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Gubbio - Triestina / Domenica 7 Aprile / Ore 14.30


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Per me veramente non capite il punto, palle in area il Gubbio da solo non era in grado di metterle, Boccanera non doveva toccare palla. Poi è scarso e tutto quel che volete, ma con noi non giocherà mai più (nel caso ovviamente giocherebbe Matosevic) quindi fare 25 pagine su quanto sia una pippa non serve a nulla. Sono argomenti da perdenti, cosa volete fare impiccarlo? Bisogna invece capire come evitare di portarci avversari così alti e non concedere punizioni e angoli in un numero così copioso. Quello serve...

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11 minuti fa, Guiz ha scritto:

Per me veramente non capite il punto, palle in area il Gubbio da solo non era in grado di metterle, Boccanera non doveva toccare palla. Poi è scarso e tutto quel che volete, ma con noi non giocherà mai più (nel caso ovviamente giocherebbe Matosevic) quindi fare 25 pagine su quanto sia una pippa non serve a nulla. Sono argomenti da perdenti, cosa volete fare impiccarlo? Bisogna invece capire come evitare di portarci avversari così alti e non concedere punizioni e angoli in un numero così copioso. Quello serve...

Hai ragione.

Secondo me il problema è il centrocampo …...ritengo Coletti molto valido sulle palle alte ma troppo lento ......ci vorrebbe un po' più di velocità nella manovra visto che abbiamo giocatori veloci che andrebbero sfruttati per questo…..

 

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8 minuti fa, andreis ha scritto:

Hai ragione.

Secondo me il problema è il centrocampo …...ritengo Coletti molto valido sulle palle alte ma troppo lento ......ci vorrebbe un po' più di velocità nella manovra visto che abbiamo giocatori veloci che andrebbero sfruttati per questo…..

 

E' un problema ma relativo, quando siamo più corti Coletti deve fare meno strada e dirige meglio, quando ci allunghiamo va in difficoltà perchè non nè veloce nè ha lanci illuminanti. Ma sempre Coletti è, lo stesso giocatore sia nei primi sia nei secondi tempi, non è che cambia scarpini e diventa Pirlo, anzi considerando la sua età sarebbe più facile pensare che possa essere maggiormente lucido ad inizio partita che alla fine.

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17 minuti fa, goffi ha scritto:

Certo non puoi impiccare Boccanera , ma non siamo così forti da non poter subire qualche punizione o corner , ieri sulla carta eravamo molto offensivi , ma facevamo una fatica mostruosa a costruire .A mio avviso la circolazione palla è molto laboriosa , i nostri due esterni alti prendevano palla sempre a difesa schierata e così le cose si complicano . Maracchi è un onesto incontrista grandissimo incursore, ma è forse ancora più lento di Coletti  e con molte meno geometrie . Forse talvolta qualche rilancio dalle retrovie certo non bellissimi da vedere  potrebbe essere più efficace di sterili titic e titoc .Ieri Costantino fino a quando è rimasto in campo e Granoche fino al gol non avevano quasi toccato palla e con 2 attaccanti così è un peccato mortale .

Sulla carta offensivi non vuole dire nulla, puoi mettere anche 10 attaccanti e non essere offensivo. Certo non abbiamo giocatori che illuminano il centrocampo e i due esterni di ieri hanno la tendenza a venire incontro per poi ripartire, però così difficilmente allunghi la difesa avversaria. Questo non lo cambi, puoi cambiare gli uomini ed effettivamente ieri si era partiti con Petrella anche per questo motivo e Mensah lo sa fare anche meglio. Quello che dobbiamo fare in generale però è alzare il baricentro e conquistare palla più alta, cosa che facciamo regolarmente nei secondi tempi, dove la strada che deve fare la palla è minore e dove la loro difesa non è completamente schierata. Siamo in grado di farlo, ma lo facciamo ad intermittenza, stesso discorso vale per le palle lunghe, sicuramente a volte vanno bene, ma se la distanza è troppa da una potenziale spizzata di Granoche non arrivi primo sulla seconda palla ed è buttata al vento, se invece sei più vicino la puoi attaccare con più uomini e magari cercare l' imbucata per Costantino invece di andare sempre da Bariti, che fa sempre la stessa cosa, torna indietro cerca un triangolo poi se ci riesce fa un cross a palombella. E' tutta una questione di distanze, certo sarebbe meglio avessimo anche un "pirlo" ma non lo abbiamo, ma quello che abbiamo basta ed avanza con la maggioranza delle squadre. Sui corner e punizioni contro, valli a rivedere,  al 90% sono stati per via di difensori che rincorrevano da posizioni sbagliate.

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La partita di ieri è nata sotto una cattiva stella già al momento dell' infortunio di Petrella perché secondo me ha scombinato i piani di Pavanel circa l' inserimento di Mensah nella ripresa, poi altro "infortunio", quello di Boccanera, infine errore difensivo, raddoppio subito e frittata fatta. Brava la squadra a non innervosirsi ed ad agguantare il pari. Hanno dei valori morali (oltre a tecnici) non indifferenti. È questo è anche merito dell' allenatore. Mi ha dato parecchio fastidio leggere tanti SMS critici nei suoi confronti al caffè dello sport di telequattro di stasera. Se, come spero e credo, dovessimo raggiungere la promozione tutti questi criticoni esperti nel condurre una squadra saranno gli stessi poi che lo incenseranno, indicandolo come l' allenatore emergente del calcio italiano. Dobbiamo invece fare quadrato, vincere domenica prossima, difendere il secondo posto e ricordarci che la squadra è cambiata parecchio negli uomini rispetto al campionato scorso. I vari cambiamenti nei moduli  che si sono succeduti indicano intelligenza di Pavanel per fare rendere al meglio la squadra. Raramente si vince subito se si cambia parecchio e noi siamo tutto il campionato secondi solo perché il Pordenone ha trovato il suo anno dopo innumerevoli tentativi di salire. Insomma forza Unione e forza Pava !!! :bandieraalabarda:

  • Grazie 1
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18 minuti fa, stets ha scritto:

La partita di ieri è nata sotto una cattiva stella già al momento dell' infortunio di Petrella perché secondo me ha scombinato i piani di Pavanel circa l' inserimento di Mensah nella ripresa, poi altro "infortunio", quello di Boccanera, infine errore difensivo, raddoppio subito e frittata fatta. Brava la squadra a non innervosirsi ed ad agguantare il pari. Hanno dei valori morali (oltre a tecnici) non indifferenti. È questo è anche merito dell' allenatore. Mi ha dato parecchio fastidio leggere tanti SMS critici nei suoi confronti al caffè dello sport di telequattro di stasera. Se, come spero e credo, dovessimo raggiungere la promozione tutti questi criticoni esperti nel condurre una squadra saranno gli stessi poi che lo incenseranno, indicandolo come l' allenatore emergente del calcio italiano. Dobbiamo invece fare quadrato, vincere domenica prossima, difendere il secondo posto e ricordarci che la squadra è cambiata parecchio negli uomini rispetto al campionato scorso. I vari cambiamenti nei moduli  che si sono succeduti indicano intelligenza di Pavanel per fare rendere al meglio la squadra. Raramente si vince subito se si cambia parecchio e noi siamo tutto il campionato secondi solo perché il Pordenone ha trovato il suo anno dopo innumerevoli tentativi di salire. Insomma forza Unione e forza Pava !!! :bandieraalabarda:

La partita di ieri è nata sotto una cattiva stella, ad Imola siamo stati sfortunati, può essere, ma i fatti dicono che la seconda in classifica in piena lotta per la promozione ha fatto 1 punto su 6 nelle due ultime trasferte, troppo poco, anche perchè l'impressione è stata che si poteva fare di più con un approccio diverso, più consapevole, più spavaldo. Pavanel ha il grande merito di avere plasmato una squadra molto forte, di avere creato un gruppo solido con valori morali non indifferenti, ma a me pare abbia a volte il braccino corto forse dovuto all'inesperienza di trovarsi in situazioni come questa.

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14 minuti fa, Guiz ha scritto:

La partita di ieri è nata sotto una cattiva stella, ad Imola siamo stati sfortunati, può essere, ma i fatti dicono che la seconda in classifica in piena lotta per la promozione ha fatto 1 punto su 6 nelle due ultime trasferte, troppo poco, anche perchè l'impressione è stata che si poteva fare di più con un approccio diverso, più consapevole, più spavaldo. Pavanel ha il grande merito di avere plasmato una squadra molto forte, di avere creato un gruppo solido con valori morali non indifferenti ma a me pare abbia a volte il braccino corto forse dovuto all'inesperienza di trovarsi in situazioni come questa...

Beh sì può essere. Dopotutto è al secondo anno di esperienza come allenatore di squadre professionistiche. Come cantava de Gregori..."il ragazzo si farà......". A prescindere da come finirà quest' anno io gli darei fiducia e lo blinderei stile Dalmasson per parecchio tempo. Per me (ma non ho competenza tecnica, è solo un impressione) è destinato a fare carriera e legarlo a noi (anche per l' amore aggiunto che ci mette lavorando per i nostri colori) potrebbe portarci a raggiungere grandi risultati in simbiosi con i programmi targati Milanese/Biasin che, penso,non siano di fermarsi alla serie B.

Modificato da stets
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8 ore fa, Guiz ha scritto:

La partita di ieri è nata sotto una cattiva stella, ad Imola siamo stati sfortunati, può essere, ma i fatti dicono che la seconda in classifica in piena lotta per la promozione ha fatto 1 punto su 6 nelle due ultime trasferte, troppo poco, anche perchè l'impressione è stata che si poteva fare di più con un approccio diverso, più consapevole, più spavaldo. Pavanel ha il grande merito di avere plasmato una squadra molto forte, di avere creato un gruppo solido con valori morali non indifferenti, ma a me pare abbia a volte il braccino corto forse dovuto all'inesperienza di trovarsi in situazioni come questa.

Paura di perdere. Ma così non si vince.

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9 minuti fa, hector ha scritto:

Paura di perdere. Ma così non si vince.

Io non credo che sia paura di perdere, ma una convinzione che si è fatto che se blocchiamo le partite per 45 minuti poi la nostra qualità nella ripresa viene fuori. Solo che non sempre va così perché il calcio è imponderabile, ci sono errori, ci sono situazioni contingenti. Ma soprattutto, oltre a dimezzare il lasso temporale in cui far valere la nostra maggiore qualità, dai un segnale sbagliato alla squadra, infatti è difficilissimo giocare bene tirando i remi in barca per un tempo: le distrazioni, la poca cattiveria, la lunghezza della squadra sono proprio figlie di questo aspetto mentale. Io so che lui non vorrebbe questo, vorrebbe una squadra più accorta, ma con la stessa intensità dei successivi 45'. Questa è l'inesperienza, chiedere ad una squadra di gestire le partite in questo modo, quando la cosa logica sarebbe di partire subito a tutta, mettere paura agli avversari, invece di accrescere la loro autostima, e poi le pause nel corso della partita sarebbero fisiologiche perché nessuna squadra va a tutta per 90'.

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Io credo che la verità stia un poco nel mezzo: a Imola avevamo giocato bene, a Gubbio decisamente male.

Come capita spesso nel calcio abbiamo fatto il punto (e rischiato di vincere) dove magari lo meritavamo meno, e perso dove il pari ci stava stretto.

Ma Pavanel è il primo a non essere per niente soddisfatto della gara di Gubbio, dove per oltre un'ora non abbiamo prodotto nulla giocando sotto ritmo e per di più regalando letteralmente due gol.

Ovvio che non fosse certo questo il piano partita.

La verità è che per qualche carenza strutturale in una squadra che è certamente buona ma non certo una corazzata (penso alla cronica mancanza di un costruttore di gioco vero e proprio, ma anche di un giocatore valido sui calci piazzati) sbloccare la partita è per noi più complicato di quanto possa esserlo per altri.

Pavanel, che non è affatto stupido, questo lo sa perfettamente, ma non è che segnare nella prima mezz'ora gli farebbe schifo, o che raccomanda alla squadra di non farlo?

Semplicemente, per quelle che sono le nostre caratteristiche, piuttosto evidenti, le carenze di cui parlavo prima rendono più complicato che per altri sbloccarla, ma in compenso la panchina molto lunga e una ottima condizione atletica, oltre ad un livello tecnico piuttosto alto che consente una circolazione rapida e affatica chi deve starci dietro, sono fattori che ci danno grandi vantaggi quando la gara entra nella mezz'ora finale.

Questo però non significa certo che non si possa, anzi che non si debba assolutamente, approcciarla molto meglio che a Gubbio.

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Domanda tecnica da porre a portieri / ex portieri per migliorare la mia conoscenza del calcio.

Sull'errore di domenica Boccanera va per colpire di pugno. Mi chiedo era la scelta coretta su una palla così a spiovente o il manuale del preparatore dei portieri dice che su una palla così devi andare in presa? Non mi interessa l'errore specifico di esecuzione, vorrei capire se prima ancora era la cosa giusta da fare.

Non vedo + tantissimo calcio ma vedo che si tende sempre meno a prediligere la presa a favore della respinta coi pugni, cosa che mi sembra più difficile e rischiosa.

Chi sa parli... :)

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28 minuti fa, poli ha scritto:

Domanda tecnica da porre a portieri / ex portieri per migliorare la mia conoscenza del calcio.

Sull'errore di domenica Boccanera va per colpire di pugno. Mi chiedo era la scelta coretta su una palla così a spiovente o il manuale del preparatore dei portieri dice che su una palla così devi andare in presa? Non mi interessa l'errore specifico di esecuzione, vorrei capire se prima ancora era la cosa giusta da fare.

Non vedo + tantissimo calcio ma vedo che si tende sempre meno a prediligere la presa a favore della respinta coi pugni, cosa che mi sembra più difficile e rischiosa.

Chi sa parli... :)

da ex modestissimo portiere di prima categoria ti dico che le palle che scendono in verticale e molto lente creano sempre imbarazzo. Lo creano ancor di più se la palla scende al limite dell'aria e tu sei a a 1 m dalla linea di porta. Il primo errore di boccanera secondo me è stato queesto : già non sei un fenomeno nelle uscite, perchè ti devi avventurare al limite dell'aria con uno scatto di almeno 10 metri intenso. Secondo errore , arrivi di corsa , la chiami, i difensori che erano tranquillamente sulla palla ti lasciano passare, a questo punto non è facile contare bene i passi, ma se tu ci vai con due mani sei più in equlibrio. Con una mano devi calcolare benissimo il tempo di discesa  specialmente se vuoi colpire la palla con un angolo di 90°. Quindi non doveva uscire , e una volta uscito colpirla con due  mani andando incontro alla palla che scende. Offredi l'avrebbe tranquillamente bloccata

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"LA PRESA

Questo gesto su una palla alta viene di solito effettuato su palloni “morbidi” cioè palloni che non hanno una grande velocità e quindi facili da gestire in modo da essere sicuro di diventare padrone della palla."

Che quindi come mi immaginavo, su una palla del genere vai in presa alta, boh errore proprio concettuale mi sembra strano che non gli sia venuto naturale cercare la presa, direi tanta tanta insicurezza per sto ragazzo e talento proprio pochino...

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A me è sembrata strana direttamente la scelta di un'uscita. È un campanile che spiove al limite dell'area, popolata in quel momento da almeno 14-15 persone. Penso che le probabilità che qualcuno riuscisse a girare quel pallone verso la porta in maniera pericolosa fossero prossime allo zero

Modificato da Stefanuzzo
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58 minuti fa, rarcelli ha scritto:

da ex modestissimo portiere di prima categoria ti dico che le palle che scendono in verticale e molto lente creano sempre imbarazzo. Lo creano ancor di più se la palla scende al limite dell'aria e tu sei a a 1 m dalla linea di porta. Il primo errore di boccanera secondo me è stato queesto : già non sei un fenomeno nelle uscite, perchè ti devi avventurare al limite dell'aria con uno scatto di almeno 10 metri intenso. Secondo errore , arrivi di corsa , la chiami, i difensori che erano tranquillamente sulla palla ti lasciano passare, a questo punto non è facile contare bene i passi, ma se tu ci vai con due mani sei più in equlibrio. Con una mano devi calcolare benissimo il tempo di discesa  specialmente se vuoi colpire la palla con un angolo di 90°. Quindi non doveva uscire , e una volta uscito colpirla con due  mani andando incontro alla palla che scende. Offredi l'avrebbe tranquillamente bloccata

Grazie!

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3 ore fa, forest ha scritto:

Io credo che la verità stia un poco nel mezzo: a Imola avevamo giocato bene, a Gubbio decisamente male.

Come capita spesso nel calcio abbiamo fatto il punto (e rischiato di vincere) dove magari lo meritavamo meno, e perso dove il pari ci stava stretto.

Ma Pavanel è il primo a non essere per niente soddisfatto della gara di Gubbio, dove per oltre un'ora non abbiamo prodotto nulla giocando sotto ritmo e per di più regalando letteralmente due gol.

Ovvio che non fosse certo questo il piano partita.

La verità è che per qualche carenza strutturale in una squadra che è certamente buona ma non certo una corazzata (penso alla cronica mancanza di un costruttore di gioco vero e proprio, ma anche di un giocatore valido sui calci piazzati) sbloccare la partita è per noi più complicato di quanto possa esserlo per altri.

Pavanel, che non è affatto stupido, questo lo sa perfettamente, ma non è che segnare nella prima mezz'ora gli farebbe schifo, o che raccomanda alla squadra di non farlo?

Semplicemente, per quelle che sono le nostre caratteristiche, piuttosto evidenti, le carenze di cui parlavo prima rendono più complicato che per altri sbloccarla, ma in compenso la panchina molto lunga e una ottima condizione atletica, oltre ad un livello tecnico piuttosto alto che consente una circolazione rapida e affatica chi deve starci dietro, sono fattori che ci danno grandi vantaggi quando la gara entra nella mezz'ora finale.

Questo però non significa certo che non si possa, anzi che non si debba assolutamente, approcciarla molto meglio che a Gubbio.

Sui calci piazzati, leggi corner, siamo dovuti arrivare a 5 giornate dalla fine per scoprire che se butti la palla direttamente dentro invece di fare giochini strani e ti posizioni diversamente in area forse qualche chance in più ce l'hai. La Damasco è venuta andando a vedere Perugia - Benevento insieme a Milanese dove i primi 4 dei 6 gol segnati sono venuti da palla inattiva. Il co****ne scrivente ed alcuni altri lo dicono circa da ottobre. Chissà che non venga un altra illuminazione e capisca che quando dice alla squadra di essere più prudente nel primo tempo e schiera formazioni di conseguenza, la squadra questo lo assorbe come un fatto negativo e spesso i nostri primi tempi sono figli di queste raccomandazioni. Quante volte si sono sentite dichiarazioni di giocatori del tipo "se tenevamo il pareggio nel primo tempo, poi..." tante. La tua verità, Forest, per me invece è una falsità assoluta, se partissimo subito forte di partite ne sbloccheremmo tante, regista o non regista.

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1 ora fa, Stefanuzzo ha scritto:

A me è sembrata strana direttamente la scelta di un'uscita. È un campanile che spiove al limite dell'area, popolata in quel momento da almeno 14-15 persone. Penso che le probabilità che qualcuno riuscisse a girare quel pallone verso la porta in maniera pericolosa fossero prossime allo zero

Quoto, l'uscita era comunque un'opzione che neanche andava considerata. Ho fatto in tempo a pensare "oddio, che ca**o fa???" prima che la frittata fosse servita..

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2 ore fa, poli ha scritto:

Domanda tecnica da porre a portieri / ex portieri per migliorare la mia conoscenza del calcio.

Sull'errore di domenica Boccanera va per colpire di pugno. Mi chiedo era la scelta coretta su una palla così a spiovente o il manuale del preparatore dei portieri dice che su una palla così devi andare in presa? Non mi interessa l'errore specifico di esecuzione, vorrei capire se prima ancora era la cosa giusta da fare.

Non vedo + tantissimo calcio ma vedo che si tende sempre meno a prediligere la presa a favore della respinta coi pugni, cosa che mi sembra più difficile e rischiosa.

Chi sa parli... :)

non sono portiere ma ne ho visti talmente tanti che posso in ogni caso dirti la mia:

1- non doveva uscire

2- non doveva neanche pensarci ad uscire

3- se proprio esci almeno vai in presa con due mani, mal che vada subisci fallo, ma di pugno mai e poi mai

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