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Premier League 2018/19


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Finita, 2-1 City.

È decisamente esplosa la partita nel secondo tempo.

Ripresa con mezza occasione a testa all'inizio (Alexander-Arnold  per il Liverpool, Aguero per  il City), poi Citizens salvati da Ederson e che poco dopo soccombono: cambio di gioco, sponda di Robertson e testa vincente di Firmino.

Mancano 25', il Liverpool sembra avere la partita in mano e invece becca il 2-1 su un bellissimo contropiede chiuso in gol da Sanè.

Assalto dei reds, ma altro pericolosissimo contropiede City con Alisson miracoloso su Aguero.

Ancora Liverpool a testa bassa, si salva il City prima con la respinta sulla riga di Walker e poi con Ederson.

Nel finale Alisson salva il clamoroso match point  per il City al 90', i Reds si ributtano in avanti ma non pareggiano: mai vista una squadra di Guardiola letteralmente messa là dietro e costretta a spazzare il pallone, ma il City la porta a casa.

La partita ha detto molte cose.

La prima è che abbiamo un campionato, che adesso diventa incertissimo.

Prima sconfitta per il Liverpool, City a quattro punti e, attenzione, Tottenham a sei.

Diciassette partite da giocare, un'eternità.

La seconda: il Liverpool non perde nulla sul piano dell'autostima dopo questa sconfitta, perché se l'è giocata con personalità e zero timori confermando di sentirsi alla pari del City e di esserlo sul campo. Il City non ruba nulla, fa due gol e Alisson ne salva un altro paio, ma il Liverpool passa molti minuti a giocare la palla rasoterra nella metà campo di un City tutto all'indietro, a casa sua, e questo in Premier League io ancora non lo avevo visto fare da nessuno.

La terza, buone notizie per le rivali di Champions: avessero vinto i Reds Klopp a +10 si sarebbe permesso più di un ampio turnover, e Pep avrebbe mollato la Premier per puntare tutto sulla Champions.

Così, sarà una lotta sanguinosa fino all'ultimo che inevitabilmente porterà via energie ad entrambe.

La quarta: Guardiola ha uno squadrone ma un solo giocatore insostituibile che si chiama Fernandinho, Klopp dietro ha un problema tutte le volte in cui deve giocare Lovren, inadeguato a questi livelli.

Bene, tifavo Liverpool ma me la sono veramente goduta.

Fra due giorni Chelsea-Nottingham di FA Cup, a Stamford Bridge, temo sarà invece solo sofferenza ?

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due cose al volo:

- avessi un euro da puntare sulla vittoria finale della Premier, ad oggi lo metterei ancora sul Liverpool

- certo che se Klopp riuscisse a portarsi in casa nel mercato di Gennaio un centrale...

- l'assenza di un KDB a pieno servizio pesa tanto per Pep, anche se non sembra...

- gli ultimi minuti di partita mi sono sembrati poco "British" e molto "Southish" fuori dal campo ?

- sentire i tifosi cantare "Hey Jude" all' Ethiad mi fa sempre uno strano effetto, ancora più acuito dal fatto che stasera si giocava contro il Liverpool. E' come se, al termine di Teramo-Triestina, i tifosi di casa si fossero messi a cantare "L' Omo Vespa"

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25 minuti fa, Euskal Herria ha scritto:

due cose al volo:

- avessi un euro da puntare sulla vittoria finale della Premier, ad oggi lo metterei ancora sul Liverpool

Concordo

- certo che se Klopp riuscisse a portarsi in casa nel mercato di Gennaio un centrale...

Concordo anche su questo

- l'assenza di un KDB a pieno servizio pesa tanto per Pep, anche se non sembra...

Divento noioso, d'accordissimo anche qua

- gli ultimi minuti di partita mi sono sembrati poco "British" e molto "Southish" fuori dal campo ?

???

- sentire i tifosi cantare "Hey Jude" all' Ethiad mi fa sempre uno strano effetto, ancora più acuito dal fatto che stasera si giocava contro il Liverpool. E' come se, al termine di Teramo-Triestina, i tifosi di casa si fossero messi a cantare "L' Omo Vespa"

Non ci avevo pensato, ma in effetti...Stasera, comunque Al Ettihad finalmente caldo e degno di un big match di Premier, anche se Anfield resta un'altra cosa e sull'1-1 si sentiva solo la Kop in trasferta

 

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si, oggi stadio molto caldo (per fortuna), il guaio è che tale calore si manifesta (e nemmeno sempre...) solo nei big match. Un City vs Burnley (o basta anche andar sotto contro un Real in CL...) ci porta ad una atmosfera quasi cimiteriale.

ad Anfield, che si giochi contro il Real o contro il Burnley (povero Burnley...) l'atmosfera è sostanzialmente la stessa...

ps: Shaquiri in effetti oggi male, tuttavia se andassimo a vedere la stagione nel suo insieme, lo svizzero (vabbè svizzero...) ha mostrato buone cose.

 

 

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12 minuti fa, Euskal Herria ha scritto:

si, oggi stadio molto caldo (per fortuna), il guaio è che tale calore si manifesta (e nemmeno sempre...) solo nei big match. Un City vs Burnley (o basta anche andar sotto contro un Real in CL...) ci porta ad una atmosfera quasi cimiteriale.

ad Anfield, che si giochi contro il Real o contro il Burnley (povero Burnley...) l'atmosfera è sostanzialmente la stessa...

ps: Shaquiri in effetti oggi male, tuttavia se andassimo a vedere la stagione nel suo insieme, lo svizzero (vabbè svizzero...) ha mostrato buone cose.

 

 

L'Ettihad non solo è spesso un cimitero, ma migliaia di persone lo lasciano semivuoto prima della fine quando il City è sopra di tre o quattro gol.

Un sacrilegio, per quanto mi riguarda.

Shaquiri ha sorpreso anche me, a parte oggi, ma in fondo relativamente: la parentesi con l'Inter è stata l'unica veramente negativa di una buona carriera, anche in nazionale è stato spesso protagonista.

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Toni decisamente esaltati sulla stampa, anche italiana, per la gara di ieri.

La.Gazzetta parla di "show spettacolare, un vero spot per il calcio".

In realtà, la partita ha vissuto sì su una intensità sconosciuta dalle nostre parti, ma solo nel secondo tempo si è realmente accesa, a maggior ragione nella mezz'ora finale con squadre inevitabilmente più lunghe ed entrambe alla ricerca del gol.

Il primo tempo ha vissuto invece di lampi improvvisi (il palo di Manè, il salvataggio sulla linea in acrobazia di Stones, il gol bellissimo di Aguero) in un contesto molto tattico, sia pure a ritmi frenetici e privi di interruzioni.

Molto più spettacolare la ripresa, e la Gazzetta dedica giustamente un intero articolo (elogiativo di Guardiola) a quei minuti finali in cui Pep non si è vergognato di mettere da parte il tiki-taka  e di fare di necessità virtù per resistere agli assalti dei Reds, peraltro sfiorando due volte il terzo gol in contropiede.

Guardiola può essere soddisfatto: ancora senza De Bruyne ha trovato in Fernandinho, Bernardo Silva e l'incontenibile Sanè, oltre al solito Aguero, le chiavi per far male a un Liverpool che aveva subito appena otto gol in venti partite.

Se consideriamo, oltre ai due gol, lo spettacolare salvataggio in uscita disperata di Alisson su Aguero e la doppia clamorosa occasione nel finale (prima sventata da Alisson e poi sul palo esterno) il City davanti ha creato anche più di quanto ci si potesse aspettare in termini di palle-gol autentiche.

Per contro, Klopp esce secondo me deluso per la sconfitta ma con molte certezze: il Liverpool vale il City, nè più nè meno, questa è la prima e la più importante.

Non sbaglia Klopp quando parla di gara decisa dai centimetri: il palo di Manè, la palla non entrata per un nulla salvata da Stones, il salvataggio ancora sulla linea di Walker e quello in disperato recupero di Ederson.

Oltre naturalmente al gol di Firmino e a una sensazione di consapevolezza delle sue forze che è a mio parere il vero valore aggiunto per il Liverpool, che ha avuto nei minuti immediatamente successivi al pari e in alcuni tratti dopo l'1-2 momenti di vero e proprio dominio.

È un Liverpool diverso, molto più consapevole e manovriero, che la gioca da dietro senza paura e vale, in questo momento, le altre big europee.

Fino a ieri pensavo che se il City ieri avesse vinto sarebbe diventato il naturale favorito.

Adesso, invece, penso che rosicchiare quattro punti a questo Liverpool senza più scontri diretti a disposizione sia quasi un'impresa.

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bellissima partita, avvincente, ritmo straordinario

squadre che si sono equivalse

devo dire che i terzini del Liverpool, da me erroneamente ritenuti un punto debole ad inizio stagione, si stanno rivelando 2 punti di forza

sia Robertson sia Alexander-Arnold sono davvero forti

è un momento magico per il calcio inglese, ho visto di recente Maitland-Niles dell'Arsenal ed è un bel giocatore davvero, un '97 tra l'altro

del resto stanno vincendo tutto negli ultimi anni a livello di nazionali giovanili e non sarà un caso

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42 minuti fa, Euskal Herria ha scritto:

leggo in giro critiche alla seconda voce Sky di ieri sera, Di Canio

a me invece è piaciuto, vivace, non banale

diverso dal solito brodino cui solitamente ci propinano

 

 

Di Canio è un grande valore aggiunto alle telecronache.

Competente, legge bene le situazioni tattiche e le spiega, mai banale.

E con il giusto grado di entusiasmo ed enfasi.

Ottimo, per me.

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11 minuti fa, forest ha scritto:

Di Canio è un grande valore aggiunto alle telecronache.

Competente, legge bene le situazioni tattiche e le spiega, mai banale.

E con il giusto grado di entusiasmo ed enfasi.

Ottimo, per me.

concordo anche se per altri motivi lo detesto

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Da "Il Napolista":

Ci sono i big match che tradiscono le attese, e quelli che le rispettano appieno. Due estremi, in mezzo lo spettro intermedio del calcio. Ecco, Manchester City-Liverpool è stata una partita non grigia, estrema, crudele, quasi cruenta nella sua intensità. Nella sua bellezza quasi ancestrale, puro english football con tutte le sfaccettature. Con tutte le nuove sfaccettature, perché la Premier resta la Premier, con le sue caratteristiche di atletismo necessario e logorante. Ma Guardiola e Klopp sono rimasti Guardiola e Klopp, una sfida infinita per due stili diversi, entrambi manichei eppure così lontani.

Ieri ha vinto Guardiola, ma ha vinto in modo sporco. Ovviamente nessun tipo di complotto – anche se non è mancato il doppio caso arbitrale, un gol fantasma risolto con perfetto tempismo storico dalla Goal Line Technology e un’espulsione richiesta dal Liverpool per un fallaccio di Kompany -, per sporco intendiamo un successo lontano dai canoni estetici del dominio sognato e rincorso da Pep. Soprattutto nel finale, il City è sembrata una squadra estremamente lontana da sé. Tutti dietro quando il Liverpool provava gli assalti finali, i tre punti erano troppo importanti per poter solo pensare di sacrificarli sull’altare rischioso dell’idealismo tattico. Per Barney Ronay del Guardian, «City learning to win ugly. Incorrectly so. City did not win ugly here. They won very ugly». Una rivoluzione copernicana per Guardiola, forse solo un’emergenza data da una classifica che rischiava di diventare irrecuperabile. Ma che ora dice Liverpool 54 e Manchester City 50.

C’è tutto

Tra le righe dei paragrafi precedenti, c’è scritto che Manchester City-Liverpool è stata una partita con dentro il tutto. La bellezza della Premier sta nella sua particolare caratteristica tattica, che ad un certo punto porta la squadra di Guardiola a difendersi bassa. Come una provinciale. È l’intensità del gioco e dei giocatori che per un attimo cancella la tattica, depotenzia la tecnica, porta il discorso su un piano fisico – quantomeno in sfide caratterizzate da valori simili.

Poi, anche i casi arbitrali. Dopo la partita, Klopp ha proseguito nel suo nuovo giochino di discussione sugli arbitri, chiedendo con la sua solita (finta) pacatezza «How on earth was Vincent Kompany not sent off?’». Come mai Kompany non è stato espulso? Una polemica che però scolora rispetto all’impatto emotivo di una partita che sui social è già diventata un cult, anche – se non soprattutto – per la telecronaca “appassionata” di Paolo Di Canio, da sempre amante e conoscitore del calcio inglese.Ad un certo punto, nel finale, l’ex attaccante di Lazio e West Ham ha detto di voler mettere i parastinchi e di voler entrare in campo. Tanta era l’adrenalina per un match giocato senza esclusione di colpi. Con una qualità rintracciabile solo in pochi altri contesti, forse solo con Barcellona e Real Madrid. Al massimo, Juventus e Bayern Monaco. Il Napoli è ancora sotto questo livello, ce ne siamo accorti ad Anfield.

I gol

Il paradosso è che abbiamo scritto di tutto, o quasi, meno che dei tre gol. Il primo è una magia di Aguero, tocco a seguire su cross basso, e poi una botta incredibile sul primo palo; il secondo è pura tattica di accerchiamento, Alexander-Arnold,cambio di campo per Robertson, cross perfetto per Firmino e palla in rete; e poi Sané, con un diagonale strettissimo, palla che bacia il palo e poi finisce in porta.

C’è tutto, anche nei gol: qualità personale, capacità di costruire azioni collettive, la ripartenza veloce del City per la rete decisiva. Sì, Guardiola ha vinto con uno stile diverso. Forse era l’unico modo per battere Klopp, la sua nemesi storica. Forse era l’unico modo per tenere aperta la Premier, quando la Premier ha partorito un avversario diverso, e molto forte. È la bellezza di questa lega, perfetta nella confezione e nella sua stessa autonarrazione. Manchester City-Liverpool è stata un capitolo fantastico.

 

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8 minuti fa, fp17 ha scritto:

sfigadin el liverpool

Mancano un bel po' di cose nella sintesi, a onor del vero: tutta la parte dopo il 2-1, ad esempio, con Alisson decisivo due volte su altrettanti contropiede.

Però è vero: partita equilibrata, e la sintesi di Klopp (noi palo e poi riga, loro palo e gli va dentro) descrive una gara decisa dagli episodi e che poteva finire con tutti e tre i risultati.

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20 ore fa, forest ha scritto:

Celtic o Rangers?

Celtic ma praticamente solo per le gare europee(viste dal vivo alcune qua in italia) perchè il torneo scozzese è assolutamente ridicolo. Quel che non sopporto è vedere squadre gallesi giocare nel sistema inglese mentre alle scozzesi e nordirlanesi è vietato. E questo solo perchè il torneo(amatoriale gallese) è stato fondato solo negli anni 90.:ph34r:

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6 ore fa, forest ha scritto:

Di Canio è un grande valore aggiunto alle telecronache.

Competente, legge bene le situazioni tattiche e le spiega, mai banale.

E con il giusto grado di entusiasmo ed enfasi.

Ottimo, per me.

si ma certe volte esagera e va a cadere nel ridicolo. Comunque ce di peggio a Sky, Adani altro bravo ma che esagera nel suo tifo spudorato per l'Inter pure quando dovrebbe fare il telecronista neutrale... indimenticabile poi il suo grido "la garra charruaaaaaaaaaaa":lol::lol::lol:  mesi fa alla vittoria in rimonta nel finale contro gli spurs(poi risultata inutile).

E' un peccato perchè di calcio ne capiscono ma tendono a strafare e esagerano.

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13 minuti fa, gimmi ha scritto:

Giuro che non mi ero mai accorto (né mai chiesto peraltro) che Adani fisse interista. Sarà per quello che mi piace, allora..:D

Io non penso che Adani sia interista, solo un grande appassionato che quella passione, così come Di Canio, trasmette con competenza.

In Udinese-Milan l'enfasi al gol di Romagnoli al 94' non fu inferiore a quella per la rete dell'Inter.

Per i miei gusti, la competenza non basta: la passione che ti tiene incollato allo schermo ci vuole, e se ogni tanto vai va sopra le righe pazienza.

Ad esempio, Marchegiani è certamente competente ma ha ritmi e toni che mi creano sonnolenza.

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26 minuti fa, kaisercaio ha scritto:

E intanto il City rischia l'esclusione dalla CL..... pare che una posta inserita a bilancio come sponsorizzazione sia in realtà un versamento diretto dalle casse dello sceicco. 

Cosa che si sa da anni, e stesso procedimento utilizzato dal PSG.

Non serviva certo football leaks o Sherlock Holmes per scoprire che 250 milioni fossero una sponsorizzazione farlocca.

Solo che fin qua l'UEFA si è girata dall'altra parte e  ha fatto finta di non vedere, perché il grano che gira fa comodo a tutti.

Fermo restando che le attuali inique regole del fpf sono roba che solo Platini poteva partorire, come riconosciuto ieri da Boban nell''intervista sulla Gazzetta, in un mondo ideale dovrebbero comunque uscire entrambe dalle Coppe Europee, ovviamente dal prossimo anno.

Che succeda davvero, mi permetto di dubitarne: finirà con una multa top che gli sceicchi pagheranno con gli spiccioli.

Mi auguro di sbagliarmi, ovviamente.

Dopodiché, però, che si riscrivano le regole, altrimenti le big restano sempre le stesse dieci nei secoli dei secoli: se voglio investire duecento milioni, li ho e dò tutte le dimostrazioni di poter rientrare a lungo termine dall'investimento, perché mai me lo devi impedire?

Lo spiegava bene Gazidis motivando il ricorso al TAS del Milan: "abbiamo duecento milioni di fatturato, per competere con le big ne servono almeno cinquecento. Per arrivarci mi servono i risultati, per avere i risultati mi servono i giocatori. Se mi impedisci di acquistarli, anche a fronte di tutte le garanzie economiche del mondo, diventa una competizione iniqua".

Modificato da forest
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