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Legabasket Serie A: il topic ufficiale


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11 minuti fa, marcoc ha scritto:

Che le partite siano tante nessun metto in dubbio ma se in NBA i fa un numero incredibile de partide d'accordo rose ampie sempre in aereo i sta, perchè qua sembra che 34 partite siano troppe???? Vuoi fare l'eurolega ti prendi un roster di 20 giocatori e se hai soldi lo fai onestamente non vedo troppi problemi

Perché ormai le 82 partite NBA sono una lunga passerella per i playoff, puro show e intrattenimento senza difesa etc.

In Europa se solo pensi di non difendere un paio di partite in Eurolega sei finito.

E in ogni caso 36 di campionato + 36 di Eurolega + coppa Italia + playoff di campionato ed Eurolega eventuali Milano fa le stesse partite delle rose NBA, con circa 4 volte meno finanze a disposizione.. anche 5 dai..

Modificato da Stefanuzzo
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30 minuti fa, Stefanuzzo ha scritto:

Perché ormai le 82 partite NBA sono una lunga passerella per i playoff, puro show e intrattenimento senza difesa etc.

In Europa se solo pensi di non difendere un paio di partite in Eurolega sei finito.

E in ogni caso 36 di campionato + 36 di Eurolega + coppa Italia + playoff di campionato ed Eurolega eventuali Milano fa le stesse partite delle rose NBA, con circa 4 volte meno finanze a disposizione.. anche 5 dai..

Sarà tanto passerella ma LeBron sto anno non farà i play off perciò una passerella che costa parecchio vista l'esclusione dei Lakers inoltre mi guardo al mio piccolo giardin e 34 partite de campionato me soddisfa visto anche il probabile arrivo di Fortitudo e Treviso insomma preferisco partite cariche di adrenalina e sentite, poi sarà meglio anche per la società due tre incassi in più a fronte di sempre dodici giocatori non venti

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Bah e invece a me continuerà a sembrare una cazzata.

Perché a 16 è già una buffonata (citofoniamo ad Avellino e Cantù solo in A1?), Con squadre mostruose senza i soldi e squadre scarse, sempre senza soldi.

Poi ok, sale Roma.. che ha la stessa proprietà che si autoretrocesse pochi anni fa, sale la F che una proprietà solida proprio non ce l'ha e sale Treviso che è tenuta su da un (solido pare) consorzio.

Vabbè dai..

 

PS: da tifoso Lakers LeBron non arriva ai playoff perché da dicembre in poi si è avuta una moria di giocatori, tra cui lo stesso LBJ costretto ad una delle pause più lunghe della sua fantastica carriera. A dicembre si era quarti in conference ovest..

Modificato da Stefanuzzo
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Sulla questione promozioni dalla A2 vorrei avere tempo di rileggere i commenti dell'anno scorso quando, guardando alla sola promozione dalla A2, ci lamentavamo (io certo e ne sono ancora convinto), che non fosse giusto relegare tante società storiche in quel purgatorio, che fossero giuste più promozioni ... Ma ora ... Toto capita...

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15 minuti fa, GMarco ha scritto:

Sulla questione promozioni dalla A2 vorrei avere tempo di rileggere i commenti dell'anno scorso quando, guardando alla sola promozione dalla A2, ci lamentavamo (io certo e ne sono ancora convinto), che non fosse giusto relegare tante società storiche in quel purgatorio, che fossero giuste più promozioni ... Ma ora ... Toto capita...

Più promozioni ma al contempo più retrocessioni, senza toccare il format della A1 che già oggi fatica a stare in piedi e magari riducendo il numero di squadre partecipanti alla A2, che rimane ridicolo e da anni vede squadre che spariscono/falliscono in corsa/falsano un campionato intero.

Facevi 2 promozioni dalla A2 e 2 retrocessioni dalla A1, rimanendo a 16 con una diretta e due per i playout e già avevi un campionato teoricamente molto più interessante. Dico teoricamente perché questo anno sarebbe comunque un discorso già chiuso, ma almeno coinvolgerebbe più Squadre nei bassifondi.

Non vedo sinceramente come aumentare i partecipanti ad un campionato dai costi ridicoli, a fronte di ingressi che sinceramente non so quanto superiori siano (non penso tali da giustificare il fatto che spendi come minimo 2 volte quello che hai speso l'anno prima e facendolo parti con la sola speranza di salvarti) possa rinvigorire un movimento in crisi, che vede pochi investitori seri/a lungo periodo.

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l'allargamento della A a 18 è stato varato per portare su la F, Treviso e Roma

non mi pare un'idea pessima vista la passione delle 2 piazze storiche, a Roma credo che del basket non gliene freghi quasi a nessuno ma tant'è 

da un altro punto di vista il livello medio della A non giustifica l'allargamento, certamente non c'è un centinaio di giocatori italiani di buon livello, forse arriviamo a una trentina

credo che manchino gli investitori e con la bandiera del contenimento dei costi la lega tiene in pugno la federazione imponendo l'unica retrocessione

visto che si sa in partenza chi vince e retrocede una il campionato è una menata soprattutto per certe squadre salve in anticipo e con la prospettiva di puntare ad un ottavo posto che significa uscire in 3 partite contro Milano

da qua la tentazione di liberare nelle ultime giornate i giocatori più costosi, cosa nella quale Caserta faceva scuola

sono sempre stato convinto che la A2 dovesse essere a 16 o 18 con 2 promozioni e la A a 16 con 2 retrocessioni

se si vuole mantenere questa A2 a 32 squadre e 2 gironi le promozioni dovrebbero essere 3 come quest'anno, le 2 che vincono i gironi + la vincente dei PO

e 3 le retrocessioni dalla A, le ultime 2 dirette la terza attraverso i play out

in questo modo non ci sarebbero squadre demotivate, 10 lottano per i PO, le altre per evitare i play out o la retrocessione diretta

palazzetti pieni, clima infuocato, partite vere nelle ultime giornate

e chi non ce la fa o non ha l'impianto rinuncia alla A e gioca in A2 con regime dilettantistico e costi dimezzati

troppo razionale per essere attuato in Italia, secondo me

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3 ore fa, pinot ha scritto:

l'allargamento della A a 18 è stato varato per portare su la F, Treviso e Roma

non mi pare un'idea pessima vista la passione delle 2 piazze storiche, a Roma credo che del basket non gliene freghi quasi a nessuno ma tant'è 

da un altro punto di vista il livello medio della A non giustifica l'allargamento, certamente non c'è un centinaio di giocatori italiani di buon livello, forse arriviamo a una trentina

credo che manchino gli investitori e con la bandiera del contenimento dei costi la lega tiene in pugno la federazione imponendo l'unica retrocessione

visto che si sa in partenza chi vince e retrocede una il campionato è una menata soprattutto per certe squadre salve in anticipo e con la prospettiva di puntare ad un ottavo posto che significa uscire in 3 partite contro Milano

da qua la tentazione di liberare nelle ultime giornate i giocatori più costosi, cosa nella quale Caserta faceva scuola

sono sempre stato convinto che la A2 dovesse essere a 16 o 18 con 2 promozioni e la A a 16 con 2 retrocessioni

se si vuole mantenere questa A2 a 32 squadre e 2 gironi le promozioni dovrebbero essere 3 come quest'anno, le 2 che vincono i gironi + la vincente dei PO

e 3 le retrocessioni dalla A, le ultime 2 dirette la terza attraverso i play out

in questo modo non ci sarebbero squadre demotivate, 10 lottano per i PO, le altre per evitare i play out o la retrocessione diretta

palazzetti pieni, clima infuocato, partite vere nelle ultime giornate

e chi non ce la fa o non ha l'impianto rinuncia alla A e gioca in A2 con regime dilettantistico e costi dimezzati

troppo razionale per essere attuato in Italia, secondo me

concordo...aggiungerei anche i vecchi playout A1 e A2 che fino all'ultimo davano speranze a chi stava sotto e nel contempo una minima sicurezza a chi stava sopra

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5 ore fa, Stefanuzzo ha scritto:

(...)

Non vedo sinceramente come aumentare i partecipanti ad un campionato dai costi ridicoli, a fronte di ingressi che sinceramente non so quanto superiori siano (non penso tali da giustificare il fatto che spendi come minimo 2 volte quello che hai speso l'anno prima e facendolo parti con la sola speranza di salvarti)

Scusa, non ho capito cosa vuoi dire.

Per "costi ridicoli" per intendi "eccessivi" o "molto bassi"?

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Per Pinot.

Le tre promozioni sono funzionali all'aumento delle squadre in Lba. Questo, a sua volta, è dovuto:

- alle legittime, pluriennali, proteste dei top club di Lnp (noi compresi) di fronte all'aberrante formula che prevedeva una sola promozione per 32 squadre;

- alle rimostranze protezionistiche dei club di Lba, di fronte alla prospettiva di due retrocessioni (su 16 squadre).

È la classica "soluzione all'italiana": un colpo al cerchio e uno alla botte.

Sono d'accordo con te sul numero ideale delle partecipanti: 16 in serie a, con due retrocessioni; 18 (o 20, al limite) in A2, a girone unico, con due promozioni.

Non concordo sui play-out in serie a, inseriti in un sistema a mercato aperto. Troppa alea per un club che lavora seriamente in estate e durante la stagione, spendendo quel che può senza "trigumiri" (come li chiama un mio carissimo amico).

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31 minuti fa, gus ha scritto:

Scusa, non ho capito cosa vuoi dire.

Per "costi ridicoli" per intendi "eccessivi" o "molto bassi"?

Eccessivi secondo me, soprattutto se paragonati agli introiti che, pur nella mia totale ignoranza, a veder dalle difficoltà gestionali di molte società devono essere bassi

È altresì vero che sembrano essere in maggiore difficoltà le società con 'modelli dirigenziali non particolarmente virtuosi' quindi la mia percezione sul fatto che le entrate siano basse magari è TOTALMENTE sbagliata.

Così fosse me ne scuso, non ci capisco nulla io.

Modificato da Stefanuzzo
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No, no, non c'è di che scusarti. Figurati.

Le tue idee sono fondate e, a parer mio, sensate.

La promozione in serie a comporta costi che possono triplicare (più o meno), se si vuole allestire una squadra da tranquilla salvezza. Difficilmente triplicano (ma neppure raddoppiano) anche le entrate. Questo ovviamente escludendo i main sponsor, o proprietari-sponsor, che possono decidere di aumentare gli importi ad libitum.

Va considerato, però, che la serie a può essere condicio sine qua non per diverse sponsorizzazioni (penso a Fiat, ad esempio), quindi è impossibile generalizzare, ma penso che questo influisca sulla paura (direi quasi il terrore) di retrocedere che manifestano quasi tutti i club.

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Però in realtà i costi sono alti per quelli che sprecano.  Cremona spende meno di tutti o quasi e se la cava bene. Anche Brindisi. 

Uno dei problemi è legato alla necessità di mettere in rosa i pochi italiani decenti che essendo pochi costano molto...

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Mi permetto di dire che, a mio avviso, si dovrebbe completamente rivedere il modello di business e la struttura dei ricavi. Guardando i bilanci di serie A (per chi è curioso trova online i bilanci completi), è palese come si è ancorati a modelli desueti (rispetto al mercato attuale) e di come il tutto necessiterebbe di una ristrutturazione altrimenti come giustamente dite voi è difficile stare in piedi senza investitori importanti. Più passa il tempo e ovviamente più si acuirà il problema, però per rivisitare tutto il modello le società necessiterebbero di investimenti iniziali che probabilmente verrebbero ammortizzati solo nel lungo periodo.

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2 ore fa, Flaming ha scritto:

Mi permetto di dire che, a mio avviso, si dovrebbe completamente rivedere il modello di business e la struttura dei ricavi. Guardando i bilanci di serie A (per chi è curioso trova online i bilanci completi), è palese come si è ancorati a modelli desueti (rispetto al mercato attuale) e di come il tutto necessiterebbe di una ristrutturazione altrimenti come giustamente dite voi è difficile stare in piedi senza investitori importanti. Più passa il tempo e ovviamente più si acuirà il problema, però per rivisitare tutto il modello le società necessiterebbero di investimenti iniziali che probabilmente verrebbero ammortizzati solo nel lungo periodo.

Interessante. Molto interessante.

Spiegati meglio: come andrebbero cambiati i modelli e in che modo si dovrebbe ristrutturare secondo te.

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3 ore fa, Flaming ha scritto:

Mi permetto di dire che, a mio avviso, si dovrebbe completamente rivedere il modello di business e la struttura dei ricavi. Guardando i bilanci di serie A (per chi è curioso trova online i bilanci completi), è palese come si è ancorati a modelli desueti (rispetto al mercato attuale) e di come il tutto necessiterebbe di una ristrutturazione altrimenti come giustamente dite voi è difficile stare in piedi senza investitori importanti. Più passa il tempo e ovviamente più si acuirà il problema, però per rivisitare tutto il modello le società necessiterebbero di investimenti iniziali che probabilmente verrebbero ammortizzati solo nel lungo periodo.

Il modello immagino dovrebbe comprendere strutture con parte commerciale connessa, merchandasing più globalizzato, eventuale inserimento nel market azionario, tutte cose difficili da realizzare in piazze medio/piccole, solo Milano potrebbe farlo, forse Bologna.

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Comunque parlando di costi... andando proprio al minimo, un giocatore appena decente 60-70 mila netti l'anno te li chiede e pensando a 10 giocatori penso che 700mila netti l'anno sia proprio il minimo. Il che fa 1, 4 milioni considerando il lordo. Aggiungi staff tecnico personale ecc almeno a 2 si arriverà.  Aggiungici altri costi , trasferta ecc si arriva almeno a 2,5.

Come entrate: se fai 3000 spettatori pensando a 15 euro l'uno siamo a 50k a partita. 15 partite sono 750 k. Un po' di entrate accessorie ( magliette felpe ecc) e facciamo 1 milione. Qualcosa dalla tv (200k?). Servono 1.3 milioni di sponsor.

Cremona con questo modello ora è terza ma due anni fa arrivò ultima... 

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19 minuti fa, Alan74 ha scritto:

(...)

Come entrate: se fai 3000 spettatori pensando a 15 euro l'uno siamo a 50k a partita. 15 partite sono 750 k. Un po' di entrate accessorie ( magliette felpe ecc) e facciamo 1 milione. Qualcosa dalla tv (200k?). Servono 1.3 milioni di sponsor.

(...)

Tralascio il resto ma ... 250mila di merchandising ?!? Stai scherzando, spero ... Oppure ho frainteso ciò che hai scritto.

 

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Il modello immagino dovrebbe comprendere strutture con parte commerciale connessa, merchandasing più globalizzato, eventuale inserimento nel market azionario, tutte cose difficili da realizzare in piazze medio/piccole, solo Milano potrebbe farlo, forse Bologna.


Io avevo in mente una ricetta fusion tra modello di business standard ma cmq più moderno (ad es quanto scritto da te) e modello delle start up. Penso che rivisitando la struttura si possa avere un azienda profittevole, ma ovviamente bisogna investire in modo trasversale e diverso (in termini di tempo, soldi e Know How). Il modello delle start up ti svincola dalla necessità di collocarti in città più grandi ma prevede un cambio totale di approccio.
Appena ho tempo, provo a scrivere più nel concreto il mio pensiero, sperando ovviamente di nn tediare nessuno e di rispondere in modo esaustivo a@gus !


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41 minuti fa, Flaming ha scritto:

 


Io avevo in mente una ricetta fusion tra modello di business standard ma cmq più moderno (ad es quanto scritto da te) e modello delle start up. Penso che rivisitando la struttura si possa avere un azienda profittevole, ma ovviamente bisogna investire in modo trasversale e diverso (in termini di tempo, soldi e Know How). Il modello delle start up ti svincola dalla necessità di collocarti in città più grandi ma prevede un cambio totale di approccio.
Appena ho tempo, provo a scrivere più nel concreto il mio pensiero, sperando ovviamente di nn tediare nessuno e di rispondere in modo esaustivo a@gus emoji12.png!


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Scusa Flaming con tutta la simpatia che ho per i tuoi post essendo del ns partito dei positivisti, ma questi tuoi ultimi non li ho capiti. Frasi un pochino ad effetto ma non specifiche, toni "consulenziali" ma senza fondamentali. Cosa intendi per startup ? Peraltro dopo 5 anni quando non lo sei più ...? Ovvero come farà una società decennale ad essere una startup d'improvviso?

Da imprenditore: o cambi il modello di biz ovvero "vendi" altre cose oltre al basket (gestione palazzetto in massima parte) o qualunque assetto che abbia solo impatti finanziari o fiscali temporanei sarà solo una panacea.

Per me l'assurdo del sistema sono i controlli: la regola dovrebbe essere basata non solo su garanzie ma anche su bilanci che non devono essere in perdita per più anni. Non solo riappianare con soldi (dubbi talvolta), ma chiudere almeno in pareggio. Se l'asticella fosse definita dalle società sane e saggie (Cremona o Brindisi) e non dai folli di turno (Caserta Siena Cantù Torino), allora si pagherebbe il giusto per salvarsi o andare ai po.

Poi il campo definirebbe la bravura ma senza rincorse inflazionistiche dettate da folli senza controllo che puntualmente poi falliscono.

Modificato da GMarco
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Scusa Flaming con tutta la simpatia che ho per i tuoi post essendo del ns partito dei positivisti, ma questi tuoi ultimi non li ho capiti. Frasi un pochino ad effetto ma non specifiche, toni "consulenziali" ma senza fondamentali. Cosa intendi per startup ? Peraltro dopo 5 anni quando non lo sei più ...? Ovvero come farà una società decennale ad essere una startup d'improvviso?
Da imprenditore: o cambi il modello di biz ovvero "vendi" altre cose oltre al basket (gestione palazzetto in massima parte) o qualunque assetto che abbia solo impatti finanziari o fiscali temporanei sarà solo una panacea.
Per me l'assurdo del sistema sono i controlli: la regola dovrebbe essere basata non solo su garanzie ma anche su bilanci che non devono essere in perdita per più anni. Non solo riappianare con soldi (dubbi talvolta), ma chiudere almeno in pareggio. Se l'asticella fosse definita dalle società sane e saggie (Cremona o Brindisi) e non dai folli di turno (Caserta Siena Cantù Torino), allora si pagherebbe il giusto per salvarsi o andare ai po.
Poi il campo definirebbe la bravura ma senza rincorse inflazionistiche dettate da folli senza controllo che puntualmente poi falliscono.


Parlavo solo di approccio da start up, come mentalità e grado di innovazione! Ad ogni modo hai ragione, nn ho espresso grandi contenuti, infatti mi ero ripromesso di provare a metter giù qualcosa di più concreto per spiegare il mio pensiero. Tu, da imprenditore, pensi che il modello attuale possa funzionare a tendere? Parlo di modello de basket italiano in generale nn del nostro. Reputi che nn si possa utilizzare il basket come veicolo per creare dei business correlati?


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Flaming portami una start up che non sia perdita...

E poi altra nota al volo le proteste della LNP per l’aberrante unica promozione non avevano senso visto che erano passati da 16 a 32 squadre senza alcun coordinamento col piano di sopra. Dilettanti semplicemente che hanno creato un papocchio a cui si ripiega parzialmente con una soluzione peggiore...

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Ci sono start up che non sono in perdita, ma come modello applicato al basket la vedo assai complicata... In genere nel mondo tutte le società sportive di un certo livello sono tutte strutturate nel finalizzare ricavi provenienti da spettatori, impianto con annessi (vedi negozi, bar ristoranti, musei ecc ecc), sponsorizzazioni, ricavi dai media, merchandising, compravendita di giocatori, alcune più grandi sono quotate in borsa, ma chiaramente dipende da che strutture hai, che piazza rappresenti e che bacino ti segue. Nel basket nostrano bisogna essere dei quasi mostri ad andare anche solo pari perché la maggioranza di queste voci danno risultati risibili. Non credo possano esistere altri modelli applicabili allo sport se non quello delle società spagnole che sono associazioni.

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10 ore fa, gus ha scritto:

Tralascio il resto ma ... 250mila di merchandising ?!? Stai scherzando, spero ... Oppure ho frainteso ciò che hai scritto.

 

Non solo. Parlo di tutti i ricavi accessori al pala. La gente si compra una coca patatine... da capire quanto arriva alla società 

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Credo che il problema siano i diritti tv che immagino bassi  (dopo faccio una ricerca).  Perché se hai un grande pala puoi fare 2 milioni ma per arrivare a certe cifre servirebbero diritti tv elevati. Ma il basket italiano forse non è così appetibile

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