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Coronavirus: implicazioni extra medico-sanitarie (politico-economiche-strategiche)


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La mia fiducia nei confronti delle multinazionali del farmaco è prossima allo zero. Per tantissimi motivi, che vanno dalle vere e proprie truffe perpetrate ai danni dei cittadini del mondo (certificati, è storia intendo) alle altalenanti e spesso contraddittorie scoperte della medicina ed ancora al mio personale pensiero verso un allungamento della vita che in realtà è accanimento terapeutico.

Insomma, sto lontano il più possibile dai farmaci. Poi è ovvio che se soffro come un cane per un granuloma, assumo un antibiotico e se fosse necessario mi rimetterei nelle mani dei medici seguendone le prescrizioni.  per ora a sessant'anni non prendo medicine e spero che questo status possa durare il più a lungo possibile e "lavoro" per questo con una corretta alimentazione (per quanto possibile visto che anche là l'industria alimentare i suoi danni li produce eccome) e una buona dose di sport.

Alla sfiducia si somma anche un'ignoranza abissale.. non so niente di farmacologia, chimica, ecc.ecc.  

A proposito dei vaccini la domanda più immediata che mi viene in mente, e lo ripeto, da perfetto ignorante, è se possiamo essere certi e in quale misura che essi non possano provocare effetti nel lungo termine. Un vaccino mRna, per esempio, non potrebbe provocare effetti indesiderati chessò, uno o due anni dopo l'inoculazione o addirittura nella prossima generazione perchè in qualche modo si aggancia al nostro dna?  Sul Web, naturalmente, hai risposte controverse a domande come queste.

Da parte mia farò certamente il vaccino, ma più tardi possibile e, ammesso e non concesso che io possa scegliere, non farò quello Pfizer.

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48 minuti fa, chompo ha scritto:

Anche come UE? Cioè senza calcolare la quota extra UE ordinata dai crucchi ? Crucchi che neanche tanto velatamente, tacciano la UE di essere un po' attendista, in modo da favorire quello francese di Sanofi. D'altronde BioNTech è tedesca...ed ai crucchi i francesi (nonostante questi ultimi gli lecchino il sedere dal dopo guerra), un po' sulle balle gli stanno sempre (e come darghe torto aggiungo mi  che i transalpini no li guanto ).

Era una notizia di ieri mattina. L'UE ha ordinato altri 100 milioni di dosi del vaccino Pfizer!
La Germania ha disatteso un pò gli accordi in essere, però se la sua fornitura aggiuntiva va in coda o comunque non intacca minimamente le consegne programmate nell'UE per il momento non mi da fastidio, anche perchè mi chiedo se saremo in grado di vaccinare al ritmo dei vaccini che ci verrano forniti ora.

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21 minuti fa, gimmi ha scritto:

La mia fiducia nei confronti delle multinazionali del farmaco è prossima allo zero. Per tantissimi motivi, che vanno dalle vere e proprie truffe perpetrate ai danni dei cittadini del mondo (certificati, è storia intendo) alle altalenanti e spesso contraddittorie scoperte della medicina ed ancora al mio personale pensiero verso un allungamento della vita che in realtà è accanimento terapeutico.

Insomma, sto lontano il più possibile dai farmaci. Poi è ovvio che se soffro come un cane per un granuloma, assumo un antibiotico e se fosse necessario mi rimetterei nelle mani dei medici seguendone le prescrizioni.  per ora a sessant'anni non prendo medicine e spero che questo status possa durare il più a lungo possibile e "lavoro" per questo con una corretta alimentazione (per quanto possibile visto che anche là l'industria alimentare i suoi danni li produce eccome) e una buona dose di sport.

Alla sfiducia si somma anche un'ignoranza abissale.. non so niente di farmacologia, chimica, ecc.ecc.  

A proposito dei vaccini la domanda più immediata che mi viene in mente, e lo ripeto, da perfetto ignorante, è se possiamo essere certi e in quale misura che essi non possano provocare effetti nel lungo termine. Un vaccino mRna, per esempio, non potrebbe provocare effetti indesiderati chessò, uno o due anni dopo l'inoculazione o addirittura nella prossima generazione perchè in qualche modo si aggancia al nostro dna?  Sul Web, naturalmente, hai risposte controverse a domande come queste.

Da parte mia farò certamente il vaccino, ma più tardi possibile e, ammesso e non concesso che io possa scegliere, non farò quello Pfizer.

L 'interrogativo è proprio quello, naturalmente. Sui possibili effetti indesiderati a lungo termine credo nessuno possa sapere qualcosa di certo, allo stato attuale.

Pero'... io, te e altri che leggono abbiamo fatto la naja. Te le ricordi quelle punture spalmate in due giorni con relativi riposi in branda ?  Ironizzavamo tutti su quali

"bombe" ci avessero inoculato, da ragazzi spensierati, un po' incoscienti e certamente piu' ingenui di oggi. 

Eppure... sono passati piu' di 30 anni, nel corso dei quali mi pare di aver fatto in tutto non piu' di una settimana a letto per l'influenza stagionale.

Per dire che gli effetti collaterali non devono essere per forza negativi...

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18 minuti fa, gimmi ha scritto:

La mia fiducia nei confronti delle multinazionali del farmaco è prossima allo zero. Per tantissimi motivi, che vanno dalle vere e proprie truffe perpetrate ai danni dei cittadini del mondo (certificati, è storia intendo) alle altalenanti e spesso contraddittorie scoperte della medicina ed ancora al mio personale pensiero verso un allungamento della vita che in realtà è accanimento terapeutico.

Insomma, sto lontano il più possibile dai farmaci. Poi è ovvio che se soffro come un cane per un granuloma, assumo un antibiotico e se fosse necessario mi rimetterei nelle mani dei medici seguendone le prescrizioni.  per ora a sessant'anni non prendo medicine e spero che questo status possa durare il più a lungo possibile e "lavoro" per questo con una corretta alimentazione (per quanto possibile visto che anche là l'industria alimentare i suoi danni li produce eccome) e una buona dose di sport.

Alla sfiducia si somma anche un'ignoranza abissale.. non so niente di farmacologia, chimica, ecc.ecc.  

A proposito dei vaccini la domanda più immediata che mi viene in mente, e lo ripeto, da perfetto ignorante, è se possiamo essere certi e in quale misura che essi non possano provocare effetti nel lungo termine. Un vaccino mRna, per esempio, non potrebbe provocare effetti indesiderati chessò, uno o due anni dopo l'inoculazione o addirittura nella prossima generazione perchè in qualche modo si aggancia al nostro dna?  Sul Web, naturalmente, hai risposte controverse a domande come queste.

Da parte mia farò certamente il vaccino, ma più tardi possibile e, ammesso e non concesso che io possa scegliere, non farò quello Pfizer.

Frettolosamente avevo letto che non avevi fiducia nelle multinazionali del tabacco....e mi pareva strano!
Ho sentito spiegazioni di esperti riguardanti i vaccini a mRNA che dicevano che fosse impossibile che mutasse il DNA, ma non me la sento di cimentarmi in spiegazioni del perchè, però mi fido! 
Quando potrò farò il vaccino che mi capita, potendo scegliere penso che opterei per quelli nuovi ad mRNA perchè ho una percezione personale che possano dare meno effetti collaterali. Il vaccino Oxford mi sembra più simile ad un vaccino antifluenzale (e magari mi sbaglio di brutto) e l'unica volta che l'ho fatto mi aveva dato qualche fastidio.

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38 minuti fa, mario-manzanese ha scritto:

Frettolosamente avevo letto che non avevi fiducia nelle multinazionali del tabacco....e mi pareva strano!
Ho sentito spiegazioni di esperti riguardanti i vaccini a mRNA che dicevano che fosse impossibile che mutasse il DNA, ma non me la sento di cimentarmi in spiegazioni del perchè, però mi fido! 
Quando potrò farò il vaccino che mi capita, potendo scegliere penso che opterei per quelli nuovi ad mRNA perchè ho una percezione personale che possano dare meno effetti collaterali. Il vaccino Oxford mi sembra più simile ad un vaccino antifluenzale (e magari mi sbaglio di brutto) e l'unica volta che l'ho fatto mi aveva dato qualche fastidio.

Che muti il DNA mi sentirei di escluderlo nella maniera più assoluta pur nella mia assoluta ignoranza, che ci si "agganci" in qualche maniera, invece.. buh.. Rmna è come una chiave, che serve a richiamare certi codici per duplicarli.. tra le miliardi di combinazioni possibile è un po' complicato poi vedere se proprio quella desiderata è l'unica combinazione possibile. E' solo una paura da ignorante, lo ripeto, ma quello se posso lo eviterò.

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42 minuti fa, andyball ha scritto:

L 'interrogativo è proprio quello, naturalmente. Sui possibili effetti indesiderati a lungo termine credo nessuno possa sapere qualcosa di certo, allo stato attuale.

Pero'... io, te e altri che leggono abbiamo fatto la naja. Te le ricordi quelle punture spalmate in due giorni con relativi riposi in branda ?  Ironizzavamo tutti su quali

"bombe" ci avessero inoculato, da ragazzi spensierati, un po' incoscienti e certamente piu' ingenui di oggi. 

Eppure... sono passati piu' di 30 anni, nel corso dei quali mi pare di aver fatto in tutto non piu' di una settimana a letto per l'influenza stagionale.

Per dire che gli effetti collaterali non devono essere per forza negativi...

Beh certo che la ricordo. Eravamo tutti "obbligati" in caserma, sperduti tra le montagne, lontani da casa. Un ragazzo che aveva suonato con Concato propose un concertino in palestra.. il comandante accettò. Un ragazzo del sud, piccolino e tatuatissimo, si propose per cantare "albachiara".  la cantò in un modo così... non so, così incredibile, che ricordo come adesso 400 ragazzi che cantavano piangendo. E' uno di quei ricordi indelebili di una vita.  

Il fatto che quel vaccino non mi provocò alcun problema, però, non vedo come possa pesare sugli eventuali problemi che potrebbero derivare da questo.  Non è mica lo stesso, no?

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1 ora fa, gimmi ha scritto:

La mia fiducia nei confronti delle multinazionali del farmaco è prossima allo zero. Per tantissimi motivi, che vanno dalle vere e proprie truffe perpetrate ai danni dei cittadini del mondo (certificati, è storia intendo) alle altalenanti e spesso contraddittorie scoperte della medicina ed ancora al mio personale pensiero verso un allungamento della vita che in realtà è accanimento terapeutico.

Insomma, sto lontano il più possibile dai farmaci. Poi è ovvio che se soffro come un cane per un granuloma, assumo un antibiotico e se fosse necessario mi rimetterei nelle mani dei medici seguendone le prescrizioni.  per ora a sessant'anni non prendo medicine e spero che questo status possa durare il più a lungo possibile e "lavoro" per questo con una corretta alimentazione (per quanto possibile visto che anche là l'industria alimentare i suoi danni li produce eccome) e una buona dose di sport.

Alla sfiducia si somma anche un'ignoranza abissale.. non so niente di farmacologia, chimica, ecc.ecc.  

A proposito dei vaccini la domanda più immediata che mi viene in mente, e lo ripeto, da perfetto ignorante, è se possiamo essere certi e in quale misura che essi non possano provocare effetti nel lungo termine. Un vaccino mRna, per esempio, non potrebbe provocare effetti indesiderati chessò, uno o due anni dopo l'inoculazione o addirittura nella prossima generazione perchè in qualche modo si aggancia al nostro dna?  Sul Web, naturalmente, hai risposte controverse a domande come queste.

Da parte mia farò certamente il vaccino, ma più tardi possibile e, ammesso e non concesso che io possa scegliere, non farò quello Pfizer.

Lontanissimo dai farmaci, ma vicinissimo alle sigarette? E' un modo di pensare un po' strano...rispetto, ma non condivido.

Secondo me è molto spesso un discorso di quantità: se ti prendi un Moment o un OKI una volta al mese nessun problema, se inizi ad assumere queste sostanze ad ogni minimo fastidio allora i problemi ci possono essere (chiaramente è un esempio). Ma lo stesso vale per le sigarette eh: se ne fumi una ogni tanto probabilmente non avrai problemi, se fumi assiduamente i problemi potrebbero venire. In genere ogni tipo di abuso può portare problemi (anche di cibo o di semplice acqua).

Le multinazionali dei farmaci hanno molti interessi economici: una cara amica che lavorava come rappresentante in una di queste aziende si è licenziata, perchè ha visto che a comandare era il Dio denaro e non il benessere del paziente.

Ma siamo sicuri che in una situazione come quella dei vaccini, con un'enorme esposizione mediatica, qualcuna di queste aziende voglia rischiare tra qualche mese o anno di trovarsi cause milionarie con risvolti di immagine disastrosi? Io la vedo una cosa improbabile, anche se chiaramente non impossibile.

Un vaccino che modifica il DNA dei nuovi nascituri? Mi sembra una visione da film drammatico....quasi horror. E' una cosa che mi risulta non facile da realizzare nemmeno se la vuoi.

Che poi le case farmaceutiche trovino beneficio dall'accanimento terapeutico di cui parli è quasi certo. Però i loro farmaci salvano anche tante vite.

Quali sono le alternative a questo vaccino? Aspettiamo 3 o 4 anni? Vediamo se il covid sparisce da solo? Lo ignoriamo?

Credo che se questo vaccino dovesse esser un flop, andranno riviste molte cose del Mondo di oggi. Ma aspetterei a fasciarmi la testa prima di rompermela.

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Ma parlando di pericolosità del virus...nella precedente pagina il mio amico (si fa per dire) negazionista ha parlato del vaccino del 1976, con 43 milioni di vaccinati e 400 persone che hanno sviluppato la sindrome di Guillain-Barré, con 25 morti....mi sembra che questi numeri non abbiano assolutamente paragone con i morti per covid, quindi anche in questo caso sarebbe un passo avanti ENORME nella lotta contro il virus!

Senza considerare che era il 1976 (magari con il tempo, si spera, le tecniche sono un po' migliorate) e che tra i 25 morti magari qualcuno di loro aveva patologie pregresse ?? Non guarderemo alle patologie pregresse solo quando fa comodo, vero?

Cmq noto con dispiacere che non ci sono più gli uomini di una volta....in passato c'era grande spirito di sacrificio, ora invece impera il "Avanti prima un altro!" ? Tutti che vogliono continuare a "magnar e sbevazar"....dove andrà a finire questo mondo....????

Modificato da Calcio74
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