Vai al contenuto

I suntini sandrini di lunedì 11 novembre 2019


Messaggi raccomandati

LUNEDI' 11 NOVEMBRE 2019

- «Bisogna guardarsi allo specchio e farsi un esame di coscienza, capire cosa non va e lavorare per uscirne, perché l'unica medicina che conosco per risolvere i problemi è il lavoro». Carmine Gautieri non può certo essere tenero dopo la batosta casalinga con il Vicenza e dopo quella ripresa sciagurata che ha rovinato un primo tempo tutto sommato dignitoso: «Avevamo tenuto il campo bene nel primo tempo - afferma il tecnico - poi nella ripresa dopo pochi secondi abbiamo preso un gol che non si può prendere da calcio d'inizio. C'è stata una reazione, ma poi abbiamo sbagliato tutto, perdendo le distanze e l'equilibrio. E questo ha fatto la differenza contro una squadra che è stata più brava di noi a capitalizzare le occasioni create». A fine partita c'è stata la contestazione della curva, ma Gautieri elogia i tifosi e loda la piazza: «I tifosi ci hanno incitato fino alla fine. Ho la fortuna di lavorare in un'ottima società, in una città bellissima, con uno stadio favoloso e una tifoseria spettacolare: penso che sia io che i giocatori dobbiamo capirlo bene, perché piazze come queste non ce ne sono, te ne rendi conto quando non ci sei più. Sono situazioni da preservare, da tenersi strette, qui c'è tutto per poter fare bene, oltre al discorso calcistico anche la civiltà. Sappiamo che in altri posti può diventare difficile anche andare al bar a bersi un caffè, qui non succede e deve essere cosi, perché la civiltà di Trieste è difficile trovarla altrove». Tornando alla partita, il tecnico spiega anche la decisione di iniziare col 4-3-3, anche se già nel primo tempo si era ritornati al 4-4-2: «La squadra in allenamento aveva fatto molto bene col 4-3-3, che in fase di non possesso diventatava 4-4-1-1. Poi, visto che eravamo in difficoltà, ci siamo messi fissi col 4-4-1-1, ma avevamo lavorato bene con entrambi i sistemi di gioco. Delle giocate buone le avevamo anche fatte, ma serve più cattiveria negli ultimi 16-18 metri per essere più incisivi». Sotto accusa, ancora una volta, la scarsa capacità di reazione della squadra, che una volta in difficoltà finisce per prendere spesso delle imbarcate: «I ragazzi devono capire che nel calcio come nella vita ci sono delle difficoltà, e a queste bisogna reagire subito. Se al minimo problema pensiamo che è finita, allora non andiamo da nessuna parte. La mia squadra sa bene che dobbiamo essere sempre equilibrati, indipendentemente dal risultato. Ma sono convinto che per le qualità morali che ha, questo gruppo può venirne fuori»

- «Per pensare di battere un avversaria forte come Brindisi avremmo dovuto fare qualcosa in più».L'allenatore Eugenio Dalmasson inquadra con una battuta la sfida che ha visto Trieste arrendersi all'HappyCasa al termine di un match combattuto per 40'. Ci ha provato la sua squadra, ha stretto i denti nel momento più difficile quando, nel terzo quarto, la formazione pugliese ha toccato il massimo vantaggio poi è rientrata trovando a poco più di un minuto dalla fine un illusorio vantaggio.«In quei momenti- continua Dalmasson- si è vista l'esperienza dei nostri avversari. Sono stati bravi a fare le scelte giuste e a trovare i canestri che hanno deciso la partita. Devo dire che per quello che è stato l'andamento del match trovo lo scarto finale eccessivamente severo».Dall'altra parte della barricata, Frank Vitucci esprime soddisfazione per un successo che mantiene la sua squadra al secondo posto alle spalle della capolista Virtus Bologna. «Vittoria importante - sottolinea Vitucci - perchè ottenuta in trasferta su un campo certamente difficile. Partita dura che in alcuni frangenti ci ha visto fare un po' troppa fatica. Meglio nel secondo tempo: abbiamo migliorato le spaziature e ci siamo passati un pochino di più la palla. Questo ci ha permesso di alzare un po' le nostre percentuali e trovare con più contnuità il canestro. Alla fine, comunque, sono state le piccole cose a fare la differenza. Noi abbiamo mostrato più voglia di vincere che lucidità, alla fine è bastato per portare a casa i due punti».Sul fronte triestino applausi per Derek Cooke, dati alla mano il migliore in campo tra i biancorossi. Tredici punti segnati con un solo errore dal campo, 14 rimbalzi, un 28 di valutazione che rappresenta di gran lunga il dato migliore per la formazione di Dalmasson.«Non è bastato - sottolinea il centro americano - e questa è l'unica cosa che mi interessa. Il mio obiettivo è giocare duro per aiutare i miei compagni a vincere, resta il rammarico per non esserci riuscito. Abbiamo commesso degli errori, dovremo ragionarci su e lavorare in settimana per migliorare e crescere».Lavoro che condurrà Trieste alla sfida contro la capolista del campionato. Di fronte alla Virtus Bologna, otto vittorie consecutive in uno splendido inizio di stagione, servirà una grande prestazione. «Non guardo all'avversaria: che sia Pistoia, Brindisi o Bologna sappiamo che dobbiamo tornare in palestra a lavorare per migliorare e presentarci pronti alla prossima sfida».

Link al commento
Condividi su altri siti

Partecipa alla conversazione

Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Sono consentiti solo 75 emoticon max.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Pulisci editor

×   Non puoi incollare le immagini direttamente. Carica o inserisci immagini dall'URL.

Caricamento...
  • Chi sta navigando   0 utenti

    Nessun utente registrato visualizza questa pagina.

×
×
  • Crea Nuovo...
×
Il Forum di Elsitodesandro
Indice
Attività
Accedi

Accedi



Cerca
Altro
×