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Premier League 2018/19


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Surprise!!!

And then there were three.....

Sono rimaste in tre a punteggio pieno in testa alla Premier, e questo era prevedibile.

Non lo era che le tre fossero il Liverpool il Chelsea e..... il Watford!

Doveva essere una semplice domenica di gran festa a Londra Nord: tre vittorie in tre gare, mai accaduto nella storia del Watford in Premier, e la soddisfazione di un big match contro una grande anch'essa a punteggio pieno.

Presente il presidente onorario Elton John con nipotini al seguito, e stadio ovviamente colmo per una gara apparentemente dal destino segnato.

Diciamola, la verità: Pochettino (che alla fine avrà parole si fuoco per i suoi) la partita in pò la snobba, facendo qualche esperimento e dando probabilmente i tre punti per scontati in vista del super-match col Liverpool.

Rinuncia abbastanza assurdamente a Dier e al 4-2-3-1 che gli aveva permesso di trionfare a Old Trafford, per riproporre il vecchio 3-5-2 che pareva ormai messo in soffitta.

Fuori Rose e Son, ormai scavalcato da Loucas Moura nelle preferenze, ma il problema è l'atteggiamento di sufficienza degli Spurs, che per la verità dominano territorialmente il primo tempo e un paio di palle gol le creano, ma aspettano il vantaggio come evento ineluttabile.

E il vantaggio arriva, fra l'altro su autorete, dopo che in avvio di ripresa gli attacchi del Tottenham si sono fatti più tambureggianti.

Pare il timbro sulla quarta vittoria di fila, invece deve succedere tutto.

Il Watford non ha proprio niente da perdere, non ci sta minimamente, la butta sul fisico e sulla corsa e giustamente decide che se sconfitta sarà avverrà in contropiede.

Invece arriva il pari, a 20' dal termine, con il ciclopico Deeney che di testa gira in rete una punizione dalla trequarti.

E per gli Spurs i guai sono appena iniziati, perché Vicarage Road diventa una polveriera e spinge il Watford, che sente l'odore del sangue con gli Spurs che perdono all'improvviso tutte le loro certezze.

Rieccolo, il grande limite del Tottenham costato carissimo già l'anno scorso, fra l'altro anche in Champions dove con due reti di vantaggio sulla Juve il Tottenham giocava sul velluto e il pari improvviso ha mandato la squadra nel pallone prima e a casa dopo.

Che il Tottenham non ci sia con la testa lo dimostra il 2-1, subìto di testa su corner da Cathcart che incredibilmente non ha nemmeno bisogno di saltare.

Pochettino corre ai ripari, butta dentro Llorente e prova almeno a riacciuffarla, le occasioni le avrebbe (Llorente va troppo morbido a due passi dal  portiere, Kane di testa salta benissimo ma gira alto di un nulla) ma se è vero che valutando la gara nel complesso il pari ci starebbe abbondantemente, la lezione per il Tottenham è più che meritata.

Pochettino durissimo con i suoi nel post-partita, ma come conferma l'ottimo Di Canio nel puntuale commento tecnico il mister un po' ci ha messo del suo: si fosse giocato col Liverpool squadra e modulo sarebbero stati gli stessi di Manchester, approfittare del Watford per rispolverare Sanchez centrale nel 3-5-2 togliendo a Dembelè la sua spalla ideale è stato un peccato di presunzione e un messaggio sbagliato ai suoi, che passano dalle stelle alle stalle: fra15gg arriva Klopp a Wembley, se vince e i punti dalla vetta diventano sei (e realisticamente quattro dal City) la strada si fa subito in salita.

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Il Tottenham mi ricorda un po' la Roma o il Napoli cioé la classica eterna incompiuta cui manca una moneta per fare un soldo, forse perché composta in gran parte da giocatori che sono "fuoriclasse di categoria" (Eriksen, Lamela, lo stesso Kane) cioé giocatori forti che però ad un certo livello non riescono a fare la differenza.

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1 ora fa, atleticoiero ha scritto:

Il Tottenham mi ricorda un po' la Roma o il Napoli cioé la classica eterna incompiuta cui manca una moneta per fare un soldo, forse perché composta in gran parte da giocatori che sono "fuoriclasse di categoria" (Eriksen, Lamela, lo stesso Kane) cioé giocatori forti che però ad un certo livello non riescono a fare la differenza.

Di giocatori forti ne hanno parecchi: Lloris fra i pali è fra i migliori portieri in circolazione, Dembelè e Dier sono una signora coppia di centrocampisti e dietro a Kane i vari Eriksen, Son, Lamela, Loucas Moura e Dele Alli sono eccellentii giocatori.

Il resto sono comunque nazionali inglesi (Trippier, Rose) o belgi (Vertonghen, Anderwiereld).

Sulla carta non è certo tecnicamente che hanno problemi, ma è mentalmente che non riescono a fare il salto di qualità.

Sono sempre all'altezza contro le.big, l'anno scorso per dire in Champions hanno vinto il girone davanti al Real Madrid, pareggiando in Spagna solo perché l'arbitro non li ha fatti vincere  e travolgendo i blancos a Wembley.

Poi però con la Juve sembravano in controllo, due gol di vantaggio a mezz'ora dalla fine e niente rischi, ed è bastato un gol in contropiede a mandarli nel pallone.

Cinque minuti e la Juve se li è mangiati...

Non più tardi di 15 gg fa hanno espugnato 3-0 l'Old Trafford, ma poi si sono persi banalmente a Watford, non hanno ancora quella mentalità killer di squadre come la Juve o il City che puoi anche fare a meno di guardare certe partite, tanto sai già come finiscono.

Forse hanno bisogno di vincere qualcosa, forse Pochettino non è l'allenatore ideale, o magari è solo un percorso di crescita.

Certo che a singoli non puoi dire niente, sono fortissimi, ma se non vincono mai un motivo ci sarà....

 

Modificato da forest
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  • 2 settimane dopo...

TOTTENHAM-LIVERPOOL 1-2

Vincono i più forti, semplicemente.

Prima della partita chiedono a Klopp se la sua è in questo momento la squadra più forte d'Europa.

Lui fa un giro di parole per dire in sostanza che esserlo a settembre conta assai poco, ed è evidentemente verissimo.

Ma fin qua il Liverpool è una macchina che sa solo vincere, e del resto se prendi una squadra vice-campione d'Europa e chiedi al tecnico come desidera investirci sopra un paio di centinaia di milioni, difficilmente vien fuori una squadra di pippe.

Rispetto allo scorso anno, il Liverpool è meno spettacolare ma assai più solido, ha una difesa che concede pochissimo e un portiere come Dio comanda.

Che in realtà oggi resta disoccupato, perché nel primo tempo il Liverpool semplicemente domina un Tottenham che soffre enormemente non l'assenza di Lloris (anzi, Worm se la cava tutto sommato discretamente) ma quella di Dele Alli, che Pochettino deve assolutamente cercare di recuperare per martedì, fermo restando che ovviamente l'Inter attuale non è il Liverpool.

Ma di fatto gli Spurs creano poco o nulla, il Liverpool segna già dopo quaranta secondi ma Manè è in fuorigioco,, potrebbe farlo di nuovo prima con Salah poi ancora con Manè e infine passa con Wynaldun, di testa su azione da calcio d'angolo.

Nella ripresa il trend non cambia, e nella stessa azione Firmino prima prende il palo e poi raddoppia.

Fin qua, confronto improponibile.

Poi è difficile dire cosa succeda, se sia il Liverpool che sul 2-0 si mette a pensare al PSG o se nel Tottenham che inserisce Lamela le cose effettivamente migliorino.

Fatto sta che gli Spurs qualcosa iniziano a far vedere, il Liverpool gigioneggia un poco troppo e anche se il gol di Lamela al 92' arriva troppo tardi per riaprire la gara (preceduto comunque da un palo esterno di Lucas Moura) il Tottenham salva almeno la faccia.

Klopp nel.finale perde Firmino, ma non pare un guaio così serio da comprometterne la presenza in Champions.

Pochettino colleziona la seconda sconfitta di fila dopo un inizio travolgente culminato col 3-0 a Old Trafford.

Ma come scrivevo già ieri su un altro thread, questo Tottenham resta forte ma in Premier più di terzo non può arrivare: City e Liverpool sono a oggi un gradino più in alto.

 

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E non solo il Chelsea.

Delle big perde solo il Tottenham, sia pure col Liverpool, le altre vincono tutte e tutto sommato convincono 

Lo United aveva l'impegno più duro in casa della rivelazione Watford.

A Londra Nord la squadra di Mou si dimostra subito superiore, ci mette mezz'oretta per sbloccarla con Lukaku (in sospetto fuorigioco) e ha la bravura di raddoppiare subito con Smalling.

La ripresa è un altro film, col Watford che non ha nulla da perdere e mostra il solito orgoglio, la riapre con Gray e nel finale (con lo United in dieci per l'espulsione di Matic) solo un grande De Gea salva il 2-2 su Kabasele.

L'anticalcio di Benitez (ma la squadra a onor del vero è quel che è) continua a non pagare, e a Newcastle passa pure l'Arsenal: Ozil e Xhaka i marcatori, inutile il gol della bandiera di Clark.

Il City passeggia col Fulham (3-0, David Silva, Sanè e Sterling) e con 13 punti su 15 resta a due lunghezze dalle uniche due a punteggio pieno.

Del Liverpool ho già scritto, il Chelsea vince 4-1 con uno scatenato Hazard ma fa più fatica di quel che direbbe il punteggio finale: il Cardiff va sopra con Bamba, e complici gli errori sottoporta dei blues resta avanti quasi tutto il primo tempo.

Ma ad Hazard bastano gli ultimi 8' della prima frazione per ribaltarla, per poi fare tripletta nella ripresa su rigore prima del golazo finale di Willian.

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Non so se il Southampton in qualche modo sperasse che le fatiche di Champions rendessero più malleabile il Liverpool, che cercava la settima vittoria in altrettante gare stagionali.

Se sì, si sono sbagliati.

Nei primi 45' il Liverpool segna tre gol, ne sfiora di pochissimo almeno altrettanti e colpisce pure una traversa.

Nella ripresa giustamente i reds tolgono il piede dall'acceleratore, gli annullano due gol ma il risultato resta 3-0.

Davo personalmente per scontato un Man City indemoniato, perché Guardiola non ha preso molto bene la sconfitta casalinga in Champions.

Come prevedibile, i citizens si sfogano a Cardiff vincendo 5-0 e rimanendo a due punti dal Liverpool.

Domani tocca al Chelsea provare a rimanere a punteggio pieno.

Il derby esterno col West Ham era pochi anni fa garanzia di clima infuocato (e spesso incidenti, a onor del vero)

L'Olimpico ha annacquato l'atmosfera e pure i risultati degli Hammers, che tre anni fa partecipavano all'Europa League e adesso si dibattono sul fondo classifica nonostante cento milioni investiti sul mercato, ma per Sarri non sarà comunque facile.

Torna a vincere il Tottenham a Brighton (2-1), non lo United fermato in casa sull'1-1 dall'ottimo Wolverhampton.

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È una sorpresa secondo me relativa lo 0-0 fra West Ham e Chelsea.

I padroni di casa non potevano continuare ad essere la brutta copia di sè stessi che si è vista finora, e quale occasione migliore di un derby così sentito per darsi finalmente una mossa?

Il Chelsea dal canto suo stava facendo anche più del dovuto, sfruttando fra l'altro un calendario abbastanza agevole, ma pur rimanendo un'ottima squadra non ha i valori di City e Liverpool.

Sarri è molto bravo ma i miracoli li faceva uno solo, e pensare di azzerare venti punti di margine dai citizens era possibile solo investendo molto pesantemente sul mercato.

Lo ha fatto il Liverpool, non il Chelsea.

Che ieri, soprattutto nel primo tempo, ha rischiato più volte seriamente di andar sotto, salvo avere una bella reazione nella ripresa e sfiorare il gol della vittoria nel finale.

Ma le gare del Chelsea danno sempre la sensazione di essere aperte fino al 90', quelle del Liverpool, almeno fino a qui, di essere finite prima di iniziare.

Ovviamente sei giornate sono pochissime per i verdetti definitivi, ma l'idea al momento è che sarà una corsa a due.

CLASSIFICA: Liverpool 18 punti; Chelsea, Manchester City 16; Watford 13; Bournemouth, Manchester Utd, Tottenham 10; Arsenal, Leicester, Wolverhampton 9; Crystal Palace 7; Everton 6; Brighton, Fulham, Southampton 5; Burnley, West Ham 4; Cardiff City, Huddersfield, Newcastle 2.

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La settimana che porta a Chelsea-Liverpool (sabato, ore 18.30 a Stamford Bridge) inizia curiosamente con... Liverpool-Chelsea, domani sera ad Anfield.

Il fatto che sia solo il terzo turno di Coppa di Lega (sedicesimi di finale) non impedirà il consueto tutto esaurito che a Liverpool non fa neanche più notizia, ma è facile prevedere ampio ricorso al turnover da parte di entrambi i tecnici: la Coppa di Lega (da non confondere con la ben più prestigiosa FA Cup, o Coppa di'Inghilterra) è un po' come la nostra Coppa Italia: tutti la snobbano fino ai quarti di finale, poi inizia a diventare un obiettivo visto che finisce comunque nel palmares e garantisce l'accesso diretto all'Europa League.

Ma è ovvio che l'interesse dei media e quello dei tifosi è calamitato dal big match di sabato, il primo vero crocevia della stagione.

Il City guarda con interesse a Londra sperando di riprendersi il primo posto ma fin qui il cammino del Liverpool è immacolato.

Diciamolo chiaramente: se i reds passassero anche a Stamford Bridge, si ufficializzerebbe di fatto la corsa a due per la Premier: il Liverpool ha già vinto dominando a casa del Tottenham, lo facesse anche nella tana del Chelsea (con United e Arsenal attardate e in difficoltà) darebbe una botta anche psicologica a tutte le rivali.

Per Sarri non ci voleva il pari nel derby di domenica, perché una vittoria gli avrebbe consentito di guardare negli occhi i rivali dalla stessa altezza ed assorbire senza drammi anche un'eventuale sconfitta.

Così, invece, se vincesse il Liverpool, il Chelsea finirebbe a meno cinque, e con un punto in due partite si incrinerebbe la magia che fin qua ha caratterizzato il rapporto fra l'ex tecnico del Napoli e il notoriamente umorale ambiente blues.

Che Klopp vada a Londra per vincere è d'altra parte fuori discussione: sa di avere una corazzata che in questo momento gira a mille, forse persino troppo per essere appena a settembre.

Partita imperdibile, sulla quale sarà interessante tornare: cosa studierà Sarri per fermare Salah, Firmino e Manè, i tre punteros di una squadra che non solo vince sempre ma lo fa segnando tre gol a partita?

Può Hazard, che per caratteristiche pare davvero il classico granello di sabbia in grado di mandare in tilt l'ingranaggio, rappresentare la chiave per far male ad Alisson?

Giroud o Morata?

O nessuno dei due?

Di sicuro Sarri ci sta già lavorando.

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8 minuti fa, pinot ha scritto:

come ti organizzi per sabato pomeriggio/sera, Forest  ?

immagino che Juve-Napoli passi in secondo piano....my sky insomma.....

Facile: dalle 17.30 Stamford Bridge senza discussioni, prepartita compreso che con gli ospiti di lusso vale sempre la pena.

Ovviamente Juve-Napoli si registra con my Sky, ci mancherebbe.

Finito il primo tempo (18.45) un'occhiata alla prima mezz'ora di Juve-Napoli: con l'avanti veloce si saltano le pause, e 15' bastano e avanzano.

Torno a Londra fino alla fine, il post-partita lo registro e mi godo gli ultimi 30' di Juve-Napoli in diretta, recuperando alla fine quel che di interessante mi fossi eventualmente perso.

Molto più facile a farsi che a dirsi, anche considerando che le due partite si sovrappongono solo per 45' (e in quelli ovviamente per i miei gusti non c'è  gara).

L'alternativa sarebbe la contemporanea fra Chelsea-Liverpool in TV e Juve-Napoli sul tablet, almeno nei 45'  in cui si sovrappongono, ma l'ho già sperimentata una volta e finisce che non ti godi nè l'una né l'altra.

Quindi prima opzione ?

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1 minuto fa, Euskal Herria ha scritto:

anche se sono conscio della difficoltà morale della cosa, registrerei integralmente Juve-Napoli per vedermela sempre integralmente dopo

Tralaltro, alle 16.15 di sabato ci sarebbe anche un Barcelona-Bilbao

Cosa che molto probabilmente farò al contrario. Registro gli inglesi e Guardo Juve Napoli con birra, popcorn e maglietta azzurra.

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1 ora fa, Euskal Herria ha scritto:

anche se sono conscio della difficoltà morale della cosa, registrerei integralmente Juve-Napoli per vedermela sempre integralmente dopo

Non so come funzionino le cose a casa tua, ovviamente, ma nella mia guardare una gara registrata ignorando il risultato è possibile solo se parliamo del Nottingham Forest le rare volte in cui lo mostrano.

Per il resto, anche ammettendo il poter spegnere il cellulare (e per me è assai complicato per problemi di lavoro e di salute dei miei genitori) prima o poi arriva a casa mio figlio con qualche amico.

No, devo sapere tutto in diretta...

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4 minuti fa, morodesede ha scritto:

volevo dir la stessa roba… quando el ga dichiarado el tifo pei giallorossi ga perso el Valencia, la Roma ma anche el Lecce e perfin el Messina in D... una strage… te sa forsi se xe qualche squadra giallorossa in Vietnam che ga ciapado salata?...

:rotfl: te sta disendo che la lazio xe za spacciada?

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15 minuti fa, forest ha scritto:

Non so come funzionino le cose a casa tua, ovviamente, ma nella mia guardare una gara registrata ignorando il risultato è possibile solo se parliamo del Nottingham Forest le rare volte in cui lo mostrano.

Per il resto, anche ammettendo il poter spegnere il cellulare (e per me è assai complicato per problemi di lavoro e di salute dei miei genitori) prima o poi arriva a casa mio figlio con qualche amico.

No, devo sapere tutto in diretta...

Risposta complessa 

nel senso che attuerei una strategia di questo tipo in presenza di 2 partite in contemporanea.

- diretta per la partita più interessante / a cui sono maggiormente coinvolto

- registrazione della meno interessante e visione dei 90º in differita anche conoscendo il risultato finale

Nel senso che sapere che Juve Napoli è finita N-N comunque non inficia (o almeno, non inficia totalmente...) sul mio desiderio di visione in differita. 

Poiche “voglio tutto”, devo concedere qualcosa. E quel qualcosa si chiama “conoscere il risultato della partita meno importante”. Anzi, magari riesco addirittura a cogliere alcune “sfumature” della gara che in diretta non coglierei 

Modificato da Euskal Herria
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