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Coronavirus: le nostre opinioni e la situazione in corso


gimmi

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2 ore fa, El mulon ha scritto:

infatti, fra un po' arriverà il problema di chi non vol vaccinarse, per svariati motivi. za mi ne conoso 3-4, e non solo giovincelli. lo ga dito pure riccardi, per dir.

e negli usa, se pol za veder come il numero de vaccinazioni giornaliere sta scendendo, perchè se inizia a trovar chi non vol farli.

voio proprio veder fra un poche de settimane come procedi, e a che percentuali se arriva. anche perchè, ad ora, gli under 16, non se pol vaccinarli, quindi servi fra i maggiorenni un alta adesione.

fra un po' l'andazzo dipenderà dagli idioti, sperando non sia troppi, o sperando che il karma fazi quel che devi far.

Ti el karma no te ga la più pallida idea de cossa sia.

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3 ore fa, luxor ha scritto:

Anche no. Conviverci vuol dire aree riservate negli ospedali, difficilmente gestibili dai reparti infettivi pre-covid, vuol dire maggiori possibilità di varianti resistenti ai vaccini, vuol dire problema infinito. L'obbiettivo deve tassativamente essere debellare il virus quanto prima, o almeno isolarlo in zone "quarantenabili".

Sarebbe bello poter farlo scomparire, ma oggettivamente non credo sia possibile in mesi e forse nemmeno in pochi anni. Conviverci però non significa scenari apocalittici, chi dispone di vaccini per tutta la popolazione potrà facilmente tornare alla normalità, in certi periodi farlo sparire del tutto, ma prima o poi in qualche modo ti può ritornare, come arrivano le varie influenze stagionali. Dove si adotteranno politiche vaccinali efficaci tornerà in forma soft, senza determinare chiusure o particolari pressioni nelle strutture ospedaliere, probabilmente non si diffonderà molto ma solo in piccoli cluster dove si autospegnerà, ma ci potranno essere varie riaccensioni dovute a viaggiatori o ad altri particolari casi fortuiti. Credo che nelle nazioni dove si sarà vaccinato tanto i piccoli ritorni non saranno un particolare problema per la Comunità, sarà un problema per i singoli soggetti colpiti, generalmente no-vax...
Io immagino scenari ancora migliori dell'attuale Israele, non è che il virus sia scomparso... ma di fatto già ora non è più un problema.

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8 ore fa, mario-manzanese ha scritto:

Sarebbe bello poter farlo scomparire, ma oggettivamente non credo sia possibile in mesi e forse nemmeno in pochi anni. Conviverci però non significa scenari apocalittici, chi dispone di vaccini per tutta la popolazione potrà facilmente tornare alla normalità, in certi periodi farlo sparire del tutto, ma prima o poi in qualche modo ti può ritornare, come arrivano le varie influenze stagionali. Dove si adotteranno politiche vaccinali efficaci tornerà in forma soft, senza determinare chiusure o particolari pressioni nelle strutture ospedaliere, probabilmente non si diffonderà molto ma solo in piccoli cluster dove si autospegnerà, ma ci potranno essere varie riaccensioni dovute a viaggiatori o ad altri particolari casi fortuiti. Credo che nelle nazioni dove si sarà vaccinato tanto i piccoli ritorni non saranno un particolare problema per la Comunità, sarà un problema per i singoli soggetti colpiti, generalmente no-vax...
Io immagino scenari ancora migliori dell'attuale Israele, non è che il virus sia scomparso... ma di fatto già ora non è più un problema.

Ok, non consideriamo scenari apocalittici. Restiamo sul reale: quando dura l'effetto della vaccinazione? Ad oggi si parla di 9/12 mesi. Ovvero dovresti vaccinare l'intera popolazione ogni 9/12 mesi. Puoi star sicuro che le percentuali di adesione caleranno drasticamente. Poi parti dalla certezza che il vaccino protegga, mentre è già stato affermato che alcune mutazioni si fanno grasse risate del vaccino, e ovviamente più passa il tempo e più aumentano le probabilità che ci siano della mutazioni, quindi giochiamo con il tempo e le probabilità. L'attuale Israele è probabilmente il miglior scenario possibile. Campagna massiccia, virus ridotto al minimo. Ma bisogna considerare i fattori tempo e mutazioni. Cosa succederà tra 9/12 mesi, se la gente si vaccinerà meno di adesso e nel frattempo il virus circolerà ancora nel mondo? Di certo la situazione non riuscirà a mantenere il livello attuale. E cosa succederà al diffondersi di varianti resistenti al vaccino? Non è un "se", è un "quando", perché non tutti i vaccini proteggono dalle mutazioni che già adesso esistono. Sembra che basti riprogrammarli per renderli adatti anche alle mutazioni, quindi diventerebbero come quelli per l'influenza, dove ci prepara il vaccino per un tipo e puntualmente ne arriva un altro. E nel frattempo chi avrò il vaccino per una "versione" precedente non sarà protetto a dovere. Questi sono i motivi che mi spingono a dire che la convivenza sul lungo periodo non è praticabile, e che l'obbiettivo deve essere di sconfiggere il virus quanto prima. Non ci riusciremo, ma se già si parte con un obbiettivo più basso sarà difficile ottenere risultati.

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35 minuti fa, luxor ha scritto:

Ok, non consideriamo scenari apocalittici. Restiamo sul reale: quando dura l'effetto della vaccinazione? Ad oggi si parla di 9/12 mesi. Ovvero dovresti vaccinare l'intera popolazione ogni 9/12 mesi. Puoi star sicuro che le percentuali di adesione caleranno drasticamente. Poi parti dalla certezza che il vaccino protegga, mentre è già stato affermato che alcune mutazioni si fanno grasse risate del vaccino, e ovviamente più passa il tempo e più aumentano le probabilità che ci siano della mutazioni, quindi giochiamo con il tempo e le probabilità. L'attuale Israele è probabilmente il miglior scenario possibile. Campagna massiccia, virus ridotto al minimo. Ma bisogna considerare i fattori tempo e mutazioni. Cosa succederà tra 9/12 mesi, se la gente si vaccinerà meno di adesso e nel frattempo il virus circolerà ancora nel mondo? Di certo la situazione non riuscirà a mantenere il livello attuale. E cosa succederà al diffondersi di varianti resistenti al vaccino? Non è un "se", è un "quando", perché non tutti i vaccini proteggono dalle mutazioni che già adesso esistono. Sembra che basti riprogrammarli per renderli adatti anche alle mutazioni, quindi diventerebbero come quelli per l'influenza, dove ci prepara il vaccino per un tipo e puntualmente ne arriva un altro. E nel frattempo chi avrò il vaccino per una "versione" precedente non sarà protetto a dovere. Questi sono i motivi che mi spingono a dire che la convivenza sul lungo periodo non è praticabile, e che l'obbiettivo deve essere di sconfiggere il virus quanto prima. Non ci riusciremo, ma se già si parte con un obbiettivo più basso sarà difficile ottenere risultati.

Ciao.
Penso di avere una visione meno tragica della tua, tuttavia ritengo sia impossibile sradicare completamente il virus nel breve periodo, finchè circolerà in qualche area remota del globo ogni tanto potrà tornare. Non si sa bene quanto duri la protezione da vaccino, si stanno organizzando come se durasse sui 12 mesi, se poi durerà di più tanto meglio. Si stanno mettendo in opera nuovi stabilimenti produttivi, altri vaccini, specialmente a rMNA facilmente riprogrammabili. In Europa si stanno organizzando per un forte incremento della produzione del Pfizer ed a breve dovrebbe essere disponibile quello tedesco di Curevac, pare il più avanzato di tutti! Penso che tra pochi mesi ci sarà abbondanza di vaccini e che per la fine del 2021 tutto il mondo occidentale raggiungerà e supererà l'attuale Israele. Israele ha fatto bene ma deve fare ancora un pezzo di strada. Credo che il mondo occidentale riuscirà ad andare oltre il problema del Covid in breve tempo ma di tanto in tanto ci saranno ancora dei casi, mi sembra fisiologico, ma non lo vedo così tragico. Se penso all'Africa, all'Amazzonia, ritengo impossibile eliminare del tutto il virus... e comunque rimane la possibilità che riparta dal mondo animale come forse è successo all'inizio. Non dico che eliminare il covid non debba essere un obbiettivo, dico che mi sembra impossibile arrivarci nel breve e che in un contesto di abbondanza di buoni vaccini si può tornare a delle vite normali. Ora siamo in piena pandemia, abbiamo pochi vaccini e li dobbiamo gestire con il bilancino, ma immagino uno scenario post pandemia dove ci si può vaccinare liberamente con il solo supporto del medico di base, in quel contesto se leggeremo di un cluster Covid a Monfalcone tra lavoratori indiani della Fincantieri probabilmente non ci farà più paura. Comunque immagino un mondo con pochissimi casi e per lo più confinati in aree del globo disagiate, ma talvolta potrà ripresentarsi in ogni dove senza gravi ripercussioni, senza ripartenze pandemiche.  I no-vax rischieranno un pò... ma dove ci saranno tanti vaccinati i contagi si spegneranno da soli... e credo che dove troppi non vorranno vaccinarsi prima o poi cambieranno idea...ovvero la selezione naturale farà il suo corso. Io penso che ne verremo fuori, ma che da qualche parte il virus resterà in vita per un bel pò.

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Mario, è tutto bello quello che dici, ma parti dal presupposto errato che vaccino=protezione. Sembra che lo Pfizer, per il momento, riesca a funzionare sulle mutazioni attuali, ma non tutti sono vaccinati con lo Pfizer. Nel caso si avesse (o QUANDO si avrà) una mutazione nemmeno lo Pfizer copre, allora torneremo esattamente a gennaio 2020 (dal punto di vista di possibilità di contagio), perché i vaccini fatti saranno del totalmente inutili e tutti saranno nuovamente contagiabili, e i vaccinati rischieranno tanto quanto i no-vax. Certo, riprogrammare un vaccino per una mutazione è molto più rapido che farlo di sana pianta, anche la produzione inizierà prima, ma per quanto rapida non potrà essere immediata. Concordo sul fatto che sarà impossibile eliminare il covid dalla faccia della terra, ma bisogna provarci. Iniziare "soft", prendendo per assunto che ci dovremo convivere per anni, lo vedo come il modo giusto per non risolvere niente. Se si riuscirà a confinare i contagi in alcune zone disagiate sarà già un successo, ma per arrivarci ci vuole un lavoro che ha come fine l'eliminazione del virus, non la convivenza. 

Poi sarebbe il caso che chi di dovere capisse che le prime misure, date da isolamento e confinamento del virus, sono le uniche armi capaci di evitare che si ripeta un disastro come quello attuale, in cui si è dato tempo al virus di diffondersi e mutare dopo aver contagiato mezzo mondo. Questo non deve più succedere: anche se viviamo in un mondo in cui tutto è interconnesso, ci vuole il coraggio di tornare a far rispettare confini in caso di bisogno.

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1 ora fa, luxor ha scritto:

Poi sarebbe il caso che chi di dovere capisse che le prime misure, date da isolamento e confinamento del virus, sono le uniche armi capaci di evitare che si ripeta un disastro come quello attuale, in cui si è dato tempo al virus di diffondersi e mutare dopo aver contagiato mezzo mondo. Questo non deve più succedere: anche se viviamo in un mondo in cui tutto è interconnesso, ci vuole il coraggio di tornare a far rispettare confini in caso di bisogno.

Questo è però il più grande cortocircuito che ha generato la pandemia: ritornare a parlare di Stato, debito, confini, chiusure dopo che per 30 anni ci hanno martellato con parole d'ordine quali società aperta, liquida, globale, interconnessa, sovrannazionale.

Il Sars-Cov 2 ha paradossalmente rimesso la geografia nazionale al centro del logos politico.

Modificato da Contea di Trieste
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@luxor Comprendo i tuoi timori ma non credo che l'assunto vaccino=protezione sia errato. Certe varianti del Covid sono divenute famose ma è nella sua natura mutare, di mutazioni ce ne sono state a migliaia. I vaccini che sono stati messi a punto miravano ad aspetti comuni non soggetti a mutazioni, con più strategie di funzionamento. Sin qui, soprattutto i vaccini ad mRNA, si sono sempre dimostrati efficaci e nei casi peggiori che tu tratteggi non credo diverrebbero del tutto inutili, forse perderebbero un pò di efficacia ma non penso si ritornerebbe dal via.
Penso che in Europa, Usa, Canada, Australia, Nuova Zelanda e similari riusciremo a levarcelo dalle palle di fatto, ma immagino che in qualche villaggio dell'India possa continuare a circolare, magari sottotraccia, oppure rimarrà in qualche animale... Io non dico che dovremo conviverci come ora, dico solo che non scomparirà del tutto ed ogni tanto potrà rifarsi vivo anche da noi. Io immagino positivamente il futuro e penso che eventuali ritorni sporadici non faranno ripartire l'epidemia nel mondo occidentale. Nel mio Comune di Manzano ad oggi è rimasto un solo positivo contro i circa 150 di punta, a breve saremo covid free, le vaccinazioni continuano... preferisco pensare positivo!

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2 ore fa, Contea di Trieste ha scritto:

Questo è però il più grande cortocircuito che ha generato la pandemia: ritornare a parlare di Stato, debito, confini, chiusure dopo che per 30 anni ci hanno martellato con parole d'ordine quali società aperta, liquida, globale, interconnessa, sovrannazionale.

Il Sars-Cov 2 ha paradossalmente rimesso la geografia nazionale al centro del logos politico.

Si sono dimenticati di dire che "società aperta, liquida, globale, interconnessa, sovrannazionale" funzionano quando tutto va bene. Oppure, se preferisci, hanno omesso di spiegare il rovescio della medaglia. Personalmente credo che siano utili lo scambio e l'apertura, ma senza farsi scrupoli di chiudere in caso di bisogno. Del resto, se guardi qualsiasi norma di sicurezza o qualsiasi protocollo di risoluzione delle emergenze, vedrai che di "aperto" non ha assolutamente niente. Chissà perché.

@mario-manzanese: hai ragione, mio sono espresso male. L'assunto vaccino=protezione non è errato in partenza, è errato considerarlo sacro. Ci sono casi in cui non protegge nemmeno dal Covid normale, altrimenti parlerebbero di efficacia al 100%, cosa che invece non ha. I miei timori verso il futuro sono rivolti ad un calo di vaccinazioni, se già adesso ci sono dei contrari figurati come andrà tra un anno, quando si dovranno fare nuovi vaccini, con la consapevolezza di farli ogni anno E a non farli, i vaccini, non si è protetti.

Australia e Nuova Zelanda, che tu citi: il covid se lo sono tolti dalle scatole senza vaccini. Dirai che sono isole, ma lo è pure la Sardegna, che da bianca è passata rossa perché il loro comportamento non è stato quello seguito in Oceania. Non è questione di geografia, ma di azioni. Ci vuole coraggio per fare certe scelte, qualcuno le ha fatte e i risultati si vedono. Qui da noi, e nella maggior parte del mondo, no. Mi auguro che si sia imparata la lezione, è stata onerosa in termini di morti e anche economici, e se un domani il contagio dovesse tornare perché ancora circolante "in qualche villaggio dell'India", spero che le misure che verranno prese siano decisamente diverse da quelle scandalosamente fallimentari che (non) si sono prese stavolta.

Intanto auguri di pronta guarigione all'ultimo contagiato di Manzano, sperando che sia l'ultimo per davvero.

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56 minuti fa, luxor ha scritto:

Si sono dimenticati di dire che "società aperta, liquida, globale, interconnessa, sovrannazionale" funzionano quando tutto va bene. Oppure, se preferisci, hanno omesso di spiegare il rovescio della medaglia. Personalmente credo che siano utili lo scambio e l'apertura, ma senza farsi scrupoli di chiudere in caso di bisogno. Del resto, se guardi qualsiasi norma di sicurezza o qualsiasi protocollo di risoluzione delle emergenze, vedrai che di "aperto" non ha assolutamente niente. Chissà perché.

@mario-manzanese: hai ragione, mio sono espresso male. L'assunto vaccino=protezione non è errato in partenza, è errato considerarlo sacro. Ci sono casi in cui non protegge nemmeno dal Covid normale, altrimenti parlerebbero di efficacia al 100%, cosa che invece non ha. I miei timori verso il futuro sono rivolti ad un calo di vaccinazioni, se già adesso ci sono dei contrari figurati come andrà tra un anno, quando si dovranno fare nuovi vaccini, con la consapevolezza di farli ogni anno E a non farli, i vaccini, non si è protetti.

Australia e Nuova Zelanda, che tu citi: il covid se lo sono tolti dalle scatole senza vaccini. Dirai che sono isole, ma lo è pure la Sardegna, che da bianca è passata rossa perché il loro comportamento non è stato quello seguito in Oceania. Non è questione di geografia, ma di azioni. Ci vuole coraggio per fare certe scelte, qualcuno le ha fatte e i risultati si vedono. Qui da noi, e nella maggior parte del mondo, no. Mi auguro che si sia imparata la lezione, è stata onerosa in termini di morti e anche economici, e se un domani il contagio dovesse tornare perché ancora circolante "in qualche villaggio dell'India", spero che le misure che verranno prese siano decisamente diverse da quelle scandalosamente fallimentari che (non) si sono prese stavolta.

Intanto auguri di pronta guarigione all'ultimo contagiato di Manzano, sperando che sia l'ultimo per davvero.

100 milioni di abitanti, non sono un'isola, la capitale ha 8 milioni di abitanti.

risultato? 35 morti

https://www.worldometers.info/coronavirus/country/viet-nam/

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Anche questi dati xe curiosi.

 

Mongolia

https://www.worldometers.info/coronavirus/country/mongolia/

Inizio campagna vaccinale: fine febbraio

 

Laos

https://www.worldometers.info/coronavirus/country/laos/

Inizio campagna: marzo-aprile

 

 

Sul primo che chiedessi a ndcojo se el se palesa :) se sa qualcossa de più.

Modificato da Contea di Trieste
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2 ore fa, luxor ha scritto:

 

@mario-manzanese: hai ragione, mio sono espresso male. L'assunto vaccino=protezione non è errato in partenza, è errato considerarlo sacro. Ci sono casi in cui non protegge nemmeno dal Covid normale, altrimenti parlerebbero di efficacia al 100%, cosa che invece non ha. I miei timori verso il futuro sono rivolti ad un calo di vaccinazioni, se già adesso ci sono dei contrari figurati come andrà tra un anno, quando si dovranno fare nuovi vaccini, con la consapevolezza di farli ogni anno E a non farli, i vaccini, non si è protetti.

 

Anche se partiamo da punti di vista diversi, via via parlandone ci avviciniamo.
In questa fase ci interessa poco di chi non si vuole vaccinare (a meno che non faccia particolare lavori..), ci basta pensare a noi stessi ed ai nostri cari affinchè acquisiscano una protezione individuale... Ad un certo punto le cose cominceranno ad andare estremamente bene e le tue perplessità sul calo di vaccinazioni per richiami potrebbero avere un senso, anche perchè quando il covid non c'è cambia poco se sei vaccinato o meno, se non adotti precauzioni. Non so come andrà, probabilmente i più anziani saranno particolarmente attenti ai richiami mentre tra i più giovani ci potrebbero essere degli inciampi di percorso. Con numeri piccoli riusciranno a gestirli bene penso, qualcuno pagherà dazio... ma chi lo vorrà potrà difendersi per cui più di tanto non credo ci interesserà.

Oggi diverse categorie di lavoratori sono tenuti alla vaccinazione antitetanica, ci sta che in diversi ambiti lavorativi possa diventare obbligatoria quella per il covid, oppure che la mancata immunizzazioni ti renda più difficile o impossibile l'utilizzo di determinati servizi o di accessi a determinati luoghi pubblici. Non so bene cosa accadrà nel futuro, ma penso che riottenuta la nostra libertà ci ricorderemo a lungo quanto ci sarà costata e si adotteranno tutte le misure necessarie per preservarla.

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2 minuti fa, mario-manzanese ha scritto:

Oggi diverse categorie di lavoratori sono tenuti alla vaccinazione antitetanica, ci sta che in diversi ambiti lavorativi possa diventare obbligatoria quella per il covid, oppure che la mancata immunizzazioni ti renda più difficile o impossibile l'utilizzo di determinati servizi o di accessi a determinati luoghi pubblici. Non so bene cosa accadrà nel futuro, ma penso che riottenuta la nostra libertà ci ricorderemo a lungo quanto ci sarà costata e si adotteranno tutte le misure necessarie per preservarla.

Certo, si chiama biopolitica 'sta roba qua.

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2 ore fa, Contea di Trieste ha scritto:

Certo, si chiama biopolitica 'sta roba qua.

Se fosse necessario....   Se il covid riguardasse solo la protezione del singolo, come il mettersi o meno la cintura di sicurezza in macchina, si potrebbe benissimo dare libertà di scelta. Purtroppo riguarda la collettività e se per proteggere la stessa devo complicare la vita a chi non vuole vaccinarsi... pazienza! Ad ogni modo è un discorso prematuro, vedremo più avanti come evolve la situazione.

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10 ore fa, mario-manzanese ha scritto:

Se fosse necessario....   Se il covid riguardasse solo la protezione del singolo, come il mettersi o meno la cintura di sicurezza in macchina, si potrebbe benissimo dare libertà di scelta. Purtroppo riguarda la collettività e se per proteggere la stessa devo complicare la vita a chi non vuole vaccinarsi... pazienza! Ad ogni modo è un discorso prematuro, vedremo più avanti come evolve la situazione.

Diciamo che non sono concetti che si possono facilmente liquidare con un "pazienza", a mio avviso.

Sarà prematuro, ma credo che prima di fare delle azioni sia necessario riflettere sulle loro implicazioni: il paradigma attuale è invece inverso, lo confema Draghi: facciamo il green pass (prendo un esempio a caso, nda), poi valuteremo le implicazioni etiche. Credo si debba agire al contrario in quello che dovrebbe essere uno stato di diritto e non uno stato di eccezione permanente che agisce in maniera governamentale - e non di governo - con atti aventi forza-di-legge.

Al netto, poi, delle reciproche posizioni: è il modus operandi che ribalta sostanzialmente le fondamenta dell'apparato giuridico.

"Comunità": io parlerei di "società", vedo ben poco di comunitario allo stato attuale.

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1 ora fa, Contea di Trieste ha scritto:

Diciamo che non sono concetti che si possono facilmente liquidare con un "pazienza", a mio avviso.

Sarà prematuro, ma credo che prima di fare delle azioni sia necessario riflettere sulle loro implicazioni: il paradigma attuale è invece inverso, lo confema Draghi: facciamo il green pass (prendo un esempio a caso, nda), poi valuteremo le implicazioni etiche. Credo si debba agire al contrario in quello che dovrebbe essere uno stato di diritto e non uno stato di eccezione permanente che agisce in maniera governamentale - e non di governo - con atti aventi forza-di-legge.

Al netto, poi, delle reciproche posizioni: è il modus operandi che ribalta sostanzialmente le fondamenta dell'apparato giuridico.

"Comunità": io parlerei di "società", vedo ben poco di comunitario allo stato attuale.

Ciao!
Io ho scritto di "collettività" e non di "comunità", sebbene cambi poco in quanto tutti sinonimi di "società".
Una doppia dose di Pfizer o Moderna, dopo un mese può proteggere pressochè al 100% nella fascia 16-44 anni, scende al 98% negli over 80. Diciamo di considerare una RSA con 100 ospiti, uno Stato di Diritto quale fine deve perseguire? La libertà dei 100 ospiti ad evitare il 2% di possibilità di crepare o la libertà dei diversi operatori a non vaccinarsi?
 

edit. intendevo protezione da morte con le percentuali citate, le protezioni da sintomi o contagio sono un pizzico inferiori.

Modificato da mario-manzanese
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1 minuto fa, mario-manzanese ha scritto:

Ciao!
Io ho scritto di "collettività" e non di "comunità", sebbene cambi poco in quanto tutti sinonimi di "società".
Una doppia dose di Pfizer o Moderna, dopo un mese può proteggere pressochè al 100% nella fascia 16-44 anni, scende al 98% negli over 80. Diciamo di considerare una RSA con 100 ospiti, uno Stato di Diritto quale fine deve perseguire? La libertà dei 100 ospiti ad evitare il 2% di possibilità di crepare o la libertà dei diversi operatori a non vaccinarsi?
 

Pardon, sono anche cieco, ma non sono sinonimi (in verità, i sinonimi di per sè non esistono...).

Non lo so, sono questioni molto intricate di etica, deontologia, privacy, salute, diritto difficilmente liquidabili con quattro chiacchiere e con decisioni draconiane prese in fretta.

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15 minuti fa, Contea di Trieste ha scritto:

Pardon, sono anche cieco, ma non sono sinonimi (in verità, i sinonimi di per sè non esistono...).

Non lo so, sono questioni molto intricate di etica, deontologia, privacy, salute, diritto difficilmente liquidabili con quattro chiacchiere e con decisioni draconiane prese in fretta.

Lasciamo pure perdere considerazioni di Diritto e scendiamo sul terra terra in una situazione più realistica. Mia madre va per gli 87 e vive in casa, se ad un certo punto dovessimo ricorrere al ricovero personalmente accetterei la presenza dell'operatore "Tizio Caio" no-vax se la regione dovesse essere covid-free, ma all'insorgenza dei primi casi in regione non lo accetterei più! Se mia madre dovesse rimanerci a causa del Sig. "Tizio Caio", al di là di considerazioni penali e civilistiche con il personaggio stesso e la RSA, con il Sig. "Tizio Caio" mi incazzerei di brutto, temo che perderei la testa e non so di che azioni potrei rendermi protagonista. Per quale ragione dovrei accettare il 2% di rischio di morte di mamma per covid quando un semplice vaccino potrebbe farlo scendere a valori infinitesimali?

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12 minuti fa, mario-manzanese ha scritto:

Lasciamo pure perdere considerazioni di Diritto e scendiamo sul terra terra in una situazione più realistica. Mia madre va per gli 87 e vive in casa, se ad un certo punto dovessimo ricorrere al ricovero personalmente accetterei la presenza dell'operatore "Tizio Caio" no-vax se la regione dovesse essere covid-free, ma all'insorgenza dei primi casi in regione non lo accetterei più! Se mia madre dovesse rimanerci a causa del Sig. "Tizio Caio", al di là di considerazioni penali e civilistiche con il personaggio stesso e la RSA, con il Sig. "Tizio Caio" mi incazzerei di brutto, temo che perderei la testa e non so di che azioni potrei rendermi protagonista. Per quale ragione dovrei accettare il 2% di rischio di morte di mamma per covid quando un semplice vaccino potrebbe farlo scendere a valori infinitesimali?

Più terra terra del diritto...

E daje con sti no-vax. E comunque ci sono decine di casi accertati di RSA in cui dopo la prima dose a sanitari e/o pazienti sono esplosi dei focolai, così come sono esplosi nelle "famose" RSA in cui alcuni sanitari non si eran vaccinati (Pavia). C'è un mio caro amico che lavora nell'ambito della sicurezza ai pazienti in ambito sanitaro toscano: il 35% del personale non si cura(va?) dell'igiene di base, altro che vaccini ecc. Chissà quante migliaia di morti abbiamo sulla coscienza per delle semplici mani non lavate che hanno portato a infezioni. Questo non significa che dobbiamo sbattercene del Sars-Cov, ci mancherebbe, ma dal momento che alcuni de "semplici vaccini" hanno effetti collaterali a lungo termine del tutto sconosciuti, la libertà di scelta - per me - deve essere garantita. Libertà, non negazione.

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51 minuti fa, Contea di Trieste ha scritto:

Più terra terra del diritto...

E daje con sti no-vax. E comunque ci sono decine di casi accertati di RSA in cui dopo la prima dose a sanitari e/o pazienti sono esplosi dei focolai, così come sono esplosi nelle "famose" RSA in cui alcuni sanitari non si eran vaccinati (Pavia). C'è un mio caro amico che lavora nell'ambito della sicurezza ai pazienti in ambito sanitaro toscano: il 35% del personale non si cura(va?) dell'igiene di base, altro che vaccini ecc. Chissà quante migliaia di morti abbiamo sulla coscienza per delle semplici mani non lavate che hanno portato a infezioni. Questo non significa che dobbiamo sbattercene del Sars-Cov, ci mancherebbe, ma dal momento che alcuni de "semplici vaccini" hanno effetti collaterali a lungo termine del tutto sconosciuti, la libertà di scelta - per me - deve essere garantita. Libertà, non negazione.

Anch'io sono per la libertà di scelta, la libertà di scegliere di non esporre a rischi di contagio evitabili persone fragili.

Cosa centrano i focolai dopo la prima dose? Anche 2 miei vicini sono morti dopo la prima dose del Pfizer...erano già contagiati!

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ma infatti, la protezione completa si ha dopo la seconda dose, come prima cosa.

poi i vaccini non offrono protezione al 100%, alcuni più alta, altri di meno, e lo si sa da sempre. vaccini al 100% non esistono.

non si sa ancora bene chi è vaccinato, se si infetta, quanto sia contagioso, bisognerà capirlo prossimamente.

per non parlare poi del discorso varianti che ancora bene non si sanno quali possono creare problemi sui vaccini.

purtroppo la comprensione latita, in certi casi latita da un sacco di tempo.

 

Modificato da El mulon
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20 minuti fa, mario-manzanese ha scritto:

Anch'io sono per la libertà di scelta, la libertà di scegliere di non esporre a rischi di contagio evitabili persone fragili.

Cosa centrano i focolai dopo la prima dose? Anche 2 miei vicini sono morti dopo la prima dose del Pfizer...erano già contagiati!

Vabbè, non ha senso continuare sul primo punto, non credo ne usciamo dialetticamente.

Sul secondo: almeno una trentina di casi (per casi intendo strutture) segnalati in cui prima del vaccino vi erano pochi o nessun caso e dopo la prima dose è esploso un focolaio. In tutti i casi (da Bari a Marano, da Buja a Terni) è stata sfortuna, dicono.

Modificato da Contea di Trieste
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