manca l'ultimo quarto d'ora  - che non esiste in nessun archivio - ma è la parte che ricordo meglio, la Juve asserragliata nella sua area sotto un diluvio a proteggere il gol di vantaggio, con l'Athletic che faceva piovere cross su cross alla ricerca di quel terzo gol che non sarebbe arrivato mai. Sofferenza pura fino al 90'.

Rifacendomi al discorso precedente di Gigi, era facile diventare tifosi di quella Juve autarchica che avrebbe formato l'ossatura della splendida nazionale del Mundial argentino. La Juve piu' dura e cattiva di sempre. Gentile, Morini, Furino, Cuccureddu, Bonimba. Ma il piu' cattivo di tutti, penso dell'intera storia del calcio italiano, è stato Romeo Benetti, " Maultier " per Brera, geniale inventore di soprannomi. 

Ricordavo perfettamente il vantaggio di Bettega, abilissimo a incunearsi fra i due centrali per schiacciare di testa il gol del vantaggio. Ma avevo totalmente dimenticato il brutale fallo di Benetti a metacampo nel secondo tempo, con l'arbitro a graziarlo di una sacrosanta espulsione forse per aver convalidato il pareggio basco in fuorigioco,  E' iconica la scena che segue. Sei maglie biancorosse circondano Benetti, in due tentano di dargli un colpo e uno spintone. Lui non arretra di un centimetro, restituisce i colpi, li guarda uno a uno, se non arriva l'arbitro di corsa a spingerlo via credo si sarebbe assistito a una rissa che nemmeno nei film di Bud Spencer. Un mito.

E' facile capire perche' negli anni '70 , sull'altro versante il Toro di Pulici, Graziani, Claudio Sala, Pecci e Zaccarelli, il derby piu' importante era quello di Torino.

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1 ora fa, andyball ha scritto:

Certo, quello che vuoi. Ma per una citta' delle dimensioni di Torino, con tifosi sparsi nel resto della regione, non mi spiego ugualmente una simile disaffezione. Meno abbonati dell'Udinese mi pare una cosa fuori dal mondo, eppure cosi' è ...

Penso sia dovuto all'appiattimento su certi standard con la gestione Cairo (salvezza tranquilla, qualche plusvalenza e al limite se ci va di c**o andiamo in Europa una volta ogni 10 anni) che ha di fatto lasciato il toro in questa situazione stagnante diciamo

Ne parlavo tempo fa con un mio carissimo amico doriano, ormai sul viale dello scoglionamento a causa di una samp che da ormai una decina d'anni si limita a restare in a e vendere qualche giocatore ogni tanto

Secondo me ciò che manca è LA PASSIONE... Quella passione che ai presidenti di una volta faceva fare anche follie solo per raggiungere risultati ambiziosi. Pensate a Corioni che portò a Brescia gente come Guardiola, Baggio, Di Biagio etc o a Gaucci col Perugia, o Gazzoni che fu artefice dell'ultimo Bologna esaltante con Baggio e Signori. E potremmo andare avanti all'infinito volendo... 

Oggi chi ha questa passione, tra i 20 presidenti di A? Sicuramente Percassi che è prima di tutto un tifoso ed ex giocatore dell'Atalanta e si vede che sta facendo di tutto per far arrivare l'Atalanta in alto. Poi gli Agnelli che da quando hanno ripreso seriamente le redini della Juve stanno facendo di tutto per raggiungere la terza Champions e forse Lotito, che dopo anni di attriti con la tifoseria sta finalmente portando avanti un progetto con l'ambizione di vincere trofei

Per il resto, le altre 17 mi sembrano tutte aziende che mirano alla competitività solo fuori dal campo... Sarà un modo di ragionare infantile e immaturo e tutto quello che volete, ma il tifoso con le plusvalenze e il bilancio in attivo si pulisce il c**o

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10 minuti fa, andyball ha scritto:

E' facile capire perche' negli anni '70 , sull'altro versante il Toro di Pulici, Graziani, Claudio Sala, Pecci e Zaccarelli, il derby piu' importante era quello di Torino.

Infatti è sempre un piacere sentire parlare i protagonisti di quei derby... 

Sarà retorica, ma i calciatori una volta erano attaccati alla maglia, per gente come Claudio Sala il derby era una questione di vita... Cosa volete che gliene freghi del derby a un Zaza o un Rincon qualsiasi 

Da laziale, lo stesso discorso vale per il derby di Roma... I derby degli anni 70 erano poesia pura con gente come Vincenzino D'Amico, Wilson, Chinaglia... 

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3 minuti fa, LungomareNatisone ha scritto:

Infatti è sempre un piacere sentire parlare i protagonisti di quei derby... 

Sarà retorica, ma i calciatori una volta erano attaccati alla maglia, per gente come Claudio Sala il derby era una questione di vita... Cosa volete che gliene freghi del derby a un Zaza o un Rincon qualsiasi 

Da laziale, lo stesso discorso vale per il derby di Roma... I derby degli anni 70 erano poesia pura con gente come Vincenzino D'Amico, Wilson, Chinaglia... 

.... senza dimenticare il trasferimento di Ciccio Cordova alla Lazio, che ai tempi scateno' parecchie risse nei rioni della Capitale...

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