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I suntini sandrini di mercoledì 19 giugno 2019


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MERCOLEDI' 19 GIUGNO 2019

- «Non ho mai avuto dubbi di continuare con la Triestina. C'era solo da smaltire la forte delusione per la partita con il Pisa e avere un po' di tranquillità per una delicata questione familiare». Così Massimo Pavanel - nell'intervista di Antonello Rodio oggi sul Piccolo - rompe il silenzio e mette a tacere tutti i dubbi, semmai ce ne fossero stati: dopo aver incassato la doppia conferma da parte di Milanese, anche il tecnico ribadisce che è pronto a guidare la Triestina, più carico che mai per ritentare la scalata alla serie B. Anzi, dalla società filtra anche la notizia di un prolungamento del contratto per il tecnico, altro segnale della volontà di continuare a lottare assieme verso l'ambito traguardo. Pavanel non ne parla esplicitamente, ma le sue parole sono ricche di orgoglio: «Sono davvero felice. Milanese crede in me, ha dato dimostrazione di grande fiducia nei miei confronti e di una forte volontà di voler continuare con me». Del resto, che voglia essere proprio lui a portare la Triestina in serie B, Pavanel lo fa capire benissimo dai suoi propositi: «Con Mauro stiamo già lavorando per la prossima stagione. Vogliamo una squadra ancora più forte. Sono dell'idea che sarebbe stato troppo facile mollare adesso, la vera sfida ora è riprovarci subito, insistere e andare avanti a oltranza per farcela». In questi giorni in cui c'era ancora un'aria di incertezza, Pavanel ha sentito stringersi attorno l'abbraccio della tifoseria, a conferma di quel legame con Trieste che è più forte che mai: «Anche dopo la sconfitta con il Pisa - racconta - ho avuto una risposta da parte della città davvero eccezionale. Ho rivissuto la Trieste che ricordavo, come facevo ad abbandonarla? Ora dobbiamo fare uno sforzo tutti assieme, consci che ci saranno squadre forti e sarà una stagione difficile, ma consapevoli anche della nostra forza e che partiamo da una base molto solida». Naturalmente in sede di conferma si è parlato anche del progetto tecnico, in modo che sia chiaro come lavorare sul mercato. E Pavanel assicura che anche su questo fronte c'è piena sintonia con Milanese: «Siamo d'accordo su tutto. Abbiamo finito in una certa maniera, trovando la quadratura negli ultimi mesi, e partiremo da quella. Non c'è nulla da stravolgere ora che la squadra ha trovato una precisa identità, bisogna cercare di migliorare quella base, lavorando ovviamente anche sulle alternative. Ci può essere un centrocampo a due o a tre, una difesa a quattro che se serve sa mettersi a tre, un attacco a due punte che però può diventare un tridente: insomma la base è il 4-4-2 con la sua vicinissima variante del 4-2-3-1, mentre l'alternativa è il 4-3-3. Concentriamoci su questi punti». Dopo l'esperienza della scorsa stagione, Pavanel è particolarmente convinto soprattutto di un aspetto: «Dobbiamo rendere la rosa più omogenea, magari con un attaccante in più e un esterno in meno. Ma soprattutto dovremo essere ancora più bravi nel fare e accettare le rotazioni. In fondo sono arrivate le squadre che facevano rotazioni anche nei ruoli top, mentre noi da qualche parte eravamo un po' corti e anche per questo qualcuno è arrivato in fondo con il fiatone. È questo che ci ha insegnato la scorsa stagione».

- Un grande ritorno all'orizzonte? Così parla Raffaele Baldini puntando il dito su Jordan Parks, che potrebbe essere il sostituto di William Mosley, che ha molti estimatori in serie A. Per Parks, dopo l'ottima stagione a Capo D'Orlando, sarebbe ovviamente una scelta graditissima...

La Pallacanestro Trieste ha intanto comunicato che venerdì verrà presentata la campagna abbonamenti: conferenza stampa che si terrà nella sala stampa dell'Allianz Dome alla quale sono invitati tutti i tifosi. Lo scorso anno fu record assoluto con quasi 4500 tessere staccate, la risposta del popolo della pallacanestro Trieste sarà fondamentale in questa stagione per aiutare la società a raggiungere il budget previsto per affrontare la prossima stagione

- Lanciato l'allarme, la pallamano Trieste ha iniziato il suo conto alla rovescia. Lunedì 24 giugno, termine ultimo per procedere all'iscrizione nel massimo campionato, il destino della società del presidente Lo Duca si potrebbe compiere. Come scrive Lorenzo Gatto, servono duecentomila euro per garantirsi un futuro e affrontare la stagione mantenendo viva una tradizione che ha regalato tanti successi alla città. «Abbiamo ricevuto tante attestazioni di stima e incoraggiamento- racconta il presidente Giuseppe Lo Duca. La testimonianza che i tifosi ci sono vicini. Per iscriversi al campionato, però, le pacche sulle spalle non bastano. Sognavamo altro per festeggiare i cinquant'anni della società, purtroppo proprio alle soglie di una data così importante, ci ritroviamo ad affrontare questa ennesima emergenza». L'appello lanciato dalla società non è rimasto inascoltato. Interpellato a riguardo, il sindaco Roberto Dipiazza ha assicurato il suo impegno. «Mi sto interessando come sempre alle questione. Lo scorso anno sono riuscito a trovare risorse fondamentali ma la situazione non è certamente facile in un momento in cui tutti cercano sponsorizzazioni. Come sempre in questi casi da parte mia c'è la massima attenzione». Alla vigilia della scorsa stagione fu proprio un interessamento del sindaco a salvare la società grazie all'intervento di Allianz, quest'anno si stanno battendo altre strade. Non è solo il Comune a darsi da fare se è vero che anche in Regione si guarda con preoccupazione al futuro della pallamano Trieste. Michele Semacchi, dirigente biancorosso e sponsor della società con l'Alabarda Onoranze Funebri circa un mese fa ha illustrato al governatore Fedriga l'attività di una società che, aldilà dell'impegno della prima squadra, porta in palestra 250 ragazzi impegnati nel settore giovanile e ne raggiunge circa un migliaio grazie all'attività nelle scuole. Salvare la pallamano Trieste, dunque, è una missione che oltre all'aspetto meramente sportivo coinvolge anche la funzione sociale assolta dalla società.  Momento di impasse sul fronte mercato perchè, come sottolineava nei giorni scorsi il direttore sportivo Giorgio Oveglia, le telefonate con i procuratori in questo momento non durano più di dieci secondi. Se sul fronte stranieri si resta in attesa di capire cosa succederà da qui a lunedì prossimo, sul fronte italiani sono in molti ad attendere le mosse della società. I giocatori hanno mercato e, com'è normale che sia, stanno ricevendo proposte dalle altre società del massimo campionato. La speranza è di riuscire a trattenerli a Chiarbola vedendoli indossare la storica maglia che tante soddisfazioni ha regalato ai tifosi biancorossi. 

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