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Premier League 2018/19


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1 ora fa, Manuel90 ha scritto:

Forest guardati il gol del pari del Brighton, un gol così non lo prendeva manca Valentini o Voltolini... roba da mai dire gol.

In semifinale il Watford purtroppo,peccato.

Il city vince con gol in fuorigioco... ora in semifinale sfideranno il Brighton mentre il Wolves che elimina meritatamente lo united se la vedrà col club di Pozzo.

Occhio al poker City... un titolo lo hanno già vinto, in questa coppa sono i favoriti nettamente ora,in premier sono primi e ai quarti di CL. 

I reds non mollano,e ci mancherebbe ma fisicamente sono in calo da tempo per me... colpa anche di una rosa buona ma più corta qualitativamente dei rivali.

Il gol l'ho visto, tragico in effetti.

Vero anche che il gol del City era in fuorigioco, ma la partita era ormai indirizzata: sul 2-0 a 20' dalla fine lo Swansea legittimamente ci sperava, anche se a onor del vero non superava letteralmente la metà campo, e il City aveva l'ansia che può condizionarti pesantemente.

Fatto il 2-1, il resto era chiaramente solo questione di tempo.

Diciamo che il City si è risparmiato i supplementari, questo sì.

Contro il Watford non ho nulla, sono un "piccolo" club che però ha una tradizione e ha avuto persino una notorietà internazionale ai tempi in cui il presidente era Elton John.

Pozzo ha fatto bene a comprarlo, lo amministra con la competenza che ha abbondantemente dimostrato a Udine quando arrivava in Champions guadagnandoci pure.

È in semifinale di FA Cup e tranquillo in Premier coi conti in attivo, laddove il Fulham è retrocesso a febbraio dopo aver speso cento milioni.

Infine, il City ha certamente la rosa per vincere tutto, che non vuol dire che ci riuscirà, e concordo che quella del Liverpool non sia numericamente paragonabile e non sia la migliore nè in Inghilterra nè tantomeno in Europa.

Faccio il tifo per loro anche per questo.

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  • 2 settimane dopo...

Prima di qualsiasi altro argomento, va affrontato il tema della finale della Football League Cup.

Che cazz'è?, si chiederà giustamente la maggior parte di chi legge il thread.

È la coppa di serie C, in sostanza, la giocano 64 squadre di terza, quarta e quinta serie e prevede prima sedici gironi da quattro e poi l'eliminazione diretta dai sedicesimi di finale

Agli inglesi del resto piace giocare una montagna di partite, come noto, cos'è 'sta roba di allenarsi?

Bene, oggi si svolgeva appunto la finale della Coppa di serie C fra Sunderland e Portsmouth.

Bene, a Wembley c'erano 85000 persone (ottantacinquemila!!!!!), stadio esaurito fa due giorni.

40000 da Sunderland e 40000 da Portsmouth, più 5000 fra inviti, stampa, autorità e chi più ne ha più ne metta.

È per cose come questa che adoro il calcio inglese.

Fatta questa doverosa premessa, devo riprendermi ancora dal finale di Liverpool-Tottenham, gara che poteva chiudere la Premier e che invece il Liverpool porta a casa in modo a dir poco rocambolesco al 90', perché a Anfield può succedere qualsiasi cosa e infatti è finita da mezz'ora e hanno appena mostrato la Kop che è ancora là che canta...

È un campionato pazzesco: il City è nettamente la squadra più forte, ieri ha vinto a casa del Fulham chiudendola in 20' e sbadigliando gli altri 70', tanto gli altri con tutta la buona volontà del mondo non passavano la metà campo.

Altro il City non poteva fare, con una montagna di gare tutte decisive da giocare in un mese fra Premier, Champions ed FA Cup.

Il Liverpool sbuffa, arranca ma tiene il passo, ed è ancora due punti avanti ma con una partita in più.

Però quello di oggi era un ostacolo durissimo, e adesso toccherà al City beccarsi prima il Tottenham (tre volte in venti giorni, le altre due saranno in Champions League) e poi il derby a casa dello United.

Oggi il Liverpool nel primo tempo ha giocato meglio degli Spurs, è andato avanti meritatamente con un gol di Firmino e per mezz'ora ha dominato.

Poi è salito il Tottenham, ha pareggiato a 20' dal termine con Lucas Moura e lì la partita è diventata apertissima: da una parte gli Spurs avevano ormai in campo tre punte e un trequartista, e quindi tanto valeva provarci, dall'altra il Liverpool del pari non sapeva che farsene.

E allora paratona di Lloris al 75', Firmino che si divora da due passi il 2-1 al 78', Son e Sissoko che sprecano incredibilmente il contropiede della vittoria Spurs 2 contro 1 all'85' e infine, al 90', l'epilogo più beffardo: cross di Alexander Arnold, testa di Salah, Lloris la respinge corta su Vertonghen che sta correndo all'indietro, non ha il tempo materiale di togliere il piede e del tutto involontariamente infila la propria porta.

Il Liverpool probabilmente non la merita, ma sono segnali pesanti...

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vista, concordo con te sull'analisi, solo un dettaglio non è Vertonghen ma l'altro belga a buttarsela dentro.

Per il resto bellissima la zona per la CL sono 4 squadre tutte li,praticamente come da noi, solo che li ce ancora un campionato in ballo visto sono punto a punto mentre qua non è manco mai iniziato.

In coda pesantissima la sconfitta dei gallesi sono a 5 punti e hanno un calendario terribile ancora.

in B ieri grande rimonta del Leeds, pesante vittoria del Norwich in trasferta mentre lo Sheffield subisce una rimonta casalinga. Anche qua tutto aperto con Norwich che ripeto per me è la più forte. E villans in zona playoff finalmente.

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È quasi commovente il modo in cui il Liverpool resta attaccato al campionato.

Dopo il sorpasso del City in settimana (vittoria facile facile col Cardiff) i Reds potevano solo vincere a Southampton.

Lo hanno fatto, alla fine, ma buttando di nuovo un tesoro di energie in una gara che li ha visti a lungo sotto 1-0 e che hanno ribaltato solo a 10' dalla fine con un contropiede imperioso di Salah.

Ma intanto sono di nuovo sopra, con una partita in più ma col City che il 14 avrà vita facile col Crystal Palace ma il 20 dovrà affrontare il Tottenham.

Oddio, il Liverpool nel frattempo ospiterà il Chelsea, e non sarà certo una passeggiata.

Ma il campionato è ancora vivissimo, in testa, in coda e pure nella lotta Champions.

Vediamo cosa succede domani, domenica e pure lunedì sera, col derby fra Chelsea e West Ham.

Modificato da forest
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Intanto, a Wembley, semifinali di FA Cup 

La prima finalista (toh, che sorpresa...), è il Manchester City, che ha regolato il Brighton col minimo sforzo (in gol Gabriel Jesus) ed è ancora in corsa per un incredibile grande slam: i Citizens hanno già vinto la Coppa di Lega, sono in finale in FA Cup, virtualmente primi in campionato, ai quarti in Champions.

Vedremo se alla lunga questo si rivelerà un boomerang, visto che inevitabilmente sono scesi in campo ieri dopo averlo fatto mercoledì, e continueranno con questo ritmo ininterrottamente fino a fine stagione.

L'altra finalista sarà comunque un underdog, che uscirà dalla sfida di oggi fra il Wolverhampton e il Watford 

Già, il Watford: Pozzo conferma che negli affari calcistici è bravo come pochi, e ha semplicemente spostato il core business della sua azienda dal Friuli (dove oggi si paga un euro per vedere se l'Udinese resta ancora in A) alla ben più munifica Inghilterra.

Il Watford, con la solita campagna acquisti in attivo, è tranquillo in Premier e in finale nella coppa più prestigiosa, a dimostrazione (ma già ce lo aveva dimostrato l'Udinese) che con la competenza, anche nel calcio iperprofessionistico e costosissimo di oggi, si possono abbinare guadagni e risultati.

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41 minuti fa, Manuel90 ha scritto:

Martedì sera ce Brighton-Cardiff ultima chance per gli ospiti di tenere vive per un po le speranze salvezza, anche se per me retrocedono comunque alla fine visto pure il calendario.

Probabile, anche se spero di no.

Ma a occhio guarderò Juve-Ajax ?

 

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Il City la chiude in pochi minuti col Crystal Palace, ed era abbastanza prevedibile.

Mezza Inghilterra, a giudicare dagli ascolti televisivi, era ieri davanti allo schermo per Liverpool-Chelsea, crocevia fondamentale per i Reds.

Il Liverpool ne esce alla grande, con un meritato 2-0 (Manè e uno strepitoso gol di Salah) in una gara dove il Chelsea fa una buona figura, colpisce anche un palo con Hazard ma si conferma inferiore.

La palla adesso torna al City, che è davanti ma è atteso da due gare complicatissime: Tottenham fuori e United a Old Trafford.

Inutile aggiungere che per entrambe, sia City che Liverpool, vincerle tutte da qua alla fine è praticamente un obbligo, solo che c'è di mezzo una sciocchezza chiamata Champions League.

All'andata Guardiola ha risparmiato Sanè e De Bruyne, oltre ad essere privo di Bernardo Silva, ha finito per perdere con gli Spurs e difficilmente ripeterà l'esperimento al ritorno, ne è pensabile che Guardiola non affronti al meglio la Juve in una semifinale di Champions, ma questo potrebbe costargli la Premier.

D'altra parte, anche Klopp avrà bei dilemmi nel caso di una semifinale col Barca, tanto più che i tifosi Liverpool antepongono senza esitazioni la Premier alla Champions.

Bei dilemmi, indubbiamente.

Chi vivrà, vedrà...

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15 minuti fa, poli ha scritto:

Attenzione che il City dal voler fare pokerissimo rischia di restare a secco (almeno in PL et CL) secondo me.

Li ho visti veramente male con gli spurs, ma male male... UNa partita non fa primavera però...

Verissimo.

Guardiola sta tentando un coraggioso all-in.

Non credo possa perdere la FA Cup col Watford, anche se la storia del trofeo più antico del mondo è piena di sorprese clamorose e proprio il City ne sa qualcosa ...

Però è ovvio che FA Cup, Coppa di Lega e mettiamoci pure la Supercoppa inglese sono molto più di niente (soprattutto la prima è per i tifosi un trofeo di enorme importanza) ma da sole (si fa per dire) non bilancerebbero a mio parere la delusione per aver mancato i due bersagli grossi.

Perché se sei il Watford e vinci la FA Cup festeggi tutte le notti fino ad agosto, ma se sei uno dei tre club più ricchi del mondo....

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Alle 13.30 il City ospita di nuovo il Tottenham. Che disdetta, ancora caviale e champagne...

In realtà, detto che l'anticipo al sabato a pranzo (eppure in Premier si gioca anche domani) conferma quanto chi organizza il torneo se ne fotta degli impegni europei (quello è il calendario stabilito, e non si cambia per nessun motivo) sarà difficile vedere di nuovo una partita a mille all'ora sessanta ore dopo la fine della precedente.

Se però succederà, e a dire la verità succede piuttosto spesso, sarebbe bello che i nostri preparatori atletici prendessero qualche appunto...

Detto ciò, City sulla carta favorito perché è più forte (e tutto sommato lo ha confermato anche mercoledì sera) e perché le alternative disponibili sono più numerose di quelle che ha Pochettino.

Il Liverpool domani ha un impegno solo all'apparenza banale (il Cardiff si gioca letteralmente la permanenza in Premier) ma si dice che vincere moltiplica le energie, e i Reds in questo periodo fanno solo quello.

Per me, vincono sia City che Liverpool e lo snodo decisivo diventa il derby di Manchester all'Old Trafford, ma sia pure oggi in differita di 45 minuti (alla mezza c'è il Milan ?) non me le perderò...

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Vince il City.

Anche stavolta segna dopo 5' (gol di Foden) ma se lo fa bastare, contro un ottimo Tottenham che non demerita affatto ma giunge alla quinta sconfitta esterna di fila in campionato.

Chiunque, ignaro di cose calcistiche, avesse cambiato canale passando da Parma a Manchester, avrebbe scommesso che quelli in terra emiliana venivano da una partita giocata due giorni prima, e che quelli riposati erano in terra inglese, ma tant'è...

City subito avanti, dicevo, ma bella reazione degli Spurs due volte vicini al pari già nella prima frazione.

Equilibrio anche nella ripresa, il City sfiora il raddoppio ma Lucas Moura si divora l'1-1.

Il Tottenham fra l'altro meriterebbe un rigore evidente, ma non c'è la VAR ad aiutare l'arbitro su un mani oggettivamente da punire.

Il finale di partita si gioca in un clima di  tensione che si taglia col coltello: non potrebbe essere altrimenti, anche perché le scorie di mercoledì non possono essere state assorbite.

Sterling e Vertonghen vengono alle mani, il City passa i minuti di recupero letteralmente terrorizzato all'idea di buttare una stagione in tre giorni: vedere la difesa di Guardiola sparare la palla lontano in attesa del triplice fischio non capita tanto spesso...

Ma il fischio arriva, e il City è primo.

Domani il Liverpool dovrà fare il suo dovere col Cardiff, dopodiché mercoledì di nuovo in campo!!!

E stavolta, a Old Trafford, il derby di Manchester la Premier può deciderla veramente...

 

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11 ore fa, forest ha scritto:

Chiunque, ignaro di cose calcistiche, avesse cambiato canale passando da Parma a Manchester, avrebbe scommesso che quelli in terra emiliana venivano da una partita giocata due giorni prima, e che quelli riposati erano in terra inglese, ma tant'è...

Chiunque, ignaro di cose calcistiche, avesse cambiato canale passando da Parma a Manchester, avrebbe scommesso che il valore  della rosa di quelli in terra emiliana è 530 + 80 mln di euro e che quello degli stanchi è di 1,14 mld + 835 mln.......   di cosa parliamo Forest...... come puoi paragonare le 4 squadre...... sarebbe come fare un paragone tra Alma-Venezia e Boston-Los Angeles....

P.S. scusatemi ma sul basket sono rimasto a Jabbar e Larry Bird. .

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2 minuti fa, kaisercaio ha scritto:

Chiunque, ignaro di cose calcistiche, avesse cambiato canale passando da Parma a Manchester, avrebbe scommesso che il valore  della rosa di quelli in terra emiliana è 530 + 80 mln di euro e che quello degli stanchi è di 1,14 mld + 835 mln.......   di cosa parliamo Forest...... come puoi paragonare le 4 squadre...... sarebbe come fare un paragone tra Alma-Venezia e Boston-Los Angeles....

P.S. scusatemi ma sul basket sono rimasto a Jabbar e Larry Bird. .

1. Il valore delle rose si riferisce alle capacità tecniche, effettivamente imparagonabili, non a quelle atletiche Anzi, di solito chi ha una squadra di valore minore dovrebbe sopperire proprio con la corsa, in Italia lo fa molto bene l'Atalanta.

2. Il valore della rosa dell'Ajax è un quinto di quello della Juve, non solo ma l'Ajax si gioca punto a punto un campionato che la Juve ha vinto da quattro mesi, e infatti il sabato prima ha giocato coi ragazzini. E dunque, com'è che l'Ajax più stanco e con un valore economico infinitamente inferiore, correva il doppio?

3. Se anziché una gara di Premier ne prendiamo una di Championship (serie B inglese) la differenza di ritmo rispetto alla A diventa, purtroppo, ancora più imbarazzante.

4. Il City giocherà mercoledì il derby di Manchester, e sarà l'ottava partita in ventitrè giorni, tutte assolutamente decisive per la stagione. Come è possibile che in Italia si insista ancora con la barzelletta che se gioco il martedì devo anticipare il campionato al venerdì sera, salvo giustificarmi pure alla fine  perché "abbiamo pagato la stanchezza per la gara di Coppa?"

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1. Anche no....... una cosa è allenare Aguero un'altra Rui Barros..... dai.... le capacità atletiche di certi fenomeni come ha il City sono doti naturali che madre natura dona a qualcuno sì e a qualcun'altro no..... se così non fosse chiunque allenato bene farebbe i 100 metri in 10 secondi.

2. L'Ajax è una mosca bianca, un unicum penso mai visto e credo irripetibile.

3. Le partite di Championship sono palla lunga e pedalare con botte da orbi..... un'altro sport..... anche bello da vedere per certi aspetti, ma il calcio è altro.

4. Mi pare che parecchi allenatori inglesi, Mou in primis ergo non uno scemo, si siano lamentati della cosa vero?  Detto questo, peraltro concetto trito e ritrito, no è che la cacca degli inglesi profumi di violetta, nel senso che se per la loro intransigenza danneggiano le loro squadre in CL lo reputo tafaziano. Ripeto fai un paragone che non esiste, ovvero metti sullo stesso piano Coronica e Magic Johnson

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Che atleticamente spesso le italiane siano o sembrino inferiori a squadre di altri paesi è vero. 

Occorrerebbe confrontare i dati oggettivi. A livello di chilometri percorsi nei 90 minuti, unico dato facilmente reperibile online, non ci sono significative differenze. 

Ne deduco che le possibilità sono due. O la nostra è una semplice impressione dovuta al fatto che a correre di più è in realtà la palla (e qui è ovvio che la differenza tecnica gioca un ruolo fondamentale) oppure è differente la velocità con cui quegli stessi chilometri vengono percorsi, ma ciò significherebbe anche che i giocatori all'estero stanno più tempo fermi nei 90 minuti, e questo sinceramente mi pare improbabile. 

 

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2 ore fa, kaisercaio ha scritto:

1. Anche no....... una cosa è allenare Aguero un'altra Rui Barros..... dai.... le capacità atletiche di certi fenomeni come ha il City sono doti naturali che madre natura dona a qualcuno sì e a qualcun'altro no..... se così non fosse chiunque allenato bene farebbe i 100 metri in 10 secondi.

2. L'Ajax è una mosca bianca, un unicum penso mai visto e credo irripetibile.

3. Le partite di Championship sono palla lunga e pedalare con botte da orbi..... un'altro sport..... anche bello da vedere per certi aspetti, ma il calcio è altro.

4. Mi pare che parecchi allenatori inglesi, Mou in primis ergo non uno scemo, si siano lamentati della cosa vero?  Detto questo, peraltro concetto trito e ritrito, no è che la cacca degli inglesi profumi di violetta, nel senso che se per la loro intransigenza danneggiano le loro squadre in CL lo reputo tafaziano. Ripeto fai un paragone che non esiste, ovvero metti sullo stesso piano Coronica e Magic Johnson

1.Guarda quanto corre il Leeds in serie B, se ti capita. Per dirne una, gli esempi potrebbero essere infiniti.

2. Figurati, era solo l'esempio più evidente e recente. L'Atalanta corre più di tutte le big, in serie A. Non c'è necessariamente proporzione fra valore economico e capacità atletiche. Anzi, il calcio è pieno di gente che, se non corresse con quei piedi non giocherebbe mai...

3. Almeno sette-otto squadre di Championship farebbero la A attuale serenamente a metà classifica.

4. Se ne lamentano, certo, ma a me interessa il fatto che lo status quo è questo, ed è con questo che ne portano quattro in semifinale. Sul fatto che spostare una partita una settimana prima significhi prendere in giro i tifosi credo non ci possano essere dubbi.

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2 ore fa, gimmi ha scritto:

Che atleticamente spesso le italiane siano o sembrino inferiori a squadre di altri paesi è vero. 

Occorrerebbe confrontare i dati oggettivi. A livello di chilometri percorsi nei 90 minuti, unico dato facilmente reperibile online, non ci sono significative differenze. 

Ne deduco che le possibilità sono due. O la nostra è una semplice impressione dovuta al fatto che a correre di più è in realtà la palla (e qui è ovvio che la differenza tecnica gioca un ruolo fondamentale) oppure è differente la velocità con cui quegli stessi chilometri vengono percorsi, ma ciò significherebbe anche che i giocatori all'estero stanno più tempo fermi nei 90 minuti, e questo sinceramente mi pare improbabile. 

 

Non è minimamente una questione di chilometri percorsi, ma della velocità con cui si percorrono.

Se ad esempio la squadra sta alta, e vai a pressare di continuo sui portatori, non hai la necessità continua di farti il campo su e giù ed accumulare chilometri.

Ma scatti e riscatti di continuo, e i chilometri li percorri così.

Le stesse domande che pongo io sull'abisso a livello di aggressività, agonismo e velocità di circolazione della palla fra Italia e Inghilterra le ha poste, lo avrai visto, domenica sera Costacurta a Ranieri, a Sky.

Ranieri ha risposto, probabilmente lo avrai visto, che esiste una sorta di codice di accesso al calcio inglese, una specie di selezione all'ingresso.

Indipendentemente dalle capacità tecniche, sono richiesti fisicità, agonismo, corsa e capacità di fare tutto con la massima intensità possibile.

Se queste caratteristiche non le hai, sei fuori in partenza.

Valeva al Leicester, valeva al Fulham.

Ranieri ha spiegato che i suoi principi di gioco erano in Inghilterra gli stessi che applica alla Roma, quel che cambia completamente è l'intensità degli allenamenti ("ci si allena meno ma con intensità molto maggiore") e quella delle partite.

Interessante anche la nota secondo cui i particolari cui qua viene data enorme importanza (l'alimentazione, per dirne una), lì vengono pressochè ignorati.

È normale trovarsi al campo un'ora e mezza prima della partita, ognuno arriva da casa sua (molti, al Leicester, arrivavano da Londra o da Manchester, non abitando in città) e ognuno mangiava per conto suo, quel che riteneva opportuno.

È stato anzi Ranieri medesimo ad insistere per creare una sorta di centro dove mangiare tutti assieme prima della gara.

Ma è un argomento che richiederebbe pagine e pagine: parlavo circa un anno fa con un ex ottimo portiere, ora allenatore, che ha fatto un'esperienza da tecnico di una squadra juniores di buon livello in Inghilterra.

Mi spiegava che negli allenamenti l'agonismo è folle, non puoi chiedergli di rallentare, e questo è un concetto ribadito di recente da Sarri.

Una volta finito, tutti al pub.

Giorno dopo, stessa musica.

Ranieri ieri diceva di essere rimasto sconvolto dalla sua prima volta da allenatore in Inghilterra: in spogliatoio, nel pre-partita, cinque minuti per spiegare sommariamente posizioni in campo e caratteristiche degli avversari, poi musica a palla e quindi riscaldamento con partitella a mille all'ora.

È un altro mondo, se leggi il libro di Vialli che ha allenato e giocato sia qua che là ti spiega bene le differenze, che sono anche di tipo culturale: il calcio non è una gara a chi è più furbo, ma a chi è più forte.

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Si, ho sentito Ranieri e letto il libro di Vialli. Ho anche una formazione di carattere matematico che influisce molto sul mio modo di ragionare. Ed il ragionamento è semplice ed è quello sopraesposto.

Se A e B percorrono la stessa distanza nello stesso tempo un po' correndo e un po' camminando, non vi è alcun dubbio che quello che corre più veloce cammina per un tempo più lungo. Questo è un fatto oggettivo.

Dato che ti do perfettamente ragione sul ritmo e la corsa e sul confronto tra inglesi (o l'Ajax l'altro giorno) e le italiane, e dato che non vedo ste grandi pause per giocatori di premier, anzi, non posso che concludere che quello che vediamo è semplicemente una palla che gira più veloce, più riconquiste e ribaltamenti di fronte che imprimono ritmo e velocità al gioco e più "garra" nella ricerca dei contrasti. 

Atleticamente, a capacità aerobiche, un giocatore di A è mediamente equivalente ad uno di Premier, ma l'effetto che fa a chi vede le partite è quella differenza che si riscontra tra chi si è appena bevuto una camomilla e uno che ha appena sniffato un grammo di cocaina..

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2 ore fa, gimmi ha scritto:

Si, ho sentito Ranieri e letto il libro di Vialli. Ho anche una formazione di carattere matematico che influisce molto sul mio modo di ragionare. Ed il ragionamento è semplice ed è quello sopraesposto.

Se A e B percorrono la stessa distanza nello stesso tempo un po' correndo e un po' camminando, non vi è alcun dubbio che quello che corre più veloce cammina per un tempo più lungo. Questo è un fatto oggettivo.

Dato che ti do perfettamente ragione sul ritmo e la corsa e sul confronto tra inglesi (o l'Ajax l'altro giorno) e le italiane, e dato che non vedo ste grandi pause per giocatori di premier, anzi, non posso che concludere che quello che vediamo è semplicemente una palla che gira più veloce, più riconquiste e ribaltamenti di fronte che imprimono ritmo e velocità al gioco e più "garra" nella ricerca dei contrasti. 

Atleticamente, a capacità aerobiche, un giocatore di A è mediamente equivalente ad uno di Premier, ma l'effetto che fa a chi vede le partite è quella differenza che si riscontra tra chi si è appena bevuto una camomilla e uno che ha appena sniffato un grammo di cocaina..

Non è solo questo che è indubbiamente vero. Non so che equazione matematiche usi, per esempio è esplicata la differenza tra un difensore, un centrocampista, una punta? Perchè nel calcio estero le punte non tornano tanto come in Italia, difficilmente troverai un attaccante che va a schermare il portatore di palla o un esterno d'attacco che fa il terzino, quindi corrono forse gli stessi km, ma in zone minori del campo, quindi più velocemente.

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