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I suntini sandrini di lunedì 3 giugno 2019


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LUNEDI' 3 GIUGNO 2019

- Costantino-Granoche e per la Triestina è finale play-off contro il Pisa (mercoledì in Toscana, domenica prossima al Rocco la gara di ritorno): il 2-0 sulla Feralpisalò, davanti a quasi 9000 persone, viene salutato naturalmente con gioia da parte di Massimo Pavanel a fine match. «Devo fare veramente i complimenti ai ragazzi, perché non era affatto una partita facile. Ora ci giocheremo la serie B fino al novantesimo dell'ultima gara, era il nostro obiettivo e ci siamo riusciti. Abbiamo giocato contro un avversario molto forte ed è stata una grande impresa. Siamo stati bravi in tantissime cose ed è venuta fuori la partita che volevamo».La Triestina, rispetto a Salò, ha infatti tenuto un buon ritmo anche nella ripresa. Merito anche di una condizione atletica che sta crescendo: «Sapevamo che stavolta sarebbe andata sicuramente meglio rispetto a mercoledì - afferma il tecnico alabardato - ora credo che andrà ancora meglio e soprattutto stiamo recuperando giocatori. Si sono già visti Malomo e Beccaro, anche se Codromaz è stato davvero fantastico. E anche Mensah sta meglio. Rispetto a mercoledì scorso non abbiamo mai smesso di giocare, siamo riusciti a uscire bene anche fraseggiando, poi loro si stavano giocando il tutto per tutto ed è ovvio che qualcosa concedi».Pavanel infatti rende merito agli avversari: «Offredi è stato davvero bravo in più occasioni. Loro hanno avuto le loro occasioni ma non le hanno concretizzate e per quanto fatto avrebbero sicuramente meritato una rete. E lì poteva cambiare la partita. Ma anche noi avremmo dovuto raddoppiare subito su quel contropiede dopo il primo gol. Nel primo tempo in effetti arrivavamo sempre un pelo tardi sulla destra e loro riuscivano a mettere palloni pericolosi nel mezzo. Dovevamo bloccarli un po' prima, ci siamo riusciti meglio poi on Mensah». A livello di singoli, oltre a Offredi una menzione è d'obbligo anche per Procaccio: «Gli faccio ancora i complimenti, non è facile trovare un 1996 così, credo sia la miglior sorpresa del campionato: ha dimostrato tecnica, controllo della palla, posizionamento tra le linee, ora basta perché altrimenti si monta la testa».

- Sul numero odierno di  City Sport c'è un'intervista al gm della Pallacanestro Trieste Mario Ghiacci: “I cambiamenti per causa di forza maggiore hanno responsabilizzato tutta la nostra struttura, sia societaria che tecnica, a raggiungere ugualmente gli obiettivi prefissati. Partivamo da una salvezza tranquilla, ci siamo migliorati in corso d’opera grazie alla copertura di Alma che si era posta traguardi ambiziosi. Dopo quanto è successo, abbiamo lavorato tutti all’unisono, dai soci allo stesso Gianluca Mauro, per arrivare in fondo al campionato senza ulteriori sussulti negativi”. Un compito non facile il vostro, specie per chiudere l’anno e soprattutto per proiettarsi verso il futuro. “Impegnativo raccogliere 700 mila euro in due mesi per completare questa stagione, sicuramente molto più impegnativo fissare e trovare le risorse per un budget di 4 milioni per il prossimo campionato. Tutto questo sapendo che al momento, per raggiungerlo, manca il 30% dello stesso e, a parte Allianz e Jeep, in questo momento non abbiamo altri sponsor da mettere sulla maglia 2019/2020. Partiamo da qui come punto prioritario, assieme al completamento dell’aumento di capitale per arrivare a quota 500 mila euro”. E poi c’è la parte tecnica, a partire dal futuro coach. “La nostra prima scelta rimane Eugenio Dalmasson, che giustamente vuole capire quali saranno gli obiettivi del futuro. Il suo ruolo non è in discussione, certo è che sino a quando non ci saranno certezze a livello di budget non possiamo parlare di altro. Ecco perché stiamo lavorando su due ambiti differenti, con l’area societaria che deve confluire di pari passo con quella tecnica. E i tempi non sono larghi. Personalmente mi auguro di chiudere questa partita entro i primi quindici giorni di giugno: se il coach rimarrà, sapremo poi cosa potergli dare. In caso contrario dovremo pensare a qualcosa di diverso”. Come può, secondo Mario Ghiacci, ripartire la Pallacanestro Trieste post-Alma? “Affrontando gli impegni con le risorse che avremo, senza mai fare il passo più lungo della gamba, con i tifosi al palazzo che rappresentano forse l’unica vera certezza che questa società può vantare. Partiamo inoltre da una base importante di soci esistenti che sono persone molto serie. La speranza è quella di allargare questa base con forze fresche, il prodotto Pallacanestro Trieste ha avuto un’ottima visibilità nel campionato appena concluso ed è una realtà sana”. A proposito di nuovi investitori: ci sono novità? “Tra i nomi che abbiamo contattato, ce ne sono alcuni importanti dal punto di vista della solidità. Speriamo di poter definire qualcosa di concreto nell’immediato futuro. Ma lo ripeto: le vere certezze al momento solo il nostro pubblico e gli sponsor già presenti”.

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