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La rassegna stampa sandrina di martedì 13 febbraio 2018


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LA RASSEGNA STAMPA SANDRINA DI MARTEDI' 13 FEBBRAIO 2018

Da Il Piccolo di Trieste

Lo Duca: «Trieste ci aiuti o non giochiamo in Coppa»

di Lorenzo Gatto

«Dobbiamo inventarci qualcosa per portare i ragazzi a Conversano. La squadra si è guadagnata sul campo la possibilità di giocarsi le finali di coppa, sarebbe ingiusto essere costretti a rinunciare per problemi di budget». Giuseppe Lo Duca, numero uno della Pallamano Trieste, lancia il suo grido di allarme alla vigilia delle final eight di coppa Italia che si terranno a Conversano da venerdì a domenica prossima.

«Abbiamo disputato una prima parte di stagione che è andata oltre ogni più rosea aspettativa- sottolinea il presidente della Principe- raggiungendo risultati che non erano sicuramente stati messi in preventivo. Se l'accesso alla poule promozione era una speranza che rincorrevamo, al traguardo delle finali di coppa Italia nessuno di noi aveva pensato. Puntavamo al quarto posto, siamo arrivati addirittura terzi nel girone, un piazzamento che ci qualifica per l'ultimo atto della coppa in programma nel fine settimana a Conversano. Merito dei ragazzi, che sono stati una volta di più fantastici e ci hanno messo in difficoltà». Adesso è corsa contro il tempo per trovare i mezzi sufficienti a consentire alla squadra di partire per la Puglia ed essere regolarmente in campo da venerdì prossimo. Serve un aiuto finanziario, la società si rivolge alla città nella speranza che gli splendidi risultati raggiunti da una squadra che è quasi interamente espressione del vivaio possano servire ad avvicinare qualche sponsor alla causa biancorossa. Sponsor ma anche semplici tifosi: chiunque fosse interessato a sposare la causa della pallamano triestina e dare una mano in questo momento di difficoltà può effettuare un versamento utilizzando l'iban IT 42 U 02008 02230 000058307508.

COPPA ITALIA: Svoltisi ieri a Roma i sorteggi per le finali di Coppa Italia che si svolgeranno al Pala San FIlippo di Conversano da venerdi 16 a domenica 18 febbraio. Dall'urna, per la Principe, proprio i padroni di casa del Conversano. Gli altri quarti di finali vedranno di fronte Bolzano- Fasano, Cingoli- Siracusa e Bologna- Pressano

SECONDA FASE: Sei squadre già sicure di entrare nel girone unico della prossima stagione. Sono Bolzano, Pressano, Bologna, Cingoli, Conversano e Junior Fasano qualificate per la poule play-off, squadre che si giocheranno lo scudetto. Le terze e quarte classificate (Trieste e Bressanone dal girone A, Cologne e Padova dal girone B e Siracusa e Fondi dal girone C) si sono qualificate per la poule promozione, gironcino dal quale le prime tre accederanno direttamente al girone unico del prossimo anno mentre le ultime tre sfideranno le formazioni che usciranno dalla poule play-out. Per la Principe, esordio casalingo già fissato per sabato 24 febbraio con un grande revival della pallamano italiana, la sfida contro Siracusa.

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Coronica: «La forza dell'Alma è rimanere un gruppo unico»
Il capitano: «Non molliamo mai e ci alleniamo come se non ci fosse un domani»

di Raffaele Baldini

Soldato Andrea Coronica...presente! Il capitano fra Bologna e Ravenna fa il pieno di complimenti, due prestazioni di assoluta personalità, due prove da condottiero vero. Nel post partita, nella sala stampa dell'Alma Arena, ha raccontato tutte le sue sensazioni: «Io ho dato tutto quello che ho potuto, coadiuvato dai compagni che hanno fatto altrettanto. Sono entrato in campo con la mentalità giusta, trasmettendola alla squadra, essendo aggressivo su Rice all'inizio e tuffandomi su ogni pallone. Poi è venuta fuori anche una buona prestazione offensiva che non è una consuetudine per me. Sono contento perché ci alleniamo benissimo, e non da questa settimana ma dallo scorso agosto, ci possono stare dei cali o momenti di difficoltà, ma come li abbiamo noi, li hanno tutti».

Non è possibile prescindere dalla valutazione omettendo la prestazione balistica da oltre l'arco dei tre punti, partendo da una difesa molto aggressiva. Andrea Coronica si limita ad una battuta: «L'uno su uno del sottoscritto vale molto più del 17 su 32 di squadra...A parte gli scherzi, certamente la chiave di lettura per la nostra squadra è sempre quella della difesa. Un altro dato che salta all'occhio è il 4 su 5 ai tiri liberi, segno inequivocabile che abbiamo tirato in maniera eccellente».Chi se non il capitano può anche tracciare un quadro psicologico del momento all'interno dello spogliatoio, quelle sconfitte che in certi casi possono minare i rapporti?. Anche in questo caso Coronica è esplicito: «Credetemi, non c'è nessuna incrinatura nel gruppo, i miei compagni si allenano come...maiali. Al mattino corriamo come non ci fosse un domani, di pomeriggio corriamo come non ci fosse un domani. È ovvio che nei momenti di difficoltà qualcuno possa fare più fatica, magari anche ad approcciare la giornata. Posso confermare però che lo spogliatoio è assolutamente sereno. Sapete la cosa più importante? Dall'inizio dell'anno non abbiamo mai sbagliato un allenamento, prova ne sia che non abbiamo mai sbracato nel corso delle partite. Continuando a marciare con questa impronta, sono sicuro che alla fine trarremo i dividendi per arrivare fino in fondo».

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Treviso sale, frena Montegranaro
Top e flop della serie A2: Janelitze merita un posto nel quintetto ideale

di Lorenzo Gatto

CHI SALE De'Longhi Treviso senza dubbio squadra del momento, 8 successi consecutivi e l'impressione di non avere nessuna voglia di fermarsi. Ha piegato Mantova al termine di un match difficile, condotto per larghi tratti all'inseguimento. Alla fine il talento trevigiano ha fatto la differenza: sul campo a guidare gli uomini di Pillastrini un ritrovato Fantinelli che si conferma leader naturale della squadra. Diciassette punti in 29' ma rimbalzi e assist valgono di più. In vista di domenica, lo spauracchio n.1 per l'Alma è proprio lui.

CHI SCENDE Montegranaro sta vivendo un periodo di naturale appannamento. Tre sconfitte in una settimana ridimensionano il ruolo dei marchigiani. Prima a Verona, poi in casa contro Treviso e domenica a Forli. Non sono bastati i 59 punti della coppia Powell-Corbett.

LA STATISTICA Imbattuto sulla panchina della Fortitudo, Stefano Comuzzo sta facendo volare l'aquila biancoblù. Complici i problemi di salute di Matteo Boniciolli, il tecnico friulano ha preso in mano la squadra dopo il disastro di Jesi e ha stravolto gli equilibri di un gruppo che senza Legion e con McCamey a scartamento ridotto non sa più perdere. Dopo il successo contro Trieste si aspettava la trasferta di Verona come il capolinea della striscia positiva. Invece Bologna ha superato a pieni voti l'esame e ora, complice un calendario favorevole, strizza l'occhio alla classifica sperando di ritrovarsi capolista solitaria del girone.

LA CURIOSITÀ Dieci gli assist smazzati da Cavaliero contro Ravenna. Complice la condizione non perfetta di Fernandez, Daniele e il Lobito si sono alternati sul parquet. Soluzione vincente perchè essendo due giocatori che hanno bisogno di avere la palla in mano si sono trovati a loro agio. Potrebbe essere un primo passaggio sulla via del cambiamento, anche per dare più spazio a giocatori come Baldasso e Loschi che hanno dimostrato di poter essere decisivi.

QUINTETTO Play: Fantinelli (De' Longhi Tv): canestri importanti nei momenti delicati della partita ma anche 7 rimbalzi, 10 assist e un 26 di valutazione. Guardia: Jackson (Unieuro Fo): ha demolito Montegranaro bombardandola senza pietà. Sfiora l'80% nelle triple con un 8/11 da incorniciare. Ala piccola: Cortese (Bondi Fe): inarrestabile nei 36' in cui è rimasto in campo. 28 punti, 8 rimbalzi e 3 assit. Giocatore totale. Ala forte: Janelidze (Alma Ts): non poteva che essere Giga, il Pau Gasol biancorosso, il numero 4 della settimana. Pivot: Powell (Montegranaro): non sono bastati alla Poderosa i 34 punti nei 28' in cui è rimasto in campo.

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Trasferta al PalaVerde:
riempiti due pullman
terzo in allestimento

Due pullman sono già stati riempiti e un terzo è in allestimento.Si stanno mobilitando alla grande i tifosi dell'Alma in vista del confronto di domenica alle 12 al PalaVerde di Treviso con la De'Longhi.Il costo della trasferta è di 10 euro più il biglietto d'ingresso. Ci sono ancora dei posti disponibili.Per informazioni rivolgersi al numero 3465371508.Ritrovo domenica alle 8.30 davanti all'Alma Arena.

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L'Unione fa tre punti quando può gestire il doppio vantaggio

di Antonello Rodio

Sabato contro il Renate, la Triestina non solo ha ritrovato il successo, ma ha avuto anche la conferma di come i successi può ottenerli, ovvero la ricetta con cui in questa stagione è riuscita a vincere le partite. Ed è una ricetta semplice, per quanto non sempre facile da realizzare: una volta in vantaggio, la Triestina deve assolutamente continuare a pigiare sull'acceleratore e aumentare il divario sull'avversaria, se vuole portare a casa il bottino pieno. Mantenendo un singolo gol di vantaggio, poi capita quasi sempre qualcosa che fa sfumare la vittoria. Probabilmente, le sfuriate alabardate costano parecchio non solo sul piano fisico, ma anche mentale, per cui è quasi fisiologico attendersi un calo nelle secondi parti di un incontro prima dominato. Cali che divengono ovviamente più gestibili quando la sicurezza del risultato è maggiore. Lo dicono i successi ottenuti fin qui, e lo dicono soprattutto le mancate vittorie.

Partiamo dai sette successi. All'andata contro il Ravenna l'Unione, una volta sbloccata la situazione, raddoppiò, e quando gli emiliani accorciarono le distanze, poi Bracaletti e soci accelerarono e dilagarono fino al 5-1 finale. Nella vittoria contro la Fermana, dopo il vantaggio del primo tempo e qualche rischio, gli alabardati chiusero il discorso sul 3-0. A Vicenza, la squadra di Sannino con un primo tempo fantastico si portò addirittura sul 3-0, contenendo poi agevolmente i padroni di casa. A Pordenone, dopo un paio di botta e risposta, nel fango la Triestina scattò in avanti e portandosi sul 4-2 creò un cuscinetto di sicurezza. Con il Gubbio in casa, dopo essere passata avanti, la Triestina subì il pareggio ma poi ripartì in quarta e riuscì a mettere in cassaforte il risultato con un 3-1 finale. Unica vittoria con un gol di scarto quella contro la Feralpi Salò, ma c'è da dire che la rete della vittoria arrivò nel finale, e nonostante qualche rischio l'Unione tenne. Quindi il successo con il Renate certifica che la Triestina non deve accontentarsi del vantaggio e poi contenere, bensì come ha fatto a Meda cercare di creare un maggior divario con l'avversario, cosa che poi permette di gestire meglio la partita e rendere magari innocue e ininfluenti anche alcune azioni sfortunate come quella con cui il Renate ha accorciato le distanze. E in ogni caso, giusto per non rischiare, la rete di Mensah ha ribadito che per l'Unione è sempre meglio vincere largo, altrimenti sono pericoli.

Viceversa la Triestina ha perso parecchi punti quando dopo essere andata in vantaggio non ha chiuso la partita e si è fatta raggiungere. È successo a Bassano, quando dopo il gol di Arma è arrivato il pari veneto; è accaduto al Rocco contro il Santarcangelo, quando gli emiliani pareggiarono dopo la rete di Acquadro; è successo a San Benedetto del Tronto, quando il vantaggio dato da Mensah durò troppo poco; ed è accaduto con il Ravenna, quando dopo la rete di Petrella arrivò in pieno recupero il pari degli emiliani. Se almeno due di queste quattro partite in cui era passata in vantaggio, la Triestina poi le avesse vinte, ora sarebbe addirittura al quarto posto. Certo, non è sempre facile realizzare sul campo questa teoria. E ovviamente bisogna fare i conti con gli avversari e le loro reazioni. Ma a quanto pare, è quasi sempre l'unica strada che porta alla vittoria.

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