SandroWeb Inviato 19 Ottobre 2016 Segnala Condividi Inviato 19 Ottobre 2016 Ne parlavo personalmente prima di inizio campionato assieme a Giorgio Oveglia e al “Prof” Lo Duca: da un po’ di tempo la Pallamano Trieste si porta dietro una sorta di maledizione. Non solo legata al numero di scudetti sin qui conquistati nella sua storia (il “17” è tipicamente roba da far star male gli incurabili superstiziosi), bensì all’obbligatorietà di vincere sempre. Con un palmares tale, sembra quasi che tutto sia automatico. O peggio, dovuto: il classico tipo di elogio alla follìa di chi segue distrattamente – e magari solo quando le cose vanno bene – le gesta del sodalizio biancorosso. Ma non è sempre così, anche perché dalle parti di Chiarbola lo sanno bene quanto sia difficile fare le nozze con i fichi secchi. (continua su http://www.elsitodesandro.com/ecco-perche-la-pallamano-trieste-non-passera-mai-di-moda/) Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
mio Inviato 19 Ottobre 2016 Segnala Condividi Inviato 19 Ottobre 2016 Cita certo le parole di Sandro colpiscono al cuore, colpiscono per una società, una realtà tutta triestina, dove "veri" triestini sono veramente innamorati della maglia e della loro città. Una società seria e di poche parole ma tanti fatti. Commovente il pubblico dopo il +1 di anici a poco dalla fine, commoventi sti ragazzi.....un applauso al PROF che dopo oltre 45 anni di attività riesce a commuoversi per una gara normale di campionato. Io c'ero con 4500 spetaori al chiarbola per le finali scudetti......e spero Trieste (non le ciacole) mi ripossa dare questa emozione Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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