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Coronavirus: le nostre opinioni e la situazione in corso


gimmi

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19 minuti fa, Stefano79 ha scritto:

Ma Gimmi dava previsioni apocalittiche a Trieste za per oggi :D 

Xe che su 57 pagine perderia troppo tempo a scartabellar.

:merodolodalrider: vero! Credevo parecchi de più  ma no i ga fatto che pochissimi tamponi, credo sia anche un problema de rilevazion

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10 minuti fa, Contea di Trieste ha scritto:

Secondo mi el paragon cghe fa Condò no xe calzante.

No me risulta che le radiazioni fossi contagiose.

 

Secondo me hai inteso male il paragone che non è basato sulla minaccia ma sulla limitazione

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43 minuti fa, GiGi-TO ha scritto:

Secondo me hai inteso male il paragone che non è basato sulla minaccia ma sulla limitazione

L'ho riletto, non son così convinto.

Intanto Biloslavo scrive questo sul Giornale.

https://www.ilgiornale.it/news/politica/meridione-piano-segreto-gi-pronti-7mila-militari-1840949.html

 

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Non vedo sto grandissimo rischio sud, ma non go idea de come i stia seguendo le norme. Se le vien seguide, ai 92000 de picco italiano, corrispondi al sud cifre ancora gestibili, e quindi dovessi rientrar prima che diventi un dramma.

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Grande delusion dalla triestinità stavolta.

El nostro bagaglio austro-ungarico che sulla carta dovessi portarne ad esser mediamente bastanza meticolosi, ordinati etc xe evidentemente in larghissima parte svanido o evaporado.

Xe sol se va a passeggiar ah... Eh...eh si ah (cit.)

Male oggi de novo sulla ciclabile, male. Non orde come mercoledì, ma male, non ci siamo e a mi così me gira ssai ma ssai le bale...

Male anche tele4 su questo oggi, i ga fatto una campada in diretta alle 13, in piena ora de pranzo...bollando il tutto come molto tranquillo ed a posto... Ma vol esser un'osservazion benevola, non una critica aspra, i lavora sai 'sti giorni, movendose parecchio per corer drio a segnalazioni varie etc. Se pol far de meio però ecco, cambiando ora ed anche posizionamento disemo.

No son per niente positivo, spero ovviamente che le previsioni de gimmi diventi carta straccia, ma temo che no succederà

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6 ore fa, Stefano79 ha scritto:

Intanto su Tele4 ga pena parlado Camber. Gavè presente i complottisti? Pezo. 
Digo solo che el ga esordido disendo che solo in Cina se pol costruir un laboratorio che fa/studia virus in una città de 11 milioni de abitanti. Praticamente, tra le righe, el sostien che xe rivà de là.

Dopo el se ga scadenà sui accordi fatti tra l'Italia e la Cina, disendo che anche a Trieste no se poderà più votar e gaveremo telecamere in ogni dve (come se adesso no le ghe fossi). Allucinante...

Se ghe brusa el cul a camber, significa che forsi xe la volta bona che quella famiglia la smetterà de tignir immobilizzada sta città e tutto el suo potenziale 

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10 ore fa, ndocojo ha scritto:

Dal megafantasmagorico laboratorio de Wuhan? 

L'ipotesi meno fantasmagorica xe che el virus sia passado dai pipistrelli ad un ospite intermedio quindi a noi, ma sempre dalla Cina. Seconda ipotesi che dal laboratorio, peraltro non governativo ma gestito on collaborazione con OMS secondo alcune fonti, sia in qual he maniera uscito da la. Altra ipotesi xe che americani, inglesi, Bill Gates e compagnia cantante gabi già brevettato el virus tempo fa e i lo gabi sparso volontariamente in giro, stile Torri Gemelle che saria opera del Mossad e della CIA..... Ben bon indifferente, da povero ignorante maestro de sci so solo che i primi casi se ga scoperto in Cina e quindi, fin a prova contraria el riva da la.

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6 ore fa, Stefano79 ha scritto:

Te prevedi sul serio 92.000 contagiadi in Italia? O|

Non mi, la proiezion delle curve. 

Ma so de gente con tosse e febbre a 38 che chiama el 112 e non i ghe fa el tampon, i ghe dixi de spettar e se se aggrava de richiamar e intanto star a casa.. 

Però son moderatamente ottimista, con le misure prese non dovessi esser altre crisi come quella lombarda in altre parti, almeno per questa settimana.

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2 minuti fa, gimmi ha scritto:

Non mi, la proiezion delle curve. 

Ma so de gente con tosse e febbre a 38 che chiama el 112 e non i ghe fa el tampon, i ghe dixi de spettar e se se aggrava de richiamar e intanto star a casa.. 

Però son moderatamente ottimista, con le misure prese non dovessi esser altre crisi come quella lombarda in altre parti, almeno per questa settimana.

Mia idea, se ghe fazessi el tampon  a tutti in Italia,  una milionata facile. tra quei che la ga za passada senza saverlo, tra quei che la sta passando senza accorzerse..

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4 minuti fa, alvin66 ha scritto:

Mia idea, se ghe fazessi el tampon  a tutti in Italia,  una milionata facile. tra quei che la ga za passada senza saverlo, tra quei che la sta passando senza accorzerse..

Non credo. La mortalità dell'uno per cento in una popolazion piu giovane cone la Cina sembra acclarata. Quindi in questo momento dovessimo esser attorno ai 160-200mila. 

Parlo ovviamente de 90000 tamponati, con sintomi importanti.

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11 ore fa, Stefano79 ha scritto:

Trovado el servizio, xe Giulio.

E go sorvolado sulle cazzade numeriche dei paragoni con New York e altre.

 

Chiunque lo abbia votato o lo voterebbe spero si renda conto che non si parla solo del virus ma anche del cancro che lui e la sua cupola massonica hanno rappresentato e rappresentano ancora per la nostra città, di come abniano devastato Trieste.

Spero ...ma temo sia inutile.

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heheheh.... el Castelan, diventato volpe grigia, non si smentisce mai

D' accordo con Gimmi, sull'uomo si possono dire molte cose ma che sia mona, no.

 

Interessante la riflessione sul reale numero dei contagiati.

E credo impossibile stabilire quanti siano realmente, ma è abbastanza logico presumere che i non tamponati inconsapevoli positivi siano molti, molti di più dei conclamati.

Augurandomi di cuore che resti un dubbio irrisolto, sentendo al telefono amici e conoscenti ho verificato che non sono certo l'unico ad avere la sensazione di poter essere positivo da piccoli dettagli, l'improvviso senso di calore, la stanchezza improvvisa eccetera. Creazioni della fantasia sovreccitata da una psicosi collettiva inedita, che si spera resti un'esperienza unica.

Sono particolarmente attento alla diversità di vedute fra noi - scienziati, governanti, opinione pubblica - e gli omologhi inglesi. Oggi hanno ribadito l'idea di proseguire nella loro strategia, isolando per 4 mesi gli over 70 e supponendo una mortalità poco superiore allo 0,5%. Che vorrebbe dire comunque numeri spaventosi. 

Burioni e Galli ieri sera in Tv  si sono rifiutati di commentare in termini medico/scientifici questa decisione, considerandola folle. 

Mi inquieta però il fatto che provenga da una delle nazioni che più hanno influenzato il corso della storia. È probabile che non vogliano smentire la loro atavica abitudine di affrontare frontalmente gli eventi senza subirli passivamente, come hanno sempre fatto. In pratica, hanno stabilito l'ineluttabilità dell'evento e deciso di combatterlo alla loro maniera. 

Resto comunque perplesso. Abbiamo la dimostrazione che se ne può uscire senza numeri da catastrofe biblica.

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1 minuto fa, andyball ha scritto:

heheheh.... el Castelan, diventato volpe grigia, non si smentisce mai

D' accordo con Gimmi, sull'uomo si possono dire molte cose ma che sia mona, no.

 

Interessante la riflessione sul reale numero dei contagiati.

E credo impossibile stabilire quanti siano realmente, ma è abbastanza logico presumere che i non tamponati inconsapevoli positivi siano molti, molti di più dei conclamati.

Augurandomi di cuore che resti un dubbio irrisolto, sentendo al telefono amici e conoscenti ho verificato che non sono certo l'unico ad avere la sensazione di poter essere positivo da piccoli dettagli, l'improvviso senso di calore, la stanchezza improvvisa eccetera. Creazioni della fantasia sovreccitata da una psicosi collettiva inedita, che si spera resti un'esperienza unica.

Sono particolarmente attento alla diversità di vedute fra noi - scienziati, governanti, opinione pubblica - e gli omologhi inglesi. Oggi hanno ribadito l'idea di proseguire nella loro strategia, isolando per 4 mesi gli over 70 e supponendo una mortalità poco superiore allo 0,5%. Che vorrebbe dire comunque numeri spaventosi. 

Burioni e Galli ieri sera in Tv  si sono rifiutati di commentare in termini medico/scientifici questa decisione, considerandola folle. 

Mi inquieta però il fatto che provenga da una delle nazioni che più hanno influenzato il corso della storia. È probabile che non vogliano smentire la loro atavica abitudine di affrontare frontalmente gli eventi senza subirli passivamente, come hanno sempre fatto. In pratica, hanno stabilito l'ineluttabilità dell'evento e deciso di combatterlo alla loro maniera. 

Resto comunque perplesso. Abbiamo la dimostrazione che se ne può uscire senza numeri da catastrofe biblica.

Uscire è una parola grossa, caro Andy. Si può riuscire  fermarlo, la Cina lo ha dimostrato. Per quanto non lo sappiamo ancora.

Si @Calcio74 degli operatori di pulizia lavorano in tre strutture per anziani diverse e la è successo il patatrac 

Mercoledi e giovedi saranno le due  giornate fondamentali. I numeri devono calare.

Da giorni la curva dei ricoverati in terapia intensiva sale linearmente e non più esponenzialmente. Questo è un buon segnale. 

Teniamo duro.

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ben, male, male, bene... onestamente mi viene da sorridere a leggere i commenti di chi vede gente in giro.

Partiamo dal grafico che aveva postato Riodario nella sezione sul futuro della Pallacanestro Trieste, ovvero questo: https://www.washingtonpost.com/graphics/2020/world/corona-simulator/

Ad un certo punto, parlando del caso della quarantena forzata stile cinese nella provincia di Hubei, scrive: "Whoops! As health experts would expect, it proved impossible to completely seal off the sick population from the healthy.". Questa è una parte che qui sul forum è stata tralasciata spesso e volentieri. Si invoca il "modello cinese", si invocano multe, qualcuno fantastica di legge marziale se le cose non miglioreranno. Questo vuol dire parlare guardando i numeri senza considerare il campo di applicazione. Non siamo robot. Non lo sono nemmeno i cinesi. Considerare il comportamento umano è non solo importante: è fondamentale. Parliamo ora dei numeri come li possiamo leggere noi, persone normali: 140 positivi accertati a Trieste: se consideriamo per comodità 200000 abitanti, fanno lo 0,07% della popolazione. 11 decessi, ovvero quasi l'8% dei positivi accertati, che diventa il 5,5 ogni 100000 persone. In una città in cui, tanto per fare un esempio tanto stupido quanto comprensibile, c'è il 6% di divorzi. Cosa vediamo noi, popolino? Che è 100 volte più probabile divorziare che rimanere infettati dal Covid19, e che mentre un divorzio ha quasi la certezza di rovinarci la vita, il Covid19 ci lascia il 91% di probabilità di sopravvivere. E, se non siamo né anziani né malati, è quasi matematicamente certo che con qualche giorno di febbre, o con un po' d'ospedale nella peggiore delle ipotesi, tutto finirà. Un affare, in confronto ad un divorzio. E veramente ci aspettiamo che delle percentuali così basse possano far sentire come giustificato un simile allarmismo? Pensiamo davvero che un triestino fisicamente sano rinunci alla passeggiata a Barcola perché ha lo 0,07% di possibilità di essere contemporaneamente nella stessa zona di un infetto (che poi sappiamo che gli infetti sono molti di più, ma i numeri ufficiali dicono questo), anzi meno, perché tra quei 140 positivi sono compresi anche quelli in quarantena e quelli in ospedale? Illusi. Mi spiace per chi dice il contrario, ma le misure in atto sono preventive. Nel senso che cercano di prevenire la stupidità della gente, che cercano (giustamente, purtroppo) di instillare la paura nelle persone. Si punta alto per avere qualcosa. Un po' come ridurre i limiti di velocità in una strada in cui già la gente li supera: chi rallenterà lo farà solo per paura delle multe, ma l'inasprimento verrà visto come un balzello per far cassa. Eccessivo e ingiusto. Come dico dall'inizio, non si tratta di numeri: è una questione culturale. Non conta a quante persone vieto di uscire, conta quante rispetteranno il divieto. Barcola lo dimostra. Questo significa che è stato fallito il lavoro di informazione, parte per colpa di chi l'ha diffusa, parte per colpa di chi non l'ha recepita. La percezione di misure non equilibrate al pericolo porta alla loro sottovalutazione, inasprendole si può solo lavorare sulla paura, lasciando al tempo stesso un senso di ingiustizia. Se vostro figlio di 4 anni, per gioco, rompe un bicchiere: gli dite amorevolmente che non si fa, di stare più attento. Ne rompe un altro, lo sgridate. Ne rompe un altro, che fate: gli date direttamente un diretto in faccia? Mi auguro di no. Ecco, noi siamo come i bambini. Come i bambini tiriamo la corda. Alla prima facciamo orecchie da mercante. Alla seconda mettiamo il broncio. Alla terza papà è cattivo e ha reagito in modo spropositato: per il momento siamo piccoli e abbiamo paura dei pugni di papà, e non romperemo più bicchieri, ma quando saremo grandi romperemo tutti i bicchieri che vorremo. Ovviamente, nemmeno ci sfiora l'idea che possiamo aver sbagliato noi. Chi si arrabbia per la gente in giro dimentica che siamo dei bambini, per certi versi. Le misure restrittive vengono viste come spropositate, non ci fanno imparare nulla. Porteranno a ridurre i contagi, proprio perché - chi per paura chi per comprensione - c'è meno gente in giro, ma nella testa resterà il senso di sproporzione. Per quanto lo si può accettare? Poco. Come l'adrenalina, che all'inizio ci carica ma che poco dopo ci lascia ancora più deboli. Ho già scritto precedentemente che è fondamentale mantenere alta l'attenzione, e lo si può fare sulle masse solo con le novità. Un piano d'emergenza a step direttamente proporzionali all'evoluzione del contagio, ogni qualche giorno qualcosa di nuovo per evitare di abituarsi alla situazione. A qualche giorno dalle ultime indicazioni è stata sufficiente una giornata di sole per mandare un vaffa alle direttive. L'Italia è stata alla finestra troppo tempo: abbiamo guardato la Cina senza prepararci opportunamente all'inevitabile contagio, e poi si è passati quasi direttamente alla soluzione disperata. La capacità di attenzione della gente dura meno del periodo di incubazione del virus (a proposito, c'è qualcuno che sta ancora leggendo?), mi pare che i fatti lo dimostrino. Ho fatto la Cassandra in tempi non sospetti, ma le mie previsioni da sfera di cristallo arrivavano fino alla situazione attuale. Cosa si possa fare, adesso, onestamente non lo so. Magari basterà aspettare.

Conclusioni di queste confuse e semiserie righe mattutine:

1) fare previsioni senza considerare le variabili date dal comportamento umano (e dal sole di Barcola) è senza senso

2) inutile farsi il sangue amaro se si vedono persone che non rispettano le indicazioni, ce ne saranno sempre: è fisiologico.

3) è 100 volte più pericoloso sposarsi che un'epidemia di covid19

4) comprate bicchieri di plastica: lo dico per i vostri bambini, ma anche per voi.

Buona settimana a tutti

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Ti do il numero di Zaia, che vedendo - fra le altre - le immagini di moltissimi padovani in giro ieri sugli argini e a Prato della Valle, ha dichiarato : restate a casa o metto il coprifuoco.

Magari riesci a convincerlo.

A Udine di gente ne girava pochissima, magari c'è un senso delle regole più radicato.

Però scusa, quando dici che il matrimonio è più pericoloso e parli dello 0,07% senza considerare la possibilità che siamo solo all'inizio, posso dire solo che noto una serenità e un disincanto che certamente in molti vorrebbero avere.

Ma fare un discorso serio con te, non mi pare possibile.

 

PS  Forse sei un anarchico  ( "non conta il divieto, ma quante persone lo rispetteranno ") categoria di persone che ho sempre ritenuto pericolosa. Specie in momenti come questo.

 

 

 

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In Francia comunque sono anche peggio, a leggere l'articoloche vi copio ed incollo dalla Stampa di Torino

 

 Urne deserte, piazze affollate: i francesi, ma soprattutto i parigini, hanno mostrato per la seconda volta in pochi giorni di non aver compreso la gravità della situazione coronavirus. All'invito a limitare uscite e spostamenti del presidente Emmanuel Macron, giovedì, non avevano aderito. Alla chiusura di negozi, bar e ristoranti da ieri a mezzanotte, hanno risposto facendo festa fino a tardi ieri sera e affollandosi oggi nelle strade, nelle piazze, lungo i fiumi, nei giardini. Come in una domenica normale di primo sole di marzo.

La domenica più surreale che si ricordi in Francia è trascorsa fra i media che lanciano la massima allerta, ospedali già sovraccarichi, curva dei contagi che si avvicina pericolosamente a quella italiana di 8 giorni fa da una parte; dall'altra, milioni di cittadini che sono comunque andati a votare - anche se in percentuale mai così bassa - per eleggere i sindaci. Infine, una folla in preda alla voglia di uscire e di divertirsi, di sdraiarsi sul prato o di fare sport, ha fatto a meno di bar e locali pubblici accampandosi sull'erba a fare pic-nic, improvvisando festicciole con musica da ballo e finendo poi a frotte nel tardo pomeriggio nel centro delle città, in particolare Parigi.

Ieri sera, nei locali notturni, nei pub, nelle discoteche nei dintorni della Bastiglia, cuore della movida, si è ballato fino a notte fonda, anche fuori dai locali che a mezzanotte, obbedendo all'ingiunzione del governo, avevano chiuso i battenti. Una festa, innaffiata alcool e festeggiata con pericolosi abbracci, per "l'addio alla normalità". Con i risultati dai seggi che arrivano molto lentamente, anche perché molti hanno faticato ad aprire questa mattina in mancanza di personale e scrutatori, spicca l'astensione senza precedenti, per quanto scontata: il virus o la rabbia nei confronti della decisione di confermare comunque il primo turno elettorale, hanno tenuto lontani dalle urne fra il 53 e il 56%, un fenomeno mai visto.

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2 minuti fa, andyball ha scritto:

Ti do il numero di Zaia, che vedendo - fra le altre - le immagini di moltissimi padovani in giro ieri sugli argini e a Prato della Valle, ha dichiarato : restate a casa o metto il coprifuoco.

Magari riesci a convincerlo.

In Veneto sono più avanti nel contagio, sarebbe l'ultima arma a disposizione e potrebbe arrivare al momento giusto per dare il ko al contagio. Qui ci siamo bruciati le armi troppo presto.

 

4 minuti fa, andyball ha scritto:

A Udine di gente ne girava pochissima, magari c'è un senso delle regole più radicato.

Probabile, fa parte delle variabili umane, diverse di città in città.

 

5 minuti fa, andyball ha scritto:

Però scusa, quando dici che il matrimonio è più pericoloso e parli dello 0,07% senza considerare la possibilità che siamo solo all'inizio, posso dire solo che noto una serenità e un disincanto che certamente in molti vorrebbero avere.

Dati di domenica, passeggiata di domenica. Mica rinuncio alla passeggiata perché tra qualche giorno potrebbe piovere.

6 minuti fa, andyball ha scritto:

Ma fare un discorso serio con te, non mi pare possibile.

Visto l'andazzo, nemmeno io ci provo. Quindi non mi aspetto di venir preso sul serio.

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" Mica rinuncio alla passeggiata perché fra qualche giorno potrebbe piovere ".

Ma che frase intelligente, riferita alla situazione attuale.

Dai, oltre a Zaia, avvisa anche Burioni, Galli, Zangrillo, la Capua. Che quanto dicono a proposito di prevenzione va a farsi fottere se fuori c'è il sole.

 

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4 minuti fa, gimmi ha scritto:

In Francia comunque sono anche peggio, a leggere l'articoloche vi copio ed incollo dalla Stampa di Torino

 

 Urne deserte, piazze affollate: i francesi, ma soprattutto i parigini, hanno mostrato per la seconda volta in pochi giorni di non aver compreso la gravità della situazione coronavirus. All'invito a limitare uscite e spostamenti del presidente Emmanuel Macron, giovedì, non avevano aderito. Alla chiusura di negozi, bar e ristoranti da ieri a mezzanotte, hanno risposto facendo festa fino a tardi ieri sera e affollandosi oggi nelle strade, nelle piazze, lungo i fiumi, nei giardini. Come in una domenica normale di primo sole di marzo.

La domenica più surreale che si ricordi in Francia è trascorsa fra i media che lanciano la massima allerta, ospedali già sovraccarichi, curva dei contagi che si avvicina pericolosamente a quella italiana di 8 giorni fa da una parte; dall'altra, milioni di cittadini che sono comunque andati a votare - anche se in percentuale mai così bassa - per eleggere i sindaci. Infine, una folla in preda alla voglia di uscire e di divertirsi, di sdraiarsi sul prato o di fare sport, ha fatto a meno di bar e locali pubblici accampandosi sull'erba a fare pic-nic, improvvisando festicciole con musica da ballo e finendo poi a frotte nel tardo pomeriggio nel centro delle città, in particolare Parigi.

Ieri sera, nei locali notturni, nei pub, nelle discoteche nei dintorni della Bastiglia, cuore della movida, si è ballato fino a notte fonda, anche fuori dai locali che a mezzanotte, obbedendo all'ingiunzione del governo, avevano chiuso i battenti. Una festa, innaffiata alcool e festeggiata con pericolosi abbracci, per "l'addio alla normalità". Con i risultati dai seggi che arrivano molto lentamente, anche perché molti hanno faticato ad aprire questa mattina in mancanza di personale e scrutatori, spicca l'astensione senza precedenti, per quanto scontata: il virus o la rabbia nei confronti della decisione di confermare comunque il primo turno elettorale, hanno tenuto lontani dalle urne fra il 53 e il 56%, un fenomeno mai visto.

In Francia si stanno dimostrando dei polli. Avevano ancora più vantaggio dell'Italia, in termini di tempo, per affrontare gradualmente la situazione, specialmente considerando che dovrebbero conoscere il modo in cui la popolazione avrebbe reagito. Invece stanno riuscendo a peggiorare la performance dell'Italia. Ci potremmo aggiungere che, oltre a evidenti lacune gestionali, i francesi stanno dimostrando di avere una mentalità più italiana degli italiani.

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