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Play Off Serie C 2018/19


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Adesso, marcoc ha scritto:

Guido tu che le hai seguite tutte gli arbitraggi come sono stati ??? Niente di eclatante oppure sbagli grossolani???

A parte Potenza dove l'arbitro ha permesso di tutto, direi nulla di eclatante. Annullato un gol alla Feralpi per un fuorigioco molto dubbio.

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7 minuti fa, marcoc ha scritto:

Allora Imolese e Arezzo passate, Pisa testa di serie( se passa ma gioca in casa con doppio risultato), poi bisogna tifare Feralpi ed infine tra Potenza e Catania chi preferisci guido così tifiamo ancora per quest'ultima

Mah, il Catania è più forte ed anche di parecchio, giocare a Potenza è un casino, ma non è che a Catania ci sia un ambientino tranquillo, anche se il campo è più distante con molta più gente però. Al Rocco potrebbero soffrire di più i lucani. Forse Potenza, ma non credo abbiano molte possibilità, 5%. Passerà il Catania. Spero chiaramente nella Feralpi con pochissima convinzione però.

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Comunque mercoledì si giocherà alle 17 Catanzaro - Feralpi alle 20. 30 le altre. Se passa la Feralpi poi tiferò Pisa, se dovessero farcela i calabresi tiferò Carrarese per mandare il Catanzaro come testa di serie.

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1 ora fa, pinot ha scritto:

sono d'accordo con Guiz, la posizione di Poli mi pare un po' snob e forse influenzata dal fatto di vivere lontano dalla realtà italiana

è un po' come dire nel basket che è la stessa cosa andare a giocare a OAKA o al Pionir di Belgrado e al Forum di Assago o a Monaco perchè tanto sono sempre 5 vs 5

forse anche no

al centro-sud la partecipazione della gente è diversa, sia numericamente sia quanto a tifo e dunque pressione sulla terna arbitrale

 

No calma, al palazzo dello sport il fattore campo conta eccome, dapprima per una mera questione legata gli strumenti (leggi canestri) che non sono mai tutti guali (in termini di rigidità) e poi per quello che c'è o non c'è dietro il canestro, a livello visivo, la luce, l'impianto audio, il frastuono, etc. Poi ovviamente in un ambiente chiusto la pressione dei tifosi è leggermente diversa.

In uno sport in cui l'unica variabile "tecnica" sono le condizioni del terreno il fattore campo in senso stretto conta pochissimo, a parte di nuovo le arene da 80.000 persone con gli spalti vicino al campo. Ovvio che giocare ad Anfield (di moda come paragone quest'anno) non è lo stesso che giocare a Carrara...spero ci siamo intesi.

Ciò detto e poi chiudo che la discussione sta diventando stucchevole per tutti: i valori tecnici e morali che muovono l'Imolese (che ricordo é arrivata terza nel nostro girone non ventesima, girone sicuramente il + duro per omogeneità e equilibrio seppur da verificare al livello + alto) unita alla forza mentale di un gruppo vicente lo scorso anno e con niente da perdere quest'anno, me li fa  temere. E siccome sono un illuso che spera che i fattori di campo e non extracampo siano quelli che contano, mi porta a pensare che sarebbe meglio evitarli, loro come il Potenza per dire. Avere la forza dei nervi completamente distesi è un lusso che può pagare utili molto interessanti (vedi non ultimo il Cosenza lo scorso anno, non credo che avesero enorme pressione dopo essere arrivati quinti e con 7 turni di play off da giocare...).

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DESIGNAZIONE ARBITRALI

 

  • CATANIA - POTENZA ARBITRO: Giacomo Camplone di Pescara. ASSISTENTI: Thomas Ruggieri di Pescara e Alessio Saccenti di Modena. IV UOMO: Ermanno Feliciani di Teramo
  • IMOLESE - MONZA ARBITRO: Matteo Gariglio di Pinerolo. ASSISTENTI: Paolo Ludato di Taranto e Francesco Bruni di Brindisi. IV UOMO: Luigi Carella di Bari.
  • PISA - CARRARESE ARBITRO: Matteo Marchetti di Ostia Lido. ASSISTENTI: Michele Dell'Università di Aprilia e Aristide Rabotti di Roma 2. IV UOMO: Daniele Rutella di Enna
  • VITERBESE - AREZZO ARBITRO: Cristian Cudini di Fermo. ASSISTENTI: Simone Teodori di Fermo e Giulio Basile di Chieti. IV UOMO: Marco Acanfora di Castellamare di Stabia
  • CATANZARO - FERALPI ARBITRO: Daniel Amabile di Vicenza. ASSISTENTI: Domenico Palermo di Bari e Michele Falco di Bari. IV UOMO: Daniele De Santis di Lecce

    A Catanzaro, Pisa e Catania hanno mandato i pezzi grossi, anche se ultimamente Camplone sta sbagliando parecchio, mentre Amabile e Marchetti sono più affidabili. Scarsi sia Cudini che Gariglio, il primo ha la mano pesante con i cartellini e sbaglia spesso le decisioni importanti,  il secondo è quell'incompetente di Triestina - Monza e Triestina - Teramo, giuro che non so come lo possono avere scelto.

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19 minuti fa, poli ha scritto:

No calma, al palazzo dello sport il fattore campo conta eccome, dapprima per una mera questione legata gli strumenti (leggi canestri) che non sono mai tutti guali (in termini di rigidità) e poi per quello che c'è o non c'è dietro il canestro, a livello visivo, la luce, l'impianto audio, il frastuono, etc. Poi ovviamente in un ambiente chiusto la pressione dei tifosi è leggermente diversa.

In uno sport in cui l'unica variabile "tecnica" sono le condizioni del terreno il fattore campo in senso stretto conta pochissimo, a parte di nuovo le arene da 80.000 persone con gli spalti vicino al campo. Ovvio che giocare ad Anfield (di moda come paragone quest'anno) non è lo stesso che giocare a Carrara...spero ci siamo intesi.

Ciò detto e poi chiudo che la discussione sta diventando stucchevole per tutti: i valori tecnici e morali che muovono l'Imolese (che ricordo é arrivata terza nel nostro girone non ventesima, girone sicuramente il + duro per omogeneità e equilibrio seppur da verificare al livello + alto) unita alla forza mentale di un gruppo vicente lo scorso anno e con niente da perdere quest'anno, me li fa  temere. E siccome sono un illuso che spera che i fattori di campo e non extracampo siano quelli che contano, mi porta a pensare che sarebbe meglio evitarli, loro come il Potenza per dire. Avere la forza dei nervi completamente distesi è un lusso che può pagare utili molto interessanti (vedi non ultimo il Cosenza lo scorso anno, non credo che avesero enorme pressione dopo essere arrivati quinti e con 7 turni di play off da giocare...).

Nessuno ha i nervi distesi ai play off, il Cosenza l'anno scorso meno che meno... Poi, ed anch'io chiudo, i tifosi contano ma relativamente, tutto quello che ruota attorno conta invece infinitamente. Più che illuso, mi pari ingenuo...

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3 ore fa, El Ciclón ha scritto:

Spettatori paganti dichiarati al primo turno nazionale:

Feralpi-Catanzaro 1.800 (1.100 ospiti...ma altre fonti parlano di 1.500)
Potenza-Catania 4.700 (400 ospiti)
Arezzo-Viterbese 4.600 (300 ospiti)
Carrarese-Pisa 1.800 (600 ospiti)
Monza-Imolese 2.000 (60 ospiti)

cioè 1.100 persone almeno vanno da Catanzaro a Salò e 60 da Imola a Monza che forse è un terzo del viaggio???? Imbarazzante.....

In ogni caso dopo aver visto diverse partite ieri ho un grandissimo rispetto per l'Imolese, che ricordo è finita terza nel nostro girone e mi preoccupa il giusto, però è una signora squadra. Mentre come abbinamento squadra-tifosi in casa sicuramente Catania e Pisa sono più ostiche.

Il mio terzetto terribile è Catania, Pisa e Imolese. Spero che almeno una di queste vada fuori e di non incontrare le altre.

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Pietro Lo Monaco, amministratore delegato del Catania, ha commentato in una lunga nota ufficiale le dichiarazioni rilasciate ieri da Salvatore Caiata, presidente del Potenza, in sala stampa, al termine del confronto tra la formazione lucana e quella rossazzurra: “Si tratta del solito show clownesco del presidente del Potenza, che spesso, quando non vince, si abbandona al soliloquio delirante, prescindendo da ogni domanda e/o reale contraddittorio. Accadde anche dopo la gara di ritorno nella regular season, quando la sua analisi lasciava immaginare che nel corso del match si fosse addormentato ed avesse sognato un’altra partita. Il presidente del Potenza se la prende con il mondo intero: con i rivali brutti, sporchi e cattivi ma anche e soprattutto con la direzione dell’arbitro di turno, avvelenando il clima dopo le dichiarazioni di facciata improntate ad un rispetto che in realtà non nutre e non garantisce. Chi mette in dubbio la regolarità delle gare, mettendo le mani avanti e chiedendo l’intervento delle istituzioni calcistiche, infatti, non ama il calcio e manca di serietà, di civiltà e di fair play. Non a caso, colleziona inibizioni: basta leggere il comunicato odierno del giudice sportivo, che reca l’ultima di una lunga serie di sanzioni a carico del signor Salvatore Caiata: stavolta perché, dopo l’allontanamento dal terreno di gioco per proteste, è rientrato ed ha rivolto un’offesa all’arbitro. Seguita, quest’ultima, dagli attacchi rivolti in sala stampa ai giocatori del Catania. Si tratta di atteggiamenti e parole irresponsabili che creano ambienti infuocati, come quello certificato dal coro “ladri, ladri” dal quale il presidente del Potenza non si è dissociato come avrebbe dovuto fare. Noi abbiamo un senso di responsabilità diverso, non abbiamo detto nulla a proposito del rigore che ci è stato negato dopo un intervento falloso ai danni di Curiale ed altre decisioni che riteniamo ci abbiano penalizzato, ad esempio l’angolo più che dubbio dal quale è scaturito l’1-1, perché pensiamo che gli errori facciano parte del gioco ed abbiamo rispetto nei confronti degli arbitri, anche quando non ne condividiamo le decisioni. Noi non esasperiamo i toni e non diamo libero spazio alla fantasia rilanciando assurde congetture e blaterando di presunte “intimidazioni”, delle quali hanno parlato nei giorni scorsi alcuni tesserati della Reggina, prontamente smentiti dal giudice sportivo che ha ristabilito la verità: non è accaduto nulla di significativo, negli spogliatoi del “Massimino”. Basta con il vittimismo, con le provocazioni e con le insinuazioni, ancor più gravi ed insulse considerando che il signor Salvatore Caiata è nel Consiglio Direttivo della Lega Italiana Calcio Professionistico. Il presidente del Potenza, un’ottima squadra che non è il Real Madrid e quindi non credo debba sopportare chissà quali diffuse antipatie e rancorose vessazioni dei rivali frustrati, pare già sicuro di vincere la gara di ritorno: non troverà sul suo cammino soltanto il Catania ma l’intera città di Catania, con sana passione sportiva al fianco dei rossazzurri. Il presidente del Potenza, che attendiamo con ansia ed accoglieremo con un tappeto rossoblù, ha chiesto di essere accompagnato al “Massimino” dal presidente della FIGC Gabriele Gravina, dal presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli e dal presidente dell’AIA Marcello Nicchi: può estendere l’invito anche al Ministro dell’Interno ed al capo della Polizia, sarà l’ennesima occasione per ammirare lo spettacolo della passione rossazzurra”. 

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47 minuti fa, Giova80 ha scritto:

cioè 1.100 persone almeno vanno da Catanzaro a Salò e 60 da Imola a Monza che forse è un terzo del viaggio???? Imbarazzante.....

In ogni caso dopo aver visto diverse partite ieri ho un grandissimo rispetto per l'Imolese, che ricordo è finita terza nel nostro girone e mi preoccupa il giusto, però è una signora squadra. Mentre come abbinamento squadra-tifosi in casa sicuramente Catania e Pisa sono più ostiche.

Il mio terzetto terribile è Catania, Pisa e Imolese. Spero che almeno una di queste vada fuori e di non incontrare le altre.

A veder dalla TV i 60 imolesi xe almeno de divider per 3. 

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21 minuti fa, Guiz ha scritto:

Pietro Lo Monaco, amministratore delegato del Catania, ha commentato in una lunga nota ufficiale le dichiarazioni rilasciate ieri da Salvatore Caiata, presidente del Potenza, in sala stampa, al termine del confronto tra la formazione lucana e quella rossazzurra: “Si tratta del solito show clownesco del presidente del Potenza, che spesso, quando non vince, si abbandona al soliloquio delirante, prescindendo da ogni domanda e/o reale contraddittorio. Accadde anche dopo la gara di ritorno nella regular season, quando la sua analisi lasciava immaginare che nel corso del match si fosse addormentato ed avesse sognato un’altra partita. Il presidente del Potenza se la prende con il mondo intero: con i rivali brutti, sporchi e cattivi ma anche e soprattutto con la direzione dell’arbitro di turno, avvelenando il clima dopo le dichiarazioni di facciata improntate ad un rispetto che in realtà non nutre e non garantisce. Chi mette in dubbio la regolarità delle gare, mettendo le mani avanti e chiedendo l’intervento delle istituzioni calcistiche, infatti, non ama il calcio e manca di serietà, di civiltà e di fair play. Non a caso, colleziona inibizioni: basta leggere il comunicato odierno del giudice sportivo, che reca l’ultima di una lunga serie di sanzioni a carico del signor Salvatore Caiata: stavolta perché, dopo l’allontanamento dal terreno di gioco per proteste, è rientrato ed ha rivolto un’offesa all’arbitro. Seguita, quest’ultima, dagli attacchi rivolti in sala stampa ai giocatori del Catania. Si tratta di atteggiamenti e parole irresponsabili che creano ambienti infuocati, come quello certificato dal coro “ladri, ladri” dal quale il presidente del Potenza non si è dissociato come avrebbe dovuto fare. Noi abbiamo un senso di responsabilità diverso, non abbiamo detto nulla a proposito del rigore che ci è stato negato dopo un intervento falloso ai danni di Curiale ed altre decisioni che riteniamo ci abbiano penalizzato, ad esempio l’angolo più che dubbio dal quale è scaturito l’1-1, perché pensiamo che gli errori facciano parte del gioco ed abbiamo rispetto nei confronti degli arbitri, anche quando non ne condividiamo le decisioni. Noi non esasperiamo i toni e non diamo libero spazio alla fantasia rilanciando assurde congetture e blaterando di presunte “intimidazioni”, delle quali hanno parlato nei giorni scorsi alcuni tesserati della Reggina, prontamente smentiti dal giudice sportivo che ha ristabilito la verità: non è accaduto nulla di significativo, negli spogliatoi del “Massimino”. Basta con il vittimismo, con le provocazioni e con le insinuazioni, ancor più gravi ed insulse considerando che il signor Salvatore Caiata è nel Consiglio Direttivo della Lega Italiana Calcio Professionistico. Il presidente del Potenza, un’ottima squadra che non è il Real Madrid e quindi non credo debba sopportare chissà quali diffuse antipatie e rancorose vessazioni dei rivali frustrati, pare già sicuro di vincere la gara di ritorno: non troverà sul suo cammino soltanto il Catania ma l’intera città di Catania, con sana passione sportiva al fianco dei rossazzurri. Il presidente del Potenza, che attendiamo con ansia ed accoglieremo con un tappeto rossoblù, ha chiesto di essere accompagnato al “Massimino” dal presidente della FIGC Gabriele Gravina, dal presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli e dal presidente dell’AIA Marcello Nicchi: può estendere l’invito anche al Ministro dell’Interno ed al capo della Polizia, sarà l’ennesima occasione per ammirare lo spettacolo della passione rossazzurra”. 

Lo Monaco può dire quello che gli pare, ma il rigore per il Potenza al 92’ è nettissimo

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12 minuti fa, Guiz ha scritto:

Pietro Lo Monaco, amministratore delegato del Catania, ha commentato in una lunga nota ufficiale le dichiarazioni rilasciate ieri da Salvatore Caiata, presidente del Potenza, in sala stampa, al termine del confronto tra la formazione lucana e quella rossazzurra: “Si tratta del solito show clownesco del presidente del Potenza, che spesso, quando non vince, si abbandona al soliloquio delirante, prescindendo da ogni domanda e/o reale contraddittorio. Accadde anche dopo la gara di ritorno nella regular season, quando la sua analisi lasciava immaginare che nel corso del match si fosse addormentato ed avesse sognato un’altra partita. Il presidente del Potenza se la prende con il mondo intero: con i rivali brutti, sporchi e cattivi ma anche e soprattutto con la direzione dell’arbitro di turno, avvelenando il clima dopo le dichiarazioni di facciata improntate ad un rispetto che in realtà non nutre e non garantisce. Chi mette in dubbio la regolarità delle gare, mettendo le mani avanti e chiedendo l’intervento delle istituzioni calcistiche, infatti, non ama il calcio e manca di serietà, di civiltà e di fair play. Non a caso, colleziona inibizioni: basta leggere il comunicato odierno del giudice sportivo, che reca l’ultima di una lunga serie di sanzioni a carico del signor Salvatore Caiata: stavolta perché, dopo l’allontanamento dal terreno di gioco per proteste, è rientrato ed ha rivolto un’offesa all’arbitro. Seguita, quest’ultima, dagli attacchi rivolti in sala stampa ai giocatori del Catania. Si tratta di atteggiamenti e parole irresponsabili che creano ambienti infuocati, come quello certificato dal coro “ladri, ladri” dal quale il presidente del Potenza non si è dissociato come avrebbe dovuto fare. Noi abbiamo un senso di responsabilità diverso, non abbiamo detto nulla a proposito del rigore che ci è stato negato dopo un intervento falloso ai danni di Curiale ed altre decisioni che riteniamo ci abbiano penalizzato, ad esempio l’angolo più che dubbio dal quale è scaturito l’1-1, perché pensiamo che gli errori facciano parte del gioco ed abbiamo rispetto nei confronti degli arbitri, anche quando non ne condividiamo le decisioni. Noi non esasperiamo i toni e non diamo libero spazio alla fantasia rilanciando assurde congetture e blaterando di presunte “intimidazioni”, delle quali hanno parlato nei giorni scorsi alcuni tesserati della Reggina, prontamente smentiti dal giudice sportivo che ha ristabilito la verità: non è accaduto nulla di significativo, negli spogliatoi del “Massimino”. Basta con il vittimismo, con le provocazioni e con le insinuazioni, ancor più gravi ed insulse considerando che il signor Salvatore Caiata è nel Consiglio Direttivo della Lega Italiana Calcio Professionistico. Il presidente del Potenza, un’ottima squadra che non è il Real Madrid e quindi non credo debba sopportare chissà quali diffuse antipatie e rancorose vessazioni dei rivali frustrati, pare già sicuro di vincere la gara di ritorno: non troverà sul suo cammino soltanto il Catania ma l’intera città di Catania, con sana passione sportiva al fianco dei rossazzurri. Il presidente del Potenza, che attendiamo con ansia ed accoglieremo con un tappeto rossoblù, ha chiesto di essere accompagnato al “Massimino” dal presidente della FIGC Gabriele Gravina, dal presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli e dal presidente dell’AIA Marcello Nicchi: può estendere l’invito anche al Ministro dell’Interno ed al capo della Polizia, sarà l’ennesima occasione per ammirare lo spettacolo della passione rossazzurra”. 

Premetto che, per motivi di gestione dei miei impegni e tempo da dedicare al calcio, non ho potuto seguire più di tanto le partite degli altri gironi durante il campionato, prima, e dei play off poi, né le vicissitudini ad esse, e ai campionati in generale, correlate; perciò non conosco granché i vari Lo Monaco, Caiata, né altri personaggi dell'ambiente. Ma da quel che dice Pietro Lo Monaco e -non meno importante- da come lo dice, sembrerebbe non gli si possa dare torto per la disamina che fa rispetto agli atteggiamenti del presidente del Potenza. Perciò, da un punto di vista di un approccio che sia rispettoso delle regole e di quello che dovrebbe essere lo spirito sportivo e il fair play, le sue parole mi sembrano assolutamente condivisibili, così come condannabili i comportamenti di Caiata. Ma ripeto, non ho conoscenza generale di tutti gli antefatti e delle persone in questione, quindi chiedo a chi ne sa di più se la posizione e le argomentazioni di Lo Monaco sono effettivamente spassionate e "pure" come sembrano, e se la società del Catania effettivamente merita perlomeno un sostegno ideale in relazione a quelli che dovrebbero essere i valori dello sport e, in generale, di una reciprocamente rispettosa e civile convivenza tra le persone. Certo che il presidente del Potenza sembra veramente uno di quei personaggi "fenomeni" che, purtroppo, spesso compaiono nel mondo del calcio (pure noi ne sappiamo qualcosa per esperienza diretta) e dei quali se ne farebbe molto volentieri a meno.

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1 ora fa, Giova80 ha scritto:

cioè 1.100 persone almeno vanno da Catanzaro a Salò e 60 da Imola a Monza che forse è un terzo del viaggio???? Imbarazzante.....

In ogni caso dopo aver visto diverse partite ieri ho un grandissimo rispetto per l'Imolese, che ricordo è finita terza nel nostro girone e mi preoccupa il giusto, però è una signora squadra. Mentre come abbinamento squadra-tifosi in casa sicuramente Catania e Pisa sono più ostiche.

Il mio terzetto terribile è Catania, Pisa e Imolese. Spero che almeno una di queste vada fuori e di non incontrare le altre.

Beh, è probabile che buona parte dei tifosi del Catanzaro non arrivasse dalla Calabria...

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1 ora fa, MericordoMascheroni ha scritto:

Premetto che, per motivi di gestione dei miei impegni e tempo da dedicare al calcio, non ho potuto seguire più di tanto le partite degli altri gironi durante il campionato, prima, e dei play off poi, né le vicissitudini ad esse, e ai campionati in generale, correlate; perciò non conosco granché i vari Lo Monaco, Caiata, né altri personaggi dell'ambiente. Ma da quel che dice Pietro Lo Monaco e -non meno importante- da come lo dice, sembrerebbe non gli si possa dare torto per la disamina che fa rispetto agli atteggiamenti del presidente del Potenza. Perciò, da un punto di vista di un approccio che sia rispettoso delle regole e di quello che dovrebbe essere lo spirito sportivo e il fair play, le sue parole mi sembrano assolutamente condivisibili, così come condannabili i comportamenti di Caiata. Ma ripeto, non ho conoscenza generale di tutti gli antefatti e delle persone in questione, quindi chiedo a chi ne sa di più se la posizione e le argomentazioni di Lo Monaco sono effettivamente spassionate e "pure" come sembrano, e se la società del Catania effettivamente merita perlomeno un sostegno ideale in relazione a quelli che dovrebbero essere i valori dello sport e, in generale, di una reciprocamente rispettosa e civile convivenza tra le persone. Certo che il presidente del Potenza sembra veramente uno di quei personaggi "fenomeni" che, purtroppo, spesso compaiono nel mondo del calcio (pure noi ne sappiamo qualcosa per esperienza diretta) e dei quali se ne farebbe molto volentieri a meno.

Pensa te che il presidente del Potenza è pure un "onorevole" in parlamento e vedi te come siamo messi... Dei due la mia povera mamma (le mamme hanno sempre ragione alla fine) avrebbe detto: cencio che parla male di straccio...

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55 minuti fa, andyball ha scritto:

Beh, è probabile che buona parte dei tifosi del Catanzaro non arrivasse dalla Calabria...

In totale erano 1.500 perchè anche la tribuna era quasi tutta loro. Dalla Curva del Ceravolo erano circa 700, mettici un altro paio di centinaia da altre parti dello stadio, quindi almeno 5/600 venivano da altra zone del Nord e tanti dalla Svizzera, Germania.

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