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La rassegna stampa sandrina di mercoledì 20 giugno 2018


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LA RASSEGNA STAMPA SANDRINA DI MERCOLEDI' 20 GIUGNO 2018

Da Il Piccolo di Trieste

Tra i segreti vincenti uno staff di "muloni"
Triestini, professionali nei loro compiti ma con la battuta pronta. Gli altri volti della promozione

di Lorenzo Gatto

Dietro una grande squadra c'è sempre un grande staff che la supporta. E a volte, la sopporta. Se parliamo di Alma, con i giocatori e lo staff tecnico con Eugenio Dalmasson e i vice triestini Matteo Praticò e Marco Legovich, ci sono altri personaggi insostituibili che con il loro lavoro hanno segnato la stagione della Trieste del basket. Sono medici, fisioterapisti, team manager e preparatore atletico. Un gruppo di persone, rigorosamente triestine, capaci di dedicarsi anima e cuore a un progetto che anche grazie alla loro dedizione si è rivelato vincente.

SERGIO DALLA COSTA team manager. Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo. Sempre sorridente, sempre disponibile, capace di tenere unito lo spogliatoio anche nei momenti difficili, peraltro rarissimi, che ci sono stati nelle ultime stagioni. Organizza le trasferte, gestisce e risolve problemi. Non a caso è l'uomo più amato dai giocatori che lo ritengono, nessuno escluso, insostituibile.

PAOLO PAOLI preparatore atletico. L'incubo di un gruppo che grazie al lavoro del "professore" è arrivata al termine della stagione con tanta energia da spendere e benzina nelle gambe. Se Trieste vola, lo deve a una programmazione minuziosa che non ha lasciato nulla, davvero nulla, al caso. Con Paoli, per ammissione dei tanti giocatori che negli anni sono passati sotto le sue grinfie, ci si da da fare. Ma si migliora e si cresce. La riprova? Il fatto che molti suoi atleti, una volta terminata l'avventura in maglia biancorossa, sono rimasti in contatto con lui per farsi preparare schede personalizzate. Ottimo rapporto con gli atleti, speciale con gli americani. Con i quali, da sempre, si esprime in dialetto. La cosa che non abbiamo mai capito è come tutti, ma davvero tutti, riescano a capirlo.

ANDREA BUSSANI massaggiatore. Una colonna della Pallacanestro Trieste. C'era prima del fallimento, nello staff di Cesare Pancotto che guidò la squadra fino al 2004 poi, dopo il "tradimento" e un paio di stagioni a Udine sotto la sponsorizzazione Snaidero, il ritorno a casa. Andrea, per tutti Bus, è un punto di riferimento per i giocatori. Sì prende cura del loro benessere fisico occupandosi e preoccupandosi sia dei grandi problemi che delle piccole cose.

FEDERICO CERNE massaggiatore. L'altro elemento insostituibile dello spogliatoio. «Come ci coccola Uccio, non ci coccola nessuno». Lo ha detto una volta un giocatore riportando il pensiero di tutto lo spogliatoio. Federico è così, carattere aperto e gioviale ha saputo ritagliarsi il suo spazio nello staff facendosi apprezzare per la capacitò di risolvere i problemi sempre con il sorriso sulle labbra.

OSVALDO PALOMBELLA e PIERPAOLO UBALDINI medici. Non si vedono spesso, cercano di non apparire mai troppo ma sono, al pari degli altri, elementi indispensabili nello staff. Nella Pallacanestro Trieste sono ormai di casa, hanno alle spalle una lunga carriera nel corso della quale hanno dimostrato, con i fatti, di non prendere questa avventura nel mondo del basket come un lavoro. Con i giocatori il rapporto è diverso e la loro disponibilità a trecentosessanta gradi e in qualsiasi momento della giornata ne è la riprova migliore.

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Boscia: Green, resta a Trieste
«Farebbe bene a rimanere. Dalmasson è il vero valore aggiunto»

di Raffaele Baldini

Bogdan Tanjevic non è solo tutto quello che si trova nei libri sacri della pallacanestro europea ma è anche il primo tifoso dell'Alma Trieste. Non c'è occasione che Boscia non presenzi al palazzo di Valmaura per vedere le gesta di Green e soci, anche con la polo rossa d'ordinanza.La festa della promozione in serie A è anche la sua festa: «Sono un tifoso sfegatato di Trieste, come volete che mi senta? Essendo un tifoso con la testa e molto vicino a coach Dalmasson, dico che il capolavoro è conseguente ad uno splendido basket espresso, una buona programmazione avviata anche durante la presidenza Marzini e consolidata dalla proprietà Alma, e su un valore aggiunto rappresentato dall'allenatore. Eugenio Dalmasson ha saputo scegliere gli uomini perfetti per il suo sistema, non spendendo troppo e facendoli giocare alla grande».

Una delle chiavi della promozione è la crescita esponenziale di Javonte Green. Secondo lei potrebbe rimanere a Trieste? "Lo sto cercando al telefono ma lui non risponde mai. Voglio parlargli. Secondo me lui farebbe bene a restare ancora un anno a Trieste, per lavorare forte, per settimane e consolidare il suo bagaglio tecnico per poi provare l'approdo in Eurolega; perché lui ha il potenziale per stare a quei livelli. Altrimenti rischia di finire in fondo alle rotazioni, giocando poco e divertendosi ancora meno". Lei non ha mai avuto dubbi sul condottiero, Eugenio Dalmasson..."Lo giudico secondo quello che vedo in allenamento. Un allenatore è tanto bravo quanto rende qualitativamente alto il livello del lavoro in palestra; e Dalmasson è eccellente. Lui ha una straordinaria conduzione delle partite, trasmette il suo credo tattico con tranquillità, senza mai deragliare, anche nei momenti più difficili. Mi piace come tratta i giocatori, ha l'autorevolezza giusta per far seguire i propri dettami."

Chi terrebbe della squadra attuale per l'organico con cui affrontare la prossima serie A? "Quesato lo deve dire coach Dalmasson, non tocca certo a me. Vedendo il livello di certi americani in serie A, penso che nel roster attuale ci siano tanti giocatori che potrebbero essere utili alla causa. Mi piacerebbe vedere una squadra a trazione italiana, come ha fatto ad esempio Brescia. In quel caso, anche con talento relativo, si sono ottenuti risultati straordinari". Un budget di tre milioni e 600 mila euro come quello annunciato l'altrogiorno dal presidente biancorosso Gianluca Mauro può bastare per una salvezza tranquilla? "Certamente, basta continuare a programmare con la testa e creando fondamenta non esterofile. Io farei una squadra di 3-4 americani e 8-9 italiani. Raccontano balle quelli che dicono che gli italiani costano troppo; certo, costano troppo quei giocatori che poi non rendono niente. Solo con un nucleo italiano è possibile programmare a medio/lungo termine".

Quale è il messaggio o il consiglio che si sente di dare in vista della prossima stagione? "Da parte della società ci deve essere un messaggio protettivo nei confronti di staff e giocatori, ponendo come traguardo la salvezza. Il messaggio che Eugenio Dalmasson deve mandare ai suoi ragazzi è quello di vincere lo scudetto. Non costa niente da una parte e nel contempo trasmette fiducia verso i propri giocatori, perché ricordatelo, un allenatore deve lavorare anche perché i suoi discepoli giochino un po' anche per lui. Come timoniere appena promosso nella massima serie con il Bosna ave--vo fatto dichiarazioni improntate alla vittoria del titolo nazionale; al primo anno abbiamo perso alla "bella", al secondo abbiamo raggiunto l'obiettivo centrando lo scudetto e al terzo abbiamo vinto la Coppa dei Campioni".

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Domani la festa con la squadra
Altre iniziative

Si terrà domani sera alle 20.30 la festa ufficiale dell'Alma neopromossa. Non sarà all'Arena "requisita" dalla Nazionale ma all'aperto (piazza Verdi la sede più probabile). Ma ci sono altre iniziative legate alla promozione. Lunedì scorso l'apprezzato speciale di 12 pagine de Il Piccolo. Venerdì passerella al centro Il Giulia. Stasera e lunedì alle 21 su Telequattro il video "Alma Trieste: storia di un trionfo».

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Da oggi in raduno a Trieste gli azzurri
di Sacchetti che affronteranno i croati

Comincia oggi a Trieste il raduno della Nazionale di basket del ct Meo Sacchetti in vista della partita del 28 giugno che vedrà gli azzurri opposti alla Croazia per le qualificazioni ai Mondiali 2019. Sono 17 i giocatori a disposizione del tecnico. Torna a disposizione Daniel Hackett che aveva saltato i precedenti impegni, si rivedono i milanesi Abass e Pascolo e viene confermato tra i convocati il giovanissimo Nico Mannion. Nei giorni scorsi l'Italia si è allenata a Roma.

Dice il ct: «Mi stimola il pensiero di affrontare la Croazia dei big. La partita ci servirà per capire a che livello siamo». Tra i convocati giocherà in casa Stefano Tonut della Reyer Venezia e si rivede un altro ex biancorosso, Ariel Filloy.

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Spettacolo e cuore
riempiono Chiarbola

di Francesco Cardella

Lo sport in chiave sociale chiama, Trieste risponde. Circa 1400 spettatori, molto fermento e assoluta partecipazione ieri sera al Palasport di Chiarbola, teatro dell'amichevole di basket in carrozzina tra le nazionali di Italia e Spagna, evento di beneficenza ideato dalla Vitale Onlus, Miramar Trieste e l'azienda Principe di San Daniele, organizzato in collaborazione con il Comune di Trieste.L'altra pallacanestro torna quindi di scena a Trieste, mancava da qualche lustro, e lo fa caratterizzando una serata disegnata dallo slogan " Believe in yourself" (Credi in te stesso) il manifesto etico creato da Enrico Ambrosetti, il giovane triestino cui è stata dedicata la manifestazione, testimone di quanto lo sport possa ancora rappresentare non solo una vetrina di spettacolo e mercato ma anche un viatico di speranza e integrazione sociale: «Un appuntamento sentitissimo, più di quanto credevamo - ha sottolineato Enrico Ambrosetti, campione di basket in carrozzina, reduce dall'amputazione della gamba destra in seguito alle problematiche causate da un tumore osseo contratto sette anni fa - Sono chiaramente emozionato ma anche consapevole che questo appuntamento possa rappresentare qualcosa di vero e concreto, diretto a tutti, a tutto il mondo dello sport e per coloro che necessitano di aiuto per tornare a combattere. E' altrettanto importante che non resti un evento isolato o sporadico - ha aggiunto - ho coniato "Believe in yourself" per aiutare tutti e per questo continueremo su questa strada, ideando altre iniziative e progetti. Questo è sicuro».

Insomma, si (ri)parte dalla forza e dal sorriso di Enrico Ambrosetti e da un pubblico caldo come il primo spot estivo che ha avvolto ieri un palazzetto in festa, tra la passerella di una delegazione della neopromossa Alma Pallacanestro Trieste, i colori delle esibizioni delle Cheerleader Trieste, la banda della Polizia Locale e le diverse sigle sociali scese a supporto in campo, tra cui il Gruppo Percorso Fotografico: «Lo spettacolo sportivo ammirato non ha nulla da invidiare ad altre attività - ha commentato il neo assessore regionale Pierpaolo Roberti - e per questo mi auguro sia solo la prima delle occasioni per ammirare da vicino sia il basket in carrozzina che altre specialità paralimpiche».Il risultato? Quasi un dettaglio, la Spagna ha comunque vinto per 44-71, dimostrando la sua nota caratura tecnica già emersa nel corso delle Paralimpiadi e dei contesti mondiali. Per l'Italia, rimasta ben in partita nell'arco del primo tempo, si è trattato di un eccellente rodaggio all'interno del raduno in atto a Lignano sino al 22 giugno, fase topica per delineare l'assetto da lanciare in lizza ai prossimi campionati mondiali, in programma in Germania dal 16 al 27 di agosto

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Tutta la storia alabardata in un docufilm

Dieci mesi di lavoro per la ricerca di filmati, materiale storico e montaggio: davvero un super lavoro contraddistinto da capacità e tenacia quello di Dario Roccavini, tifosissimo alabardato, che ha raccolto in 67 minuti la storia della Triestina.Il film-documentario, denominato "U.S. Triestina-100 anni di storia alabardata", percorre, anno per anno, tutta la storia dell'Unione dal 1918 al 2018, senza trascurare nemmeno una stagione. Nel prezioso lavoro sono state trovate anche immagini inedite degli anni '20 e '30. Il documentario, ricchissimo di immagini e sequenze suggestive anche inedite, verrà proiettato mercoledì 21 novembre nel teatro dei Salesiani per poi essere ripresentato alla grande mostra del Centenario che aprirà i battenti il 18 dicembre al Salone degli Incanti. La preziosità del lavoro è data dal fatto che saranno documentati tutti gli anni, anche con presidenti, allenatori, migliori marcatori e classifiche finali, fin dagli anni Venti, con tutti i campionati in serie A dal 1929 al 1959 e poi via via tutte le vicissitudini dell'alabarda. Con un epico finale dedicato ai sostenitori alabardati e titoli di coda che renderanno omaggio a chi ha svolto quest'imponente opera di ricerca storica. (a.r.)

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Il cartellone: mostre, teatro
e super Festa dell'Orgoglio

Una valanga di appuntamenti e iniziative: il Comitato Unione presieduto da Giorgio Della Valle ha fatto davvero un gran lavoro per celebrare i 100 anni della Triestina. Si comincia questo sabato con Grido Libero, la tradizionale festa della Curva Furlan, poi mercoledì 18 luglio la festa nella sede del Triestina Club Sistiana. Altro appuntamento classico, quello con la Festa dell'Orgoglio alabardato (dal 30 agosto all'1 settembre): in questo ambito anche la partita rievocativa Triestina-Ponziana allo stadio Grezar, con corteo da San Giacomo con la banda Vecia Trieste. A settembre partirà un'iniziativa sul fumetto che vedrà coinvolti gli alunni delle scuole della città, mentre il 18 settembre sarà la volta della festa del Centro di Coordinamento nella sede storica di via Macelli, con una serata dedicata ai due indimenticabili tifosi Berto Cuda e Marino Moro. Il 27 settembre Tc Bar Junior protagonista con l'Oktoberfest alabardato, e il giorno dopo al Teatro dei Salesiani la prima dello spettacolo teatrale "ciò mone, xe solo futbol".

Si festeggerà anche fuori Trieste: il 3 ottobre toccherà al Triestina Club di Grado, poi il 17 novembre sarà protagonista la Bassa Friulana. Fra i due appuntamenti, mercoledì 18 ottobre le Mule Alabardate celebreranno i 10 anni di attività del club nella sede di via Carducci. Quindi la collaborazione con la Corsa dei Castelli (ieri presente Michele Gamba) domenica 18 novembre, il filmato sul centenario il 21 novembre (ne parliamo a parte), e martedì 18 dicembre il clou: fulcro delle iniziative diventerà il Salone degli Incanti con l'apertura della mostra fotografica e la presentazione del libro "Un secolo, storia di cento primavere". Si chiuderà sabato 2 febbraio con l'inaugurazione di una targa in viale xx settembre e la festa conclusiva al Salone degli Incanti. Nel mezzo il Concorso Andrea Pollitzer organizzato dal Circolo fotografico triestino (il bando sarà pubblicato il 15 luglio, le fotografie dovranno arrivare entro il 17 novembre), iniziative in collaborazione con Triestina Nuoto, Itis, Burlo, reparto geriatria dell'ospedale, Confcommercio, Confartigianato e Poste Italiane, con uno speciale annullo postale su cartoline storiche. (a.r.)

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La mezzala Beccaro a Trieste, accordo biennale
L'ex del Mestre gioca anche da esterno offensivo. Per l'attacco spuntano i nomi di Murano e Caturano

di Antonello Rodio

Fuori da palazzo Gopcevich, alla fine dalla presentazione degli avvenimenti del centenario, a Ponterosso c'era già una bella sorpresa di mercato per la nuova Triestina: fresco di accordo (per la firma ovviamente bisognerà attendere l'apertura del mercato a luglio), ecco Marco Beccaro, il cui nome circolava già da alcuni giorni in orbita alabardata. Ieri è arrivata l'intesa: il giocatore firmerà un biennale. Milanese ingaggia così una delle due mezzali che cercava, ma allo stesso tempo arruola un giocatore estremamente duttile, capace di giocare in più ruoli e di agire anche da esterno offensivo sinistro, ruolo del resto già ricoperto in carriera.

Nato a Campodarsego nel 1989, Beccaro è cresciuto nel settore giovanile del Padova, poi ha giocato con Albignasego, Domegliara, Mezzocorona, Real Vicenza, Marano, Sacilese e Luparense, prima di vestire nell'estate 2016 la maglia del Mestre, con cui ha vinto il campionato ed è stato promosso in serie C, dove si è fatto valere anche nella passata stagione, con 36 presenze e 5 reti (a cui vanno aggiunte una in Coppa Italia e una nei play-off). Oltre a essere un sanguigno lottatore, Beccaro ha notevoli capacità di inserimento e un grande feeling con il gol, come dimostrano i numeri del suo curriculum, agevolati proprio dal fatto di aver ricoperto spesso in passato un ruolo più offensivo. Infatti due stagioni fa nell'annata trionfale del Mestre ha segnato ben 18 reti, e quella precedente ne ha realizzate ben 19 con la Luparense proprio partendo da esterno sinistro.

E a proposito di gol, continuano le voci di mercato sull'attacco alabardato. Come noto Rachid Arma piace a Pavanel che vuole provare a dargli motivazioni per una stagione di riscatto, ma pare che l'attaccante marocchino interessi anche al Catania. A prescindere da una sua permanenza, il taccuino alabardato continua a riempirsi di nomi: a quelli già noti di Curiale (operazione però quasi impossibile) e di Costantino, si sono aggiunti ora quelli di Jacopo Murano del Trapani e di Salvatore Caturano del Lecce. Murano, 27 anni, ha giocato l'ultima stagione nel Trapani dove ha messo a segno 10 reti, prima ha militato in D con Savona (ben 26 reti), Recanatese e Monopoli. Caturano, 28 anni, è invece reduce da due stagioni al Lecce, dove ha realizzato in totale 25 reti, in precedenza vanta anche 9 presenze fra i cadetti con l'Ascoli.

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Alla Bianchi le Orchette nelle semifinali tricolori
Kermesse di spessore per la pallanuoto nazionale a livello under 17 oggi e domani
a Trieste. In acqua oltre alle ragazze della Colautti, Varese Olona, Ancona e Firenze

di Riccardo Tosques

Lo scudetto tricolore passerà per Trieste. Oggi alle 19.45 prenderà il via alla "Bruno Bianchi" il girone di semifinale nazionale della categoria femminile Under 17 di pallanuoto. In acqua, naturalmente, anche la Pallanuoto Trieste allenata da Ilaria Colautti e Andrea Piccoli. La kermesse, in programma sino a domani, ospiterà un girone composto da quattro squadre: orchette, Varese Olona (prima classificata nel campionato Lombardia e Piemonte), Vela Ancona (prima nel campionato Abruzzo, Marche e Umbria) e Firenze Pallanuoto (seconda nel campionato della Toscana). Il calendario delle partite verrà sorteggiato 90' prima dell'incontro inaugurale, intanto però sono stati definiti gli orari. Oggi si giocherà alle 19.45 e alle 20.45, domani alle 9.30, 10.30, 15 e 16. I quattro gironi di semifinale qualificheranno alle finali scudetto otto squadre, che tra lunedì 2 e giovedì 5 luglio si daranno poi battaglia per lo scudetto di categoria. Battaglia che si svolgerà proprio a Trieste. Le triestine si sono preparate al meglio per giungere all'appuntamento più importante della stagione allenandosi anche nello stabilimento balneare Ausonia.

«Il Varese è la squadra che conosciamo meglio, l'abbiamo affrontata parecchie volte nelle categorie giovanili e molte atlete giocano anche in A2. E tra l'altro proprio in questi giorni sono pure impegnate nel play-out salvezza. Mentre Vela Ancona e Firenze sono un po' delle incognite», racconta Ilaria Colautti. Trieste punta molto sull'apporto del pubblico della Bianchi: «Giochiamo in casa, davanti ai nostri tifosi, vogliamo far valere il fattore campo e prenderci la qualificazione per le finali scudetto. Sarebbe bello arrivarci a punteggio pieno. In ogni caso, siamo pronte a dare il massimo in acqua». Come detto le orchette Under 17 sono reduci da un torneo strepitoso. Nell'ultima partita del campionato del Triveneto-Emilia Romagna alla "Bianchi" la Pallanuoto Trieste ha regolato il Plebiscito Padova per 11-3 (quattro reti di Klatowski, doppiette di Lucrezia Cergol, Mancini, Jankovic, rete di Mancini), chiudendo così il torneo a punteggio pieno con 10 vittorie su 10 partite disputate, 140 gol fatti e appena 25 incassati. Evidente che le attese sono molto alte.

Sono esattamente tredici le convocate alabardate per il girone di semifinal: Gaia Gregorutti, Francesca Lonza, Sirya Mancini, Veronica Gant, Matilda Tommasi, Lucrezia Cergol, Giorgia Klatowski, Grace Marussi, Andjela Stojanovic, Elena Lonza, Aleksandra Jankovic, Amanda Russignan, Gaia Pasquon. 

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