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La rassegna stampa sandrina di domenica 25 febbraio 2018


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LA RASSEGNA STAMPA SANDRINA DI DOMENICA 25 FEBBRAIO 2018

Alma pronta a scaldare l'Arena
Contro Mantova senza Da Ros
Basket A2: la squadra di Dalmasson alle 18 sul parquet amico potrà contare sui recuperati Green e Bowers
Tra i rivali Candussi e l'ex bolognese Legion. Vincendo Trieste raggiungerebbe la Fortitudo in testa

di Roberto Degrassi

All'andata, al PalaBam di Mantova, aveva disputato una prestazione mostruosa con 33 punti e uno strapotere da una parte e dall'altra del campo. Questo pomeriggio alle 18 all'Alma Arena Matteo Da Ros non ci sarà ma Trieste che alle emergenze ha dovuto farci ormai l'abitudine è pronta a superare anche questo ostacolo, confidando anche nella voglia di canestri di Javonte Green.Il rientro dell'esterno Usa dopo essere stato costretto a restare ai box nelle ultime due partite riconsegna a coach Dalmasson un altro riferimento offensivo. La sosta forzata per la distorsione a una caviglia ha inoltre permesso di tirare il fiato al giocatore che più di tutti sembrava aver scaricato le pile. E nelle prossime settimane e soprattutto nei play-off ci sarà un gran bisogno di un Green tonico nel corpo e nella testa, magari tornando anche ad attaccare il canestro.

Contro la Dinamica Generale Mantova viene data per sicura anche la presenza di Laurence Bowers. "Elbo" però per la seconda settimana consecutiva si è allenato a singhiozzo. Domenica scorsa, in realtà, era riuscito a mascherare bene i due giorni di allenamento saltati risultando - finchè era rimasto sul parquet - di sicuro il più convincente nella truppa biancorossa in missione al PalaVerde trevigiano. Un infortunio sul finale del primo tempo lo aveva tolto dalla scena mettendo inizialmente a rischio la sua presenza questo pomeriggio. Bowers, invece, ci sarà.In attesa, magari già dall'imminente Coppa Italia di Jesi (venerdì si apre la kermesse contro Tortona) di poter celebrare nuovamente un'Alma al completo.Mantova è avversario scorbutico, ben guidato da Davide Lamma che già ha avvertito: «Andremo a Trieste per provare a mettere qualche sassolino nei loro ingranaggi». Rispetto all'andata la Dinamica Generale Mantova ha tagliato Brownridge ingaggiando l'ex fortitudino Legion. L'altro straniero è l'ala Bobby Jones. L'ex biancorosso Candussi è l'italiano di punta con il play Vencato e l'esterno Moraschini. Completano le rotazioni abituali le guardie Timperi e Mei e il lungo Cucci.Vincendo - e proseguendo nella striscia di successi interni consecutivi - l'Alma stasera tornerebbe ad affiancare la Fortitudo Bologna al vertice della classifica del girone Est della A2: la Effe infatti oggi resterà ferma e recupererà l'impegno a Bergamo il prossimo 8 marzo.

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Nell'anticipo Ravenna cade a Piacenza
Slittano gli impegni di Gsa e Consultinvest

Nell'anticipo di ieri sera passo falso dell'OraSì Ravenna sconfitta a Piacenza dall'Assigeco Piacenza 74-66. Piacenza: Arledge 20, Guyton 22, Reati 13, Passera 5, Oxilia 3, Infante 6, Formenti 5. Ravenna: Rice 13, Grant 14, Masciadri 6, Sgorbati 5, Chiumenti 5, Montano 11, Giachetti 12.Il programma odierno. Alle 12: Bondi Ferrara-Unieuro Forlì. Alle 18 Alma Pallacanestro Trieste-Dinamica Generale Mantova, Agribertocchi Orzinuovi-XL Extralight Montegranaro, Andrea Costa Imola Basket-Roseto Sharks. Ore 18.15: Tezenis Verona-De' Longhi Treviso. Il 28 febbraio è in programma alle 20.30 Termoforgia Jesi-Gsa Udine (in friulani rimarranno poi a Jesi per la Coppa Italia) mentre l'8 marzo alle 20.30 il programma verrà completato da Bergamo-Consultinvest Bologna.

La classifica: Consultinvest Bologna 34, Alma Pallacanestro Trieste 32, Gsa Udine, De' Longhi Treviso, XL Extralight Montegranaro 28, Tezenis Verona e OraSì Ravenna 26, Bondi Ferrara e Dinamica Generale Mantova 24, Termoforgia Jesi e Andrea Costa Imola 22, Assigeco Piacenza 18, Agribertocchi Orzinuovi, Roseto Sharks e Bergamo 8.

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L'Academy e nuove risorse nel futuro biancorosso
La relazione del presidente Mauro: aumentati i partner e gli introiti. Il sogno: i tifosi tra gli azionisti

di Raffaele Baldini

«La storia si rispetta, il presente si vive (e si gioca), il futuro si conquista». Il presidente Gianluca Mauro chiude con gli effetti speciali la relazione sul lavoro svolto dall'Alma Pallacanestro Trieste in quest'anno e mezzo di progettualità sportiva. Nella gremita Sala Congressi di PortoPiccolo il deux et machina del sodalizio biancorosso ha sintetizzato in mezz'ora circa il lavoro che affianca la gestione tecnica della prima squadra.Il dato saliente rispetto a quanto già emerso nei mesi scorsi è che l' "Alma Academy", creata per convogliare giovani cestisti a Trieste per un virtuoso percorso scolastico con naturale sfogo nell'ambito sportivo, avrà una casa propria. Nei prossimi tre anni si getteranno le basi...pardon, le fondamenta per costruire la foresteria, partendo da zero. Tutto questo grazie all'ingresso di una partnership nuova (il nome è ancora top secret) e dalla volontà di Alma, un ulteriore significativo passo verso il consolidamento societario sul territorio. Un ambito giovanile che va dalla ricerca di giovanissimi talenti in giro per l'Italia e l'Europa alle esperienze del vivaio sotto l'egida Basketrieste fuori dai confini locali, per finire con il loro inserimento scolastico quale viatico ad un futuro alternativo al basket. Non a caso ospiti della serata sono stati i dirigenti dell'Alba Berlino, società tedesca in prima linea per reclutamento di giovanissimi.Tanta anche la solidarietà con l'impegno sempre più sinergico con il "Burlo Garofolo", la "Asd Calicanto onlus" e l' "Associazione Bambini del Danubio onlus".

L'"Alma-store" è l'ultima delle iniziative varate ma da tempo attesa da tanti tifosi, per chi la domenica di passione la vuole vivere griffato dai colori della propria squadra.Con quali elementi si concretizzerà il futuro biancorosso, secondo i progetti illustrati da Maura l'altra sera? Ovviamente con gli investimenti economici, senza i quali ogni progettualità rimane chiusa in un cassetto. Al di là della consolidata presenza di Alma, i numeri parlano di 14% di nuovi partner in più rispetto alla stagione scorsa, con un incremento del +31% degli introiti. Questo grazie al colosso Allianz, al Consorzio Bts in espansione (26% di quote) e a tutti gli altri sponsor (76%). Infine, l'ultimo grande sogno: inserire fra gli azionisti anche la prima fonte di supporto alla pallacanestro locale, il pubblico triestino, capace la scorsa stagione di portare oltre un milione di euro nelle casse societarie.

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L'Unione senza brio ha un punto... Fermo
Poco gioco, niente occasioni ma continua la striscia positiva

di Ciro Esposito 

L'Unione riparte da un punto...Fermo. Anzi, al di là del gioco di parole, non riparte ma continua la sua striscia positiva. Dopo due brillanti vittorie e la dipartita di Sannino, la terra Marchigiana sferzata da vento e pioggia regala uno 0-0 bruttino ma che non fa una piega per quel che si è visto nei novanta minuti. Contro una squadra granitica costruita per tenersi stretta la C e su un terreno sconnesso, pesante e piccolino, i cavalli alabardati non hanno potuto e saputo sprigionare la loro potenza. Alabardati sempre in controllo della situazione ma a ritmo blando e con poco movimento senza palla. Una sola conclusione nella porta, peraltro su punizione di Coletti è un bilancio che parla da solo specie per un gruppo che di palle-gol a partita ne confeziona di solito almeno mezza dozzina. La Fermana subisce pochissimi gol e ha fermato il miglior attacco del girone.

La Triestina non può gioire se non per il punticino. Nel bicchiere mezzo pieno c'è da dire che in una partita quasi simile a Fano l'Unione aveva perso e invece ieri ha saputo tenere botta e gestire la situazione. In quello mezzo vuoto invece non si può non sottolineare che con un po' di più astuzia l'Unione deve venire a capo di avversari di parecchio inferiori sul piano tecnico e della personalità. Almeno se l'obiettivo è quello di salire più in alto nella gerarchia della C.Princivalli conferma gli undici iniziali che hanno conquistato la vittoria in rimonta sull'Albinoleffe al Rocco. Petrella è in panchina e lo scettro della destra viene consegnato anche al Recchioni a Bariti, con Mensah sulla fascia opposta e Arma al centro. Tutto il resto dello scacchiere e confermatissimo attorno a Lambrughi e Coletti che dettano i ritmi. La Fermana è formazione votata prima di tutto alla fase difensiva e così è fin dalle prime battute: nove uomini sempre dietro la palla e qualche rilancio per il mobile Da Silva sperando poi nel colpo risolutore del corpulento centravanti Cremona. L'Unione tiene il ritmo basso e Valentini può dormire sonni più che tranquilli (lo stesso vale per Boccanera). Il portiere deve muoversi solo su una conclusione di Arma con piattone bloccato con facilità dall'estremo difensore al 10'. Anche Boccanegra si riscalda sul prato marchigiano con un'avventurosa uscita sui piedi di Da Silva. Mensah è braccato da Clemente che è aiutato dai compagni con costanti raddoppi. Dopo 20' Princivalli manda Davis a cercare miglior fortuna a sinistra invertendolo con Bariti ma il risultato è lo stesso. Esce il bomber Cremona per un infortunio muscolare e la Fermana si accartoccia ancor di più. La Triestina prende campo ma la prima frazione si conclude tra brividi (di freddo) e tanti sbadigli. Risultato giusto, Triestina non bella.

Si riparte sullo stesso cliché anche se i padroni di casa sono un po' più intraprendenti e lasciano qualche spazio in più a Mensah e compagni. Opportunità (si fa per dire) al 17' per Bracaletti ma la palla finisce alta sulla traversa. La miglior occasione (l'unica) arriva tre minuti dopo con una punizione bomba di Coletti ben deviata da Valentini. Princivalli vuole provarci e dà più intensità offensiva alla squadra con l'inserimento di Petrella per Bariti. I marchigiani si adeguano e non ci pensano due volte a restare ancora più abbottonati.Il tecnico triestino tenta l'ultima scossa affidandosi a Meduri e Hidalgo per Coletti e Bracaletti. L'Unione finisce il match con una specie di forcing generoso ma senza costrutto. Bene così ma venerdì contro l'arrembante Bassano ci vorrà ben altra verve.

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Princivalli: «Un pareggio giusto ma potevamo osare di più»
Il tecnico alabardato: «Siamo stati un po' lenti nel far girare la palla e ci è mancata la cattiveria»
«Il 4-3-3 è il modulo più adatto ai miei giocatori ma possiamo cambiare assetto a partita in corso»

di Guido Roberti

È il primo tempo a ritmi un po' compassati a dare lo spunto di riflessione a Nicola Princivalli, alla sua seconda panchina da capo allenatore.I romantici metterebbero in evidenza la media inglese rispettata grazie alla vittoria interna sull'Albinoleffe e al pareggio maturato ieri a Fermo, eppure il tecnico triestino lascia trasparire un rammarico parziale per tre punti che forse, non erano del tutto impossibili. «La Fermana è stata molto brava, ha chiuso tutti gli spazi e ha fatto la partita che molto probabilmente aveva preparato. Noi siamo stati un po' lenti nel girare la palla, se devo trovare una mancanza. Dovevamo riuscire a muovere la palla in rapidità, e chiaramente senza velocità non era facile bucare la loro difesa. Merito loro, credo che il pareggio sia giustissimo. Peccato perché avevamo sempre il possesso, forse è mancata anche un po' più di cattiveria, ci abbiamo in ogni caso provato fino alla fine, anche con alcuni cambi offensivi nel tentativo di smuovere qualcosa. Non è andata bene e del resto non si può vincere sempre, ci sono anche gli avversari e le loro qualità. Onore alla Fermana, ma è già passata per cui rimbocchiamoci le maniche e pensiamo a venerdì quando ospiteremo una squadra in grande forma (il Bassano ndr). È un punto che muove un po' la classifica, anche se io penso sempre a far tre passi alla volta».

Hidalgo-Bracaletti, la Fermana nel finale in campo con il 4-5-1. Segno di una Triestina che comunque fa paura alle avversarie.«L'ho detto fin dal primo giorno, bisogna osare. Siamo la Triestina, una squadra che non può fare calcoli, dobbiamo cercare di imporre il nostro gioco e di vincere su tutti i campi. Se veniamo a Fermo con il pallino del gioco in mano, è ovvio che bisognerebbe cercare di osare qualcosa in più, non posso limitarmi a cambi normali. Mi serviva Hidalgo, un giocatore che potesse avere lo spunto negli ultimi metri, anche se Manuel era reduce da un periodo di inattività. Non aveva molti minuti nelle gambe ma ho pensato che potesse servirmi per quei dieci minuti finali».Due settimane di lavoro proseguendo sul 4-3-3, ci sono idee o evoluzioni possibili per aumentare il ventaglio di opportunità?«Il 4-3-3 è il modulo sul quale abbiamo lavorato ed è il più adatto ai miei giocatori e alle garanzie che possono darmi. Ma già in questa partita si è notato che all'occorrenza si può cambiare, si può passare al 4-2-4 o 4-2-3-1, moduli comunque abbastanza offensivi, soluzioni, anche a gara in corso, che man mano potremo valutare e sviluppare. Il 4-3-3 resta la base, lavoreremo certamente anche per sbloccare partite come questa».

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Boccanera: «Stiamo iniziando a trovare la continuità»

Un'uscita a pugno proteso, alcuni rinvii e poco altro di visibile, al di là delle direttive verbali tipiche dell'estremo difensore nei confronti del reparto arretrato. Una partita nella quale di fatto non ha dovuto sporcarsi i guanti, ottima indicazione di un'Unione che nel complesso sembra aver raggiunto buoni equilibri nella fase difensiva, con Lambrughi sempre più faro di riferimento per tutti i compagni.Pierpaolo Boccanera è accolto in sala stampa con il sorriso dei giornalisti marchigiani. Qualche anno fa, proprio al Bruno Recchioni, l'esordio e le prime esperienze in prima squadra con la maglia dei canarini.«Mi ha fatto piacere tornare in questo stadio - esordisce il numero 22 alabardato - Della Fermana conservo un bel ricordo avendoci esordito a diciassette anni».Di fatto inoperoso, una partita nel complesso con poche emozioni. Come la valuta?«È stata una partita fisica con un campo che non ci ha aiutato molto, a causa dei pochi spazi. Ne è venuto fuori uno 0-0 senza troppe emozioni».

Dal suo punto di vista, cosa si poteva fare di più per convertire il pareggio in vittoria?«Per come sono andate le cose direi che sarebbe servito un pizzico di cattiveria e di fortuna su alcune palle inattive, episodi che in partite come questa possono aiutare a sbloccare il risultato. Non ci siamo riusciti, da portiere devo comunque dire che abbiamo subìto molto poco e dietro abbiamo fatto una buona prestazione, non è proprio tutto da buttare via».E' stata una settimana di preparazione alla gara molto difficile a causa del vento. Ha inciso molto sulla partita di Fermo?«Il tempo non ci ha aiutato di sicuro, a causa della bora abbiamo toccato il campo solo giovedì prima di partire e venerdì a Bologna, sulla neve, quindi ancora peggio. Detto questo, l'importante è essere presenti mentalmente perché siamo già attesi alla partita di venerdì, e in casa cercheremo certamente la vittoria, pur contro una squadra che sta molto bene, la vittoria del Bassano per 4-1 a Teramo lo conferma».

Sono arrivati in ogni caso 4 risultati utili consecutivi. Continuità trovata?«Stiamo iniziando a trovare continuità, l'importante ora è proseguire, già da venerdì sera, con l'obiettivo dei tre punti davanti ai nostri tifosi. Faremo di tutto per ottenerli». (g.r.)

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Principe, esordio ok in poule promozione
Sconfitto l'Albatro
Pallamano: a Chiarbola la squadra di Oveglia piega Siracusa
Sedici reti in due per Crespo Diego e Udovicic

di Lorenzo Gatto

Esordio vincente per la Principe nella prima giornata di andata della poule promozione. Contro l'Albatro Siracusa, formazione giunta terza nel girone sud, la Pallamano Trieste è partita con il piede giusto conquistando il successo per 29-25 e mettendo in cascina i primi preziosissimi punti.Successo meritato per la mole di gioco espressa nei sessanta minuti, un piccolo segnale d'allarme solo nella seconda parte del secondo tempo quando, da un netto meno 7, Siracusa si è trovata in un paio di circostanze con in mano la palla del meno 2. La Principe si è un po' persa di fronte alla 4-2 proposta dai siciliani con le marcature a uomo di Visintin e Udovicic che hanno mandato in tilt l'attacco biancorosso. Aspetto sul quale lavorare in settimana, rimane comunque la soddisfazione di un match che ha evidenziato tanti aspetti positivi. Dalla incisività della coppia Crespo Diego-Udovicic, con 16 reti sempre più gemelli del gol, alla affidabilità dei senatori con Visintin e Modrusan a garantire solidità, alla presenza delle ali Muran e Carpanese e del pivot Di Nardo. Soddisfazione, ancora una volta, per l'impiego dei giovani. La presenza in campo di Sandrin e Hrovatin già nel primo tempo e Sodomaco e Zoppetti nel finale hanno dato un gusto ancora più dolce alla vittoria.

Nessuna sorpresa nel settebello di partenza con Oveglia che, sempre considerando la perdurante assenza di Pernic, può schierare la formazione titolare. Avvio convincente della Principe che trova la porta con continuità e buone percentuali e prende da subito in mano le redini della gara. Udovicic, Muran e DI Nardo per il 3-2 che al 5' tiene avanti Trieste. Piccolo sbandamento biancorosso in concomitanza con i due minuti affibiati a Visintin, parziale di 2-0 e vantaggio siciliano poi Trieste riprende a macinare il suo gioco. Modrusan abbassa la saracinesca, in attacco le buone iniziative di Crespo Diego e Udovicic si sommano alla lucidità delle ali (bene Muran e Carpanese) alla potenza di Di Nardo e alla regia di Visintin. Parziale di 3-0 per il 7-5 che costringe la panchina siciliana al time-out, minuto che non ferma il buon momento della Principe che piazza un altro parziale di 4-0 e allunga fino all'11-5. Vantaggio importante conservato fino alla sirena di un primo tempo chiuso sul 18-12. Nella ripresa sembra non esserci partita: la Principe gestisce con sicurezza fino al 24-17 siglato da Carpanese al 12' poi subisce l'aggressività dei siciliani che piazzano un parziale di 7-3 e tornano a meno tre sul 24-27. Ci pensano Muran e Sandrin a chiudere il match: due reti decisive che rimettono a posto le cose e spianano la strada verso il 29-25 finale.

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