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I suntini sandrini di mercoledì 11 settembre 2019


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MERCOLEDI' 11 SETTEMBRE 2019

- Arturs Strautins sicuramente assente, Jon Elmore sofferente (botta alla spalla, comunque nulla di grave) ma a disposizione di coach Dalmasson nella prima uscita casalinga in programma questa sera alle 20 contro il Kuban. Come scrive Lorenzo Gatto, ancora tutta da valutare la situazione di Strautins che, escluse fratture, dovrà aspettare ancora qualche giorno prima di poter valutare tramite risonanza magnetica i danni ai legamenti riportati a causa della distorsione alla caviglia rimediata a Vicenza contro Roma. Il giocatore si sta sottoponendo alle terapie necessarie in questa prima fase post infortunio, nei prossimi giorni sarà più chiara la diagnosi e con essa i tempi di recuperi necessari per il ritorno in campo. Discorso diverso per Elmore che ieri mattina ha raggiunto i compagni, si è cambiato ma non ha svolto esercizi che comportassero l'utilizzo della spalla infortunata. La sua presenza stasera non sembra essere in discussione vista la volontà del giocatore di essere presente alla prima casalinga davanti ai suoi nuovi tifosi. L'amichevole sarà gratuita per tutti coloro che hanno già sottoscritto l'abbonamento per la stagione 2019/2020, mentre i non abbonati avranno la possibilità di acquistare un biglietto unico al prezzo di 10 euro, direttamente il giorno della partita, alle casse di Via Flavia 3. Le casse esterne di Via Flavia apriranno alle 18.00, mentre l'apertura porte è prevista alle 18.30. La società comunica che verrà sospesa la possibilità di sottoscrivere l'abbonamento per la stagione 2019/2020.  Non saranno disponibili i parcheggi interni dell'Allianz Dome: «Ci scusiamo con i nostri tifosi per questo disguido - queste le parole di Mario Ghiacci -; il mese di agosto ci ha visto implementare diverse cose all'interno della struttura di Via Flavia e stiamo cercando di ottimizzare tutto in vista dell'avvio del campionato. Chiediamo di avere ancora un po' di pazienza, stiamo lavorando per tutti coloro che ci hanno dato e ci stanno dando fiducia»

- Come sottolinea Antonello Rodio, dopo tre giornate la classifica non è esattamente quella che sognavano gli alabardati per l'inizio di stagione. E un po' di timore per quel Padova già davanti a tutti a punteggio pieno, con 5 punti di vantaggio sulla Triestina, comprensibilmente esiste.Ma è vera fuga quella del Padova? Guardando il calendario, forse l'allungo dei biancoscudati ha meno significato di quanto si pensi. Andando a vedere nel dettaglio, infatti, la squadra veneta in queste prime tre giornate ha affrontato tre compagini che a luglio non dovevano nemmeno prendere parte alla serie C. Il Padova alla prima giornata è andato in casa della Virtus Verona, che lo scorsa stagione era retrocessa e poi quest'estate è stata ripescata. Poi ha ospitato il Fano, anch'esso retrocesso sul campo nello scorso campionato di serie C e poi ripescato per carenze nell'organico della categoria. E comunque, prima di dilagare fino al 6-1 finale, nel primo tempo la partita era ancora sullo 0-0. Alla terza giornata la squadra veneta ha affrontato l'avversario finora più insidioso, il Modena, in una trasferta su un campo impegnativo nella quale se l'è cavata di misura con grande malizia, sfruttando fisicità ed agonismo. Ma, va ricordato, il Modena lo scorso anno era in serie D, ha vinto i play-off (che in D valgono solo per la graduatoria) e quest'estate è stato ripescato in C. Questo per sottolineare che il Padova ha sì iniziato bene, ma va rivisto contro avversari più probanti. Ben diverso l'avvio della Triestina, che ha esordito con una squadra sulla carta da bassa classifica e infatti ha vinto, ma poi è andata su uno dei campi più impegnativi della categoria come quello di San Benedetto del Tronto (dove c'è anche una buona squadra) e poi se l'è dovuta vedere addirittura con un Piacenza che la scorsa stagione, proprio come l'Unione, ha visto svanire il sogno della promozione in serie B solo nella finale play-off, che gli emiliani hanno perso con il Trapani. Insomma l'inizio alabardato non è certo positivo, ma di fronte c'erano ben altre difficoltà. Del resto, l'altra grande favorita del girone, ovvero il Vicenza, fin qui ha tenuto un cammino molto aderente al calendario. Sul citato campo di Modena, ha strappato un pareggio alla prima giornata, poi ha regolato in casa la Fermana ma si è fermata di nuovo sul pari in quel di Carpi. Un cammino da perfetta media inglese, ma che la vede ad appena 5 punti, solo uno sopra la Triestina, a testimoniare che il calendario conta eccome. Delle altre tre squadre partite forte, bisogna dire che il Carpi vanta il successo in casa del Sudtirol: per il resto ha regolato in casa il neopromosso Cesena e poi ha pareggiato fra le mura amiche con il Vicenza. Per quanto riguarda le due emiliane a 7 punti, il Piacenza vanta l'impresa di Trieste, ma poi ha sudato per battere il Modena e ha pareggiato ad Arzignano, mentre la Reggiana, oltre ai successi su Feralpisalò e Ravenna, ha anche un pari interno con l'Imolese. Insomma, dopo tre giornate conta anche chi si è incontrato, ma dopo il ko interno col Piacenza, adesso la Triestina nelle prossime due trasferte deve iniziare a recuperare il terreno perduto

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