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Notizie e commenti vari sul calcio


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12 ore fa, forest ha scritto:

La Triestina non si allena al Rocco, non lo fa il Pordenone nè nessun altro.

Ma te son sicuro?mio suocero che abita in piazzale Giarizzole e xe pensionato qualche volta el vedeva che i se allenava al Rocco, no parlo de sto anno, l'altro anno sicuro, poi se da quest'anno i usa solo el Grezar non so

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Il 21/6/2020 Alle 12:27, forest ha scritto:

In A impossibile, perché il Brescia sarà in B.

Non puoi fare nessun paragone col Cagliari, perché da Cagliari venivano al massimo un paio di centinaia di tifosi mentre mi pare chiaro che un Pordenone in A farebbe almeno tremila abbonati in loco più probabilmente non pochi a Ts da parte di appassionati di calcio spesso disinteressati alla Triestina (purtroppo non sono pochi).

A questa base dovresti aggiungere le tifoserie ospiti.

Non ho contato, ovviamente, quelli che si muoverebbero solo per le big e che sarebbero comunque migliaia.

Ma parliamo del nulla, primo perché il Pordenone non andrà in A e secondo perché, nel caso, non c'è scritto da nessuna parte che la farebbe di sicuro a Trieste.

Si, lo so che il Brescia sarà in B..... Era per citare una squadra x meno blasonata (mettici il Benevento od il Sassuolo, toh..... ).

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20 minuti fa, Roberto24 ha scritto:

Ma te son sicuro?mio suocero che abita in piazzale Giarizzole e xe pensionato qualche volta el vedeva che i se allenava al Rocco, no parlo de sto anno, l'altro anno sicuro, poi se da quest'anno i usa solo el Grezar non so

Nessuno si allena al Rocco da quando sono stati fatti i lavori per l'Europeo U21.

Ripeto che pero' nei grandi stadi questa è una prassi normale: la Juve si allena alla Continassa, il Milan a Milanello, l'Inter ad Appiano, la Roma a Trigoria, il Napoli a Soccavo ecc.ecc.

Fanno eccezione le gare di coppe europee, dove è obbligatorio far testare il campo agli ospiti il giorno prima della gara.

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5 minuti fa, forest ha scritto:

Nessuno si allena al Rocco da quando sono stati fatti i lavori per l'Europeo U21.

Ripeto che pero' nei grandi stadi questa è una prassi normale: la Juve si allena alla Continassa, il Milan a Milanello, l'Inter ad Appiano, la Roma a Trigoria, il Napoli a Soccavo ecc.ecc.

Fanno eccezione le gare di coppe europee, dove è obbligatorio far testare il campo agli ospiti il giorno prima della gara.

Già. Ma prima almeno un allenamento settimanale lo faceva, da sempre, come lo faceva al Grezar quando ci giocava. 

Negli esempi che porti ci sono soprattutto casi di doppie società con un unico campo. È chiaro che lì già un' utilizzazione settimanale (solo per le partite) può risultare pesante per il manto erboso. 

Poi se il Napoli od altre utilizzano il loro campo solo per giocarci non lo so. L' Udinese ci si allena nel suo mi sembra (dirai che è gestito da lei, e vabbè....). 

Io, questa cosa che da un anno l' Unione abbia perso la possibilità di allenarsi anche un solo giorno settimanale (come ripeto faceva sempre in ogni categoria) nel "suo" (moralmente) campo di gioco mi fa andare in bestia. Poi ci aggiungi che il Comune (legittimamente o meno) lo affitta ad altri ed ecco che mi viene il prurito...... ?

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Il 21/6/2020 Alle 16:37, LungomareNatisone ha scritto:

Non è che ti confondi con la volta dopo? 

Cagliari-Inter fu la prima al Rocco, quella in cui pinilla fece un gol della madonna e ci metto la mano sul fuoco che lo stadio era bello pienotto. Lo dico perché c'ero, per vedere gli sconvolts da vicino

12/13000. Dai miei ricordi. La Colaussi (in cui c'ero anch'io) era abbastanza piena anche se con le persone non stipate (c'era cioè alternanza tra seggiole occupate e vuote) e la Furlan pure. 

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Il 21/6/2020 Alle 16:14, andyball ha scritto:

17.500 spettatori totali, perche' nella curva cagliaritana c'erano grosso modo 300 persone.

Il resto dello stadio era zeppo per due terzi, con larghi vuoti in tribuna a causa dei prezzi fissati dal filibustiere sardo, 100 euro la Colaussi, 200 la Pasinati.

Mi sembra che il Cagliari non abbia mai comunicato il numero di spettatori né il relativo incasso. Comunque subito che c'erano più di 11/12000.

La Curva Trevisan esaurita (5500), 3/4000 ad essere larghi in Colaussi il resto in Pasinati (semi vuota, forse un migliaio ). 300 come dici tu in Furlan che era destinata solo ai sardi. 

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16 minuti fa, stets ha scritto:

Mi sembra che il Cagliari non abbia mai comunicato il numero di spettatori né il relativo incasso. Comunque subito che c'erano più di 11/12000.

La Curva Trevisan esaurita (5500), 3/4000 ad essere larghi in Colaussi il resto in Pasinati (semi vuota, forse un migliaio ). 300 come dici tu in Furlan che era destinata solo ai sardi. 

Io c'ero e la ricordo diversamente.

Il dato degli spettatori mi pare sia quello della Gazzetta.

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3 ore fa, andyball ha scritto:

Io c'ero e la ricordo diversamente.

Il dato degli spettatori mi pare sia quello della Gazzetta.

Anch'io c'ero assieme a miei amici juventini. Io tifo solo Triestina ma siccome non mi era mai capitato (e forse non mi sarebbe capitato in futuro) di vivere dal vivo una festa scudetto, per giunta a 500 metri da casa mia ? mi sono a loro " accodato ". Eravamo in Colaussi (sigh per la spesa) dato che biglietti di curva non avevamo più trovato, e mi sembrava piena solo al centro (dove tra l' altro eravamo noi). Diciamo al massimo mezza piena alla grande. Evidentemente abbiamo ricordi differenti.....

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Soluzione radicale. Consentire partite di A o B anche in stadi piccoli. Che tanto quelli grandi non si riempiono mai. 
Come una volta. Si vendono i biglietti fino a esaurimento. I limiti degli stadi sono diventati un dogma, sarebbe bello metterli in discussione. Sono ancora valide le ragioni per cui furono introdotti? Forse no. In ogni caso nessuno ci pensa mai e quei limiti creano più problemi che altro. 
Ma infatti,l'unica cosa che conta per me sarebbe la gestione della sicurezza ed i posti a sedere. Una volta rispettate tutte le norme non vedo il problema nel giocare anche in uno stadio da 5mila posti.
Eibar e Huesca giocano in stadi da 7mila posti.

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Il 22/6/2020 Alle 18:29, andyball ha scritto:

ma chi, l'avvocato GM ?

Non parlo de Triestina -Juve eh, ma dell'unica partida zogada dalla Juve a Trieste come padrona de casa

Se non sbaglio iera un Juventus Partizan, vecia coppa delle Fiere, sarà stado el 66 o poco via. Iero con mio papà, me par 1 a 0, me ricordo che zogava Sivori. Quindi son vecio.... 

 

 

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@forest  Premettendo che non me ne frega niente che il Pordenone giochi in B o A o serie Z e che sono d'accordo con quanto da te esposto riguardo a tutta la vicenda, mi rimane una domanda: uno stadio a Pordenone hanno intenzione di costruirlo o no?

Questi adesso sono in B, e ok per questa fine di campionato al Rocco. Poi, se rimangono in B andranno a Fontanafredda ma con la quasi sicurezza che comunque faranno i primi mesi di campionato ancora a Trieste, soluzione certo non ideale per il manto del Rocco. Ma tant'è, verrà fatto ancora questo sacrificio. Se però dovessero andare in A si prospetta tutto il campionato al Rocco, con un problema che sappiamo probabilmente grave per la gestione del campo di gioco, però magari grazie a tutto il business serie A di cui dicevi, con molti più soldi che girano, si troverebbe la soluzione anche per curare maggiormente il campo, faccio per dire. Ma è solo un'ipotesi che probabilmente (speriamo) non si verificherà, quindi per ora tutto ipotetico e non vale la pena adesso arrovellarvisi.

Ma detto questo, considerando che sono in B e vanno forte, è verosimile pensare che anche se adesso rimarranno in B, il prossimo anno tenteranno di nuovo la scalata, e potrebbero anche farcela. Date queste premesse, cioè quella che sembra una volontà reale di cercare di raggiungere la A, direi che a Pordenone dovrebbero iniziare a costruire quanto prima un nuovo stadio, viste le ambizioni e la qualità della società. Altrimenti, se dovessero fare il grande salto mettiamo l'anno prossimo o quello dopo, a settembre 2021 o quello dopo farebbero la A a Trieste perché nel frattempo sono ancora senza stadio? A questo punto sì che mi verrebbe da dire cassi vostri, la squadra è forte e le ambizioni sono palesi, e ormai il tempo lo avete avuto - supponiamo tra due anni - anche per lo stadio nuovo (certo, non lo costruisce il Pn Calcio ma il comune o chi per esso, ma insomma parlino tra loro e vedano cosa vogliono fare). Oppure dichiarino che lo stadio non lo faranno e, se dovessero andare in A, coerentemente rinunceranno a partecipare a quel campionato: Fontanafredda tutta la vita e po bon. Non ti pare?

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47 minuti fa, MericordoMascheroni ha scritto:

@forest  Premettendo che non me ne frega niente che il Pordenone giochi in B o A o serie Z e che sono d'accordo con quanto da te esposto riguardo a tutta la vicenda, mi rimane una domanda: uno stadio a Pordenone hanno intenzione di costruirlo o no?

Questi adesso sono in B, e ok per questa fine di campionato al Rocco. Poi, se rimangono in B andranno a Fontanafredda ma con la quasi sicurezza che comunque faranno i primi mesi di campionato ancora a Trieste, soluzione certo non ideale per il manto del Rocco. Ma tant'è, verrà fatto ancora questo sacrificio. Se però dovessero andare in A si prospetta tutto il campionato al Rocco, con un problema che sappiamo probabilmente grave per la gestione del campo di gioco, però magari grazie a tutto il business serie A di cui dicevi, con molti più soldi che girano, si troverebbe la soluzione anche per curare maggiormente il campo, faccio per dire. Ma è solo un'ipotesi che probabilmente (speriamo) non si verificherà, quindi per ora tutto ipotetico e non vale la pena adesso arrovellarvisi.

Ma detto questo, considerando che sono in B e vanno forte, è verosimile pensare che anche se adesso rimarranno in B, il prossimo anno tenteranno di nuovo la scalata, e potrebbero anche farcela. Date queste premesse, cioè quella che sembra una volontà reale di cercare di raggiungere la A, direi che a Pordenone dovrebbero iniziare a costruire quanto prima un nuovo stadio, viste le ambizioni e la qualità della società. Altrimenti, se dovessero fare il grande salto mettiamo l'anno prossimo o quello dopo, a settembre 2021 o quello dopo farebbero la A a Trieste perché nel frattempo sono ancora senza stadio? A questo punto sì che mi verrebbe da dire cassi vostri, la squadra è forte e le ambizioni sono palesi, e ormai il tempo lo avete avuto - supponiamo tra due anni - anche per lo stadio nuovo (certo, non lo costruisce il Pn Calcio ma il comune o chi per esso, ma insomma parlino tra loro e vedano cosa vogliono fare). Oppure dichiarino che lo stadio non lo faranno e, se dovessero andare in A, coerentemente rinunceranno a partecipare a quel campionato: Fontanafredda tutta la vita e po bon. Non ti pare?

È un argomento.

Lovisa questo lo sa bene, e infatti la soluzione Fontanafredda gli piace fino un certo punto.

È anche vero, peró, che rendere il Bottecchia uno stadio da serie A mi pare complicato per non dire impossibile.

È un velodromo, e solo questo basterebbe a non renderlo omologabile neanche per la B.

Ma c'è anche un limite minimo di capienza da rispettare, attualmente in B fissato a 5500 posti, e il Bottecchia ne ha circa 3000 (quasi tutti scoperti) più un migliaio nella tribunetta ospiti.

Insomma, ristrutturarlo per renderlo addirittura da A non mi pare una soluzione praticabile.

A Fontanafredda partono certamente da basi migliori, spazio circostante per i parcheggi ce n'e' a bizzeffe, un impianto buono per la B in qualche mese lo tiri su.

Ma se parliamo di A diventa un altro mondo, e fermo restando che non può certo essere il Pordenone a costruirselo mi pare complicato che si stanzino vagonate di soldi (pubblici) per quella che il giorno in cui Lovisa si stufasse diventerebbe la classica cattedrale nel deserto.

Vero è che senza Biasin sarebbe rimasto una cattedrale nel.deserto pure il Rocco, a dirla tutta.

Quella che fai è comunque una considerazione pertinente, per quanto un Pordenone che assapori la A in modo fugace mi pare plausibile, ma che la.trasformi nel.suo habitat (tipo Udinese, per intenderci) non mi sembra ad oggi realistico pensarlo.

E poi, detto fra noi, prima di passare a miglior vita almeno un giro sulla.giostra dei grandi ce lo saremmo anche meritato noi, no?

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7 minuti fa, forest ha scritto:

È un argomento.

Lovisa questo lo sa bene, e infatti la soluzione Fontanafredda gli piace fino un certo punto.

È anche vero, peró, che rendere il Bottecchia uno stadio da serie A mi pare complicato per non dire impossibile.

È un velodromo, e solo questo basterebbe a non renderlo omologabile neanche per la B.

Ma c'è anche un limite minimo di capienza da rispettare, attualmente in B fissato a 5500 posti, e il Bottecchia ne ha circa 3000 (quasi tutti scoperti) più un migliaio nella tribunetta ospiti.

Insomma, ristrutturarlo per renderlo addirittura da A non mi pare una soluzione praticabile.

A Fontanafredda partono certamente da basi migliori, spazio circostante per i parcheggi ce n'e' a bizzeffe, un impianto buono per la B in qualche mese lo tiri su.

Ma se parliamo di A diventa un altro mondo, e fermo restando che non può certo essere il Pordenone a costruirselo mi pare complicato che si stanzino vagonate di soldi (pubblici) per quella che il giorno in cui Lovisa si stufasse diventerebbe la classica cattedrale nel deserto.

Vero è che senza Biasin sarebbe rimasto una cattedrale nel.deserto pure il Rocco, a dirla tutta.

Quella che fai è comunque una considerazione pertinente, per quanto un Pordenone che assapori la A in modo fugace mi pare plausibile, ma che la.trasformi nel.suo habitat (tipo Udinese, per intenderci) non mi sembra ad oggi realistico pensarlo.

E poi, detto fra noi, prima di passare a miglior vita almeno un giro sulla.giostra dei grandi ce lo saremmo anche meritato noi, no?

Sì, ma supponiamo che arrivino in A veramente, a quel punto non si può sapere se la assaporeranno solo in modo fugace o più a lungo. Passi per un primo anno ipotetico giocato a Trieste - in base alle considerazioni fatte prima, quindi festa per loro e visibilità anche per Trieste con la serie A (sebbene non ci terrei per niente, viste le nostre di ambizioni) -, ma nel caso si salvassero a quel punto non penso sarebbe accettabile pensare che facciano più di un campionato da noi. Quindi o retrocessione più o meno volontaria, con appunto festosa e fugace apparizione nella massima serie, o il benedetto stadio durante quel primo anno se lo devono in qualche modo procurare...

Riguardo a noi, mi dispiace che dici un giro sulla giostra "ce lo saremmo meritato" anche noi, io direi che ce lo meritiamo proprio, senza condizionale ?! Dai dai, che col santo Biasin magari ancora qualche anno di pazienza e.....

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2 minuti fa, MericordoMascheroni ha scritto:

Riguardo a noi, mi dispiace che dici un giro sulla giostra "ce lo saremmo meritato" anche noi, io direi che ce lo meritiamo proprio, senza condizionale ?! Dai dai, che col santo Biasin magari ancora qualche anno di pazienza e.....

Il senso era che ce lo meriteremmo, infatti ?

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Finché le istituzioni cittadine trattano con i guanti tutte le squadre delle altre città, con la motivazione che "portano il grande calcio", mentre alla Triestina non concedono neanche un campo di allenamento, possiamo dire benissimo che ci meritiamo un salto in serie A, ma resterà sempre una speranza vana.

Quanto ai limiti degli stadi, l'intervento di forest mi ha fatto pensare che, oltre ai problemi di migrazione delle squadre che non hanno gli impianti a norma (che sono costi indiretti molto alti), questi limiti comportano enormi spese di adeguamento degli impianti esistenti. Tutti soldi pubblici che sarebbero risparmiati se si eliminassero o comunque se si limitassero fortemente quelle restrizioni.

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Che poi, a prescindere da adeguamenti di sicurezza, che il Bottecchia sia inagibile perché è un (anche) velodromo proprio non lo capisco. Allora dovrebbero essere inagibili tutti gli stadi con pista di atletica. Roma, Lazio, Napoli, Verona, Bologna ecc tutti a cercarsi un altro posto dove giocare.......perché l' unica cosa che preclude la pista per velocipedi è la visuale degli spettatori (ed a Pn neanche tanto).

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8 ore fa, hector ha scritto:

Finché le istituzioni cittadine trattano con i guanti tutte le squadre delle altre città, con la motivazione che "portano il grande calcio", mentre alla Triestina non concedono neanche un campo di allenamento, possiamo dire benissimo che ci meritiamo un salto in serie A, ma resterà sempre una speranza vana.

Quanto ai limiti degli stadi, l'intervento di forest mi ha fatto pensare che, oltre ai problemi di migrazione delle squadre che non hanno gli impianti a norma (che sono costi indiretti molto alti), questi limiti comportano enormi spese di adeguamento degli impianti esistenti. Tutti soldi pubblici che sarebbero risparmiati se si eliminassero o comunque se si limitassero fortemente quelle restrizioni.

Sulla seconda parte penso sia un discorso di politica del calcio, il che è tutto dire, e a tal proposito mi pare sensato quanto dicevate più sopra tu e Genzo. Tu hai fatto riferimento a "dogmi", le cui ragioni magari non sono più valide quanto potevano esserlo quando furono introdotte e che appunto non si pensa nemmeno di mettere in discussione, ma questo a mio parere chiude il cerchio con quanto dicevo, cioè ragioni politiche (a me ignote, onestamente) che però in quanto tali purtroppo come sappiamo spesso prevalgono su quella che dovrebbe essere la logica e il buon senso.

Sulla prima parte non sono molto d'accordo. Quanto sta accadendo non lo vedo come un trattare con i guanti "tutte" le squadre delle altre città. Quando ci fu il Cagliari non penso abbia fatto schifo vedere un po' di serie A anche qui, mentre sul discorso Pordenone mi rifaccio a quanto spiegato da Forest: a noi tifosi non fa piacere, ma da un punto di vista meramente amministrativo-istituzionale lo stadio Rocco è lo stadio principale della città di Trieste, ma non è purtroppo (su questo siamo d'accordo) lo stadio della Triestina in senso esclusivo. Cioè naturalmente in senso morale, affettivo e anche storico (dato il nome) lo è, ma non essendo di proprietà della società bensì del Comune, il Comune può disporne anche per farci giocare il Pordenone se lo ritiene opportuno - previo affitto e accordi sulla manutenzione del terreno di gioco, ovviamente -, così come per farci suonare Bruce Springsteen.

A scanso di equivoci neanche a me piace, preferirei mille volte che ci giocasse solo l'Unione e in serie A, ma non è colpa del Comune, e niente può fare in merito, se la Triestina non è in serie A. Il campo di allenamento mi risulta che ormai sia il Grezar, perciò anziché lamentarmi sono invece felice che da quest'anno ci sia finalmente questa novità, alla quale si potrebbe tra l'altro abbinare il prossimo inizio dei lavori del Ferrini come futura nuova casa dell'Unione. Quindi sinceramente, tra la "santa" proprietà Biasin e le novità logistiche di quest'anno secondo me dovremmo piuttosto, dopo tanti anni, essere molto felici di come si stanno finalmente sviluppando le cose. Perciò non vedo perché dire che il sogno serie A resterà sempre una speranza vana, anzi, io la vedo proprio al contrario. Poi chiaramente non è matematica, e solo il tempo ci dirà. Ma se non dobbiamo essere contenti e fiduciosi adesso, allora quando? Con tutto il rispetto per le opinioni diverse. 

 

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14 minuti fa, MericordoMascheroni ha scritto:

Sulla seconda parte penso sia un discorso di politica del calcio, il che è tutto dire, e a tal proposito mi pare sensato quanto dicevate più sopra tu e Genzo. Tu hai fatto riferimento a "dogmi", le cui ragioni magari non sono più valide quanto potevano esserlo quando furono introdotte e che appunto non si pensa nemmeno di mettere in discussione, ma questo a mio parere chiude il cerchio con quanto dicevo, cioè ragioni politiche (a me ignote, onestamente) che però in quanto tali purtroppo come sappiamo spesso prevalgono su quella che dovrebbe essere la logica e il buon senso.

Sulla prima parte non sono molto d'accordo. Quanto sta accadendo non lo vedo come un trattare con i guanti "tutte" le squadre delle altre città. Quando ci fu il Cagliari non penso abbia fatto schifo vedere un po' di serie A anche qui, mentre sul discorso Pordenone mi rifaccio a quanto spiegato da Forest: a noi tifosi non fa piacere, ma da un punto di vista meramente amministrativo-istituzionale lo stadio Rocco è lo stadio principale della città di Trieste, ma non è purtroppo (su questo siamo d'accordo) lo stadio della Triestina in senso esclusivo. Cioè naturalmente in senso morale, affettivo e anche storico (dato il nome) lo è, ma non essendo di proprietà della società bensì del Comune, il Comune può disporne anche per farci giocare il Pordenone se lo ritiene opportuno - previo affitto e accordi sulla manutenzione del terreno di gioco, ovviamente -, così come per farci suonare Bruce Springsteen.

A scanso di equivoci neanche a me piace, preferirei mille volte che ci giocasse solo l'Unione e in serie A, ma non è colpa del Comune, e niente può fare in merito, se la Triestina non è in serie A. Il campo di allenamento mi risulta che ormai sia il Grezar, perciò anziché lamentarmi sono invece felice che da quest'anno ci sia finalmente questa novità, alla quale si potrebbe tra l'altro abbinare il prossimo inizio dei lavori del Ferrini come futura nuova casa dell'Unione. Quindi sinceramente, tra la "santa" proprietà Biasin e le novità logistiche di quest'anno secondo me dovremmo piuttosto, dopo tanti anni, essere molto felici di come si stanno finalmente sviluppando le cose. Perciò non vedo perché dire che il sogno serie A resterà sempre una speranza vana, anzi, io la vedo proprio al contrario. Poi chiaramente non è matematica, e solo il tempo ci dirà. Ma se non dobbiamo essere contenti e fiduciosi adesso, allora quando? Con tutto il rispetto per le opinioni diverse. 

 

Non c'è dubbio che si sia mosso qualcosa di recente. Però mi dà fastidio l'idea del sindaco (che senza dubbio sarà condivisa anche dalla maggioranza dei triestini) per cui l'unico modo per riempire lo stadio è farci giocare altre squadre di categoria superiore. Perché - dice lui - non si può lasciare lo stadio sempre vuoto.

A parte il fatto che questi grandi numeri se giocano altre squadre non sono mai stati fatti (l'ultimo Cagliari-Inter aveva tanti spettatori quanti Triestina-Pro Dronero in eccellenza), mi colpisce che per il sindaco non rientri proprio nel novero delle possibilità il fatto di avere la Triestina in serie A. Non rappresenta nemmeno una prospettiva lontana. Le istituzioni danno per scontato che non ci tornerà mai. Ospitare altre squadre rappresenta l'unico modo, per loro, di avere il calcio che conta a Trieste.

A me piacerebbe invece che la rinascita della Triestina sia considerata un obiettivo della città. Agevolare questa rinascita dovrebbe essere nell'agenda dell'amministrazione, perché la Triestina è un patrimonio della città. Questa imparzialità del comune verso le società di calcio alla fine è un danno per la Triestina e per Trieste. Dare la priorità alla squadra della città sarebbe decisamente un buon investimento.

 

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1 ora fa, MericordoMascheroni ha scritto:

ma non essendo di proprietà della società bensì del Comune, il Comune può disporne anche per farci giocare il Pordenone se lo ritiene opportuno - previo affitto e accordi sulla manutenzione del terreno di gioco, ovviamente -, così come per farci suonare Bruce Springsteen.

magari Bruce Springsteen!!!

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55 minuti fa, hector ha scritto:

Non c'è dubbio che si sia mosso qualcosa di recente. Però mi dà fastidio l'idea del sindaco (che senza dubbio sarà condivisa anche dalla maggioranza dei triestini) per cui l'unico modo per riempire lo stadio è farci giocare altre squadre di categoria superiore. Perché - dice lui - non si può lasciare lo stadio sempre vuoto.

A parte il fatto che questi grandi numeri se giocano altre squadre non sono mai stati fatti (l'ultimo Cagliari-Inter aveva tanti spettatori quanti Triestina-Pro Dronero in eccellenza), mi colpisce che per il sindaco non rientri proprio nel novero delle possibilità il fatto di avere la Triestina in serie A. Non rappresenta nemmeno una prospettiva lontana. Le istituzioni danno per scontato che non ci tornerà mai. Ospitare altre squadre rappresenta l'unico modo, per loro, di avere il calcio che conta a Trieste.

A me piacerebbe invece che la rinascita della Triestina sia considerata un obiettivo della città. Agevolare questa rinascita dovrebbe essere nell'agenda dell'amministrazione, perché la Triestina è un patrimonio della città. Questa imparzialità del comune verso le società di calcio alla fine è un danno per la Triestina e per Trieste. Dare la priorità alla squadra della città sarebbe decisamente un buon investimento.

 

beh ma si parla di quest'anno e del prossimo… e con tutta la lungimiranza possibile sarà difficile vedere la Triestina in Serie A...

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1 ora fa, hector ha scritto:

Non c'è dubbio che si sia mosso qualcosa di recente. Però mi dà fastidio l'idea del sindaco (che senza dubbio sarà condivisa anche dalla maggioranza dei triestini) per cui l'unico modo per riempire lo stadio è farci giocare altre squadre di categoria superiore. Perché - dice lui - non si può lasciare lo stadio sempre vuoto.

A parte il fatto che questi grandi numeri se giocano altre squadre non sono mai stati fatti (l'ultimo Cagliari-Inter aveva tanti spettatori quanti Triestina-Pro Dronero in eccellenza), mi colpisce che per il sindaco non rientri proprio nel novero delle possibilità il fatto di avere la Triestina in serie A. Non rappresenta nemmeno una prospettiva lontana. Le istituzioni danno per scontato che non ci tornerà mai. Ospitare altre squadre rappresenta l'unico modo, per loro, di avere il calcio che conta a Trieste.

A me piacerebbe invece che la rinascita della Triestina sia considerata un obiettivo della città. Agevolare questa rinascita dovrebbe essere nell'agenda dell'amministrazione, perché la Triestina è un patrimonio della città. Questa imparzialità del comune verso le società di calcio alla fine è un danno per la Triestina e per Trieste. Dare la priorità alla squadra della città sarebbe decisamente un buon investimento.

 

Ho capito, ma scusa (specifico: lungi da me, ma molto lungi... prendere le difese di Dipiazza) cosa dovrebbe fare il Comune per la Triestina più di quello che sta già facendo? Attuale disponibilità del Grezar, dopo molti molti anni di mancanza di campo di allenamento in città, e accordo ufficiale raggiunto per la ristrutturazione del Ferrini come futura nuova sede.

E che il sindaco pensi o non pensi, gli interessi o non gli interessi, che la Triestina arrivi in serie A, e che le istituzioni diano per scontato che non ci tornerà mai, potrebbe anche essere vero, ma mi pare un falso problema. Cioè sappiamo da tanti anni che è (o forse era...?) così. Però vorrei anche capire di quali istituzioni staremmo parlando, Comune a parte. Se invece ti stai riferendo ad eventuali finanziatori "istituzionali" posso essere d'accordo (un esempio su tutti: Generali) ma anche questo lo sappiamo da anni. Ecco, per esempio le Generali: sponsorizzano la Barcolana, sponsorizzano (o sponsorizzavano, non so, non seguo) il Motomondiale; dunque perché non la Triestina? Avranno i loro motivi, finanziari ben inteso, certo non "sentimentali". Magari, se arrivassimo in A, ma non ci giurerei; sarebbe da vedere, certo, magari. Saltando perciò a quel punto sul carro del vincitore? Beh, direi di sì (per modo di dire, comunque, oggettivamente non penso che le Generali avrebbero "bisogno" della Triestina, per quanto forse per la serie A potrebbero fare un piccolo sforzo...).

Quindi, se dovessimo in qualche anno riuscire a fare il famoso agognato doppio salto, sarà quasi esclusivamente grazie alla Società e a Biasin (sempre sia lodato), ma ribadisco che per uso del Grezar e progetto Ferrini il Comune la sua parte la sta facendo. E attualmente, sul fatto che per avere il calcio che conta a Trieste per "le istituzioni" voglia dire ospitare altre squadre, adesso come adesso non vedo come potrebbe essere diversamente, essendo la Triestina in C. Poi non è che sono andati a fare chissà che strane manovre per giungere a questo, gli è stato chiesto l'uso dello stadio, e hanno risposto in merito.

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«Siamo praticamente salvi da tre mesi. Non voglio sentire o leggere critiche per una sconfitta a Trapani. Chi critica non è un vero tifoso e meriterebbe che vendessi il titolo sportivo a Treviso, così Pordenone tornerebbe fra i dilettanti per altri cento anni». È durissimo Mauro Lovisa, presidente neroverde, che su “Il Gazzettino” commenta la sconfitta di Trapani. Aggiungendo: «I ragazzi stanno pagando la grossa mole di lavoro fatta nelle ultime settimane. Sono certo che già con la Virtus Entella vedremo tutto un altro Pordenone».

 

tanto non lo farà mai dai

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