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Tamai - Triestina (domenica 6 novembre, ore 14.30)


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1 minuto fa, forest dice:

Interessante Alto-Mestre.

So bene che ci dovrebbe augurare una vittoria dei padroni di casa, ma il campionato è ancora lunghissimo e Mestre e Triestina è impossibile che tengano avanti un passo simile.

Un Altovicentino vittorioso, specie se noi non vincessimo a Tamai, troverebbe nuove energie e motivazioni.

Una sconfitta li affosserebbe senza più rimedio, ma sarebbe il Mestre a fare un pieno di autostima che non mi pare necessario, perché sono già abbastanza forti così.

Per me, un bel pari sarebbe l'ideale....

Un pari con 3 espulsioni per parte...:D

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10) POLISPORTIVA TAMAI 

La società nasce nel 1973 per iniziativa di Gigi Verardo, che con alcuni amici decise di costituire una compagine di calcio che partecipò inizialmente soprattutto a tornei serali tra squadre aziendali. Gettate le basi del nuovo team, dopo essersi consolidati come gruppo ed essersi informati su quali erano i passi da seguire per partecipare ad un vero campionato, questi decisero di affiliarsi alla FIGC ed iscriversi alla Terza Categoria. Dopo sei anni, nel 1979, ottiene la prima promozione della sua storia conquistando la Seconda Categoria. Dopo ulteriori sei anni nel 1985 i biancorossi ottengono una ulteriore promozione nel campionato di Prima Categoria e, ancora dopo sei anni (nel 1991), raggiungono il massimo campionato regionale, l’Eccellenza. Questa volta la permanenza in questo nuovo livello del campionato italiano di calcio dura cinque tornate, in quanto al termine del campionato di Eccellenza 1996-1997 la squadra centra la promozione all’attuale Serie D per la prima volta nella storia. Nella prima stagione i pordenonesi concluderanno il Campionato Nazionale Dilettanti 1997-1998 al penultimo posto retrocedendo nuovamente in Eccellenza. La massima serie regionale viene vinta nuovamente nel 2001 quando piazzandosi al primo posto nell’Eccellenza 2000-2001 le furie rosse ritrovano la Serie D e da allora ci sono sempre rimasti. 

La guida tecnica è affidata per la terza campagna consecutiva a Stefano De Agostini, che come calciatore in carriera ha totalizzato complessivamente 115 presenze in Serie A e 82 presenze e 5 reti in Serie B. Mentre da allenatore ha cominciato la sua carriera con l’Azzanese, guidando la squadra al pronto ritorno in Eccellenza vincendo il campionato di Promozione. Nelle successive 2 stagioni li ha condotti a tranquilli campionati raggiungendo la salvezza sempre con ampio anticipo. Ha allenato poi, con buoni risultati la Sacilese, riuscendo a far ottenere alla società la storica promozione in C2, dopo aver raggiunto, nello stesso anno, le semifinali della Coppa Italia Serie D. L’anno successivo, dopo una sofferta salvezza, sempre in C2, è stato esonerato. Nel febbraio del 2011 subentra a stagione in corso a Mauro Tossani alla guida dell'Opitergina in Serie D. La squadra però retrocede al termine di un intenso play out contro il Belluno (0-0 all’andata; 2-2 al ritorno). Il 14 giugno 2011 trova l’accordo con l’Associazione Calcio Mezzocorona, mentre nella stagione successiva è alla guida della Sambonifacese, in Serie D, venendo esonerato a novembre, ma tornando in sella per le ultime 5 gare e per i play-off. Durante la stagione successiva (febbraio 2014) è chiamato per cercare una miracolosa salvezza a Tamai, che ottiene, venendo riconfermato fino ad oggi.

Il suo credo è il 4-3-3 e molto difficilmente ci rinuncia. Squadra aggressiva ed agonisticamente cattiva, fa un pressing alto per recuperare la palla e ripartire in velocità sfruttando le caratteristiche delle proprie punte. Quest’anno sono stati molto lunatici alternando prestazioni sontuose ad altre pretenziose con inspiegabili cali di concentrazione in partite quotate come più facili. Non correranno questo rischio contro la Triestina, considerata da loro la partita più importante dell’anno, quella che definisce un campionato in cui non hanno ambizioni particolari, ma sicuramente non rischiano nulla. La loro classifica “parla” di 12 punti con 3 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte, in casa però hanno vinto 3 volte perdendo inopinatamente solo contro l’Este in una di quelle “giornate no”. Hanno realizzato 11 gol e subiti 9, tra le mure amiche a segno 8 volte subendone 3 (tutti contro l’Este).  Andiamo ad analizzare la rosa.

In porta il loro guardiano è  Matteo Buiatti (’97), di Palmanova ma cresciuto calcisticamente nelle giovanili dell’Ascoli - dopo aver debuttato in Lega Pro con il Barletta - l’anno scorso è stato lo sfortunato baluardo del Fontanafredda. Alto 1.90, agile, uno dei migliori giovani prospetti della categoria. 

Difesa a 4. A destra penso possa venir confermato Francesco Cramaro (’98), dalle giovanili del Pordenone dove giocava come centrocampista - ma che De Agostini ha reimpostato da esterno basso -  bravo nel far girare la palla, ma non un difensore puro e quindi questo aspetto potrebbe essere sfruttato dai nostri attaccanti; a sinistra un altro florido virgulto, Gioele Russian (’98), pure lui ex Berretti del Pordenone, attento sull’uomo, ma il suo piede naturale è il destro e questo naturalmente a volte può essere un problema; a compensare 2 terzini così giovani i 2 centrali sono l’esperto Alberto Faloppa (’80), una vita spesa a dirigere le difese della categoria, da 3 anni a Tamai - voluto da De Agostini che già lo aveva allenato alla Sacilese anche in C2 - tipico difensore, duro e crudo quanto basta, ma senza più la forza esplosiva nelle gambe della sua era più verde; il suo compare sarà verosimilmente Luca Colombera (’90), tipo roccioso, da 4 anni in biancorosso, i 2 si trovano ad occhi chiusi. Altri da considerare sono il jolly difensivo Simome Brustolon (’86), Nico Bignucolo (’97) - come terzino su entrambe le fasce - e l’ex U.F.M. Devid Cudicio (’93); credo invece sia infortunato il centrale Simone Giacomini (’90), in quanto non è mai stato impiegato quest’anno, pur essendo probabilmente il più forte fra tutti.

Il centrocampo si disporrà sicuramente a 3 con un perno basso e 2 mezzali, ma non è facile sapere chi saranno. Ultimamente come “regista” è stato schierato il kossovaro Altin Kryeziu (’96), da sempre sulle sponde del Tagliamento, che sa anche essere pericoloso in zona gol con improvvisi inserimenti o bordate da fuori area, quest’anno ha fatto centro già 2 volte, ma non è escluso possa rientrare capitan Fabrizio Petris (’86), con il dirottamento di Kryeziu ai suoi fianchi; molto probabilmente a sinistra giostrerà Matteo Giglio (’90), che di fatto è un trequartista - oggetto del desiderio di Milanese questa estate , ma che evidentemente non ha quel tipo di ambizione - fatto sta che negli ultimi 2 anni, prima al Montebelluna e poi alla Luparense, ha timbrato il cartellino ben 23 volte, moltissimi per un centrocampista; a destra sono stati impiegati sia il veterano Davide Furlan (’86), assente però da un paio di giornate per infortunio, sia Alberto De Poli (’95), proveniente dalle giovanili della Fiorentina, quest’ultimo è più offensivo come caratteristiche. Se proprio mi devo buttare dico che il trio sarà formato da Petris, Kryeziu e Giglio, ma senza troppa convinzione.

La vera forza del Tamai sono però il loro attaccanti. Perno centrale Marco Sellan (’94), giovanili dell’Udinese, uno dei più completi centravanti della categoria, veloce e tecnico, deve solo trovare più continuità per ambire al salto di categoria; il più forte però è Alberto Paladin (’94), 15 gol la passata stagione,  4 in questa, micidiale in contropiede, se in giornata diventa immarcabile a questi livelli, infatti ha gli occhi di mezza Lega Pro puntati su di lui; per il terzo del tridente la scelta è tra l’ex U.F.M. Luca Bezzo (’96) -  che segnò il pareggio al Rocco lo scorso anno - e Alessio Corvaglia (’91), altro talento spesso bloccato dagli infortuni, che ha nella lestezza la sua arma migliore. Non è escluso che De Poli o Giglio vengano avanzati, ma il morale della favola non cambia, hanno un attacco fatto di velocisti che amano ripartire in contropiede.

Sono una brutta gatta da pelare, giovani ma collaudati, giocano esattamente come la Vigontina, ma con molta più qualità e rapidità. Sapremo reagire e prendere le adeguate contromisure, anche tatticamente? Dobbiamo !!!

P.S. Più piove e più il campo diventa pesante, meglio è per noi...

Modificato da Guiz
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guardavo le quote dei vari book e ho notato con mio notevole stupore che è più bassa la quota della vittoria del Mestre in casa dell'Altovicentino 1.83 che la nostra in quel di Tamai 1.95.  Ritengo più difficile la trasferta del Mestre ma probabilmente hanno un occhio particolare per le capoliste, infatti prima di questa domenica le nostre quote erano sempre molto basse. 

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59 minuti fa, marcoc dice:

guardavo le quote dei vari book e ho notato con mio notevole stupore che è più bassa la quota della vittoria del Mestre in casa dell'Altovicentino 1.83 che la nostra in quel di Tamai 1.95.  Ritengo più difficile la trasferta del Mestre ma probabilmente hanno un occhio particolare per le capoliste, infatti prima di questa domenica le nostre quote erano sempre molto basse. 

Le quote sono stabilite esclusivamente dal monte giocate.

Nessun occhio particolare, semplicemente gli scommettitori puntano di più sulla vittoria del Mestre.

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buonasera a tutti,

mi sono iscritto perchè trovo molto interessante questo forum. Ho scelto come nome "rudy" perchè ricordo a Valmaura un tifoso, una vera macchietta, erano gli anni della serie C perchè data l'età ( sono del 1954) non ho potuto vedere i "greghi" in serie A ma ho cominciato con la serie B e poi avanti con la discesa agli inferi ( clan dei portogruaresi)  e poi le risalite e le nuove discese: Adesso, dopo essere tornato allo stadio lo scorso anno per aiutare il curatore, si respira aria nuova: finalmente!!! Scusate ma volevo dire qualcosa, spero non dispiaccia a nessuno e complimento a Guiz: dovrebbe fare il commentatore o almeno ricevere un grazie dal "bugiardello" locale.

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