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La satira di Charlie Hebdo


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2 minuti fa, GMarco dice:


Penso che nessuno sano di mente (per quanto ignorante o fazioso) possa apprezzare o ridere per certe vignette (anche se in pubblico magari millanta). Ma su altre immagini credo si possa essere più soggettivi: ad esempio su certe vignette sull'Islam o sul "nostro" papa o sul vaticano potremmo avere punti di vista molto diversi. Qualcuno si sente offeso (cit. Bennato), qualcuno trova che sia ironia. In alcuni casi anche chi coglie un'ironia, valuterà che fosse inopportuna... Tutto quello che vuoi ma per me rimane che "una risata vi travolgerà" mai una sberla. E questo anche per Charlie: la risata sarà ritenerli ridicoli (patetici o volgari etc) e non comperare la loro rivista o denunciarli se il caso. Punto. Ma mai censurare o osare violenza in parole o gesti.
Poi ritengo che rappresentino lo stesso un simbolo per il martirio che hanno subito e per lo shock che nel cuore (nelle teste) di chi è sopravvissuto rimarrà per sempre. Con ciò non li giustifico ma cerco di fare uno sforzo per capire gli uomini (persone) prima ancora della testata.

Inviato dal mio SM-A700F utilizzando Tapatalkdiciamo, se posso spiegarmi meglio
 

Qua perdonami, ma ho una idea diversa (un'idea, ovviamente ...): per me lo shock di chi è rimasto viene ampiamente superato dal "marciamoci sopra e sfruttiamo quest'onda, perchè quando mai ci hanno considerato a questi livelli" ... ripeto, idea personale .... diciamo, se posso spiegarmi meglio con un esempio; la mamma di Giuliani, che è finita in parlamento ...

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@GMarco

Sono d'accordo sulla prima parte. Non dico che bisogna farli chiudere nè che bisogna augurarsi un ritorno dell'ISIS. Mi basterebbe che la gente avesse il buon senso di non comprarlo più e che venisse fatta giustizia nelle sedi competenti. Ma sappiamo benissimo che non succederà nulla di tutto ciò.

 

Invece sulla seconda dissento e quoto Bunk. 

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Ospite nikibeach

Posto una riflessione di Lombezzi, giornalista di Terra la trasmissione di Capuozzo, presa dall'articolo di Aldo Grasso (http://www.corriere.it/spettacoli/17_gennaio_24/gazebo-social-news-risposta-vignetta-charlie-hebdo-936189bc-e24f-11e6-90f6-27595f8990ae.shtml)

Scrive Lombezzi: «Guardando le ultime vignette del Charlie Hebdo vien da pensare che i redattori non siano più riemersi dal trauma della strage. Il che, per certi versi, è anche comprensibile, ma quello che viene prodotto forse non è più satira. Continuano a sfottere la morte degli altri come se fosse un feticcio da colpire per esorcizzare il terrore della propria. Quello che ne emerge, più che l’immaginario della satira, evoca i quadri di Hieronimus Bosh o i “trionfi” medievali della Morte dei monasteri bulgari. Più che rabbia queste “vignette” spettrali, in cui il terrore della propria fine ha spento la pietà per quella degli altri, suscitano un sentimento di pena. Come certi bambini che diventano cattivi o insensibili perché molto infelici». Peccato che Mediaset abbia utilizzato poco e male Lombezzi, preferendogli quei giornalisti che solo a comando «scannano» i politici.

In ogni caso la discussione, e lo ripeto, non era su vignetta bella/brutta, su questo penso siamo tutti concordi nel dirlo, neppure sull'opportunità di pubblicarla, personalmente ho sempre discusso sul principio alla base di chi dice: bisognava censurarla a priori (tralasciando le iperbole). 

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Charlie fa della "satira" sulle disgrazie italiche perchè tanti italiani si sono interessati a Charlie dopo l'attentato...  hanno cominciato a dire "Io sono Charlie"...  e quando ora pubblicano una qualsiasi cosa la postano su facebook...riempiono forum....  Se non venissero considerati probabilmente punterebbero su altre direzioni!  Più li si commenta e più gli si dà importanza!

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4 ore fa, Stefano79 dice:

Sarà pure la "mia etica", ma finora non ho ancora sentito nessuno che abbia apprezzato quella vignetta. 

Perfino in Francia c'è chi critica Charlie Hebdo.

Torno a ripeter, quella in particolare, una volta capida, non la me ga particolarmente sdegnado come altre.

Non la fa rider e qua semo tutti d'accordo, ma la disi la stessa roba de quel che tutti zigava pestando i dedi sulla tastiera in tutti i social, ovvero una critica, forte, alla lentezza dei soccorsi e al modo de gestir l'emergenza, niente de più e niente de meno.

Forse non son sano de mente, ma lo go sempre sospettado...

E comunque la riflession più importante xe che quella vignetta, come tutte quelle vergognose, la ga avudo una visibilità enorme solamente grazie a chi la critica. La miglior arma contro la stampa da palcoscenico xe ignorarla. Mi,se non la fosi comparsa su fb o sulla repubblica o sul corriere, non la gavessi mai vista. E inveze no, tutti i giornali e siti a riprenderla per cavalcar l'onda, metendo però le mani avanti disendo che la xe offensiva...

Modificato da Riodario
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