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Piacenza-Triestina (lunedì 20 gennaio ore 20.45)


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1 ora fa, pinot ha scritto:

Ciro Esposito sul Piccolo di oggi scrive di un Procaccio devastante sulla fascia sinistra

mi chiedo che partita abbia visto, sinceramente

a parer mio Procaccio ha fatto bene il suo lavoro sulla fascia soprattutto in copertura ma non è mai risultato pericoloso in fase offensiva

il che per un esterno alto nel 4-3-3 non è esattamente un merito

a prescindere da questo, uno si chiede veramente in che modo ragionino e di conseguenza agiscano gli allenatori

quella posizione è quella che Procaccio predilige e in cui si esprime al massimo, l'ha fatto nella scorsa stagione con Pavanel

quest'anno per lo più impiegato dall'altra parte, e tutti a dargli giù dicendo che si è imbrocchito

allo stesso modo Maracchi è diventato un cesso, peccato che sia stato utilizzato in un sistema che non ne valorizza le peculiarità e, a parte questo, a fianco di un centrocampista dalle caratteristiche totalmente diverse da quelle di Coletti, che gli consentiva qualche scorribanda in più

tutte cose che non dice Pinot, specialista nello sparare cazzate, ma lui stesso nelle interviste concesse al Piccolo

ma io mi chiedo, è tanto difficile mettere i giocatori dove si esprimono al meglio ? non è questo che dovrebbero fare gli allenatori a prescindere da sistemi, numeretti e menate di questo genere ?

e poi concordo con non ricordo chi ha sollevato la questione del modulo

Gautieri o MM, non si capisce chi decide, pare abbia detto che si gioca con il 4-3-3 o il rombo

ma sono moduli uguali ? come si fa a impostare un mercato senza un modulo preciso di riferimento ? per uno servono certi giocatori per l'altro altri

fatemi capire

Ci provo.

Quasi nessuna squadra adotta ormai un solo modulo.

La ragione è duplice: non dare riferimenti certi agli avversari nella preparazione delle gare e avere un piano B se lo schieramento degli altri rende poco produttivo il proprio.

Ovvio che ogni giocatore ha le sue caratteristiche che lo rendono più adatto a un modulo rispetto a un altro.

Ho citato il Milan, che seguo regolarmente, per dire che il passaggio al 4-4-2 ha favorito alcuni giocatori (l'esempio di Castillejo è il più eclatante) per penalizzarne inevitabilmente altri (Suso nel 4-4-2 non può proprio giocare).

Questo discorso trova a volte qualche eccezione nelle superbig di ogni campionato, e non a caso: se sono il Liverpool e col mio 4-3-3 ne ho vinte 30 delle ultime 31, pareggiando.la trentunesima, a cambiarlo faccio fatica.

Lunedì sera, secondo Gautieri, il 4-3-1-2 mal si sarebbe sposato con le caratteristiche del Piacenza, che peraltro a sua volta ha cambiato modulo a gara in corso.

Ovviamente concordo sul fatto che spesso i giocatori vengono frettolosamente bocciati come scarsi mentre in realtà renderebbero di più se impiegati in un contesto diverso, ma è ovvio che qualsiasi allenatore guarda prima all'interesse della squadra che a quello del singolo.

Su Maracchi: è stato senza dubbio penalizzato dal 4-4-2, ma visto che è stato il 4-4-2 (con Maracchi) a portarci a un soffio dalla B, la scelta di ripartire da quello non era così assurda.

Il problema, come correttamente rilevi, è che quando dopo aver perso parecchio tempo (anche perché era normale che Gautieri appena arrivato ripartisse da quel che la squadra sapeva fare meglio, e l'esordio col Padova era stato piû che incoraggiante, forse più per demeriti del Padova che però allora era al comando della classifica) il passaggio a tre non ha dato i frutti sperati, perché in effetti la specificita' di Coletti nel ruolo è stata sottovalutata.

Paradossalmente con Lodi potrebbe andar meglio, perché veloce non è (ma non lo era neanche Coletti) ma ha posizione e finchè il fiato lo sorregge una pulizia nei passaggi che Coletti si sognava (vero che a Piacenza ne ha sbagliati più di uno, ma credo che il campo abbia inciso parecchio).

Ovvio che la presenza di Lodi e il passaggio a tre può favorire anche Paulinho, che a doti di interdizione aggiunge buoni piedi.

Vero anche che per il 4-3-1-2 non abbiamo un trequartista di ruolo (anche se per me Paulinho potrebbe farlo) e che Procaccio e Gomez sono in questo senso due adattati.

In società lo sanno, e infatti si sta cercando di provvedere in tal senso.

 

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24 minuti fa, goffi ha scritto:

Per me Paulinho difende dignitosamente il pallone ha un buon piede , ma del trequartista non ha il dribbling secco e tiro, ne tantomeno la velocità sul breve . Io lo lascerei dove ha giocato (più che bene ) a Piacenza .

Sono d'accordo, infatti.

Parlavo di una soluzione estemporanea come in fondo lo sono Gomez e Procaccio in quel ruolo, anch'essi tutt'altro che trequartisti classici.

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Il 21/1/2020 Alle 11:42, forest ha scritto:

Oddio, così scoperti non siamo se consideri che negli 11 iniziali di ieri erano fuori Giorico, Steffè, Mensah, Costantino e Granoche.

Tuttavia, il mercato andra' senz'altro nella direzione di modificare ancora qualcosa.

Però devo dire che mi piace questa cosa di riscoprire giocatori già in casa senza farsi prendere dalla bulimia di mercato.

Paulinho per alcuni tifosi sembrava essere diventato uno preso a caso al Carnevale di Rio, mentre a calcio ci sa giocare.

Da milanista questo è un discorso che mi coinvolge molto, perché fosse dipeso dai geni che popolano il web Castillejo e Rebic erano due cessi di cui disfarsi al più presto, salvo scoprire invece che inseriti in un contesto adatto sanno giocare a pallone.

Tutte le volte in cui accadono queste cose mi diverto molto: il tifoso medio promuove e boccia senza appello, spesso dopo una sola partita, e io questo continuo a non comprenderlo.

 

Mah.... ne parlavo oggi con Goffi... Paulino ha fatto un partitone col Piacenza forse perché  messo in condizione di farlo col modulo proposto.... Rebic ecc ecc... Certo... cambi modulo e quei due diventano fenomeni ma Suso , il trascinatore fino a poco faz diventa una zavorra così come Politano alle Inter....  il timoniere in una barca conta tantissimo e deve adattarsi ai giocatori che ha proponendo il modo di giocare più adatto a loro.... e non vado avanti

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1 ora fa, kaisercaio ha scritto:

Mah.... ne parlavo oggi con Goffi... Paulino ha fatto un partitone col Piacenza forse perché  messo in condizione di farlo col modulo proposto.... Rebic ecc ecc... Certo... cambi modulo e quei due diventano fenomeni ma Suso , il trascinatore fino a poco faz diventa una zavorra così come Politano alle Inter....  il timoniere in una barca conta tantissimo e deve adattarsi ai giocatori che ha proponendo il modo di giocare più adatto a loro.... e non vado avanti

Il fatto è che le rose una volta prevedevano 18 giocatori, adesso sono minimo 25 e quindi diventa fisiologico che il modulo premi alcuni e penalizzi altri.

Nella Juve di inizio anno Bernardeschi era quasi intoccabile, come lo erano Boateng alla Fiorentina o Piatek al Milan, per fare qualche esempio molto noto.

Poi cambiano i tecnici oppure semplicemente i moduli di riferimento, oppure ancora il mercato porta giocatori che consigliano un cambio di modulo, alcuni se ne giovano e altri ne vengono penalizzati.

Che il modulo e la.presenza di Lodi abbiano favorito Paulinho mi pare, in questo senso, indubbio.

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6 ore fa, forest ha scritto:

Il fatto è che le rose una volta prevedevano 18 giocatori, adesso sono minimo 25 e quindi diventa fisiologico che il modulo premi alcuni e penalizzi altri.

Nella Juve di inizio anno Bernardeschi era quasi intoccabile, come lo erano Boateng alla Fiorentina o Piatek al Milan, per fare qualche esempio molto noto.

Poi cambiano i tecnici oppure semplicemente i moduli di riferimento, oppure ancora il mercato porta giocatori che consigliano un cambio di modulo, alcuni se ne giovano e altri ne vengono penalizzati.

Che il modulo e la.presenza di Lodi abbiano favorito Paulinho mi pare, in questo senso, indubbio.

Infatti, se volessimo fare un altro esempio, diciamo Maracchi, che come qualità indiscutibili => - possiede una grande fisicità, una buona predisposizione agli inserimenti negli spazi ,ma nel contempo non  ha una tecnica/talento particolare (anzi).

Se lo fai giocare a due, morirà per i km fatti, ma qualitativamente l'apporto alla squadra sarà mediamente poco rilevante, se lo fai giocare a tre, con un Lodi (ma non necessariamente, vedi anno passato), in questa categoria può dare un contributo significativo.

Miracolo? Assolutamente no, Maracchi rimane sempre lui con i suoi pregi e i suoi difetti, il tema è , se cambiando alcuni assetti, che ti faranno perdere dei giocatori, ma stressano positivamente le qualità di altri,  e tirata una riga, osservi a saldo, che i risultati migliorano, va bene così

L'obiettivo è sempre il bene complessivo , anche se ciò porta a perdere per strada qualcuno...  gli esempi fatti da Forest, anche si di altra categoria, sono decisamente corretti..

Una delle qualità più importanti di chi allena, sta proprio nel capire il giusto bilanciamento, ovviamente dipende sempre dagli uomini che ti danno, ma uno dei valori aggiunti di un mister (oltre gestire clima teste etc) è proprio modulare correttamente le potenzialità del team, che a parole sembra facile, ma nei fatti non è così banale, del resto se fosse facile, abbandonerei da subito il mio lavoro, per fare l'allenatore, dove ad alti livelli la retribuzione è decisamente interessante.. ? , ma nella vita essere consapevoli dei propri limiti è il primo passo verso la felicità ?

Poi se è ciò è vero e non il frutto di una giornata "fortunata"  lo vedremo già da stasera....

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Parlando di Paulinho, a me piace molto ricordare l'esempio di Crespo: arrivato in Italia nel 1996 (al Parma), a 21 anni, segna la prima rete ad ottobre....seguirono una serie di prestazioni da ectoplasma. Tanto che venne bollato come "bidone", infatti segnò la sua seconda rete appena il marzo successivo (!!!). Da lì iniziò a segnare a raffica e non si fermò più.

Ciò dimostra che per un giovane che arriva da così lontano non è sempre facile ambientarsi, non ha tanto senso bocciarlo dopo qualche mese. Chiaro che se non rende va messo in panchina, l'allenatore deve essere bravo a capire quando l'ambientamento sarà tale da farlo rendere.

In sostanza concordo con quello che dice Forest: troppo spesso il tifoso medio boccia o promuove un giocatore dopo un paio di partite. E poi si stupisce se in un'altra squadra il rendimento dello stesso è totalmente diverso. Ci sono innumerevoli fattori che incidono sul rendimento di un giocatore e non solo le qualità tecniche: feeling con allenatore e compagni, modulo, ambientamento nella città, vita privata, infortuni, tipo di allenamento.

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16 ore fa, kaisercaio ha scritto:

Mah.... ne parlavo oggi con Goffi... Paulino ha fatto un partitone col Piacenza forse perché  messo in condizione di farlo col modulo proposto.... Rebic ecc ecc... Certo... cambi modulo e quei due diventano fenomeni ma Suso , il trascinatore fino a poco faz diventa una zavorra così come Politano alle Inter....  il timoniere in una barca conta tantissimo e deve adattarsi ai giocatori che ha proponendo il modo di giocare più adatto a loro.... e non vado avanti

Suso trascinatore in quale pianeta? 

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5 ore fa, Euskal Herria ha scritto:

a dir la verità nemmeno Politano xe mai stado trascinatore

verò xe che le prestazioni de Polly con Spalletti xe stade migliori rispetto alle (numericamente anche scarne) prestazioni de Polly con Conte

sarà colpa della Ginevra Sozzi :D

Suso gà gavù un ruolo importante solo nel Milan de Montella. Ma parlemo de ere geologiche fa. Poi un misto fra inconcludenza e inutilità. 

Politano xe sempre e solo stà un zogador utile. Nulla più. 

Tanto più che con un Lukaku e un Sanchez in più, in un modulo che non prevedi esterni d'attacco pol giusto far quel che porta le borse. 

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