Vai al contenuto

Premier League 2018/19


Messaggi raccomandati

3 ore fa, Euskal Herria ha scritto:

Intanto Forest saluta Karanka

peccato

Già, brutta storia.

A me non dispiaceva, e la squadra secondo me giocava piuttosto bene.

Ad essere onesti, era stato letteralmente a un passo dall'esonero dopo le due recenti sconfitte consecutive seguite dal 3-3 a Norwich (da 3-0, con due gol presi nel recupero) ma la vittoria col Leeds pareva aver rimesso le cose a posto, e non credo che nessuno pensasse di andare ad eliminare il Chelsea a Stamford Bridge in FA Cup.

Ha chiesto lui la rescissione del contratto, a quanto pare, e anche se le cronache italiane non aggiungono altro sulla stampa inglese si parla di rapporto diventato insostenibile con la proprietà, che già gli aveva sottoposto una sorta di ultimatum (o sei promosso o l'anno prossimo ti cerchi una squadra) dopo che Karanka, vero e proprio manager all'inglese, aveva speso quasi trenta milioni per il mercato, dei quali più della metà per il solo Carvalho.

Che a Marinakis non facesse piacere ritrovarsi settimo e attualmente fuori dai playoff è abbastanza evidente, pare ci sia stato un incontro fra le parti l'altra sera al termine del quale si è arrivati alla rescissione consensuale.

A quanto leggo buona parte della tifoseria era con l'allenatore, vediamo cosa succede adesso.

Si fanno molti nomi, il più quotato pare essere Salvisa Jokanovic, tre anni al Fulham prima di essere recentemente sostituito da Ranieri.

Intanto ci sarebbe da andare a vincere oggi pomeriggio a Reading, approfittando della sconfitta del Derby County a Leeds ieri sera per portarsi a un solo punto dal fatidico sesto posto.

Facile che dalla prestazione si capisca da che parte stava la squadra...

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Bella partita, direi.

Ottimo Arsenal per mezz'ora, poi cresce il West  Ham che la vince grazie a un gol del giovane e bravo Rice.

Sono partite strane quelle che seguono il tour de force natalizio, bisogna sempre vedere chi ne esce meglio.

L'Arsenal ha iniziato come sempre, con i suoi scambi rapidi rasoterra che sono sempre un bel vedere.

Ma è calato presto, e quando in avvio di ripresa è  andato sotto non ha dato mai la sensazione di poterla recuperare contro un West Ham che si è confermato in crescita e nel quale Pellegrini ha azzeccato tutte le scelte, rischiando tutto sommato poco: solo due le vere occasioni create dai Gunners.

L'Olimpico non sarà  mai Upton Park, e vedere gente che abbandona lo stadio prima della fine sarebbe stato inconcepibile fino a pochi anni fa, comunque "I'm forever blowing bubbles" ha accompagnato  più  volte le azioni degli hammers.

Per il resto, aspettiamo Calcio '74.

Intanto il Liverpool si prende tre punti preziosissimi a Brighton.

Essere usciti dalla FA Cup potrebbe rivelarsi un affare per i Reds, apparsi stanchi e lontani dalla forma migliore.

Gli basta un rigore che in apertura di ripresa Salah si procura e trasforma, in attesa della benedetta sosta appunto per la FA Cup  che darà al Liverpool una preziosissima settimana per recuperare a fine gennaio.

Sul Nottingham, che dopo aver salutato Karanka perde 2-0 col Reading penultimo, finendo in nove con due espulsi, stendo un velo pietoso.

Modificato da forest
Link al commento
Condividi su altri siti

Sei vittorie di fila, peraltro in sei gare, non possono più essere un caso: lo United di Solskjaer è semplicemente un'altra squadra rispetto a quella che con Mourinho stava a metà classifica o poco più su.

Serviva il timbro definivo, è arrivato con la vittoria a casa del Tottenham che porta il Man U a raggiungere l'Arsenal e a puntare il quarto posto, occupato dal Chelsea.

Se a inizio stagione, pagina 1 di questo thread, ritenevo lo United appunto la quarta forza del campionato, i risultati sconfortanti della prima parte di stagione mi avevano fatto pensare a una squadra ormai fuori dalla lotta per il quarto posto che vale la Champions.

Invece, dopo l'esonero di Mou, sono arrivati appunto diciotto punti in sei gare, il massimo possibile.

Che Solskjaer fosse bravo lo si poteva supporre dagli elogi ricevuti dal Manchester a livello giovanile, ma la prima squadra è ovviamente altra cosa.

Invece, un po' il nuovo tecnico ci ha messo senz'altro del suo (ad esempio la posizione più avanzata di un Pogba tornato a splendere ai massimi livelli), un po' ce l'hanno messo evidentemente i giocatori (più che sospetta l'improvvisa impennata di rendimento di qualcuno) e a condire il tutto pure un pizzico di buona sorte.

Perché, a dirla tutta, ieri il Tottenham dopo un primo tempo con poche opportunità da ambo le parti ravvivato dal bel gol Di Rashford nel finale (ma che palla gli ha messo sui piedi  Pogba...) nella ripresa ha creato molto, andando però regolarmente a sbattere contro un De Gea in serata di grazia.

I punti fra Liverpool e Spurs tornano così ad essere nove, troppi considerando che c'è pure il City in mezzo: una può crollare, due è molto difficile che accada.

E non solo la Champions toglierà energia a tutte e tre, ma contrariamente al Liverpool sia City che Tottenham sono ancora in corsa sia in FA Cup che in Coppa di Lega.

Intanto stasera, in casa contro il Wolverhampton, il City non può assolutamente sbagliare....

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Frega a pochi forumisti, lo so bene, ma non posso esimermi dal salutare Martin O'Neill, nuovo allenatore del Forest dopo una esperienza di cinque anni sulla panchina della nazionale irlandese.

Scelta intelligente: O'Neill è bravo (il suo Aston Villa di qualche anno fa otteneva risultati clamorosamente superiori al valore dei singoli) e soprattutto è amatissimo dai tifosi in quanto ex giocatore del Nottingham con numeri di tutto rispetto: 285 partite e 48 gol.

Welcome back!!!!

Link al commento
Condividi su altri siti

Sia Klopp che Guardiola concordano sul fatto che sia semplicemente impossibile pretendere che la propria squadra giri a mille tutto l'anno, a maggior ragione con quattro competizioni potenzialmente tutte da vincere e ai ritmi del calcio inglese.

Il Liverpool ha avuto una partenza a razzo, un calo evidente fra ottobre e novembre, poi di nuovo un picco impressionante che lo ha portato in vetta addirittura a +7, oltre che agli ottavi di Champions.

Adesso i Reds stanno chiaramente rifiatando, cercando di ridurre i danni al minimo grazie a un calendario che tutto sommato li agevola.

Se dopo i tre punti a Brighton, tanto sudati quanto preziosi, il Liverpool ne farà altri tre a Anfield col Crystal Palace (non certo una mission impossible) potrà poi godersi quindici preziosissimi giorni senza partite, visto che la FA Cup è andata (e, diciamolo, Klopp non ha fatto moltissimo perché questo non accadesse).

Andamento inverso per il City, che ha avuto il suo periodo peggiore qualche settimana fa e adesso marcia come un treno: ieri sera il Wolverhampton, fin qua dignitosissimo in Premier e autore di diversi risultati a sorpresa con le big, è stato letteralmente piallato anche oltre il 4-0 finale.

Quinta vittoria di fila con 24 gol fatti per i Citizens, poco meno di cinque di media a partita.

Probabilmente questo saliscendi durerà fino a fine stagione, con la variabile Champions League (e per il City pure FA Cup e la finale di Coppa di Lega) a rendere ancora più complesso il quadro.

Intanto, però, una giornata in meno e Liverpool ancora a più quattro e con lo scontro diretto già archiviato: Klopp sa benissimo che se il Liverpool fa il massimo il City non può opporsi, e questo non è un vantaggio da poco.

Link al commento
Condividi su altri siti

Eccomi di ritorno dalla visita a Londra. Oltre a West Ham-Arsenal, ho assistito anche a Tottenham-Manchester Utd.

Prima partita all'Olimpico piacevole, primo tempo a ritmo minore, mentre nella ripresa maggiore vivacità. West Ham con qualche carenza difensiva, ma con cuore e tecnica davanti. Felipe Anderson il solito giocatore capace di giocate spettacolari, ma un po' pigro nelle coperture...un piacere rivedere Nasri in campo, anche se probabilmente manca ancora del ritmo partita ideale. Mi è piaciuto Antonio, che con le debite proporzioni mi ha ricordato Mensah per velocità e spunto, anche se con poca precisione nei passaggi ? Peccato che nell'Arsenal fossero assenti Mkhitaryan e Ozil, giocatori in grado di elevare il tasso tecnico dell'Arsenal. Mi è piaciuto molto il giovanissimo Guendouzi (capigliatura alla David Luiz) per tecnica e personalità, è giocatore che secondo me avrà un futuro. Interessante il fatto che entrambi gli allenatori abbiano invertito, durante la partita, gli esterni offensivi: ormai è pratica sempre più diffusa.

Seconda partita allo stadio di Wembley, visto che l'inaugurazione del nuovo Tottenham Hotspur Stadium è già da qualche mese che viene rimandata (tra l'altro sembra abbiano sforato il budget di parecchio). Partita molto emozionante, anche qui soprattutto nella ripresa in cui la squadra di casa doveva recuperare lo svantaggio. Pogba sembra rinato dopo l'allontanamento di Mourinho, le sue giocate a centrocampo hanno fatto la differenza. Dall'altra parte Son e Alli hanno creato spesso scompiglio nella difesa avversaria, anche se son mancati un po' di concretezza. Partita assolutamente da pareggio, ma il migliore in campo, De Gea, ha fattò sì che lo United portasse a casa la posta piena. Peccato per l'infortunio di Sissoko che ha tolto un po' di sostanza al Tottenham nella fase cruciale del match.

Descrizione dell''atmosfera per chi non è mai entrato in uno stadio inglese: molto piacevole ed emozionante, soprattutto nel vedere un pubblico così numeroso ed appassionato (entrambe le partite vicine al tutto esaurito). La sensazione cmq è quella di assistere più ad uno "spettacolo": c'è maggiore ordine, disciplina, non ci sono bandiere, fumogeni o striscioni. C'è una maggiore educazione e rispetto, non vi sono insulti o cori contro l'arbitro (se non un paio di "uuu" di disapprovazione in tutta la partita) o l'avversario. Come riportato da Forest, da brividi "I'm forever blowing bubbles?" cantata dai tifosi del West Ham (con tanto di bolle di sapone nell'intervallo) e "When the Spurs go Marchin’in" cantata dai supporters del Tottenham....però c'è da dire che i cori sono piuttosto sporadici, rispetto ai nostri stadi.

Alcune curiosità: i biglietti di ingresso sono solo parzialmente nominali, nel senso che non vi è richiesta di documento ID ai varchi. La sensazione di entrare in un carcere c'è anche lì, come al Rocco....tornelli, perquisizioni, perfino metal detector. Non si può bere birra sugli spalti, nonostante ciò all'intervallo una marea di gente si affolla nei bar dello stadio ed è costretta a trangugiarla in pochi minuti (file chilometriche). Sempre per chi volesse assistere per la prima volta ad una partita, non vi è uno standard comune a tutte le squadre per l'acquisto dei biglietti...la maggior parte richiede una Membership Card, qualche squadra ne ha diversi tipi con varie tipologie di prelazione (anche se esistono vari siti internet che vendono biglietti, però ad un prezzo maggiorato e con qualche rischio). Interessante la modalità "ticket exchange", con la quale un abbonato che non può assistere ad una determinata partita può mettere in vendita il proprio posto per il singolo evento...chiaro poi a quel punto che abbonarsi conviene in ogni caso...probabilmente qualcuno si fa pure i soldi con questo sistema. Non vi è uno standard nemmeno per la sicurezza: in qualche stadio passi i tornelli e poi ti perquisiscono, in altri ti perquisiscono e poi passi i tornelli. Negli stores delle squadre si può trovare veramente di tutto: addirittura le mutande con lo stemma della propria squadra del cuore, i deodoranti per auto, le posate, il cappottino per il cane.

Un commento finale: sicuramente è un ambiente più adeguato alle famiglie, non vi sono cori beceri (piuttosto espressioni ironiche agli avversari), si vive tutto con maggiore serenità. C'è meno folklore rispetto ai nostri stadi, ma personalmente preferisco questa maggiore compostezza. Almeno non hai il tifoso dietro di te che passa la partita ad urlare all'arbitro ? 

Link al commento
Condividi su altri siti

5 minuti fa, Calcio74 ha scritto:

Certo, infatti inutile negare che molti tifosi negli stadi di Londra sono turisti di passaggio o cmq non inglesi.

Vero. A Londra penso solo Selhurst Park nella premier ha in parte la vecchia atmosfera, nelle altre categorie ovviamente il New Den, che non è come il veccho Den, ma certo non un posto per famiglie a meno che non siano abituate a quel clima.

Link al commento
Condividi su altri siti

51 minuti fa, Calcio74 ha scritto:

Eccomi di ritorno dalla visita a Londra. Oltre a West Ham-Arsenal, ho assistito anche a Tottenham-Manchester Utd.

Prima partita all'Olimpico piacevole, primo tempo a ritmo minore, mentre nella ripresa maggiore vivacità. West Ham con qualche carenza difensiva, ma con cuore e tecnica davanti. Felipe Anderson il solito giocatore capace di giocate spettacolari, ma un po' pigro nelle coperture...un piacere rivedere Nasri in campo, anche se probabilmente manca ancora del ritmo partita ideale. Mi è piaciuto Antonio, che con le debite proporzioni mi ha ricordato Mensah per velocità e spunto, anche se con poca precisione nei passaggi ? Peccato che nell'Arsenal fossero assenti Mkhitaryan e Ozil, giocatori in grado di elevare il tasso tecnico dell'Arsenal. Mi è piaciuto molto il giovanissimo Guendouzi (capigliatura alla David Luiz) per tecnica e personalità, è giocatore che secondo me avrà un futuro. Interessante il fatto che entrambi gli allenatori abbiano invertito, durante la partita, gli esterni offensivi: ormai è pratica sempre più diffusa.

Seconda partita allo stadio di Wembley, visto che l'inaugurazione del nuovo Tottenham Hotspur Stadium è già da qualche mese che viene rimandata (tra l'altro sembra abbiano sforato il budget di parecchio). Partita molto emozionante, anche qui soprattutto nella ripresa in cui la squadra di casa doveva recuperare lo svantaggio. Pogba sembra rinato dopo l'allontanamento di Mourinho, le sue giocate a centrocampo hanno fatto la differenza. Dall'altra parte Son e Alli hanno creato spesso scompiglio nella difesa avversaria, anche se son mancati un po' di concretezza. Partita assolutamente da pareggio, ma il migliore in campo, De Gea, ha fattò sì che lo United portasse a casa la posta piena. Peccato per l'infortunio di Sissoko che ha tolto un po' di sostanza al Tottenham nella fase cruciale del match.

Descrizione dell''atmosfera per chi non è mai entrato in uno stadio inglese: molto piacevole ed emozionante, soprattutto nel vedere un pubblico così numeroso ed appassionato (entrambe le partite vicine al tutto esaurito). La sensazione cmq è quella di assistere più ad uno "spettacolo": c'è maggiore ordine, disciplina, non ci sono bandiere, fumogeni o striscioni. C'è una maggiore educazione e rispetto, non vi sono insulti o cori contro l'arbitro (se non un paio di "uuu" di disapprovazione in tutta la partita) o l'avversario. Come riportato da Forest, da brividi "I'm forever blowing bubbles?" cantata dai tifosi del West Ham (con tanto di bolle di sapone nell'intervallo) e "When the Spurs go Marchin’in" cantata dai supporters del Tottenham....però c'è da dire che i cori sono piuttosto sporadici, rispetto ai nostri stadi.

Alcune curiosità: i biglietti di ingresso sono solo parzialmente nominali, nel senso che non vi è richiesta di documento ID ai varchi. La sensazione di entrare in un carcere c'è anche lì, come al Rocco....tornelli, perquisizioni, perfino metal detector. Non si può bere birra sugli spalti, nonostante ciò all'intervallo una marea di gente si affolla nei bar dello stadio ed è costretta a trangugiarla in pochi minuti (file chilometriche). Sempre per chi volesse assistere per la prima volta ad una partita, non vi è uno standard comune a tutte le squadre per l'acquisto dei biglietti...la maggior parte richiede una Membership Card, qualche squadra ne ha diversi tipi con varie tipologie di prelazione (anche se esistono vari siti internet che vendono biglietti, però ad un prezzo maggiorato e con qualche rischio). Interessante la modalità "ticket exchange", con la quale un abbonato che non può assistere ad una determinata partita può mettere in vendita il proprio posto per il singolo evento...chiaro poi a quel punto che abbonarsi conviene in ogni caso...probabilmente qualcuno si fa pure i soldi con questo sistema. Non vi è uno standard nemmeno per la sicurezza: in qualche stadio passi i tornelli e poi ti perquisiscono, in altri ti perquisiscono e poi passi i tornelli. Negli stores delle squadre si può trovare veramente di tutto: addirittura le mutande con lo stemma della propria squadra del cuore, i deodoranti per auto, le posate, il cappottino per il cane.

Un commento finale: sicuramente è un ambiente più adeguato alle famiglie, non vi sono cori beceri (piuttosto espressioni ironiche agli avversari), si vive tutto con maggiore serenità. C'è meno folklore rispetto ai nostri stadi, ma personalmente preferisco questa maggiore compostezza. Almeno non hai il tifoso dietro di te che passa la partita ad urlare all'arbitro ? 

Grazie, Calcio '74, più che esauriente.

Sulle partite nulla da aggiungere, la tua analisi collima con la mia.

Condivido anche il commento positivo su Guendouzi e su Antonio, quest'ultimo mia vecchia conoscenza dai tempi del Forest.

Sugli stadi, poco da aggiungere: a Londra, come già specificato da Guiz, a livello Premier c'è ovviamente attenzione a un pubblico composto anche da turisti, e che difficilmente trovi a Leeds o a Newcastle.

Il ticket exchange, in Italia, lo pratica già la Juventus con modalità leggermente diverse: comunichi l'impossibilità di andarci, il tuo posto viene messo in vendita e puoi utilizzare l'importo equivalente per acquistare un biglietto per altri eventi (Champions, ad esempio).

Wembley era pieno causa derby, ma il Tottenham non riesce a riempirlo sempre e per la verità anche White Hart Lane è spesso l'unico impianto londinese dove gioca una big per il quale trovi i biglietti abbastanza facilmente, esclusi i big-match.

Curiosità: come hai trovato i biglietti per l'Olimpico, avevi una member card?

So che non è semplice, di solito.

Link al commento
Condividi su altri siti

21 minuti fa, forest ha scritto:

Grazie, Calcio '74, più che esauriente.

Sulle partite nulla da aggiungere, la tua analisi collima con la mia.

Condivido anche il commento positivo su Guendouzi e su Antonio, quest'ultimo mia vecchia conoscenza dai tempi del Forest.

Sugli stadi, poco da aggiungere: a Londra, come già specificato da Guiz, a livello Premier c'è ovviamente attenzione a un pubblico composto anche da turisti, e che difficilmente trovi a Leeds o a Newcastle.

Il ticket exchange, in Italia, lo pratica già la Juventus con modalità leggermente diverse: comunichi l'impossibilità di andarci, il tuo posto viene messo in vendita e puoi utilizzare l'importo equivalente per acquistare un biglietto per altri eventi (Champions, ad esempio).

Wembley era pieno causa derby, ma il Tottenham non riesce a riempirlo sempre e per la verità anche White Hart Lane è spesso l'unico impianto londinese dove gioca una big per il quale trovi i biglietti abbastanza facilmente, esclusi i big-match.

Curiosità: come hai trovato i biglietti per l'Olimpico, avevi una member card?

So che non è semplice, di solito.

Speriamo siano sempre più le squadre in Italia che utilizzano il ticket exchange, anche in modalità simile alla Juventus. Secondo me è una formula interessante per riempire gli stadi.

International Membership Card del West Ham, certo. Infatti non è affatto agevole avere i biglietti in mano, occorre muoversi con ampio anticipo.

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Adesso, pinot ha scritto:

già

ma non hai la sensazione che 'sto Piatek sia stato pompato un po' troppo ?

È possibile, non lo so.

Però so che Morata-Higuain alla pari è una presa in giro, Falcao è bollito e altri disponibili non ce ne sono.

Allora, fermo restando che Cutrone sta mostrando di valere, Piatek è una scommessa intrigante: sei sotto fpf, e coi 38 milioni con cui riscatteresti Higuain prendi uno di 22 anni che ne chiede 4 lordi al posto di 20, e ha 22 anni e non 31.

Quanto vale?

Non l'ho visto a sufficienza, ed ero rimasto perplesso dal fatto che dopo un inizio pirotecnico si fosse bloccato in concomitanza col cambio di allenatore.

Poi però ha ripreso a segnare, e una roba che mi impressiona positivamente è che i 13 gol non sono frutto di tre triplette e due doppiette, come a volte accade, ma questo timbra quasi a ogni partita.

E comunque, Higuain scazzato non ti serve.

Se Piatek nel ritorno fa sei gol, pareggia Higuain all'andata costando di stipendio un quinto.

Il dubbio è se sia compatibile con Cutrone, ma come ripeto l'ho visto poco.

Link al commento
Condividi su altri siti

tutto giusto, ci mancherebbe

ma questi giovani vanno valutati con un po' di calma, anche il Faraone ha esordito con il botto segnando a raffica per metà campionato e poi ....

certo che per un  tifoso del Milan abbonato questa estate ad una squadra con Higuain che si ritrova ora con Cutrone e forse Piatek il mood non dev'essere dei migliori

prevedo un ambientino non dei più facili per Gattuso&co

S.Siro in questo è maestro

Link al commento
Condividi su altri siti

La quarta giornata del girone di ritorno ha pienamente confermato quella che era stata la tendenza degli ultimi tempi: Liverpool così così, City in piena forma, United lanciatissimo con Solskjaer al posto di Mou, Arsenal meglio del Chelsea nonostante la classifica direbbe il contrario.

A questo si aggiunge un ulteriore fattore, sotto forma della seconda ondata di infortuni che sta falcidiando il Tottenham (la prima ne aveva pesantemente minato il rendimento nei primi mesi).

Partiamo proprio dagli Spurs: infortunio serio per Kane (lesione ai legamenti della caviglia) fuori fino a marzo, e che salvo miracoli salterà pure il doppio turno di Champions.

Infortunato Sissoko, partito Son per la Coppa d'Asia, Dele Alli si è fatto male sabato col Fulham.

In emergenza totale il Tottenham è stato per un tempo in balìa della squadra di Ranieri, chiudendo sotto 1-0 la prima frazione.

Nella ripresa il valore superiore dei singoli è comunque emerso, è arrivato prima il pari e poi pure il 2-1 a cinque secondi dalla fine del tempo di recupero, per la disperazione di Ranieri.

Ma è chiaro che quando nei prossimi turni si alzerà l'asticella il Tottenham i suoi problemi li avrà, finché non recupera i propri top players.

Detto che lo United ha vinto ancora (2-1 sul Brighton più netto di quanto farebbe supporre il risultato), il big match era quello fra l'Arsenal di Emery e il Chelsea di Sarri.

Gara che ha confermato quanto avevamo già scritto in questo thread: a oggi, l'Arsenal è una squadra cui Emery ha dato un'identità precisa, che ha momenti di calcio davvero spettacolare.

Il 2-0 con cui i gunners hanno liquidato la pratica rispecchia fedelmente quanto visto in campo.

Nel Chelsea qualcosa non va, palesemente. Sarri ha ormai rinunciato a dargli le caratteristiche di corsa e organizzazione maniacale che appartenevano al suo Napoli: troppe individualità di spicco per riuscirci.

Vediamo se l'arrivo scontato di Higuain cambierà le carte in tavola, adesso come adesso il Chelsea è da sesto posto, dietro pure a uno United arrivato a sette vittorie di fila e ormai a un passo dalla quarta piazza.

Ma veniamo al duello al vertice.

Il City attuale è semplicemente ingiocabile per almeno quattordici squadre di Premier, compreso il povero Huddersfield cui l'arbitro dà una grossa mano negando subito un evidente rigore su Sterling.

Cambia nulla, ovviamente: finisce comunque con un tranquillissimo 3-0 che porta a 27 i gol siglati dai Citizens nelle ultime sei gare, tutte vinte alla media di 4,5 gol a partita.

E il Liverpool?

Klopp puntava ad arrivare a +4 alla preziosissima sosta che permette adesso ai suoi di tirare il fiato fino al 30 gennaio, visto che le coppe nazionali non lo riguardano più.

Dopo la sofferta vittoria a Brighton i Reds hanno sudato le proverbiali sette camicie e avuto bisogno di tutto il supporto di Anfield per spuntarla su un irriducibile Crystal Palace, andato addirittura in vantaggio nel finale del primo tempo.

Strigliato evidentemente da Klopp nell'intervallo, il Liverpool ha fatto il Liverpool in apertura di ripresa, ribaltandola in sette minuti con Salah e Firmino.

Ma un Palace mai domo l'ha raddrizzata sul 2-2 a metà del secondo tempo, inguaiando i Reds che spinti da Anfield sono tornati avanti ancora con Salah a 15' dalla fine.

Finale thrilling: espulso Milner e Reds in 10, Manè pare chiuderla siglando il 4-2 al secondo di quelli che saranno 7' di recupero, ma il Palace ha ancora un guizzo per il 4-3.

Il Liverpool la vince pur beccandone tre dal Palace, a testimoniare un momento di inevitabile down per quella che resta nettamente la squadra con la difesa migliore del campionato.

Ma le gare che rimangono adesso sono "solo" quindici, e la sosta della Premier nel prossimo weekend (spazio alle coppe nazionali) gioca a favore di Klopp.

Si riprenderà col turno infrasettimanale di martedì 29 per il City (a Newcastle) e il match casalingo per i Reds mercoledì 30 contro il sempre insidioso Leicester, che ha sgambettato proprio il City meno di un mese fa.

Link al commento
Condividi su altri siti

Quasi impossibile parlare della assurda tragedia di Emiliano Sala senza cadere nella retorica.

È stato il più caro acquisto della storia del Cardiff, che per chi non lo sa si dibatte nei bassifondi della Premier sperando di non retrocedere, non è riuscito a fare neanche un allenamento.

Riposi in pace, altro cosa si può dire davanti a robe simili?

Passando a cose molto meno serie, domani Higuain potrebbe fare un esordio almeno parziale nella semifinale di Coppa di Lega che vedrà il Chelsea cercare di ribaltare lo 0-1 dell'andata contro il Tottenham.

Spurs che dovrebbero seriamente pensare di andare a farsi benedire: perso Harry Kane fino a marzo, perso Son a tempo indeterminato (Coppa d'Asia) pure l'infortunio di Delle Alli si è rivelato grave.

Anche per lui rientro non prima di marzo e conseguentemente niente Champions col Dortmund.

Oggi, intanto, inutile semifinale di ritorno fra Burton e City.

Non prenderne altri nove è l'unico realistico obiettivo dei padroni di casa...

Modificato da forest
Link al commento
Condividi su altri siti

Non che ci fossero dubbi, ma Chelsea e Tottenham hanno preso maledettamente sul serio la semifinale di Coppa di Lega, che è la coppa meno importante ma è pur sempre un trofeo: Stamford Bridge stracolmo, formazioni migliori possibili per entrambe.

A sfidare a Wembley il City (che ieri si è limitato all'1-0) sarà il Chelsea di Sarri, che la porta a casa ai rigori dopo che il 2-1 nei tempi regolamentari (Kantè, Hazard, Llorente) aveva pareggiato lo 0-1 dell'andata.

Vittoria alla fine meritata, con Kepa eroe ai rigori su Lucas Moura, e salutata con esultanza degna di una finale Champions da una squadra che aveva bisogno di uscire in qualche modo da un momento decisamente cupo, in attesa di vedere se Higuain a Stamford Bridge tornerà lui o sarà ancora quello svogliato di Milano.

Per gli Spurs vale il discorso già fatto in questi giorni: Dele Alli, Son ed Harry Kane tutti insieme non si possono regalare a nessuno, men che meno a un Chelsea motivatissimo, ma la Champions si avvicina e Pochettino qualcosa si dovrà inventare.

Oggi il centrocampo schierato a rombo (Dier davanti alla difesa, Sissoko e Winks mezz'ali, Eriksen trequartista) non ha funzionato granché, anche perché davanti Llorente non vale Kane.

Finale il 24 febbraio.

Si torna a Wembley, ma il Tottenham non ci sarà.

Modificato da forest
Link al commento
Condividi su altri siti

Partecipa alla conversazione

Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Sono consentiti solo 75 emoticon max.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Pulisci editor

×   Non puoi incollare le immagini direttamente. Carica o inserisci immagini dall'URL.

Caricamento...
  • Chi sta navigando   0 utenti

    Nessun utente registrato visualizza questa pagina.


×
×
  • Crea Nuovo...
×
Il Forum di Elsitodesandro
Indice
Attività
Accedi

Accedi



Cerca
Altro
×