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Premier League 2018/19


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Dopo i quattro ravvicinatissimi turni di campionato, il calcio inglese torna in campo per il terzo turno (trentaduesimi di finale) della FA Cup.

La meno importante Coppa di Lega vedrà invece la disputa delle semifinali di andata fra tre giorni: Tottenham-Chelsea l'8 gennaio, Manchester City-Burton il 9.

Ma torniamo alla Coppa d'Inghilterra: 64 i club rimasti in gara, tutte le big in campo e sorteggio integrale con gara secca ed eventuale ripetizione a campi invertiti in casi di parità.

Ieri sera si sono aperte le danze con l'improponibile Tranmere Rovers-Tottenham, con i padroni di casa in quarta serie.

Categoria che va in realtà paragonata alla nostra serie C, perché le quattro categorie principali del calcio inglese sono tutte a girone unico, per cui la dodicesima della League Two ha in realtà davanti a sé in Inghilterra un'ottantina di club, e non gli oltre cento di una nostra partecipante alla D, rese tali dai tre gironi in terza serie.

Tornando alla partita, i classici ingredienti della FA Cup: stadio piccolo e colmo, una curva interamente riempita dagli ospiti, padroni di casa che giocano la partita della vita finché ce la fanno.

Nel caso di ieri, ci riescono per quaranta minuti durante i quali gli Spurs sprecano comunque tre palle gol comode, ma una che potrebbe far pensare al miracolo (che in FA Cup per la verità non capita così di rado) la creano pure i Rovers.

Pochettino, che viene da quattro gare di Premier ravvicinatissime e ha il Chelsea a Wembley martedì, manda in campo comunque una squadra per non correre rischi: ci sono Aurier, Sanchez, Davies, Dele Alli, Son, Loucas Moura e Llorente.

La partita è divertente, il Tranmere butta in campo anche l'anima ma crolla letteralmente appena lo prende: succede al 40', con un bel tiro a giro da fuori di Aurier, e il fatto che al 56' il risultato sia 4-0 dice tutto sul peso psicologico di quel gol per i poveri Rovers.

Il Tottenham la prende più che seriamente, non si ferma e segna fin che può secondo un concerto di sportività molto british in base al quale ti rispetto dando il massimo.

Anzi, entra Harry Kane e segna pure lui aggiungendosi a Son, Llorente (3) e Aurier (2) per un 7-0 finale che non offende nessuno: alla fine scambi di maglie e pacche sulle spalle.

Fra oggi, domani e lunedì sera saranno in campo tutte le altre big, con scontri a volte sulla carta squilibratissimi e in altri casi fra squadre di Premier (il Liverpool, ad esempio, avrà una non banalissima trasferta sul campo del Wolverhampton).

Per quanto mi riguarda, l'appuntamento imperdibile va su DAZN alle 16: il mio Forest, che in estate per rinforzarsi ha speso come una buona squadra di A italiana (oltre trenta milioni) ed è in effetti in piena lotta per raggiungere i playoff di B, sarà a Stamford Bridge.

Il Chelsea ha la semifinale di League Cup a Wembley martedì, viene da partite ravvicinatissime e la stampa inglese nello stilare la formazione probabile di Sarri prevede diversi giocatori meno impiegati di recente, solo che si chiamano Cahill, Christensen, Jorginho, Kovacic, Barkley, Willian, Morata e Moses.

La vedo duretta....

 

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premesso che se non lo conoscete come autore e giornalista siete brutte persone, e premesso che un amante del calcio DEVE avere nella sua biblioteca il suo libro (datato 2011) "Il Barcelona, i segreti della squadra piu' forte del mondo" (un libro fondamentale, davvero, come trattato scientifico), vi invito a leggere uno dei sublimi articoli di Sandro Modeo relativamente alla partita di Giovedì Scorso.

https://www.corriere.it/sport/19_gennaio_05/spettacolo-modernita-scambio-ruoli-perche-manchester-city-liverpool-stata-calcio-meraviglia-77172472-105d-11e9-979d-2767d72e669d.shtml

graditi ringraziamenti attraverso ingaggio di squillo di lusso

Modificato da Euskal Herria
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Pezzo perfetto.

La partita è davvero diventata un cult: oggi la Gazza le dedica ancora una pagina intera sotto il titolo a nove colonne "La Grande Bellezza" e in più Sacchi, in un'altra parte del giornale, ne fa una analisi tecnico-tattica ammirata a dir poco.

 

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Il Forest stravince la battaglia del tifo (si sente solo la Red Army) ma solo quella: la partita è un prevedibile monologo blues, anche se al 25' è ancora 0-0.

Scopro oggi che Emerson Palmieri gioca nel Chelsea, giuro che non lo sapevo, gli altri sono quelli immaginati senza Willian ma con David Luiz, Fabregas e Loftus-Cheek.

Troppo per noi, decisamente.

Non è questione di formule ma di tradizione, comunque: da noi sarebbe inimmaginabile un trentaduesimo di Coppa, contro una squadra di B, per la quale allo stadio non entra letteralmente uno spillo.

Stamford Bridge completamente sold out, compreso naturalmente il settore ospiti.

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Ecco, sentivo la mancanza dell'ingresso di Hazard...

40', ancora 0-0 con Fabregas che si è fatto parare un rigore.

Tifosi del Nottingham strepitosi: aldilà del tifo incessante, dopo 30' in cui non abbiamo letteralmente passato la metà campo, alla prima occasione si sono messi a fare olè ad ogni passaggio ?

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Bene, primo tempo sfangato.

Poco da dire, alla fine la vincerà il Chelsea dove Morata per nostra fortuna davanti è una sciagura.

Ma restiamo attaccati alla partita con le unghie e con i denti, senza mollare un pallone.

E, almeno finché si tiene lo 0-0, è giusto così.

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E bravo Pochettino (fonte Sito Sky Sport):

 

FA Cup, terzo turno. Gli Spurspasseggiano sul campo del Tranmere, squadra di quarta serie inglese. Tuttavia, sul punteggio di 6-0, Pochettino decide di fare entrare Harry Kane. A fine partita spiega il perché: "Lui è un'icona del calcio inglese e questi tifosi non avranno tante altre possibilità di vederlo"

FA CUP, IL TOTTENHAM TRAVOLGE IL TRANMERE: 0-7, TRIS LLORENTE

 

Tranmere Rovers-Tottenham, valida per il terzo turno di FA Cup, non ha avuto storia. C’era da aspettarselo, visto che i padroni di casa militano nella quarta serie inglese, mentre gli Spurs sono tra le migliori 16 d’Europa. Eppure questo match ha comunque fatto notizia: non tanto per il pesante passivo con il quale Pochettino e i suoi si sono imposti nel piccolo Prenton Park (7-0, con tripletta di Llorente), ma per un gesto dello stesso allenatore argentino. A circa un quarto d’ora dalla fine e sul punteggio di 6-0 per il Tottenham, infatti, Pochettino ha deciso di mandare ugualmente in campo Harry Kane. Una scelta apparentemente senza logica: a partita chiusa e con altri impegni più probanti che attendono gli Spurs, per molti sarebbe stato più saggio risparmiare a Kane quei minuti, preservandolo anche da qualsiasi rischio di infortunio.

"Kane è entrato per rispetto"

Questioni che Pochettino ha accantonato: Kane è entrato, proprio al posto di Llorente, e dopo 7 minuti ha segnato anche il gol del definitivo 7-0. Il motivo? Pochettino lo ha svelato nel post-partita, quando soprattutto sui social montava già la polemica, tanto che alcuni tifosi sono arrivati a scrivere: "Questa è la decisione più ridicola che abbia mai visto". Ma il manager degli Spurs ha spiegato: "Ho fatto entrare Kane per rispetto, delle persone e degli avversari. I tifosi di qui non avranno molte possibilità di vederlo giocare in una competizione come la FA Cup, così ho deciso di schierarlo. Per questo motivo, per il rispetto. Le persone meritavano di vedere giocare Kane, che è un’icona del calcio inglese". Così, una scelta apparentemente priva di logica assume i contorni di un gesto nobile, ampiamente apprezzato anche da chi in campo è stato sconfitto. Perché la FA Cup è anche questo.

 
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"The return of the giant killers" è il titolo a nove colonne del Guardian, a commento delle due eliminazioni eccellenti di ieri in FA Cup.

Il cui fascino, come noto, sta proprio nel dare una chance ai piccoli e piccolissimi club di avere il loro giorno di gloria.

Nei guai, sottoposto al pubblico ludibrio, finisce il Fulham di Ranieri che ospitava l'Oldham, un passato in Premier ma un presente in quarta serie.

A Craven Cottage va in scena il dramma: Fulham che avanti 1-0 si accontenta del massimo risultato col minimo sforzo, finché a un quarto d'ora dalla fine gli ospiti pareggiano su rigore.

Il Fulham si butta in avanti, ma il peggio deve ancora venire e arriva col raddoppio ospite a 2' dal 90'.

Ranieri dice che la sconfitta non rispecchia quanto si è visto, ed ha ragione (20 tiri contro 7, per dire...) ma i tifosi non la prendono benissimo...

Tragedia anche in casa Leicester, che pure veniva da risultati importanti ma è squadra pazza se ce n'è una: basti pensare che nelle ultime quattro gare di Premier ha battuto Chelsea, Arsenal ed Everton ma ha perso in casa col derelitto Cardiff.

Ieri ha fatto di peggio, perdendo 2-1 a Newport.

Anche qua 24 tiri a 9, 71 a 29 di possesso palla ecc.ecc., ma la figura di melma resta...

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Festa grande al Molineaux Stadium: il Wolverhampton elimina il Liverpool ed è la trentaduesima e ultima qualificata ai sedicesimi di FA Cup.

Era tosto il compito per Klopp: passare il turno su un campo rognoso contro avversari ovviamente motivatissimi e che in Premier avevano già fermato City, Tottenham, United, Chelsea e Arsenal.

E nello stesso tempo, evidentemente, evitare di spremere come limoni i titolarissimi reduci dal tour de force in Premier concluso con la partitissima di Manchester.

Guardiola questi problemi non li ha avuti: sorteggio morbido morbido, 7-0 in surplace e via andare...

Klopp manda in campo una squadra tutt'altro che scarsa: ci sono Mignolet, Lovren, Moreno, Keita, Fabinho, Milner, Sturridge, Shaquiri e Origi, tutta gente con decine di presenze in Premier, ma non è il vero Liverpool.

Va sotto nel finale del primo tempo, la pareggia con Origi in apertura di ripresa ma torna sotto poco dopo, quando sembrava aver preso in mano la partita.

A Klopp non piace perdere nemmeno alla tombola a Natale, figuriamoci in FA Cup: fuori Fabinho e Jones, dentro Salah e Firmino.

Il Liverpool è pure un po' sfigato ((incrocio pieno di Shaquiri su punizione) ma non passa.

Primo in campionato e agli ottavi di Champions, Klopp si rammarica ma non ne fa un dramma, mentre Espirito Santo (si chiama così, mica è colpa sua...) aggiunge un'altra perla alla giá ricca collana stagionale.

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E il wolves elimina i reds 2-1 alla seconda sconfitta consecutiva in pochi giorni. Comunque vista la formazione che Klopp ha messo in campo risultato non sorprendente, puntano tutto sulla premier e ovviamente la CL.

Comunque il wolves sono una bella squadra da vedere... top 10 sicuro in premier tranquillamente.

Modificato da Manuel90
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5 ore fa, Manuel90 ha scritto:

E il wolves elimina i reds 2-1 alla seconda sconfitta consecutiva in pochi giorni. Comunque vista la formazione che Klopp ha messo in campo risultato non sorprendente, puntano tutto sulla premier e ovviamente la CL.

Comunque il wolves sono una bella squadra da vedere... top 10 sicuro in premier tranquillamente.

Condivido.

Bella squadra, campo caldo e complicato.

Mi viene in mente Bergamo, per fare un paragone in serie A: puoi tranquillamente perderci anche se sei una big.

Il Liverpool ha una rosa extra large e non hanno giocato certo delle pippe, e l'ingresso di Salah e Firmino dopo l'1-2 certifica che il turno lo avrebbero passato volentieri, ma oltre a loro due erano fuori Alisson, Robertson, Van Dijk, Alexander-Arnold, Wynaldun, Manè...

Troppi per vincere là, anche se un pari con relativa ripetizione a Anfield ci stava tranquillamente.

D'altra parte, giusto così: in Premier il duello col City non permetterà di lasciare niente per strada, in Champions li aspetta il Bayern Monaco e sorteggi facili anche passando non possono più essercene, questa potrebbe essere stata l"ultima occasione, da qua a maggio, per far prender fiato ai big.

E già così, giocando a quei ritmi, vediamo fin quando durano al livello attuale...

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A Wembley, Tottenham e Chelsea prendono decisamente sul serio la semifinale di andata di Coppa di Lega (ritorno fra 15gg a Stamford Bridge): meglio iniziare a portare a casa qualcosa, che poi non si sa mai...

Il Tottenham è sostanzialmente il migliore possibile, portiere a parte (c'è Gazzaniga fra i pali) con i vari Son, Eriksen, Alli e Kane tutti titolari.

Anche il Chelsea mette in campo una squadra super-competitiva, con Azpilicueta, Christensen, Rudiger e Alonso davanti a Kepa e con Kantè, Jorginho e Barkley a centrocampo.

La sorpresa è davanti, dove insieme ad Hazard e Willian non c'è Morata ma Hudson-Odoi.

Sarri sta facendo capire in tutti i modi che una punta che segni è ciò di cui ha bisogno, chiama Higuain che probabilmente ci andrebbe di corsa (ma Leonardo ha ribadito ieri che la discussione non inizia neanche) e per ora va avanti a giocar bene senza segnare.

Questo succede, infatti: il Chelsea gioca meglio, il Tottenham vince.

Agli Spurs basta un rigore concesso dalla VAR (che in via sperimentale si sta testando nelle coppe in attesa di inserirla in Premier l'anno prossimo) per ottenere un ottimo 1-0.

Succede a metà primo tempo, trasforma Harry Kane.

Dopo è decisamente più Chelsea che Tottenham, entra pure Giroud ma Morata resta seduto (Sarri parlerà di piccolo risentimento, ma Morata ha segnato una doppietta solo tre giorni fa senza peraltro esultare, a conferma di un rapporto ormai ai minimi termini).

Stasera il City dovrebbe fare un sol boccone della rivelazione Burton, rendendo pleonastico il match di ritorno e prenotando un posto in finale.

Anche qua, meglio iniziare a portare qualcosa a casa, che la Champions è durissima e in Premier il Liverpool va di corsa...

Modificato da forest
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Ci sono due scuole di pensiero, entrambe rispettabili.

Una è quella che prevede che con tre gol di vantaggio ci si fermi e si giochicchi.

Gli avversari gradiranno, il pubblico pagante magari meno.

L'altra prevede che il rispetto dell'avversario consista nel non snobbarlo, e quindi giocare al massimo fino alla fine.

Anche per rispetto di chi ha pagato per vedere 90' di spettacolo.

Lo ha spiegato Pochettino dopo il 7-0 del Tottenham in FA Cup, lo ha ribadito Guardiola dopo il suo, di 7-0.

Sempre in FA Cup.

Stasera, dopo la bella semifinale di Coppa di Lega di ieri fra Tottenham e Chelsea, si giocava l'altra. 

Manchester City contro Burton.

Il Burton è la classica favola, una media squadra di terza serie arrivata in semifinale per il classico misto di bravura e circostanze fortunate.

Il City è una corazzata costruita per vincere la Champions.

Il City l'ha presa seriamente, molto.

Nessuna voglia di rischiare brutte figure 

Dopo un quarto d'ora siamo 1-0, ma il City ha già tirato undici volte.

Poi arriva il secondo.

Poi il terzo, il quarto....

Il City non rallenta neanche per idea, e quando all'80' segna il nono gol il dubbio è se si arriverà alla doppia cifra.

Fanno di tutto per riuscirci, ma non ci riescono.

Finisce 9-0, e al ritorno possono mandarci pure i pulcini.

Io non so bene come pormi davanti a queste situazioni, perché da un lato la parte vagamente sadica di me voleva vedere quanto finiva, dall'altro le facce dei giocatori del Brighton, e dell'allenatore, erano quelle di chi si era guadagnato una notte di gloria e adesso stava vivendo un incubo.

Non so, Guardiola alla fine è andato a dare la mano all'allenatore ospite, e non riesco a capire cosa possa avergli detto: complimenti?

Comunque, abbiamo una finalista.

Se sarà Chelsea-City o City-Tottenham lo scopriremo fra 15 giorni.

 

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2 minuti fa, forest ha scritto:

Ci sono due scuole di pensiero, entrambe rispettabili.

Una è quella che prevede che con tre gol di vantaggio ci si fermi e si giochicchi.

Gli avversari gradiranno, il pubblico pagante magari meno.

L'altra prevede che il rispetto dell'avversario consista nel non snobbarlo, e quindi giocare al massimo fino alla fine.

Anche per rispetto di chi ha pagato per vedere 90' di spettacolo.

Lo ha spiegato Pochettino dopo il 7-0 del Tottenham in FA Cup, lo ha ribadito Guardiola dopo il suo, di 7-0.

Sempre in FA Cup.

Stasera, dopo la bella semifinale di Coppa di Lega di ieri fra Tottenham e Chelsea, si giocava l'altra. 

Manchester City contro Burton.

Il Burton è la classica favola, una media squadra di terza serie arrivata in semifinale per il classico misto di bravura e circostanze fortunate.

Il City è una corazzata costruita per vincere la Champions.

Il City l'ha presa seriamente, molto.

Nessuna voglia di rischiare brutte figure 

Dopo un quarto d'ora siamo 1-0, ma il City ha già tirato undici volte.

Poi arriva il secondo.

Poi il terzo, il quarto....

Il City non rallenta neanche per idea, e quando all'80' segna il nono gol il dubbio è se si arriverà alla doppia cifra.

Fanno di tutto per riuscirci, ma non ci riescono.

Finisce 9-0, e al ritorno possono mandarci pure i pulcini.

Io non so bene come pormi davanti a queste situazioni, perché da un lato la parte vagamente sadica di me voleva vedere quanto finiva, dall'altro le facce dei giocatori del Brighton, e dell'allenatore, erano quelle di chi si era guadagnato una notte di gloria e adesso stava vivendo un incubo.

Non so, Guardiola alla fine è andato a dare la mano all'allenatore ospite, e non riesco a capire cosa possa avergli detto: complimenti?

Comunque, abbiamo una finalista.

Se sarà Chelsea-City o City-Tottenham lo scopriremo fra 15 giorni.

 

Hai detto bene, sono scuole di pensiero. Ricordi Germania-Brasile? Se, che ne so, sul 4-0 i tedeschi si fossero fermati non sarebbe stato ancora più, inconsciamente, umiliante? E invece poteva finire addirittura 8-0, visto che il gol brasiliano nasce su un contropiede(!!) dopo palo tedesco...

Ecco, forse il City poteva non esagerare. Ma in quel ci sarebbe stato sicuramente chi criticava quel tipo di scelta!

 

Voglio comunque considerare a questo punto chiusa la polemica tra me e il sottoscritto(cit.)

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ancora più che del dubbio morale se "vai avanti e segna quanto possibile" / "fermati e non infierire" mi perplime la scelta dell'arbitro di dare due minuti di recupero nel secondo tempo. Ma perchè?? ??

Detto questo, io sarei per il "vai avanti e segna quanto possibile", poi ripenso a Triestina-Carpi del 1999/2000 e non so, torno ad essere dubbioso... ?

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