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Coronavirus: le nostre opinioni e la situazione in corso


gimmi

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La mia personalissima (soprattutto riguardo el secondo punto ovviamente) vision della situazion al momento (tendente ad un cauto pessimismo).

 

- gavemo eserciti de asintomatici in giro.
- ed un atteggiamento mediamente de troppa sufficienza verso la situazion (a tutti i livelli)

Mediamente se fa il "compitino" nel rispettar la regola della mascherina, ma non vedo quell'attenzion, quella voia de esser un po' più attenti, più concentradi, per levarse prima dalle balle, 'sto virus. Che no significa esserne impauridi e neanche succubi, bensì cercar de metterghe qualcosina in più del proprio per farlo circolar de meno.
Xe come se se aspettassi qualcosa dal cielo...una qualche manna, sotto forma de vaccino ad esempio. A proposito stamattina go sentido delle cazzade inenarrabili riguardo al vaccino, del tipo "che ormai sta uscindo ed in febbraio gnanche no se ricorderemo più de 'sto mona de virus". Si campa cavallo...

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12 ore fa, chompo ha scritto:

La mia personalissima (soprattutto riguardo el secondo punto ovviamente) vision della situazion al momento (tendente ad un cauto pessimismo).

 

- gavemo eserciti de asintomatici in giro.
- ed un atteggiamento mediamente de troppa sufficienza verso la situazion (a tutti i livelli)

Mediamente se fa il "compitino" nel rispettar la regola della mascherina, ma non vedo quell'attenzion, quella voia de esser un po' più attenti, più concentradi, per levarse prima dalle balle, 'sto virus. Che no significa esserne impauridi e neanche succubi, bensì cercar de metterghe qualcosina in più del proprio per farlo circolar de meno.
Xe come se se aspettassi qualcosa dal cielo...una qualche manna, sotto forma de vaccino ad esempio. A proposito stamattina go sentido delle cazzade inenarrabili riguardo al vaccino, del tipo "che ormai sta uscindo ed in febbraio gnanche no se ricorderemo più de 'sto mona de virus". Si campa cavallo...

Grazie del pensiero...

Penso tu abbia centrato un punto nel tuo intervento, l'Uomo è un "animale sociale"! Riusciamo ad adottare le misure opportune nelle situazioni "indefinite", al supermercato ci mettiamo i guanti...disinfettiamo il carrello....ci teniamo a distanza... ma se uno sconosciuto ci chiede un consiglio su un formato di pasta siamo naturalmente portati a diminuire le distanze disquisendo sulle differenze tra fusilli e mezze penne integrali. In generale la voglia di comunicare e socializzare prende il sopravvento sulle necessità di distanziamento che non sentiamo come un pericolo immediato, non percepiamo che riguarda anche noi. La nostra migliore difesa al covid è avere un impedimento ad incontrare persone.

Credo che la svolta decisiva alla pandemia la porterà l'estate 2021, il calo naturale dei contagi legato alla bella stagione unito ad una effettiva diffusione delle vaccinazioni spero determineranno la svolta definitiva alla pandemia. Forse ci vorrà del tempo per tornare alla situazione antecedente al covid, ci sono tante domande senza risposta sui vaccini, sembra che uno protegga proprio dall'infezione mentre altri solo dagli effetti lasciando "in giro" dei portatori sani. Può essere che per accedere a eventi pubblici sarà necessario dimostrare di essersi vaccinati... tematiche di cui immagino discuteremo molto in futuro!

 

edit. Ritengo facciano bene a tenere chiuse le piste da sci fino all'Epifania, al di là che alcune situazioni siano oggettivante a rischio di contagio, per i motivi sopra descritti poi le persone non riuscirebbero a mantenere un distanziamento adeguato, non è nella nostra natura... ed i contraccolpi economici di una ripresa massiccia dei contagi sarebbero più pesanti degli incassi ottenuti. Meglio che aprano quando si ritorna al lavoro... e quasi quasi con la chiusura nei week end.

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13 ore fa, chompo ha scritto:

La mia personalissima (soprattutto riguardo el secondo punto ovviamente) vision della situazion al momento (tendente ad un cauto pessimismo).

 

- gavemo eserciti de asintomatici in giro.
- ed un atteggiamento mediamente de troppa sufficienza verso la situazion (a tutti i livelli)

Mediamente se fa il "compitino" nel rispettar la regola della mascherina, ma non vedo quell'attenzion, quella voia de esser un po' più attenti, più concentradi, per levarse prima dalle balle, 'sto virus. Che no significa esserne impauridi e neanche succubi, bensì cercar de metterghe qualcosina in più del proprio per farlo circolar de meno.
Xe come se se aspettassi qualcosa dal cielo...una qualche manna, sotto forma de vaccino ad esempio. A proposito stamattina go sentido delle cazzade inenarrabili riguardo al vaccino, del tipo "che ormai sta uscindo ed in febbraio gnanche no se ricorderemo più de 'sto mona de virus". Si campa cavallo...

eserciti di asintomatici forse no

la campagna di tamponi a tappeto in Alto Adige ha portato al riscontro di uno 0.9% di positività

dunque a TS si potrebbero ipotizzare all'incirca un migliaio di positivi asintomatici in circolazione togliendo dal computo totale della popolazione i positivi noti

fosse così sarebbe meno di quello che mi aspettavo, poi è chiaro che 1000 asintomatici positivi in giro possono infettare una marea di persone

che l'atteggiamento della gente sia incosciente è testimoniato dalle foto che girano in rete scattate a Roma dove è stato inaugurato un centro commerciale e a Genova nuovamente " gialla " dove il centro è stato preso d'assalto per lo shopping 

il concetto di responsabilità individuale è molto poco presente in Italia, paese che ha bisogno di misure draconiane per mettere sotto controllo un'emergenza come questa

sul fronte dei dati il caos in FVG sembra totale

al di là dei numeri forniti ieri riferiti a rilevazioni pregresse - ma qualcuno maliziosamente ha fatto notare che Insiel li ha caricati il giorno successivo a quello in cui il governo ha preso le decisioni sul colore delle regioni - è saltato fuori che le percentuali sono sbagliate in quanto è stato considerato solo il numeratore proveniente dai laboratori privati, cioè i positivi, e non il denominatore, cioè il numero di tamponi eseguiti in quel periodo nei laboratori in questione

un errore a totale svantaggio della regione, nello specifico

è chiaro che se i dati che affluiscono a Roma sono sbagliati lo sono altrettanto le conclusioni a cui CTS e governo giungono

ad ogni modo Brusaferro, numero uno dell'ISS, ha detto che parlare di passaggio al giallo in FVG è fuori luogo dal momento che la nostra regione è al momento se non la peggiore una delle peggiori in Italia quanto a controllo della diffusione del virus

forse dovrebbe dirlo a Fedriga.... 

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«A seguito del rilascio da parte di Insiel del portale per l’inserimento degli esiti dei tamponi molecolari eseguiti presso laboratori privati – si legge –, si è resa necessaria l’integrazione con la base dati relativa ai tamponi molecolari processati presso laboratori del Ssr». Concretamente, fa sapere Riccardi, di quei 1.432 “nuovi” contagi, 1.184 (su 9.453 tamponi) sono stati rilevati dal 23 al 28 novembre. Si aggiungono altre 248 positività pregresse (su 5.548 tamponi) registrate dai privati addirittura a partire dal 1 ottobre e fino al 22 novembre. Il ricalcolo impedisce sostanzialmente, almeno ieri, di scorporare il dato di giornata e complica il monitoraggio statistico sull’evoluzione della pandemia.

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Grazie Pinot.

Quindi i 1184 positivi non sono i risultati di ieri ma essi andrebbero spalmati tra lunedì e sabato. Ok fin qua c'ero arrivato. 

Interessante che abbiamo finalmente una citazione dei tamponi negativi privati, bisognerebbe però capire se altri erano già stati inclusi nella conta o no. 

Quel che è certo è che i calcolini con questi dati sono sfalsati. 

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ho riletto l'articolo

in realtà il dato sbagliato non era quello della regione ma della Fondazione Gimbe, entità molto rispettata

secondo Gimbe eravamo messi peggio della Calabria, peggiore regione italiana per circolazione del virus e questo dato aveva provocato un'interrogazione del PD

ma sembra che avessero sommato solo i positivi pregressi da laboratori privati senza considerare il numero dei tamponi eseguiti in quel periodo da quei laboratori, per cui percentuale sbagliata

sinceramente non capisco per quale motivo non si possano elaborare quotidianamente i dati e ci sia necessità di accumulare pregressi su più giorni con il risultato di non avere una fotografia delle ultime 24 h

infatti nessuno sa quanti sono stati i positivi rlevati fra venerdì e sabato

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Io sto ripartendo le aggiunte spalmandole sui giorni indicati, è chiaro che è una media giornaliera che non rispecchia la realtà ma almeno cerca di avere un'idea più corretta dell'andamento. 

Il problema è come trattare quei 5000 e passa tamponi... 

Nel pomeriggio se riesco pubblico le due curve a confronto. 

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Da quando mi registro i dati della seconda ondata, lunedì 19 ottobre con 65.824 nuovi tamponi, oggi 30 novembre vedo il numero più basso di nuovi tamponi, solo 64.252 a livello nazionale con una percentuale di nuovi positivi del 25,49%. I ricoveri aumentano un po' passando da 32.879 a 33.187, le terapie intensive calano di 9 unità scendendo a 3.744. I decessi sono 672 e questi decessi influiscono sui numeri stazionari del periodo relativi a ricoveri e terapie intensive.

Dopo la confusione dei giorni scorsi ieri per la regione davano 680 nuovi positivi con il 50,90% di percentuale, oggi 575 con 1.636 tamponi e percentuale del 35,15%. Per la nostra regione non è certo un buon indicatore il fatto che non riusciamo nemmeno a mettere assieme i dati!

Prendo atto che contarne il più possibile non è più da tempo una priorità... si cerca di far allentare le misure... Piemonte e Lombardia ci sono riusciti, però si allenta partendo da una situazione di ospedali quasi pieni, di numeri di contagiati attivi ai massimi...e probabilmente con dei livelli massimi anche di positivi circolanti. Penso che tra qualche settimana vedremo un altro picco in qualche numero, forse non nei contagiati perchè bisogna avere la forza di contarli, ma tra ricoveri e decessi ci sta una nuova impennata. 

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io confido invece in una zona tra il giallo e l'arancione nel prossimo mese. Non un inasprimento delle misure, ma sicuramente non un via libera che farebbe peggiorare tantissimo la situazione, perchè rispetto a questa estate, adesso, non partiamo da 0 contagi, ma siamo già in fase avanzata tra ricoveri e problemi vari, a gennaio sarebbe la fine.

Forse sarò estremamente pessimista e prudente, ma preferisco di gran lunga andarci piano adesso che non dover pagare delle brutte conseguenze dopo...

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1 ora fa, mario-manzanese ha scritto:

Da quando mi registro i dati della seconda ondata, lunedì 19 ottobre con 65.824 nuovi tamponi, oggi 30 novembre vedo il numero più basso di nuovi tamponi, solo 64.252 a livello nazionale con una percentuale di nuovi positivi del 25,49%. I ricoveri aumentano un po' passando da 32.879 a 33.187, le terapie intensive calano di 9 unità scendendo a 3.744. I decessi sono 672 e questi decessi influiscono sui numeri stazionari del periodo relativi a ricoveri e terapie intensive.

Dopo la confusione dei giorni scorsi ieri per la regione davano 680 nuovi positivi con il 50,90% di percentuale, oggi 575 con 1.636 tamponi e percentuale del 35,15%. Per la nostra regione non è certo un buon indicatore il fatto che non riusciamo nemmeno a mettere assieme i dati!

Prendo atto che contarne il più possibile non è più da tempo una priorità... si cerca di far allentare le misure... Piemonte e Lombardia ci sono riusciti, però si allenta partendo da una situazione di ospedali quasi pieni, di numeri di contagiati attivi ai massimi...e probabilmente con dei livelli massimi anche di positivi circolanti. Penso che tra qualche settimana vedremo un altro picco in qualche numero, forse non nei contagiati perchè bisogna avere la forza di contarli, ma tra ricoveri e decessi ci sta una nuova impennata. 

a qualche livello mi sembra si "giochi" a tener bassi i numeri per poter dare il vi libera a certe attività ed alla gente. Secondo me è una gravissima sconsideratezza.  Mi auguro di sbagliarmi, perchè se non dovesse essere così, ci ritroviamo a Natale con  una situazione gravissima da tutti i punti di vista. Sanitario, economico, sociale.

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34 minuti fa, gimmi ha scritto:

a qualche livello mi sembra si "giochi" a tener bassi i numeri per poter dare il vi libera a certe attività ed alla gente. Secondo me è una gravissima sconsideratezza.  Mi auguro di sbagliarmi, perchè se non dovesse essere così, ci ritroviamo a Natale con  una situazione gravissima da tutti i punti di vista. Sanitario, economico, sociale.

Forse in qualche contesto qualcuno fa dei giochetti, ma più in generale credo non interessi più di tanto individuare i nuovi contagiati! Era una attività che serviva di più quando si era aperti per restare aperti... poi la situazione è sfuggita di mano e si combatte con le limitazioni. Si sa che ci sono contagiati in giro per cui si nota anche una certa cautela. Ora stanno iniziando a concedere qualcosa, riaprire i negozi di grandi città come Milano e Torino ha un suo impatto nell'economia... probabilmente anche sui contagi... penso l'abbiano messo in conto sapendo che sono al limite con gli Ospedali. Stanno comunque andando cauti con le aperture e prospettano un Natale molto chiuso, forse anche auspicando un piccolo peggioramento della situazione che magari cercano di anticipare per giustificare una certa durezza nelle misure a Natale. Un via libera a Natale sarebbe presumibilmente catastrofico come effetti a gennaio, mentre penso che perseguano un inizio gennaio tranquillo, dove si possa lavorare abbastanza partendo anche con le vaccinazioni.

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1 ora fa, gimmi ha scritto:

a qualche livello mi sembra si "giochi" a tener bassi i numeri per poter dare il vi libera a certe attività ed alla gente. Secondo me è una gravissima sconsideratezza.  Mi auguro di sbagliarmi, perchè se non dovesse essere così, ci ritroviamo a Natale con  una situazione gravissima da tutti i punti di vista. Sanitario, economico, sociale.

sicuramente il giochino è quello, del resto i dati che vengono elaborati provengono dalle regioni

c'è una pressione formidabile proveniente dalle categorie economiche e una stagione sciistica da salvare in qualche modo

a mio parere la terza ondata a gennaio-febbraio sarà terribile e i governi centrale e regionali ne risponderanno non solo agli elettori ma anche ai magistrati

un'Italia gialla a dicembre significa in qualche mese 50000 morti in più dovuti al collasso del SSN

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35 minuti fa, pinot ha scritto:

sicuramente il giochino è quello, del resto i dati che vengono elaborati provengono dalle regioni

c'è una pressione formidabile proveniente dalle categorie economiche e una stagione sciistica da salvare in qualche modo

a mio parere la terza ondata a gennaio-febbraio sarà terribile e i governi centrale e regionali ne risponderanno non solo agli elettori ma anche ai magistrati

un'Italia gialla a dicembre significa in qualche mese 50000 morti in più dovuti al collasso del SSN

Purtroppo ne sono convinto. Guardo i dati, anche quelli di oggi, e penso che siamo lontani dall'essere tranquilli. Poi sento che Fedriga si dice ottimista sul ritorno in zona gialla a breve e mi sale l'incazzatura..

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10 ore fa, gimmi ha scritto:

Purtroppo ne sono convinto. Guardo i dati, anche quelli di oggi, e penso che siamo lontani dall'essere tranquilli. Poi sento che Fedriga si dice ottimista sul ritorno in zona gialla a breve e mi sale l'incazzatura..

Mi associo al pensiero! Non stiamo andando affatto bene, contagi e persone che stanno male sul serio sono sempre più vicine al nostro quotidiano. Possiamo tornare gialli solo se con il prossimo DPCM definiscono delle regole rigide per le zone gialle, altrimenti è un prendersi in giro. Consentirci di uscire da qualche piccolo Comune ci può stare, in questo senso la zona arancione pesa un pò, ma ci vuole ancora parechia cautela e poca gente in giro.

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Ciao io guardo i dati da questo sito https://lab.gedidigital.it/gedi-visual/2020/coronavirus-i-contagi-in-italia/ , dando per scontato che i dati siano corretti, se uno osserva (una qualunque delle voci) gli incrementi da metà ottobre a ieri, l'unica riflessione sensata da fare sarebbe quella di chiudere tutto... o come dice Mario, quanto meno definire delle regole più rigide, ovviamente regole che vanno rispettate, poi che sia con le buone o meno per me poco importa,  nel senso che dal mio punto di vista il bene collettivo sarà sempre superiore a quello del singolo.

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"Se a Capodanno ci sarà la possibilità di scendere in piazza, festeggeremo assieme con i fuochi d'artificio". Così il sindaco Roberto Dipiazza intervenuto ai nostri microfoni in merito alle ipotesi natalizie. "In ogni caso ci sarà un concerto presso il Teatro Verdi che verrà trasmesso dalla televisione locale", continua Dipiazza che, con ottimismo, spera di non dover ricorrere alla televisione "Vediamo quello che succederà, io sono convinto che torneremo in zona gialla ma vedremo. Comunque non molliamo, stiamo attenti e presto potremo finalmente salutare questo anno estremamente negativo". Per quanto riguarda il Natale il sindaco ha annunciato "Sono in contatto con il vescovo, domani mattina andrò a fargli visita. Vedremo cosa fare ma abbiamo già delle idee".

 

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Mah, io credo che a volte si vada un po' oltre con gli attacchi personali verso qualche amministratore pubblico.

Ho l'impressione che manchi proprio la capacità di mettersi nei panni degli altri...è una situazione senza precedenti, questi amministratori devono rispondere a molteplici entità: a chi ha più a cuore la salute pubblica, a chi ha più a cuore la propria stabilità economica, devono rispondere alla propria fazione politica e probabilmente anche ad altre "realtà".

Vorrei proprio vedere cosa fareste voi al loro posto! Se sareste così capaci di prendere decisioni difficili. Certo, probabilmente risponderete "nessuno li ha obbligati ad avere certe cariche"....però vorrei anche vedere se nei vostri mestieri non scendete mai a compromessi. A volte capita di doverlo fare, anche se non lo vorresti e magari sei una brava persona....ma il mondo e le dinamiche (soprattutto qui in Italia) ti costringono a questo, se vuoi sopravvivere.

E non ne faccio una questione di colore politico eh...non mi sento di criticare troppo nè Conte, nè Di Piazza, nè Fedriga.

Mi sembra che a volte ci arroghiamo il diritto di avere la verità in mano, mentre abbiamo solo dei dati covid molto probabilmente incompleti....facciamo delle elucubrazioni a mio parere esagerate....e ci mancano tante altre informazioni economiche e sanitarie del momento. Siamo così convinti che in questa fase vada salvaguardata ogni vita umana, per il bene futuro? Io non ne sono così certo. Ho la sensazione che la terza ondata ce la beccheremo cmq, qualsiasi azione si faccia. Vedo la Slovenia chiusa da più di un mese e i loro numeri che non scendono...sempre picchi di 2000 contagiati e terapie intensive (forse quest'ultimo il dato più "reale" e significativo in questo momento) a quota 200 già da 20 giorni.

Ho ascoltato le parole di Di Piazza in video, io l'ho letta come voler dare un segnale di positività, il cercare di essere ottimisti....a me onestamente poco frega del Natale e del concerto o della messa, ma magari ci sono persone che ci tengono e sentir dire "faremo il possibile per fare qualcosa, anche nella difficoltà" forse così male non fa, almeno per il morale. Poi sono il primo a dire che certe sue uscite sono infelici, ma mi pare che ora si voglia trovare la scemenza in ogni parola.

Secondo me andrebbe criticata solo la politica in generale, per come è e per come funziona. E vorrei capire se chi tanto si lamenta e critica, sta facendo qualcosa di concreto per far cambiare le cose.....o vive la propria vita badando solo al proprio orticello.

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49 minuti fa, Calcio74 ha scritto:

Mah, io credo che a volte si vada un po' oltre con gli attacchi personali verso qualche amministratore pubblico.

Ho l'impressione che manchi proprio la capacità di mettersi nei panni degli altri...è una situazione senza precedenti, questi amministratori devono rispondere a molteplici entità: a chi ha più a cuore la salute pubblica, a chi ha più a cuore la propria stabilità economica, devono rispondere alla propria fazione politica e probabilmente anche ad altre "realtà".

Vorrei proprio vedere cosa fareste voi al loro posto! Se sareste così capaci di prendere decisioni difficili. Certo, probabilmente risponderete "nessuno li ha obbligati ad avere certe cariche"....però vorrei anche vedere se nei vostri mestieri non scendete mai a compromessi. A volte capita di doverlo fare, anche se non lo vorresti e magari sei una brava persona....ma il mondo e le dinamiche (soprattutto qui in Italia) ti costringono a questo, se vuoi sopravvivere.

E non ne faccio una questione di colore politico eh...non mi sento di criticare troppo nè Conte, nè Di Piazza, nè Fedriga.

Mi sembra che a volte ci arroghiamo il diritto di avere la verità in mano, mentre abbiamo solo dei dati covid molto probabilmente incompleti....facciamo delle elucubrazioni a mio parere esagerate....e ci mancano tante altre informazioni economiche e sanitarie del momento. Siamo così convinti che in questa fase vada salvaguardata ogni vita umana, per il bene futuro? Io non ne sono così certo. Ho la sensazione che la terza ondata ce la beccheremo cmq, qualsiasi azione si faccia. Vedo la Slovenia chiusa da più di un mese e i loro numeri che non scendono...sempre picchi di 2000 contagiati e terapie intensive (forse quest'ultimo il dato più "reale" e significativo in questo momento) a quota 200 già da 20 giorni.

Ho ascoltato le parole di Di Piazza in video, io l'ho letta come voler dare un segnale di positività, il cercare di essere ottimisti....a me onestamente poco frega del Natale e del concerto o della messa, ma magari ci sono persone che ci tengono e sentir dire "faremo il possibile per fare qualcosa, anche nella difficoltà" forse così male non fa, almeno per il morale. Poi sono il primo a dire che certe sue uscite sono infelici, ma mi pare che ora si voglia trovare la scemenza in ogni parola.

Secondo me andrebbe criticata solo la politica in generale, per come è e per come funziona. E vorrei capire se chi tanto si lamenta e critica, sta facendo qualcosa di concreto per far cambiare le cose.....o vive la propria vita badando solo al proprio orticello.

Ciao,
concordo con la logica di fondo! Come scrivi tu non credo che l'obbiettivo di salvarli tutti sia così decisivo e perseguibile, qualcuno sta già troppo male di suo! Però va evitato il disastro... l'esaurimento dei posti negli ospedali. Dobbiamo fare in modo di restare costantemente più attivi possibile mantenendo un certo equilibrio, senza cadere in situazioni disastrose e drammatiche che poi ci chiudono tutti in casa. Cercare di fare riprendere le attività economiche ha una sua valenza, aumento un pizzico il rischio per far girare di più l'economia, immaginare di portare del pubblico a teatro può far morale ma ti espone a dei rischi gratuiti. In questa fase meglio concentrare i rischi su ciò che ci può dare un maggior ritorno in termini di ripresa economica.

Leggo di posti letto quasi esauriti all'Ospedale di Udine, persone che aspettano nelle ambulanze prima di accedere al Pronto Soccorso. Per comprendere meglio riporto la lettera che i dirigenti medici della Soc Pronto soccorso-Medicina d’urgenza dell'ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine hanno inviato nei giorni scorsi a Massimo Braganti, direttore generale dell'Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale.

Egregio dottor Braganti,

 

sono trascorsi quasi cinque mesi dalla prima ondata della pandemia e noi medici d’Emergenza ci troviamo nuovamente a lavorare immersi ogni giorno nella disorganizzazione, stremati fisicamente e moralmente e attualmente decimati dalle positività emerse tra il personale della Soc. In questo contesto purtroppo ci sentiamo sempre più sviliti nella nostra figura professionale.

 

Non si tratta di un mero moto di orgoglio, con questa nostra vogliamo denunciare ufficialmente le criticità che ci impediscono di gestire i pazienti nel rispetto della nostra etica professionale e del Giuramento che tutti noi abbiamo fatto.

Abbiamo più volte fornito suggerimenti, proposte e informazioni su ciò che si sarebbe potuto fare per giungere alla nuova emergenza più preparati, dato che l’arrivo della seconda ondata epidemica era ben prevedibile, ma apparentemente queste segnalazioni informali non hanno mai avuto seguito.

Anche oggi, come in primavera, il nostro gruppo ha un ruolo fondamentale nella gestione dell’emergenza Sars-nCoV-2 che con questa seconda ondata rischia di mettere in ginocchio la nostra Azienda. Purtroppo però sembra che il nostro ruolo non sia riconosciuto, impressione confermata dalla cronica carenza di risorse umane e dal marginale coinvolgimento della nostra Soc nella organizzazione del percorso del paziente Covid19.

Di seguito elenchiamo alcune criticità:

  • Affollamento dell’area Covid del pronto soccorso, frutto di problematiche distinte: numero crescente dei pazienti positivi, storica carenza di assistenza territoriale efficiente ed efficace e soprattutto carenza di posti letto disponibili nei Po Asufc.
  • Ricerca ossessiva (e time-consuming) del posto letto che si riesce ad ottenere solo dopo estenuanti e ridondanti telefonate tra Ps, “bed manager” e reparti di destinazione
  • Spostamenti dei pazienti Covid affidati alla Croce rossa senza alcuna priorità per l’Area Covid di Ps, con una modalità di richiesta da compilare online per ogni singolo trasporto che appare davvero surreale e spesso ci obbliga a ricorrere al nostro personale Oss perdendo ulteriori risorse all’interno dell’area operativa
  • Locali dell’area Covid del Ps inadeguati per spazi e numero di personale
  • Distanziamento tra pazienti impossibile nelle fasi di alto afflusso anche con adeguata ottimizzazione degli spazi a disposizione
  • Mancata conversione di parte dei Reparti medici e chirurgici in Medicine e Chirurgie Covid
     

Tutto questo ha portato alla permanenza di pazienti anziani e fragili, con elevati bisogni assistenziali in PS per più giorni in attesa di posto letto, persone per le quali ci è stato impossibile garantire l’assistenza primaria e la sicurezza, evento del tutto eccezionale nella storia del nostro Ps, e che ci ha profondamente messo in discussione nel nostro sentirci parte di una struttura che deve mettere al centro del suo lavoro il malato.

Segnaliamo infine la mancata pianificazione della sorveglianza con tamponi al personale medico, che finora ha sempre autogestito singolarmente e in piena libertà i controlli (in un Presidio ospedaliero della nostra Azienda a pochi chilometri da qui il personale di Ps esegue un tampone ogni 2-3 giorni pianificato dalla Direzione).

Da ultimo, ma non certo per importanza, ci preme segnalare che la mancanza di posti letto per pazienti ad elevata intensità di cura (Nivcpap-caschi), ha trasformato l’Area Covid del Ps in una terapia semi-intensiva arrivando fino a ventilare in maniera non invasiva 10-12 pazienti contemporaneamente, in condizioni di altissimo rischio infettivo per pazienti e operatori.

Negli ultimi 45 giorni, pur essendo ben consci della carenza di misure di sicurezza per gli operatori, abbiamo comunque assicurato un adeguato supporto ventilatorio a ciascun malato critico, date le drammatiche implicazioni prognostiche legate a un eventuale ritardo dell’inizio del trattamento.

È evidente che ciò ha determinato un numero crescente di operatori positivi al Sars-nCov-2, basti ricordare che durante la prima ondata della pandemia nessuno di noi si è ammalato o è risultato positivo all’analisi genomica.

È stato oltremodo umiliante, sconfortante e svilente, venire a conoscenza a mezzo stampa e televisione di dichiarazioni ufficiali dei vertici regionali che suggeriscono la provenienza extra-lavorativa delle infezioni rilevate all’interno della nostra Soc, trasformando in questo modo i nostri cari e noi stessi da vittime in carnefici.

Da pochi giorni un tardivo provvedimento “ufficiale” ci indica di evitare la ventilazione a pressione positiva nelle zone non fornite di impianto di aspirazione, dato che la saturazione ambientale di droplets carichi di virus aumenta notevolmente il rischio di contrarre la malattia, pur indossando i dispositivi personali.

Si è scoperto solo ora? Era davvero necessario rilevare una quindicina di positività all’interno dell’equipe sanitaria di Ps-Med Urg prima di prendere in considerazione il problema? La mancanza di condizioni idonee alla cura dei malati di CoViD19 ci tutela in qualche modo dal punto di vista morale e legale?

Ancora, è previsto che non si possano fare turni continuativi di 6 o 12 ore senza cambi nei Reparti Covid, ma nella nostra Soc non vi sono alternative per questioni di numero e di formazione del personale (organico limitato, esenzioni e formazione insufficiente di una parte del personale attualmente in supporto volontario al Ps).

Storicamente i medici del Pronto soccorso hanno tamponato molti problemi organizzativi del nostro ospedale Hub, ma questa volta ciò accade a scapito della salute del personale medico, infermieristico e di assistenza che sta pagando di persona un prezzo davvero alto, oltre che degli Utenti che risentono notevolmente del decremento qualitativo delle prestazioni a loro erogate.

Dal canto nostro facciamo tutto il possibile come medici, ma l’attuale carenza strutturale/organizzativa non è imputabile a noi e non si può compensare con la buona volontà e lo spirito di dedizione dei singoli operatori.

In ultima analisi, il presidio ospedaliero di Udine non ha presentato un piano organizzativo dettagliato, adeguato a garantire le migliori cure possibili ai malati in pronto soccorso - punto di primo accesso e di prolungato stazionamento -, nè a tutelare la salute dei propri dipendenti.

Prendiamo atto di una serie di azioni migliorative intraprese nell’ultimo periodo, che però appiano oltre che tardive ancora insufficienti. Ci auguriamo che questa nostra possa stimolare un colloquio costruttivo, per una gestione più appropriata del prossimo periodo, che si prospetta ancora lungo ed impegnativo.

I dirigenti medici della Soc Pronto soccorso-Medicina d’urgenza

 

 

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fedriga parla di zona gialla, bene, vediamo i grafici:

numero di decessi una delle peggiori in italia.

numero di casi per provincia. 2 delle 3 peggiori in italia sono nella nostra regione. media su 7 giorni

ricoveri e terapie intensive mi paiono tutto tranne che in calo.

 

tasso di positività che pare iniziare a calare, ma molto meno della maggioranza delle regioni

e fedriga parla di zona gialla, mi chiedo su quali basi.

e di piazza spera nei fuochi d'artificio e festeggiare in piazza fra 30 giorni.

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Ovviamente tu @mario-manzanese non lo puoi sapere, ma il discorso di Di Piazza era molto più articolato. Infatti a conclusione di quel discorso, ha chiaramente detto "E se la situazione epidemiologica non ce lo permetterà, faremo il concerto al teatro Verdi senza spettatori, dando a Tele4 (la tv locale) la diretta in modo che la gente possa guardarlo da casa". Stesso discorso per i fuochi d'artificio. E' che purtroppo qua chi vuol fare il sapientone e non conosce il rispetto per gli altri (ogni riferimento è puramente casuale) riporta solo una parte di quello che Di Piazza ha detto....superficialità o strumentalizzazione politica.

Cmq in generale ormai tutti dovremmo essere coscienti di cosa sia il mestiere del politico, quindi andare a credere a tutto quello che viene detto da loro lo trovo francamente ingenuo. Si sa che spesso, loro malgrado, devono conquistare voti....quindi certe dichiarazioni sono solamente per dare contro all'altra fazione politica. Io non mi stupisco più, ripeto.

Sul fatto di porre attenzione e sugli ospedali pieni....comprendo benissimo la situazione, mi pare siamo i solito 7-8 a scrivere qui da mesi, le rispettive posizioni ormai dovrebbero essere chiare. La mia è sempre stata piuttosto conservativa e di attenzione nei confronti del covid,

Però sono anche realista....sono mesi che il 90% delle istituzioni predica attenzione, eppure molta gente fa quello che gli pare.

Io credo ci siano due strade percorribili: una è l'oppressione, con le forze dell'ordine che veramente sanzionano a tappetto chi non rispetta le regole. L'altra strada è molto più cinica e, mi rendo conto, dura da leggere ed accettare...semplicemente giungere ad un punto di collasso degli ospedali, con qualche conoscente che muore in casa. Forse solo lì la gente si sveglierà e magari anche un @andreis si renderà conto che questo covid non è solo una messa in scena.

Mi sembra anche abbastanza chiaro che nel momento in cui quest'ultimo scenario dovesse prendere il sopravvento, verrebbero blindate le città e nel giro di qualche tempo la situazione tornerebbe accettabile, ma forse con una presa di coscienza diversa da parte della gente. E sarebbe di insegnamento anche per le generazioni future, che magari si troveranno ad affrontare epidemie molto più mortali di questa. E forse si apprezzerà di più quello che si ha, si penserà meno alla giornata sciistica.

Purtroppo la storia è piena di morti simboliche.

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