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Coronavirus: le nostre opinioni e la situazione in corso


gimmi

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4 ore fa, gimmi ha scritto:

E robe forti. Una squadra americana xe andada settembre 2019 a Wuhan per un torneo sportivo. Soggiornava a 200 it dal mercato del pesce. Risultati sportivi scandalosi, tipo lo sciator delluganda alle olimpiadi invernali. Da ciò in Cina i ga la teoria del complotto american.... de cui defender europe fa parte.tutto el mondo xe paese, el complottismo ga un suo fascino....:impica:

Praticamente secondo i complottisti i americani, per facilitar un operazion prevista da anni e riguardante i equilibri ue-Russia, i ga scomodà una squadra de scarponi per infettar la Cina? AHAHAHAHAHAHAHAH 

Mi son el primo a nutrir un profondo disprezzo per gli Usa e el mondo occidentale che i ne ga creà, ma se un veramente credi a robe del genere ghe andassi cavado el diritto de voto... 

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Craxi trent'anni fa definiva l'UE un inferno per l'Italia. E con lo shock che la nostra economia reale sta subendo, temo che quell'inferno lo vedremo molto presto visto che non mi aspetto un repentino cambio di rotta dei vari organi europei. 

Ma forse sarà un bene, a lungo termine. Una volta che saremo TUTTI con le pezze al c**o, forse noi italiani ci renderemo conto che è meglio soli che male accompagnati. Da quei criminali che hanno introdotto il pareggio di bilancio in costituzione ai poveri illusi che da incendiari pronti a uscire dall'euro sono diventati pompieri che sperano di cambiare l'Europa da dentro 

E questo sarà un vero disastro economico, già solamente limitandomi a me e i miei familiari e conoscenti che come me mangiano grazie al turismo. Decine e decine di miliardi di danni, altro che crisi del 2008

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4 ore fa, LungomareNatisone ha scritto:

Craxi trent'anni fa definiva l'UE un inferno per l'Italia. E con lo shock che la nostra economia reale sta subendo, temo che quell'inferno lo vedremo molto presto visto che non mi aspetto un repentino cambio di rotta dei vari organi europei. 

Ma forse sarà un bene, a lungo termine. Una volta che saremo TUTTI con le pezze al c**o, forse noi italiani ci renderemo conto che è meglio soli che male accompagnati. Da quei criminali che hanno introdotto il pareggio di bilancio in costituzione ai poveri illusi che da incendiari pronti a uscire dall'euro sono diventati pompieri che sperano di cambiare l'Europa da dentro 

E questo sarà un vero disastro economico, già solamente limitandomi a me e i miei familiari e conoscenti che come me mangiano grazie al turismo. Decine e decine di miliardi di danni, altro che crisi del 2008

Mi verrebbe ma evito di commentare poiché dissento su tutto. A partire dal l'opportunità di un commento simile in questo contesto. 

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Per far chiarezza dalla G.U. 

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400; Visto il decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante «Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19» e, in particolare, l'art. 3; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23 febbraio 2020, recante «Disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 45 del 23 febbraio 2020; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 febbraio 2020, recante «Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 47 del 25 febbraio 2020; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020, recante «Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 52 del 1° marzo 2020; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 4 marzo 2020, recante «Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 55 del 4 marzo 2020; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020, recante «Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 59 dell'8 marzo 2020; Considerato che l'Organizzazione mondiale della sanita' il 30 gennaio 2020 ha dichiarato l'epidemia da COVID-19 un'emergenza di sanita' pubblica di rilevanza internazionale; Vista la delibera del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020, con la quale e' stato dichiarato, per sei mesi, lo stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili; Considerati l'evolversi della situazione epidemiologica, il carattere particolarmente diffusivo dell'epidemia e l'incremento dei casi sul territorio nazionale; Ritenuto necessario estendere all'intero territorio nazionale le misure gia' previste dall'art. 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020; Considerato, inoltre, che le dimensioni sovranazionali del fenomeno epidemico e l'interessamento di piu' ambiti sul territorio nazionale rendono necessarie misure volte a garantire uniformita' nell'attuazione dei programmi di profilassi elaborati in sede internazionale ed europea; Su proposta del Ministro della salute, sentiti i Ministri dell'interno, della difesa, dell'economia e delle finanze, nonche' i Ministri dell'istruzione, della giustizia, delle infrastrutture e dei trasporti, dell'universita' e della ricerca, delle politiche agricole alimentari e forestali, dei beni e delle attivita' culturali e del turismo, del lavoro e delle politiche sociali, per la pubblica amministrazione, per le politiche giovanili e lo sport e per gli affari regionali e le autonomie, nonche' sentito il Presidente della Conferenza dei presidenti delle regioni; Decreta:

Art. 1 Misure urgenti di contenimento del contagio sull'intero territorio nazionale

1. Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19 le misure di cui all'art. 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020 sono estese all'intero territorio nazionale.

2. Sull'intero territorio nazionale e' vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico.

3. La lettera d) dell'art. 1 decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020 e' sostituita dalla seguente: «d) sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Gli impianti sportivi sono utilizzabili, a porte chiuse, soltanto per le sedute di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) e dalle rispettive federazioni, in vista della loro partecipazione ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali ed internazionali; resta consentito esclusivamente lo svolgimento degli eventi e delle competizioni sportive organizzati da organismi sportivi internazionali, all'interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all'aperto senza la presenza di pubblico; in tutti tali casi, le associazioni e le societa' sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano; lo sport e le attivita' motorie svolti all'aperto sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della distanza interpersonale di un metro;».

Art. 2 Disposizioni finali

1. Le disposizioni del presente decreto producono effetto dalla data del 10 marzo 2020 e sono efficaci fino al 3 aprile 2020. 2. Dalla data di efficacia delle disposizioni del presente decreto cessano di produrre effetti le misure di cui agli articoli 2 e 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020 ove incompatibili con la disposizione dell'art. 1 del presente decreto.

Roma, 9 marzo 2020

Il Presidente del Consiglio dei ministri Conte Il Ministro della salute Speranza Registrato alla Corte dei conti il 9 marzo 2020 Ufficio controllo atti P.C.M. Ministeri della giustizia e degli affari esteri e della cooperazione internazionale, reg.ne n. 421

 

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Questo l'art. 1 del D. P. C. M 8 marzo 2020 ovvero le misure estese a tutta Italia. 

Art. 1 Misure urgenti di contenimento del contagio nella regione Lombardia e nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell'Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso, Venezia. 1. Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19 nella regione Lombardia e nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell'Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia, sono adottate le seguenti misure:

a) evitare ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita dai territori di cui al presente articolo, nonche' all'interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessita' ovvero spostamenti per motivi di salute. E' consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza;

b) ai soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) e' fortemente raccomandato di rimanere presso il proprio domicilio e limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante;

c) divieto assoluto di mobilita' dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena ovvero risultati positivi al virus;

d) sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Resta consentito lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonche' delle sedute di allenamento degli atleti professionisti e atleti di categoria assoluta che partecipano ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali o internazionali, all'interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all'aperto senza la presenza di pubblico. In tutti tali casi, le associazioni e le societa' sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano;

e) si raccomanda ai datori di lavoro pubblici e privati di promuovere, durante il periodo di efficacia del presente decreto, la fruizione da parte dei lavoratori dipendenti dei periodi di congedo ordinario e di ferie, fermo restando quanto previsto dall'articolo 2, comma 1, lettera r);

f) sono chiusi gli impianti nei comprensori sciistici;

g) sono sospese tutte le manifestazioni organizzate, nonche' gli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico, quali, a titolo d'esempio, grandi eventi, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati; nei predetti luoghi e' sospesa ogni attivita';

h) sono sospesi i servizi educativi per l'infanzia di cui all'articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, e le attivita' didattiche in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado, nonche' della frequenza delle attivita' scolastiche e di formazione superiore, comprese le Universita' e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, di corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e universita' per anziani, nonche' i corsi professionali e le attivita' formative svolte da altri enti pubblici, anche territoriali e locali e da soggetti privati, ferma in ogni caso la possibilita' di svolgimento di attivita' formative a distanza ad esclusione dei corsi per i medici in formazione specialistica e dei corsi di formazione specifica in medicina generale, nonche' delle attivita' dei tirocinanti delle professioni sanitarie. Al fine di mantenere il distanziamento sociale, e' da escludersi qualsiasi altra forma di aggregazione alternativa. Sono sospese le riunioni degli organi collegiali in presenza. Gli enti gestori provvedono ad assicurare la pulizia degli ambienti e gli adempimenti amministrativi e contabili concernenti i servizi educativi per l'infanzia richiamati, non facenti parte di circoli didattici o istituti comprensivi;

i) l'apertura dei luoghi di culto e' condizionata all'adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilita' di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro di cui all'allegato 1 lettera d). Sono sospese le cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle funebri;

l) sono chiusi i musei e gli altri istituti e luoghi della cultura di cui all'art. 101 del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42;

m) sono sospese le procedure concorsuali pubbliche e private ad esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati e' effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalita' telematica; sono inoltre esclusi dalla sospensione i concorsi per il personale sanitario, ivi compresi gli esami di Stato e di abilitazione all'esercizio della professione di medico chirurgo, e quelli per il personale della protezione civile, i quali devono svolgersi preferibilmente con modalita' a distanza o, in caso contrario, garantendo la distanza di sicurezza interpersonale di un metro di cui all'allegato 1 lettera d);

n) sono consentite le attivita' di ristorazione e bar dalle 6.00 alle 18.00, con obbligo, a carico del gestore, di predisporre le condizioni per garantire la possibilita' del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro di cui all'allegato 1 lettera d), con sanzione della sospensione dell'attivita' in caso di violazione;

o) sono consentite le attivita' commerciali diverse da quelle di cui alla lettera precedente a condizione che il gestore garantisca un accesso ai predetti luoghi con modalita' contingentate o comunque idonee a evitare assembramenti di persone, tenuto conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali da garantire ai frequentatori la possibilita' di rispettare la distanza di almeno un metro di cui all'allegato 1 lettera d), tra i visitatori, con sanzione della sospensione dell'attivita' in caso di violazione. In presenza di condizioni strutturali o organizzative che non consentano il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro, le richiamate strutture dovranno essere chiuse;

p) sono sospesi i congedi ordinari del personale sanitario e tecnico, nonche' del personale le cui attivita' siano necessarie a gestire le attivita' richieste dalle unita' di crisi costituite a livello regionale;

q) sono adottate, in tutti i casi possibili, nello svolgimento di riunioni, modalita' di collegamento da remoto con particolare riferimento a strutture sanitarie e sociosanitarie, servizi di pubblica utilita' e coordinamenti attivati nell'ambito dell'emergenza COVID-19, comunque garantendo il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro di cui all'allegato 1 lettera d), ed evitando assembramenti;

r) nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita, nonche' gli esercizi commerciali presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati. Nei giorni feriali, il gestore dei richiamati esercizi deve comunque predisporre le condizioni per garantire la possibilita' del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro di cui all'allegato 1 lettera d), con sanzione della sospensione dell'attivita' in caso di violazione. In presenza di condizioni strutturali o organizzative che non consentano il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro di cui all'allegato 1 lettera d), le richiamate strutture dovranno essere chiuse. La chiusura non e' disposta per farmacie, parafarmacie e punti vendita di generi alimentari, il cui gestore e' chiamato a garantire comunque il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro di cui all'allegato 1 lettera d), con sanzione della sospensione dell'attivita' in caso di violazione;

s) sono sospese le attivita' di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l'erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali, centri sociali, centri ricreativi;

t) sono sospesi gli esami di idoneita' di cui all'articolo 121 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, da espletarsi presso gli uffici periferici della motorizzazione civile aventi sede nei territori di cui al presente articolo; con apposito provvedimento dirigenziale e' disposta, in favore dei candidati che non hanno potuto sostenere le prove d'esame in ragione della sospensione, la proroga dei termini previsti dagli articoli 121 e 122 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285.

 

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13 ore fa, mario-manzanese ha scritto:

Vediamo se concordi... Io penso che il raggiungimento della massa critica (ovvero diffusione critica) in una regione possa essere diverso per un insieme di fattori, anche legati al caso. A mio avviso ci sta che le prime fasi possano quindi avere tempistiche diverse, però quando raggiungi una certa concentrazione il contagio parte con logiche similari. Poi ci sta che se si sviluppa in aree densamente popolate viaggi un pò più veloce.... ma insomma parte!

Concordo su tutto però una regione come il Veneto, paragonabile alla Lombardia, sta rallentando di molto il raggiungimento della massa critica.

 Immagine-7.png

Percentuale di contagiati su totale abitanti per giorno di epidemia.

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9 ore fa, LungomareNatisone ha scritto:

Craxi trent'anni fa definiva l'UE un inferno per l'Italia. E con lo shock che la nostra economia reale sta subendo, temo che quell'inferno lo vedremo molto presto visto che non mi aspetto un repentino cambio di rotta dei vari organi europei. 

Ma forse sarà un bene, a lungo termine. Una volta che saremo TUTTI con le pezze al c**o, forse noi italiani ci renderemo conto che è meglio soli che male accompagnati. Da quei criminali che hanno introdotto il pareggio di bilancio in costituzione ai poveri illusi che da incendiari pronti a uscire dall'euro sono diventati pompieri che sperano di cambiare l'Europa da dentro 

E questo sarà un vero disastro economico, già solamente limitandomi a me e i miei familiari e conoscenti che come me mangiano grazie al turismo. Decine e decine di miliardi di danni, altro che crisi del 2008

mancava la pagliacciata che xe colpa dell'ue. mamma mia

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@Riodario il veneto sta rallentando perchè sono molto bravi ad isolare le catene di contagio correndo dietro al virus e facendo tamponi a nastro e isolando tutti. Bravissimi. Mi pare, guardando il numero di tamponi, che anche noi stiamo facendo lo stesso, vediamo se il problema di casa serena è stato tamponato, ma nel frattempo le misure faranno il  loro dovere. Sono per la prima volta dl 22 febbraio moderatamente ottimista.

 

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Adesso, gimmi ha scritto:

@Riodario il veneto sta rallentando perchè sono molto bravi ad isolare le catene di contagio correndo dietro al virus e facendo tamponi a nastro e isolando tutti. Bravissimi. Mi pare, guardando il numero di tamponi, che anche noi stiamo facendo lo stesso, vediamo se il problema di casa serena è stato tamponato, ma nel frattempo le misure faranno il  loro dovere. Sono per la prima volta dl 22 febbraio moderatamente ottimista.

 

Concordo, infatti da questo punto sono moderatamente ottimista per il nostro orticello.

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31 minuti fa, Riodario ha scritto:

Concordo su tutto però una regione come il Veneto, paragonabile alla Lombardia, sta rallentando di molto il raggiungimento della massa critica.

 

Per regione intendevo un certo territorio che poteva essere anche una nazione, non proprio una regione italiana dove guardando troppo nel dettaglio entrano in ballo elementi come la distribuzione della popolazione sul territorio, origine dei focolai di infezione (diverso se in città o piccolo paese...) Comunque stamane il Veneto ha giù un +85 rispetto a ieri...

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1 minuto fa, Riodario ha scritto:

Concordo, infatti da questo punto sono moderatamente ottimista per il nostro orticello.

per el nostro orticello, sì. Xe quel che egoisticamente stago seguendo con maggior attenzion. Per el SUD italia spero che se movi la perfetta macchina organizzatrice delle simpatiche associazioni dopolavoristiche che là ga el controllo del territorio. Mi ricordo ancora con angoscia la pco rassicurante situazion in un ospedal de Taranto (colica renale) e del tutto terrificante a Trapani (puntura con rischio shock anafilattico per un'amica). 

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18 minuti fa, El mulon ha scritto:

mancava la pagliacciata che xe colpa dell'ue. mamma mia

Infatti, la comunità europea con tutti i suoi difetti rimane un contenitore, e come tutti i contenitori dipende da ciò che ci mette dentro ogni singola nazione, da un punto di vista prettamente economico se l'italia fosse rimasta fuori dalla comunità europea oggi ci troveremmo con le pezze al c**o. 

Non si deve confondere le opportunità che ha dato la comunità europea ( che di fatto ammortizza e sostiene anche le incapacità gestionali dei paesi membri) con la gestione italiana nel passaggio all'euro (ad esempio), lo sciacallaggio avvenuto all'epoca non è una responsabilità europea, ma solo ed unicamente italiana.... si può certamente contestare la globalizzazione ( su questo ognuno può avere l'opinione che desidera), ma  se oggi l'italia uscisse dall'Europa ci troveremmo a fare la fila anche per il pane, e ribadisco non è una responsabilità tedesca o francese, se siamo il paese più corrotto d'europa e uno dei più corrotti al mondo.... magari se cominciassimo a risolvere i nostri problemi senza pensare che è sempre colpa di altri faremmo un bel passo in avanti.... faccio fatica a pensare che è colpa della Germania o della Francia se abbiamo 3-4 tipi di  malavita organizzata.... faccia fatica a dare la colpa all'Europa se fino al 2006 mandavamo in pensione le persone a 40 anni....  così come non credo che ci sia una responsabilità di altri se dalla fine della seconda guerra mondiale siamo stati il paese delle tangenti "furiose" che di fatto hanno disanguato la nazione.

Come è storicamente conclamato, il signor Craxi fu il capobanda del malaffare o quanto meno sotto i suoi governi vennero raggiunte delle situazioni paragonabili a quelle centro americane. Poi sono d'accordo che quella generazione di politici aveva teoricamente competenze e capacità, che gli attuali bambini al governo ( è riferito un po' a tutti gli schieramenti) si sognano... ma rimane il fatto che rimpiangere o ricordare con nostalgia coloro che hanno generato o fortemente contribuito alla situazione attuale, mi appare quanto meno bizzarro.

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24 minuti fa, gimmi ha scritto:

per el nostro orticello, sì. Xe quel che egoisticamente stago seguendo con maggior attenzion. Per el SUD italia spero che se movi la perfetta macchina organizzatrice delle simpatiche associazioni dopolavoristiche che là ga el controllo del territorio. Mi ricordo ancora con angoscia la pco rassicurante situazion in un ospedal de Taranto (colica renale) e del tutto terrificante a Trapani (puntura con rischio shock anafilattico per un'amica). 

Coloro che conoscono abbastanza la realtà del sud (nel mio caso sia per esperienza diretta, oltre che per origini familiari) , dove purtroppo la situazione delle strutture sanitarie è assolutamente precaria e inadeguata anche in una situazione normale, davanti a un emergenza il timore che possa effettivamente accadere il disastro è quasi una certezza....

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1 minuto fa, Lupo Cecoslovacco ha scritto:

Coloro che conoscono abbastanza la realtà del sud (nel mio caso sia per esperienza diretta, oltre che per origini familiari) , dove purtroppo la situazione delle strutture sanitarie è assolutamente precaria e inadeguata anche in una situazione normale, davanti a un emergenza il timore che possa effettivamente accadere il disastro è quasi una certezza....

speriamo allora che le misure di ieri vengano seguite anche e soprattutto al Sud.

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58 minuti fa, mario-manzanese ha scritto:

Non mi sono chiari gli spostamenti ammissibili! Andando oltre quelli più semplici ed elementari...

Io ti posso dire che quello che sto vedendo stamattina mi sta mulonizzando, mi stanno girando notevolmente le palle.

Munito dei certificati, ho fatto il tragitto Udine - Grado tutto sulla statale credendo di trovare un traffico nettamente inferiore al consueto, come da decreto dovrebbe essere.

E invece non ho visto nessuna pattuglia di polizia o carabinieri, in compenso un' infinità di teste bianche a guidare le macchine, un vecchietto in Punto rossa mi è stato davanti da Sevegliano ad Aquileia, quindi col cavolo che aveva il motivo grave della spesa. 

Scendessero velocemente in strada, dovrebbero cominciare a sanzionare a botte di 200 euri, come minimo. 

E forse gli imbecilli, toccati nel portafogli, una buona volta la capirebbero. 

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12 minuti fa, andyball ha scritto:

Io ti posso dire che quello che sto vedendo stamattina mi sta mulonizzando, mi stanno girando notevolmente le palle.

Munito dei certificati, ho fatto il tragitto Udine - Grado tutto sulla statale credendo di trovare un traffico nettamente inferiore al consueto, come da decreto dovrebbe essere.

E invece non ho visto nessuna pattuglia di polizia o carabinieri, in compenso un' infinità di teste bianche a guidare le macchine, un vecchietto in Punto rossa mi è stato davanti da Sevegliano ad Aquileia, quindi col cavolo che aveva il motivo grave della spesa. 

Scendessero velocemente in strada, dovrebbero cominciare a sanzionare a botte di 200 euri, come minimo. 

E forse gli imbecilli, toccati nel portafogli, una buona volta la capirebbero. 

Già, ho appena visto velocemente il filmato trasmesso dal piccolo... a Trieste : belli sereni a passeggio.... anziani.... giovani... genitori con bambini in passeggino..... molte  persone chiaramente in giro a fare acquisti... altri seduti serenamente ai tavolini dei bar... evidentemente in assenza di mazzate.... è veramente difficile. Probabilmente una buona quota di persone ha recepito correttamente le indicazioni, ma per altri o scattano le sanzioni o non saprei cosa altro si possa fare... diretta del capo del consiglio... il vostro sindaco (che a malincuore ? ) conferma che si deve stare a casa.... 

PS certamente una quota delle persone inquadrate avrà anche avuto motivi assolutamente importanti e rispettabili, ma la stragrande maggioranza era in evidente cazzeggio... al che girano mi girano i maroni a elica.

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17 minuti fa, Lupo Cecoslovacco ha scritto:

Già, ho appena visto velocemente il filmato trasmesso dal piccolo... a Trieste : belli sereni a passeggio.... anziani.... giovani... genitori con bambini in passeggino..... molte  persone chiaramente in giro a fare acquisti... altri seduti serenamente ai tavolini dei bar... evidentemente in assenza di mazzate.... è veramente difficile. Probabilmente una buona quota di persone ha recepito correttamente le indicazioni, ma per altri o scattano le sanzioni o non saprei cosa altro si possa fare... diretta del capo del consiglio... il vostro sindaco (che a malincuore ? ) conferma che si deve stare a casa.... 

PS certamente una quota delle persone inquadrate avrà anche avuto motivi assolutamente importanti e rispettabili, ma la stragrande maggioranza era in evidente cazzeggio... al che girano mi girano i maroni a elica.

Davvero la gente riesce ad essere così stupida?? ossignur..

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Vi dirò...stamattina sono andato a prendere il caffè al mio solito bar. Meno gente del solito, inoltre mi tenevo ad un metro e mezzo dagli altri, quelli che avevano finito uscivano all'esterno e lo stesso barista interveniva se due persone stavano troppo vicine. In queste condizioni direi che si può sopravvivere. 

P.S. Sono stato anche in Slovenia a fare rifornimento di grappa e tabacco. A detta degli stessi Sloveni, stanno per chiudere i valichi secondari (stamattina ancora aperti) e faranno controlli della temperatura corporea ai valichi internazionali.

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Stamattina, tra le 8 e le 10, avevo da fare in centro, e ne ho approfittato per fare due passi, girando ben alla larga più o meno da chiunque, il che è stato facile vista la poca gente in giro. Le poche conversazioni che sono riuscito a captare erano sull'epidemia: magari scherzando, ma comunque tutti tenevano le distanze. Non sono abituato a vedere che le persone, camminando, si spostano per passare il più possibile lontane dagli altri passanti, sembrava innaturale. Negozi vuoti, bar praticamente deserti e più di qualcuno con la mascherina. Anche gli autobus avevano pochi passeggeri. Forse non arriviamo alla perfezione, però direi che c'è almeno uno sforzo per mantenere un comportamento adeguato. Se poi è stato un caso, non saprei dire.

 

edit: vedo che Stefano79 ha avuto la stessa impressione

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Testimonianza mia: tanta gente in supermercato. Qualchidun per la solita spesa precatastrofe, che no saria neanche mal visto che magari dopo i sta a casa per un poco, e una bolgia de veceti che xe ogni giorno là a far el giretto e cior do tochi de spesa. 

Semo almeno rivai a evitar i assembramenti, ma so de carabinieri intervenuti in altri supermercati che no faseva filtro. 

La chicca xe un che me riva e me fa "ma allora sta storia xe vera, pensavo fossi un scherzo"

Gnianche dir el bar vicin pien de gente. 

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7 ore fa, GMarco ha scritto:

Mi verrebbe ma evito di commentare poiché dissento su tutto. A partire dal l'opportunità di un commento simile in questo contesto. 

Vabbè, ci sta, siete in milioni ancora annebbiati dalla farsa del sogno europeo. E lo siete talmente tanto da non rendervi conto che un'Italia a piena sovranità affronterebbe questa emergenza con meno pessimismo sul futuro e misure molto più drastiche per il presente... 

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2 ore fa, El mulon ha scritto:

mancava la pagliacciata che xe colpa dell'ue. mamma mia

Comprensione del testo livello principiante. 

Che sia colpa dell'ue non lo go scritto e non lo penso. Ma che la mancanza de sovranità monetaria sarà la causa de una crisi dell'economia reale senza precedenti xe tanto palese quanto incomprensibile per un popolo che da trent'anni vota governi de servi e ga tirà le monedine all'ultimo che ga messo l'interesse nazionale al primo posto in tutto ciò che riguardava economia e politica estera... 

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