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Nazionale Italiana - quale futuro?


chi vorreste come nuovo CT della Nazionale?   

17 utenti hanno votato

  1. 1. chi vorreste come nuovo CT della Nazionale?

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    • Mancini
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    • Nessuno - se non si dimette Tavecchio non cambia nulla
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Messaggi raccomandati

41 minutes ago, Rigel said:

Siamo al n.19 del ranking Fifa, più in basso eravamo al 20, mai più giù, quindi direi che abbiamo quasi toccato il fondo. Ora senza mondiali scenderemo ancora, quindi nella Nations Cup a settembre bisogna tornare a vincere e con una certa frequenza, altrimenti ci troveremo in fasce basse nel girone per l’Europeo. Comunque credo che non se ne parlerà più fino ad allora, mi chiedo cosa farà Mancini nel frattempo...

Ma come fai a vincere con quel branco di scarsoni che abbiamo in squadra?... Balotelli superstar.... ma per favore....

I mali del calcio italiano sono strutturali e non di facile soluzione. Su una popolazione di 60 milioni siamo , proporzionalmente agli altri, tra i meno competitivi. La competitività la acquisisci solo sfruttando al meglio le risorse e noi siamo forse i peggiori a farlo, per vari fattori:

1. Siamo a crescita zero con leve ridotte. Non nascono bambini e questo crea un gap negativo. Siamo in pratica 60 milioni ma è come fossimo 20.

2. Strutture inadeguate e mal distribuite nel territorio e Costi gestionali elevati . Su 100 bambini la percentuale che ha accesso a strutture (Scuole Calcio, Campi, Società Calcistiche ) è minima (e perdi per strada potenziali "campioni" futuri perchè li tagli fuori già a 6 anni...) perche' le strutture non sono ben distribute sul territorio e perchè i costi di gestione di tali strutture sono elevatissimi e ovviamente tali costi vanno a carico del fruitore di tali servizi (Che sono le famiglie del ragazzino). Tanti mollano per i costi , che siano famiglie dei ragazzi o Amministratori di Societa' basiche di istruzione.

3. Mancanza di meritocrazia e rapporti clientelari. Ho visto ragazzi fortissimi tagliati fuori e non accedere alle leve calcistiche superiori perchè non avevano "santi in paradiso", ed ho visto scarponi disumani andare avanti perchè "figli di questo o figli di quest'altro" (Sia chiaro non sto parlando di Trieste in particolare... ma di altre realtà al centro ed al nord italia )

E' cosi' che su 100 ragazzini 50 iniziano a giocare in una scuola calcio, dopo 1 anno rimangono in 30 perche ' tanti mollano volenti o nolenti (punto 2) e alla fine alla "Beretti" / "Primavera" che dir si voglia ci arrivano in 3 : Candreva, Balotelli e Insigne (Mentre gli altri hanno Higuain, Messi e Aguero... ad esempio... ).

 Per questi motivi non siamo competitivi e non si risolve facilmente questa situazione... sono problemi grossi... ci vorranno decenni....

E non è colpa degli "stranieri" (che li hanno tutti, e molti ne hanno ben piu' di noi) o luoghi comuni del genere.

 

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Grazie per l’esauriente risposta, la cosa non bella è che adesso non se ne parlerà più per mesi e dopo di colpo a settembre i problemi torneranno fuori, a meno che nel frattempo la federazione si svegli e incominci a rinnovare e avviare riforme, non sicuro con Abete, però...

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  • 1 mese dopo...

ho visto ieri un'oretta di italia-Norvegia under 19

la nostra nazionale approda alla semifinale, dunque tutto bene

tutto o quasi perchè la partita è stata una schifezza unica, ripresa per i capelli a 7 minuti dalla fine

quello che colpisce in queste selezioni giovanili negli ultimi anni è la mancanza di talento

i giocatori sembrano prodotti al computer, ben messi fisicamente, tatticamente e tecnicamente ben impostati ma manca del tutto l'estro, l'inventiva, un talento individuale libero di esprimersi in campo

sembra che i nostri giovani siano soffocati dalla tattica, i centrocampisti soprattutto non affrontano quasi mai l'1 vs 1 che può dare superiorità e aprire il campo, sempre la giocata semplice, lo scarico, l'appoggio al compagno vicino anche se è il centrale difensivo

non parliamo poi della figura del trequartista che inventa la giocata, scomparsa dai radar

a me pare che, al di là di ogni considerazione sociologica sui giovani d'oggi e sulla loro volontà di soffrire e di crescere attraverso il lavoro, ci sia un discorso generale sulla gestione dei vivai, sui maestri di calcio, sulla gestione di questi ragazzi e sull'importanza che a questi livelli si da al risultato anzichè alla crescita individuale del giovane che passa anche attraverso l'errore, nello sport come nella vita

siccome so che qua scrivono utenti che si occupano di calcio giovanile mi piacerebbe conoscerne l'opinione

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secondo mi l'impostazione nei settori giovanili privilegia la costruzione de una struttura media de zogador, che porta plusvalenze con intieri blocchi de squadra in modo abbastanza prevedibile, discreti soldini diffusi su più zogadori ma complessivamente bei soldini, al posto della creazion del campioncin che xe molto più improbabile e visto come el terno al lotto, su cui no xe profittevole contar… inoltre se me dovessi trovar un super nella mia giovanile, arriva immediatamente i squali da tutta Europa e con un modesto rimborso me lo ciol… allora cossa lo zerco de crear a far?...

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6 ore fa, pinot ha scritto:

ho visto ieri un'oretta di italia-Norvegia under 19

la nostra nazionale approda alla semifinale, dunque tutto bene

tutto o quasi perchè la partita è stata una schifezza unica, ripresa per i capelli a 7 minuti dalla fine

quello che colpisce in queste selezioni giovanili negli ultimi anni è la mancanza di talento

i giocatori sembrano prodotti al computer, ben messi fisicamente, tatticamente e tecnicamente ben impostati ma manca del tutto l'estro, l'inventiva, un talento individuale libero di esprimersi in campo

sembra che i nostri giovani siano soffocati dalla tattica, i centrocampisti soprattutto non affrontano quasi mai l'1 vs 1 che può dare superiorità e aprire il campo, sempre la giocata semplice, lo scarico, l'appoggio al compagno vicino anche se è il centrale difensivo

non parliamo poi della figura del trequartista che inventa la giocata, scomparsa dai radar

a me pare che, al di là di ogni considerazione sociologica sui giovani d'oggi e sulla loro volontà di soffrire e di crescere attraverso il lavoro, ci sia un discorso generale sulla gestione dei vivai, sui maestri di calcio, sulla gestione di questi ragazzi e sull'importanza che a questi livelli si da al risultato anzichè alla crescita individuale del giovane che passa anche attraverso l'errore, nello sport come nella vita

siccome so che qua scrivono utenti che si occupano di calcio giovanile mi piacerebbe conoscerne l'opinione

Argomento estremamente complesso.

Che nei settori giovanili dei grandi club si privilegi soprattutto il risultato è un fatto.

Ritenendo di aver sempre mostrato una certa imparzialità di giudizio, spero non mi si accusi di tirare l'acqua al mio mulino di milanista se dico che Donnarumma, Calabria, Locatelli, Cutrone e Petagna titolari in serie A, con il relativo prezzo da pagare di una primavera che non arriva mai in fondo, valgono molto più di titoli e titoli giovanili laddove poi in prima squadra ci sono otto-nove stranieri.

E quello degli stranieri è effettivamente un bel problema, perché si trovano a livello giovanissimi e allievi (ma anche prima, girava anni fa una foto dei pulcini  del Milan con gente di un metro e ottanta) autentici armadi di colore, sulla cui età effettiva nessuno potrebbe mettere la mano sul fuoco, che in un ottica di risultato immediato sono certamente assai più funzionali.

Lungi da me proporre di impedirgli di giocare, ci mancherebbe, ma è un fatto che la presenza dei medesimi rende complicatissima la vita del ragazzino piccolo ma con buona tecnica, che viene spazzato via nel confronto fisico.

È un fatto che i club professionistici non sono interessati a elementi di buona tecnica ma fisico gracile, non li considerano proprio se non nei casi di talento davvero smisurato, che sono fisiologicamente pochissimi.

A livello tattico, inoltre, l'esasperazione del concetto di pressing a tutto campo rende certamente più complicata la giocata, diminuendo drasticamente il tempo a disposizione per effettuarla.

Facile quindi che ci si rifugi nella giocata facile, anche perché ben pochi sono i tecnici disposti a passar sopra con un sorriso a un gol preso per una palla persa banalmente.

Aggiungo infine, last but not least, la sparizione del calcio di strada, o da Oratorio, che caratterizzava i pomeriggi dei ragazzini fino a vent'anni fa.

Giocavi dalle tre del pomeriggio fino a sera in inverno, e più o meno dall'alba al tramonto d'estate, tutti i giorni.

Senza vincoli che non fossero la voglia di mostrarti più bravo degli altri.

Pretendere di sostituire quella palestra quotidiana di tecnica calcistica con cinque-sei ore a settimana comprensive anche della parte atletica, fisica e tattica è evidentemente illusorio.

Modificato da forest
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3 ore fa, pinot ha scritto:

ho visto ieri un'oretta di italia-Norvegia under 19

la nostra nazionale approda alla semifinale, dunque tutto bene

tutto o quasi perchè la partita è stata una schifezza unica, ripresa per i capelli a 7 minuti dalla fine

quello che colpisce in queste selezioni giovanili negli ultimi anni è la mancanza di talento

i giocatori sembrano prodotti al computer, ben messi fisicamente, tatticamente e tecnicamente ben impostati ma manca del tutto l'estro, l'inventiva, un talento individuale libero di esprimersi in campo

sembra che i nostri giovani siano soffocati dalla tattica, i centrocampisti soprattutto non affrontano quasi mai l'1 vs 1 che può dare superiorità e aprire il campo, sempre la giocata semplice, lo scarico, l'appoggio al compagno vicino anche se è il centrale difensivo

non parliamo poi della figura del trequartista che inventa la giocata, scomparsa dai radar

a me pare che, al di là di ogni considerazione sociologica sui giovani d'oggi e sulla loro volontà di soffrire e di crescere attraverso il lavoro, ci sia un discorso generale sulla gestione dei vivai, sui maestri di calcio, sulla gestione di questi ragazzi e sull'importanza che a questi livelli si da al risultato anzichè alla crescita individuale del giovane che passa anche attraverso l'errore, nello sport come nella vita

siccome so che qua scrivono utenti che si occupano di calcio giovanile mi piacerebbe conoscerne l'opinione

Questo succede perché dai primi anni Novanta ad oggi i settori giovanili sono stati infestati dai vari emuli di Sacchi prima e Guardiola ora che insegnano tutto tranne che pallone: tutta gente diplomata al'Isef e che credo non abbia mai visto un pallone in vita loro imbevuta di concetti astrusi senza nessuna finalità pratica, mi è capitato di vedere un allenatore di una squadra giovanile triestina (non parlo dell'amico forest!) impartire al proprio miglior giocatore che una volta battuto il calcio d'angolo (in loro favore!) il pallone doveva essere recapitato non al portiere avversario bensì al proprio (ma perché? Per fare "possesso palla"?)... Oppure ho sentito un'altra volta che la rimessa su fallo laterale è troppo difficile da far imparare a ragazzi di dieci anni perché trattasi di "gesto motorio complicato", io gli ho replicato che Nadia Comaneci quando vinse l'oro a Montreal nel 1976 non credo che avesse l'età di Rita Levi Montalcini... ecco questi esempi che ti ho fatto sono indicativi del fatto che i nostri settori giovanili sono popolati da autentici idioti che dovrebbero essere espulsi a vita dai campi di calcio...

Il secondo fattore a mio avviso è più legato alle carenze atletiche, tara ultradecennale dell'Italia specie in questo periodo storico in cui è scomparso il calcio da strada, io in dieci anni che alleno ho visto tantissimi ragazzi venire da fuori con capacità coordinative al di sopra della norma rispetto ai nostri.

L'unico tecnico che  Trieste nell'ultimo decennio ha estratto giocatori è, guarda a caso, un ex allievo di Nils Liedholm al Milan che è solito impartire i suoi migliori talenti con le seguenti indicazioni "prendi la palla, scarta tutti e fai gol!"

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fermi però, se un "emulo de Guardiola" non insegna pallone ai ragazzini allora semplicemente non xe un emulo de Guardiola

tanto per dir, l'esercizio principe del catalano xe el "rondo"

e lo fa far SEMPRE

oppur, tanto per far un altro esempio, la sua ricerca de zogadori "duttili" (e quindi anche intelligenti, se volemo) o l'assoluta necessità de poder contar su un sweeper-keeper

i "difetti" de Guardiola (oddio, li volessi aver mi i suoi difetti...) xe altri, forsi più concettuali (non go problemi a riconoser che ogni tanto anche lui se incarta...)

ma nel calcio de Guardiola te devi saver zogar a balon

un Guardiolista che non insegna balon ai muleti no xe un Guardiolista

 

 

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3 ore fa, Euskal Herria ha scritto:

fermi però, se un "emulo de Guardiola" non insegna pallone ai ragazzini allora semplicemente non xe un emulo de Guardiola

tanto per dir, l'esercizio principe del catalano xe el "rondo"

e lo fa far SEMPRE

oppur, tanto per far un altro esempio, la sua ricerca de zogadori "duttili" (e quindi anche intelligenti, se volemo) o l'assoluta necessità de poder contar su un sweeper-keeper

i "difetti" de Guardiola (oddio, li volessi aver mi i suoi difetti...) xe altri, forsi più concettuali (non go problemi a riconoser che ogni tanto anche lui se incarta...)

ma nel calcio de Guardiola te devi saver zogar a balon

un Guardiolista che non insegna balon ai muleti no xe un Guardiolista

 

 

Nemmeno un sacchian che non sa insegnar  balon ai muleti no xe definibile come un sacchian ma un tululù

Semplicemente xe gente che allena seguendo mode copiando le robe più deleterie e non quelle più utili, l'esempio del passaggio all'indrio al portier su calcio d'angolo a favor xe emblematico e non abbisogna de commenti. Comunque anche nella autobiografia de Crujiff tutti i ultimi capitoli xe un attacco frontale a questi personaggi che secondo lui ga travisado el concetto de calcio totale

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9 ore fa, pinot ha scritto:

giocatori???? sembrano prodotti al computer, ben messi? fisicamente, tatticamente e tecnicamente ben imposta?ti ma manca???? del tutto l'estro, l'inventiva, un talento individuale libero di esprimersi in campo

sembra che i nostri giovani s?ian?o ?soffocati dalla tattica, i centrocampisti soprattutto ?non affrontano quasi mai l'1 vs 1 che può ?dare superiorità e aprire il campo, sempre la? ?giocata semplice, lo scarico, l'appoggio al compa?gno vicino anche se è il centrale difensivo???????

non parliamo poi della figura del trequartist???a? ?che inventa la giocata, scomparsa dai radar

Tempo fa avevo affrontato l'argomento con qualche forumista, fra cui Forest. Avevo raccontato che le finestre dell'ufficio dove lavoro sono dietro la porta di un complesso sportivo dove si allenano varie società calcistiche e gli allievi del Toro.
Quindi capita di dare un'occhiata all'allenamento granata o alla loro amichevole del giovedì.
In questi anni ho visto ripetere esercizi su esercizi, amichevoli il cui impegno era recuperare palla sempre più in fretta e eseguire sovrapposizioni, inserimenti e tagli e cambi di gioco il meglio possibile...senza uno contro uno.
Lavorano sodo, ma, sembra, senza tanto divertimento, anche a vedere le loro facce se li incroci sul bus o alla fermata del treno dopo la doccia.
Calcio come disciplina e non come gioco.
Allenamenti su movimenti e controllo palla, ma non vedi mai un dribbling, un uno contro uno.
Qualche tempo fa, fine stagione,  primo vero caldo, il mister si è accomodato sulle tribunette e i ragazzi si sono fatti un triangolare di calcio a 7.
E hanno giocato divertendosi, sfidandosi, addirittura (addirittura!!!) si dribblavano!
Per la prima volta li ho visti giocare, divertirsi, prendersi per il c*** e ridere...

Più che la ricerca del risultato di cui parla Forest, mi sembra proprio un'impostazione da cui non si esce (non se ne può uscire?) e che racchiude in sé quei 2/3 concetti base del calcio di oggi: recupero palla immediato, possesso palla fino a quando non trovi breccia per un passaggio filtrante etc etc
Nella parte che quoto del tuo post, Pinot, la stessa cosa che ho visto io, descritta con parole migliori delle mie

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10 ore fa, pinot ha scritto:

ho visto ieri un'oretta di italia-Norvegia under 19

la nostra nazionale approda alla semifinale, dunque tutto bene

tutto o quasi perchè la partita è stata una schifezza unica, ripresa per i capelli a 7 minuti dalla fine

quello che colpisce in queste selezioni giovanili negli ultimi anni è la mancanza di talento

i giocatori sembrano prodotti al computer, ben messi fisicamente, tatticamente e tecnicamente ben impostati ma manca del tutto l'estro, l'inventiva, un talento individuale libero di esprimersi in campo

sembra che i nostri giovani siano soffocati dalla tattica, i centrocampisti soprattutto non affrontano quasi mai l'1 vs 1 che può dare superiorità e aprire il campo, sempre la giocata semplice, lo scarico, l'appoggio al compagno vicino anche se è il centrale difensivo

non parliamo poi della figura del trequartista che inventa la giocata, scomparsa dai radar

a me pare che, al di là di ogni considerazione sociologica sui giovani d'oggi e sulla loro volontà di soffrire e di crescere attraverso il lavoro, ci sia un discorso generale sulla gestione dei vivai, sui maestri di calcio, sulla gestione di questi ragazzi e sull'importanza che a questi livelli si da al risultato anzichè alla crescita individuale del giovane che passa anche attraverso l'errore, nello sport come nella vita

siccome so che qua scrivono utenti che si occupano di calcio giovanile mi piacerebbe conoscerne l'opinione

Ho letto ora di sfuggita: anch'io ho visto la partita dell'Under 19. Che ci sia poca fantasia e' abbastanza vero ma non che manchi talento in tutti. Il Portiere e' un potenziale fuoriclasse assoluto. Credo  crescera' almeno 3-4 cm ancora data l'eta' e sicuramente  anche  4-5kg. Mi pare di vedere il miglior Reina giovane, piede vellutato, posizione eccezionale, occhio e tempismo. Lui e' un professionista di grandissimo livello per il futuro. Poi mancava il miglior stopper cioe' Bastoni dell'Atalanta, inoltre Melidoni secondo me il migliore potenzialmente per il futuro e  sempre dell'Atalanta era in panca (non so se infortunato o perché rischiava cartellini) buono il terzino sinistro e buono il terzino destro, non male Tonali del Brescia che se si toglie dalla testa di essere Pirlo diventa un buon giocatore di serie A, lo stesso vale per Kean delle Juventus che se smette le giocate fine a se stesse anche lui puo' giocare a buon livello in serie A. Sono piu' dubbioso sugli altri in particolare sui due attaccanti Pinamonti e Scamacca, potenzialmente fortissimi ma entrambi indolenti e/o "protestosi", ci doveva essere anche quello del Genoa mi pare si chiami Pellegri ma non c'e' forse perché troppo giovane, non so. Pezzella e' un po' troppo sotto i riflettori causa quotazioni strane di questi giorni  ma in futuro per me non vale meno di Rugani  cioe' secondo me  medio livello ma sempre da serie A.  Poi tu dici che manca fantasia. secondo me non valuti due cose: Nicolato giocava cosi' col Chievo cioe' umilta' e schemi rigidi e quindi  non mi meraviglia che la nazionale sia di quel tipo. Inoltre a luglio contro Norvegia, Finlandia che sono al 100% come condizione fisica ed atletica come volevi giocare? Ora incontreremo la Francia e probabilmente perderemo perché loro uniscono tecnica e fisico e sono piu' liberi mentalmente avendo il 90%di giocatori  di origine extra europea, avrei decisamente preferito l'Ucraina che seppur forte potevamo contrastare alla parti.   Detto tutto questo concordo con te che purtroppo il nostro calcio e' diventato un allevamento di polli da ingrasso e i Roberto Baggio o i Paolo Rossi  verrebbero scartati a 6-7 anni perché troppo piccoli, troppo magri ecc.

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Visto che si sta parlando di settori giovanili, rilevo voci insistenti di un immediato ritorno di Filippo Galli al Milan, che lo aveva appena sostituito con Beretta.

Mossa che non avevo capito, pur stimando Beretta, visto che la quantità industriale di giovani arrivati in prima squadra negli ultimi anni (anche se spesso fatti esordire più per mancanza di alternative che altro, anche questo va detto) mi pare una delle poche cose positive del Milan più recente.

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16 minuti fa, forest ha scritto:

Visto che si sta parlando di settori giovanili, rilevo voci insistenti di un immediato ritorno di Filippo Galli al Milan, che lo aveva appena sostituito con Beretta.

Mossa che non avevo capito, pur stimando Beretta, visto che la quantità industriale di giovani arrivati in prima squadra negli ultimi anni (anche se spesso fatti esordire più per mancanza di alternative che altro, anche questo va detto) mi pare una delle poche cose positive del Milan più recente.

Anch'io non avevo capito pur non approvando del tutto l'operato di Filippo Galli per esempio quando aveva dato la panchina della primavera a Nava.

Capire pero' quel che sta succedendo al Milan e' davvero complicato e te lo dico oltre che da ex anche da attuale "piccolo azionista" dato che faccio parte di quello 0,3% di azioni extra maggioranza rappresentate dall'Avv.to La Scala  che partecipa alle riunioni dei vari consigli di amministrazione come nostro rappresentante.

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Argomento delicatissimo...... Questo video qui sopra l'ho pubblicato per avvalorare la tesi di Forest e Atletico......non essendoci più il calcio di strada ecco che si trovano dei surrogati che non saranno la stessa cosa ma almeno aiutano........ Provate ad andare in un campo d'allenamento di ragazzini di 8 anni e chiedete loro di fare una capriola......... su dieci due la eseguiranno bene, tre discretamente e i rimanenti cinque malissimo....... Ai nostri tempi a 8 anni di capriole ne facevi cinque di fila fermandoti solo quando ti girava la testa e senza che nessuno te l'avesse mai insegnata.......Detto questo entriamo nello specifico..... E' verissimo che oggi e non sei grande e grosso o non ti considera nessuno: leggevo tempo fa un'intervista a Rivera il quale sottolineava che la maggior parte dei giocatori professionisti sia nata nel primo semestre dell'anno...... che sia un caso? Evidentemente non può esserlo ma è una derivata del fatto che i ragazzini più piccoli vengano scartati senza un minimo di lungimiranza.

Passiamo al discorso di come vengono allenati, e qui posso parlare di scuola Juve che "conosco" direttamente. Tempo fa le tre fasi che compongono il gioco del calcio, ovvero conoscenza del gioco, abilità tecnica e la parte fisica erano curate in fasi distinte, oggi dalla prima si ricavano anche le altre due con esercizi mirati..... vedo spesso genitori brontolare..... e ma a miei tempi prima dell'allenamento se fazevimo 20 giri de campo..... bene oggi lo stesso risultato lo ottengo con gli esercizi di cui sopra, usando SEMPRE il pallone e facendo divertire i ragazzi.

Per quanto riguarda le partite.... beh.... il dogma è uno: NON BUTTARE MAI VIA LA PALLA!!!! Al portiere è severamente vietato calciare il pallone in avanti ma DEVE passarlo al compagno più vicino libero....... magari piglierò goal da pollastro ma almeno imparo a costruire il gioco dalla difesa facendo partecipare tutta la squadra.

Altro pilastro: ho spazio davanti a me? Se sì me lo prendo e salgo altrimenti, se sono nella mia metà campo passo la palla anche al portiere che deve essere abile con i piedi quanto un giocatore di movimento...... Se sono nella metà campo avversaria tento l'uno contro uno per creare superiorità numerica.......

https://www.ultimouomo.com/come-si-allena-un-giovane-della-juventus/

 

 

 

 

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3 ore fa, kaisercaio ha scritto:

Argomento delicatissimo...... Questo video qui sopra l'ho pubblicato per avvalorare la tesi di Forest e Atletico......non essendoci più il calcio di strada ecco che si trovano dei surrogati che non saranno la stessa cosa ma almeno aiutano........ Provate ad andare in un campo d'allenamento di ragazzini di 8 anni e chiedete loro di fare una capriola......... su dieci due la eseguiranno bene, tre discretamente e i rimanenti cinque malissimo....... Ai nostri tempi a 8 anni di capriole ne facevi cinque di fila fermandoti solo quando ti girava la testa e senza che nessuno te l'avesse mai insegnata.......Detto questo entriamo nello specifico..... E' verissimo che oggi e non sei grande e grosso o non ti considera nessuno: leggevo tempo fa un'intervista a Rivera il quale sottolineava che la maggior parte dei giocatori professionisti sia nata nel primo semestre dell'anno...... che sia un caso? Evidentemente non può esserlo ma è una derivata del fatto che i ragazzini più piccoli vengano scartati senza un minimo di lungimiranza.

Passiamo al discorso di come vengono allenati, e qui posso parlare di scuola Juve che "conosco" direttamente. Tempo fa le tre fasi che compongono il gioco del calcio, ovvero conoscenza del gioco, abilità tecnica e la parte fisica erano curate in fasi distinte, oggi dalla prima si ricavano anche le altre due con esercizi mirati..... vedo spesso genitori brontolare..... e ma a miei tempi prima dell'allenamento se fazevimo 20 giri de campo..... bene oggi lo stesso risultato lo ottengo con gli esercizi di cui sopra, usando SEMPRE il pallone e facendo divertire i ragazzi.

Per quanto riguarda le partite.... beh.... il dogma è uno: NON BUTTARE MAI VIA LA PALLA!!!! Al portiere è severamente vietato calciare il pallone in avanti ma DEVE passarlo al compagno più vicino libero....... magari piglierò goal da pollastro ma almeno imparo a costruire il gioco dalla difesa facendo partecipare tutta la squadra.

Altro pilastro: ho spazio davanti a me? Se sì me lo prendo e salgo altrimenti, se sono nella mia metà campo passo la palla anche al portiere che deve essere abile con i piedi quanto un giocatore di movimento...... Se sono nella metà campo avversaria tento l'uno contro uno per creare superiorità numerica.......

https://www.ultimouomo.com/come-si-allena-un-giovane-della-juventus/

 

 

 

 

Quella dei giocatori nati nel primo semestre non l'avevo mai sentita! I primi nati in ottobre o novembre che mi vengono in mente sono Gullit e Van Basten ma vabbeh  in Olanda sara' diverso!  Lo stesso Rivera pero'  e' di agosto cosi' come lo era Rosato stopper sublime per capacita' e anticipo e nato nello stesso giorno di Gianni.  Per curiosita' anche  50-60 anni or sono succedevano le stesse cose e ti cito il mio caso: ho "imparato" a giocare a calcio perché fondamentalmente lo avevo nel sangue, sviluppato sul prato della Chiesa del mio paese alle elementari con 2 cipressi come porte,  e poi successivamente nel dopo scuola media  nei giardinetti di viale Argonne o viale Corsica a Milano (per chi conosce la citta') giocando dalle 2 alle 6 di sera   mangiando un pezzo di pizza. Passato all'oratorio giocando a 7 nel campo in terra battuta con pallone di gomma e poi in una delle principali squadre cittadine di categoria semiprofessionistica la Scarioni che era affiliata Inter! Dopo poco, a 15 anni provino all'Inter a Linate.  io all'epoca saro' stato 164-165 cm x 52-53 kg. mancino puro con destro  carente calzettoni abbassati alla Sivori o alla Corso. Da un paio di anni all'Inter era arrivato Helenio Herrera e pare che uno dei dettami nuovi dati da HH per il settore giovanile fossero delle tabelle fisiche. Mi misurarono e mi misero sulla bilancia e ....mi scartarono senza nemmeno farmi giocare! Rimasi di sale e mi incazzai tantissimo, tornai alla mia Societa' e dissi che volevo provare al Milan e loro non volevano perche' affiliati Inter. Lascia giu' la borsa e il giorno dopo andai al centro Schuster  nella stessa zona della citta' e chiedi di fare un provino. Ovviamente quando seppero che venivo dalla Scarioni rimasero dubbiosi ma si intenerirono perché mi venivano le lacrime. Quindi mi dettero maglietta e pantaloncini e entrai in campo e...feci 2 gol contro gli allievi 2 anni piu' vecchi e venni preso!   Piccolo episodio per dire che queste cose succedevano anche  allora. Del resto Sandrino Mazzola era 1,83x70 kg. Gianni Rivera 1,76x68 kg ma quando cominciarono da ragazzi erano qualche centimetro e molti kg in meno. Io poi diventai 1,74 x 70 kg e nonostante il destro modesto di gol ne ho fatto tantissimi da ala sinistra (ora si dice seconda punta). Ricordo Beppe Signori che aveva un fisico simile al mio ed ha fatto centinaia di gol in serie A tanto per citarne uno in tempi piu' vicini, ma all'epoca negli anni 60, Pele' era 1,72  Tostao (il piu' grande centravanti di tutti i tempi secondo me) 1,70 x 65 kg,. Gerd Mueller  1,72 e volendo ho centinaia di esempi. La discriminazione fisica attuale adottato nelle scuole calcio e' una pura idiozia, nonostante vada tenuto presente che il calcio e' cambiato e la parte atletica e' sicuramente piu' importante!  Tu citi poi l'uso del pallone fin dalla prima fase di riscaldamento, negli allenamenti ma questo risale gia' alla fine anni 80. Nella squadra della provincia di Verona dove ho fatto il dirigente per anni, l'uso del pallone e di queste tecniche di riscaldamento e destrezza c'erano gia' nel 1988-1990 e ricordo un responsabile settore giovanile di allora   Sergio Girardi (ex portiere Inter piu' o meno della mia eta') che mai faceva fare giri di campo per riscaldamento  (parliamo di primi calci - esordienti-giovanissimi fino agli allievi) ma cominciava con esercizi di destrezza col pallone. Dici bene tu quando fai l'esempio "delle capriole". Lo noto anch'io con i miei nipoti di 8-9 anni che sono molto piu' scoordinati di quello che ero io alla loro eta'. Io credo che sia l'eccesso di ore passate davanti alle Tv o alle Play Station assumendo posture scorrette in giovane eta' che poi diventano irreversibili mentre noi passavamo gran parte del tempo libero a correre (con o senza palla). Argomento bello ma lungo da trattare..... 

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7 minuti fa, Cip ha scritto:

 Io credo che sia l'eccesso di ore passate davanti alle Tv o alle Play Station assumendo posture scorrette in giovane eta' che poi diventano irreversibili mentre noi passavamo gran parte del tempo libero a correre (con o senza palla). Argomento bello ma lungo da trattare..... 

Si corre sempre al rischio di dire "ai miei tempi era meglio", tipica frase che da generazioni si rincorre. Però è proprio qua il succo del discorso. I ragazzini italiani, oggi, sono obesi per percentuali assurde, e quelli che non lo sono comunque si muovono poco rispetto ai ragazzini dei nostri tempi. Questo è un fatto, non un'impressione. 

Negli anni 60/70 se un ragazzino delle medie non riusciva a salire sulle pertiche era preso in giro da tutti. Di così sfigati ce ne era uno per classe, e manco sempre. Oggi uno è quello che riesce a salire, tutti gli altri guardano. E' l'effetto di un mondo che è cambiato. Dopo scuola (e ci andavamo tutti a piedi da soli) si facevano i compiti in fretta e furia e via ore e ore a giocare correndo e saltando all'aria aperta. Ora non è più fattibile, vuoi perchè bisogna studiare di più, vuoi perchè i pericoli sono o sembrano maggiori di quelli che correvamo noi, vuoi perchè i genitori hanno mutato nel tempo gli indirizzi educativi.. insomma, non so perchè, ma così è. 

Il fatto che da altri paesi, economicamente e socialmente più arretrati, arrivino ragazzini ben più preparati atleticamente non può quindi essere una sorpresa. Poi è chiaro che con un approccio scientifico alla preparazione un ragazzino diventa comunque un atleta pronto per un calcio professionistico che richiede capacità fisiche che una volta non esistevano. Vi ricordate di "picchio" De Sisti, regista di Fiorentina e Nazionale?? mamma mia, a rivedere certi filmati sembra addirittura ridicolo, il suo passo a piccolo trotto e lunghe pause non si vede neanche in eccellenza, giustamente. 

E questo è un discorso, che riguarda in generale l'attività sportiva dai sei ai dodici/tredici anni. La società cambiata e la cronica carenza di infrastrutture sono un peso inamovibile.

Altro discorso è quello sulle metodologie di preparazione, sulle uali non mi sento di poter intervenire, per assoluta ignoranza. Ho una figlia che fa nuoto, non un figlio che gioca, quindi anche quel poco me lo perdo. Ad occhio, mi pare difficile che non si sia migliorati da quando Franco Bloccari ci gridava di correre sulle scale di Viale Sanzio, ma non metto becco.

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2 ore fa, Euskal Herria ha scritto:

ussignur

me stava molto simpatico nell'epoca de fine impero berlusconiano

dopo però... mmm...

Bah...simpatico o meno, lui si e' preso la briga di acquistare per conto proprio e  aiutare ad acquistare dei terzi che volevano le poche azioni disponibili, gia' al tempo di Galliani e Berlusconi,  non ricordo se e' lo 0,3 o lo 0,7% del totale azioni e alcuni di noi potevano avere prelazioni (ex calciatori, tifosi di lungo corso ecc.) e la cosa mi e' piaciuta pur se per  cifre di tipo simbolico o poco piu'.(io ho 10.000 € ma so di gente che ne ha per 1000€). Lui ci fa il resoconto delle riunioni del CdA al quale partecipa con la nostra delega. Io personalmente l'ho visto una volta e poi sentito un'altra per telefono altrimenti via mail. Per quel che ne so e' un eccellente avvocato specializzato in   diritto fallimentare  ed un grande tifoso. Ha creato il Milan Club non evoluti se non sbaglio, a seguito della frase famosa di Galliani "chi non capisce non e' evoluto", quando il nostro amico vendeva tutti i campioni e aumentava gli abbonamenti pur comperando scamorze da ......stavo per dire  serie C, ma  meglio  dire  da  terza categoria!

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38 minuti fa, Cip ha scritto:

Bah...simpatico o meno, lui si e' preso la briga di acquistare per conto proprio e  aiutare ad acquistare dei terzi che volevano le poche azioni disponibili, gia' al tempo di Galliani e Berlusconi,  non ricordo se e' lo 0,3 o lo 0,7% del totale azioni e alcuni di noi potevano avere prelazioni (ex calciatori, tifosi di lungo corso ecc.) e la cosa mi e' piaciuta pur se per  cifre di tipo simbolico o poco piu'.(io ho 10.000 € ma so di gente che ne ha per 1000€). Lui ci fa il resoconto delle riunioni del CdA al quale partecipa con la nostra delega. Io personalmente l'ho visto una volta e poi sentito un'altra per telefono altrimenti via mail. Per quel che ne so e' un eccellente avvocato specializzato in   diritto fallimentare  ed un grande tifoso. Ha creato il Milan Club non evoluti se non sbaglio, a seguito della frase famosa di Galliani "chi non capisce non e' evoluto", quando il nostro amico vendeva tutti i campioni e aumentava gli abbonamenti pur comperando scamorze da ......stavo per dire  serie C, ma  meglio  dire  da  terza categoria!

sicuramente è un ottimo professionista ed un grande tifoso

tuttavia, ho visto una certa "diversità" delle sue opinioni, del suo porsi, del suo ragionare, del suo argomentare, tra il periodo Gallianiano e il periodo post-Galliani

e questo a me è dispiaciuto

non che questo non lo faccia non dormire la notte...

Modificato da Euskal Herria
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5 ore fa, Euskal Herria ha scritto:

ussignur

me stava molto simpatico nell'epoca de fine impero berlusconiano

dopo però... mmm...

La Scala è stato fondamentale nel ruolo non dico di controllore ma se non altro di portavoce della maggioranza dei tifosi, che ovviamente diventava minoranza risibile in sede di assemblea, quando nel periodo finale dell'era Berlusconi poneva domande scomode regolarmente ignorate ma utili, se non altro, a far capire che non tutti avevano l'anello al naso.

Mi è piaciuto molto meno quando mi ha dato la sensazione che fatti fuori Berlusconi e Galliani qualsiasi porcheria andasse bene, trovandolo assai meno inquisitorio nel periodo Li.

Anzi, fin troppo accomodante per tutta la fase iniziale di una vicenda che qualche chiarimento l'avrebbe richiesto.

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3 ore fa, forest ha scritto:

La Scala è stato fondamentale nel ruolo non dico di controllore ma se non altro di portavoce della maggioranza dei tifosi, che ovviamente diventava minoranza risibile in sede di assemblea, quando nel periodo finale dell'era Berlusconi poneva domande scomode regolarmente ignorate ma utili, se non altro, a far capire che non tutti avevano l'anello al naso.

Mi è piaciuto molto meno quando mi ha dato la sensazione che fatti fuori Berlusconi e Galliani qualsiasi porcheria andasse bene, trovandolo assai meno inquisitorio nel periodo Li.

Anzi, fin troppo accomodante per tutta la fase iniziale di una vicenda che qualche chiarimento l'avrebbe richiesto.

Certo ragazzi. Ma una domanda si impone e vale per tutti i tifosi del Milan compreso La Scala:  cosa e' stata questa strana vendita? C'e' chi dice il riciclaggio dei soldi di Berlusconi ma se si fanno bene i conti questi non tornano perche' quando mai Berlusconi avrebbe dovuto architettare una cosa simile per riciclare dei suoi soldi che stavano in paradisi fiscali? In quel caso la perdita secca oggi sarebbe sua e non credo proprio...E poi se Berlusconi voleva rientrare capitali lo faceva col 5% che offriva il governo Monti/Renzi/Gentiloni (tra l'altro legge che risalivo all'ultimo governo Berlusconi) e avrebbe pagato in piu' solo le tasse. Ci rimetteva meno! Quindi qui le ipotesi sono due: 1) i cinesi c'erano ed erano fortissimi  all'inizio (Huarong  ecc.) ma le loro leggi da un certo punto in poi hanno impedito il proseguimento dell'investimento (cosa del resto che era successa gia' in precedenza con il thailandese che non era riuscito a chiudere l'affare) e alla fine  chi ne ha pagato le conseguenze e' stato il prestanome YonghongLi che ci ha rimesso le commissioni (non i capitali che non aveva) e che erano investimenti  parastato cinese. 2)I cinesi si sono fidati del manager Fassone che aveva trovato il finanziatore Elliot pur a condizioni quasi capestro, ma si sentivano ugualmente sicuri di rimborsare senza problemi il prestito cosa che alla fine non e' successa per i motivi sopra detti e il Milan e' finito nelle mani di Elliot, storia di questi giorni. E' ovvio che un pescecane come Elliot abbia fatto valere i propri diritti e quindi silurato immediatamente  l'idiota che li aveva sottoscritti impedendogli di nuocere anche in futuro cioe' ora che il Milan e' di Elliot. Secondo me quindi i soldi (non le commissioni sull'affare cioe al massimo il 20% di YanghongLi) ce li hanno rimessi i cinesi e non possono nemmeno fare troppa pubblicita' perche' li avevano messi in periodo che il loro governo aveva vietato gli investimenti esteri (se ricordiamo i soldi che arrivavano da posti piu' strani ma mai dalla Cina). Certo per Huarong e' una perdita e uno smacco ma come per noi rimetterci   qualche centinaio di € e quindi hanno pensato che era  meglio tacere perche' in Cina non si scherza.  In tutto questo pero'  Berlusconi ha chiuso con Fininvest in attivo per 560 milioni  tasse pagate e fatto eleggere a senatore perfino Galliani! Chiamalo scemo.   Credo che La Scala sia un ottimo avvocato ma qui ci voleva uno scrittore di gialli.

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ad esempio, in un film che go visto:

el cavalier Bilvio Serlusconi se accorda con el fondo Olliot per cederghe la sua squadra gratis (debiti compresi però)

in cambio, el fondo Olliot "trova" el signor Gongong La, personaggio totalmente sconosciuto, che fungi da "operatore" per far rientrar un po' de soldini scottanti da paradisi fiscali (molto) schermati

Gongong La se ciapa la mandorla e torna nell'oblio, Serlusconi ritrova i suoi soldini, Olliot risana e vendi (guadagnandoghe) una delle squadre più importanti del mondo

 

però xe un film eh, non centra assolutamente niente con la vicenda Milan...

 

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Sono più per la ricostruzione di Cip.

Perché Li porterà Elliott in tribunale, almeno a quanto si legge (e che non necessariamente corrisponde a verità).

E secondariamente perché avrebbe avuto assai poco senso fare contratti pluriennali ai vari Fassone, Mirabelli e C. per poi trovarseli sul groppone.

E ancora: perché Donnarumma a 7 netti fratello compreso, o Bonucci a 8,5, per poi dover fare i conti col fpf per una cosa che era già tua?

No, non mi convince...

 

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