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Stagione Triestina 2019/20


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26 minuti fa, Bunk ha scritto:

Ma, seriamente, dove sarebbe il problema di promuovere le prime tre della C e basta? Fai una retrocessione in meno dalla B e i tifosi della quartultima sono felici.

 

la proposta  fatta ieri dalla lega C è senza senso.

Come avevo già detto mesi fa tra i primissimi nel forum, quest'anno fai 3 promozioni(vincenti dei 3 gironi), il prossimo 5, non mi pare sia così complicato.

Quello che serve realmente e urgentemente è snellire il calcio professionistico, serie C a girone unico o al massimo 2(nord/sud) con 20 club, idealmente è meglio il girone unico.

Ripristinare la vecchia c2 mettendo li magari più gironi(anche 4 volendo) e riformare SOLO la serie D nel dilettantismo.

Il format dall'eccellenza in giù, che è calcio regionale e stop va benissimo così come è ora, e ogni regione singolarmente si sceglie autonomamente il proprio format.

In sostanza ricapitolando idealmente: 

serie C girone unico 20 club, massimo 22.

La D passa dai 9 gironi attuali a 5 su base geografica più o meno come ora(dando un minimo di contributo economico per le trasferte più lontane) 

ripristino della C2 SEMIPRO, con 4 gruppi così: nord, centronord, centrosud, sud, in questo modo si accontenta un po tutti snellisci la D e si avrebbe meno club esclusivamente professionistici, quindi meno costi.... fa ridere che un Gozzano per partecipare al mondo pro deve fornire le stesse garanzie dei top club.

per me la C e la D attuale sono le categorie che più di tutte hanno bisogno di una riforma oltre ad essere le 2 categorie che credo soffriranno più di tutte la prossima crisi economica calcistica, con i costi/spese che aumenteranno o comunque non caleranno abbastanza(e già le spese sono alte per gli stipendi) e i ricavi che invece già ora sono quasi inesistenti,lo saranno sempre meno con i problemi ad andare negli stadi ovunque nel paese per via dell'emergenza, quindi non porteranno introiti da stadio,fondamentali per quasi tutti i club di questo livello.

 

 

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condivido il pensiero di molti: 3 promozioni e 3 retrocessioni, come per le prime che giustamente avevano un buon vantaggio in serie C, così in serie B le ultime 3 erano abbastanza note, certo mancavano ancora molte partite ma mi pare che la terzultima avesse tipo 5/6 punti di svantaggio.

Poi il prossimo anno 4 promozioni dirette con la 5° che fa una sorta di finale con la quella di serie B, gara secca dove tutto può succedere. Così bene o male si accontenta tutti

 

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26 minuti fa, RobRob ha scritto:

Chiaro che l'incertezza e l'imprevedibilita' la facciano completamente da padrone. 

Ciò su cui mi interrogo è quale sia il numero giusto di partecipanti alla serie C. 

Quaranta al massimo, e sto largo.

Venti a girone unico se vuoi fare un vero upgrade a livello di interesse, anche e soprattutto televisivo.

 

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3 ore fa, forest ha scritto:

Quaranta al massimo, e sto largo.

Venti a girone unico se vuoi fare un vero upgrade a livello di interesse, anche e soprattutto televisivo.

 

Concordo, io mi auguro da anni il girone unico a prescindere dall'emergenza in cui ci siamo trovati. 

La C strutturata così è insostenibile da ben prima del Coronavirus e sono dell'idea che le varie Bari e Triestina non abbiano niente da spartire con i vari Arzignani e Gozzani.. 

Aggiungo che secondo me serve anche una netta separazione tra i due mondi, quello professionistico e quello dilettantistico. Per questo vedrei favorevolmente eventuali paletti rigidissimi su strutture e solidità finanziarie così come pochissime retrocessioni nel semiprofessionismo (2/3 sarebbe l'ideale). 

Praticamente concettualmente la netta distinzione che c'è in Inghilterra tra il football professionistico e la non-league

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9 ore fa, forest ha scritto:

Quaranta al massimo, e sto largo.

Venti a girone unico se vuoi fare un vero upgrade a livello di interesse, anche e soprattutto televisivo.

 

Da 60 a 40 : sarebbe un grande cambiamento positivo.

Ora come ora la serie C è una categoria ibrida, con costi (per chi ambisce ad eccellere) da B ed introiti da D, popolata da squadre di quartiere, con poche centinaia di spettatori e nessun seguito, e formazioni come l'Unione che gioca in uno stadio di ultima generazione con abilitazione alle partite internazionali ufficiali UEFA. 

Così non è più sostenibile né accettabile. Un profondo cambiamento è necessario. Chissà se i vari potentati che dirigono la baracca agiranno per il meglio del Movimento oppure no. 

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8 ore fa, RobRob ha scritto:

Così non è più sostenibile né accettabile. Un profondo cambiamento è necessario. Chissà se i vari potentati che dirigono la baracca agiranno per il meglio del Movimento oppure no. 

La cosa che mi rincuora è che a dirigere la nostra baracca c'è Ghirelli, il quale finora ha dimostrato di fare il meglio che può. 

Lo testimonia la posizione della Lega Pro in questa emergenza - l'unica lega con un po' di buonsenso - ma anche lo sciopero di dicembre per chiedere la defiscalizzazione. 

Diciamo che ho fiducia, in questo momento mi andrebbe bene anche una riforma graduale del tipo nel 20/21 due gironi da 20 con le prime dieci di ogni girone che si qualificano per la C a girone unico dell'anno dopo

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probabilmente per le società la partecipazione al "girone elite" sarebbe subordinata al possesso di una serie (comprensibile) di elementi patrimoniali e sportivi significativi (fideiussione di un certo tipo, impianto sportivo adeguato etc.) che vadano oltre alla mera classifica

quindi un renate (che ha 3 punti in piu' di noi ed è terzo assoluto nel suo girone...) con tutto il dovutissimo rispetto, magari sarebbe fuori...

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34 minuti fa, goffi ha scritto:

È una speranza che la linea adottata sia quella del blasone,  dello stadio del bacino d' utenza ecc. ecc. , personalmente fossi nel presidente della feralpi o del Sudtirol , nn sarei proprio felicissimo se la classifica attuale non fosse tenuta minimamente in considerazione .

Prevedo ricorsi e controricorsi ,l'ennesima  estate turbolenta .

No, qualsiasi riforma sarebbe condivisa.

Per le societa' più piccole lo stato di dilettantismo o quantomeno semi-professionismo rappresenterebbe un grande vantaggio economico, rendendo sostenibile quel che oggi non lo è.

Comunque, se anche non fosse sancita in assemblea, la riforma avverrebbe di fatto se anche solo si decidesse di applicare in modo ferreo le norme già in atto a livello di parametri di iscrizione e di gestione amministrativa: completamente impensabile trovare 60 società in grado di farvi fronte.

Dando la riforma della C per scontata, le strade sono due: una è di mantenere lo status quo per la prossima stagione, stabilendo dei criteri sportivi (oltre che economici) di ammisione per quella successiva.

Esempio pratico: se si decide per un girone unico, vi accedono le prime otto di ogni girone (quattro sono chiaramente promosse) e successivamente come ovvio si valuta quali di queste venti hanno i requisiti economici ripescandone eventualmente altre in ordine di classifica.

La.seconda strada e' ovviamente quella di "sfruttare" l'impasse attuale, e i molti mesi a disposizione prima della prossima stagione, per una riforma su base economica e dunque non sportiva.

Terze vie non paiono esserci, al momento, fermo restando che in via ufficiale la parola fine sulla stagione attuale non è stata ancora posta.

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1 ora fa, forest ha scritto:

No, qualsiasi riforma sarebbe condivisa.

Per le societa' più piccole lo stato di dilettantismo o quantomeno semi-professionismo rappresenterebbe un grande vantaggio economico, rendendo sostenibile quel che oggi non lo è.

Comunque, se anche non fosse sancita in assemblea, la riforma avverrebbe di fatto se anche solo si decidesse di applicare in modo ferreo le norme già in atto a livello di parametri di iscrizione e di gestione amministrativa: completamente impensabile trovare 60 società in grado di farvi fronte.

Dando la riforma della C per scontata, le strade sono due: una è di mantenere lo status quo per la prossima stagione, stabilendo dei criteri sportivi (oltre che economici) di ammisione per quella successiva.

Esempio pratico: se si decide per un girone unico, vi accedono le prime otto di ogni girone (quattro sono chiaramente promosse) e successivamente come ovvio si valuta quali di queste venti hanno i requisiti economici ripescandone eventualmente altre in ordine di classifica.

La.seconda strada e' ovviamente quella di "sfruttare" l'impasse attuale, e i molti mesi a disposizione prima della prossima stagione, per una riforma su base economica e dunque non sportiva.

Terze vie non paiono esserci, al momento, fermo restando che in via ufficiale la parola fine sulla stagione attuale non è stata ancora posta.

La terza via è come diceva un altro utente, 2 gironi da 20 quindi totale 40 SOLO per la prossima stagione sportiva a prescindere da quando inizierà, per poi farla a 20 girone unico con le prime 10 dei 2 gironi che vi accedono, con il ripristino della C2 semipro.

Certo l'ideale sarebbe già dal prossimo anno ma è dura stabilire ora le squadre se i posti sono pochi.

In ogni caso la C/terzo livello a girone unico è la strada a cui si deve arrivare assolutamente, vediamo come.

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3 ore fa, Manuel90 ha scritto:

La terza via è come diceva un altro utente, 2 gironi da 20 quindi totale 40 SOLO per la prossima stagione sportiva a prescindere da quando inizierà, per poi farla a 20 girone unico con le prime 10 dei 2 gironi che vi accedono, con il ripristino della C2 semipro.

Certo l'ideale sarebbe già dal prossimo anno ma è dura stabilire ora le squadre se i posti sono pochi.

In ogni caso la C/terzo livello a girone unico è la strada a cui si deve arrivare assolutamente, vediamo come.

Parlando di terza via mi riferivoo ad una alternativa fra un C riformata fra due anni in base a criteri anche sportivi o una riformata subito includendo solo quelli economici.

Che poi la riforma preveda uno o due gironi è da vedere, se ci sono 80 società (o 76, o 72 riducendo le squadre) che offrono garanzie in tal senso, non vedo perché no.

Ovvio che dal nostro punto di vista una C a girone unico sarebbe preferibile, ma non è affatto scontato che ci si arrivi.

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Dando per scontate le big-blasonate come noi o il Bari, e considerato che alcune squadre storiche non navigano in acque molto calme già da prima del virus(Catania e Avellino), delle medio piccole secondo voi chi potrebbe farne parte? 

Per me il Potenza e il Sudtirol quasi sicuramente, hanno dalla loro buoni risultati sportivi negli ultimi anni, buone strutture e nel caso del Potenza anche un buon seguito di pubblico. Poi mi verrebbe da dire Feralpi per la potenza economica di Pasini, anche se in quanto a pubblico e strutture lasciano un po' a desiderare. Altre "non blasonate" che secondo voi meriterebbero un posto nell'ipotetico campionato elitario dei figoni? 

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10 ore fa, LungomareNatisone ha scritto:

Dando per scontate le big-blasonate come noi o il Bari, e considerato che alcune squadre storiche non navigano in acque molto calme già da prima del virus(Catania e Avellino), delle medio piccole secondo voi chi potrebbe farne parte? 

Per me il Potenza e il Sudtirol quasi sicuramente, hanno dalla loro buoni risultati sportivi negli ultimi anni, buone strutture e nel caso del Potenza anche un buon seguito di pubblico. Poi mi verrebbe da dire Feralpi per la potenza economica di Pasini, anche se in quanto a pubblico e strutture lasciano un po' a desiderare. Altre "non blasonate" che secondo voi meriterebbero un posto nell'ipotetico campionato elitario dei figoni? 

Sono parzialmente d'accordo col discorso su blasone, ecc ecc,

Negli ultimi annia fare il botto sono state fior fior di squadre blasonate (ne sappiamo qualcosa) e qualche minuscola realtà ( Albissola).

Tuttavia, non vedo perché appunto realtà come AltoAdige/Sudtirol, Feralpi, ma anche una Virtus Francavillao altre minori non abbiamo diritto a fare la C. Se la sono conquistata con anni di programmazione. Hanno discrete capacità imprenditoriali e di gestione alle spalle. Certo, manca il pubblico e strutture confacenti, ma nemmeno Carpi e Frosinone li avevano, eppure sono finiti in A o il Pordenone in B, con nostro rammarico. Parzialmente concordo sulle strutture, nel senso che non posso pensare a un San Luigi in C che gioca in via Felluga, ecco. Però se la sicurezza c'è, c'è un settore ospiti, sinceramente che lo stadio abbia 2000 o 100000 posti è irrilevante, anzi, fa parte del vantaggio di chi gioca in casa, un po' come quando il ManU va a pareggiare ad Oxford in FA Cup in un campo di 3500 persone. Ripeto, fatti salvi i parametri di sicurezza.

Capisco la necessità di ridurre il numero di partecipanti, ma lascerei perdere blasoni varii. Spesso hanno attratto avventurieri di tutte le risme, facendo buchi spaventosi. Che poi, dovendo mettere assieme 40 squadre, 30 sarebbero formazioni con un certo pedigree diventa quasi fisiologico.

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10 ore fa, LungomareNatisone ha scritto:

Dando per scontate le big-blasonate come noi o il Bari, e considerato che alcune squadre storiche non navigano in acque molto calme già da prima del virus(Catania e Avellino), delle medio piccole secondo voi chi potrebbe farne parte? 

Per me il Potenza e il Sudtirol quasi sicuramente, hanno dalla loro buoni risultati sportivi negli ultimi anni, buone strutture e nel caso del Potenza anche un buon seguito di pubblico. Poi mi verrebbe da dire Feralpi per la potenza economica di Pasini, anche se in quanto a pubblico e strutture lasciano un po' a desiderare. Altre "non blasonate" che secondo voi meriterebbero un posto nell'ipotetico campionato elitario dei figoni? 

Cosa vuol dir mediopiccole? Pro Patria?  Carrarese? Pontedera? Monopoli? Buh.

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Continuo a chiedermi perché noi siamo blasonati... nobile decaduta? Decaduta sicuramente, la patente di nobiltà chi la dà?

Non abbiamo vinto titoli (angloitaliana e Coppa Italia C di danno il blasone?), non abbiamo chissà quali affermazioni, saranno Colaussi e Pasinati a renderci blasonati?

Perché il Bari è blasonato e il Catania no? chiedo al Lungomare, senza polemica, s'intende!!

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1 ora fa, GiGi-TO ha scritto:

Continuo a chiedermi perché noi siamo blasonati... nobile decaduta? Decaduta sicuramente, la patente di nobiltà chi la dà?

Non abbiamo vinto titoli (angloitaliana e Coppa Italia C di danno il blasone?), non abbiamo chissà quali affermazioni, saranno Colaussi e Pasinati a renderci blasonati?

Perché il Bari è blasonato e il Catania no? chiedo al Lungomare, senza polemica, s'intende!!

Miseria e Nobiltà!

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Infatti non c'entra il blasone, ma solo le garanzie.

Quanto.alla.situazione dei singoli club, chi può saperla?

Se un imprenditore dietro a una società di C decide che in un periodo di crisi come questo soldi da buttare nel calcio non ne avanzano, ecco che un club insospettabile si ritrova all'improvviso nel guano, blasone o meno...

 

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4 ore fa, Contea di Trieste ha scritto:

Cosa vuol dir mediopiccole? Pro Patria?  Carrarese? Pontedera? Monopoli? Buh.

Per medio piccole (definiamola una denominazione convenzionale) intendo tutte quelle squadre che non sono mai state neanche in b o ci sono state nella preistoria 

Praticamente quelle che hai detto tu o realtà come Sudtirol o il Feralpi che saranno ammirevoli per la programmazione ma non rappresentano neanche minimamente la tradizione calcistica in Italia. 

Mettiamola così : idealmente mi piacerebbe che la C unica sia un campionato che abbia appeal, quindi principalmente realtà importanti come la nostra o il padova pur lasciando un po' di spazio a realtà piccole ma solide e ammirevoli. Tu dicevi Francavilla, io aggiungo magari un albinoleffe che si sta costruendo lo stadio di proprietà.

Però, se si vuole rendere questa ipotetica C unica appetibile a sponsor e perché no anche tv l'appeal è fondamentale per rendere il "prodotto" (parola che mi fa schifo applicata al calcio ma purtroppo quella è la direzione) interessante , con tutto il rispetto penso che di vedere Francavilla-Albinoleffe non freghi a nessuno. E non vedo perché qualche brand dovrebbe spendere soldi per sponsorizzare un campionato che ha partite del genere. 

Per intenderci la Football League inglese era (o è) sponsorizzata da Coca Cola. E i milioni ce li metteva perché gli stadi sono pieni. 

Ovviamente la cultura calcistica è totalmente diversa, però un campionato con squadre importanti diciamo che ci si avvicinerebbe. Pensate a una Triestina che una domenica gioca col Padova, la domenica dopo va a Bari e poi ospita il Catanzaro. Creerebbe sicuramente più interesse anche in quelli che si basano molto sull'appeal della partita a differenza nostra che scriviamo qui che ci siamo a prescindere 

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43 minuti fa, forest ha scritto:

Infatti non c'entra il blasone, ma solo le garanzie.

Quanto.alla.situazione dei singoli club, chi può saperla?

Se un imprenditore dietro a una società di C decide che in un periodo di crisi come questo soldi da buttare nel calcio non ne avanzano, ecco che un club insospettabile si ritrova all'improvviso nel guano, blasone o meno...

 

Ma senz'altro. Infatti nel mio post ho citato proprio due realtà "col grande nome" come Catania e Avellino che in realtà sono nella me**a 

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intanto comunque(purtroppo) non è detto che scompaia il format a 60 stando alle ultime notizie.

Quando anni fa hanno unito la prima e seconda divisione della legapro, quella è stata l'inizio della fine

Ma l'AIC premeva per una cosa del genere, poi quando vedi ogni anno club fallire e situazioni tipo Pro Piacenza si stupiscono e si dichiarano indegni,maddai:incazzado:

ps, solo per notizia, Albissola non è fallito semplicemente ha rinunciato all'iscrizione(tipo il Mestre anni fa) perchè aveva problemi con il comune per lo stadio, il presidente è un miliardario(tipo quello dell'Entella per capirci) che la scorsa estate ha preso l'Albenga realtà ligure limitrofe che gioca in Eccellenza, tempo 2 massimo 3 anni tornano in C,sicuro!

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1 ora fa, LungomareNatisone ha scritto:

Per medio piccole (definiamola una denominazione convenzionale) intendo tutte quelle squadre che non sono mai state neanche in b o ci sono state nella preistoria 

Praticamente quelle che hai detto tu o realtà come Sudtirol o il Feralpi che saranno ammirevoli per la programmazione ma non rappresentano neanche minimamente la tradizione calcistica in Italia. 

Mettiamola così : idealmente mi piacerebbe che la C unica sia un campionato che abbia appeal, quindi principalmente realtà importanti come la nostra o il padova pur lasciando un po' di spazio a realtà piccole ma solide e ammirevoli. Tu dicevi Francavilla, io aggiungo magari un albinoleffe che si sta costruendo lo stadio di proprietà.

Però, se si vuole rendere questa ipotetica C unica appetibile a sponsor e perché no anche tv l'appeal è fondamentale per rendere il "prodotto" (parola che mi fa schifo applicata al calcio ma purtroppo quella è la direzione) interessante , con tutto il rispetto penso che di vedere Francavilla-Albinoleffe non freghi a nessuno. E non vedo perché qualche brand dovrebbe spendere soldi per sponsorizzare un campionato che ha partite del genere. 

Per intenderci la Football League inglese era (o è) sponsorizzata da Coca Cola. E i milioni ce li metteva perché gli stadi sono pieni. 

Ovviamente la cultura calcistica è totalmente diversa, però un campionato con squadre importanti diciamo che ci si avvicinerebbe. Pensate a una Triestina che una domenica gioca col Padova, la domenica dopo va a Bari e poi ospita il Catanzaro. Creerebbe sicuramente più interesse anche in quelli che si basano molto sull'appeal della partita a differenza nostra che scriviamo qui che ci siamo a prescindere 

Beh, l'AlbinoLeffe nei ultimi 15 anni ga fatto anni annorum de B a ottimi livei eh.

Quel che intndo è che gran parte delle società saltate per aria negli ultimi anni erano sqaudre blasonate, mentre realtà mediopiccole hanno raggiunto ottimi obiettivi con programmazione e spesso solidi imprenditori del terrirtorio alle spalle (Pordenone, SudTirol, Feralpi ecc ecc).

Io sarei più per garanzie economiche che per sto fantomatico "blasone". El Taranto xe da quindici anni penso in D, una città grande come la nostra per popolazion e una tifoseria da SudAmerica eppur ogni anno casinisocietarii a non finire. I loro tifosi meriteria almeno la  C? Ovvio, ma la meriterebbe di più anche il Trento rispetto all'AltoAdige, ma così è...

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La geografia calcistica inglese, correggimi Forest, è  moolto diversa dalla nostra.

In Premier, negli ultimi 2 anni, le uniche rappresentanti sui generis sono state Bournemouth e Watford. Il resto delle squadre rappresenta città o aree sempre sulle centinaia di migliaia di abitanti.Noi abbiamo avuto Carpi, Sassuolo, Ascoli, Treviso, Chievo, Frosinone, Crotone, Siena... tutte realtà tra le 40 e le 70mila di popolazione.

Il nsotro è un universo molto più micro di un mondo come quello inglese, dove una città come Birmingham fa gli stessi abitanti di Milano...

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1 ora fa, LungomareNatisone ha scritto:

Ma senz'altro. Infatti nel mio post ho citato proprio due realtà "col grande nome" come Catania e Avellino che in realtà sono nella me**a 

Infatti credo che alla fin fine, delle 60 non servano chissà che criteri: già trovarne 40 sane sarà un miraggio. Siano Pianese o Catania, oggettivamente, chissenefrega.

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4 ore fa, GiGi-TO ha scritto:

Continuo a chiedermi perché noi siamo blasonati... nobile decaduta? Decaduta sicuramente, la patente di nobiltà chi la dà?

Non abbiamo vinto titoli (angloitaliana e Coppa Italia C di danno il blasone?), non abbiamo chissà quali affermazioni, saranno Colaussi e Pasinati a renderci blasonati?

Perché il Bari è blasonato e il Catania no? chiedo al Lungomare, senza polemica, s'intende!!

I fasti del passato, Nereo, lo stadio e la particolarità della storia di Trieste che comunque ancora affascina. Credo sia questo a creare quella sorta di rispetto in campo nazionale. Poi sai, parlare di blasone in D effettivamente ha senso (vedere la Triestina tra Mori S. Stefano e Campodarsego oggettivamente era straniante); ma già in una B come quella del 2002-2003, eravamo tra i meno blasonati...

Più che blasonati, direi "storici".

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5 ore fa, GiGi-TO ha scritto:

Continuo a chiedermi perché noi siamo blasonati... nobile decaduta? Decaduta sicuramente, la patente di nobiltà chi la dà?

Non abbiamo vinto titoli (angloitaliana e Coppa Italia C di danno il blasone?), non abbiamo chissà quali affermazioni, saranno Colaussi e Pasinati a renderci blasonati?

Perché il Bari è blasonato e il Catania no? chiedo al Lungomare, senza polemica, s'intende!!

Non bastano 54 campionati fra A e B per parlare di nobile decaduta ?  I titoli c'entrano poco, quante sono le societa' italiane che li hanno vinti ? 

Per qualsiasi  storico del calcio siamo una squadra blasonata, ancorche' provinciale, al netto di Colaussi e Pasinati.

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